Alla metà di giugno di quest'anno era arrivata una bella notizia per tutti i fan dello Studio Ghibli e gli amanti della natura in generale: il sindaco della città di Tokorozawa, Masato Fujimoto, aveva annunciato che, con l'aiuto dello Studio Ghibli, l'area che ha ispirato Hayao Miyazaki a creare le ambientazioni de Il mio vicino Totoro sarebbe diventata un parco verde urbano grazie anche a fondi statali e ad una campagna di crowdfunding.
L'idea era nata durante una passeggiata che il sindaco Fujimoto aveva fatto assieme ad Hayao Miyazaki nel lontano gennaio 2018. In quell'occasione il regista aveva spiegato che quei paesaggi avevano ispirato la nascita di Totoro e che amava quei luoghi tanto da aver deciso di vivere proprio lì.
"Questo scenario è ciò che ha dato vita a Totoro. È importante per me, ed è per questo che vivo qui vicino".
La campagna, che fa parte del "Kitaakitsu/Kamiyasumatsu District Urban Green Space Conservation Project" attualmente gestito dalla città di Tokorozawa, mira a preservare l'area verde "Kaminoyama" (circa 1,5 ettari) e l'area verde “Akitsu no Mori” (circa due ettari). Perciò l'uno per cento delle entrate fiscali comunali individuali della città di Tokorozawa è stato destinato all'acquisto dei suddetti 3,5 ettari di terreno dai proprietari terrieri, ma sfortunatamente ciò non è sufficiente per prevenire lo sviluppo di terreni residenziali e la perdita di spazi verdi.
Fino ad ora la città di Tokorozawa ha investito 1,8 miliardi di yen per il progetto, con Miyazaki che ha donato 300 milioni di yen del proprio denaro alla causa. Tuttavia, i costi previsti sono stimati intorno ai 2,6 miliardi di yen ed è qui che entra in gioco la campagna di crowdfunding.
La campagna mira a raccogliere un totale di 25 milioni di yen, con singoli contributi fissati a 25.000 yen. Chi donerà tale cifra riceverà cinque riproduzioni di sfondi utilizzati nel Il mio vicino Totoro denominate: Grande albero di canfora e santuario, Grande albero di canfora, La casa di Totoro, Strada alberata di Zelkova, Campi Matsugo. Il set include anche una cornice che va bene per tutti gli sfondi.
Nel pacco ci sarà quindi il "grande albero di canfora e santuario" all'interno della cornice, mentre le restanti quattro opere saranno sigillate in una busta di plastica, separate fra loro con carta comune per proteggerle.
Per aumentare l'interesse per la campagna, il produttore e co-fondatore dello Studio Ghibli Toshio Suzuki ha scritto questo messaggio, pubblicato sulla pagina della campagna.
“Kaminoyama è il luogo in cui è nato il 'Il mio vicino Totoro'. Chiediamo la vostra collaborazione per il crowdfunding”.
Purtroppo la campagna è limitata al solo Giappone, poiché gli sfondi non possono essere spediti all'estero, ma nonostante ciò c'è stato un enorme supporto da parte dei fan locali: in questo momento infatti è stato raccolto l'86% dei fondi e restano da acquistare solo 36 set.
Una volta che la campagna raggiungerà il suo obiettivo, la città utilizzerà tutti i fondi raccolti per acquistare nell'anno fiscale 2023 i terreni per il progetto di conservazione dello spazio verde urbano.
Fonte consultata:
SoraNews
L'idea era nata durante una passeggiata che il sindaco Fujimoto aveva fatto assieme ad Hayao Miyazaki nel lontano gennaio 2018. In quell'occasione il regista aveva spiegato che quei paesaggi avevano ispirato la nascita di Totoro e che amava quei luoghi tanto da aver deciso di vivere proprio lì.
"Questo scenario è ciò che ha dato vita a Totoro. È importante per me, ed è per questo che vivo qui vicino".
