Tante volte ci è stato chiesto di fare una rubrica dove inserire il bianco e il nero, Capuleti e Montecchi, Livorno e Pisa, giorno e notte...insomma due punti di vista diametralmente opposti su cui poter discutere e magari anche schierarsi.
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
CONTRO
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
Una delle serie più chiacchierate dello scorso anno, addirittura la seconda più visitata di AnimeClick.it nel 2017.
I diciassettenni Mugi Awaya e Hanabi Yasuraoka, sembrano la coppia perfetta; sono entrambi molto popolari e stanno molto bene assieme. Però, nessuno conosce il segreto che condividono. Sia Mugi che Hanabi hanno una cotta per qualcun altro e si frequentano solo per sfuggire alla solitudine. Mugi è innamorato di Akane Minagawa, una giovane professoressa che in passato era stata sua tutor. Anche Hanabi è innamorata di un insegnante, un giovane uomo amico della sua famiglia sin da quando lei era piccola. Stando insieme i due riescono ad avere tutto ciò che vorrebbero da altre persone ma non possono ottenere, condividendo un'intimità fisica atta ad allontanare la solitudine. Le cose tra loro due resteranno così per sempre?
I diciassettenni Mugi Awaya e Hanabi Yasuraoka, sembrano la coppia perfetta; sono entrambi molto popolari e stanno molto bene assieme. Però, nessuno conosce il segreto che condividono. Sia Mugi che Hanabi hanno una cotta per qualcun altro e si frequentano solo per sfuggire alla solitudine. Mugi è innamorato di Akane Minagawa, una giovane professoressa che in passato era stata sua tutor. Anche Hanabi è innamorata di un insegnante, un giovane uomo amico della sua famiglia sin da quando lei era piccola. Stando insieme i due riescono ad avere tutto ciò che vorrebbero da altre persone ma non possono ottenere, condividendo un'intimità fisica atta ad allontanare la solitudine. Le cose tra loro due resteranno così per sempre?
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
Scum's Wish
10.0/10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Quando ci si trova dinanzi a un'opera d'arte due sono le reazioni: o la si ammira o si prova profonda repulsione. "Scum's Wish" ("Kuzu no Honkai") rientra appieno in tale categoria di opere.
Tratto dall'omonimo manga di Mengo Yokoyari, "Scum's Wish" potrebbe essere erroneamente inserito in quel filone denominato NTR (acronimo di "Netorare", ovvero tutte quelle opere che hanno come tema principale il tradimento o l'infedeltà coniugale), ma diventa subito palese come questo anime si distacchi da tale filone e nasconda nel proprio racconto qualcosa di molto più profondo e introspettivo. "Scum's Wish" difatti non si limita a raccontare di tradimenti e menzogne, ma è un complesso, quanto affascinante, viaggio nella crescita emotiva e caratteriale dei vari personaggi che verranno messi in ballo nell'arco dei suoi dodici episodi.
Hanabi Yasuraoka è una giovane liceale alle prese con un amore impossibile quanto tormentato. Il suo cuore batte infatti per Narumi Kanai, un docente della sua scuola che la ragazza conosce sin dall'infanzia e con cui ha condiviso alcuni drammi familiari. Una situazione simile viene vissuta anche da Mugi Awaya, compagno di scuola di Hanabi innamorato perso della propria sensei Akane Minagawa. Questi amori impossibili porteranno Hanabi e Mugi ad avvicinarsi, iniziando così una storia priva di sentimenti volta a quietare le ferite emotive che lacerano i loro cuori.
Da qui in poi la storia comincia a prendere una piega molto pesante, morbosa per certi versi, che mostra un lato dei rapporti sentimentali che spesso ignoriamo e/o facciamo finta di non vedere. Un lato cattivo, meschino, volto a compensare le proprie insicurezze attraverso l'infedeltà. Un lato che mostra quanto l'animo umano, in particolar modo quello di un adolescente, possa essere fragile e confuso.
