A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi, ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione. Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'inverno 2020 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.
Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.
Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).
Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Avventura, horror, fantasy
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Scolastico, commedia
Serie da 24 episodi, tratto da manga (concluso)
Finale: SÌ
Genere: Storico, drammatico, soprannaturale
Serie di 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Sport, scolastico, sentimentale
Serie da 13 episodi, storia originale
Finale: SÌ
Genere: Fantascienza, psicologico, poliziesco
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Avventura, fantasy
Serie da 12 episodi, tratto da light novel (in corso)
Finale: NO
Genere: Commedia, sentimentale, soprannaturale
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Commedia, azione, soprannaturale
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Commedia, musica
Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.
Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).
DOROHEDORO
Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Avventura, horror, fantasy
Caiman è un uomo dalla testa di alligatore, ridotto in questo stato da dei misteriosi stregoni provenienti da un'altra dimensione, a cui solo loro hanno accesso. Essi girano per la città di Hole lasciandosi dietro morti e deformati, praticando la loro magia nera sulla gente, ma Caiman, immune alle loro arti e supportato dalla lottatrice e cuoca Nikaido, dà loro la caccia, consapevole che l'unico modo per tornare normale è trovare lo stregone che l'ha trasformato.
ABI_666: Un anime geniale, un tripudio di pazzia, violenza e tante risate! Impossibile non appassionarsi alle gesta di Caiman, Nikaido, Shin e Noi, senza contare tutti gli altri folli personaggi. Ogni singolo avvenimento partorito dalla mente di Q Hayashida, autrice dell'omonimo manga originale, è qualcosa di folle e geniale al tempo stesso, senza contare poi le splendide ambientazioni decadenti in cui si aggirano i personaggi, dalla sporca e lugubre Hole allo strano mondo degli stregoni, in cui si aggirano pericolosi demoni e si rischia in ogni momento di essere trasformato in un fungo o essere spedito (letteralmente) all'inferno. Nonostante la comicità grottesca che permea l'intera storia, il livello di violenza e splatter è tale per cui mi sentirei di sconsigliare questo anime solo a chi ha lo stomaco molto debole! Menzione speciale per le sigle bellissime e perfettamente in linea con la follia della serie.
Voto: 9/10
Rukia K.: Immaginavo sarebbe stata una serie interessante, ma non conoscendo l'opera originale mi aspettavo una serie molto diversa. Oltre ad una buona dose di violenza, Dorohedoro presenta anche un leggero umorismo nero in grado di rendere divertente persino delle scene che normalmente considereremmo drammatiche. La vera trama, che purtroppo non riesce a giungere ad un finale, inizia solamente nella seconda metà dell'anime, eppure, nei primi episodi il livello di intrattenimento non viene minimamente intaccato, regalando degli episodi autoconclusivi fuori degli schemi. Scegliere un unico personaggio preferito è difficile, in quanto ognuno di loro ha qualcosa di particolare che lo rende ancora più speciale se valutato assieme all'altro partner. La coppia che spicca di più è probabilmente quella costituita da Shin e Noi, tuttavia, anche il duo formato da Fujita e Ebisu sà intrattenere a dovere. L'unica parte un po' deludente sono le animazioni, in quanto risentono dei movimenti legnosi tipici di molti anime realizzati in CGI, tuttavia, si tratta di un aspetto a cui ci si può abituare. Inoltre, questa scelta ha consentito di conferire molti più dettagli all'aspetto dei personaggi, rispetto ad altre opere.
Voto: 8,5/10
Franky-san: Da non amante delle animazioni in computer grafica i primi trailer mi avevano fatto storcere non poco il naso ma mai come questa volta sono stato felice di ricredermi. La serie risulta infatti equilibrata in modo adeguato tra CG e animazione tradizionale, le animazioni scorrono fluide e le scene d’azione sono davvero ben realizzate. I punti chiave dell’opera a mio avviso sono tre: ambientazione fantastica con scenari tra il fantasy e lo steampunk che rendono alla perfezione l’atmosfera lugubre del racconto; personaggi divertenti e ben caratterizzati sia tra i protagonisti che tra gli antagonisti; una trama affascinante ricca di mistero e che spinge a divorare gli episodi uno dietro l’altro. La serie sorprende in continuazione passando da scene splatter dove volano arti ovunque a siparietti esilaranti, riuscendo tra l’altro a rendermi divertentissima una partita di baseball, sport che non mi affascina minimamente (Ebisu mascotte dell’anno!). Degne di menzione anche la opening e le numerose ending che si sposano benissimo con l’atmosfera pazza e psichedelica della serie. Personalmente sto pensando anche al recupero del manga quindi consiglio con piacere Dorohedoro a tutti ad eccezione di coloro che non gradiscono scene splatter o eccessivamente forti;
Voto: 8,5/10
Thorgrim: Un trip acido animato. Dorohedoro è uno di quei pochi prodotti che ti lasciano a priori a bocca aperta per la quantità esorbitante di elementi mischiati in modo perfettamente funzionale alla narrazione: un po' horror, un po' steampunk, un po' fantasy, la serie è un tripudio di creatività sfrenata volta ad intrattenere lo spettatore con una bizzarria del tutto personale figlia tanto delle opere di Junji Ito, tanto di caposaldi dell'horror internazionale come "Hellraiser". Un plauso anche allo Studio MAPPA che, in tutta sincerità, dai primi trailer aveva instaurato in me una certa paura su quella che sarebbe stata la resa finale; il mix di animazione analogica e digitale funziona alla grande sia per la qualità degli stessi che per il sapiente bilanciamento dello screentime di ambo le tecniche. Nota di merito anche a doppiaggio e comparto audio che valorizzano le atmosfere comico/grottesche della serie grazie a voci azzeccatissime e temi musicali fra il serio e faceto. Ora, non ci resta che attendere la seconda stagione.
Voto: 8/10
KEEP YOUR HANDS OFF EIZOUKUEN
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Scolastico, commedia
Midori Asakusa alla regia, Tsubame Mizusaki alle animazioni e Sayaka Kanemori alla produzione: l'immaginazione di queste tre ragazze, che aspirano a far parte dell'industria dell'animazione, le porterà in dungeon, nel bel mezzo di campi di battaglia, sullo spazio e chissà dove ancora!
Franky-san: Senza troppi giri di parole per me questa serie è stata la migliore della stagione invernale. Ho quasi sempre apprezzato le precedenti opere di Yuasa e anche su questa quindi avevo alte aspettative; Eizouken però è andato persino oltre queste. Le protagoniste sono tre ragazze molto diverse tra loro ma con un amore sconfinato per l’animazione, ognuna a modo proprio. La serie è incentrata sul lavoro dietro le quinte nella realizzazione di un anime con tutte le difficoltà e le soddisfazioni che ne derivano, su quanti sacrifici si devono compiere e quanta determinazione occorre per andare avanti. Le ragazze sono tutte e tre ottimi personaggi ma quella che mi ha colpito particolarmente è stata Asakusa, una “pazzoide” che si lascia trascinare dalla fantasia creando fantastici mondi immaginari pieni d’azione e esplosioni. Vedo in lei il prototipo del sognatore che magari può apparire fuori dalla realtà ma che ci permette di vedere le opere d’animazione che tanto ci piacciono. Altro punto forte è sicuramente l’ambientazione: una sorta di Venezia in salsa Yuasa dove l’acqua la fa da padrona. Opening semplicemente la più bella della stagione! Straconsiglio a tutti questa poesia d’amore dedicata all’animazione.
