Approdare alla soglia dei trent'anni sembra costituire uno spunto narrativo dal richiamo pressoché irresistibile per alcuni mangaka, che lo adottano come input di partenza quasi ideale per far interrogare i propri protagonisti su loro stessi e, spesso, sulle mancate svolte intraprese dalle loro vite.
Nell'ambito dei racconti di manga Boys' Love, in particolare, lo spunto sembra calzare oltremodo a pennello per presentare personaggi il cui approccio alla sessualità venga a vario modo scardinato nel dipanarsi delle storie di cui saranno figure centrali.
Anche nel caso di Non volevo innamorarmi (Koi wo suru tsumori wa nakatta) di Minta Suzumaru l'incipit si presenta con tale precisa modalità: le vicende si aprono dunque con l'attraente Yoshino Kiritani e i suoi trent'anni appena compiuti, il suo portamento fascinoso e il feroce, intimo e inconfessabile desiderio di condividere il piacere omosessuale con qualcuno, anziché in lugubre solitudine.
Il volume unico, pubblicato da Shueisha nel 2019 e reso disponibile per la prima volta in Italia da Star Comics il 1 giugno 2021, inaugura così un filone meno 'soft' e più esplicito per la collana Queer, in parallelo con l'aprirsi del Pride Month, ovvero il mese dedicato all'orgoglio LGBTQIA+, alla parità di genere e all'amore in ogni sua forma.
Da un'illustrazione di copertina romantica e sensuale connotata da un tratto delicato e accattivante, il lettore viene condotto a un'introduzione spiazzante. Perché Yoshino Kiritani è tanto bello quanto intrinsecamente disperato: di lui i colleghi e i superiori di lavoro vedono un giovane cordiale e distinto, paziente e affidabile, mentre le donne lo bramano come un sogno irraggiungibile, allontanate dall'anello che l'impiegato modello porta al dito come monito.
Yoshino, tuttavia, del sé stesso allo specchio non vede riflessa che una persona sola, incapace persino di darsi soddisfacente piacere attraverso l'auto-erotismo, e per tale ragione l'uomo è ripetutamente preda dello sconforto.
A che scopo poter vantare un aspetto piacente, se tale aspetto non può avvicinare nessuno di suo interesse?
A quale scopo portare avanti un'intera esistenza, se si pensa di essere condannati a trascorrerla in solitudine?
Non è la consapevolezza della propria omosessualità a lacerarlo, identificata sin dall'adolescenza e mai negata, quanto piuttosto il desiderio recondito di una relazione, di poter saggiare il sesso condiviso con una persona che sia carne pulsante, respiro sul collo e calore nelle viscere.
Il dualismo 'soto/uchi' con cui il volume si apre dunque, ovvero dell'esteriorità (in giapponese 'soto') che offre di Yoshino una maschera completamente diversa da ciò che il giovane intimamente sente di essere ('uchi'), viene presto abbandonato per spostare l'attenzione sulla ricerca di un corpo da abbracciare per una sera. Ed è qui che giunge, stavolta per Yoshino, la spiazzante sorpresa: non appena l'affascinante salaryman matura la decisione di addentrarsi per la prima volta in un gay bar, vi fa la conoscenza di Rō, un giovane cliente dai bei capelli d'argento, abbigliamento sportivo e l'atteggiamento disinvolto di chi sa fin troppo bene come passare dal bancone di un bar alla privacy di una stanza ove consumare insieme la notte.
Nel raccontare la prima 'vera' volta di Yoshino la mangaka si addentra così in tavole dall'erotismo esplicito e sensuale, lievemente censurate sui genitali maschili, ove si fa sfoggio di corpi nudi colti anche nella bellezza di inquadrature talora ammiccanti, talaltra più tenere e carezzevoli.
Se dunque nel protagonista non svanirà il ricordo del sorriso suadente di Rō, al lettore rimarrà ugualmente impresso il genuino languore con cui i due giovani si avvicinano l'un l'altro, rapiti da una sorta d'incantevole benessere che non si esaurisce nell'orgasmo fisico.
Come in ogni degno intreccio da favola del 'boy meets boy' che si rispetti, Rō non costituirà il mero amante di una notte né scomparirà dalla vita di Yoshino, vincolato a lui da qualcosa che va oltre la casualità.