Sono difatti le scappatelle dei due ragazzi a mostrare questo lato tanto disprezzato, sacrificando sull'altare del caos emotivo prima Sanae Ebato (compagna di classe di Hanabi con la quale nasce una sorta di rapporto saffico) e Noriko "Moka" Kamomebata poi (amica d'infanzia innamorata persa di Mugi e per il quale sarebbe pronta a perdere la propria verginità).
Il quartetto però non è l'unico ad avere qualche problema sul piano emotivo, e anche i due sensei, Akane e Narumi, hanno le loro belle gatte da pelare. Akane è difatti una cosiddetta "mangiauomini", una donna priva di sentimenti che gode nel rubare gli uomini altrui, mentre Narumi ha un profondo complesso di Edipo che lo porta a innamorarsi di Akane per il solo fatto che esteticamente le ricorda la madre scomparsa anni addietro.
Questo sestetto di personaggi emotivamente disfunzionali intrecceranno le proprie storie in modo contorto, distruttivo, masochistico e autolesionista gli uni verso gli altri, creando così un marasma di negatività e insicurezza.
Nonostante questa pessima facciata, "Scum's Wish" è in realtà un racconto che parla di catarsi, ossia la ricerca di quel "qualcosa" che possa purificare agli animi tormentati dei vari personaggi.
Per trovare una soluzione a questo caos c'è dunque bisogno di risalire al cosiddetto "bandolo della matassa", ed è grazie alla geniale narrazione della sensei Yokoyari (l'autrice del manga - l'anime segue fedelmente l'opera originale) che capiamo come tutto ruoti attorno al desiderio di un singolo individuo corrotto fin nel midollo, uno scarto della società le cui azioni scuotono le sicurezze di tutti coloro che ha attorno. Per l'appunto, il desiderio di un reietto (in inglese, "Scum's Wish").
Con una profonda introspezione di ogni singolo personaggio, e delle motivazioni che portano ognuno di loro a soddisfare le proprie egoistiche insicurezze, capiamo come la vera protagonista della storia non sia in raltà Hanabi (che alla fine risulterà, insieme a Moka, il personaggio più stabile e coerente), bensì la sensei Akane e il suo desiderio di colmare il vuoto emotivo che si porta dietro sin dall'infanzia e che la spinge a fare del male agli altri in modo indiscriminato e spietato. Un vuoto che la spinge a convincersi di non meritare l'amore altrui, ma di essere destinata a vivere una vita misera fatta di rapporti occasionali e solitudine emotiva. Tale convinzione spinge la sensei a rubare il primo amore di Hanabi in modo sfacciato e provocatorio: Akane non risparmierà provocazioni verso la liceale che accuserà pesantemente il colpo, alimentando così il circolo vizioso della sensei.
Un circolo vizioso che verrà spezzato dallo stesso Narumi, per certi versi il vero eroe di questa storia, il cui amore verso Akane è talmente assoluto da sbriciolare l'oscurità che avvolge da tempo immemore il cuore della donna. Nasce così una speranza capace di dare vita a quel desiderio di amore a cui Akane aveva oramai rinunciato, una catarsi che travolgerà tutti i protagonisti che, fra chiarimenti e lacrime di sofferenza, risolveranno i propri tormenti, volgendo lo sguardo verso nuovi lidi con maturità e consapevolezza.
Questo racconto, tanto contorto quanto affascinante, trova però in questa sua versione animata la propria forma definitiva, unendo la forte componente psicologica a quello che, a mio modesto parere, può essere considerato un vero e proprio capolavoro di tecnica animata.
Il lavoro di Studio Lerche è di alto livello e lo si capisce sin da subito grazie alle ottime animazioni (che non calano mai di qualità dall'inizio alla fine), coadiuvate dalla visionaria regia del maestro Andou Masaomi. La scelta dei colori, il tratto fra il pastello e l'acquerello, le inquadrature a mosaico e la centralità dei monologhi riescono a rappresentare perfettamente la fragilità emotiva dei personaggi e il caos che ognuno di loro si porta dentro.