Voto: 9/10
Alex Ziro: Una dichiarazione d'amore all'animazione. Eizouken rapprensenta perfettamente perché esistono gli anime, perché li vediamo e perché li amiamo. Le tre eccellenti protagoniste sono "serve" di un sogno, noi non seguiamo in realtà la loro crescita come persone (il che dovrebbe essere l'abc di una sceneggiatura), in realtà loro tre sono fatte e finite... al massimo vediamo una crescita professionale, che per quanto è importante dovrebbe arrivare in secondo piano (scopriamo, sì, come sono diventate così ma sono dei flashback slegati dalla narrazione presente). Al di sopra di tutto, al di sopra di loro tre, la protagonista VERA E UNICA è quell'amore astratto, che ha anche quel compito di avvolgere lo spettatore che diventa un elemento attivo nella storia. Noi seguiamo la genesi, la crescita, il successo, di un'opera dentro l'opera, le tre ragazze sono fantastiche ma sono più vicine a noi spettatori che al ruolo vero e proprio di protagoniste, perché loro stesse vogliono che sia il loro operato a parlare, ad esprimersi e ad emozionarci. Eizouken è un anime molto più complesso di quel può sembrare ... ma alla fin fine parla d'amore, ed è la cosa più semplice da comprendere di tutte.
Voto: 8,5/10
ABI_666: Ammetto di essere partito prevenuto con questo anime: non sono un fan a prescindere di tutte le opere di Yuasa e soprattutto non ho un debole per quelle storie che parlano di chi si occupa di animazione. Eppure Keep your hands off Eizouken mi ha colpito tantissimo, in ogni suo aspetto: i personaggi strampalati e le loro ambizioni, il loro amore per l'animazione e il modo in cui hanno lottato per creare qualcosa a cui tenevano davvero. Il tutto coadiuvato da un comparto visivo spettacolare, animazioni, sfondi... ho amato anche l'ambientazione in sé, una città in completa simbiosi con l'acqua, addirittura più bella di Venezia! Se amate le opere di qualità non potete perdervi questo anime.
Voto: 8,5/10
L'IMMORTALE
Serie da 24 episodi, tratto da manga (concluso)
Finale: SÌ
Genere: Storico, drammatico, soprannaturale
La morte violenta dei genitori di Rin, unica erede del dojo della scuola Muten-ichiryu, per mano di Anotsu Kagehisa e dei suoi uomini più fidati, esponenti di spicco della scuola dell'Itto-ryu, fanno nascere nella ragazza un'insopprimibile desiderio di vendetta. Per raggiungere questo scopo, chiede aiuto a Manji, un ronin reo di aver ucciso il suo signore e altri cento samurai. Manji è un samurai immortale grazie alla presenza nel suo corpo del verme Kessen-chu, che un'anziana monaca gli donò per salvarlo dalla morte. Questo verme è in grado di rimarginare qualsiasi ferita, ma si scoprirà più avanti che anch'esso ha qualche falla...
Thorgrim: Parlare de "L'immortale" è come parlare di arte allo stato più puro. L'opera, mai abbasanza lodata, di Hiroaki Samura viene finalmente trasposta integralmente grazie alla collaborazione fra LIDENFILMS e vari produttori fra cui il ben noto Amazon. Partiamo subito col dire che la serie ha un grosso, se non enorme, neo che ha fatto storcere a buon ragione il naso ai tanti fan del manga, ossia le scelte di produzione che hanno tagliato molti dialoghi e scene. Se da un lato siamo consapevoli che non sarebbero bastati 48 episodi per riprodurre l'opera originale nella sua interezza, dall'altro ci rendiamo conto che nei 24 proposti LIDENFILMS ha fatto un vero e proprio miracolo, riuscendo comunque a dare carattere a quella che altrimenti sarebbe stata una tragedia animata. Le molte scene mancanti, o appena abbozzate, vengono compensate da una splendida colonna sonora, da palette di colore vive, da un chara qualitativamente costante e da una regia semplicemente visionaria quanto eterea che lascia allo spettatore il libero arbitrio sul come interpretare le scelte dei personaggi e le interazioni fra di loro. Ci troviamo dunque dinanzi ad una rilettura dell'originale che non sfigura affatto e che, a modo suo, riesce a trasmettere allo spettatore la voglia di approfondire i "buchi narrativi" dovuti al poco tempo a disposizione magari con una rilettura del manga. Consigliatissimo sia per l'elevato tasso tecnico che per lo spiccato gusto estetico di cui ogni episodio è intriso.
Voto: 9/10
Hachi194: Già dal primo episodio si capisce che L'Immortale non sarà una serie come le altre. Dal punto di vista grafico lascia immediatamente sbigottiti, con colori e scelte registiche che in alcuni momenti sfiorano il capolavoro. La storia parla di vendetta, onore, rabbia e crudeltà. Poco spazio c'è per sentimenti come amore o compassione. Quando fanno capolino si intuisce subito che la tragedia è dietro l'angolo. Non ci sono mezze misure in questa serie. Il sangue scorre a fiumi e gli arti rotolano facilmente a terra, così come le teste. Ma non è un mondo solo maschile come si potrebbe pensare: le donne sono guerriere ben più forti e spietate degli uomini. Il vero difetto di questa serie sta nella sceneggiatura che spesso salta di palo in frasca, viaggiando nel tempo e a causa anche dei tanti personaggi coinvolti ci si può perdere. Ciò non toglie che sia comunque da vedere perché certe sequenze lasciano il segno.
Voto: 8,5/10
ReiRan->--@: Questo anime ha da subito un impatto visivo pazzesco, corpi che volano, piogge di sangue, character design e animazioni sono funzionali alla crudele storia narrata, una storia di sanguinaria vendetta. I personaggi, almeno quelli principali, risultano ben caratterizzati, invece si sono visti parecchi taglia e cuci sui secondari, specie nella seconda parte della narrazione. La pecca è dovuta probabilmente alla necessità di rientrare in tempi più ristretti, io non ne ho molto sofferto, ho trovato l’anime di facile comprensione, tuttavia potrebbe essere un grosso problema per gli amanti del manga, che sono coscienti di quanto è stato tolto. In 24 episodi vedremo torture, morti violente, stupri, nessuna crudeltà ci sarà risparmiata, fino al punto che vien da chiedersi se la vendetta della protagonista valga tutto questo sangue. La risposta ve la darà Rin stessa in chiusura. Una Rin che si evolve, cresce e matura durante la narrazione; mentre il nostro immortale resta sempre fedele a se stesso, fedele al suo compito di guardie del corpo, scanzonato ed abilissimo spadaccino.
Voto: 8/10
ladynera: Un viaggio di redenzione per Manji, di vendetta per Rin. In questo cammino verranno ad intrecciarsi la storia di numerosi personaggi, ognuno affascinante a suo modo, con i propri valori e ideali, ognuno alla ricerca di qualcosa. In questa storia i confini tra giusto e sbagliato non sono mai chiari, raramente ci sono vincitori in quello che a tutti gli effetti è un percorso caratterizzato da più ombre che luci.
