Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così: è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domande che vi frullano in testa da un po'? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Ecco, AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
La Disney rischia di perdere i diritti di alcuni dei suoi personaggi più amati tra cui Topolino, forse il loro personaggio più famoso, vero e proprio brand dell’azienda. Mickey Mouse, da noi noto come Topolino, è stato creato il primo ottobre del 1928 e nel 2024, circa 95 anni dopo la sua creazione, i suoi diritti diventeranno di dominio pubblico. In base alla legge sul copyright degli Stati Uniti, 95 anni è il periodo di tempo in cui un’opera artistica anonima o pseudo-anonima viene protetta.
Tuttavia esistono delle limitazioni che verranno ancora applicate nonostante la scadenza dei diritti.
Daniel Mayeda, direttore associato della Documentary Film Legal Clinic at UCLA School of Law, in un’intervista al Guardian dice che: “È possibile utilizzare il personaggio di Topolino così com’è stato inizialmente creato, per realizzare le proprie storie su di lui o delle storie con questo personaggio. Ma se viene fatto in un modo in cui la gente pensa che siano collegate alla Disney, cosa molto probabile visto quanto hanno investito su questo personaggio nel tempo, allora in teoria, la Disney potrebbe dirvi che ne avete violato i copyright”.
La prima apparizione di Topolino è stata nel cartone in bianco e nero Steamboat Willie, considerato un pioniere nell’animazione, per via dell’utilizzo di suoni e musiche in modo sincronizzato ai movimenti mostrati sullo schermo. Dalla sua prima apparizione il personaggio è stato molto modificato negli anni, ma è da quel corto animato del 1928 che partono i relativi diritti di copyright. Quindi la Disney sarà proprietaria dei diritti di tutte le successive variazioni del personaggio ufficialmente, finché non vengono raggiunti i 95 anni dalla sua prima apparizione.
Gli aspetti specifici del personaggio che il pubblico generalmente associa come parte del brand Disney, rimarranno off-limits. Mayeda avverte gli artisti di non oltrepassare il limite quando creano dei nuovi lavori che si basano su vecchi personaggi. Questo perché, se il pubblico si confonde e crede che uno specifico lavoro sia affiliato alla Disney, potrebbero seguire delle conseguenze legali molto gravi.
Mayeda aggiunge: “I copyright sono limitati nel tempo. I marchi registrati non lo sono. Pertanto la Disney potrebbe disporre di un marchio praticamente per sempre, finché continuano ad utilizzare “cose” di cui hanno registrato il marchio, che esse siano parole, frasi, personaggi o altro”.
Uno degli altri personaggi di cui a breve scadranno i diritti di copyright è Winnie the Pooh.
Tuttavia esistono delle limitazioni che verranno ancora applicate nonostante la scadenza dei diritti.
Daniel Mayeda, direttore associato della Documentary Film Legal Clinic at UCLA School of Law, in un’intervista al Guardian dice che: “È possibile utilizzare il personaggio di Topolino così com’è stato inizialmente creato, per realizzare le proprie storie su di lui o delle storie con questo personaggio. Ma se viene fatto in un modo in cui la gente pensa che siano collegate alla Disney, cosa molto probabile visto quanto hanno investito su questo personaggio nel tempo, allora in teoria, la Disney potrebbe dirvi che ne avete violato i copyright”.
La prima apparizione di Topolino è stata nel cartone in bianco e nero Steamboat Willie, considerato un pioniere nell’animazione, per via dell’utilizzo di suoni e musiche in modo sincronizzato ai movimenti mostrati sullo schermo. Dalla sua prima apparizione il personaggio è stato molto modificato negli anni, ma è da quel corto animato del 1928 che partono i relativi diritti di copyright. Quindi la Disney sarà proprietaria dei diritti di tutte le successive variazioni del personaggio ufficialmente, finché non vengono raggiunti i 95 anni dalla sua prima apparizione.
Gli aspetti specifici del personaggio che il pubblico generalmente associa come parte del brand Disney, rimarranno off-limits. Mayeda avverte gli artisti di non oltrepassare il limite quando creano dei nuovi lavori che si basano su vecchi personaggi. Questo perché, se il pubblico si confonde e crede che uno specifico lavoro sia affiliato alla Disney, potrebbero seguire delle conseguenze legali molto gravi.