Il pezzo forte però è il comparto sonoro che vede nel doppiaggio la propria punta di diamante (in particolar modo l'interpretazione di Chika Anzai, seiyuu di Hanabi), con le musiche del maestro Masaru Yokoyama a fare da perfetto accompagnamento. Menzione d'onore anche per l'accattivante opening ("Uso no Hibana" dei 96neko) e la sublime ending ("Heikousen" di Sayuri).
"Scum's Wish" è dunque un lavoro di altissima caratura, un capolavoro nel suo genere sia a livello narrativo che tecnico, che va visto però con la premessa di avere la mente quanto più aperta possibile, mettendo da parte il castigato e antiquato moralismo che caratterizza soprattutto noi Italiani.
Quando ci si trova dinanzi a un'opera d'arte due sono le reazioni: o la si ammira o si prova profonda repulsione. "Scum's Wish" ("Kuzu no Honkai") rientra appieno in tale categoria di opere.
Tratto dall'omonimo manga di Mengo Yokoyari, "Scum's Wish" potrebbe essere erroneamente inserito in quel filone denominato NTR (acronimo di "Netorare", ovvero tutte quelle opere che hanno come tema principale il tradimento o l'infedeltà coniugale), ma diventa subito palese come questo anime si distacchi da tale filone e nasconda nel proprio racconto qualcosa di molto più profondo e introspettivo. "Scum's Wish" difatti non si limita a raccontare di tradimenti e menzogne, ma è un complesso, quanto affascinante, viaggio nella crescita emotiva e caratteriale dei vari personaggi che verranno messi in ballo nell'arco dei suoi dodici episodi.
Hanabi Yasuraoka è una giovane liceale alle prese con un amore impossibile quanto tormentato. Il suo cuore batte infatti per Narumi Kanai, un docente della sua scuola che la ragazza conosce sin dall'infanzia e con cui ha condiviso alcuni drammi familiari. Una situazione simile viene vissuta anche da Mugi Awaya, compagno di scuola di Hanabi innamorato perso della propria sensei Akane Minagawa. Questi amori impossibili porteranno Hanabi e Mugi ad avvicinarsi, iniziando così una storia priva di sentimenti volta a quietare le ferite emotive che lacerano i loro cuori.
Da qui in poi la storia comincia a prendere una piega molto pesante, morbosa per certi versi, che mostra un lato dei rapporti sentimentali che spesso ignoriamo e/o facciamo finta di non vedere. Un lato cattivo, meschino, volto a compensare le proprie insicurezze attraverso l'infedeltà. Un lato che mostra quanto l'animo umano, in particolar modo quello di un adolescente, possa essere fragile e confuso.
Sono difatti le scappatelle dei due ragazzi a mostrare questo lato tanto disprezzato, sacrificando sull'altare del caos emotivo prima Sanae Ebato (compagna di classe di Hanabi con la quale nasce una sorta di rapporto saffico) e Noriko "Moka" Kamomebata poi (amica d'infanzia innamorata persa di Mugi e per il quale sarebbe pronta a perdere la propria verginità).
Il quartetto però non è l'unico ad avere qualche problema sul piano emotivo, e anche i due sensei, Akane e Narumi, hanno le loro belle gatte da pelare. Akane è difatti una cosiddetta "mangiauomini", una donna priva di sentimenti che gode nel rubare gli uomini altrui, mentre Narumi ha un profondo complesso di Edipo che lo porta a innamorarsi di Akane per il solo fatto che esteticamente le ricorda la madre scomparsa anni addietro.
Questo sestetto di personaggi emotivamente disfunzionali intrecceranno le proprie storie in modo contorto, distruttivo, masochistico e autolesionista gli uni verso gli altri, creando così un marasma di negatività e insicurezza.
Nonostante questa pessima facciata, "Scum's Wish" è in realtà un racconto che parla di catarsi, ossia la ricerca di quel "qualcosa" che possa purificare agli animi tormentati dei vari personaggi.
