Lo scorso 2 giugno il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni Giapponesi ha pubblicato le "Analisi dello stato di espansione delle trasmissioni televisive oltremare". Secondo questi studi, gli incassi relativi alle esportazioni di contenuti televisivi nel 2018 ammonta 51,94 miliardi di yen (417 milioni di euro), valore aumentato del 16,8% rispetto allo scorso anno e 3,7 volte tanto rispetto ai 13,78 miliardi di yen (110 milioni di euro) del 2013.
La parte maggiore degli incassi è costituita dai diritti streaming (33,5%), seguito a ruota libera dai diritti di merchandise (31,8%), diritti di trasmissione (23,3%), diritti di remake (8,1%), diritti video e home video (2%) e altre entrate varie (1,3%).
Tutte le categorie hanno ricevuto trend positivi in confronto agli anni scorsi, eccezion fatta per i diritti video e home video; malgrado questo, gli incassi portati dai diritti streaming sono aumentati all'incirca 8,5 volte tanto rispetto al 2013, fruttando pressappoco 17,3 miliardi di yen (139 milioni di euro).
Gli anime dominano quindi sia nelle vendite di export che nelle vendite dei diritti televisivi dei programmi, costituendo più dell'80% degli incassi.
Il primato per l'export appartiene dunque all'Asia, sia nel campo delle regioni di esportazione (50,5%) che delle vendite dei diritti di trasmissione (61%); seguono Nord America ed Europa, con percentuali decisamente più basse (rispettivamente 30,2%-23,6% e 11%-6,8%) ed il resto del mondo con il 4%.
Fonte Consultata:
Anime News Network
La parte maggiore degli incassi è costituita dai diritti streaming (33,5%), seguito a ruota libera dai diritti di merchandise (31,8%), diritti di trasmissione (23,3%), diritti di remake (8,1%), diritti video e home video (2%) e altre entrate varie (1,3%).
Tutte le categorie hanno ricevuto trend positivi in confronto agli anni scorsi, eccezion fatta per i diritti video e home video; malgrado questo, gli incassi portati dai diritti streaming sono aumentati all'incirca 8,5 volte tanto rispetto al 2013, fruttando pressappoco 17,3 miliardi di yen (139 milioni di euro).
Gli anime dominano quindi sia nelle vendite di export che nelle vendite dei diritti televisivi dei programmi, costituendo più dell'80% degli incassi.
Il primato per l'export appartiene dunque all'Asia, sia nel campo delle regioni di esportazione (50,5%) che delle vendite dei diritti di trasmissione (61%); seguono Nord America ed Europa, con percentuali decisamente più basse (rispettivamente 30,2%-23,6% e 11%-6,8%) ed il resto del mondo con il 4%.
Fonte Consultata:
Anime News Network
- Negli ultimi anni ormai telefilm a puntate/varie ed eventuali sono praticamente solo spagnoli che puntualmente arrivano qui da noi;
-Sport... lo sport che ha più seguito in Giappone è il Baseball (quasi il 50%), non è che possano esportare più di tanto se va a fare un paragone con gli sports più seguiti oltre oceano;
- Drama, evidentemente il seguito che hanno nel resto del mondo è come qui da noi, praticamente quasi prettamente di nicchia;
Infine: gli Anime, hanno un mercato talmente vasto che ormai non gli sta più dietro nessuno.
Bell'articolo, molto interessante.
"quindi" è scorretto in questo contesto visto che l'affermazione che segue non era una conseguenza di quanto scritto prima.
Ma tralasciando questo: nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo, le altre 2 principali parti che compongono gli ultimi due grafi a torta sono "Dramma" e "Varietà"
Quanto ha fatto da Hideaki Hanno qualche tempo fà, andrebbe istituzionalizzato magari se non con finanziamenti diretti con delle decontribuzioni od altri incentivi.
La pianta stà appassendo ma qui si pensa che darà frutti in eterno con il minimo degli interventi.
A dire il vero pensavo che nella torta complessiva pesassero ancora meno, quindi non è male come dato a mio avviso... ma si può fare certamente di più e di meglio, nevvero * _ * ?
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