A sua volta l'ingenuo ma intraprendente protagonista si scoprirà a ripensare a Rō più del consentito, a ricercarne la presenza fra gli spazi del gay bar, e a ritrovarlo fra le pieghe di una vita che credeva aver già preso una solitaria direzione, dalla quale non poter più tornare indietro.
Minta Suzumaru propone ai lettori una storia dolce e lineare, priva di eccessi di angosce e costruita su una tensione squisitamente romantica; questo aspetto si ritrova perfettamente riflesso sia nelle tavole, ordinate e pulite, che nella caratterizzazione delle due figure protagoniste, così che di Yoshino ci si sofferma sul suo dilemma di scoprirsi preda di rossori e imbarazzi indipendentemente dal fatto di aver 'già' compiuto trent'anni.
In parallelo, dal kanji del giovane Rō si evince come egli sia un lupo di nome (狼) ma non di fatto, e per stessa ammissione della sensei il ragazzo è un novellino in amore tanto quanto Yoshino, a dispetto di un'apparenza più scafata.
Rientrano nei tipici canoni dei Boys' Love anche le connotazioni di cui i due implicitamente si rivestono: da un lato il trentenne salaryman dall'ottimo impiego lavorativo, i modi affabili, l'aspetto fisico piacente e l'omosessualità sofferta. Dall'altro l'universitario appena ventenne, capelli tinti di un colore scintillante e laccati alla moda, comodi abiti sportivi e una bisessualità non sfrontata, ma vissuta comunque nella piena normalità.
Gli opposti che, più che attrarsi, s'incontrano in un momento come tanti; quell'istante che scardina le certezze, o presupposte tali.
L'amore, in effetti, non discrimina né per età né per esperienza e Non volevo innamorarmi ne è candida dimostrazione, attraverso una storia che nella traduzione di Alice Settembrini racconta lo sfavillare di un sentimento che capita proprio là, dove e quando meno lo si prevede. E questo accade sia per chi all'amore non credeva già più, come Yoshino, sia per colui il quale alle relazioni si è sempre approcciato in maniera diretta ma comunque passiva, come Rō.
Meno pervenuti risultano i personaggi secondari, presenti sì nell'intreccio narrativo ma decisamente poco incisivi e caratterizzati; rimane invece costante l'elevata qualità del tratto grafico, capace di un'intensa espressività nella resa dei volti e dei corpi dei ragazzi.
Spiccano particolarmente, in tal senso, alcune delle tavole in apertura dei capitoli, che colgono i protagonisti in attimi rubati al fluire del momento, quasi fossero istantanee sigillate nel tempo.
Non volevo innamorarmi è stato insignito in patria del secondo premio nella categoria "Best Comics" ai Chil Chil BL Award 2020, e giunge a noi attraverso un volume di morbida flessibilità nel consueto formato proposto per la collana Queer, ovvero dimensioni 13x18 cm per 176 pagine prive di tavole a colori, con sovraccoperta al prezzo di euro 6,50; su quest'ultima è indicata la presenza di contenuti espliciti tramite un apposito marchio apposto in stampa.
Peculiare, come sovente accade per i titoli Boys' Love, la scelta di utilizzare le copertine del volumetto privo di sovraccoperta come spazi di racconti extra, in questo caso con un box di approfondimento sui personaggi e una tavola 'omake' successiva alla conclusione degli eventi narrati nel volume.
Il successo conseguito dalla storia ha fatto sì che in Giappone essa ricevesse un adattamento in drama CD, rilasciato lo scorso 20 maggio 2020 con le sensuali voci dei doppiatori Takuya Sato (Idolish7, Twittering Birds never fly, Haikyuu!!) e Takuya Eguchi (Given, Fruits Basket, Tokyo Revengers) rispettivamente su Yoshino e Rō.
Il titolo fa inoltre parte del trittico prescelto da Star Comics per il Pride Month assieme al secondo volumetto di My Son is probably gay e al volume unico LIFE - Camminando sulla linea, anche quest'ultimo rilasciato in data 1 giugno 2021: i lettori che in fumetteria intendessero acquistare almeno due dei tre titoli a tema Queer durante il mese di giugno, potranno così ricevere una speciale tote bag a tema, sino a esaurimento delle scorte disponibili.
La presentazione di Non volevo innamorarmi da parte della casa editrice perugina era stata preceduta nel mese di gennaio da uno stuzzicante gioco sui social media, attraverso una serie di indizi diffusi tra vari influencer e poi raccolti per addivenire alla soluzione finale del rompicapo con l'annuncio dell'opera.