Per trovare una soluzione a questo caos c'è dunque bisogno di risalire al cosiddetto "bandolo della matassa", ed è grazie alla geniale narrazione della sensei Yokoyari (l'autrice del manga - l'anime segue fedelmente l'opera originale) che capiamo come tutto ruoti attorno al desiderio di un singolo individuo corrotto fin nel midollo, uno scarto della società le cui azioni scuotono le sicurezze di tutti coloro che ha attorno. Per l'appunto, il desiderio di un reietto (in inglese, "Scum's Wish").
Con una profonda introspezione di ogni singolo personaggio, e delle motivazioni che portano ognuno di loro a soddisfare le proprie egoistiche insicurezze, capiamo come la vera protagonista della storia non sia in raltà Hanabi (che alla fine risulterà, insieme a Moka, il personaggio più stabile e coerente), bensì la sensei Akane e il suo desiderio di colmare il vuoto emotivo che si porta dietro sin dall'infanzia e che la spinge a fare del male agli altri in modo indiscriminato e spietato. Un vuoto che la spinge a convincersi di non meritare l'amore altrui, ma di essere destinata a vivere una vita misera fatta di rapporti occasionali e solitudine emotiva. Tale convinzione spinge la sensei a rubare il primo amore di Hanabi in modo sfacciato e provocatorio: Akane non risparmierà provocazioni verso la liceale che accuserà pesantemente il colpo, alimentando così il circolo vizioso della sensei.
Un circolo vizioso che verrà spezzato dallo stesso Narumi, per certi versi il vero eroe di questa storia, il cui amore verso Akane è talmente assoluto da sbriciolare l'oscurità che avvolge da tempo immemore il cuore della donna. Nasce così una speranza capace di dare vita a quel desiderio di amore a cui Akane aveva oramai rinunciato, una catarsi che travolgerà tutti i protagonisti che, fra chiarimenti e lacrime di sofferenza, risolveranno i propri tormenti, volgendo lo sguardo verso nuovi lidi con maturità e consapevolezza.
Questo racconto, tanto contorto quanto affascinante, trova però in questa sua versione animata la propria forma definitiva, unendo la forte componente psicologica a quello che, a mio modesto parere, può essere considerato un vero e proprio capolavoro di tecnica animata.
Il lavoro di Studio Lerche è di alto livello e lo si capisce sin da subito grazie alle ottime animazioni (che non calano mai di qualità dall'inizio alla fine), coadiuvate dalla visionaria regia del maestro Andou Masaomi. La scelta dei colori, il tratto fra il pastello e l'acquerello, le inquadrature a mosaico e la centralità dei monologhi riescono a rappresentare perfettamente la fragilità emotiva dei personaggi e il caos che ognuno di loro si porta dentro.
Il pezzo forte però è il comparto sonoro che vede nel doppiaggio la propria punta di diamante (in particolar modo l'interpretazione di Chika Anzai, seiyuu di Hanabi), con le musiche del maestro Masaru Yokoyama a fare da perfetto accompagnamento. Menzione d'onore anche per l'accattivante opening ("Uso no Hibana" dei 96neko) e la sublime ending ("Heikousen" di Sayuri).
"Scum's Wish" è dunque un lavoro di altissima caratura, un capolavoro nel suo genere sia a livello narrativo che tecnico, che va visto però con la premessa di avere la mente quanto più aperta possibile, mettendo da parte il castigato e antiquato moralismo che caratterizza soprattutto noi Italiani.
CONTRO
Scum's Wish
5.0/10
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler
Le primissime puntate mi avevano fatto un'ottima impressione.
Nella vita reale non è infrequente che in risposta a un amore non ricambiato si vada in cerca di consolazioni sentimentali o sessuali presso persone da cui normalmente non le vorremmo. L'incipit è proprio questo: Hanabi e Mugi cercano conforto l'una nell'altro per superare il dolore di non essere ricambiati da chi vorrebbero. Questa faccia dell'amore un po' scomoda e viziosa non l'ho vista trattare spesso nelle serie, e pensavo che avrebbe introdotto un elemento di realismo assolutamente piacevole, abituata come sono a imbattermi perlopiù in storie estremamente romanzate, pure, dolciastre e stucchevoli.
