Fruits Basket 2019: impressioni sugli episodi 8, 9 e 10 del remake

Nuovi personaggi, nuove sfaccettature dei nostri protagonisti e nuovi misteri in questo trittico di episodi di Furuba!

Episodio 8: è capodanno e la famiglia Soma è "gentilmente" invitata a riunirsi al cospetto del capofamiglia, così come vuole la tradizione. Kyo e Yuki sono ovviamente riluttanti a presenziare davanti ad Akito ma a certi obblighi sociali è impossibile sfuggire, dopotutto anche noi, in occasione delle feste, ci saremo sorbiti interminabili cene con parenti di ottavo grado che neanche conosciamo o con cui non abbiamo nessuna voglia di passare del tempo.  Toru resta a casa da sola e con il suo solito fare dolce augura un sorridente arrivederci ai ragazzi. Il momento di solitudine però ci mostra una parte della vera Toru che viene spesso minimizzata da lei stessa: il senso di vuoto e solitudine che pesa sul suo cuore, perché se i Soma colmano in qualche modo la mancanza di mamma Kyoko, quando non ci sono Toru è spersa, e risente tutto il peso della mancanza della madre, dimostrando come, nonostante il suo fare gioioso e positivo, la ragazza non sia ancora in grado di reggersi in piedi da sola.
Ci pensa quell’angelo (nero) di Hana a far capire a Yuki e Kyo che quell'apparenza non è tutta la vera sostanza di Toru, mostrandoci come i due ragazzi non conoscano ancora davvero bene la loro coinquilina. L’episodio si chiude con un desiderio espresso davanti alla prima alba del nuovo anno e Furuba ci mostra ancora una volta come la "famiglia" siano le persone con cui vogliamo stare e i luoghi in cui ci sentiamo a casa, indipendentemente dai legami di sangue.
 
 
Episodio 9: entra in scena Hatsuharu, un personaggio eccentrico che porta una ventata di allegria ma che al contempo mostra come la maledizione dei Soma e l’ambiente in cui i ragazzi sono cresciuti, abbiano influenzato (negativamente) le loro vite e il loro modo di pensare, anche se nel caso di Hatsuharu, che è fresco come l’aria, la cosa ha avuto effetto fino a un certo punto.
Il bello di Haru, a parte la sua personalità "black and white", è il suo modo di esprimersi genuino e senza filtri, unito ad un acume non proprio fantastico. In realtà però, come per tutti gli altri personaggi visti finora, cioè che la pucciosissima mucchetta ha mostrato finora è solo una parte della sua personalità e molto altro dovrà ancora venire.  Se Haru è effettivamente il nuovo protagonista del momento, Hana non esita a rubagli qualche scena con una serie di ottime gag che la vedono protagonista. Ottimo episodio dunque con un Hatsuharu in splendida forma, che non fa per nulla rimpiangere la sua versione precedente.
 
Episodio 10: San Valentino. Un classico come tema, ma non nello svolgimento vero e proprio dell’episodio. Iniziamo con Kyo che si sveglia in preda ad un incubo e l'umore, già nero di suo, non ne trae certo giovamento. Ma qualunque incubo possa aver fatto, per il mandarino il peggio deve ancora arrivare, poiché San Valentino significa per lui una sola cosa: Kagura! Oltre a scoprire che il nostro Kyon Kyon ha le sue ammiratrici a scuola, il vero fulcro dell’episodio sta in una domanda che Shigure gli pone: "Perché ti comporti come se odiare Yuki fosse il tuo compito?" e la risposta in qualche modo ce la dà Toru: "è come se odiando Yuki stesse cercando di proteggere qualcosa. Proteggere cosa? Se stesso?". Okay, non è proprio una risposta ma nella sua purezza Toru ha già capito qualcosa di Kyo che sfugge ancora a tutti, noi spettatori compresi. Dell’appuntamento a quattro tra Kyo/Kagura e Yuki/Toru vediamo ben poco, ci si concentra più su Shigure, descrivendolo come "un’onda che sia avvicina e si ritira, che ti tocca con delicatezza ma che si allontana quando cerchi di toccarla", non posso che concordare con Yuki che in realtà sia un’analogia troppo carina per lui, più simile a una medusa! 
E mentre Shigure parla con Hatori scorgiamo quella parte di sé che mostra solo al grande amico (o ai grandi amici, ma ne parleremo in seguito), quel suo lato cinico che senza pudore dice che per i suoi scopi sacrificherebbe ogni pedina necessaria. Ma si può solo speculare per adesso su Shigure, che seppur a quanto pare abbia qualcuno a cui tiene più di qualunque altra cosa e uno scopo da perseguire a dispetto di tutto, non riesce a non subire, in qualche misura, l’influenza di Toru.

Tre ottimi episodi che continuano a dimostrare la validità di questo remake e la solidità di una storia che si mostra a piccoli passi nei dettagli, nelle frasi accennate, nelle relazioni tra i personaggi e in un intreccio corale che si prende e si prenderà ancora molto tempo per assemblarsi.

Autore: Arashi84