Si tratta del debutto in Italia di una promettente autrice che rivedremo nel mese di luglio con Golden Sparkle, sempre edito da Star Comics.
Nell'ambito dei racconti di manga Boys' Love, in particolare, lo spunto sembra calzare oltremodo a pennello per presentare personaggi il cui approccio alla sessualità venga a vario modo scardinato nel dipanarsi delle storie di cui saranno figure centrali.
Anche nel caso di Non volevo innamorarmi (Koi wo suru tsumori wa nakatta) di Minta Suzumaru l'incipit si presenta con tale precisa modalità: le vicende si aprono dunque con l'attraente Yoshino Kiritani e i suoi trent'anni appena compiuti, il suo portamento fascinoso e il feroce, intimo e inconfessabile desiderio di condividere il piacere omosessuale con qualcuno, anziché in lugubre solitudine.
Il volume unico, pubblicato da Shueisha nel 2019 e reso disponibile per la prima volta in Italia da Star Comics il 1 giugno 2021, inaugura così un filone meno 'soft' e più esplicito per la collana Queer, in parallelo con l'aprirsi del Pride Month, ovvero il mese dedicato all'orgoglio LGBTQIA+, alla parità di genere e all'amore in ogni sua forma.
Da un'illustrazione di copertina romantica e sensuale connotata da un tratto delicato e accattivante, il lettore viene condotto a un'introduzione spiazzante. Perché Yoshino Kiritani è tanto bello quanto intrinsecamente disperato: di lui i colleghi e i superiori di lavoro vedono un giovane cordiale e distinto, paziente e affidabile, mentre le donne lo bramano come un sogno irraggiungibile, allontanate dall'anello che l'impiegato modello porta al dito come monito.
Yoshino, tuttavia, del sé stesso allo specchio non vede riflessa che una persona sola, incapace persino di darsi soddisfacente piacere attraverso l'auto-erotismo, e per tale ragione l'uomo è ripetutamente preda dello sconforto.
A che scopo poter vantare un aspetto piacente, se tale aspetto non può avvicinare nessuno di suo interesse?
A quale scopo portare avanti un'intera esistenza, se si pensa di essere condannati a trascorrerla in solitudine?
"Se sapessero che colui che invidiano tanto ha zero esperienza in amore, si prepara il bento da solo e vorrebbe fare sesso con un uomo, mi chiedo che faccia farebbero."
- Yoshino -
- Yoshino -
Non è la consapevolezza della propria omosessualità a lacerarlo, identificata sin dall'adolescenza e mai negata, quanto piuttosto il desiderio recondito di una relazione, di poter saggiare il sesso condiviso con una persona che sia carne pulsante, respiro sul collo e calore nelle viscere.
Il dualismo 'soto/uchi' con cui il volume si apre dunque, ovvero dell'esteriorità (in giapponese 'soto') che offre di Yoshino una maschera completamente diversa da ciò che il giovane intimamente sente di essere ('uchi'), viene presto abbandonato per spostare l'attenzione sulla ricerca di un corpo da abbracciare per una sera. Ed è qui che giunge, stavolta per Yoshino, la spiazzante sorpresa: non appena l'affascinante salaryman matura la decisione di addentrarsi per la prima volta in un gay bar, vi fa la conoscenza di Rō, un giovane cliente dai bei capelli d'argento, abbigliamento sportivo e l'atteggiamento disinvolto di chi sa fin troppo bene come passare dal bancone di un bar alla privacy di una stanza ove consumare insieme la notte.
Nel raccontare la prima 'vera' volta di Yoshino la mangaka si addentra così in tavole dall'erotismo esplicito e sensuale, lievemente censurate sui genitali maschili, ove si fa sfoggio di corpi nudi colti anche nella bellezza di inquadrature talora ammiccanti, talaltra più tenere e carezzevoli.
Se dunque nel protagonista non svanirà il ricordo del sorriso suadente di Rō, al lettore rimarrà ugualmente impresso il genuino languore con cui i due giovani si avvicinano l'un l'altro, rapiti da una sorta d'incantevole benessere che non si esaurisce nell'orgasmo fisico.
Come in ogni degno intreccio da favola del 'boy meets boy' che si rispetti, Rō non costituirà il mero amante di una notte né scomparirà dalla vita di Yoshino, vincolato a lui da qualcosa che va oltre la casualità.