Mayeda aggiunge: “I copyright sono limitati nel tempo. I marchi registrati non lo sono. Pertanto la Disney potrebbe disporre di un marchio praticamente per sempre, finché continuano ad utilizzare “cose” di cui hanno registrato il marchio, che esse siano parole, frasi, personaggi o altro”.
Uno degli altri personaggi di cui a breve scadranno i diritti di copyright è Winnie the Pooh.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
Fonte consultata:
Anche le opere di Tezuka e Miyazaki prima o poi entreranno nel pubblico dominio, chi si scandalizza o ha qualcosa da perderci o semplicemente non ha capito bene dove sta il vero valore
E comunque Takahata e Miyazaki hanno approfittato della stessa legge per fare l'anime su heidi. È una ruota che gira, anche se molto lentamente.
Tra l'altro l'unica versione che sarà di dominio pubblico sarà il primissimo design, con il naso allungato, non certo quello iconico moderno.
Per concludere è ancora possibile che il nome stesso (Mickey Mouse) venga protetto da un brevetto, come successo a Popeye che qui in europa è pubblico dominio non è utilizzabile in opere di terze parti con il suo nome perché sotto brevetto (sempre se non mi confondo con un altro personaggio).
Di fatto il pubblico dominio è stato così bistrattato negli ultimi anni che ormai esiste davvero solo per opere precedenti al '900. Spero davvero che non si vada oltre con questa farsa perché mi sembra giusto tornare a rinnovare le opere da cui tutti possono prendere spunto.
Nota bene: hanno avuto 95 anni per sfruttare i diritti del primo Topolino in assoluto... non penso andranno in fallimento se quell'unico esemplare diverrà di pubblico dominio tra qualche anno... innanzitutto perché non lo usano più in quella forma, in secondo luogo perché hanno tantissimi altri personaggi che ad oggi valgono anche di più e prima che quest'ultimi vadano nel pubblico dominio ne inventeranno molti altri.
Il traguardo di Disney (quasi 100 anni di vita) è incredibile a pensarci e gli fa onore, ma proprio perché non periranno tanto presto è giusto che imparino a convivere anche con la perdita dei propri diritti più vecchi e che imparino a far diventare di tutti i grandi classici nella loro versione originale (non restaurata ne modificata).
In effetti...grazie ai limiti temporali del copyright opere come Lupin III possono esistere (solo che adesso chi detiene il copyright di un certo famoso personaggio non apprezza troppo le opere derivate).
L'assurdità delle leggi sul diritto d'autore di considerare la data di morte dell'autore anziché la data di pubblicazione di un'opera per stabilire la durata di tale diritto è una cosa che dovrebbe essere cambiata al più presto. 70 anni dalla data di pubblicazione per tutti, poi finisce tutto nel pubblico dominio, e chi s'è visto s'è visto.
Concordo.
Che appunto corrisponde a registrare il personaggio come "marchio" della Disney.
Mi sembra diverso dal caso, per esempio, di un personaggio di un libro (come Winnie The Pooh o Alice): in quel caso, "l'azienda" detentrice dei diritti sul personaggio si può dire estinta con la morte dell'autore.
Infatti Winnie The Pooh e' completamente libero, ora, ma ovviamente non il character design fatto dalla Disney.
Che è quello che la Disney ha fatto infatti: pare che non solo "Mickey Mouse" sia marchio registrato, ma anche diverse immagini relative al topo più famoso del mondo siano state registrate (quali non so, suppongo la silouhette della testa di Topolino, tra le altre).
Però, se questo vuol dire che nessuno potrà mai usare il nome di Mickey Mouse senza il permesso della Disney, e bisogna vedere se si potrà usare l'aspetto di Topolino nel 1928, una cosa è sicura, ovvero che il corto Steambot Whillie entrerà nel pubblico dominio, e dovrebbe poter essere visualizzabile ed utilizzabile in altri media senza dover chiedere il permesso alla Disney. Insomma, chiunque potrebbe pubblicarlo su YouTube o inserire una clip in un proprio video senza dover temere gli avvocati della Disney. In teoria, perché poi bisognerà vedere se sarà davvero così o meno. La Disney potrebbe anche cercare qualsiasi appiglio legale per evitarlo. Di sicuro possiamo scordarci di usare Mickey Mouse nella stessa maniera disinvolta con cui usiamo Sherlock Holmes, Zorro, Robin Hood ed tanti altri personaggi classici in opere derivate.
