Tante volte ci è stato chiesto di fare una rubrica dove inserire il bianco e il nero, Capuleti e Montecchi, Livorno e Pisa, giorno e notte...insomma due punti di vista diametralmente opposti su cui poter discutere e magari anche schierarsi.
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
CONTRO
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
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Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
"I maghi guaritori non possono combattere da soli." Keare, per via di questa comune conoscenza, viene sfruttato più volte dagli altri. Un giorno, nota cosa può esserci oltre la guarigione e si convince che la magia curativa sia superiore alle altre. Però, quando riesce a raggiungere il suo pieno potenziale, viene privato di tutto. Così Keare decide di usare la magia sul mondo stesso per poter tornare indietro di quattro anni, ricominciare da capo e vendicarsi nel modo più estremo possibile nei confronti di coloro che fino ad ora lo avevano sfruttato e torturato per il proprio tornaconto personale.
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
Redo of Healer
8.0/10
Questo anime si chiama "Redo of Healer", una serie super-criticata da tantissimi utenti online, distruggendone a parer mio ogni significato (per quanti ne possa avere).
Prima di tutto concentriamoci sulla trama. Tutto inizia con il protagonista che, scelto per diventare eroe, parte per la capitale, dove però verrà sfruttato e abusato in ogni modo possibile a causa della sua magia curativa; grazie alla pietra filosofale riuscirà a riavvolgere il tempo e a rincominciare la sua vita da prima che venisse scelto come eroe, mantenendo però i suoi ricordi e la sua sete di vendetta. Tutta la serie gira intorno al protagonista (decisamente simile a Light Yagami di "Death Note", a parer mio) mezzo matto che vuole vendicarsi, torturando e uccidendo tutti quelli che gli avevano fatto del male.
Questa, riassumendo al massimo, è la storia. Analizzando a mente fredda la trama, la trovo decisamente interessante, e si distingue a livello di originalità da molti altri anime tutti uguali, dove il protagonista è molto debole e poi con tanto sudore e olio di gomito diventa over-powered, e nel frattempo si innamora e ha una relazione con un personaggio. Qui partiamo già con il protagonista che è praticamente immortale, ma soprattutto mezzo matto e senza alcuna intenzione di crearsi una relazione stabile. Questo a parer mio è già un punto a favore per questa serie, che è stata in grado di distinguersi da molte altre.
Tuttavia, l'aspetto che più mi ha colpito (sia in positivo che in negativo) di questa serie è il concetto di violenza contenuto al suo interno. Questo anime a parer mio è uno dei più violenti che io abbia mai visto, la violenza di questo anime è basata sullo stupro e sulle violenze sessuali in generale, oltre ovviamente alle varie scene classiche dove ci sono persone che muoiono dissanguate. Credo che l'intenzione fosse quella di imprimere le scene di violenza nella mente dello spettatore, in modo da far capire la crudeltà e l'anti-eticità dello stupro, cercando così di mitigare (per quanto possibile) tale fenomeno, che purtroppo avviene anche nella realtà. A parer mio ci sono riusciti in pieno. Io non sono mai rimasto così sconvolto come è successo in questo anime, tutto grazie a scene a dir poco raccapriccianti. Qua e là siamo incappati in qualche bucherello di trama, ma niente di troppo grave, a parer mio.
Passiamo alla questione sesso. Questa serie secondo me è un ecchi, ma è proprio al limite, sarebbe stato definibile tranquillamente anche hentai. Ci sono tante (davvero tante) scene di sesso, anzi forse addirittura troppe, o più che altro senza alcun significato... Buttate là per riempire il tempo tra una vicenda e l'altra. Devo dire che a parer mio hanno un po' esagerato.
Il character design lo ho trovato abbastanza carino e "originale", ma si poteva fare decisamente di meglio. Le animazioni in particolare nelle scene frenetiche dei combattimenti mi hanno stupito, in quanto sono davvero fatte bene, e si vede che c'è stato impegno nel realizzarle. Anche l'aspetto grafico dell'anime non è per niente male, gli ambienti e i paesaggi sono davvero ben strutturati e disegnati.
Credo che questa serie non sia vagamente paragonabile ai grandi capolavori (senza fare nomi), tuttavia ha un suo perché. In fase di produzione c'è stato molto lavoro e impegno nel tentativo di far uscire qualcosa di quantomeno guardabile, e questa cosa si nota a livello di trama e contenuti, dimostrando così la differenza tra qualcosa in cui c'è stato un minimo di impegno rispetto a qualcosa di buttato là tanto per fare qualcosa.
L'ho trovata carina e godibile, ma mi aspetto qualcosa di più nella ipotetica seconda stagione, meno errori, meno buchi di trama ecc.
