A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi, ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione. Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nella primavera 2019 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

DORORO

Dororo

Serie da 24 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ

Genere: Azione, storico, drammatico, soprannaturale
 
Giappone, epoca degli stati combattenti. Il signore feudale Daigo Kagemitsu offre il suo stesso primogenito in sacrificio a un gruppo di demoni per ottenere in cambio prosperità per la sua terra e il potere di conquistare il resto della nazione. Il figlio di Daigo, nato senza organi e altre parti del corpo rubate dai demoni, viene abbandonato moribondo in un fiume. Il bambino tuttavia soppravvive e viene salvato da un medico che lo cura, gli da il nome Hyakkimaru e gli crea parti del corpo meccaniche per sostituire quelle rubate dai demoni. Inizia così la caccia di Hyakkimaru ai demoni che gli hanno rubato il corpo, a cui si aggiunge ben presto il piccolo ladro orfano Dororo.
 
ReiRan->--@: Di Dororo avevo solo qualche sbiadito ricordo d’infanzia, forse avrò visto dei spezzoni da bambina su emittenti locali. Quindi mi sono approcciata alla nuova serie conoscendo la trama base, ossia la ricerca delle parti del corpo rubate dai demoni, ma ricordavo poco del quadro generale. Devo dire che questa rivisitazione mi è piaciuta molto più che il manga originale, poi risfogliato. Sarà per la grafica accattivante, dagli avvincenti e ben animati scontri, o per il bel character design modernizzato, accompagnato da fondali curatissimi; ma credo che l’elemento che mi ha convinta di più sia stato lo svecchiamento della trama e la rielaborazione molto riuscita della figura di Hyakkimaru. Il resto lo fanno la simpatia di Dororo e il crudele contesto storico-sociale, mischiato quanto basta a leggende e demoni del folclore, non mancano colpi al cuore e colpi di scena. L’anime ci lascia anche con una riflessione: la giusta punizione è la morte o l’espiazione in vita? Lo consiglio caldamente, ritengo che sia astata una delle migliori visioni di questi ultimo anni
Voto: 9/10
 
zettaiLara: Mi sono avvicinata all'opera pur non avendo mai letto il manga originale perchè le ambientazioni nel "Giappone che fu" mi incuriosiscono sempre parecchio; ho trovato in questa serie molto più di quanto pensassi, in primis un focus piuttosto equilibrato su due personaggi quasi antitetici tra loro e che han molto da raccontare, decisamente ben caratterizzati, che evolvono crescendo assieme in un contesto storico duro e crudo. La storia non è priva di sbavature, e per quanto anche il character design presenti una certa incostanza, le animazioni e i tanti combattimenti sono di contro sempre gradevolissimi, il comparto musicale un'eccellenza e gli sfondi rimangono impressi nella retina anche a distanza di giorni (quando non mesi). L'appuntamento settimanale con Dororo è stato una garanzia, un sedersi in poltrona per rialzarsene sempre più che soddisfatti. Una serie che riesce ad intrattenere con sorprendente facilità... mi mancherà!
Voto: 9/10
 
Slanzard: Un finale poco incisivo, qualche episodio meno riuscito e un eccessivo utilizzo di Biwamaru come Deus Ex Machina limitano parzialmente la qualità complessiva dell'opera, regalandoci tuttavia una delle serie più interessanti dell'annata e anche un'ottima lezione su come adattare ad un nuovo pubblico un prodotto di mezzo secolo fa. Con personaggi affascinanti e ben caratterizzati, un buon comparto tecnico, un'ambientazione colma di fascino e in grado di far sentire lo spettatore al suo interno e vari spunti di riflessione ci troviamo di fronte ad un buon risultato per MAPPA e il resto dello staff, a cui, data la (modesta) qualità dell'originale, era davvero difficile chiedere di più.
Voto: 8/10
 
