Aharen-san wa Hakarenai: prime impressioni

Su questa nuova serie anime i dubbi erano veramente pochi e, tra l’altro, sono stati sfatati giusto in un batter d’occhio. Aharen-san wa Hakarenai è stata presentata come una delle novità più carine e divertenti di questa stagione primaverile, cosa che dopo due episodi è stata più che ampiamente confermata: tanta follia (?) e tenerezza sono stati racchiusi dentro questo adattamento animato curato dallo studio Felix Film, una combo che finora si sta rivelando vincente. Quest’anime sa essere semplicemente adorabile, ma non è il suo unico pregio.

Innanzitutto, primo punto a favore: i due protagonisti si fanno amare sin da subito. Aharen è quella loli che ti piomba dal cielo come un angelo e che tu non puoi fare a meno di adorare. All’inizio il suo rapporto con Raidou, ragazzo impassibile e tutto d’un pezzo, sembra quello al centro della classica storia fra liceali che hanno problemi a comunicare fra di loro… ma così non è, perché, in un certo senso, l’amicizia che si instaura fra i due vicini da banco è fatta anche di momenti al limite dell’assurda. Aharen non è proprio “timida”, piuttosto sarebbe da categorizzare come una ragazza davvero eccentrica dai modi di agire insoliti, i quali la trascinano nei più svariati equivoci. L’ignaro Raidou sarà vittima dei divertentissimi siparietti di questa trana tipetta, dove si presenteranno gli scenari più impronosticabili che vi possiate immaginare.

A questo lato prettamente comico dell’anime, dobbiamo ovviamente affiancare la parte relativa alle tematiche più dolci, ormai immancabili nelle commedie scolastiche tali di questo nome. Nel mezzo dei suoi momenti di stranezza, Aharen sfodera con veemenza il suo moe appeal e lo spiattella in faccia allo spettatore tramite la sua premura nei confronti di Raidou, la genuinità con cui esprime le sue emozioni e la sua aria di assoluta innocenza che lo circonda. Fra tutte le agguerrite waifu che si stanno palesando in questo 2022, questa piccola loli dai capelli argentati è una bomba ad orologeria che, se innescata, è in grado di mietere un grosso numero di vittime. Impossibile resistere a così tanta potenza.

La cosa che più mi ha stupito di Aharen-san wa Hakarenai fino ad adesso è la scioltezza con cui riesce ad alternare le sue due fasi, tenendo viva l’attenzione nonostante lo scorrere di numerosi sketch diversi all’interno di un singolo episodio. La mia speranza è che i ritmi e la freschezza delle battute riescano a mantenersi su questi buoni livelli, perché il potenziale c’è e sarebbe un peccato andare a sprecarlo. Se invece dovessimo assistere a qualche lieta sorpresa nel mezzo, come ad esempio una sorta evoluzione di trama o un marcato consolidamento del rapporto fra i due protagonisti, allora ne uscirebbe fuori una serie da consigliare caldamente.