Secondo una ricerca presentata dall'AIE (Associazione Italiana Editori) alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, "un libro su 10 venduto nel 2021 nelle librerie, online e nella grande distribuzione è un fumetto".
Qui di seguito vi riportiamo il comunicato presente sul sito ufficiale dell'AIE, e poi andremo ad analizzare un po' più approfonditamente la ricerca resa disponibile dalla stessa associazione:
"Un libro ogni dieci venduto nel 2021 nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione (ovvero il 10% del totale) è un libro di fumetti. Quanto al valore delle vendite, i fumetti pesano per il 5,9% sul totale del mercato di varia (romanzi, saggistica, manualistica e libri per ragazzi). I numeri dei primi quattro mesi indicano che il peso dei fumetti continua a crescere: nel periodo tra gennaio e aprile arrivano a pesare il 12,3% sul numero di copie e il 7% a valore.
Per la prima volta l’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con il programma Eudicom finanziato dalla Commissione Europea attraverso Europa Creativa, presenta in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino i numeri che definiscono il peso dei fumetti – strisce, graphic novel, manga, fumetti per bambini e ragazzi – nell’editoria italiana. “Dal 2019 a oggi il valore delle vendite è quasi triplicato – commenta Emanuele Di Giorgi, responsabile della Commissione Comics e Graphic Novels di AIE –. I fumetti si mostrano come uno dei settori più vitali dell’editoria e hanno il merito di avvicinare migliaia di giovani alle librerie e alla lettura”.
La crescita delle vendite. Nel 2021 sono state vendute nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione 11,543 milioni di copie di fumetti, per un valore a prezzo di copertina di 100,245 milioni. Rispetto al 2019 pre-pandemia, quando le copie vendute erano state 3,242 milioni per 36,450 milioni di euro di valore a prezzo di copertina, la crescita è del 256% a copie e del 175% a valore. La crescita si conferma nel 2022: nei primi quattro mesi sono state vendute 3,586 milioni di copie (erano 2,862 milioni nell’anno precedente) per 31,3 milioni di euro (24,8 milioni nell’anno precedente).
I generi più acquistati. Dei 100,245 milioni di euro spesi in fumetti acquistati nelle librerie e nei supermercati nel 2021, 58,3 milioni (il 58,1%) sono manga, 29,7 milioni (il 29,7%) graphic novel, fumetti e comic strip, 12,2 milioni (il 12,2%) fumetti per bambini e ragazzi. Il genere che ha avuto la crescita maggiore è il manga, passato da 11,2 milioni di euro di vendite nel 2019 a 58,3 milioni di euro nel 2021.
La crescita delle novità pubblicate e del catalogo. I titoli pubblicati nell’anno erano 3.148 nel 2019, sono scesi a 2.748 nel 2020 per la pandemia, sono risaliti a 3.272 nel 2021. Il catalogo è in crescita costante: 30.127 titoli nel 2019, 31.254 nel 2020, 33.078 nel 2021. Se nel 2000 i fumetti erano il 2% di tutti i titoli di narrativa pubblicati in un anno, nel 2021 sono balzati al 12,6%."
Come detto in precedenza, lo studio è stato reso disponibile sul sito ufficiale dell'AIE, e qui sopra ve ne riportiamo una versione video, mentre più in basso cercheremo di esporvi sinteticamente il contenuto dello stesso.
Se lo scorso dicembre, in occasione della manifestazione Più libri più liberi, l'Associazione aveva tracciato un profilo socio-culturale dei lettori di fumetti in Italia, stavolta ci si concentrerà su un altro aspetto del fenomeno, quello della produzione del mercato, e più precisamente "l'andamento tra il 2019 e il 2021 della produzione di libri a fumetti: quelli con codici ISBN, degli e-book, dei libri a fumetti con e-book correlati". Inoltre, si analizzerà l'andamento del mercato nel medesimo periodo in esame. È bene specificare come i valori espressi siano riferiti "a librerie indipendenti, librerie di catena (comprese religiose), librerie online (Amazon compreso), banco libri GDO".
Nell'analisi della produzione, in cui si fa notare come nel 2021 vi sia stato un incremento del 4% circa dei titoli unici a fumetti prodotti e messi in commercio rispetto al 2019 dopo un calo nel 2020, si specifica che non vengono considerati gli albi la cui distribuzione preferenziale avvenga nelle edicole, e che hanno codice ISSN.