Purtroppo però hanno voluto strafare, hanno esagerato e il tutto si è ridotto a personaggi che agiscono in modo estremizzato in due possibili direzioni: chi si muove spinto da un amore incontrollato, irrazionale, ma anche stupido, cieco e ridicolo, e chi invece ha come unica guida il sesso. E, nonostante già dopo pochi episodi le linee di condotta dei personaggi si siano disposte su questi stereotipati binari, a tratti la serie riesce a far crollare l'unico pregio che la stereotipia offre: la coerenza, completamente abbandonata per almeno un paio di personaggi.
La protagonista, Hanabi, si dichiara follemente innamorata del proprio professore, ma per la stragrande maggioranza della serie questo elemento viene completamente accantonato. L'iniziale e naturale ricerca di affetto tra le braccia di Mugi degenera ben presto, trasformandola ben presto in una ragazza che accetta le attenzioni sessuali di chiunque, uomo, donna, vecchia conoscenza, quasi sconosciuti. Sebbene sia plausibile una certa sperimentazione sessuale nell'adolescenza, qua si sfiora il ridicolo. Mai una volta che lei mostri del turbamento, del dubbio, della riflessione in seguito ad esperienze fisiche (dal bacio fino al sesso) con una persona dello stesso sesso o con un ragazzo appena conosciuto. Il tema della sperimentazione omosessuale in particolare viene trattato con una superficialità propria di boys love e yuri di scarso livello. Ma, soprattutto, la mente di Hanabi non corre mai all'amato. Episodi interi in cui non lo pensa neanche un istante.
Discorso analogo per il protagonista maschile, Mugi. Dalla finta relazione con Hanabi passa a un volo di fiore in fiore. Il momento più assurdo è senza dubbio quello in cui si avvicina all'amica di infanzia innamorata di lui, per la quale fino a un momento prima sembrava provare solo irritazione e fastidio. La filosofia del "ogni buco è una via" lo descrive esaustivamente per gran parte della serie, almeno fino a quando non decide di perdere ogni rimasuglio di spina dorsale e trasformarsi in un pupazzetto nelle mani di una strega, Akane.
Akane è un altro personaggio che parte bene, prosegue male e finisce disastrosamente. Presentata inizialmente come una donna che si crogiola nella soddisfazione di avere tutti gli uomini ai propri piedi, per il semplice gusto di vederli strisciare e di potersi beare dell'invidia delle altre donne, diventa poi talmente arpia, estrema e crudele da essere irrealistica e stereotipata. Un'estremizzazione tale che, quando verso fine serie si cerca di fare dell'introspezione e giustificare il suo comportamento, il risultato è un patetico tentativo di toppare. La conclusione è infine disarmante: bastano due parole dette da un uomo per cui aveva la considerazione e il disgusto riservati a uno scarafaggio per tramutarla da mostruosa 'stronza e sgualdrina' (termine, ricordiamolo, usato da lei stessa) a fanciulla delicata e tenera sposina.
Infine, stereotipo opposto, il professore. Innamorato in modo cieco e ottuso della collega, se all'inizio risulta perlomeno vagamente tenero, commovente nella sua devozione, sempre di più con l'andare avanti delle puntate suscita incredulità e irritazione: mai visto uomo tanto ansioso di essere usato e fatto cornuto. Qui si confonde l'accettare e perdonare i difetti dell'altro in nome dell'amore, ma pretendendo il cambiamento e lo sforzo reciproco, con il chiudere occhi e orecchie e sorridere mentre ci si riduce a zerbino. Il tutto viene pallidamente giustificato con un qualche complesso di Edipo a metà tra l'inquietante e il ridicolo, buttato lì per salvare capra e cavoli.
Una serie di caratterizzazioni inizialmente convincenti poi deformate all'eccesso, snaturate ed estremizzate, come se si volesse far passare per naturale e perdonabile la perversione.