Lato animazioni non posso certo gridare alla perfezione ma non posso esimermi dal lodare una regia che imprime poesia in ogni singola scena, non più un semplice trasporre ma un dare vita che riesce a far passare i difetti in secondo piano. Certe sequenze mi hanno lasciata incantata e le OST non sono da meno. Alcune scelte di narrazione possono risultare astruse ma, almeno io, non ho trovato particolari difficoltà nel godere comunque di questa incredibile storia.
Lato animazioni non posso certo gridare alla perfezione ma non posso esimermi dal lodare una regia che imprime poesia in ogni singola scena, non più un semplice trasporre ma un dare vita che riesce a far passare i difetti in secondo piano. Certe sequenze mi hanno lasciata incantata e le OST non sono da meno. Alcune scelte di narrazione possono risultare astruse ma, almeno io, non ho trovato particolari difficoltà nel godere comunque di questa incredibile storia.
Voto: 8/10
Alex Ziro: Sarò impopolare ma sono deluso. Un manga simile, un'opera di così alta fattura, a mio avviso meritava una trasposizione migliore, un anime che seguisse il percorso segnato da Samura se non pedissequamente almeno cercando di tenerci la mano. La bellezza della materia prima non la metto in dubbio, e mai lo farò, la storia è eccellente, i disegni sono eccellenti, la filosofia dell'opera rispecchia il livello altissimo del manga ma a mio avviso la sceneggiatura dell'anime è stata deludente, a volte proprio riprovevole. Il problema sta proprio lì e non posso soprassedere più di tanto (il mio voto in ogni caso non rappresenta una bocciatura, ma una serie simile meritava molto ma molto di più). Grandissima confusione e caos sono presenti nella narrazione di fin troppi episodi, il lettore viene sballottato a sinistra e a destra senza una direzione chiara e precisa, e questo per esclusive mancanze per chi ha curato la sceneggiatore dei singoli episodi, la natura di molti eventi ne è risultata indebolita, la poesia dell'opera a volte è stata impossibile da cogliere nella sua pianezza. Con una cura maggiore di questi elementi, che dettagli non sono ma l'ossatura dell'anime, saremmo stati di fronte ad un'opera indimenticabile. Grandissimo peccato.
Voto: 7/10
CHIHAYAFURU 3
Serie di 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Sport, scolastico, sentimentale
Dopo gli avvenimenti della stagione precedente, il club di Karuta si trova a dover affrontare nuove sfide. Con l'avvento del nuovo anno scolastico molte cose potrebbero cambiare per la Mizusawa, e al contempo, il rapporto tra Arata, Chihaya e Taichi prende una piega inaspettata.
Arashi84: L'attesa è stata lunga, molto lunga! Più di sei anni fa avevamo lasciato Chihaya a riflettere in una stanza d'ospedale, confessando a se stessa un sentimento che aveva ancora il gusto dell'ambiguo. In questa terza stagione pare essere arrivato il momento di tirare le fila di tante cose, di fare i conti con gli altri ma soprattutto con se stessi; stavolta Chihayafuru è più corale che mai e mette in gioco non solo Arata e i vari componenti della Mizusawa, ma anche il maestro Harada e tanti altri giocatori che si mettono alla prova come se dal karuta dipendesse la loro vita. Ottimo il focus su Harada che con la sua interminabile sete di vittoria dimostra, assieme a Inokuma, che l'età non è per forza un vincolo, che si può dare tutto anche quando si parte da una condizione di apparente svantaggio. E per quanto la serie dia molto spazio ad Arata, egli non cresce particolarmente in questa serie, poiché ogni sua azione continua ad essere legata a ricordi dell'infanzia e ad influenze esterne. Diversa storia per Taichi, che arrivato ormai a un punto di rottura si trova a dover fare delle scelte che sembrano non rendere felice nessuno. Questa stagione ci ha regalato dei momenti divertenti, altri emozionanti e altri ancora intensissimi, dimostrando per l'ennesima volta che Chihayafuru è un'opera con quel qualcosa in più capace di stregare il suo pubblico. Adesso speriamo solo che non sia stata l'ultima volta.
Voto: 8,5/10
zettaiLara: Una terza stagione che si è fatta attendere a lungo e non ha deluso affatto. Dalle splendide animazioni alla non sempre facile evoluzione dei personaggi, e sino alle bellissime sigle di apertura e chiusura (Hitomebore, oddio!), Chihayafuru 3 ci ha regalato tanto, tantissimo, talvolta persino troppo: ci ha fatto piangere di emozione e patire terribilmente, e ci ha lasciato con il desiderio che una quarta serie arrivi presto. Anzi, prima di subito. Sono ancora impresse nei miei occhi e vivide le scene che ci mostrano la sofferenza di certe scelte, la difficoltà del veder diventare pian piano adulti Chihaya, Taichi ed Arata e le implicazioni sociali che tutto ciò comporta, lette magistralmente attraverso il filtro del gioco del karuta. Bellissimi i focus sui personaggi secondari, indimenticabili alcune delle scene "sul campo di battaglia" del karuta. Chapeau allo staff tecnico per il meraviglioso adattamento. Ditemi che non può finire così... non deve finire così!
Voto: 8,5/10
ReiRan->--@: Quanto ci hanno fatto penare ed aspettare! Ma alla fine Chihaya e compagni sono tornati! Tuttavia il tempo della spensieratezza cede il passo alla vita reale, nella quale non c’è più solo il karuta. Bisogna cominciare a pensare alla carriera da intraprendere e alle scelte di vita. Sicurante Taichi è più cosciente di ciò, durante il restante tempo spensierato del liceo, cercherà di mettercela davvero tutta, basterà?! Ma in questa serie vediamo tanto, ma davvero tento Arata, anche lui con le sue debolezze e foze… perdonatemi ma essendo del Taichi-team, davvero troppo Arata. Avremo un po’ di informazioni in più sul king e sulla queen e si sentirà anche molto la presenza di Harada-sensei. Alcuni storici nodi verranno al pettine e anche la nostra ingenua Chihaya capirà finalmente delle cose… che a noi son sempre state molto chiare… tutto ha le sue conseguenze, ma credo che le vere ripercussioni le vedremo nella prossima stagione, che attendo con trepidazione e speriamo di non dover di nuovo attendete troppo. È ostico commentare a questo punto della storia senza fare spoiler. Sempre tanto odio per la madre di Taichi.
Voto: 8/10
ID: INVADED
Serie da 13 episodi, storia originale
Finale: SÌ
Genere: Fantascienza, psicologico, poliziesco
Sakaido era un detective famoso per le sue abilità, che però venne condannato alla reclusione dopo essersi vendicato sul colpevole della morte di sua figlia. Pur essendo in prigione, il detective continua a supportare la polizia grazie ad un dispositivo che consente di trasportare la coscienza di una persona all'interno di un mondo virtuale creato sulla base delle tracce di istinto omicida rimasto nei corpi delle vittime. In base alle informazioni presenti all'interno di questo spazio, è possibile individuare l'assassino seriale e più Sakaido approfondisce le sue investigazioni, più le cose si complicano, fino a mettere alla prova i suoi principi e le sue convinzioni.