Oltre alle novità, si può utilizzare un altro parametro per misurare l'offerta: infatti, oltre alle 3272 novità del 2021, si possono considerare gli oltre 33mila titoli che compongono le opere "commercialmente vive", cioè il catalogo, le opere potenzialmente acquistabili dai clienti.
Osservando l'evoluzione in un arco di tempo più ampio, si può vedere come a poche centinaia di titoli tra anni '90 e inizio 2000 fa seguito una rapida crescita che porta a oltre 2000 titoli nel 2010, dopo la quale si è mantenuta una crescita meno vertiginosa ma costante negli ultimi 10 anni.
Un altro dato interessante è quello legato al modo di leggere i fumetti, che "si svincola dalla pagina a stampa"; infatti, dal 2019 al 2021 raddoppia il numero di e-book a fumetti, arrivato a 1300 titoli, e si stanno sperimentando anche adattamenti audio. E sempre un maggior numero di fumetti ha un e-book correlato, cosa che "offre al lettore la scelta di quale formato utilizzare per entrare in un mondo narrativo".
Per quanto concerne i generi e la loro evoluzione, la produzione è stata aggregata in cinque classi di prodotto, identificate secondo la classificazione internazionale dei temi, per quanto con inevitabili limiti (evidenziati nel video che vi abbiamo proposto in precedenza). Ve le riportiamo qui di seguito, così come individuate nello studio:
Come si può notare, la categoria che ha più beneficiato dell'incremento delle vendite è proprio quella dei manga, che ha anche subito meno delle altre la flessione generale avvenuta nel 2020. Sul totale della produzione di novità a stampa a fumetti, i manga sono passati dal 35% scarso del 2019 al 46,5% del 2021.
Nel 2021, i lettori italiani hanno speso oltre 100 milioni di Euro per l'acquisto di libri a fumetti, per 11,5 milioni di copie circa (con esclusione, come detto, dei dati di fumetterie ed edicole, che ci si ripromette di aggiungere in futuro); nel 2019, la spesa è stata di poco più di 36 milioni di Euro, per 3,2 milioni di copie.
La quota di mercato "a valore" del fumetto passa, in un paio d'anni, dal 2,4% al 5,9%, mentre quella "a copie" passa dal 3,5% al 10%, stando a significare, come già detto sin dal titolo, che per ogni dieci libri venduti in libreria, uno di essi è stato un fumetto.
I manga, dagli 11,2 miioni di Euro spesi dai lettori nel 2019, arrivano ai quasi 60 milioni dello scorso anno, arrivando a coprire il 58% circa del settore fumettistico in generale.
E la tendenza non accenna a diminuire, anzi: nei primi quattro mesi del 2022, la spesa dei lettori in fumetti è stata pari a 31 milioni di Euro, in crescita anche rispetto alle cifre record dello scorso anno; e tale crescita è ancora più evidente se si considerano le copie vendute, che sono arrivate al 12,3% del totale.
Il prossimo appuntamento sull'analisi del mondo e del mercato del fumetto in Italia si terrà in occasione del Lucca Comics & Games 2022.
Fonte consultata:
Sito Ufficiale AIE (Associazione Italiana Editori)
Qui di seguito vi riportiamo il comunicato presente sul sito ufficiale dell'AIE, e poi andremo ad analizzare un po' più approfonditamente la ricerca resa disponibile dalla stessa associazione:
"Un libro ogni dieci venduto nel 2021 nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione (ovvero il 10% del totale) è un libro di fumetti. Quanto al valore delle vendite, i fumetti pesano per il 5,9% sul totale del mercato di varia (romanzi, saggistica, manualistica e libri per ragazzi). I numeri dei primi quattro mesi indicano che il peso dei fumetti continua a crescere: nel periodo tra gennaio e aprile arrivano a pesare il 12,3% sul numero di copie e il 7% a valore.
Per la prima volta l’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con il programma Eudicom finanziato dalla Commissione Europea attraverso Europa Creativa, presenta in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino i numeri che definiscono il peso dei fumetti – strisce, graphic novel, manga, fumetti per bambini e ragazzi – nell’editoria italiana. “Dal 2019 a oggi il valore delle vendite è quasi triplicato – commenta Emanuele Di Giorgi, responsabile della Commissione Comics e Graphic Novels di AIE –. I fumetti si mostrano come uno dei settori più vitali dell’editoria e hanno il merito di avvicinare migliaia di giovani alle librerie e alla lettura”.