Si salva solo la povera Sanae, un po' inquietante verso la fine, ma coerente per tutta la durata della serie, innamorata dell'amica, combattiva e che gode degli intensi momenti con lei, pur conscia che la sta solo usando.
Breve commento sulla confezione: disegni molto gradevoli all'occhio e delicati, alcune scelte di inquadratura e regia simpatiche, ma eccessivo il soft porn.
Le primissime puntate mi avevano fatto un'ottima impressione.
Nella vita reale non è infrequente che in risposta a un amore non ricambiato si vada in cerca di consolazioni sentimentali o sessuali presso persone da cui normalmente non le vorremmo. L'incipit è proprio questo: Hanabi e Mugi cercano conforto l'una nell'altro per superare il dolore di non essere ricambiati da chi vorrebbero. Questa faccia dell'amore un po' scomoda e viziosa non l'ho vista trattare spesso nelle serie, e pensavo che avrebbe introdotto un elemento di realismo assolutamente piacevole, abituata come sono a imbattermi perlopiù in storie estremamente romanzate, pure, dolciastre e stucchevoli.
Purtroppo però hanno voluto strafare, hanno esagerato e il tutto si è ridotto a personaggi che agiscono in modo estremizzato in due possibili direzioni: chi si muove spinto da un amore incontrollato, irrazionale, ma anche stupido, cieco e ridicolo, e chi invece ha come unica guida il sesso. E, nonostante già dopo pochi episodi le linee di condotta dei personaggi si siano disposte su questi stereotipati binari, a tratti la serie riesce a far crollare l'unico pregio che la stereotipia offre: la coerenza, completamente abbandonata per almeno un paio di personaggi.
La protagonista, Hanabi, si dichiara follemente innamorata del proprio professore, ma per la stragrande maggioranza della serie questo elemento viene completamente accantonato. L'iniziale e naturale ricerca di affetto tra le braccia di Mugi degenera ben presto, trasformandola ben presto in una ragazza che accetta le attenzioni sessuali di chiunque, uomo, donna, vecchia conoscenza, quasi sconosciuti. Sebbene sia plausibile una certa sperimentazione sessuale nell'adolescenza, qua si sfiora il ridicolo. Mai una volta che lei mostri del turbamento, del dubbio, della riflessione in seguito ad esperienze fisiche (dal bacio fino al sesso) con una persona dello stesso sesso o con un ragazzo appena conosciuto. Il tema della sperimentazione omosessuale in particolare viene trattato con una superficialità propria di boys love e yuri di scarso livello. Ma, soprattutto, la mente di Hanabi non corre mai all'amato. Episodi interi in cui non lo pensa neanche un istante.
Discorso analogo per il protagonista maschile, Mugi. Dalla finta relazione con Hanabi passa a un volo di fiore in fiore. Il momento più assurdo è senza dubbio quello in cui si avvicina all'amica di infanzia innamorata di lui, per la quale fino a un momento prima sembrava provare solo irritazione e fastidio. La filosofia del "ogni buco è una via" lo descrive esaustivamente per gran parte della serie, almeno fino a quando non decide di perdere ogni rimasuglio di spina dorsale e trasformarsi in un pupazzetto nelle mani di una strega, Akane.
Akane è un altro personaggio che parte bene, prosegue male e finisce disastrosamente. Presentata inizialmente come una donna che si crogiola nella soddisfazione di avere tutti gli uomini ai propri piedi, per il semplice gusto di vederli strisciare e di potersi beare dell'invidia delle altre donne, diventa poi talmente arpia, estrema e crudele da essere irrealistica e stereotipata. Un'estremizzazione tale che, quando verso fine serie si cerca di fare dell'introspezione e giustificare il suo comportamento, il risultato è un patetico tentativo di toppare. La conclusione è infine disarmante: bastano due parole dette da un uomo per cui aveva la considerazione e il disgusto riservati a uno scarafaggio per tramutarla da mostruosa 'stronza e sgualdrina' (termine, ricordiamolo, usato da lei stessa) a fanciulla delicata e tenera sposina.