In sostanza, non credo che sia un abominio, come descritto da tanti utenti nel web, certo ci sono delle cose contestabili, ma una valutazione inferiore ad 8 non mi sento di dargliela, in quanto mi ha saputo intrattenere, si è distinta sia in positivo sia in negativo da tantissimi altri anime, e l'obbiettivo di rendere orripilanti le scene di violenza è stato centrato in pieno.
I fattori sopra riportati, come l'originalità della serie, la bellezza delle ambientazioni e dell'aspetto fisico dei personaggi, la pulizia e la tecnica delle animazioni, ma in particolare saper intrattenere lo spettatore, credo che siano i fattori più importanti per definire quanto sia bello un anime, e sicuramente una valutazione inferiore ad 8 non sarebbe corretta, perché questi pochi fattori sono stati tutti (qualcuno di più, qualcuno di meno) rispettati.
Sicuramente non è tra le serie migliori esistenti, e senza ombra di dubbio ci sono persone a cui questa sua originalità non è piaciuta, tuttavia io personalmente non ho riscontrato molti dei fattori negativi che altri utenti hanno riportato su questa serie e che li hanno portati a dare una valutazione estremamente bassa. Questa serie non è adatta a tutte le persone, tuttavia ci sono serie decisamente peggiori. Mi sento in grado di poter dire che, se cercate qualche serie violenta e che vi sappia intrattenere, questa è un buon candidato, tuttavia, se cercate qualcosa che vi appaghi a livello emotivo, questa serie non è la migliore, in quanto raramente è riuscita a trasmettere emozioni positive.
Prima di tutto concentriamoci sulla trama. Tutto inizia con il protagonista che, scelto per diventare eroe, parte per la capitale, dove però verrà sfruttato e abusato in ogni modo possibile a causa della sua magia curativa; grazie alla pietra filosofale riuscirà a riavvolgere il tempo e a rincominciare la sua vita da prima che venisse scelto come eroe, mantenendo però i suoi ricordi e la sua sete di vendetta. Tutta la serie gira intorno al protagonista (decisamente simile a Light Yagami di "Death Note", a parer mio) mezzo matto che vuole vendicarsi, torturando e uccidendo tutti quelli che gli avevano fatto del male.
Questa, riassumendo al massimo, è la storia. Analizzando a mente fredda la trama, la trovo decisamente interessante, e si distingue a livello di originalità da molti altri anime tutti uguali, dove il protagonista è molto debole e poi con tanto sudore e olio di gomito diventa over-powered, e nel frattempo si innamora e ha una relazione con un personaggio. Qui partiamo già con il protagonista che è praticamente immortale, ma soprattutto mezzo matto e senza alcuna intenzione di crearsi una relazione stabile. Questo a parer mio è già un punto a favore per questa serie, che è stata in grado di distinguersi da molte altre.
Tuttavia, l'aspetto che più mi ha colpito (sia in positivo che in negativo) di questa serie è il concetto di violenza contenuto al suo interno. Questo anime a parer mio è uno dei più violenti che io abbia mai visto, la violenza di questo anime è basata sullo stupro e sulle violenze sessuali in generale, oltre ovviamente alle varie scene classiche dove ci sono persone che muoiono dissanguate. Credo che l'intenzione fosse quella di imprimere le scene di violenza nella mente dello spettatore, in modo da far capire la crudeltà e l'anti-eticità dello stupro, cercando così di mitigare (per quanto possibile) tale fenomeno, che purtroppo avviene anche nella realtà. A parer mio ci sono riusciti in pieno. Io non sono mai rimasto così sconvolto come è successo in questo anime, tutto grazie a scene a dir poco raccapriccianti. Qua e là siamo incappati in qualche bucherello di trama, ma niente di troppo grave, a parer mio.
Passiamo alla questione sesso. Questa serie secondo me è un ecchi, ma è proprio al limite, sarebbe stato definibile tranquillamente anche hentai. Ci sono tante (davvero tante) scene di sesso, anzi forse addirittura troppe, o più che altro senza alcun significato... Buttate là per riempire il tempo tra una vicenda e l'altra. Devo dire che a parer mio hanno un po' esagerato.
Il character design lo ho trovato abbastanza carino e "originale", ma si poteva fare decisamente di meglio. Le animazioni in particolare nelle scene frenetiche dei combattimenti mi hanno stupito, in quanto sono davvero fatte bene, e si vede che c'è stato impegno nel realizzarle. Anche l'aspetto grafico dell'anime non è per niente male, gli ambienti e i paesaggi sono davvero ben strutturati e disegnati.
Credo che questa serie non sia vagamente paragonabile ai grandi capolavori (senza fare nomi), tuttavia ha un suo perché. In fase di produzione c'è stato molto lavoro e impegno nel tentativo di far uscire qualcosa di quantomeno guardabile, e questa cosa si nota a livello di trama e contenuti, dimostrando così la differenza tra qualcosa in cui c'è stato un minimo di impegno rispetto a qualcosa di buttato là tanto per fare qualcosa.