A sua volta l'ingenuo ma intraprendente protagonista si scoprirà a ripensare a Rō più del consentito, a ricercarne la presenza fra gli spazi del gay bar, e a ritrovarlo fra le pieghe di una vita che credeva aver già preso una solitaria direzione, dalla quale non poter più tornare indietro.
"Ho trent'anni, ormai.
Farlo da solo mi dava un senso di vuoto... e ho sempre desiderato provare il sesso con qualcuno...
perciò ti ringrazio..."
- Yoshino -
Farlo da solo mi dava un senso di vuoto... e ho sempre desiderato provare il sesso con qualcuno...
perciò ti ringrazio..."
- Yoshino -
Minta Suzumaru propone ai lettori una storia dolce e lineare, priva di eccessi di angosce e costruita su una tensione squisitamente romantica; questo aspetto si ritrova perfettamente riflesso sia nelle tavole, ordinate e pulite, che nella caratterizzazione delle due figure protagoniste, così che di Yoshino ci si sofferma sul suo dilemma di scoprirsi preda di rossori e imbarazzi indipendentemente dal fatto di aver 'già' compiuto trent'anni.
In parallelo, dal kanji del giovane Rō si evince come egli sia un lupo di nome (狼) ma non di fatto, e per stessa ammissione della sensei il ragazzo è un novellino in amore tanto quanto Yoshino, a dispetto di un'apparenza più scafata.
Rientrano nei tipici canoni dei Boys' Love anche le connotazioni di cui i due implicitamente si rivestono: da un lato il trentenne salaryman dall'ottimo impiego lavorativo, i modi affabili, l'aspetto fisico piacente e l'omosessualità sofferta. Dall'altro l'universitario appena ventenne, capelli tinti di un colore scintillante e laccati alla moda, comodi abiti sportivi e una bisessualità non sfrontata, ma vissuta comunque nella piena normalità.
Gli opposti che, più che attrarsi, s'incontrano in un momento come tanti; quell'istante che scardina le certezze, o presupposte tali.
L'amore, in effetti, non discrimina né per età né per esperienza e Non volevo innamorarmi ne è candida dimostrazione, attraverso una storia che nella traduzione di Alice Settembrini racconta lo sfavillare di un sentimento che capita proprio là, dove e quando meno lo si prevede. E questo accade sia per chi all'amore non credeva già più, come Yoshino, sia per colui il quale alle relazioni si è sempre approcciato in maniera diretta ma comunque passiva, come Rō.
Meno pervenuti risultano i personaggi secondari, presenti sì nell'intreccio narrativo ma decisamente poco incisivi e caratterizzati; rimane invece costante l'elevata qualità del tratto grafico, capace di un'intensa espressività nella resa dei volti e dei corpi dei ragazzi.
Spiccano particolarmente, in tal senso, alcune delle tavole in apertura dei capitoli, che colgono i protagonisti in attimi rubati al fluire del momento, quasi fossero istantanee sigillate nel tempo.
Non volevo innamorarmi è stato insignito in patria del secondo premio nella categoria "Best Comics" ai Chil Chil BL Award 2020, e giunge a noi attraverso un volume di morbida flessibilità nel consueto formato proposto per la collana Queer, ovvero dimensioni 13x18 cm per 176 pagine prive di tavole a colori, con sovraccoperta al prezzo di euro 6,50; su quest'ultima è indicata la presenza di contenuti espliciti tramite un apposito marchio apposto in stampa.
Peculiare, come sovente accade per i titoli Boys' Love, la scelta di utilizzare le copertine del volumetto privo di sovraccoperta come spazi di racconti extra, in questo caso con un box di approfondimento sui personaggi e una tavola 'omake' successiva alla conclusione degli eventi narrati nel volume.
Il successo conseguito dalla storia ha fatto sì che in Giappone essa ricevesse un adattamento in drama CD, rilasciato lo scorso 20 maggio 2020 con le sensuali voci dei doppiatori Takuya Sato (Idolish7, Twittering Birds never fly, Haikyuu!!) e Takuya Eguchi (Given, Fruits Basket, Tokyo Revengers) rispettivamente su Yoshino e Rō.
Il titolo fa inoltre parte del trittico prescelto da Star Comics per il Pride Month assieme al secondo volumetto di My Son is probably gay e al volume unico LIFE - Camminando sulla linea, anche quest'ultimo rilasciato in data 1 giugno 2021: i lettori che in fumetteria intendessero acquistare almeno due dei tre titoli a tema Queer durante il mese di giugno, potranno così ricevere una speciale tote bag a tema, sino a esaurimento delle scorte disponibili.