Alex Ziro: Dororo è stato sicuramente uno degli anime più chiacchierati dell'anno, le aspettative quando si parla di Tezuka sono sempre alte ma pare che questo anime sia riuscito anche a migliorare l'opera originale (da quel che ho letto da altri, non ho letto il manga) e questo sicuramente è da tanto di cappello. Parliamo di un anime interessante, che tecnicamente ha avuto degli altissimi ma anche dei bassi, che può vantare di una componente sonora di tutto rispetto (le op/ed della prima parte sono sicuramente tra le migliori dell'anno). Il mio diciamo che è più un "8-" (tanto si sa che sono di manica larga di mio), la storia non fa totalmente per me, la prima parte con tutti quei spezzoni autoconclusivi non mi ha fatto impazzire ma i due protagonisti e le loro vicende lo hanno reso comunque sempre più che godibile ed è stato sempre un piacere vedere ogni singolo episodio. Peccato per un finale immensamente anticlimatico, diciamo che è una buonissima torta senza la proverbiale ciliegina.
Voto: 8/10
 
Thorgrim: Non sapevo cosa aspettarmi da questo remake, visto soprattutto il materiale originale, ma mi sono dovuto ricredere. MAPPA stravolge letteralmente tutto il racconto originale di Tezuka, donandogli nuova linfa vitale e atmosfere forse nemmeno concepite dall'autore originale. I toni scanzonati e avventurosi del manga vengono sostituiti da altri ben più cupi e angoscianti, dove introspezione dei protagonisti la fa da padrona e non vi è un solo personaggio che si possa definire come "di contorno". Tutto è funzionale al viaggio di Hyakkimaru e Dororo, così come ogni parte del corpo ritrovata corrisponderà ad un grande sacrificio o a una riflessione sulla vita in quello che è uno splendido ritratto del Giappone feudale in cui è ambiatata l'opera. Non tutte le ciambelle riescono col buco e qualche episodio non proprio riuscito si trova, ma nel complesso parliamo di un lavoro di alta caratura narrativa e tecnica che saprà soddisfare anche lo spettatore più scettico.
Voto: 8/10
 
Rukia K.: Seppur formata prevaletemente da episodi autuconclusivi, penso che questa serie sia riuscita a presentare bene l'evoluzione del legame tra i due protagonisti. La presenza di Dororo è stata essenziale perchè, pur essendo molto più giovane del suo compagno di viaggio, i suoi consigli e la sua determinazione hanno permesso a Hyakkimaru di fare passi da giganti nelle relazioni interpersonali, trasformandolo da un corpo privo di sentimenti ad una persona vera con dei desideri. In sostanza, fatta eccezione per qualche episodio in cui non sono state amalgamate bene le animazioni con gli sfondi, sono soddisfatta di questa serie. L'unico tasto veramente dolente è il finale, che per come è stato gestito l'ho trovato talmente forzato da andare a cancellare la caratterizzazione di alcuni importanti personaggi.
Voto: 8/10
 
Franky-san: Serie che ho iniziato solo per curiosità verso la trama particolare ma che mi ha preso fin dai primi momenti. I due protagonisti così diversi ma che allo stesso tempo non riescono a fare a meno l’uno dell’altro ci accompagnano in un viaggio pieno di momenti emozionanti e crudi allo stesso tempo. Tra folklore giapponese, mostri e guerre sanguinarie il percorso di crescita interiore dei due è costante: ogni personaggio, ogni sfida, ogni perdita ha un significato ben preciso che in alcuni momenti mi ha emozionato davvero. Lato tecnico che rasenta la perfezione, in primis i paesaggi naturali che spesso sono diventati gli sfondi del mio pc. Combattimenti e scene d’azione quasi sempre incalzanti e ben animati e sigle che continuo ad ascoltare anche ora tanto sono meravigliose. Avrei dato un voto ancora più alto solo che alcuni episodi li ho trovati inutili, quasi noiosi e il finale mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca
Voto: 8/10
 
Hachi194: Sulla carta non sembrava un titolo che potesse rientrare nei miei personali gusti: storia tratta da un manga di parecchi anni fa, con un eroe a combattere contro vari demoni.... Invece, sentendo i commenti entusiasti di chi lo stava seguendo, ho deciso di dargli una possibilità e ho fatto bene. Storia solida, emozionante, divertente. Personaggi con molte sfaccettature, ben caratterizzati. Graficamente molto buono, ha saputo svecchiare e rendere fruibile senza stravolgerlo un titolo storico. Peccato per qualche scivolone nella parte centrale, con alcuni episodi un po' appicicati. Comunquie da vedere
Voto: 8/10
 