Thorgrim: Il nome Ei Aoki a molti non dirà niente, ma i più attenti lo associeranno senz'altro a piccola perla passata criminosamente passata in sordina intitolata "Re:Creators". Un talento che non sembra aver accusato il passare degli anni e che ripropone, in questa sua nuova opera originale intitolata "ID: Invaded" tutto il suo estro creativo. Coadiuvato dallo Studio NAZ, e soprattutto da uno staff di tutto rispetto, Aoki dirige quello che potremmo definire un piccolo capolavoro, pur traendo ispirazione, ed idee, da altre opere ben più famose. L'incipit, semplice quanto intrigante, è quello dell'individuazione dei criminali attraverso il proprio "pozzo", ossia il subconscio criminale che contraddistingue chiunque abbia ucciso almeno una persona. Un mix narrativo in bilico fra "Inception", "Minority Report" e "Psycho-Pass" che riesce a non delude grazie alla ottima narrazione, criptica al punto giusto e capace di tenere sempre alta la tensione. Il punto di forza è però nella scrittura dei personaggi, nella loro introspezione emotiva e nel modo in cui interagiscono con i mondi che li circondano (qualcuno ha detto "episodio 10"?). Inattesa, quanto gradita, è anche la scelta del character design, ossia quel Yuuki Kodama noto ai più per il suo "Blood Lad" edito da noi da Planet Manga. AotS a mani basse, soprattutto per la sua natura di opera originale non tratta da novel o manga.
Voto: 9/10
Slanzard: Una serie indubbiamente interessante, che unisce l'indagine psicologica ad un'avventura onirica emozionante in pozzi che permettono di cristallizzare l'inconscio delle persone in mondi virtuali esplorabili. Diversi sono gli spunti psicologici su cui poter riflettere nel corso della serie, man mano che il puzzle del mistero su John Dorian va a completarsi di episodio in episodio. Nonostante gli svariati pregi di quest'opera, tuttavia, rimane l'impressione di una storia dal potenziale sprecato: molti personaggi risultano delle mere comparse di cui non conosciamo nulla, poco o per nulla approfondite che si limitano a svolgere il loro lavoro; i serial killer affrontano sarebbero potuti venire approfonditi meglio o in maggior numero; e anche la stessa vicenda principale sarebbe potuto risultare di maggior respiro. Per quanto la breve durata permetta un ritmo sempre serrato e la completa assenza di cali qualitativi, allo stesso modo impedisce alla serie di riuscire a esprimere il suo completo potenziale. Peccato, qualche episodio in più avrebbe permesso un maggior approfondimento dei personaggi, dell'ambientazione e delle tematiche trattate.
Voto: 7,5/10
ReiRan->--@: La Trama di base mi ha fatto da subito pensare ad un ibrido trai film minority report e the cell, un sistema che permette di risolvere i crimini entrando nel subconscio del killer e un poll di investigatori pronti a rielaborare le informazioni ricavate. Qui però il detective in missione, quando vi si immerge, perde la propria identità per diventare e anch’esso “strumento d’indagine”. Un enigma, un thriller psicologico molto adulto e complesso, che di episodio in episodio ci porta ad esaminare nuovi assassini seriali, nuovi scenari e menti malate, che costruiscono tassello dopo tassello un puzzle, per scoprire chi sia veramente a tirare le fila del tutto. Superate lo shock per il terribile character design e sarete premiati con un anime coinvolgente e da un finale compiuto. Spicca la ending che alla fine di ogni episodio stacca lì sul più bello, però non ho mai mancato di sentirla tutta, ma i skippata, ma anche il resto della colonna sonora non è da meno. Consiglio per l’uso: da guardare belli spvegli!
Voto: 7,5/10
ABI_666: Ok, inizialmente non avrei dato due lire a ID: Invaded, mi aspettavo che fosse una mediocre storia appartentente al filone fanta-investigativo sullo stile dell'ottimo Psycho Pass. Tutto il contrario! Trama avvincente, introspezione pazzesca dei personaggi e un comparto visivo di tutto rispetto (a parte un brutto character design sul quale però soprassiedo senza problemi). In particolare la rappresentazione dei vari inconsci mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta episodio per episodio. La cosa che purtroppo mi è piaciuta di meno è che ad un certo punto capisci benissimo chi sia il villain e ciò ti lascia un senso di amarezza quando vengono scoperte le carte in tavola. Non solo, sempre il villain è veramente scialbo nelle azioni ma soprattutto nelle motivazioni, deboli se non proprio assenti, che si possono riassumere in un "perché sì". Eppure nonostante ciò, già solo i viaggi negli inconsci dei serial killer valgono la pena di guardare questo anime. E poi c'è lui, l'episodio 10 magnifico e straziante al tempo stesso. Da guardare.
Voto: 7,5/10
SOMALI AND THE FOREST SPIRIT
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Avventura, fantasy
In un mondo governato da spiriti, goblin e molti altri tipi di creature misteriose, la razza umana è perseguitata e spinta sull'orlo dell'estinzione. Un giorno, avviene l'incontro tra un golem e una ragazza umana. Quest'opera racconta le vicende dei due, il primo guardiano della foresta, la seconda appartenente ad una razza ormai distrutta. È la storia di un viaggio, e di un legame tra padre e figlia.
ReiRan->--@: L’anime presenta fondali ed ambientazioni oniriche che ci trasportano in mondi fantastici. Si focalizza molto sul rapporto padre-figlia, tuttavia la storia sottende anche altri temi, su tutti la discriminazione, la paura del diverso e la sua conseguente persecuzione. Un anime di avventura e di viaggio, nel suo percorso ci mostra differenti creature, stili di vita ed ideologie e come tutti questi incontri abbiano un impatto sul nostro duo di viaggiatori. Dove sono finiti gli umani? Ma è davvero un male che gli umani sembrano non esistere e siano quasi un mito in quel mondo? I giusti incontri la giusta cultura riescono a far superare le incomprensioni e la paura del diverso?
Voto: 8/10
zettaiLara: Un gigante ed uno scricciolo, uno spirito della foresta ed una bimba, un golem privo di emozioni ed una umana esuberante, un padre ed una figlia: una coppia così apparentemente "male assortita" ci fa riscoprire l'importanza dei legami e degli affetti, oltre che della scoperta della bellezza delle diversità. Il mondo fantastico di Gureishi prende vita attraverso due protagonisti tenerissimi che rimangono con facilità impressi nel cuore, grazie anche ad uno splendido lavoro di doppiaggio. Plauso all'incredibile cura tecnica ai coloratissimi e variegati fondali, che lasciano letteralmente a bocca aperta; l'anime scorre dolcissimo e ben si conclude, ma non nego che non mi dispiacerebbe se le avventure di Somali e del Golem potessero proseguire ancora!
Voto: 8/10
Hachi194: Come ogni stagione c'è sempre una serie che non ho inserito nella mia lista e che invece mi trovo a vedere grazie al passaparola redazionale. Somali è quella di questo inverno. E come al solito ho fatto bene. Una storia dolcissima di un padre e una figlia, abbastanza anomali ma non per questo meno degni di fregiarsi della parola "famiglia". Anzi, Somali punta proprio il dito sulla bellezza della diversità, su come ci si possa voler bene pur provenendo da mondi completamente diversi. Un racconto di crescita emotiva narrato con delicatezza e immerso in un mondo coloratissimo. Una piccola coccola per gli occhi e per il cuore.