cmq probabilmente non credo sia un problema per la disney cambiare qualche legge, con tutti i soldi che hanno, ormai bastano pochi milioni per comprare dei politici
Diciamo che la persona di Walt Disney non fosse proprio adamantina, sebbene alcune cose gli siano state attribuite senza un grande fondamento(come il fatto che fosse antisemita, che gli avrebbe remato contro, visto che la maggioranza dei suoi creativi erano ebrei)
praticamente lo hanno gia fatto, personaggi come Topolino e Paperino secondo la vecchia legge avrebbero dovuto essere gia di dominio pubblico da lameno 20 anni, se non fosse che Disney ha ingrassato con donazioni sia repubblicani che democratici , e' stato semplice per loro prolungare la il termine a libidun
Diversi esperti di copyright però concordano nel dire che a questo punto ulteriori estensioni della durata del diritto d'autore siano improbabili, anche considerando il fatto che l'opinione pubblica non li vede di buon occhio, e di fatto sono una regalia nei confronti delle multinazionali dell'intrattenimento. Regalia che non porta alcun vantaggio né culturale né economico ai cittadini, anzi.
Tra l'altro la Disney si è anche dimostrata alquanto refrattaria a pagare i diritti d'autore ad uno scrittore di romanzi di Star Wars dopo aver acquisito i diritti della serie, perché si dovrebbe premiare nuovamente un'azienda simile? Solo perché hanno creato ottimi film in passato?
@Monsieur Bordeaux
L’acquisizione di Marvel , Fox e Lucas Film, vanno proprio nell’ortica di acquisire properties “piu fresche”, la maggioranza dei personaggi Marvel sono stati creati dagli anni 60 in poi, per non parlare sei vari aliens e star wars, quindi la Disney , ha abbastanza proprietà intellettuali da poter sfruttare a lungo
Bello come hai citato Miyazaki ed Oshii che sono così politically correct che già negli anni '80 creavano opere in cui le donne non erano sessualizzate o ad uso e consumo del protagonista maschile (la Disney ancora negli anni '90 aveva la principessa che doveva essere salvata, Nausicca nell'84 faceva vedere ai maschi come si fa la protagonista ). Oshii poi ha letteralmente messo a schermo una delle teorie femministe più famose ( Manifesto cyborg di Donna Haraway ). Certo che è proprio una sentenza, appena qualcuno frigna contro il politcally corret si può già sapere ched dell'argomento non ne sa nulla.
Se tu che da anni non capisci mai nulla di nulla, e sei convinta che il politically correct abbia a che fare con l'uguaglianza* e non con la coda di paglia della società più strutturalmente ineguale del pianeta.
*(non equità che è solo l'ultima str0n2ata californiana)
Certo certo, tutto un complotto. Notare come dopo il primo piagnisteo si replica al commento con un altro piagnisteo ma no eh, sono gli altri che non capiscono.
Da quello che intuisco mi pare di capire che possa essere usato solo la prima versione di Topolino, quella stilizzata e in bianco e nero del 1928, quindi sarebbe difficile farci per esempio un cartone animato o un fumetto (tra l'altro con chi interagirebbe nelle storie?). Se poi ci aggiungiamo che è un marchio registrato (e lo sarà per sempre) faccio fatica a immaginare molti possibili utilizzi del personaggio al di fuori del contesto Disney, a parte (forse) come stampa di qualche T-shirt o cose simili...
Il marchio registrato implica delle forme e colori ben precisi , immaginati registrarle tutte quanto questo possa costare.
Un contesto molto banale, già accennato da BigBoss738 , è nell'ambito dolciario. Torte, biscotti ed altri dolci con la forma di topolino sarebbero liberamente nei supermercati scevri dal dover ottenere e pagare i diritti d'immagine su Topolino.