Ironic74: Un rifacimento moderno che non snatura però lo spirito artistico di Tezuka. Dal punto di vista tecnico siamo su ottimi livelli, Studio Mappa sugli scudi specie nelle prime puntate mentre qualche balbettio si registra verso la metà e il finale. Ottima la ost e molto azzecate le opening e ending. La serie, pur strutturata alla vecchia manieera con saghe brevi e episodi autoconclusivi, ha una sua storia lineare che si dipana lungo tutte le puntate. Anche qui, ad una prima parte molto buona segue una parte mediana meno non convincente e una puntata finale che poteva sicuramente essere gestita meglio. La stessa crescita dei personaggi poteva essere maggiormente incisiva e coraggiosa visto i temi trattati.Resta comunque una ventata d'aria fresca in mezzo a tanti titoli più o meno tutti uguali e anche per questo l'8 è sicuramente meritato da parte mia.
Voto: 8/10
 

L'ATTACCO DEI GIGANTI STAGIONE 3

L'attacco dei giganti stagione 3

Serie da 22 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Azione, drammatico, soprannaturale
 
Diverse centinaia di anni fa, la razza umana fu quasi sterminata dai giganti. Si racconta di quanto questi fossero alti, privi di intelligenza e affamati di carne umana; peggio ancora, essi sembra divorassero umani più per piacere che per necessario sostentamento.
Una piccola percentuale dell'umanità però sopravvisse asserragliandosi in una città circondata da mura estremamente alte, anche più alte del più grande di giganti.
Eren è un adolescente che vive in questa città, dove non si vede un gigante da oltre un secolo, ma presto un orrore indicibile si palesa alle sue porte, ed un gigante più grande di quanto si sia mai sentito narrare, appare dal nulla abbattendo le mura ed imperversando assieme ad altri suoi simili fra la popolazione.
Eren, vinto il terrore iniziale, si ripromette di eliminare ogni singolo gigante, per vendicare l'umanità.
 
Alex Ziro: Cosa non è stata questa stagione? Abbiamo avuto tutto: scontri incredibili, addii strazianti, colpi di scena attesissimi e Mikasa (vabbè, questo punto magari vale solo per me). Questa terza stagione segna un taglio nettissimo col passato, è finita una parte dell'opera, la più grande, ed ora è una discesa, a volte lentissima e a volte ripida, verso la conclusione. I segreti oramai sono stati svelati, adesso sarà una scoperta dell'ignoto tenendo ben stretto un lumicino, non brancoliamo più nel buio. Quel che aspetta ai nostri giovincelli, fatti ormai sempre più grandi, è la battaglia con un mondo che li ha imprigionati in questa in questa isola. Stop. Qualsiasi cosa ci aspetterà è sicuro che questa stagione ci ha fatto battere il cuore come la prima, come un amore che fiorisce nuovamente nonostante i tanti anni passati. Peccato per le deludenti opening.
Voto: 9/10
 
Franky-san: La parola più adatta per definire questa terza stagione è rivoluzione. Dopo i mille misteri e chiavi oscure delle precedenti siamo catapultati insieme ai protagonisti di fronte a tutto ciò che cercavamo tutti: la verità! Ma tralasciando un attimo quest’aspetto la cosa che mi ha colpito è il come gli autori sono riusciti a raccontare questo cambiamento: tensione sempre presente, scene di azione spettacolari, momenti tristi e scelte difficili narrati divinamente. Alcuni episodi sono stati dei piccoli capolavori tanto da non accorgermi del tempo che passava; ero così preso che mi sentivo estraniato dal mondo reale. Musiche azzeccatissime mentre le sigle purtroppo non sono state all’altezza delle precedenti. Peccato per alcuni cali nelle animazioni e alcuni passaggi un po’ frettolosi, soprattutto nelle spiegazioni finali, ma in generale mi sento di dire che questa è stata la mia stagione preferita della serie.
Voto: 8,5/10
 