Voto: 8/10
Alex Ziro: Dolce, poetico e variopinto. Potrei descrivere così, molto semplicemente e velocemente Somali, una serie delicatissima capace di riempiri il cuore e gli occhi. Non di certo una sorpresa, alla fine la serie è stata esattamente come mi aspettassi. Forse non la più movimentata e quindi spesso non troppo interessante, però il lato tecnico ha sempre dato quello che la storia non ci stava offrendo. Forse avrei preferito se ci fossero stati degli archi un po' più lunghi, mentre tutti tranne l'ultimo sono sempre stati di passaggio e forse a discapito della profondità dell'opera. Per adesso trovo che sia sicuramente un buonissimo prodotto, che consiglio senza alcun problema, ma mi aspetterei anche qualcosa di più, perché gli elementi ci sono tutti.
Voto: 7,5/10
IN/SPECTRE
Serie da 12 episodi, tratto da light novel (in corso)
Finale: NO
Genere: Commedia, sentimentale, soprannaturale
Quando era solo una ragazzina, Kotoko fu rapita da alcuni spiriti chiamati Yokai. Questi spiriti la trasformarono in un saggio intermediario tra loro e il mondo umano, ma al prezzo di un occhio e una gamba. Anni dopo, mentre Kotoko osserva uno Yokai pericoloso, sviluppa sentimenti per un ragazzo di nome Kurou, che ha ricevuto poteri curativi in seguito ad un incidente con uno Yokai. Nonostante un'iniziale titubanza, Kurou deciderà di aiutare la ragazza nel suo ruolo di intermediaria.
Arashi84: Ammetto che nutrivo aspettative contrastanti su questa serie, dal momento del suo annuncio: da una parte il tema spiriti/yokai mi intriga sempre tantissimo, dall'altra, la locandina con una ragazza dalle bocce enormi mi faceva temere chissà che fanservice. E poi la protagonista era una ragazza... e io ho molti problemi a digerire le protagoniste femminili degli anime... La curiosità però ha vinto sui dubbi (e sul pregiudizio) e l'impatto con il primo episodio di In/Spectre è stato ottimo. Ho amato Kotoko dal primo momento in cui l'ho vista, mi sono innamorata della sua schiettezza, della sua parlantina arguta e del suo essere diretta e conscia dei propri desideri. Andando avanti la serie non mi ha delusa, ho anzi apprezzato questo approccio "dialettico" al tema yokai, con una Kotoko mattatrice che mette in ombra qualsiasi altro personaggio, anche e soprattutto Kuro, il suo partner nonché coprotagonista. La serie si basa invero su un ristrettissimo numero di personaggi e la verve di Kotoko non permette al compagno di spiccare (a maggior ragione visto il suo carattere silenzioso e pacato), ma nonostante questo il background di Kuro è interessante e la coppia funziona più che bene. Forse l'arco finale è stato un po' troppo lunghetto ma non ho mai trovato la visione pesante o noiosa, solo che avrei voluto vedere più casi piuttosto che un focus tanto lungo sul caso di Nanase. Molto belle le sigle, in particolare la splendida ending. In/Spectre ci lascia con un momento dolcissimo e molti misteri ancora da svelare, speriamo che prima o poi arrivi una seconda stagione. O alla meno peggio, il manga in italiano!
Voto: 8/10
Alex Ziro: Una piccola perla, una piccola sorpresa. Non avevo nessunissima aspettativa per questa opera, sbucata un po' dal nulla del resto la trama di per sé a mio avviso non colpisce particolarmente, o per meglio dire non dà un'identità particolare all'opera. Non è assolutamente così, questo è un anime che sono felicissimo di avere visto: divertente, con grande azione e quanto è bella Saki. A mio avviso gli manca quel poco per risultare una serie davvero ma davvero memorabile, perché se devo trovare un difetto del resto reputo decisamente pesante aver basato tutta la stagione su Nanase d'Acciaio, un villain (sì ok non è il vero villain ma narrativamente è stata questa la sua funzione) che alla lunga ha stancato, nonostante lo scontro finale sia stato davvero unico e capace di far spiccare quest'opera. Memorabile Mamoru Miyano più per l'ending fantastica (best stagionale) che per Kuro, un protagonista obiettivamente moscio e scialbo, ma del resto la mattatrice è stata lei: Kotoko Iwanaga, una tormenta, un terremoto, incontenibile, matura e divertente, uno di quei personaggi che da soli reggono tutto. Un anime che mi ha colpito anche perché i personaggi, per una volta, sono dei veri adulti, oltre i cliché. Una seconda stagione è d'obbligo per apprezzare ogni sfaccettatura dell'opera.
Voto: 8/10
Thorgrim: Attendevo molto questo adattamento, fra incredulità e timore che la resa finale non fosse soddisfacente; beh, mi sbagliavo. Tratto dalla light novel di Kyo Shirodaira, "In/Spectre" è una serie a suo modo anomala che trae dai brillanti dialoghi la propria forza, come da tradizione Nisioisin. Pur ruotando su pochi ed ottimamente caratterizzati personaggi, la narrazione riesce sempre a tenere lo spettatore sulle spine grazie all'ottima alternanza fra muri di dialogo e azione. Lodevole, in fase di adattamento, il lavoro di Studio Brain's Base che ha saputo dosare bene gli eventi creando sempre hype per l'episodio successivo. Certo, non è una serie da ampia platea di spettatori per via della sua natura "letteraria", ma il risultato finale è di indiscusso valore che non mancherà di incuriosire anche i palati più esigenti.
Voto: 8/10
ABI_666: Nonostante generalmente mi piacciano le storie sugli yokai, ero partito con qualche pregiudizio su In/Spectre, per lo più avevo paura che si sarebbe rivelato una trashata (la tettona non lasciava presagire nulla di buono, a parte una serie infinita di seni rimbalzanti). E invece mi sono dovuto ricredere, la trama è stata più interessante e originale del previsto, ma ciò che ha sollevato maggiormente la qualità di questo anime è stata lei, la Maestade! Una protagonista pestifera ma adorabile, dotata di un carisma incredibile. Purtroppo però i difetti della serie sono molteplici, prima di tutto gli altri personaggi davvero piatti (Kuro, nonostante i suoi poteri, butta via un grosso potenziale trasformandosi in uno scialbo punching ball umano; la poliziotta... beh, è INUTILE dall'inizio alla fine, e serve solo per i siparietti comici con gli yokai), e poi la parte con Nanase d'Acciaio è davvero troppo troppo lunga, avrebbero potuto risolverla nella metà degli episodi, invece è risultata più noiosa di quel che sarebbe potuta essere. Infine i dialoghi, questo è un anime pregno di dialoghi, spesso fine a se stessi, tanto che alcuni episodi mi hanno fatto venire il mal di testa, oltre al fatto di dover fermare spesso il video perché non riuscivo a seguire il filo del discorso. Spero comunque in una seconda stagione per vedere come prosegue la storia.
Voto: 7/10
ISHUZOKU REVIEWERS
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Commedia, azione, soprannaturale
Ambientato in un mondo abitato da decine di creature diverse Stunk, un essere umano e Zel, un elfo, sono due avventurieri che amano frequentare i bordelli più disparati. Scrivono poi recensioni delle loro esperienze e le pubblicano nella taverna locale riscuotendo un enorme successo. Al duo iniziale si aggiunge Crim, un angelo caduto dal cielo, che verrà via via sempre più coinvolto nelle avventure a luci rosse di Zel e Stunk. I tre cercheranno quindi di rispondere alla domanda più importante di tutte: qual è la specie migliore con cui fare sesso?
