Yamato Animation ha annunciato il simulcast di Arte attesa trasposizione animata del manga di Kei Ohkubo
Firenze, XVI secolo, la culla del Rinascimento, il luogo in cui l'arte fiorisce. In un angolino della città inizia il viaggio di una ragazza; ella sogna di diventare un'artista, sogno impossibile per una ragazza di famiglia nobile. Di questi tempi l'arte è infatti appannaggio degli uomini e le donne si trovano a dover affrontare molte discriminazioni. A dispetto di ciò, Arte continua ad inseguire il suo sogno con positività.
Carino, per quanto rischi di scendere in siparietti da manga shojo "ordinario".
Le ambientazioni e gli sfondi tanti di cappello.
Promette bene.
Nota semi-ot: ieri, Yamato, prima di cancellare tutto, aveva comunicato di aver finalizzato l'acquisizione di un altra licenza anime:
sta cosa del cancellare i post sembra essere un vizio imbarazzante
Mi riferisco al commento, non a tutto il post (dato che non è scoppiata nessuna polemica, anzi)...però concordo
Finora il primo ep di Arte ha fatto 12000 e passa visualizzazioni in 6 ore.
Si inizia con una, due, poi si recupera l'impossibile (anche perché sono sempre poche le serie che arrivano in doppiaggio). Dacci dentro vedrai che troverai molte perle nascoste
Anche io molto spesso preferisco il doppiaggio, siccome non leggendo i sottotitoli spesso si possono notare alcuni particolari in più, anche se in lingua originale c'è spesso quella "musicalità" giapponese che può avere il suo fascino.
Però siccome poche serie vengono doppiate è meglio abituarsi velocemente ahah!
Stai a vedere che è la nuova serie del Mago Pancione
Ecco. Gli avevo risposto proprio quello, poi un altro ha sperato in Zorori e infine... ciò che ho riportato (la cancellazione del commento).
il senso di scrivere qualcosa e, subito dopo,cancellarlo...
Un buon primo episodio. Promosso ovviamente!
Quali sono questi errori storici?
Io ad esempio ho notato l'eccessiva libertà con cui Arte è andata in giro da sola per la città, all'epoca a una ragazzina di 15 (quindi in piena età da matrimonio) del suo rango non era una cosa molto consentita.
Inoltre un maestro di bottega non avrebbe spintonato un'esponente di una famiglia nobile e non avrebbe alzato la voce così facilmente.
Però ripeto "non danno eccessivamente fastidio, anzi, servono per rendere più scorrevole e godibile la storia", anche perché non penso che l'opera abbia principalmente obbiettivi storici.
Penso sia inutile aspettarsi troppa verosimiglianza storica, è tutto filtrato dallo sguardo giapponese che inevitabilmente viene fuori; Arte che si inchina per mostrare i suoi disegni ai maestri di bottega, non è un' usanza fiorentina del periodo.
Andando oltre queste contaminazioni culturali, a me questo primo episodio è piaciuto molto, viene fuori il carattere tosto di questa ragazza che vuole essere artefice del suo destino, e questo è un concetto molto rinascimentale.
esattamente il mio pensiero, in toto
La pensò esattamente come te!
Unica precisazione che ci terrei a fare è che nel ‘500 alle donne era consentito dipingere, con diversi fini e diverse modalità a seconda degli ambienti e della provenienza sociale. Tra l’altro alcune pittrici hanno raggiunto anche ottimi risultati, come Plautilla Nelli.
Per il resto condivido totalmente quello che hai scritto!
Grazie!!
Sì, resta il fatto che sono pochissime le donne ricordate dagli storici dell'arte e mai considerate all'altezza degli uomini, unico caso Artemisia Gentileschi che aveva il padre pittore Orazio, dunque l'avviò allo studio della pittura.
Oltre a lei, pochissime altre, ma sempre considerate inferiori.
Per il resto non venivano prese in nessunissima considerazione, e se dipingevano, lo facevano come diletto, ma non potevano entrare a bottega, figurarsi diventare maestri come i colleghi maschi.
Neppure oggi è mai stata dedicata una monografia decente a una di queste pittrici, neppure ad Atemisia mi risulta, che di talento ne aveva da vendere.
Dovremo aspettare l'epoca moderna per vedere una donna pittrice emergere come artista autonoma.
Per il resto, sono ansiosa di seguire questa serie, dove comunque certe dinamiche e concetti del tempo sono rese davvero bene, a mio modesto parere.
Sisi certo, il mio commento era più che altro una precisazione. Tenendo conto sopratutto che molto spesso tante persone pensano che non siano esistite pittrici nel ‘500 e nel ‘600. Quando invece ci sono state eccome e alcune erano veramente eccezionali. Il mio era quindi un commento di precisazione anche per omaggiare alcune grandissimi pittrici troppo spesso poco considerate da moltissimi.
In realtà di monografie sulla Gentileschi ce ne sono a bizzeffe per fortuna!
Grazie, devo cercare meglio, allora.
Sisi esistono esistono
La gentileschi è stata una grande! Probabilmente nel mondo dei caraveggeschi una delle migliori. Anche se purtroppo, lei come tutti gli altri caravaggeschi, lontana anni luce da quel genio inimitabile nel suo genere che è stato Michelangelo Merisi.
Avoja! Artemisia nascerà circa cent'anni dopo a Roma, qua siamo nella Firenze di inizio '500.
L'ho notato anche io! Ed essendo romanista e fan di Totti la cosa mi irrita parecchio!
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