Infine, stereotipo opposto, il professore. Innamorato in modo cieco e ottuso della collega, se all'inizio risulta perlomeno vagamente tenero, commovente nella sua devozione, sempre di più con l'andare avanti delle puntate suscita incredulità e irritazione: mai visto uomo tanto ansioso di essere usato e fatto cornuto. Qui si confonde l'accettare e perdonare i difetti dell'altro in nome dell'amore, ma pretendendo il cambiamento e lo sforzo reciproco, con il chiudere occhi e orecchie e sorridere mentre ci si riduce a zerbino. Il tutto viene pallidamente giustificato con un qualche complesso di Edipo a metà tra l'inquietante e il ridicolo, buttato lì per salvare capra e cavoli.
Una serie di caratterizzazioni inizialmente convincenti poi deformate all'eccesso, snaturate ed estremizzate, come se si volesse far passare per naturale e perdonabile la perversione.
Si salva solo la povera Sanae, un po' inquietante verso la fine, ma coerente per tutta la durata della serie, innamorata dell'amica, combattiva e che gode degli intensi momenti con lei, pur conscia che la sta solo usando.
Breve commento sulla confezione: disegni molto gradevoli all'occhio e delicati, alcune scelte di inquadratura e regia simpatiche, ma eccessivo il soft porn.
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Sicuramente è un opera matura e non fuori dalla realtà, c'è la psicologia e le "cotte" fisiologiche per quell'età. Non è sicuro un capolavoro anche perché ho trovato i due protagonisti molto freddi
una delle cose peggiori in cui mi sono imbattuta.
che poi fatemi capire, in realtà hanabi e mugi non hanno la ben che minima relazione perchè fanno di tutto insieme ad altri quindi la rottura finale non ha manco senso che non si sono filati per tutto il tempo.
Invece si è preferito dar vita a un teatrino di personaggi schizofrenici e volgarmente esagerati, col solo scopo di enfatizzare scenette tristemente pruriginose. Comportamenti illogici e ridicoli (su tutti quello del professore cornuto e contento) hanno poi affossato definitamente l'anime, tanto che, più che drammatico, a tratti risulta involontariamente comico.
Condivido la linea di Benihime: 5 è un voto giusto (e solo perché graficamente è ben realizzato).
Creiamo dei personaggi unici senza preoccuparsi di quello che verrà fuori, senza contare come cambieranno nel male la storia, quindi anche se sono assurdi non importa, basta che siano particolari e tremendamente mediocri.
Alla fine non so come farlo finire, va bhe mettiamo delle cose ad effetto a caso tanto la gente è stupida. Tanto la gente è mediocre."
Ad ogni modo ognuno è libero di pensare quello che vuole, i gusti sono gusti e figuratevi se può mai essere un problema ciò.
Ci tengo solo a precisare una cosa che nella recensione non ho espresso bene: Akane non esce vincitrice di un bel niente. Akane si ritrova con l'opportunità di spezzare il circolo vizioso che ha creato, una speranza in parole povere. Lei ne è consapevole e sa che potrebbe infrangere tale speranza. Rivedetevi il dialogo alle terme fra lei e Narumi, e cercate di carpirne il senso (che non è "mi piace essere cornuto, fai pure quello che vuoi").
Per il resto, ho già detto tutto nella recensione.
nessuno fa il moralista o il santo. è un'opera che si presenta benissimo e poi scade nell'indecente. parli di corna quando qui nessuno mette le mette a qualcuno, se non la prof che si tro*** lo studente ma non le definirei nemmeno tali. direi quasi che la prof per quanto sia assurda e condannabile è la meno peggio in questo manipolo di spostati mentali
Leggendo i commenti agli episodi sembra che l'utenza del sito la pensi esattamente al contrario: ci si è accaniti molto contro i contenuti di questa serie. Non ho visto tanto sdegno nemmeno con Ousama Game. ^^'''
Date a questa donna una medaglia!
gli altri sono indecenti? perchè?