Arashi84: Non sono la fan numero 1 di questa serie, a maggior ragione perché, seguendo il manga, conosco già gli eventi che questa trasposizione animata ci presenta. Però, pur sapendo cosa sarebbe successo, e cosa mi avrebbe fatto soffrire, questa serie mi ha emozionata quasi in maniera "inedita", per la tensione che mi ha fatto respirare, per il modo in cui i sentimenti dei personaggi hanno trovato sfogo in animazione e per i misteri che sono stati finalmente svelati. Ho apprezzato moltissimo alcuni episodi in cui i miei personaggi preferiti sono stati al centro di tutto, e grazie anche al magnifico lavoro dei doppiatori, quelle stesse situazioni viste su carta di cui erano protagonisti hanno davvero preso vita.
Voto: 8/10
 
Rukia K.: Dopo due intere stagioni trascorse accumulando misteri su misteri, la storia ha avuto dei risvolti molto interessanti, concentrati su due archi narrativi mandati in onda a distanza di quasi un anno l'uno dall'altro. Pur conoscendo già gli eventi narrati nel manga, l'anime è riuscito ugualmente a sorprendermi grazie alle proporzioni delle informazioni rivelate e ad un ottimo utilizzo delle musiche durante i momenti più salienti. Qualche sbavatura nella storia c'è stata, a causa di alcuni cambiamenti attuati per velocizzare il tutto, ma il risultato finale è stato comunque al di sopra delle mie aspettative. In particolare, ho apprezzato il ritorno in scena di Levi, a cui sono state dedicate delle sequenza d'azione impressionanti in entrambe le serie, tanto che non posso fare a meno di chiedermi quanto lavoro abbiano richiesto. L'unica parte non molto soddisfacente è stata quella inedita presente nel 56° episodio perchè, seppur necessaria per rientrare nei tempi, oltre ad avere delle animazioni al di sotto della media ha anche allungato eccessivamente il brodo, facendo perdere un po' quella tensione che si era creata. 
Voto: 8/10
 
Thorgrim: Non è facile spiegare l'impatto e l'importanza che ha avuto questa terza stagione su tutto l'impianto narrativo della serie fino ad ora. Tutti gli eventi, anche quelli che ci trascinavamo dalla prima stagione, ora trovano una risposta, una risoluzione capace di dare un senso, terribilmente angosciante, a tutto quello che è successo dal crollo di Wall Maria fino all'entrata nella cantina di casa Jaeger. Tutto si chiude in modo perfetto, mostrando in pieno volto la potenza della narrazione di Isayama e di come anche quelli che apparivano come dettagli inutili, avessero una loro rilevanza nello sviluppo della trama e della psiche dei personaggi. La fine di questo immenso arco narrativo lascia spazio a tante domande e a un immenso hype per la prossima, e conclusiva, stagione. 
Voto: 8/10
 

SARAZANMAI

Sarazanmai

Serie da 11 episodi, storia originale
Finale: SÌ

Genere: Mistero, soprannaturale
 
Asakusa, Tokyo, tre ragazzini al secondo anno delle medie incontrano un kappa di nome Keppi, il quale si autoproclama erede al trono del suo regno. Keppi sottrae il shirikodama (un fantomatico organo che nel folklore nipponico viene rubato attraverso l’ano) dei tre e li trasforma in kappa. Dopo di che li informa: “se volete ritornare alla vostra precedente forma, dovrete connettervi in modo tale da portarmi il shirikodama degli zombie". Nel frattempo, due poliziotti di quartiere, Reo e Mabu, indagano su alcune misteriose sparizioni..
 
Arashi84: Mentirei se dicessi che di Sarazanmai ho compreso ogni minimo passaggio, anzi, credo che siano più le cose che non ho capito rispetto a quelle che sono riuscita a cogliere. Però ormai mi importa poco perché il motivo per cui ho apprezzato questa serie non è legato alla comprensione dei fatti "strani" che si sono susseguiti, ciò che mi ha trascinato puntata dopo puntata in questo vortice colorato e bizzarro, sono i suoi personaggi. I protagonisti di Sarazanmai sono tutti alla spasmodica ricerca di una "connessione"; connessione che vogliono creare o che vogliono mantenere, indipendentemente dagli ostacoli, dai desideri personali, dagli egoismi e dalle contingenze. Nonostante il modo fantasioso in cui la serie parla di desideri e di legami, ci mostra come questi ultimi, come queste connessioni, siano quanto di più importante abbiamo; ci spingono a lottare e andare avanti, anche a costo di affrontare davanti al mondo noi stessi, i nostri peccati e le nostre colpe.
Voto: 8/10
 