L'ho trovata carina e godibile, ma mi aspetto qualcosa di più nella ipotetica seconda stagione, meno errori, meno buchi di trama ecc.
In sostanza, non credo che sia un abominio, come descritto da tanti utenti nel web, certo ci sono delle cose contestabili, ma una valutazione inferiore ad 8 non mi sento di dargliela, in quanto mi ha saputo intrattenere, si è distinta sia in positivo sia in negativo da tantissimi altri anime, e l'obbiettivo di rendere orripilanti le scene di violenza è stato centrato in pieno.
I fattori sopra riportati, come l'originalità della serie, la bellezza delle ambientazioni e dell'aspetto fisico dei personaggi, la pulizia e la tecnica delle animazioni, ma in particolare saper intrattenere lo spettatore, credo che siano i fattori più importanti per definire quanto sia bello un anime, e sicuramente una valutazione inferiore ad 8 non sarebbe corretta, perché questi pochi fattori sono stati tutti (qualcuno di più, qualcuno di meno) rispettati.
Sicuramente non è tra le serie migliori esistenti, e senza ombra di dubbio ci sono persone a cui questa sua originalità non è piaciuta, tuttavia io personalmente non ho riscontrato molti dei fattori negativi che altri utenti hanno riportato su questa serie e che li hanno portati a dare una valutazione estremamente bassa. Questa serie non è adatta a tutte le persone, tuttavia ci sono serie decisamente peggiori. Mi sento in grado di poter dire che, se cercate qualche serie violenta e che vi sappia intrattenere, questa è un buon candidato, tuttavia, se cercate qualcosa che vi appaghi a livello emotivo, questa serie non è la migliore, in quanto raramente è riuscita a trasmettere emozioni positive.
CONTRO
Redo of Healer
3.0/10
Recensione di grandebonzo
-
Un sotterraneo dai riflessi bluastri, un ispettore con la fronte madida di sudore, gli sguardi smaniosi dei poliziotti che, ipnotizzati, si posano sull’algida silhouette dell’interrogata, la quale, all’apice della provocazione, accavalla le gambe con movenze scabrose, mentre una sigaretta si consuma tra le sue dita.
Non c’è bisogno di aggiungere altro, è una scena cult che ha fatto la storia del cinema.
Se mi chiedessero tuttavia di contestualizzarla all’interno dell’intreccio del film, avrei serie difficoltà: tolti i passaggi più crudi e gli amplessi dei protagonisti, non ricordo con precisione altri dettagli; fatto sta che, vuoi per la trovata scandalosa, vuoi per le polemiche che hanno animato diatribe infinite tra puritani indignati e assertori entusiasti di questo linguaggio cinematografico, la suddetta scena ha garantito a “Basic Instinct” un’indiscutibile immortalità artistica.
Non è il primo caso, non sarà certamente l’ultimo.
«Il sesso è una delle cose più importanti del mondo, non credete? L’altra è la violenza. Il sesso in generale è percepito come creativo e la violenza come distruttiva, ma talvolta la violenza è necessaria e anche il sesso a volte diventa violenza.»
Parole del regista Paul Verhoeven, che sottintendono una ricerca “filosofica” dietro questa scelta stilistica. Non certo originale, e opinabile quanto volete, ma pur sempre frutto di un meditato processo creativo.
Un concetto che, tra la folta schiera di epigoni desiderosi di emularne il successo, sembra essere passato in cavalleria. Ciononostante, mondati di ogni lettura in senso anagogico, sesso e violenza restano un sempreverde specchietto per le allodole, un facile strumento per provare ad ottenere immediata fama, secondo il celebre adagio di Oscar Wilde, «Parlarne bene o parlarne male non importa, purché se ne parli».
