Solo la settimana scorsa sono state firmate le ultime carte ed adesso è ufficiale: nasce JOEN, una nuova azienda pronta ad entrare a capofitto nell'industria dell'animazione giapponese concentrandosi principalmente sulla pianificazione e la produzione di serie animate televisive, film anime e corti.
Ma non si tratta di una piccola realtà appena nata ma un figlio tra alcuni dei più grandi nomi del panorama nipponico: Aniplex (sussidiaria di Sony), il colosso dell'editoria Shueisha e gli studi d'animazione CloverWorks e Wit Studio sono coloro che hanno permesso questa fondazione.
L'obiettivo è chiaro: la società mira a indirizzare al meglio la produzione dei prodotti animati sia per CloverWorks che per Wit Studio, invece di far gestire il processo solo attraverso un'unica società centralizzata.
Si aspira ad un modello di business migliore per entrambi gli studi, consentendo una distribuzione più efficace dei profitti tra lo staff, i creatori e coloro che sono coinvolti nello studio. La società prevede anche di collaborare con vari altri studi oltre ad i già citati CloverWorks e Wit Studio.
Il produttore di CloverWorks Yūichi Fukushima e il produttore di Wit Studio Tetsuya Nakatake sono i direttori rappresentativi di JOEN. La società ha un investimento di capitale iniziale di 100 milioni di yen (circa 730.000 euro).
Fonte consultata:
Anime News Network
Ma non si tratta di una piccola realtà appena nata ma un figlio tra alcuni dei più grandi nomi del panorama nipponico: Aniplex (sussidiaria di Sony), il colosso dell'editoria Shueisha e gli studi d'animazione CloverWorks e Wit Studio sono coloro che hanno permesso questa fondazione.
L'obiettivo è chiaro: la società mira a indirizzare al meglio la produzione dei prodotti animati sia per CloverWorks che per Wit Studio, invece di far gestire il processo solo attraverso un'unica società centralizzata.
Si aspira ad un modello di business migliore per entrambi gli studi, consentendo una distribuzione più efficace dei profitti tra lo staff, i creatori e coloro che sono coinvolti nello studio. La società prevede anche di collaborare con vari altri studi oltre ad i già citati CloverWorks e Wit Studio.
Il produttore di CloverWorks Yūichi Fukushima e il produttore di Wit Studio Tetsuya Nakatake sono i direttori rappresentativi di JOEN. La società ha un investimento di capitale iniziale di 100 milioni di yen (circa 730.000 euro).
Fonte consultata:
Anime News Network
Infatti, per quale motivo dovremmo credere che aziende che fino a ieri hanno sfruttato i loro animatori adesso dovrebbero trattarli bene?
A me pare più un modo per tenersi i profitti degli anime senza passare dai comitati di produzione (cosa comunque giustissima, dato che spesso gli studi vedevano solo le briciole)
Perché l'alternativa è arrendersi, e arrendersi non è mai la scelta giusta.
Dove avrebbero scritto che puntano a migliorare la condizione della parte più sfruttata della forza lavoro?
Puntano a fare più soldi, ma non è che se Amazon fa record profitti allora i magazzinieri si vedono aumentare gli stipendi del 10%.
Non solo non è logico che lo facciano, ma non lo hanno nemmeno realmente promesso a parte un generico "migliorare la distribuzione di soldi a creatori, staff ecc ecc" che non vuol dire niente (e soprattutto non è certo credibile visto chi è coinvolto).
Quello che bene o male viene promesso è il miglioramento delle linee di produzione, cosa che comunque suona come una presa per il culo, perché basterebbe gestire i progetti in maniera più oculata (partire per tempo, non avere deadline irrealistiche) per non farli collassare, non è che hai bisogno di coinvolgere due studi nella produzione.
Sostanzialmente è una roba solo per far soldi, PR a basso costo e magari aiutare Aniplex e Shueisha a produrre qualche titolo grosso in più.
stai facendo outing ?
Esatto. Io infatti auspico che si arrivi ad avere per legge (e quindi non per iniziativa dell'azienda) un limite alla crescita aziendale commisurato e subordinato al miglioramento delle condizioni e benefit dei lavoratori: se sei una piccola realtà non ci si aspetta che si possa fare molto, ma se cresci molto devi anche ridare un po' indietro a livello sociale.
Troppo ottimismo? ...si.
Rimane sempre il solito problema dei freelence, che quasi sempre non vengono mai considerati da certe leggi, pur essendo la grossa maggioranza degli animatori.
Sì beh, magari tra gli staffer principali, poi cosa accade ai freelance è mistero.
Non mi sento entusiasta, ma non voglio neanche pensare che sarà l'ennesimo flop. Staremo a vedere, spero comunque che sia una realtà migliore di altre e con produzioni migliori (magari meno, ma ben fatte)
I 15 pollici in giù vivono nel mondo fatato in cui il Giappone è un posto bellissimo e non c’è nulla che va male nell’industria degli anime.
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