Non c'è un annuncio ufficiale ma le voci si sono rincorse insistenti nelle ultime ore dopo la diffusione in rete di un poster della nuova serie di Captain Tsubasa che faceva capolino al Milano Licensing Day, l’evento di networking che riunisce i principali operatori del mercato del licensing e della brand extension italiani, in programma ieri all’Hotel Nhow.
Abbiamo quindi rapidamente contattato le nostre fonti relative a Mediaset che hanno confermato che la nuova serie di 52 puntate del 2018 , ennesima ma più fedele trasposizione del celebre manga di Yōichi Takahashi, arriverà su Italia 1 in autunno in prima tv.
La serie è andata in onda in Giappone dal 2 aprile 2018 al 1º aprile 2019.
Il regista è Toshiyuki Kato (Full Moon wo sagashite), lo sceneggiatore è Atsuhiro Tomioka(Inazuma Eleven), il character affidato a Hajime Watanabe (School Rumble) e le musiche a Hayato Matsuo (Drifters). Il tutto realizzato da David Production.
Sempre i nostri contatti ci hanno rivelato che il direttore del doppiaggio dell'edizione italiana sarà Claudio Moneta e a prestare la voce a Tsubasa sarà Renato Novara.
Quello che però fa davvero notizia sarebbe la conferma che da più parti ci sta arrivando dell'utilizzo dei nomi giapponesi per personaggi e squadre. Per richiesta dell'autore del manga e dei produttori dell'anime (al fine di uniformare in tutto il mondo il marchio Captain Tsubasa), i doppiaggi esteri del nuovo anime manterranno il titolo originale della serie nonché i nomi originali dei personaggi: ciò si è verificato in America Latina (dove la serie era nota come Supercampeones) e in Francia (dove la serie era nota come Olive et Tom.
Il manga originale, firmato da Yoichi Takahashi e pubblicato dal 1981 al 1987 in 37 volumi, ha poi generato diverse serie sequel (purtroppo non pubblicabili all'estero per questioni di diritti) e diversi adattamenti animati. Star Comics ha recentemente pubblicato in Italia una nuova versione della prima serie manga (qui la nostra recensione).
Abbiamo quindi rapidamente contattato le nostre fonti relative a Mediaset che hanno confermato che la nuova serie di 52 puntate del 2018 , ennesima ma più fedele trasposizione del celebre manga di Yōichi Takahashi, arriverà su Italia 1 in autunno in prima tv.
La serie è andata in onda in Giappone dal 2 aprile 2018 al 1º aprile 2019.
Il regista è Toshiyuki Kato (Full Moon wo sagashite), lo sceneggiatore è Atsuhiro Tomioka(Inazuma Eleven), il character affidato a Hajime Watanabe (School Rumble) e le musiche a Hayato Matsuo (Drifters). Il tutto realizzato da David Production.
Sempre i nostri contatti ci hanno rivelato che il direttore del doppiaggio dell'edizione italiana sarà Claudio Moneta e a prestare la voce a Tsubasa sarà Renato Novara.
Quello che però fa davvero notizia sarebbe la conferma che da più parti ci sta arrivando dell'utilizzo dei nomi giapponesi per personaggi e squadre. Per richiesta dell'autore del manga e dei produttori dell'anime (al fine di uniformare in tutto il mondo il marchio Captain Tsubasa), i doppiaggi esteri del nuovo anime manterranno il titolo originale della serie nonché i nomi originali dei personaggi: ciò si è verificato in America Latina (dove la serie era nota come Supercampeones) e in Francia (dove la serie era nota come Olive et Tom.
Il manga originale, firmato da Yoichi Takahashi e pubblicato dal 1981 al 1987 in 37 volumi, ha poi generato diverse serie sequel (purtroppo non pubblicabili all'estero per questioni di diritti) e diversi adattamenti animati. Star Comics ha recentemente pubblicato in Italia una nuova versione della prima serie manga (qui la nostra recensione).
Non era una critica era un pensiero ma, forse avete ragione voi sono un trentenne nostalgico... D'altra parte ho apprezzato i ridoppiaggi di Orange road e il remake di sailor moon.
Il problema credo sia non della serie che è inedita ma della trama di questo Capitan Tsubasa 2018, che per un buon 80 o 90% è simile simile ai precedenti Capitan Tsubasa.
???
è lo stesso identico, quindi 100%
Ma è molto più godibile, le partite sono diluite meglio, l'elemento modernità lo rende contemporaneo senza far storcere il naso, l'unica pecca è che copre troppo poco, sarebbe dovuto arrivare fino in fondo, spero in un altro annuncio entro l'estate
Lo vista fino all'episodio 17 ed simile simile alle precedenti coma trama, non c'è niente di nuovo nella storia, tranne qualche sparuta modifica (non faccio spoiler).
L'anime è più fresco e moderno ma la trama è la stessa dei precedenti 3 o 4 Capitan Tsubasa, ho perso il conto dei remake ?
In questa serie, in particolare, la cosa è molto ridicola perché viene ripetutamente detto che i protagonisti sono giapponesi (e per ovvi motivi è impossibile nasconderlo).
Tra l'altro mantenere i nomi originali in un reboot è il modo meno "straniante" per mettere una pezza ai danni fatti negli anni '80 e '90.
Felice comunque che Mediaset proponga anche questa, è comunque qualcosa in più.
Sottoscrivo al 100%.
Sottoscrivo al 200%. L'ho sempre, sempre pensato anche io. E anche un certo Voltaire lo fa, in un certo suo romanzo filosofico, mi pare "Zadig", se ben ricordo: "Nessuna tradizione è abbastanza antica per sfuggire al tribunale della ragione, perché la ragione è più antica di qualsiasi tradizione" (circa, a memoria).
Perché invece, ai nostri preistorici tempi, cosa c'era scritto sul cappellino di Wakabayashi Genzo?
Memoria selettiva, eh?
Captain Tsubasa viene, a quanto pare, miracolosamente adattato in modo più fedele all'originale, tanto che per la prima volta in decenni (e numerosi remake) verranno usati i nomi originali e Shito, che non commenta quasi mai qui, risponde a considerazioni sull'adattamento?
(non te la prendere eh @Shito, magari sei qui tranquillamente come fan e io ti spettegolo dietro xD)
oddio che sarebbe bello
Anch'io!!!
Un mio amico alle elementari pensava persino si trattasse di un omaggio a Walter Zenga, con grafia alterata per motivi di copyright. Fa sorridere per l'ingenuità di un bimbo, certo, ma a pensarci seriamennte è tragicamente inaccettabile.
Addirittura "più di vent'anni"? In questo lasso di tempo rientrano ancora i Rossana, Mirmo e compagnia bella.
Per le nuove produzioni sicuramente ci sono stati dei miglioramenti (e ci voleva poco), ma sui cult certe abitudini sono difficili da sradicare, Doraemon sembra più un'eccezione che la regola. In DB Super mi risulta vi siano ancora i Junior e i Tensing, e in Lupin continuano a sballare le pronunce (Goemon-GHEMON)..
Nel manga il cappellino è davvero dell'Adidas quindi non sei andato troppo lontano
Fujiko Main. MAIN. MAIN. Ringraziamo il cielo che hanno cambiato quella pronuncia terribile.
Allora, se la mettiamo così, ci sarebbero Keroro, Kurochan, Hunter x Hunter, Jewelpet, Shugo Chara, il reboot di Gaiking, Prince of Tennis che utilizzano i nomi originali ecc...
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