Peccato che gli esseri umani non siano tutti uguali e hanno bisogno di attenzioni e necessità diverse, perciò non è una stronzata, non capisco dove sta il problema nel concetto di equità. lasciare che la donna incinta si sieda in pullman al posto tuo (esempio a caso) non è un modo per svantaggiare te ma per agevolare persone che ne hanno più bisogno, non ti cadono le ginocchia se resti sul pullman alzato per una volta
siamo gia' abbastanza andati OT ma non voglio fare quello che lancia il sasso e nasconde la mano, quindi chudo con un ultima risposta:
C'e di perverso che l'equita' in america non si applica ai singoli individui. L'individuo viene "buckettizzato" come esemplare di un gruppo.
il concetto americano di Equity nelle scienze sociali è l'ennesima toppa per evitare che gli USA si dotino di uno stato sociale decente: Invece di evitare che esista la miseria (che ormai appare palesemente ereditaria!), la si distribuisce "equamente" all'interno di gruppi sociali di volta in volta individuati. In poche parole l'equity trasforma la società in una lotta di visibilita' fra bande che fanno a gara a chi riesce a convincere il resto della societa civile che la propria categoria è una categoria discriminata e dovrebbe ottenere "posti riservati" ovvero maggiori PRIVILEGI, non diritti, perche' i diritti siono tali solo quando sono per tutti.
Ehm, come è normale che sia? Quando c'è discriminazione ( anche in senso positivo, ad esempio la legge 104 per i portatori di handicapp o la maternità ) si ragiona a gruppi visto che un determinato gruppo ha bisogno di specificità per poter essere sullo stesso piano degli altri ( quasi sempre in riferimento al gruppo dominante ).
Effettivamente il fatto che un omosessuale abbia più possibilità di essere pestato a sangue rispetto ad un etero è una questione economica.
Ah giusto, i famosi privilegi che vogliono ottenere le minoranze. Ma hai anche ragione eh, guarda cosa hanno portato le lotte per i diritti civili, prima 'sti negri volevano sedersi sugli autobus come le persone normali, adesso pretendono pure di non essere crivellati di colpi solo perchè di un colore leggermente antipatico agli occhi delle persone in divisa. Vogliamo parlare poi delle donne? Dal diritto di voto queste sono passate a voler imporre alla società che cose sacrosante come l'educazione correttiva ( alias, picchia tua moglie se ti contraddice ) come crimini. O di accedere alle università. O pensa un pò di disporre del proprio corpo ( ma su questo fortunatamente si continua a tenere botta). Ma ci rendiamo conto dei privilegi?
Non ha senso, cioè quindi anche un uomo dovrebbe avere il diritto di abortire altrimenti le donne sono "privilegiate"? Ma che ragionamento è?
Il privilegio esiste, che a te piaccia oppure no, e le leggi a favore delle minoranze non servono altro a "diminuire" la differenza di potere fra oppressori e oppressi.
Hai dimenticato il gne gne. Per inciso, sfrutto questa replica per una domanda e ringrazio anticipatamente chiunque mi risponda. Che devianza mentale ci può essere nel lamentarsi dei "privilegi" delle minoranze perchè nei cartoni non c'è più la fiera del maschio bianco etero quando pochi giorni fa una BAMBINA DI DIECI ANNI ha dovuto espatriare per poter abortire il frutto di uno stupro?
Non guardare me, io ho smesso di dargli corda 5 messaggi fa
Possiamo anche parlare del fatto che i diversamente bianchi ad esempio in America hanno una maggiore difficoltà a votare visto che, ad esempio, molti Stati repubblicani hanno limitato il voto per posta utilizzato principalmente da latini e neri per votare in anticipo visto che in America il giorno delle votazioni è il martedì e casualmente neri e latini lavorano per la maggior parte in ambiti in cui non si può chiedere il permesso dal lavoro per andare a votare. Ma ehi, vuoi mettere il poverino che vede protagonisti non bianchi, maschi ed etero nei cartoni come si sente defraudato dei suoi diritti? Il discorso è nato tutto qui, da chi frigna perchè la Disney è brutta, cattiva e politically correct. Mica come Miyazaki ed Oshii che hanno fatto film che rispettano perfettamente i crismi di ciò che si critica tanto XD. Perchè il politically corret porta le minoranze ad avere privilegi.
A dire il vero la Disney ha acquistato Marvel e LucasFilm per avere brand maschili, dopo che il brand Disney Heroes non aveva funzionato e idem il brand dei Power Rangers perse appeal.
Per sopperire a questa mancanza Disney acquistò appunto Marvel per avere un brand maschile forte da affiancare ai brand femminili.
Quello,sicuramente, ma questo non invalida certo il mio ragionamento
Giustissimo👍
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.