La crescita delle vendite. Nel 2021 sono state vendute nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione 11,543 milioni di copie di fumetti, per un valore a prezzo di copertina di 100,245 milioni. Rispetto al 2019 pre-pandemia, quando le copie vendute erano state 3,242 milioni per 36,450 milioni di euro di valore a prezzo di copertina, la crescita è del 256% a copie e del 175% a valore. La crescita si conferma nel 2022: nei primi quattro mesi sono state vendute 3,586 milioni di copie (erano 2,862 milioni nell’anno precedente) per 31,3 milioni di euro (24,8 milioni nell’anno precedente).
I generi più acquistati. Dei 100,245 milioni di euro spesi in fumetti acquistati nelle librerie e nei supermercati nel 2021, 58,3 milioni (il 58,1%) sono manga, 29,7 milioni (il 29,7%) graphic novel, fumetti e comic strip, 12,2 milioni (il 12,2%) fumetti per bambini e ragazzi. Il genere che ha avuto la crescita maggiore è il manga, passato da 11,2 milioni di euro di vendite nel 2019 a 58,3 milioni di euro nel 2021.
La crescita delle novità pubblicate e del catalogo. I titoli pubblicati nell’anno erano 3.148 nel 2019, sono scesi a 2.748 nel 2020 per la pandemia, sono risaliti a 3.272 nel 2021. Il catalogo è in crescita costante: 30.127 titoli nel 2019, 31.254 nel 2020, 33.078 nel 2021. Se nel 2000 i fumetti erano il 2% di tutti i titoli di narrativa pubblicati in un anno, nel 2021 sono balzati al 12,6%."
Come detto in precedenza, lo studio è stato reso disponibile sul sito ufficiale dell'AIE, e qui sopra ve ne riportiamo una versione video, mentre più in basso cercheremo di esporvi sinteticamente il contenuto dello stesso.
Se lo scorso dicembre, in occasione della manifestazione Più libri più liberi, l'Associazione aveva tracciato un profilo socio-culturale dei lettori di fumetti in Italia, stavolta ci si concentrerà su un altro aspetto del fenomeno, quello della produzione del mercato, e più precisamente "l'andamento tra il 2019 e il 2021 della produzione di libri a fumetti: quelli con codici ISBN, degli e-book, dei libri a fumetti con e-book correlati". Inoltre, si analizzerà l'andamento del mercato nel medesimo periodo in esame. È bene specificare come i valori espressi siano riferiti "a librerie indipendenti, librerie di catena (comprese religiose), librerie online (Amazon compreso), banco libri GDO".
Nell'analisi della produzione, in cui si fa notare come nel 2021 vi sia stato un incremento del 4% circa dei titoli unici a fumetti prodotti e messi in commercio rispetto al 2019 dopo un calo nel 2020, si specifica che non vengono considerati gli albi la cui distribuzione preferenziale avvenga nelle edicole, e che hanno codice ISSN.
Oltre alle novità, si può utilizzare un altro parametro per misurare l'offerta: infatti, oltre alle 3272 novità del 2021, si possono considerare gli oltre 33mila titoli che compongono le opere "commercialmente vive", cioè il catalogo, le opere potenzialmente acquistabili dai clienti.
Osservando l'evoluzione in un arco di tempo più ampio, si può vedere come a poche centinaia di titoli tra anni '90 e inizio 2000 fa seguito una rapida crescita che porta a oltre 2000 titoli nel 2010, dopo la quale si è mantenuta una crescita meno vertiginosa ma costante negli ultimi 10 anni.
Un altro dato interessante è quello legato al modo di leggere i fumetti, che "si svincola dalla pagina a stampa"; infatti, dal 2019 al 2021 raddoppia il numero di e-book a fumetti, arrivato a 1300 titoli, e si stanno sperimentando anche adattamenti audio. E sempre un maggior numero di fumetti ha un e-book correlato, cosa che "offre al lettore la scelta di quale formato utilizzare per entrare in un mondo narrativo".
Per quanto concerne i generi e la loro evoluzione, la produzione è stata aggregata in cinque classi di prodotto, identificate secondo la classificazione internazionale dei temi, per quanto con inevitabili limiti (evidenziati nel video che vi abbiamo proposto in precedenza). Ve le riportiamo qui di seguito, così come individuate nello studio:
- Supereroi (US comics): libri a fumetti della tradizione americana/inglese che raccolgono le avventure di supereroi come Spiderman, Batman, Wonder Woman, Ironman, ecc;
- Strisce: storie brevi, poche vignette, quasi sempre umoristiche (es: Peanuts, Calvin & Hobbes);
- Manga: tutti i libri a fumetti giapponesi (Manga) e di altri paesi asiatici, tra cui coreani (Manhwa) e cinesi (Manhua);
- Graphic novel: pubblicazioni singole e non parte di una serie, in genere destinate a un pubblico adulto, spesso con grafiche particolari e alto contenuto testuale letterario, di solito non umoristici;
- European comic books: pubblicazioni singole, bandes dessinées per tutti, libri a fumetti classici per tutte le età.
