È comparso su YouTube un breve video di un paio di minuti in cui l'attore Takeru Satô (noto per il suo ruolo in Rurôni Kenshin) intervista il celebre regista nipponico Hayao Miyazaki. Il tutto si trova all'interno di un documentario recentemente trasmesso sul canale NHK.
Questa dovrebbe essere la prima intervista del regista dopo l'annuncio del suo ritiro (poi smentito) dalle scene nel 2013.
Per chi non conosce la lingua giapponese, ecco la traduzione di quello che si sono detti.
Toshio Suzuki presenta Takeru Satô a Miyazaki, dicendo che è un giovane attore molto conosciuto in Giappone. Ma il regista si scusa, non sa chi sia perché non guarda né la televisione né i film.
Miyazaki sta lavorando alla correzione dei disegni per il suo nuovo film Kimi-tachi wa Dô Ikiru ka?. Accanto alla sua scrivania c'è una pila di fogli accatastati.
Satô: "Ha già disegnato tutto?"
Miyazaki: "No. Ma tutto quello che è lì sta aspettando le mie correzioni. C'è ancora molto lavoro da fare. Mi immagino Suzuki-san che mi sta col fiato sul collo per dirmi "Miyazaki-san, non è che faresti più in fretta?", ma siccome non me lo ha mai realmente detto..."
S.: "Signor Miyazaki, in passato ha già detto di voler andare in pensione. C'è stato un motivo particolare per cui torna a lavorare ogni volta anche se ogni volta dice di ritirarsi?"
M: "Nessuno. Volevo solo farlo."
S: "In ogni caso, è un piacere per noi sapere che lei continuerà..."
M: "Aspetta un attimo, non emozionarti troppo ... Ogni volta che lo dico, voglio davvero andare in pensione. Ma fatalmente ogni volta voglio ricominciare. È così. Ogni volta che annuncio il mio ritiro, lo faccio perché sento di aver raggiunto i miei limiti fisici. Così mi ritrovo ad avere molto tempo libero.
Vado a fare una passeggiata, il mio corpo si riprende e inizio a dire a me stesso: "Guarda, c'è un tipo di film che non ho mai fatto! " Allora inizio a pensare e mi dico che forse posso continuare a lavorare ... È un circolo vizioso ...
E così ho pensato di nuovo di poter realizzare un altro film. Credo che si stia vivendo un periodo un po' complicato. Non faccio film basati su questo, ma è comunque vero che vivo in questo periodo, il che significa che c'è qualcosa che mi spinge a creare film. Ma piu semplicemente, credo che ci sia sempre un genere di film che non ho ancora affrontato."
S: "Grazie per quest'intervista. Non vedo l'ora di vedere il suo film."
M: "No, no, non aspettarti troppo! Ci vorrà ancora molto tempo ed è meglio dimenticare che lo sto preparando!"
Fonte consultata:
YouTube Mitsu Shonan
Questa dovrebbe essere la prima intervista del regista dopo l'annuncio del suo ritiro (poi smentito) dalle scene nel 2013.
Per chi non conosce la lingua giapponese, ecco la traduzione di quello che si sono detti.
Toshio Suzuki presenta Takeru Satô a Miyazaki, dicendo che è un giovane attore molto conosciuto in Giappone. Ma il regista si scusa, non sa chi sia perché non guarda né la televisione né i film.
Miyazaki sta lavorando alla correzione dei disegni per il suo nuovo film Kimi-tachi wa Dô Ikiru ka?. Accanto alla sua scrivania c'è una pila di fogli accatastati.
Satô: "Ha già disegnato tutto?"
Miyazaki: "No. Ma tutto quello che è lì sta aspettando le mie correzioni. C'è ancora molto lavoro da fare. Mi immagino Suzuki-san che mi sta col fiato sul collo per dirmi "Miyazaki-san, non è che faresti più in fretta?", ma siccome non me lo ha mai realmente detto..."
S.: "Signor Miyazaki, in passato ha già detto di voler andare in pensione. C'è stato un motivo particolare per cui torna a lavorare ogni volta anche se ogni volta dice di ritirarsi?"