Hachiko94: Siamo di fronte a un capolavoro immenso del suo genere non-genere: Ishuzoku mi ha fatto ridere dall'inizio alla fine. Si lo so che state pensando "ma un porno può essere divertente?" e la risposta è "sì, assolutamente": ho trovato geniali certe scelte e trovate su come sfruttare il corpo delle ragazze mostro, come ad esempio la ragazza salamandra usata come griglia per lo yakiniku. Un anime che è di certo indirizzato ai feticisti delle monster girl, ma anche per chi ha un po' di curiosità non deve lasciarsi sfuggire un gioiellino simile. Seguire le vicende dei recensori di bordelli è stato assurdo, divertente e anche un po' magico; disegnato e animato bene, lasciatevi coinvolgere anche voi da questi pazzi scatenati in cerca di buon sesso... e scegliete la vostra ragazza mostro preferita!
Voto: 8/10
Franky-san: Al giorno d’oggi sul web si trovano recensioni su ogni cosa come smartphone, viaggi, ristoranti e molto altro. Mai mi era venuto in mente che si potessero recensire anche i bordelli! Il succo della serie infatti è questo (in realtà di succhi ce ne sono parecchi): dare voti alle amabili donnine di ogni taglia e razza delle varie case a luci rosse da parte di una combriccola di scemi molto appassionati del loro “lavoro”. L’anime è un ecchi molto spinto, quasi un hentai, divertente e leggero, niente da prendere troppo sul serio dunque. Ovviamente la serie è piena di belle ragazze prosperose e calienti, alcune pure troppo, che faranno incendiare, anche letteralmente, i bollenti spiriti dei protagonisti; tra questi il migliore è sicuramente Crim, un angelo all’apparenza timido e impacciato ma che si scopre essere un depravato di livello assoluto. Sono presenti ogni tipo di kink anche i più strani e personalmente poco apprezzati: c’è chi riesce a dare un voto positivo anche alla donna scheletro nonostante gli ovvi problemi meccanici e logistici! Disegni davvero ben fatti e anche le sigle sono simpaticissime, scanzonate come la serie stessa. Insomma una serie che posso definire geniale e che consiglio ad ogni amante del genere, sicuramente le risate non mancheranno!
Voto: 8/10
Alex Ziro: Eh che dire, è porno. Sicuramente è una serie divertente, interessante anche sotto non pochi punti di vista (sì, se siete attratti da certe cose, sennò non trovo neanche un motivo per vederlo), però a mio avviso non c'è troppo da dire in merito. La serie ha dei pregi, non lo metto assolutamente in dubbio e infatti il mio voto non è una bocciatura, partendo con il world building mozzafiato e dalla bella quantità di belle ragazze... perché comunque, possiamo dire quel che vogliamo ma si ritorna sempre lì. Voglio dire che sia qualcosa di negativo? Certo che no, è una serie divertente e della quale potrei vedere altri 1000 episodi, non è un problema, però non condivido i toni di giubilo con la quale è accompagnata, ho trovato robe ecchi con molta più sostanza ed hentai molto ma molto ma molto più belli.
Voto: 7/10
ladynera: Quando l'utile è unito al dilettevole (o il contrario? Fa niente). Qua pagano per inzuppare il biscotto, scrivono il loro pensiero sulla qualità e le caratteristiche del latte e affiggono le loro recensioni, vengono pagati e rivanno ad inzuppare il biscotto. Così a ripetersi in un circolo virtuoso (o vizioso, anche qua il dubbio viene, e non solo quello). A parte le mie farneticazioni, la serie è sicuramente un buon modo per intrattenersi, sempre ricordandosi di non esagerare che si diventa ciechi. È simpatica e a suo modo innovativa, riesce a fare porno ma con garbo. Le fanciulle sono tutte molto carine, ognuna con le sue peculiarità, con una varietà tale da appagare diversi kink. Insomma ce n'è per tutti i gusti.
Voto: 7/10
ABI_666: Ciò che ho più apprezzato questo hentai non-hentai (in quanto le scene <i>clou</i> vengono solo accennate) è stata proprio l'idea geniale alla base della storia: un gruppo di eroi (fortissimi!) decidono che è più bello guadagnare soldi facendo recensioni di bordelli porn-fantasy piuttosto che andare in missione... e chi li biasimerebbe?! Ogni episodio è dedicato ad una o più specie, e qui faccio i complimenti all'autore per la fantasia con cui ha descritto i vari bonus e malus di ogni specie, con tanto di divergenze di opinione a seconda della specie e della caratteristiche fisiche dei clienti. Fantastico! I difetti? Principalmente l'eccessiva ripetitività degli episodi che alla lunga mi ha un po' stufato. Oltre al tema in sé che non lo rende proprio un anime per tutti.
Voto: 7/10
OSHIBUDO
Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Commedia, musica
La storia parla di Eripiyo, una ragazza estremamente amante degli idol. Lei è follemente innamorata di Maina, un'idol timida e non particolarmente apprezzata che fa parte delle Cham Jam, un gruppo sconosciuto che si esibisce nella prefettura di Okayama. Ama così tanto Maina che durante un'esibizione ha avuto una copiosissima epistassi, da quel momento capisce che lei potrebbe morire pur di vederla esibirsi al prestigiosissimo Budokan.
Alex Ziro: Ed eccoci alla sorpresa stagionale. Chi l'avrebbe mai detto? Eppure siamo di fronte ad una serie bella ma bella davvero. Il mondo delle idol locali lo conosco solo per quel poco visto in GTO e in Zombie Land Saga, quindi si può ben capire quanto io sia esperto in materia; credevo che mi sarei ritrovato di fronte ad una serie più... moe? Non so se sia il termine adatto del resto, però quando si parla di sorpresa lo si fa a tutto tondo, non siamo di fronte all'ovattato (dall'esterno perlomeno o come viene solitamente percepito/mostrato) mondo idol e per quanto non siamo nemmeno di fronte ad una serie drammatica o tragica, ho amato fin da subito il suo taglio reale, per quanto molto sia lasciato un po' al caso. Credo di poter asserire che ci ritroviamo in uno spaccato "nuovo" (perlomeno per il mondo dell'animazione) nel mostrare gli wota e di questa parte del mondo dello spettacolo. Molti lo criticano/criticheranno e non inizieranno perché pensano che il mondo delle idol sia il male, questa non è una serie che ti vuol far credere questo e nemmeno l'opposto di questo, il suo modo di introdurci in questa realtà è a mio avviso molto neutra ed è il miglior modo possibile, tanto chi le odierà non cambierà di certo idea e "illuderci" che sia tutto perfetto avrebbe reso questa serie mediocre. L'anime è divertentissimo, Eripiyo è una protagonista eccellente, il suo amore per Maina (la più sfigata del gruppo) è una benzina che ci porta ad andare avanti imperterriti, una di quelle serie (pochissime) che maratonerei senza problemi. Ovviamente la mia preferita è la BLUE & COOL SO-RA-NE! Bellissima da morire, una vera e propria Dea, capace di ritagliarsi anche uno spazio importante in questa prima serie, oltre che bella da morire è anche un fantastico personaggio, non potrei chiedere di più. Se non una seconda stagione. E una terza. E una quarta.