Come si può notare, la categoria che ha più beneficiato dell'incremento delle vendite è proprio quella dei manga, che ha anche subito meno delle altre la flessione generale avvenuta nel 2020. Sul totale della produzione di novità a stampa a fumetti, i manga sono passati dal 35% scarso del 2019 al 46,5% del 2021.
Nel 2021, i lettori italiani hanno speso oltre 100 milioni di Euro per l'acquisto di libri a fumetti, per 11,5 milioni di copie circa (con esclusione, come detto, dei dati di fumetterie ed edicole, che ci si ripromette di aggiungere in futuro); nel 2019, la spesa è stata di poco più di 36 milioni di Euro, per 3,2 milioni di copie.
La quota di mercato "a valore" del fumetto passa, in un paio d'anni, dal 2,4% al 5,9%, mentre quella "a copie" passa dal 3,5% al 10%, stando a significare, come già detto sin dal titolo, che per ogni dieci libri venduti in libreria, uno di essi è stato un fumetto.
I manga, dagli 11,2 miioni di Euro spesi dai lettori nel 2019, arrivano ai quasi 60 milioni dello scorso anno, arrivando a coprire il 58% circa del settore fumettistico in generale.
E la tendenza non accenna a diminuire, anzi: nei primi quattro mesi del 2022, la spesa dei lettori in fumetti è stata pari a 31 milioni di Euro, in crescita anche rispetto alle cifre record dello scorso anno; e tale crescita è ancora più evidente se si considerano le copie vendute, che sono arrivate al 12,3% del totale.
Il prossimo appuntamento sull'analisi del mondo e del mercato del fumetto in Italia si terrà in occasione del Lucca Comics & Games 2022.
Fonte consultata:
Sito Ufficiale AIE (Associazione Italiana Editori)
non proprio, o almeno questo è vero tenendo conto delle librerie, escludendo il grosse delle vendite del fumetto che si fa nelle fumetterie e librerie, non tracciate da questi dati
Addirittura meno di un quarto? Sopravaluti di molto il peso che effettivamente hanno le fumetterie e le edicole. Alla fine il pubblico generalista interagisce con gli altri canali di vendita e a parte panini che si ostina a non rendere disponibili i suoi volumi ovunque, gli altri editori sono disponibili dappertutto.
Mi fa sempre abbastanza ridere il " in italia si legge poco in generale ". Praticamente i sondaggi chiedono SEMPRE quanti libri si è letto in un anno o nella variante se si è letto almeno un libro in un anno. Del tipo, leggi fumetti? Non sei un lettore. Fanfiction? Non sei un lettore. Passi 40 ore a leggerti i dialoghi di un gioco come Persona in lingua inglese? Non sei un lettore.
In genere comunque questi sondaggi sono abbastanza indicativi.
Difatti in genere l'addove risultino zone dove si legge poco, si riscontra anche una condizione correlata al basso livello economico, culturale.
Indicativi del fatto che solo i libri risultano come degni di essere letti. Siamo nella top 5 degli Stati con il più grande mercato di fumetti ( e solo la Francia ci è simile come popolazione tra gli altri grandi ). Pero l'italiano "non legge".
Se ci pensate quelli che hanno avuto più pubblicità degli ultimi anni dovrebbero essere i comics americani, grazie al successo dei film Marvel.
Se alle fumetterie + edicole si vendessero 18 milioni di fumetti non avresti negozi che chiudono e sempre meno gente che non riesce ad avere vicino a casa una fumetteria di fiducia (per poi andare sulla grande distribuzione o online)
Si infatti, ma forse in quel caso molte vendite sono in realtà rivendite dei vecchi numeri nei vari mercatini, bancarelle, fiere, ebay, amazon etc
In particolare, dato che ora che si è passati alla fase multiverso, ricordo che al suo tempo il volumetto di Secret Wars divenne il più venduto di sempre per un prodotto di supereroi con qualcosa tipo 8 milioni di copie solo in Nord America, che significa anche 8 milioni di copie potenzialmente in vendita senza che vengano contate come copie nuove (prendo come esempio gli Usa perché per l'Italia come al solito non abbiamo dati)
Per forza di cose (anche senza tagliare le fumetterie) si accentrerà sempre di più il prodotto e si spingerà la gente ad andare nei grandi negozi per comprare anche manga.
