Giorni fa vi avevamo parlato in questa news che l’editore francese JBE Books avesse annunciato un’edizione “tutto in uno” di One Piece, ovvero un volume unico lungo 21.540 pagine nel quale sono presenti i primi 102 volumi del manga; l’albo è un’edizione limitata con soli 50 volumi disponibili a 1900 euro, ed è corretto precisare che è andata prontamente sold out.
Bene, ricordate? Stando alle dichiarazioni rilasciate da Keita Murano, membro della divisione che cura i diritti internazionali per la Shueisha, a un giornalista del The Guardian, si può affermare la JBE Books non ha avuto mai l’autorizzazione per stampare il volume: “il prodotto non è ufficiale, non abbiamo mai dato il permesso per stamparlo. In Francia solo Glènat ha i diritti per pubblicare One Piece”.
Un portavoce della JBE Books ha dichiarato che non può esserci violazione di copyritght in quanto è fisicamente impossibile leggere il libro, il quale, inoltre, è stato chiamato ONEPIECE (ovvero tutto attaccato, senza lo spazio) ed è stato venduto come “pezzo di arte avanguardista”. Per l’opera è accreditato l’artista Ilan Manouach che descrive il pezzo come “la materializzazione di un ecosistema saturato dai media”.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Bene, ricordate? Stando alle dichiarazioni rilasciate da Keita Murano, membro della divisione che cura i diritti internazionali per la Shueisha, a un giornalista del The Guardian, si può affermare la JBE Books non ha avuto mai l’autorizzazione per stampare il volume: “il prodotto non è ufficiale, non abbiamo mai dato il permesso per stamparlo. In Francia solo Glènat ha i diritti per pubblicare One Piece”.
Un portavoce della JBE Books ha dichiarato che non può esserci violazione di copyritght in quanto è fisicamente impossibile leggere il libro, il quale, inoltre, è stato chiamato ONEPIECE (ovvero tutto attaccato, senza lo spazio) ed è stato venduto come “pezzo di arte avanguardista”. Per l’opera è accreditato l’artista Ilan Manouach che descrive il pezzo come “la materializzazione di un ecosistema saturato dai media”.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Cosa ho letto di preciso?
Secondo me ne pagheranno le conseguenze.
per dare modo a chi vuole recuperare il manga di farlo con un edizione nuova di zecca
non possono no ,qualsiasi marchio o logo registrato per usarlo devi pagare
Una precisazione, è meglio distinguere i due aspetti, ovvero quello del diritto d'autore (quello che comunemente definiamo come copyright, quindi all'espressione creativa dell'opera, in questo caso fumetto) con il diritto industriale (relativo invece a loghi, marchi, brand et similia, quindi in questo caso il nome "One Piece", la scritta One Piece con le immagini che diventa identificativa del prodotto etc...)
Dal punto di vista del diritto d'autore si potrebbe discutere ma io individuo comunque la violazione nel fatto che l'opera nel suo insieme potrebbe permettere la fruizione di un contenuto coperto. Sebbene sia palese che comunque questo "libro" non possa essere letto così com'è, nulla mi vieta di disassemblarlo e prendere ogni singola pagina per leggerla, rilegarla o farci quel che voglio. Che poi sia un'operazione anti-economica nulla cambia al concetto di fondo.
Dal punto di vista del marchio, è verissimo che hanno usato alcune tecniche per evitare la riproduzione pedissequa, però al contempo hanno fatto di tutto per ricollegare i due prodotti, in maniera da trarre vantaggio indebito dalla notorietà della saga. Si tratta di un caso neanche troppo particolare di parassitismo del marchio, ovvero dello sfruttamento di un marchio più celebre per vendere il proprio prodotto.
Poco cambia se il prodotto è collocato nel mondo dell'arte in quanto presentato come opera d'arte avanguardista; non solo è dubbio che ne abbia le caratteristiche ma, al contempo, sfrutta così tanto l'opera principale da rendere questo altro dettaglio ininfluente. Questa "opera d'arte" attira, interesse e vende perché è relativa a One Piece, non per un suo valore intrinseco.
Una paraculata degna della lunghezza dell' UNPEZZO che hanno creato...
non lo hai capito perché alla fine manca:
"come fosse Antani"
Quindi seguendo la loro logica potrei unire tutti insieme i fumetti di Asterix e Obelix creandi un'opera simile, chiamarlo ASTERIXOBELIX, fallo passare per opera d'arte e non pagare copyright ?
Per farlo puoi farlo, non è detto che la passi liscia però! 😂
Non è diverso da chi vende fanart o gadget artigianali, dubito seriamente che chi vende bacchette di HP su Facebook o fa fanart su commissione paghi i diritti ai proprietari. Solo che se quelli la spuntano perché nessuno si prende la briga di setacciare il web, loro si sono puntati addosso il riflettore.
Qua se la sono giocata anche con ONEPIECE nel senso che il loro testo è un unico blocco; la cosa a mio parere poteva anche funzionare come parodia (sulla quale esistono deroghe alla proprietà intellettuale) ma con due condizioni che non hanno rispettato:
1) non inserire il testo all'interno, se non magari nelle pagine potenzialmente visibili... così ti proteggevi dall'accusa di violazione del copyright. Se un cliente mi avesse detto di farlo personalmente avrei stampato su ogni pagina un conglomerato di pagine tutte assieme così da renderlo di fatto impossibile da leggere e, al contempo, sottolineare ancora di più il carattere di blocco monolitico
2) rendere plateale in copertina e nel supporto alla vendita (sito, post, pubblicità,...) che si tratti di una parodia che omaggia la serie e gioca con ironia sul nome stesso.