Rukia K.: Questa è la seconda serie di Ikuhara che seguo e devo dire che ormai mi sto abituando al suo stile. Come nel caso di Mawaru penguindrum, anche Sarazanmai è iniziato con un episodio fuori dagli schemi che non saprei come definire. Ho adorato alcuni siparietti, a tratti divertenti, che sono stati riproposti per più episodi e come mi aspettavo, dopo alcuni episodi autoconclusivi apparentemente utili solo a presentare i protagonisti, è arrivata anche la parte più seria e interessante della storia in cui è stato rimarcato il tema principale su cui si basa l'intera serie. Una delle cose che più lascia il segno probabilmente è il modo in cui è stata gestita la figura dei kappa, in cui seppur in modo molto stravagante, è stata mantenuta quella caratteristica comportamentale folkloristica basata sull'estrazione del shirikodama. In sostanza un 8 se lo merita tutto, ma ritengo che con qualche episodio in più il risultato finale sarebbe potuto essere migliore, in quanto ho avuto l'impressione che alcuni elementi venissero presentati troppo velocemente a causa dei tempi stretti. 
Voto: 8/10
 
Haizhong_Musume: Ambientata nell’affascinante cornice della Tokyo tradizionale di Asakusa, Sarazanmai è innanzitutto una storia di crescita con una forte componente introspettiva. Affrontando una serie di bizzarri “casi umani” proposti loro dal principe Keppi, tre ragazzi hanno modo di confrontarsi, mettere a nudo (letteralmente!) le proprie emozioni, i propri desideri, e maturare, alla ricerca di un legame vero. Quanta sincerità e quanto desiderio egoistico si celano realmente nelle nostre azioni verso il prossimo? Quanto nascondiamo di noi agli altri? Come vorremmo essere visti da fuori? Proponendo svariati rapporti di parentela, di amicizia, di ammirazione e di amore tra i personaggi, la storia esplora in maniera briosa e dinamica questi interrogativi, mediante una piacevole serie di episodi tematici il cui legame si svela gradualmente. Dietro la forma in apparenza bizzarra, Sarazanmai nasconde una storia estremamente coesa, avvincente, intrisa di simbolismi tutti da scoprire, e capace di coinvolgere lo spettatore anche oltre la prima visione. 
Voto: 8/10
 
metaldevilgear: Stravaganze folcloristiche nipponiche, incontenibili invenzioni visive e montagne russe emozionali si sposano alla rinnovata volontà di denuncia sociale espressa da Kunihiko "Ikuni" Ikuhara, che si riconferma tra gli ultimi baluardi puri dell'autorialità nella scena animata giapponese. Animazione d'autore che tuttavia non stucca, che mette a nudo le fragilità dell'animo umano più apertamente di quanto facciano tanti cartoni dalla facciata simil-realistica. Sarazanmai si colloca, come da aspettativa ma senza esagerare, tra le visioni veramente essenziali dell'anno, e non basta altro che guardarlo tutto, e a mente aperta, per rendersi conto di quanto sia vicino a ognuno di noi. Di quanto sia, semplicemente, bello.
Voto: 7,5/10
 

MIDARA NA AO-CHAN WA BENKYŌ GA DEKINAI

Midara na Ao-chan wa benkyō ga dekinai

Serie di 12 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: NO

Genere: Commedia, ecchi, scolastico, sentimentale
 
Ao Horie ha deciso di trascorrere la sua intera giovinezza immersa nello studio, allo scopo di venire ammessa in una prestigiosa università il più lontano possibile da casa. Il motivo? Suo padre è un famoso autore di romanzi erotici e lei se ne vergogna. Inoltre la ragazza, di indole riservata e innocente, è prevenuta nei confronti degli uomini a causa "dell'educazione" ricevuta dal padre e dai suoi libri. Ao evita le situazioni sentimentali e i ragazzi, credendoli animali continuamente in preda a pulsioni sessuali. Ora, però, il bel compagno di classe Takumi Kijima le fa la corte. Lei cerca di rifiutarlo, ma finisce sempre in situazioni fraintendibili, anche perché Takumi... non le dispiace del tutto!
 