La presentazione di Non volevo innamorarmi da parte della casa editrice perugina era stata preceduta nel mese di gennaio da uno stuzzicante gioco sui social media, attraverso una serie di indizi diffusi tra vari influencer e poi raccolti per addivenire alla soluzione finale del rompicapo con l'annuncio dell'opera.
Si tratta del debutto in Italia di una promettente autrice che rivedremo nel mese di luglio con Golden Sparkle, sempre edito da Star Comics.
Non volevo innamorarmi offre la possibilità di avvicinarsi a una mangaka che fa confluire nelle proprie opere un certo grado di dolcezza e una discreta carica erotica, coadiuvati da uno stile di disegno pulito ed espressivo.
E' un titolo adeguato per chi, già da lettore di Boys' Love benché magari meno avvezzo a storie dai contenuti espliciti, fosse interessato ad addentrarsi in racconti più pepati, senza voler per questo trascurare l'importanza del sentimento che lega la trama ai personaggi.
Piuttosto apprezzata in patria, Minta Suzumaru ora entra così di diritto nelle librerie degli appassionati di Boys' Love anche in Italia, tendendo la mano a un ampio pubblico di potenziali lettori e strizzando l'occhio a coloro che maggiormente approvano la voluttuosa confezione delle sue opere.
E' un titolo adeguato per chi, già da lettore di Boys' Love benché magari meno avvezzo a storie dai contenuti espliciti, fosse interessato ad addentrarsi in racconti più pepati, senza voler per questo trascurare l'importanza del sentimento che lega la trama ai personaggi.
Piuttosto apprezzata in patria, Minta Suzumaru ora entra così di diritto nelle librerie degli appassionati di Boys' Love anche in Italia, tendendo la mano a un ampio pubblico di potenziali lettori e strizzando l'occhio a coloro che maggiormente approvano la voluttuosa confezione delle sue opere.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Non volevo innamorarmi | € 6.50 | Star Comics |
Pro
- Stile grafico pulito, elegante ed espressivo
- Storia semplice, lineare e romantica
- Protagonisti ben caratterizzati
Contro
- Personaggi secondari di scarso rilievo
Finalmente stringo tra le mani il tankōbon della bravissima Sensei Minta
Anche a me le primissime pagine hanno spiazzato parecchio XD
Però poi Yoshino si rivela tanto 'ingenuo' e dolcino che questo duplice aspetto della sua personalità contribuisce a renderlo ancor più *cough* interessante.
Poi se penso che nel drama CD Yoshino e Rō son stati doppiati da due pezzi "ero ero beast" da novanta, un po' mi agito ♥o♥
Le illustrazioni che la sensei pubblica sul proprio account Twitter poi sono una gioia per gli occhi... Consiglio davvero a tutti coloro che hanno amato Non volevo innamorarmi (e di sicuro ameranno anche Golden Sparkle) di seguire la Suzumaru anche sui social
E' un aspetto molto particolare, sì. Mi è un po' dispiaciuto scoprirlo solo a fine volume, devo ammettere; è vero che così come lettori abbiamo avuto lo stesso "effetto Yoshino" (ovvero piacevolmente ingenui e ignari XD) , però proprio la presenza di un così bel dettaglio sarebbe stato bello forse evidenziarlo proprio "nel momento" in cui ce lo veniva presentato. Anche se così è andata a finire che una volta arrivata alla fine, e letto quell'appunto, sono tornata indietro a rileggermi quelle scene per godermi l'effetto cocktail XD
ne sentivo parlare tanto, quindi lo ho preso nel giorno dell'uscita e lo ho letto subito; ma no, non mi ha convinto per niente. ho trovato la storia fin troppo semplice, anzi direi banale.
sono comunque curiosa di leggere golden sparkle, per capire se è l'autrice che non è nelle mie corde, o se è solo il caso specifico di questa storia
volume che ho preso (come resistere a una storia con "un giovane cliente dai bei capelli d'argento"?), ma non ancora letto...
ora sono ancora più curiosa!
Un volume davvero delicato e realistico, senza sesso buttato lì a casaccio e con una trama semplice ma molto efficace. L'ho amato e l'ho già riletto più volte. Ben vengano più opere di questa autrice!
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