Ricorderete forse della vicenda che ha coinvolto Madhouse in un caso di sfruttamento. Un assistente alla produzione aveva infatti fatto causa al celebre studio d'animazione per non aver ricevuto la giusta remunerazione degli straordinari, soffrendo anche di eccessivo stress che aveva condotto il soggetto a perdere i sensi per strada. La vicenda aveva fatto sì che il dipendente prendesse provvedimenti unendosi ad un sindacato e facendo causa alla ditta.
Ora assistiamo ad una situazione simile che coinvolge un dipendente della produzione di Studio 4°C. Il soggetto vuole restare nell'anonimato e, per comodità, ci riferiremo a lui con l'appellativo "Signor A". Signor A si è unito ad un sindacato al fine di rivendicare i soldi che non ha ricevuto per i numerosi straordinari mensili. La sua battaglia ha anche lo scopo di migliorare condizioni di lavoro dei dipendenti dello studio. Signor A parla di oltre 100 ore di straordinari in un mese e, per alcuni anche 200.
Signor A spiega che nessuno ha ricevuto una notifica scritta che giustificasse il mancato pagamento delle ore di lavoro. Ciò costituisce la violazione dell'articolo 15 del Labour Standards Act giapponese.
Il Signor A ha persino spedito allo studio una richiesta esplicita per i soldi che ritiene di essersi guadagnato, suscitando la stizza dei suoi datori di lavoro, i quali hanno ritenuto opportuno rispondergli che non era sempre al lavoro nemmeno durante l'orario regolare. Il dipendente alla produzione ha così deciso di riportare l'accaduto al Labour Standards Inspection Office, presso cui l'ispettore ha chiesto al Signor A di provare l'evidenza sia delle ore di straordinario non pagate che delle difficili condizioni di lavoro dello studio degli ultimi due anni. Per il dipendente è stato piuttosto difficile assecondare le richieste dell'ispettore ed è per questo che si è unito ad un sindacato specifico.
Ma non finisce qui. Il Signor A ha infine ricevuto da Studio 4°C una notifica nella quale erano presenti i numeri di salario e ore di lavoro. Il dipendente è rimasto molto sorpreso leggendo che era classificato come impiegato "ad ore flessibili di lavoro", soggetto a "lavoro illimitato a tasso fisso", impossibilitato quindi a richiedere il pagamento di straordinari. Il Signor A ha precisato che era la prima volta che vedeva un documento del genere e che non è mai stato chiesto a lui nulla sull'organizzazione delle ore di lavoro, tantomeno sulla categoria lavorativa a cui di fatto appartiene. La notifica stabiliva inoltre il suo stipendio mensile a quota 158.600 yen (circa 1340 euro), quando era convinto che avesse pattuito un salario di 220.00 yen (circa 1860 euro).
Il Signor A ha notato anche una discrepanza riguardante la ripartizione degli orari delle pause. Ha infatti dichiarato che, su 9 ore al giorno, la pausa durava un'ora, mentre le restanti 8 le passava a lavorare. Ciononostante, la notifica ricevuta presenta una pausa aggiuntiva di 45 minuti ed un'altra ora di pausa straordinaria. Di tutto ciò il Signor A non se n'era mai accorto, altrimenti avrebbe tranquillamente preso provvedimenti. Tutte queste ore di pausa aggiuntiva che l'azienda ha segnato riducono ovviamente il tempo in cui il dipendente risulta al lavoro per straordinari.
Il sindacato al quale si è rivolto il Signor A ha contattato Studio 4°C chiedendo di poter avere una copia del regolamento della compagnia e dei vari documenti di accordo sulla gestione del lavoro riguardanti l'impiegato, ma lo studio si è rifiutato. Il sindacato ha quindi fatto in modo di avere un'udienza con il presidente di Studio 4°C che si è rifiutato di rispondere quasi ad ogni domanda. Ha anzi continuato a ribadire che il Signor A non lavorava "seriamente" durante la giornata. L'incontro è durato circa un'ora ed il sindacato ha fatto sapere che lo studio non ha nessuna intenzione di interessarsi ulteriormente alla vicenda.