Non è fisicamente impossibile leggere. Scomodo, ridicolo o estremamente complicato, ma fisicamente impossibile no. Lo sarebbe solo se le pagine fossero bianche.
Sul discorso ONEPIECE...sì è avanguardismo senza dubbio.
Si sono impegnati dai
Ehi, guarda Andy Warhol...
In Realtà roba cosi la vendono ancora
Per fartela breve: Conte Mascetti scansati che un sei nessuno! 🤣
La supercazzola livello Pro. 🤣🤣
volendo è sempre disponibile in digitale... Non c'è ancora tutto, ma ne esce 1 volumetto a settimana e siamo già all'83 (l'84 uscirà lunedì).
Praticamente One Piece in digitale dovrebbe essere completo entro febbraio 2023.
Non potendosi poi esaurire tutti potrebbero recuperarlo in qualsiasi momento, il prezzo per 102 volumetti sarebbe di 304,98€ che non è neanche così caro.
PS. Questione violazione, non c'è dubbio che ci sia. Il copyright non è così limitato da proteggere l'opera solo se è leggibile, anche una singola immagine del manga stesso è protetta da copyright.
Esistono solo un paio di eccezioni, il diritto di critica (se mostri parte di un'opera protetta da copyright per farne la critica puoi farlo senza chiedere il permesso) e lato parodie/meme e simili.
Non mi risulta esistano deroghe per le "opere d'arte".
Considerato il prezzo dell'articolo e il fatto che l'operazione è stata abbastanza professionale dubito potranno passarla liscia.
Due cose sono abbastanza palesi:
- A prescindere dal nome usato in copertina sono chiaramente visibili immagini coperte da copyright
- è stato pubblicizzato il fatto di poter leggere tutto One Piece dall'inizio alla fine, a meno che le pagine non siano bianche o incollate non è quindi impossibile leggerlo tutto, è solo scomodo.
Ecco, ti risulta male...guarda il caso delle opere di Xavier Marabout ad esempio! 😜
http://www.art-marabout.com/herge-hopper/
Una cosa simile era successa l'altro hanno con un Custom di una scarpa della Nike!
Sicuramente c'è chi l'ha comprato per rivenderlo a caro prezzo, anche se non sono sicuro quanti potrebbero essere interessati a comprare qualcosa del genere... vabbè che ci sono collezionisti di One Piece (o altro) che comprerebbero tutto quello associato alla serie, che sia ufficiale o meno.
Non funziona esattamente così. Anche prescindendo dal fatto che il diritto d'autore varia da stato a stato (per esempio negli ordinamenti anglosassoni vige il fair use, anche se con alcune differenze in base alle singole normative, e così via...), non è vero che nella maggioranza dei casi il copyright scatta per qualunque utilizzo. Di solito la violazione del copyright scatta "principalmente" quando si entra (o potrebbe entrare) in concorrenza con gli utilizzi dell'opera e/o quando il materiale coperto è attrazione unica e/o principale dell'oggetto cui attiene.
Per fare un esempio, nella maggioranza degli ordinamenti se preparo una copertina di un libro e sullo sfondo della copertina, dietro magari a un ritratto del protagonista, metto varie vignette tratte da fumetti diversi (che magari hanno un significato, magari è la storia di un lettore di fumetti che si immedesima troppo nelle storie), l'utilizzo di singole scene con ogni probabilità sarà accettabile (anche se perfettamente riconoscibili) perché non c'è sfruttamento parassitico, non è oggetto principale e non è di certo non mi pone in concorrenza (non è che chi prende questo libro non comprerà i fumetti a causa di quella singola immagine ripresa). Del tutto diverso sarebbe il discorso se invece io usassi come copertina una vignetta.
In questo caso la violazione persiste perché la fruibilità mette l'opera in concorrenza con i fumetti in vendita (o potenzialmente vendibili) e al contempo c'è sfruttamento parassitico perché di fatto vende perché basata su onepiece.
Molto probabilmente se fosse stato realizzato come pezzo unico, pubblicizzato come tale e non immesso nel mercato (o comunque con immissione secondaria), il margine di azione sarebbe stato più ampio (non sono sicuro sarebbe passata, ma se fossi stato io un eventuale avvocato difensore avrei detto che ci sarebbe stata qualche possibilità...); così la vedo molto grigia.
Sempre che Shueisha & co. abbiano intenzione di ricorrere all vie legali nei confronti di questa operazione. Non è scontato lo facciano.
Ilan Manouach, l'artista in questione, aveva già pubblicato nel 2012 Katz, derivato del ben più celebre "Maus" di Art Spiegelman, che si presentava pressochè identico al fumetto originale se non per il fatto che tutti gli animali erano stati "piratati", e trasformati in gatti. La casa editrice di Spiegelman gli fece causa e Manouach fu costretto a bruciare le copie della sua opera.
Evidentemente si è tardi a imparare la lezione, daje che si fa il bis 👍
Interessante...
Non credo l'artista abbia intenzione di imparare nulla, l'unica cosa che importa è attirare l'attenzione, no?
già ma l'incubo é che poi, alla decima volta, si finisce a considerare la cosa lecita, sob
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