Voto: 8-/10
Hachiko94: Il mio cervello, purtroppo, funziona così: vede la locandina di un anime, vede delle idol, lo ignora bellamente. Una cosa molto simile, se non uguale, mi accadde anche con un altro anime che trattava di idol (Love Live... non so se conoscete), ma entrambe le volte sono stata spinta a vedere la serie da altre persone... per poi finire di innamorarmene follemente. Oshibudo però non è il solito anime del suo genere perchè qui i protagonisti veri sono i fan! Seguiamo quindi le vicende di Eripiyo, una semplice ragazza che un giorno ha un colpo di fulmine durante l'esibizione della sua nuova best waifu Maina, una timida ma dolcissima idol. Situazioni assurde ed esilaranti che vedranno coinvolti non solo Eripiyo, ma anche i suoi amici fanatici!
Voto: 7,5/10
tenshi5100: La storia della relazione impossibile fra Eripyo e Maina è stata forse una delle sorprese più inaspettate di questa stagione. Oshibudo ci mostra il mondo delle idol da una nuova prospettiva, quella degli wota, quei fan sfegatati che farebbero di tutto pur di sostenera la propria beniamina. Mi sono affezionato velecemente ai personaggi dell'anime, in particolar modo alla protagonista Eripyo e alla sua grinta senza fine spinta dal suo amore per Maina, la tenera idol delle ChamJam. Il suo essere esagerata, impacciata e temeraria ricorda un po' lo spirito degli appassionati di idol e non. Interessante anche il modo in cui viene narrato il suo rapporto con Maina: seppur distanti e separate da quel muro enorme che divide le idol giapponesi dai loro fan, i loro sentimenti si sono in qualche modo interconnessi fra di loro in una maniera unica. La loro non sembra apparentemente una love story, ma ciò ha comunque regalato a noi spettatori una tenera storia sentimentale fatta di purezza e tenerezza. Anche i personaggi secondari non sono stati da meno e ognuno di loro ci ha mostrato un lato diverso del mondo di questa industria forse un po' sconosciuta a noi occidentale. Oshibudo è una buona commedia, piena di momenti divertenti e con un pizzico di sentimentalismo. Consigliata a tutti coloro che cercano un anime sulle idol un po' fuori dal comune oppure una serie leggera e in grado di saper scaldare il cuore.
Voto: 7,5/10
Hachi194: Oshibudo è una serie che mi ha letteralmente spiazzato. Non amo particolarmente il mondo delle idol, ma qui vediamo il tutto da un'altra prospettiva: quella dei fan. La protagonista infatti vive solo per vedere e sostenere una delle componenti del gruppo di idol locali. Spende tutti i suoi soldi e il suo tempo a comprare cd, merchandising vario e vare code per poter stringere la mano alla sua Maina. Con risultati davvero esiliranti visto che Eripiyo è assolutamente fuori di testa!!! Però nonostante il taglio comico, la serie è capace anche di momenti emozionanti ed è molto veritiera nel descrivere questo mondo. Chiunque abbia visto il documentario "Tokyo idol" non può che ritrovarsi nei comportamenti di Eripiyo e company. Una bella sorpresa quindi, che unisce vari registri senza mai strafare troppo.
Voto: 7,5/10
Vi sono alcune serie che, pur essendo state consigliate da alcuni redattori, non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.
- A Destructive God Sits Next to Me (serie da 12 episodi, tratta da fumetto, commedia, scolastico)
Consigliato da: Arashi84
- Asteroid in Love (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, scolastico)
Consigliato da: tenshi5100
- Babylon (serie da 12 episodi, tratta da ligth novel, azione, psicologico, poliziesco)
Consigliato da: metaldevilgear
- My Hero Academia quarta stagione (serie da 26 episodi, tratta da manga, azione, combattimento, soprannaturale)
Consigliato da: ladynera
- Oda Cinnamon Nobunaga (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, soprannaturale, storico)
Consigliato da: Arashi84, *Alexiel*
- Runway de waratte (serie da 12 episodi, tratta da manga, scolastico)
Consigliato da: zettaiLara
- A Destructive God Sits Next to Me (serie da 12 episodi, tratta da fumetto, commedia, scolastico)
Consigliato da: Arashi84
- Asteroid in Love (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, scolastico)
Consigliato da: tenshi5100
- Babylon (serie da 12 episodi, tratta da ligth novel, azione, psicologico, poliziesco)
Consigliato da: metaldevilgear
- My Hero Academia quarta stagione (serie da 26 episodi, tratta da manga, azione, combattimento, soprannaturale)
Consigliato da: ladynera
- Oda Cinnamon Nobunaga (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, soprannaturale, storico)
Consigliato da: Arashi84, *Alexiel*
- Runway de waratte (serie da 12 episodi, tratta da manga, scolastico)
Consigliato da: zettaiLara
Vi sono, inoltre, alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovate l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.
Trovate l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.
Al momento sto recuperando In/Spectre e Eizoukuen.
Vi consiglio di vedere anche Jibaku Shounen Hanako-Kun, anche se l'anime non rende giustizia al manga (l'anime salta alcuni archi e altera alcune scene)
Tutti belli, sono solo rimasto deluso per in spectre . Un anime inconsistente negli episodi,troppi paroloni.
Quando una serie va letteralmente a put***e
e va benissimo così ?
Poi anche Oshibudo e 22/7, due serie sulle idol piuttosto particolari.
Mi hanno deluso abbastanza Darwin's Game, Infinite Dendrogram e Hatena Illusions.
Mi manca da vedere In/Spectre, che è piaciuto a un mio amico, ma non so se avrò la voglia di recuperarlo.
Menzione particolare a Dorehodoro, non vedevo scene da delirio più totale dai tempi di Kekkai Sensen, un must have.
@Eudogafl96 Avevo notato un po' di rush, peccato perché era partito veramente bene, si è un po' perso nelle ultime puntate.
Serie di stagione per me assolutamente Eizouken, un grande regalo per ogni appassionato di animazione, seguita a ruota da Dorohedoro che spero decisamente continui. Candidato già a miglior sequel lo splendido Chihayafuru 3, dolcissima Somali, sorprendente ID Invaded che non sapevo fosse dello stesso regista di Re Creators, al limite del miracolo Oshibudo che mi ha fatto vedere un'intera serie (anche) sulle idol! Bello anche Runway de waratte per come trasmette la potenza di un sogno da seguire e bellissimo da vedere, un po' meno da seguire, L'Immortale. Se posso aggiungere due titoli, oltre al già citato Hanako-kun che ho trovato bellissimo nell'impostazione grafica c'è anche Seton Gakuen che mi è piaciuto parecchio rivelandosi man mano sempre più divertente.
Fate grand order babylonia?
Oppure le abitudini dei 'giraffi' maschi
Curiosamente, in una stagione comunque più che buona ho toccato il mio record di drop abbandonando per strada Bofuri, Hatena Illusion, Asteroid in love e il remake di Orphen, capita...
Il perche' della totale assenza di Bufuri non mi e' chiaro. MAPLE E SALLY FTW!
Esatto, una serie educativa come poche...tra l'altro questa informazione veniva utile per capire una scena di ISHUZOKU REVIEWERS!
IN/SPECTRE iniziato benissimo si è arenato nella seconda parte con ritmo da bocciofila.
Beh, Ei Aoki prima di rovinarsi creando uno studio dove ha diretto solo porcherie (Re:CREATORS e Aldnoah) era sicuramente tra i registi che più si erano messi in mostra.