Forte di queste (tutto sommato ovvie) considerazioni, cosa sarà frullato nella mente di quel geniaccio di Rui Tsukiyo, autore della light novel fonte della trasposizione animata oggetto della recensione, per tentare di farla emergere dal gorgo dell’anonimato? Rispolverare e riproporre per l’ennesima volta una spudorata componente ecchi in chiave fantasy? Per quanto spinto, l’ecchi è un genere decisamente inflazionato, ingabbiato oltretutto in rigidi cliché. Ecco quindi scaturire la necessità di alzare l’asticella, optando per qualcosa di più estremo, da scovare spulciando nei tabù di norma relegati alle produzioni pornografiche riservate ad un pubblico adulto. Tentativo parzialmente fallito, in quanto, sia la light novel sia il manga ad essa ispirato, in un mercato avvezzo a simili stratagemmi, dalla mediocrità non si sono mai smarcati. Dove sta quindi la folgorante idea, che ha dato all’opera, nella sua serializzazione televisiva, la tanto agognata visibilità? Non certo nella commistione di hentai e fantasy (ampiamente esplorata negli anni dall’animazione di settore), quanto piuttosto nella consapevole finzione di commercializzare un’opera per il pubblico generalista (ignaro dell’esistenza del lavoro originale), aggiungendovi surrettiziamente sesso e violenza a fiotti, destreggiandosi con mestiere tra i limiti imposti a questo tipo di produzione. Pur di passare il vaglio della censura, la regia di Takuya Asaoka non lesina infatti, con funambolica perizia, inquadrature strategiche, oggetti posizionati ad hoc, rozze metafore e grossolane allusioni, mentre serve senza remore tutto ciò che di più licenzioso e sadico è consentito mostrare, nella speranza di incuriosire e attrarre lo spettatore in cerca di emozioni forti. Surfando al contempo con scaltrezza sull’onda delle polemiche scatenate dalla liceità o meno di mostrare in TV programmi così espliciti - gliene va dato atto, la sezione marketing in questo caso ha svolto un ottimo lavoro.
«La mediocrità è perdere il fine attraverso i mezzi.» (Oliviero Toscani)
Purtroppo, depurato da mattanze e abusi sessuali, “Redo of Healer” (alias “Kaifuku Jutsushi no Yarinaoshi”) è, al netto della trama, un anime che, eufemisticamente, si potrebbe definire mediocre, la trita, ritrita, scialba storia di vendetta che calca le orme di un canonico isekai, con tanto di rinascita e annessi super-poteri del protagonista. Un prodotto, tra l’altro, di caratura assai modesta, con abbondanti incoerenze narrative ed evidenti lacune di sceneggiatura - trama ed hentai sono, a ben guardare, due concetti quasi antitetici.
Sorvolando sull’irritante frivolezza di alcune parti, va però detto a suo favore che l’unione di una scrittura indecente e di scene di pessimo gusto, più che cagionare repulsione nello spettatore, ha dato vita a uno spettacolo grottesco, talmente trash da risultare godibile per la sua involontaria comicità, alimentando addirittura nel sottoscritto, durante la messa in onda, una costante e spasmodica attesa per l’episodio successivo. Principale fonte di ilarità è stata l’abborracciata caratterizzazione dei personaggi, dal comportamento alieno ad ogni basilare nesso di causa-effetto, tanto da far sorgere (erroneamente) il sospetto che l’anime fosse una parodia di genere, e non si prendesse poi così sul serio; per fortuna, il finale di stagione fuga questi malevoli dubbi.
Un innocuo passatempo, nelle fasi di stanca, è stato raccogliere tutti i tag hentai presenti nelle varie puntate:
#rape #torture #lesbian #furry #defloration #threesome #gangbang #sadism #fellatio #yaoi #urination #forniphilia #futanari #cannibalism #incest...
A voi il piacere di ampliare e arricchire l’elenco.
Dal lato strettamente tecnico, non c’è granché da raccontare: a parte i dettagli ginecologici, e qualche fugace fotogramma di lotta, disegni e animazioni sono assai poco curati, frutto di un lavoro non certo ispirato e figli di un budget, con tutta probabilità, alquanto risicato. L’OST non è memorabile, tutt’altro, ma questa è una costante del genere di appartenenza, dove l’attenzione è rivolta principalmente alle grida di piacere nei momenti topici (oltretutto, in certi frangenti fuori sincrono).
«Fu vera gloria?»
La risposta al manzoniano interrogativo è ovviamente retorica: una volta dissipato il famigerato polverone, la popolarità inopinatamente raggiunta si sfalderà come neve al sole. Conscio dell’ineluttabile crepuscolo, persino l’autore della light novel si è adoperato con sollecitudine nel tentativo, quasi commovente, di smerciare i suoi precedenti lavori, cavalcando quella risonanza mediatica andata oltre le più rosee previsioni: roba da mercato del pesce di Wuhan.
A dispetto dei ragazzini convinti di aver scovato, in virtù degli aspetti più controversi, una pietra miliare dell’animazione giapponese, al punto da ergersi a paladini di questo presunto capolavoro proibito, quel che rimarrà ai posteri è un anime insulso, sguaiato nei toni e risibile nella sostanza, un feticcio d’ispirazione a onanisti incalliti, prima di pesanti sessioni di autoerotismo. Condannato all’oblio dalla prossima cafonata multimediale.
A chi, più in là con gli anni, lo paragona invece a “Berserk”, consiglio di limitare l’uso di sostanze psicotrope.
Non c’è bisogno di aggiungere altro, è una scena cult che ha fatto la storia del cinema.