La campagna, che fa parte del "Kitaakitsu/Kamiyasumatsu District Urban Green Space Conservation Project" attualmente gestito dalla città di Tokorozawa, mira a preservare l'area verde "Kaminoyama" (circa 1,5 ettari) e l'area verde “Akitsu no Mori” (circa due ettari). Perciò l'uno per cento delle entrate fiscali comunali individuali della città di Tokorozawa è stato destinato all'acquisto dei suddetti 3,5 ettari di terreno dai proprietari terrieri, ma sfortunatamente ciò non è sufficiente per prevenire lo sviluppo di terreni residenziali e la perdita di spazi verdi.
Fino ad ora la città di Tokorozawa ha investito 1,8 miliardi di yen per il progetto, con Miyazaki che ha donato 300 milioni di yen del proprio denaro alla causa. Tuttavia, i costi previsti sono stimati intorno ai 2,6 miliardi di yen ed è qui che entra in gioco la campagna di crowdfunding.
La campagna mira a raccogliere un totale di 25 milioni di yen, con singoli contributi fissati a 25.000 yen. Chi donerà tale cifra riceverà cinque riproduzioni di sfondi utilizzati nel Il mio vicino Totoro denominate: Grande albero di canfora e santuario, Grande albero di canfora, La casa di Totoro, Strada alberata di Zelkova, Campi Matsugo. Il set include anche una cornice che va bene per tutti gli sfondi.
Nel pacco ci sarà quindi il "grande albero di canfora e santuario" all'interno della cornice, mentre le restanti quattro opere saranno sigillate in una busta di plastica, separate fra loro con carta comune per proteggerle.
Per aumentare l'interesse per la campagna, il produttore e co-fondatore dello Studio Ghibli Toshio Suzuki ha scritto questo messaggio, pubblicato sulla pagina della campagna.
“Kaminoyama è il luogo in cui è nato il 'Il mio vicino Totoro'. Chiediamo la vostra collaborazione per il crowdfunding”.
Purtroppo la campagna è limitata al solo Giappone, poiché gli sfondi non possono essere spediti all'estero, ma nonostante ciò c'è stato un enorme supporto da parte dei fan locali: in questo momento infatti è stato raccolto l'86% dei fondi e restano da acquistare solo 36 set.
Una volta che la campagna raggiungerà il suo obiettivo, la città utilizzerà tutti i fondi raccolti per acquistare nell'anno fiscale 2023 i terreni per il progetto di conservazione dello spazio verde urbano.
Fonte consultata:
SoraNews
Sarebbe bello se accadesse più spesso e non solo grazie alla spinta di qualche opera famosa.
Se qualcuno vuole comprare alcuni miei terreni a caro prezzo per trasformarli in parco sono disponibilissimo a venderli!
Nulla al momento, ma qualche super ricco potrebbe sempre comprarle per costruirci una megavilla immersa nel verde e recintare il tutto in maniera che ci entri solo una ristretta cerchia di persone, ad esempio.
Inoltre i piani regolatori vengono decisi con largo anticipo, e si basano sulle previsioni di sviluppo di una città. Ma tali previsioni non sono sempre accurate logicamente. Nel comune dove abito hanno reso edificabili molte aree negli ultimi 20 anni, perché prevedevano uno sviluppo urbano, ma dopo il 2008 solo in pochissime di queste aree hanno costruito nuovi edifici.
L'idea di dare qualcosa "in cambio" è buona e se non altro spingerà almeno a conoscere l'inziativa prima di tutto.
Certo, come se fosse facile farlo... 😂
Inoltre il/i proprietario/i di quei terreni non sarebbe certo contento di perderci soldi, perché il valore diminuirebbe notevolmente, e potrebbe pure fare causa comune, magari vincendo la causa!
Quindi la cosa più sensata è acquistarlo ora al prezzo di mercato e farci un parco. Anche perché se non ci sono vincoli paesaggistici o naturalistici il proprietario di un terreno non edificabile può comunque decidere di tagliare gli alberi in quel terreno.
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