Dato lo scarso successo delle negoziazioni, il sindacato ha deciso di rendere pubblica la storia, sottolineando che lo studio è, per legge, tenuto a sottoporre gli impiegati con meno di 35 anni a controlli di salute pagati dall'azienda. Dopo l'intervento del sindacato, Studio 4°C ha deciso di rispettare la legge. Inoltre, grazie all'intervento del sindacato, lo studio provvederà a fornire con regolarità notifiche sulle condizioni di lavoro dei dipendenti, cosicché sappiano per primi il modo in cui vengono calcolate le ore di lavoro, etc...
Nonostante le proposte del Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni relative alla qualità di vita e lavoro del settore dell'animazione, ci troviamo davanti ad un'altra pagina nera di questa triste storia che va avanti da troppo tempo. Quanto ancora si dovrà attendere per ottenere seri provvedimenti che possano restituire dignità e serenità alle persone coinvolte?
Fonte Consultata:
Anime News Network
Ora assistiamo ad una situazione simile che coinvolge un dipendente della produzione di Studio 4°C. Il soggetto vuole restare nell'anonimato e, per comodità, ci riferiremo a lui con l'appellativo "Signor A". Signor A si è unito ad un sindacato al fine di rivendicare i soldi che non ha ricevuto per i numerosi straordinari mensili. La sua battaglia ha anche lo scopo di migliorare condizioni di lavoro dei dipendenti dello studio. Signor A parla di oltre 100 ore di straordinari in un mese e, per alcuni anche 200.
Signor A spiega che nessuno ha ricevuto una notifica scritta che giustificasse il mancato pagamento delle ore di lavoro. Ciò costituisce la violazione dell'articolo 15 del Labour Standards Act giapponese.
Il Signor A ha persino spedito allo studio una richiesta esplicita per i soldi che ritiene di essersi guadagnato, suscitando la stizza dei suoi datori di lavoro, i quali hanno ritenuto opportuno rispondergli che non era sempre al lavoro nemmeno durante l'orario regolare. Il dipendente alla produzione ha così deciso di riportare l'accaduto al Labour Standards Inspection Office, presso cui l'ispettore ha chiesto al Signor A di provare l'evidenza sia delle ore di straordinario non pagate che delle difficili condizioni di lavoro dello studio degli ultimi due anni. Per il dipendente è stato piuttosto difficile assecondare le richieste dell'ispettore ed è per questo che si è unito ad un sindacato specifico.
Ma non finisce qui. Il Signor A ha infine ricevuto da Studio 4°C una notifica nella quale erano presenti i numeri di salario e ore di lavoro. Il dipendente è rimasto molto sorpreso leggendo che era classificato come impiegato "ad ore flessibili di lavoro", soggetto a "lavoro illimitato a tasso fisso", impossibilitato quindi a richiedere il pagamento di straordinari. Il Signor A ha precisato che era la prima volta che vedeva un documento del genere e che non è mai stato chiesto a lui nulla sull'organizzazione delle ore di lavoro, tantomeno sulla categoria lavorativa a cui di fatto appartiene. La notifica stabiliva inoltre il suo stipendio mensile a quota 158.600 yen (circa 1340 euro), quando era convinto che avesse pattuito un salario di 220.00 yen (circa 1860 euro).
Il Signor A ha notato anche una discrepanza riguardante la ripartizione degli orari delle pause. Ha infatti dichiarato che, su 9 ore al giorno, la pausa durava un'ora, mentre le restanti 8 le passava a lavorare. Ciononostante, la notifica ricevuta presenta una pausa aggiuntiva di 45 minuti ed un'altra ora di pausa straordinaria. Di tutto ciò il Signor A non se n'era mai accorto, altrimenti avrebbe tranquillamente preso provvedimenti. Tutte queste ore di pausa aggiuntiva che l'azienda ha segnato riducono ovviamente il tempo in cui il dipendente risulta al lavoro per straordinari.