Se mi chiedessero tuttavia di contestualizzarla all’interno dell’intreccio del film, avrei serie difficoltà: tolti i passaggi più crudi e gli amplessi dei protagonisti, non ricordo con precisione altri dettagli; fatto sta che, vuoi per la trovata scandalosa, vuoi per le polemiche che hanno animato diatribe infinite tra puritani indignati e assertori entusiasti di questo linguaggio cinematografico, la suddetta scena ha garantito a “Basic Instinct” un’indiscutibile immortalità artistica.
Non è il primo caso, non sarà certamente l’ultimo.
«Il sesso è una delle cose più importanti del mondo, non credete? L’altra è la violenza. Il sesso in generale è percepito come creativo e la violenza come distruttiva, ma talvolta la violenza è necessaria e anche il sesso a volte diventa violenza.»
Parole del regista Paul Verhoeven, che sottintendono una ricerca “filosofica” dietro questa scelta stilistica. Non certo originale, e opinabile quanto volete, ma pur sempre frutto di un meditato processo creativo.
Un concetto che, tra la folta schiera di epigoni desiderosi di emularne il successo, sembra essere passato in cavalleria. Ciononostante, mondati di ogni lettura in senso anagogico, sesso e violenza restano un sempreverde specchietto per le allodole, un facile strumento per provare ad ottenere immediata fama, secondo il celebre adagio di Oscar Wilde, «Parlarne bene o parlarne male non importa, purché se ne parli».
Forte di queste (tutto sommato ovvie) considerazioni, cosa sarà frullato nella mente di quel geniaccio di Rui Tsukiyo, autore della light novel fonte della trasposizione animata oggetto della recensione, per tentare di farla emergere dal gorgo dell’anonimato? Rispolverare e riproporre per l’ennesima volta una spudorata componente ecchi in chiave fantasy? Per quanto spinto, l’ecchi è un genere decisamente inflazionato, ingabbiato oltretutto in rigidi cliché. Ecco quindi scaturire la necessità di alzare l’asticella, optando per qualcosa di più estremo, da scovare spulciando nei tabù di norma relegati alle produzioni pornografiche riservate ad un pubblico adulto. Tentativo parzialmente fallito, in quanto, sia la light novel sia il manga ad essa ispirato, in un mercato avvezzo a simili stratagemmi, dalla mediocrità non si sono mai smarcati. Dove sta quindi la folgorante idea, che ha dato all’opera, nella sua serializzazione televisiva, la tanto agognata visibilità? Non certo nella commistione di hentai e fantasy (ampiamente esplorata negli anni dall’animazione di settore), quanto piuttosto nella consapevole finzione di commercializzare un’opera per il pubblico generalista (ignaro dell’esistenza del lavoro originale), aggiungendovi surrettiziamente sesso e violenza a fiotti, destreggiandosi con mestiere tra i limiti imposti a questo tipo di produzione. Pur di passare il vaglio della censura, la regia di Takuya Asaoka non lesina infatti, con funambolica perizia, inquadrature strategiche, oggetti posizionati ad hoc, rozze metafore e grossolane allusioni, mentre serve senza remore tutto ciò che di più licenzioso e sadico è consentito mostrare, nella speranza di incuriosire e attrarre lo spettatore in cerca di emozioni forti. Surfando al contempo con scaltrezza sull’onda delle polemiche scatenate dalla liceità o meno di mostrare in TV programmi così espliciti - gliene va dato atto, la sezione marketing in questo caso ha svolto un ottimo lavoro.
«La mediocrità è perdere il fine attraverso i mezzi.» (Oliviero Toscani)
Purtroppo, depurato da mattanze e abusi sessuali, “Redo of Healer” (alias “Kaifuku Jutsushi no Yarinaoshi”) è, al netto della trama, un anime che, eufemisticamente, si potrebbe definire mediocre, la trita, ritrita, scialba storia di vendetta che calca le orme di un canonico isekai, con tanto di rinascita e annessi super-poteri del protagonista. Un prodotto, tra l’altro, di caratura assai modesta, con abbondanti incoerenze narrative ed evidenti lacune di sceneggiatura - trama ed hentai sono, a ben guardare, due concetti quasi antitetici.
Sorvolando sull’irritante frivolezza di alcune parti, va però detto a suo favore che l’unione di una scrittura indecente e di scene di pessimo gusto, più che cagionare repulsione nello spettatore, ha dato vita a uno spettacolo grottesco, talmente trash da risultare godibile per la sua involontaria comicità, alimentando addirittura nel sottoscritto, durante la messa in onda, una costante e spasmodica attesa per l’episodio successivo. Principale fonte di ilarità è stata l’abborracciata caratterizzazione dei personaggi, dal comportamento alieno ad ogni basilare nesso di causa-effetto, tanto da far sorgere (erroneamente) il sospetto che l’anime fosse una parodia di genere, e non si prendesse poi così sul serio; per fortuna, il finale di stagione fuga questi malevoli dubbi.