Un altro esempio è la principessina che compare dopo che i due protagonisti si sono messi insieme, viene trascurata tutto il tempo e poi gli dedicano una puntata in cui si scopre che vuole essere la principessina di Mugi Bugi e quindi rinuncia a lui. Giustissimo. Ha dedicato 15 anni ad atteggiarsi/comportarsi da principessa per lui.. 15 sono pochi dai.
Alla fine la peggiore ne esce meglio di tutti perché è l'unica che impara ad accettarsi, anche se questa accettazione passa attraverso l'accettazione di lei da parte del partner (scelta magari discutibile). Gli altri personaggi sono tutti giovani e ne escono distrutti perché l'autrice ci vuole dire che gli amori adolescenziali non sono il periodo roseo e felice che la nostra nostalgia suggerisce.
Per il resto non capisco i vari commenti che denunciano la volgarità della serie, visto che per me uno dei punti di forza è proprio la mancanza di volgarità nelle scene più spinte. Immagino che per voi il sesso in una serie possa essere mostrato solo con i protagonisti che si baciano, si distendono sul letto, poi stacco su visione panoramica della città, ritorno sui protagonisti la mattina svestiti nel letto con coperta che arriva rigorosamente a coprire il seno di lei.
In conclusione il mio voto finale è un 8 pieno senza alcuna remora.
Non so a chi ti riferisca con voi, visto che quoti me però ti dico che per me i temi della serie non sono mai stati un problema, anzi, ho elogiato come abbiano ben "mascherato" quello che in altri casi poteva essere un atto ritenuto volgare o sconveniente dandogli un tono drammatico che non ci aspetterebbe, e che in quel contesto ci stava benissimo.
Hai detto bene, scelta discutibile, per me quella discussione porta alle situazioni forzate a cui ho accennato sopra, poi che altre persone possano vederci altro non lo metto in dubbio, rientra nell'opinione personale (altrimenti non venivano prodotte due recensioni così diverse), personalmente ho trovato irreale la figura del professore innamorato, così come mi è sembrato ingiusto premiare il personaggio di gran lunga peggiore della serie, l'unica che agisce per arrecare danno ad altri al contrario dei ragazzi che recano danni a loro stessi, con questa accettazione personale e generale che, come sopra, non si può vedere, adulta o meno che sia.
Era per te solo la prima parte del messaggio.
Occhio alle pozzanghere.
Infatti l'ho guardato fino alla fine per farmi due risate, neanche quelle ma tanti facepalm.
Interessante vedere come tu non abbia capito niente
interessante come credi di avere capito tutto tu, invece! fino a prova contraria, ognuno può esprimere il suo parere senza offendere ma vedo che non ne sei capace.
Condivido ogni parola. Il problema di questa serie, così come altre che vogliono trattare argomenti un po' particolari o comunque al limite, è che mettono assieme troppi personaggi deviati/malati/traumatizzati, problematici tutti insieme. La situazione iniziale dei due protagonisti non è neanche tanto surreale ma quando i due si ritrovano circondati da personaggi messi peggio di loro, diventa grottesco, pare una gara a chi ha il cervello più bruciato. Ok che chi si somiglia si piglia ma sembrano tutti amichetti usciti da qualche clinica psichiatrica.
A me non è piaciuto affatto, e no, non rientro tra i moralisti perché quando schedai il manga, che mi pare fosse agli inizi, mi parve interessante come premessa (motivo per cui iniziai a vedere l'anime).
È il percorso di (auto)salvataggio e di cambiamento di una persona davvero pessima. Perché per tutti c'è speranza. Che nasce dal vedere che il suo comportamento NON ha sortito in qualcuno ciò che la divertiva (ma poi era davvero cosí?).
È rimasta spiazzata, e ciò le ha aperto gli occhi.
Fosse rimasta lo stesso personaggio che è stata durante la serie avrebbe fatto crollare ai miei occhi un po' tutto l'anime.
Ma chi ti ha offeso, si esprimono i pareri quando si capiscono le cose se no si sta zitti
Rispetto a SAO è un capolavoro!
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