Fruits Basket 2019: impressioni sugli episodi 17, 18 e 19 del remake

Andiamo avanti con altri tre bellissimi episodi che ci mostrano ancora una volta lo sfaccettatissimo mondo dei personaggi di Furuba! Concludiamo la storia di Uo e facciamo la conoscenza di due nuovi membri dello zodiaco, molto diversi l'uno dall'altra.

Episodio 17: avevamo lasciato Uo alle prese con la sua rabbia verso Kyoko e Tohru, verso quella famiglia fatta di un tepore e di una luce così abbagliante da far male al suo io ribelle. Ad un certo punto però, la ragazza scopre che il "rilassarsi" di mamma Kyoko non è una sconfitta, perché la vita non è una continua battaglia e a volte va anche bene fermarsi a riposare avvolti dal calore degli affetti. Così Uo inizia a trovare piacevole tutto ciò di cui la famiglia Honda è fatta, anche le smancerie e tutte quelle piccole cose a cui non è abituata. Tagliere i ponti con il passato non è però così semplice e immediato, e la nostra Uo lo sperimenta sulla sua pelle e mentre torna a casa sulle spalle di mamma Kyoko, decide di cambiare, per diventare una persona di cui la dolce Tohru possa andare fiera. Insomma, anche stavolta Furuba ci insegna che il cambiamento richiede sforzo, sacrificio, coraggio e una grande determinazione e quell'angelo che era Kyoko, ha aiutato Uo a mettersi sulla strada verso la luce.

Episodio 18: torniamo in casa Soma per fare la conoscenza di un nuovo membro dello zodiaco. Parliamo di Kisa, la tigre, la più piccola della famiglia. La sua storia non è che un altro modo per mostrarci un'altra famiglia Soma, un modo di vivere di un genitore e di una figlia affetta dalla maledizione. Kisa non parla più, non vuol più andare a scuola, è stata presa di mira dai compagni, ha paura, ma soprattutto, prova vergogna nel parlare alla madre di tutto questo. Grazie all'intervento di Tohru, che ancora una volta fa tesoro delle parole di Kyoko, la bimba e la mamma riallacciano un rapporto che andava logorandosi e la piccola tigrotta fa il primo passo nel ritrovare se stessa. Stavolta è l'insegnante della ragazzina a fare le cose facili, a scriverle in una lettera che "deve amare di più se stessa", ma come fa notare giustamente Yuki, come si fa ad amare se stessi se non si trova in sé nessun lato positivo? Come si fa a volersi bene se in realtà ci si odia? Secondo Yuki, serve qualcuno che ci apprezzi per poter iniziare ad amare noi stessi, per certe persone è indispensabile l'approvazione sincera di qualcun altro per trovare la forza di iniziare a volersi bene, e fortunatamente, Kisa ha trovato Toru. A fine episodio, anche Yuki, spinto dal coraggio della piccola Soma, decide di iniziare a cambiare se stesso.
 
Episodio 19: il trittico di episodi si conclude con l'arrivo di Ritsu, la scimmia. Avevamo già conosciuto la madre qualche episodio fa, una donna di buon cuore, che ama il proprio figlio ma che non fa altro che scusarsi per la situazione in cui egli si trova. Ma non è forse Ritsu la vittima di un destino crudele? Perché sua madre dovrebbe scusarsi per una colpa che non è né sua né del figlio? Il bel Ritsu, detto Ricchan, è tale e quale alla madre, le sue parole sono un continuo scusarsi per tutto quello che fa, dice o anche per il solo fatto di esistere. Bizzarro e divertente, Ricchan è un ottimo bersaglio per il malizioso Shigure, che lo rende complice delle cattiverie nei confronti della sua povera editor. Tra urla disperate, incidenti e continui "chiedo perdono", Tohru riesce a spiegare al ragazzo che la sua esistenza non è inutile e che prima o poi anche lui troverà una ragione per cui stare al mondo, che sia un sogno, un lavoro o una persona per cui essere indispensabile.
L'episodio è allegro e rumoroso ma in realtà la storia di Ritsu è parecchio triste: cresciuto con il senso di colpa per la sua esistenza sventurata, il ragazzo non si preoccupa tanto della sua anomala condizione ma più del fatto che essa arrechi disturbo agli altri, i suoi genitori in primis. Un difetto, un'anomalia, un handicap, qualunque cosa possa affliggerci, non dovrebbe essere considerata una colpa ma una parte di noi stessi da accettare e comprendere. Speriamo che prima o poi Ritsu, così come stanno provando a fare Kisa e Yuki, impari ad amare se stesso, senza vergogna e senza sentirsi in colpa.

Autore: Arashi84