Un innocuo passatempo, nelle fasi di stanca, è stato raccogliere tutti i tag hentai presenti nelle varie puntate:
#rape #torture #lesbian #furry #defloration #threesome #gangbang #sadism #fellatio #yaoi #urination #forniphilia #futanari #cannibalism #incest...
A voi il piacere di ampliare e arricchire l’elenco.
Dal lato strettamente tecnico, non c’è granché da raccontare: a parte i dettagli ginecologici, e qualche fugace fotogramma di lotta, disegni e animazioni sono assai poco curati, frutto di un lavoro non certo ispirato e figli di un budget, con tutta probabilità, alquanto risicato. L’OST non è memorabile, tutt’altro, ma questa è una costante del genere di appartenenza, dove l’attenzione è rivolta principalmente alle grida di piacere nei momenti topici (oltretutto, in certi frangenti fuori sincrono).
«Fu vera gloria?»
La risposta al manzoniano interrogativo è ovviamente retorica: una volta dissipato il famigerato polverone, la popolarità inopinatamente raggiunta si sfalderà come neve al sole. Conscio dell’ineluttabile crepuscolo, persino l’autore della light novel si è adoperato con sollecitudine nel tentativo, quasi commovente, di smerciare i suoi precedenti lavori, cavalcando quella risonanza mediatica andata oltre le più rosee previsioni: roba da mercato del pesce di Wuhan.
A dispetto dei ragazzini convinti di aver scovato, in virtù degli aspetti più controversi, una pietra miliare dell’animazione giapponese, al punto da ergersi a paladini di questo presunto capolavoro proibito, quel che rimarrà ai posteri è un anime insulso, sguaiato nei toni e risibile nella sostanza, un feticcio d’ispirazione a onanisti incalliti, prima di pesanti sessioni di autoerotismo. Condannato all’oblio dalla prossima cafonata multimediale.
A chi, più in là con gli anni, lo paragona invece a “Berserk”, consiglio di limitare l’uso di sostanze psicotrope.
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Nel bene o nel male esiste
Insomma... la definizione della maggior parte degli hentai.
Highschool DxD, Sister Devil sono un ecchi al limite, non questo.
Se Redo venisse valutato come hentai sarebbe più che sufficiente e superiore a molti hentai con gli stessi tag.
Ma se bisogna valutarlo come anime dark fantasy non merita la sufficienza.
Ora il sondaggio dovrebbe funzionare. Grazie dell'avviso
LN > manga > anime.
Come nick.. direi che sono in tema.
"Questa serie non è adatta a tutte le persone"
Questa affermazione non l'ho mai capita quando la si usa per difendere un cosa dalle critiche delle altre persone a cui non piace quello che a te piace.
Non ha il minimo senso ed è veramente un modo pietoso per sviare il problema di non saper argomentare.
Non adatta neanche per chi ama gli hentai
Condivido ogni parola.
In ogni caso tolto le scene di sesso (mai viste così tante in un anime, e non le cerco preferendo nel caso altro) rimane ben poco. Non c'è originalità, non ci sono scene violente che ti rimangono impresse (ok non esistono gli anime di Eden: It's an Endless World!, di MPD Psycho o del più recente Dead Tube ma ad esempio basta pensare al primo Higurashi per ricordarsi di scene realmente spaventose) non ci sono personaggi carismatici o degni di nota. Serie già dimenticata.
L'idea di base poteva essere buona se fosse state sviluppata diversamente? Certamente, e volendo trovare un qualcosa di positivo in questa opera è che, forse, alcuni manga usciti successivamente, con una storia realmente solida e buona, hanno tratto ispirazione da quella idea... (Ma forse sono solo state coincidenze XD)
Anche se l'inventiva dei recensori che gli danno voti alti mi meraviglia sempre, complimenti sinceri. 👍
è sulla bocca di tutti si trasforma più nella curiosità del momento...
Mi basta ben poco per trovare qualcosa fastidioso, a volte anche in maniera eccessiva sbagliando
ma una volta compresa questa tematica ho scartato l'idea di visione.
Sicuramente non è la maniera più giusta per giudicare qualcosa, ma almeno ti risparmi
di doverti farti le solite due domande sull'opera.
Poi personalmente mi ricorda la stessa cosa di quando venne fuori Goblin Slayer che chiaramente
non mi è piaciuto. Da quanto leggo si è abbondantemente scaduti in peggio.
Ma sicuramente in futuro ci sarà qualcuno che farà ancora peggio di questo Redo of Healer..
Parlo per me soltanto, basandomi più sul fumetto che sull'anime (il fumetto è molto meglio IMO), ciò che mi ha attratto ed intrigato è stato vedere come il protagonista effettuava la sua vendetta, come reagiva dopo tutti i sopprusi subiti, e osservare il suo declino costante.