Ma quanto c’è di vero in quelle voci? Cioè davvero c’è la possibilità che il più grande editore di manga in Italia, perché ad ora lo è a tutti gli effetti star comics, che sta andando a gonfie vele, che lavora nel settore da decenni, che ha sempre avuto una conduzione dell’azienda “familiare” e in proprio venda a Mondadori? Non lo so, mi sembra una cosa abbastanza improbabile, poi non so se ci sono fonti effettivamente affidabili che indicano la cosa, che poi bisogna sempre capire cosa si intende per acquisizione, magari diventa un socio di minoranza e il potere effettivo rimane immutato per come è oggi e non cambierebbe nulla se non che i titoli star potrebbero essere ovviamente trattati meglio nelle varie librerie Mondadori con eventuali iniziative promozionali sempre più forti, considerando con chi si deve trattare, i giapponesi, dubito si vada a sfasciare uno dei migliori reparti di acquisizioni manga in Italia con cui si hanno già rapporti consolidati con i giapponesi, e poi se davvero lo vuoi comprare completamente si parlerebbe di un esborso davvero gigantesco vista la grandezza dell’azienda e delle licenze che ha
una massiccia influenza la hanno avuta appunto, ridontante (eheh) gli influencer che hanno cominciato a collezionare e leggere molti manga. sull'onda delle ristampe e delle'splosione durante covid, alcune vendite hanno avuto un picco pazzesco. ci sono vari fattori, tutti importanti, e sono collegati fra di loro, e non solo ad un senso unico ma anche a doppio senso
Lo sai che qualche anno fa spesero 130 milioni di euro per comprarsi la Rizzoli? Purtroppo i soldi per Mondadori, cioè Fininvest, non sono un problema.
Ovviamente ci sarebbero molte perplessità sulla loro effettiva capacità di gestire tutte le licenze di Star Comics. Mi ricordo ancora il flop enorme di quando si presero i diritti dei romanzi e fumetti di Star Wars, tempo due anni e cedettero tutto a Panini LOL
si lo so lho sentito. ci lavoro in questo mondo e mi stanno arrivando notizie ben piu concrete. vi posso solo dire che verso il periodo di luccacomics verranno fuori notizie, io immagino, piuttosto notevoli o diciamo sorprendenti (nemmeno tanto).
non so se si finira solo nei grandi centri a vendere questo articolo, anzi non credo, o non solo. un conto è il negozio specializzato un conto la libreria. di sicuro pero non so quanti piccoli negozi resisteranno vista la situazione..................
Ho dato un'occhiata alla top dei libri più venduti del 2021 e ci sono principalmente titoli per "mamme pancine" e fuffa prodotta da "youtubers" (usata come requisito se vuoi incontrarli nelle fiere).
"Libri" lontani anni luce dallo standard qualitativo a cui sono abituato.
E' vero... ed è molto bella questa tendenza che spero venga confermata nel futuro. Ora in Italia chi ha una buona idea per un fumetto non deve temere il fallimento e tentare di pubblicarlo (una volta invece si preferiva tentare di adattare la storia in libro).. Ah, soprattutto se si sapesse disegnare bene (a differenza mia XD.)
Mah.
Sarebbe interessante sapere se il livello retribuitivo dei disegnatori (e degli scrittori di fumetti) stia aumentando in questi anni.
A fronte del calo continuo dei fumetti popolari che comunque davano guadagni "costanti" da parte di quegli editori.
Se il boom del fumetto è concentrato sui fumetti esteri editi in Italia non è che il settore nostrano ne benefici più di tanto.
giusto ieri sono stato da Feltrinelli e vedere 2 corsie dedicate solo ai manga (tanti ed in ordine) e un altro scaffale ai comics, Graphic Novel e prodotti inerenti al fumetto in genere, mi ha reso molto felice.
Nella colonnina dedicata ai best seller del mese, c'era al 5° posto Demon Slayer
Addirittura avevano anche i preview di Sakamoto Days...e ben 25 One Piece 100 Collector's Box
Vedere crescere questi spazi dev'essere motivo di orgoglio per tutti noi
Poi la paura di un iper inflazionamento del mercato c'è.... però intanto godiamoci questo crescendo continuo!!!
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