Il sindacato al quale si è rivolto il Signor A ha contattato Studio 4°C chiedendo di poter avere una copia del regolamento della compagnia e dei vari documenti di accordo sulla gestione del lavoro riguardanti l'impiegato, ma lo studio si è rifiutato. Il sindacato ha quindi fatto in modo di avere un'udienza con il presidente di Studio 4°C che si è rifiutato di rispondere quasi ad ogni domanda. Ha anzi continuato a ribadire che il Signor A non lavorava "seriamente" durante la giornata. L'incontro è durato circa un'ora ed il sindacato ha fatto sapere che lo studio non ha nessuna intenzione di interessarsi ulteriormente alla vicenda.
Dato lo scarso successo delle negoziazioni, il sindacato ha deciso di rendere pubblica la storia, sottolineando che lo studio è, per legge, tenuto a sottoporre gli impiegati con meno di 35 anni a controlli di salute pagati dall'azienda. Dopo l'intervento del sindacato, Studio 4°C ha deciso di rispettare la legge. Inoltre, grazie all'intervento del sindacato, lo studio provvederà a fornire con regolarità notifiche sulle condizioni di lavoro dei dipendenti, cosicché sappiano per primi il modo in cui vengono calcolate le ore di lavoro, etc...
Nonostante le proposte del Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni relative alla qualità di vita e lavoro del settore dell'animazione, ci troviamo davanti ad un'altra pagina nera di questa triste storia che va avanti da troppo tempo. Quanto ancora si dovrà attendere per ottenere seri provvedimenti che possano restituire dignità e serenità alle persone coinvolte?
Fonte Consultata:
Anime News Network
Al massimo tenteranno di trovare un contentino per non scatenare tumulti.
Aggiungo una cosa, ho letto un recente articolo in cui si denotava come molte aziende- ma nessuna legata al fumetto- sembrava aver preso strada opposta al super lavoro dei dipendenti. Puntare su giovani motivati, da reclutare a suon di buoni stipendi, bonus, un'organizzazione del lavoro più flessibile. Mentre i dipendenti più anziani, finora spremuti all'osso, venivano, come dire, accopagnati alla pensione anticipata. Diciamo
Non vorrei che questo sia un caso simile di accompagnamento, con le buone o con le cattive.
Esattamente il detto era "tre indizi, fanno una prova" ( ovviamente indizi gravi, precisi, concordanti..
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Devo chiamare un sindacato per conoscere i termini del contratto con cui sono assunto?
Praticamente è come lavorare in nero.
Mi fa venire voglia di vedere un documentario sull'argomento.
Quello che leggo è allucinante, ma su tutto la ciliegina sulla torta è l'atteggiamento assolutamente arrogante dell'azienda che ha pure provato a rigirare le colpe sul dipendente senza però fornire alcuna prova delle accuse.
E dire se che se io esco per strada e do del ladro a qualcuno senza prove mi becco una denuncia per diffamazione (e giustamente).
Queste aziende si credono dei padreterni, bene ha fatto il sindacato a svergognarli. E speriamo che questa pratica prenda piede!
Purtroppo penso che ci vorrà ancora molto tempo..
ma non pagare gli straordinari in italia da una ditta straniera è legale?
E' illegale, ma a) anche diverse aziende italiane lo fanno b) se te lo scrivono nel contratto e tu lo firmi in teoria sai a cosa vai in contro c) intentare una causa contro un'azienda qui in Italia è abbastanza difficile, rischi anche di spendere più del risarcimento richiesto e perderci un sacco di tempo
Insomma, non è legale, ma certi furboni lo fanno
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