Il character design è abbastanza brutto e da ai personaggi un vago senso di strabismo, in più l'espressioni "psicopatiche" risultano così ridicole da buttare giù una qualsiasi minima "atmosfera drammatica" creata.
Praticamente è tentativo goffo di costruire un anime alla "Games of Thrones" che a mio avviso fallisce miseramente
Poi sono i miei gusti, e anche se alla maggioranza non piace, e molti mi daranno il pollice in giù per questo mio apprezzamento, io continuerò a seguirlo e apprezzarlo.
Non è il caso in questione ma ci sono opere che puoi comprendere solo se hai età, sensibilità, o in certi casi una determinata cultura.
Ci sono opere che se non hai un certo grado di istruzione semplicemente le guardi, ma non le comprendi. Questo vale per i film, ma anche per i libri ad esempio, o per la musica.
Apprezzo l'adattamento manga, molto di meno quello anime dove ci sono troppe scene di sesso spesso fuori luogo e messe lì per raggiungere i 24 minuti, ma non me la sento di condannarlo poiché qualcosa da dire ce l'ha.
È una serie originale? Assolutamente no, il tema della vendetta è oramai abusato in ogni salsa.
È una serie coraggiosa? No, poiché utilizza schemi di creazione narrativa già collaudati.
Cos'è che allora non rende Redo of Healer un prodotto infimo? Il fatto che faccia il suo sporco lavoro andando diritto al dunque senza troppi sofismi o inutili sproloqui.
È una serie che fa degli eccessi il proprio punto di forza, un hentai camuffato da ecchi, come detto da molti, ma, a differenza di altri colleghi di genere, una trama ce l'ha, seppur mostrata in sordina.
Non è un capolavoro e di sicuro finirà nel dimenticatoio come tante altre serie di nicchia, ma il suo lavoro lo fa con dignità se preso con il giusto spirito e senza pregiudizi.
De gustibus non disputandum est, ma qui siamo ben oltre.
Se tralasciassimo il tutto e andassimo a vederlo tutto... Ma il finale è una ciofeca 😅
. C'è una versione censurata? Mi sa che l'unica persona che voleva censurarla l'ha trovata senza censura 😂 è finita al contrario
Tizio potentissimo che ha raggiunto l'apice nel suo campo (9 volte su 10 arti marziali) che subisce un incidente o viene tradito da un amico o un familiare e muore, per poi rinascere in un nuovo corpo o reincarnarsi nel se stesso da giovane così da sfruttare le conoscenze acquisite negli anni per riottenere la sua potenza in quattro e quattr'otto. Oltre che a diventare ricco, vendicarsi degli arroganti che l'hanno sbeffeggiato/tradito, circondarsi di belle figliole e altre cacatine.
Nessun messaggio di fondo, nessuna originalità, nessuno sviluppo approfondito dei personaggi: solo banalità e pattume fanservice così che il lettore/spettatore possa immedesimarsi nel personaggio fantasticando su quanto sarebbe figo avere le stesse opportunità che ha lui di ottenere tutto e in fretta.
Roba del genere viene postata in quantità industriale su internet e non sotto forma di novel, fumetti e, più recentemente, anime quindi è tutto fuorché una novità!
A meno che questo anime in particolare non proponga anche altro, nel qual caso, faccio un passo indietro!
Non è che se una serie è ecchi/hentai si può apprezzare solo quello e tutto il resto non esiste. Tra decine di serie infarcite di scene hot che escono ogni anno (otakutrash se vuoi), se una di esse riesce a distinguersi è probabilmente perché ha anche "qualcos'altro". Le Mie Palle, per dire, lo considero uno dei manga più belli che abbia mai letto, non certo perché è il più porno, ma perché ha delle trovate geniali e arrivato alla fine mi sono onestamente commosso.
Lungi da me voler fare polemica, ma se consideri "Le Mie Palle" come uno dei manga più belli che tu abbia mai letto, forse dovresti aprire i tuoi orizzonti e leggere qualcosa di davvero scritto come si deve. Senza dover per forza scomodare i grandi classici come Devilman o Rocky Joe, senza dover tirare in ballo Tezuka e Taniguchi, là fuori è pieno di manga che sono delle vere e proprie perle e dovresti assolutamente dar loro un'occhiata.
Le Mie Palle è un manga carino per farsi una pippa e qualche risata e, sicuramente, ha i suoi pregi. Ma oltre a quello non ha molto altro e se nella tua scala di gradimento quello è fra i migliori dovresti maturare il tuo gusto. Solo un consiglio...
Mica parlavo di qualità di scrittura. Lo so che non ha la complessità, la ricchezza o gli spunti di riflessione di, chessò, Vinland Saga, tanto per citare un manga che mi piace molto, ma nel suo genere si distingue e mi è sempre rimasto molto impresso. Un must nella mia libreria diciamo.
