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Lo trovate nelle sale dei cinema dal 26 settembre, non sta facendo grandi numeri e sul web sta generando diverse discussioni: stiamo parlando di PAPmusic – Animation for Fashion, il primo lungometraggio di animazione 3D in full CGI scritto e diretto da LeiKiè, una cantautrice italiana che deve la sua popolarità ai social. Il film racconta le dinamiche di una giovane azienda di moda milanese, la PAPmusic il cui nome trae origine dall’abbreviazione comunemente utilizzata nel mondo della moda, “P-A-P”, che sta per prêt-à-porter.

PAPmusic è stato scritto, prodotto e diretto da LeiKiè per Not Just Music, uno studio di produzione indipendente e autonomo con sede a Milano. e vanta la presenza come doppiatori dei protagonisti del film – oltre alla stessa LeiKiè – di Luca WardRudy ZerbiMarco Mazzoli (noto per Lo Zoo di 105), Jake La Furia e Tamara Donà.




Questo film viene definito da chi lo sponsorizza "un'esperienza cinematografica unica che unisce l'eleganza della moda italiana alla creatività dell'animazione, offrendo agli spettatori un'avventura visivamente straordinaria e ricca di cultura".

Non solo, viene anche definita come

"Un’avventura travolgente realizzata con la rivoluzionaria tecnica CGI (Computer Generated Imagery), utilizzata anche per riprodurre in maniera spettacolare e fedele, fino nei dettagli, bellezze artistiche iconiche del nostro paese, dalle antiche rovine di Pompei fino al romantico Ponte dei Sospiri di Venezia e al Duomo di Milano. Elementi visivi accattivanti ai quali si aggiunge una frizzante colonna sonora ispirata alla musica pop italiana. PAPMusic è un’esperienza cinematografica immersiva unica, un racconto che omaggia la creatività e celebra la moda come forma d’arte ed espressione personale, promuovendo le diversità e incoraggiando tutti a credere nei propri sogni"
 



Secondo chi lo sponsorizza il lavoro su questo film è durato più di 10 anni, dall’ideazione allo sviluppo dello storyboard fino alla produzione. Veniamo però a sapere da articoli chiari e ben scritti come quello di Gianmaria Tammaro su Badtaste (QUI per leggerlo) o come quello di Fumettologica (QUI per leggerlo)  che tale lavoro è costato 4.3 milioni di euro con un credito d’imposta pari a 1,8 milioni di euro ottenuto dal Ministero. Al di là del valore artistico del film (che si può giudicare già dal trailer in questo caso, con animazioni che sembrano piuttosto "datate"), ci si chiede come possa essere distribuito in 109 sale ( più di "Vermiglio", titolo che rappresenterà l' Italia agli Oscar) un film di animazione come questo, che sta incassando pochissimo, andando poco sopra i mille euro nei primi tre giorni di programmazione. Il tutto con una distribuzione "normale", quando di solito i film di animazione giapponesi, che possono contare sull'enorme popolarità degli anime, vanno quasi sempre in micro eventi di tre giorni.

Non basta tutto questo? Sappiate che sempre dall'articolo di Badtaste veniamo a sapere che secondo i dati del Ministero è già pronto un sequel:  PAPmusic 2 – Il lancio di produzione, il cui budget ammonta a 5,6 milioni di euro, ottenendo già altro credito di imposta 

Nel web, tra articoli e video, più di qualcuno si sta facendo delle domande. Da qui la risposta dello stesso studio di produzione:

 





L'argomento quindi resta molto caldo. Voi che ne pensate?

 


Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.

Fonte consultata:
tomshardware