Il termine "GunPla" è stato coniato dalla Bandai in riferimento ai modellini di Gundam, e ne è estremamente gelosa. L'anno scorso è iniziata una battaglia tra la compagnia giapponese e alcuni marchi replicanti dei loro prodotti, come Daban Model e Dragon Momoko. Entrambi stanno per essere penalmente giudicati.
In questo documento Bandai annuncia che il caso contro Daban Model è stato aperto ad agosto 2018, in seguito al quale si sono svolte le indagini da parte del governo cinese, che ha appoggiato il caso Bandai. Attualmente i rivenditori minori sono sotto indagine (in particolare sei rivenditori) e, qualora vendano modelli Daban, potrebbero subire ricorsi legali.
Nel mirino di Bandai ci sono anche altre compagnie di contrabbando che la casa giapponese è determinata a far chiudere. I dipendenti di Daban sono stati licenziati e/o arrestati e ciò accadrà anche per le altre compagnie.
La Daban è piuttosto nota, tra gli amanti dei modellini Gundam, per realizzare copie identiche dei prodotti GunPla ad un prezzo dimezzato rispetto a quello ufficiale. Ciononostante è da notare che la qualità della plastica delle copie di Daban è piuttosto povera e fragile rispetto all'originale e l'incastro dei vari componenti non è preciso e ben realizzato quanto nei modelli giapponesi.
Bandai, dopo aver presentato l'accusa per violazione del copyright, con l'aiuto della polizia di Canton e Fujian ha portato a termine il caso contro Daban, sequestrando 230 milioni di yuan (circa 29 milioni di euro) ricavati da merchandising di contrabbando in entrambe le provincie.
Infine, Bandai ha espresso la volontà di dedicarsi maggiormente alla salvaguardia intellettuale dei diritti, al fine di offrire sempre il miglior prodotto ed il miglior servizio.
Fonte consultata:
SG Cafe
In questo documento Bandai annuncia che il caso contro Daban Model è stato aperto ad agosto 2018, in seguito al quale si sono svolte le indagini da parte del governo cinese, che ha appoggiato il caso Bandai. Attualmente i rivenditori minori sono sotto indagine (in particolare sei rivenditori) e, qualora vendano modelli Daban, potrebbero subire ricorsi legali.
Nel mirino di Bandai ci sono anche altre compagnie di contrabbando che la casa giapponese è determinata a far chiudere. I dipendenti di Daban sono stati licenziati e/o arrestati e ciò accadrà anche per le altre compagnie.
La Daban è piuttosto nota, tra gli amanti dei modellini Gundam, per realizzare copie identiche dei prodotti GunPla ad un prezzo dimezzato rispetto a quello ufficiale. Ciononostante è da notare che la qualità della plastica delle copie di Daban è piuttosto povera e fragile rispetto all'originale e l'incastro dei vari componenti non è preciso e ben realizzato quanto nei modelli giapponesi.
Bandai, dopo aver presentato l'accusa per violazione del copyright, con l'aiuto della polizia di Canton e Fujian ha portato a termine il caso contro Daban, sequestrando 230 milioni di yuan (circa 29 milioni di euro) ricavati da merchandising di contrabbando in entrambe le provincie.
Infine, Bandai ha espresso la volontà di dedicarsi maggiormente alla salvaguardia intellettuale dei diritti, al fine di offrire sempre il miglior prodotto ed il miglior servizio.
Fonte consultata:
SG Cafe
Sicuramente meglio che fare la guerra ai mulini a vento...
Ci ha provato la Lego a combattere i fake con scarsi risultati, ora ci (ri)prova anche la Bandai?
Di certo LEGO non ha dimezzato i prezzi, anzi.
E ancora oggi in Cina ogni tanto riesce ad ottenere qualche sequestro.
Ovvio che nè LEGO nè BANDAI pensano di cancellare in toto il fenomeno della contraffazione che colpisce tutti, chi più chi meno.
I modellini della Bandai non sono cari, gli High-Grade costano tra i 15 e i 20 euro mentre i Master-Grade tra 30 e i 40 euro (qualcosa in più per i modelli più recenti o complessi).
I prezzi in Italia sono gonfiati dall'IVA e dal ricarico che ci mettono sopra i rivenditori italiani (ho visto in giro per le fiere Master Grade a 100-120 euro, quando comprandoli direttamente dal Giappone non vai a pagare più di 60 euro, spedizione e tasse di importazione incluse).
Chiedo scusa agli utenti per il tono sarcastico del mio commento. Bandai fa i suoi prezzi e li decide, presumo, basandosi su costi e guadagni. Potrebbe benissimo fare pagare meno i suoi modelli e tagliare su cosa? qualità? stipendi? producendo in Cina? non organizzando eventi tipo GBWC?
Bandai comincia col colpire il più famoso imitatore, poi si vedrà.
la ggente come la chiama whitestrider potrebbe lamentarsi prima di cose come l'iva troppo alta invece di fare i conti in tasca a chi produce.
Qualche sequestro, appunto, nulla di davvero significativo.
Il punto è che avete ragione ambedue. Da un canto è sicuro che i prezzi della Bandai stanno aumentando eccessivamente- e non è solo colpa del cambio - dall'altro è una caccia alle streghe che per ora si è limitata a colpire uno fra i gruppi più interessanti fra gli "Imitatori".
Io temo che il vero motivo di tutto questo "attivismo" sia, soprattutto, legato alla questione di "Premium Bandai" la linea dei prodotti "Esclusivi" della Bandai. Molto interessanti in effetti- alcuni con set d'armi, effetti e finiture molto belle - ma assurdamente costosi che fanno leva sul fatto che i bravi Jappi vanno matti per ogni cosa sia indicata come "Esclusiva".
Un feticismo leggermente folle che ha fatto espandere a dismisura lla categoria delle uscite Premium irritando buona parte dei modellisti veri.
Aggiungeteci l'aumento del cambio e vedrete che la "Crociata" contro i cattivi falsari non avrà molti effetti.
Effettuassero un'attenta ricognizione dei loro costi e cambiassero questa strana idea del Premium come unica spem...
P.s. I pezzi che hanno giustamente prezzi alti sono i PG....
Nè potrebbero fare altro.
Per "assurdo" neanche prezzi bassi risolverebbero perchè oltre a questi servirebbe una diffusione capillare.
Se lasci uno spazio nel mercato questo viene subito occupato da altri.
Se poi pensiamo al "nostro" settore leggo che ormai nelle fiere del settore sempre più venditori portano materiale tarocco, e non di rado venduto al prezzo dell'originale (un poco scontato).
Certo in parte perchè vendendolo a poco subito si penserebbe male, ma in parte è perchè riescono a "coprire" l'assenza di altri venditori, che più onesti devono sobbarcarsi costi maggiori e incassi netti inferiori.
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