Tra la genialata di fare un prequel stronzissimo di Ga-rei (Ga-rei Zero), l'aver diretto forse l'anime che più ha rivitalizzato il brand di Fate (Fate Zero, che è anche la prima trasposizione animata decente di Fate), la dolcezza dell'adattamento di Hourou Musuko (e le palle per aver deciso di saltare tutti i primi volumi) era sicuramente tra i registi che più tenevo d'occhio e da cui mi aspettavo cura registica e scelte coraggiose.
Vedere ID per me è stata un po' come la parabola del figliol prodigo, ormai non mi aspettavo più niente e invece mi ha stupito in positivo.
Almeno in quell'arco di tempo ho recuperato serie che mi sono piaciute abbastanza, ad esempio House of Five Leaves.
Effettivamente con gli stagionali anche in questa stagione sto avendo solo delusioni, mi sa che dovrei recuperare le serie solo quando finiscono.
Bofuri è stato un titolo divertente e di grande intrattenimento, ma non lo ritengo una serie "indimenticabile" e, se vogliamo essere cinici, ricalca molto serie come Sword Art Online Alternative: Gun Gale Online che rappresentano un genere sfruttato quasi fino all'osso. Questo inverno ha offerto serie decisamente migliori e più originali.
Fate Grand Order era impossibile da inserire per un semplice motivo: devi giocare al gioco originale per capirci qualcosa, altrimenti sembra una serie ottimamente prodotta con personaggi messi lì a caso.
Ue, non mi toccare Re:CREATORS che ti spezzo la noce del capocollo, sà!
@Chibi Goku Non sai (come al solito) tenere a bada le tue esternazioni personali, inimicandoti buona parte della plebs.
Comunque ho visto di peggio di Re:Creators, ma posso in parte condividere la tua delusione, mi aspettavo qualcosa in più anche io.
Tanto a loro non cambia niente, come pubblicità funziona benissimo a prescindere, tanto lo scopo è creare interesse non narrare chissà che storia, tutti quelli che invece già giocano a FGO non hanno ovviamente problemi a seguire le singolarità.
Poi per quanto ne so il problema più grosso di avere Babylonia prima di Camelot è che così hanno fatto spoiler sul personaggio di Mash... ma onestamente anche chissene.
Non voglio più che altro, con tutto il ben di dio che ha fatto Ei Aoki mi sembra un delitto concentrarsi sulle sue ultime produzioni.
Grazie al piffero, 3/4 abbondante della roba che esce a occhio e croce è peggio (variando un po' le percentuali sono assolutamente convinto della validità della legge di Sturgeon), però anche a ripensarci non riesco a non ritenerlo un fallimento, un progetto che per funzionare avrebbe avuto bisogno di essere un crossover vero (come si vocifera fosse il pitch iniziale), così ne è uscita un'accozzaglia di personaggi fotocopiati da controparti molto più interessanti (a parte Asuna ovviamente) a cui al massimo viene dato un background strappalacrime. Opinabili anche alcune scelte registiche che ancora mi fanno venire gli incubi (la visuale in prima persona con gli occhiali in bella vista dell'episodio 1 per citarne una).
Il problema dei lavori di Ei Aoki in TROYCA non è tanto che siano anime invedibili, ma che sono anime che vedendo le premesse, le aspettative e l'incipit deludono grandemente le aspettative.
Ga-rei Zero, Fate Zero, Hourou Musuko o ID: Invaded erano anime a cui inizialmente non avrei dato due lire e invece hanno superato ogni mia aspettativa.
Per quanto possa appoggiare la legge di Sturgeon sulle produzioni otaku-oriented, da fruitore seriale stagionale entro in antitesi con il tuo discorso in quanto a mio modesto parere tra la spazzatura a volte si trova qualche perla.
Detto questo però noto che con gli anni il mio senso critico aumenta il drop rate, quindi in futuro può darsi che ti darò anche ragione.
Per finire, capisco le buone parole spese per quel gran regista di Ei Aoki, ma su Fate/Zero in parte dissento poiché la materia prima era già di per sé notevole, non dimentichiamo che è stato Gen Urobuchi a rivoltare Arturia come un calzino per dirne una, quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Non so dirti, il 2020 doveva essere l'anno del brand Fate che era iniziato l'estate scorsa con lo spin-off di Lord El-Melloi II, seguito a ruota da Babylonia a cui sarebbe seguito il terzo Heaven's Feel nei cinema a sua volta seguito dal primo film di Camelot. Il gioco in Giappone è uno di quelli che macina yen come se non ci fosse un domani, per il pubblico nipponico l'ordine probabilmente è indifferente.
Onestamente non capisco questo accanimento verso Re:Creators. Quando uscì lo skippai poiché seguivo anche altre serie e, stupidamente, boicottavo piattaforme come Amazon e Crunchyroll senza capire dove stesse andando il futuro dell'industria dell'animazione, ma quando l'ho recuperata l'ho trovata splendida, ottimamente narrata e realizzata con i controfiocchi. Beh, di sicuro non è allo stesso livello di un pezzo da 90 come Fate/Zero dove la mano di Urobochi pesa tantissimo, ma dire che è un fallimento mi sembra un'esagerazione.
Inutile parlare del perché come singolarità abbiano scelto proprio Camelot, finalmente verrà fuori tutto il background dietro alle tragedie della tavola rotonda, tutto in salsa Fate ovviamente.
Al di là della sottintesa ilarità sulla questione Re:Creators, per me non è una bocciatura anzi l'ho apprezzato, specie in qualche episodio, però mi ha dato sempre la (costante) sensazione che potesse dare di più visto il plot narrativo di cui disponeva.
Detto questo chiudo l'OT, consigliando Runway de waratte e BOFURI che meritano la visione, e faccio anche un appunto allo staff in quanto sarebbe ora di prendere in considerazione in queste classifiche anche i film in uscita in un ben precisa stagione, a sto giro avevamo: Made in Abyss Movie 3: Fukaki Tamashii no Reimei, Psycho-Pass 3: First Inspector, Shirobako Movie e Goblin Slayer: Goblin's Crown (non di certo bruscolini).
Concordo in pieno
Sono stati gli stessi giocatori di FGO a votare per la serie animata di Babylonia e Camelot, in quest'ordine d'importanza, in realtà la serie più richiesta è SF ma è stata bloccata dall'autore che vuole finire la novel.
È semplicemente una serie destinata al proprio pubblico, dall'alto dei 4 miliardi di dollari fatti in 5 anni.
E poi detta fra noi, le prime 4 singolarità non è che ci sia tanto da ricordare, erano tempi bui quelli.
C'è voluto l'acquisto di Shiokawa a dare una rotta per il mercato mobile, alla stato in cui versava all'inizio è probabilmente rimasto a galla solo grazie al nome del brand che lo supportava.
Vorrei recuperare ID: Invaded.
Il resto non mi sembra interessante o in linea con i miei gusti
Ho visto e apprezzato moltissimo Eizouken (veramente immaginifico) e L'Immortale (compresso non al meglio ma di una bellezza mozzafiato),
ho apprezzato abbastanza ID: Invaded e In/Spectre, e anche Ishuzoku reviewers:
non amo il fantasy, ma in questa commedia gli autori sono riusciti a dare una giustificazione, triviale quanto si vuole, ma assolutamente funzionale alla storia, per la carrellata di ragazze mostro. Divertente.
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