ReiRan->--@: Ao- chan, è una commedia romantica un pizzico piccante, che non va presa troppo sul serio, una robetta leggera per svagarsi un po’. La protagonista ricorda per certi versi quella di B Gata H Kei, le uniscono una fervida immaginazione e le loro aspettative/fantasie sessuali abnormi rispetto alla realtà, sta qui la comicità che le accomuna. Però a differenza di chi l’ha preceduta (l’altra voleva fare sesso con più gente possibile ma non ci riusciva), Ao odia gli uomini, o almeno crede di odiarli, ma non può far a meno di fantasticare su di loro e in particolare non può far a meno di “apprezzare” Kijima-kun… Lui poi è il perfect husbando, che ogni fanciulla sognerebbe: bello, intelligente atletico e pure fin troppo rispettoso… Ci sarà da trepidare, viene spontaneo da subito fare il tifo per Kijima. La radice dell’odio di Ao per i genere maschile è da ricercare in suo padre, un autore di romanzi erotici, degno fratello gemello perduto di Happosai di ranma 1/2 
Voto: 7,5/10
 
Thorgrim: Vuoi un po' il tratto, vuoi un po' il tipo di narrazione, ma questa serie è stato un vero e proprio tuffo nel passato, a quando le opere della Takahashi comandavano nei palinsesti televisivi di tutto il mondo. "Midara na Ao-chan wa Benkyō ga Dekinai" (in inglese "Ao-chan Can't Study") è una piacevolissima commedia romantica che ruota attorno all'impacciatissima protagonista e al suo background abbastanza particolare (il padre è uno scrittore di romanzi erotici di fama nazionale che spinge la figlia in situazioni assurda ogni volta che ce n'è occasione). Basato perlopiù su equivoci e/o allusioni sessuali sulle procaci forme della protagonista, la serie si lascia guardare con immenso piacere e non lesina in quanto a risate scaturite nella maggior parte delle scene proposte. A questo va aggiunta anche la durata breve di ogni episodio (cira 13 minuti) che rende ancora più fruibile il tutto.
Voto: 7,5/10
 
ladynera: Una serie che mi ha positivamente sorpresa. La iniziai sperando potesse rivelarsi una discreta commedia ma ha dimostrato anche un lato sentimentale davvero niente male. Lei, la studiosa e un po' tonta Ao-chan, ha come padre un romanziere che scrive libri non adatti ai bambini, e fin da piccola è cresciuta circondata da storie e riferimenti lascivi, persino il suo nome lo è. Per questo tende a fraintendere le situazioni molto facilmente e ritrovarsi a vedere doppi sensi ovunque. Lui (che ho adorato) è un ragazzo tenero, ingenuo e dolcissimo. Questa coppia, con il supporto dei comprimari, ci regalerà tanti momenti divertenti ed altri persino romantici, in più è una serie breve e poco impegnativa.
Voto: 7,5/10
 
Alex Ziro: Ao-chan è un po' stupidina, maliziosetta (che lo voglia o no) ma sicuramente molto bella. Questa commedia d'amore piena dei classici fraintendimenti non è un anime che mi ha fatto impazzire. Ao è fastidiosa per tutta la prima parte e difatti l'anime migliore di molto quando si decide di accettare i propri sentimenti, anche se il suo fidanzato non è nemmeno lui tra i più svegli. C'è dell'ecchi ma in maniera scialba e la storia di per sé è abbastanza ripetitiva. Essendo solo 12 minuti ad episodio comunque non è un problema seguirlo.
Voto: 6/10
 

AGGRETSUKO 2

Aggretsuko 2

Serie da 10 episodi, storia originale
Finale: NO (annunciata terza stagione)

Genere: Slice of Life, sentimentale
 
Torna la giovane lavoratrice Retsuko, questa volta alle prese con l'invasione della madre che cerca in ogni modo di farla partecipare ad un incontro pre-matrimoniale e ad un nuovo collega di lavoro abbastanza problematico.
 
