"Un flagello si è abbattuto sulla mia casa...un gatto maledetto si è insidiato tra queste mura"
Arrivato alla veneranda età di 44 anni posso affermare tranquillamente che la società si divide sostanzialmente in due grandi gruppi: quelli che amano alla follia gli animali e quelli che non ne vogliono sapere, e anzi, mal ne sopportano la presenza.
Li conoscete pure voi no? Quelli che cani e gatti diventano come figli o comunque membri di diritto della famiglia, cibati e vezzeggiati, con accesso libero a ogni angolo della casa. Di contro c'è chi invece non vuole proprio saperne, che al solo pensiero di peli canini o di micio sparsi per la casa (per non parlare di graffiate e oggetti morsicati) rabbrividisce.
Tra questi due estremi esiste però una categoria di persone ancora "vergini" riguardo tutto ciò. Non hanno avuto nessuna esperienza diretta con un "peloso" e non sanno neanche bene come rapportarvisi. Il protagonista del manga di cui vi parlo oggi, che altri non è che lo stesso mangaka Junji Ito, è proprio uno di questi "vergini", totalmente ignaro di cosa voglia dire coabitare con un animale. La storia parte nel momento in cui il nostro protagonista corona il suo sogno di avere una nuova, bella casa tutta sua con cui andare a vivere con la fidanzata. Cosa può rovinare un idillio simile? Ovvio no? La fidanzata, dopo aver messo piede in casa e sistemate le valigie, annuncia trionfante l'arrivo prossimo del suo gatto. E questo senza aver consultato minimamente il proprio compagno che, un po' fantozzianamente, si vede riempire il suo auspicato nido d'amore con tiragraffi e ogni oggetto possa rientrare nelle grazie feline ed eviti di rovinare l'abitazione. Al danno poi non può che succedere la classica beffa! Nell'attesa dell'arrivo del predestinato micione, la compagna non si fa scappare l'occasione di procurarsi un altro esponente felino. Sia mai che l'altro si senta solo, no? E così iniziano le (dis)avventure del nostro eroe che dovrà far fronte a ben due gatti, che nelle sue fantasie, prendono forme assai più temibili delle tante viste nei suoi celebri manga horror come Uzumaki o Gyo.
Devo dire che mai come questa volta, infatti, la copertina di un manga descrive in pieno tutto il succo del fumetto: il povero protagonista piuttosto preoccupato tra i due micioni (in versione super size) e su tutti la compagna (con tanto di occhi in stile possessione diabolica) festante.
Cat Diary: Yon & Moo è una raccolta di episodi di vita quotidiana in cui molti possessori di gatti si ritroveranno.
Tra orrore e ilarità il nostro mangaka ci stupisce regalandoci uno spaccato di vita familiare in puro Slice of Life. Un tankobon che non è tanto un "diario" direi, ma bensì una vera e propria antologia cronologica. Ogni capitolo porta noi e il protagonista a comprendere sempre meglio queste creature, trattando tutti i tipi di problemi relativi ai gatti, dalla lotta felina per la supremazia casalinga alla rivalità tutta umana sul chi ottiene le maggiori simpatie da parte dei mici. Ogni vignetta, pur conservando il tipico tratto onirico del mangaka (qui esasperato per giocare con il proprio lettore, abituato a ben altre storie), è un mix di dettagli della vita con un gatto. Una vita per nulla tranquilla, come molti possessori di gatti sapranno!
Il finale in questo senso è significativo e altro non è che la pura descrizione della resa incondizionata che ogni umano offre al felino, conscio ormai che tutto lo spazio tra le mura domestiche è infine irrimediabilmente suo dominio .
Ma questo manga è molto di più, si tratta di un filo diretto dell'autore con i propri lettori. Possiamo trovare infatti, sparse per tutto il volume, una serie di paginette con domande rapide al mangaka in stile intervista informale circa la sua vita di tutti i giorni, ma anche piccole gallerie di foto dei veri Yon & Mu, che ci avvicinano davvero a questo autore come francamente non ci saremmo aspettati, vista la tipologia delle sue opere.
Giunto insieme al mare magnum di titoli proposti sfruttando l'onda dell'arrivo del mangaka a Lucca, mi sento vivamente di suggerire questo manga, portato da Planet Manga, perchè ci mostra un lato "diverso" di questo fumettista. Essendo un volume unico, di facile lettura e non trattando inoltre delle consuete tematiche horror di Ito, può essere di facile approccio a tutti, anche a chi non si sarebbe mai avvicinato a questo autore.
Questo "diario" (un colorato Brossurato con sovraccoperta in formato 15X21 per 122 pagine totali) è un simpatico spaccato di vita casalinga "con animali" che sicuramente divertirà chi un gatto lo ha già ( e che si ritroverà nelle tante gag) ma anche, sicuramente, chi non l'ha mai avuto.
Questo "diario" (un colorato Brossurato con sovraccoperta in formato 15X21 per 122 pagine totali) è un simpatico spaccato di vita casalinga "con animali" che sicuramente divertirà chi un gatto lo ha già ( e che si ritroverà nelle tante gag) ma anche, sicuramente, chi non l'ha mai avuto.
Pro
- Serie di storie esileranti legate alla convivenza con i veri padroni felini
- Storia leggera che può essere letta da tutti, non solo dai fan di Ito
- Una maniera per conoscere meglio il mangaka ospite all' ultima Lucca Comics
Contro
- Potrebbe farvi passare la voglia di prendere un gatto
- Non è la classica storia di Ito, chi cerca l' horror può restare spiazzato ( o forse no)
E vai di stupidaggini!
Comunque un bellissimo anche se breve manga, dà un'idea - ma in fondo lo aveva anche fatto un po' le storie su Souichi - di cosa verrebbe fuori se Ito decidesse di darsi alla commedia. Senza contare che alcune tavole metterebbero all'angolo Gyo tanto sono 'horror', almeno nel tratto...
Beh, i cinesi mangiano anche i cani, quindi...
Classica affermazione di chi un gatto non l'ha mai avuto... I mici sono molto indipendenti, meno espansivi rispetto ai cani, ma ti garantisco che riescono a dimostrare l'affetto verso chi li ha adottati: ne avevo uno che, come ti vedeva dopo aver trascorso la notte da solo in casa perché eravamo a dormire, tentava di arrampicarsi alle mie gambe e non la smetteva finché non me l'ero messo al collo come se fosse una stola (e fusa a tutto spiano). Ah, diversi miei conoscenti che hanno adottato dei gatti possono raccontare storie simili, non sono un caso isolato.
(Ps.l'autore e il tema sono interessanti ma il prezzo è un pelo eccessivo)
Come non si affezionano? Ho un gatto che dopo aver mangiato un topolino oggi voleva leccarmi...in faccia! C'è rimasto un po' male che ho rifiutato la sua gentilezza...
Grandissimo ???.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.