L'obiettivo è riuscire a localizzare i pirati, ovunque si trovino, e poter aiutare i governi locali nelle loro indagini. I siti web che trasportano contenuti piratati utilizzano spesso server offshore, il che significa che le forze dell'ordine hanno bisogno della cooperazione delle loro controparti internazionali per far avanzare le loro indagini. Per reprimere la pirateria, i membri della nuova organizzazione forniranno alle autorità locali le informazioni raccolte sui siti Web che ospitano contenuti non autorizzati. L'organizzazione degli editori solleciterà inoltre i governi a intensificare quando le indagini non riescono a fare progressi.
Secondo lo stesso rapporto Nikkei Asia , la pirateria è costata all'industria dei manga in Giappone circa 800 miliardi di yen ( circa 6,95 miliardi di dollari ) nel periodo gennaio-ottobre 2021. Si tratta di più dell'intero mercato delle pubblicazioni autorizzate, stimato in 600 miliardi. yen all'anno. Nel frattempo, il danno negli Stati Uniti è maggiore, superando i mille miliardi di yen all'anno.
Inoltre, i dati di ABJ, un gruppo con sede a Tokyo che lavora contro i contenuti piratati, indicano che i primi dieci siti di pirateria hanno avuto circa 200 milioni di visite dal Giappone solo nel dicembre 2020. Si tratta di una perdita stimata di oltre 41,4 miliardi di yen (394 milioni di dollari) nell'industria degli anime e dei manga.
Il Giappone ha iniziato ad applicare leggi più severe sul copyright nel 2020. Negli ultimi anni, alcuni importanti siti di pirateria sono stati chiusi. Alcuni esempi sono i siti KissAnime e KissManga , che offrivano traduzioni in inglese di contenuti piratati e che sono stati chiusi nel 2020.
La Japan's Content Overseas Distribution Association è stata creata nel luglio 2013 da un gruppo di società private, dopo che il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria del Giappone le ha sollecitate a farlo. Il suo obiettivo è combattere la pirateria nell'industria nazionale e internazionale dei manga e degli anime. I suoi membri includono nomi davvero importanti del settore, tra cui Aniplex, Kadokawa, Good Smile Inc , Kodansha , Sunrise, SHUEISHA Inc, Shin-ei Animation, Studio Ghibli e Sony Music Entertainment, Tezuka Productions, Toei Animation, TMS ENTERTAINMENT, Bandai Namco e Production IG .
Fonte: asia.nikkei.com
somoskudasai.com
La tua idea ha senso in effetti , però hai detto bene, se attirano qualcuno disposto a pagare... Avendo a disposizione un sito pirata non so in quanti pagherebbero ... Qualcuno sicuramente sì, però non mi sembra comunque il caso di tenerli aperti perché ne aprirebbero di nuovi. Che ti devo dire, spero che oltre a questo si muovano anche migliorando nel senso che proponi tu...
La percezione personale, chiaramente, che mi sono fatta sondando un po' in vari modi, è che ci sia un bel po' di menefreghismo in materia. Cioè, fintanto che c'è,io mi leggo pirata... Ne ho sentiti parecchi fare sto ragionamento... ( E anche su cose che stanno pubblicando da noi e che quindi puoi comprare senza problemi) e quelli continueranno in questo senso belli tranquilli, come fosse una cosa normale farlo...
Questa cosa proprio non la riesco a digerire, che ci posso fare? 😅 Amo talmente questo mondo che la vedo proprio una mancanza di rispetto per questo settore, con la fatica che fa chi ci lavora per emergere (e che dovrebbero pagare meglio ok e tutto quello che si vuole...) E tutta la filiera stessa, fino ad arrivare alla fumetteria che rimane l'ultimo baluardo "fisico" diciamo, se riesco a spiegarmi, che spero resista a mantenere insieme gli appassionati del settore...
Tu devi pensare che ci sono due tipi di pirati
1) chi non spenderebbe mai (mancanza di soldi o non da il giusto valore)
2)chi spenderebbe ma non lo fa per mancanza di offerta adeguata.
Che senso ha fare la guerra al primo gruppo? Bisogna semmai cercare di invogliare chi può a spendere.
Possibile che da anni esistano siti aggregatori ma niente di legale? Hai visto manga plus? Ha un catalogo infimo e il peggior reader che abbia mai visto. Un sito amatoriale ha di molto meglio! Non è così invogli la gente :/
Datemi un mangaflix a 5€ al mese e lo faccio subito! Ma non esiste perché per gli editori è più facile puntare il dito sulla pirateria invece che ammettere che c'è un problema nell'offerta e come viene data
Devo rinunciarci solo perché non son beni primari ? Io se non ci fossero vie non legali per vedere cose nuove praticamente potrei solo rivedere quello che ho già acquistato all'infinito (spesso lo faccio.. eh ? ma a volte si ha il desiderio di..... ) o guardarmi le fantastiche trasmissioni che offre la tv in chiaro.. E siccome non riesco manco a pagare le bollette.. dal fatto che mi scarico qualcosa ogni tanto "free" non ci rimette nessuno. E se non ci fosse più questa possibilità in futuro.. nessuno ci guadagnerebbe niente comunque da me, visto che non potrei comunque pagare per anime e manga (che amo con tutto me stesso).. (PS: per il software, esistendo per fortuna un sacco di programmi di qualità distribuiti gratuitamente, uso da anni solo ed esclusivamente roba opensource )
1) La roba free con pubblicità la guardi comunque piratata?
2) Ti sei mai lamentato delle aziende cattive che si permettono di chiedere soldi per il loro lavoro?
3) Se mai dovessi tornare in buone condizioni continueresti a piratare?
Se la risposta è no, nessuno ti farà mai i conti in tasca.
Ma purtroppo l'utente medio di quei siti risponderebbe si a tutte le domande, il che è innegabile. È questo il problema dal mio punto di vista.
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