Alex Ziro: La stupenda Retsuko è tornata e le aspettative erano altissime, forse troppo? La seconda serie per me è un mezzo passo indietro alla prima, che difatti per me fu un 90 tondo tondo. Per quanto tanti pregi siano stati confermati, tutti soprattutto sull'eccelso lato tecnico, e la natura della serie sicuramente non potrei mai definirla snaturata c'è comunque un "MA" che mi ha fatto storcere il naso e che non mi ha spinto a confermare in toto l'amore mostrato nella prima serie. In questa seconda stagione pare che si sia voluto dare maggior spazio ad un mero "divertissement" piuttosto che ai messaggi sociali. Sì, sì, certo vengono trattati comunque dei temi di estrema importanza, che siano le politiche del lavoro, lo stress sociale in varie forme... ma manca assolutamente il mordente che aveva mostrato nella prima stagione. Non trovo nulla di male nel vedere una Retsuko intenta a sposarsi ma sicuramente è un messaggio più "soft" rispetto a quello che ci eravamo abituati ed il tutto è veicolato con una storia d'amore così immensamente sopra le righe da risultare più divertente che propedeutica ad un tema sociale. Non è certamente un reato creare un prodotto che punti meno nella forza del messaggio e che preferisca situazioni sopra le righe... "MA". 
Voto: 8,5/10
 
Hachi194: La seconda stagione di Aggretsuko ci reimmerge subito nelle "meravigliose" dinamiche da ufficio, fra nuovi personaggi decisamente alternativi e grandi riconferme. Empatizzare con la dolce Retsuko è un attimo: chi non ha mai avuto a che fare con colleghi strambi o con mamme invadenti? Ci si immendesima in questa vita frenetica: lavoro casa cena internet letto e così via. Nuovi amori all'orizzonte, nuove consapevolezze e tante risate. Voglio una terza stagione!!!!
Voto: 7,5/10
 
ABI_666: La cosa che più mi piaceva di Aggretsuko era il portare su schermo delle situazioni reali ma un po' sopra le righe, per renderle grottesche e al contempo molto divertenti, però mantenendole a un livello tale per cui lo spettatore potesse ancor immedesimarsi, se non addirittura rendersi conto di averle vissute lui stesso. In questa seconda stagione invece c'è qualcosa che non va. La prima parte aveva un buon potenziale grazie all'introduzione di un nuovo personaggio, potenzialmente epico, ma si risolve letteralmente in un nulla di fatto, un'occasione sprecata che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Nella seconda parte invece si tende ad esagerare, con una vicenda talmente inverosimile da risultare fuori luogo in una serie del genere. Non solo, la stessa Aggretsuko secondo me compie una sgradita involuzione, ma non per come sceglie di chiudere la vicenda, quanto per come ci è arrivata, quasi come se la sua crescita interiore durante la prima stagione non fosse mai avvenuta. Per quanto sia stata comunque una stagione più che piacevole da guardare, spero davvero che un'eventuale terza torni ai fasti della prima.
Voto: 7,5/10
 

Vi sono alcune serie che, pur essendo state consigliate da alcuni redattori, non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Bungo Stray Dogs terza stagione (serie da 12 episodi, tratta da manga, azione, soprannaturale)
Consigliato da: Arashi84, Hachi194
- Hitoribocchi no Marumaru Seikatsu (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, scolastico)
Consigliato da: Alex Ziro
- Mayonaka no Occult Komuin (serie da 12+2 episodi, tratta da manga, giallo, mistero, soprannaturale)
Consigliato da: Haizhong_Musume
-
Rilakkuma and Kaoru (serie da 13 episodi, storia originale, commedia, fantastico)
Consigliato da: metaldevilgear, Hachi194
- RobiHachi (serie da 12 episodi, storia originale, avventura, azione, commedia, demenziale, fantascienza)
Consigliato da: Arashi84, GianniGreed

Vi sono, inoltre, alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovate l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.

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Inverno 2019

 
Gli anime terminati nell'inverno 2019

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