M: "Nessuno. Volevo solo farlo."
S: "In ogni caso, è un piacere per noi sapere che lei continuerà..."
M: "Aspetta un attimo, non emozionarti troppo ... Ogni volta che lo dico, voglio davvero andare in pensione. Ma fatalmente ogni volta voglio ricominciare. È così. Ogni volta che annuncio il mio ritiro, lo faccio perché sento di aver raggiunto i miei limiti fisici. Così mi ritrovo ad avere molto tempo libero.
Vado a fare una passeggiata, il mio corpo si riprende e inizio a dire a me stesso: "Guarda, c'è un tipo di film che non ho mai fatto! " Allora inizio a pensare e mi dico che forse posso continuare a lavorare ... È un circolo vizioso ...
E così ho pensato di nuovo di poter realizzare un altro film. Credo che si stia vivendo un periodo un po' complicato. Non faccio film basati su questo, ma è comunque vero che vivo in questo periodo, il che significa che c'è qualcosa che mi spinge a creare film. Ma piu semplicemente, credo che ci sia sempre un genere di film che non ho ancora affrontato."
S: "Grazie per quest'intervista. Non vedo l'ora di vedere il suo film."
M: "No, no, non aspettarti troppo! Ci vorrà ancora molto tempo ed è meglio dimenticare che lo sto preparando!"
Fonte consultata:
YouTube Mitsu Shonan
I collegamenti ad Amazon fanno parte di un programma di affiliazione: se effettui un acquisto o un ordine attraverso questi collegamenti, il nostro sito potrebbe ricevere una commissione.
Spero che non ci vada adesso in pensione, anche se visti i suoi meriti, se la merita pienamente.
Forse il paragone è un po' esagerato, ma la prima persona che mi ha ricordato Miyazaki è lui.
Non ci vedo il parallelismo. Miyazaki vuole lavorare, non se ne lamenta per motivi particolari, ma solo per il fatto che il suo fisico non regge più...
Anch'io credo dovrebbe andarci, perché tanto il film non uscirà purtroppo...ma non mi sembra neanche abbia detto qualcosa di male ^-^"
Non è che abbia detto qualcosa di "male". È solo poco chiaro e contraddittorio. In fondo sono fatti suoi quando decide di andare in pensione, solo che proclamarlo ogni volta è un po' come gridare al lupo! al lupo!
Il fatto che il mio professore se ne lamenti non significa necessariamente che "non voglia" lavorare (e sì, chi più chi meno, siamo tutti lagnosi e incoerenti). Comunque, sì, probabilmente il paragone è forzato, ma istintivamente la mia mente lì è andata a parare.
Però posso capire i suoi sentimenti: gli anni si fanno sentire, ma ama così tanto il suo lavoro che alla fine è più forte di lui, non può non tornarci...
Spero che il maestro completi il suo film e che possa riuscire a tenersi lontano dalla pensione ancora per tanto tempo!
Intanto sto leggendo il romanzo da cui il film sarà tratto (E voi come vivrete?, edito dalla Kappalab). In realtà lo trovo un po' noiosetto, pesante, e perciò la lettura procede lentamente, ma dato che ho l'impressione che questo dipenda molto più dallo stile di scrittura penso che potrebbe beneficiare molto di una trasposizione animata, a maggior ragione se affidata a cotanto regista.
Forse si è imbarcato in un'opera un po' complicata, magari poteva dedicarsi a piccoli corto o ad un manga, ma se potrò vedere un nuovo film del maestro, io sono contento.
A parte questo, se davvero sta a cuore il suo film, lo attendiamo
le anime giapponesi? deve fare la veglia funebre a qualcuno? semmai gli anime.
Chiunque deve andare in pensione come anche giusto, quale sarebbe il dramma di andare in pensione?
Ed è un maestro insostituibile?
ha già dato abbastanza, meglio fermarsi quando non si ha più niente (di sensato) da dire
Guardate Mel Brooks
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.