Per cui mi domando: se a qualcuno piacciono certi fetish, non si fa prima a guardare un hentai come Night Shift Nurses, in cui tra l'altro i personaggi femminili sono molto sensuali, senza le solite ragazzine simil-moe?
Dovrebbero espandere questo filone narrativo perché penso che abbia un enorme potenziale (imparando a bilanciare bene la parte erotica e la parte narrativa).
Ecco, Redo andrebbe visto come un'ottima opera di questo genere, perché se invece la si analizza come un manga normale, il giudizio non può proprio essere positivo.
Redo non è perfetto, ma è un manga di cui c'è bisogno nell'industria per aprire nuove strade, che magari altri percorreranno in maniera migliore.
La trama di per sé è anche abbastanza curata, ma l'innesto delle scene erotice non ha quasi mai alcun senso.
Il sesso può essere anche "soltanto sesso", ma in questo prodotto è inserito senza una logica narrativa precisa e diventa "soltanto inutile" e peggiorativo.
In soldoni, è un anime che vive dell'attesa del pubblico per la scena con le poppe al vento.
Redo of Healer spicca per lo stesso motivo di Ishuzoku Reviewers, ovvero semplicemente perchè avrebbe dovuto essere un hentai mentre ne hanno fatto una serie tv "ecchi", e naturalmente questo ha suscitato il solito polverone nella fanbase manga e anime.
Al contrario di quanto accade nella vita reale, nel web anime e manga sono considerati mainstream, ed è pieno di gente che ne parla. Nel 2021 quindi basta poco ad una serie per "spiccare", è sufficiente che se ne parli più delle altre. Molte serie famose (relativamente, non fenomeni di comprovato successo mondiale come l'Attacco dei Giganti), ecchi o no che siano, sembrano più seguite di quanto lo siano in realtà per tutto il tamtam che gli si crea intorno. E' anche per questo motivo che le serie harem e gli isekai moderni sono diventati così popolari fuori dal Giappone: crediateci o no, ma alla maggior parte del fandom occidentale queste serie non piacciono. Il fan medio di manga e anime tende a preferire un Demon Slayer piuttosto che un Goblin Slayer.
https://myanimelist.net/topanime.php?type=tv
Scusa, ma chiunque tende a preferire Demon slayer a Goblin slayer, non solo il fan medio
Ottimo il paragone con Ishuzoku Reviewers, e sono abbastanza d'accordo anche su tutto il resto. Ma non è solo quello, nel senso, non è solo il fatto di essere più "porno" degli altri, ha fatto molto anche la caratterizzazione del protagonista, la sua morale distorta, i suoi metodi di vendetta. In certi episodi, almeno per me, era molto più interessante vedere il "come" della vendetta che aspettare il momento propizio per smanettare. Se cercate su Youtube trovate un'intervista all'autore di Redo of Healer in cui dice chiaramente che il suo intento era creare un'opera controversa, che metà pubblico avrebbe assolutamente odiato e l'altra metà assolutamente amato (non metà in senso letterale). E direi che ci è abbastanza riuscito.
Chiaramente, presentando Redo come un prodotto non hentai, il baricentro del pubblico si è automaticamente spostato e quindi la serie è diventata un caso perché è stata vista da un gran numero di spettatori che di media non si imbattono e non cercano questo tipo di prodotto.
Anche per un amante dell'ecchi, mi pare chiaro che Redo sia un hentai mascherato da tale, perché manca anche di quella "innocenza" che caratterizza la narrazione ecchi.
Allo stesso tempo Redo potrebbe essere per molti la classica scoperta di un nuovo genere, dovuta proprio alla collocazione del prodotto in un'area di pubblico diversa e che quindi l'ha trovato.
Non esserne così sicuro, lol. Molti cosiddetti elitisti, pur considerando spazzatura i vari Goblin Slayer, Re:Zero, Oreimo ecc., non si fanno problemi a guardarseli e ad ammettere di goderseli ("eh, ma è il mio guilty pleasure", "eh, ma Rem è la best girl!"). Il che non è niente di male, ovviamente. Ma poi, non appena gli si nomina roba tipo Demon Slayer, Fairy Tail, Bleach eccetera: "Ew, battle shounen, che schifo!". Coerenza portami via.
Anni fa frequentavo una community piena di gente così. E il bello è che la maggior parte erano adulti, anche allora. 😆
A monte della percezione personale che ognuno può avere (sempre molto molto molto parziale), qualunque dato esistente ci conferma che DS è certamente più apprezzato di GS.
Per fortuna ci aggiungerei ...
Appunto. Soltanto nel mondo parallelo in cui a quanto pare alcuni vivono non è così.
"Questo! animeremo questo! e sarà una monnezza totale che ci garantirà l'immortalità artistica, come successe a Claudio Fragasso e Renzo Martinelli"
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