Shin'ichirō Watanabe, famoso per aver creato la serie cult Cowboy Bebop, ha rilasciato un'intervista a Ollie Balder per Forbes, in cui si parla della sua carriera e... del live action made in Netflix. Vi riportiamo in traduzione un estratto di un ben più corposo contributo:
"Sin da piccolo sono stato interessato sia dal cinema che dall'animazione e quando ho dovuto scegliermi un percorso professionale ero indeciso. Quando accadde era il 1984, l'anno in cui uscirono Nausicaa della valle del vento, Macross: do you remember love? e Urusei Yatsura 2: Beautiful Dreamer. Guardando quegli anime mi sono accorto che l'animazione giapponese era migliore del live action, quindi ho deciso di dedicarmi a loro. Volevo fare anime originali sin dall'inizio, non adattare qualche famoso manga." In realtà, gli sarebbe piaciuto anche fare il musicista ma si è reso presto conto di essere negato. Al che ha intrapreso la strada dell'audiovisivo ma con un occhio di riguardo per la musica: ha deciso che l'avrebbe sfruttata al meglio nelle sue opere.
Racconta poi di come è entrato in Sunrise e della sua esperienza con Blue Comet SPT Layzner, il primo anime cui ha partecipato come project manager: "sostanzialmente mi occupavo di faccende domestiche e logistica: guidavo la macchina e chiedevo telefonicamente ai designers di sbrigarsi". Un lavoro poco creativo ma si trovava bene con il team, un folle e amichevole gruppo di amanti del cinema e del sakè con cui organizzava spesso serate insieme.
La mancanza di libertà creativa però è qualcosa che lo ha tormentato parecchio nei primi tempi, fino a quando approda nel team impegnato su Macross Plus, il primo anime in cui riesce a esprimersi di più. Qui, però, risulta essere co-regista assieme a Shoji Kawamori (Macross: do you remember love?, I cieli di Escaflowne) che tendeva a voler accentrare molto del lavoro. Lui faceva sostanzialmente da assistente.
A questo punto della chiacchierata, Watanabe ne approfitta per condividere un interessante insight su Sunrise: "Al tempo Sunrise non assumeva come dipendenti i registi, quindi quando sono diventato regista d'episodio il mio contratto si è sciolto, il che significa che sono diventato un freelancer."
Stufo della poca libertà accetta la proposta di Bandai di creare un anime per vendere modellini di astronavi, accodandosi al boom di Star Wars e la minaccia fantasma. Il loro design è scelto tramite un concorso tra designer e vince quello di Kimitoshi Yamane (design di Bubblegum Crisis, Spriggan, Mobile Suit Gundam SEED HD), il più realistico. Era l'approccio che volevano.
Il regista condivide anche la storia del nome della serie: "Originariamente doveva chiamarsi Nagareboshi Bebop (Stella cadente Bebop) ma abbiamo avuto problemi di copyright, così come con la versione inglese del nome "shooting star bebop". È stata Keiko Nobumoto che ha pensato di chiamare "cowboy" i cacciatori di taglie e di usarlo nel titolo dell'anime. Io e lei avevamo molto in comune e comunicavamo bene."
Gli viene poi chiesto di Yoko Kanno (Ghost in the shell SAC, Jin Roh, Sakamichi no Apollon), figura impossibile da tralasciare quando si parla di Watanabe e delle sue opere. Il regista ha conosciuto i lavori della compositrice per via del suo lavoro su Macross Plus: "Ha inviato una demo con tanti stili diversi di musica. Incredibile pensare che li avesse composti tutti lei. [...] Dal momento che volevo fondere blues e jazz con astronavi, sapevo che Yoko Kanno poteva riuscirci".
Poi si sbilancia a parlare del live action Netflix:
"Mi hanno mandato un video da supervisionare e controllare. Inizia con la scena al casinò che mi ha reso molto difficile continuare la visione. Mi sono fermato lì quindi ho solo visto l'inizio. Sicuramente non era Cowboy Bebop e mi sono reso conto che avrebbe potuto esserlo solo se fossi stato coinvolto. Forse avrei dovuto farlo. Ma almeno ora l'anime originale vale molto di più."
Sono state molte le richieste di creare qualcosa di simile a Cowboy Bebop ma il suo grande terrore è quello di ripetersi e crogiolarsi nella comfort zone. Per fare un'opera interessante sente il bisogno di tentare qualcosa di nuovo.
Dal suo amore per i film chambara (filone cinematografico giapponese di cappa e spada), come la serie di Zatoichi, è nato Samurai Champloo, ma sentiva la necessità di svecchiarlo e renderlo fresco; così ha pensato subito a metterlo in relazione con la musica hip-hop. "Ho sentito che hip hop e samurai potessero avere qualcosa in comune. L'anima fondamentale dell'hip-hop risiede nel campionamento perché un musicista può prendere pezzi vecchi e usarli come nuovi. E così, il pensiero di poter usare qualcosa di vecchio, come parti di film chambara, in modo innovativo è stato il punto di partenza per Samurai Champloo".
Space Dandy invece è nato dal desiderio di fare una folle commedia spaziale con la musica degli anni Ottanta, un po' come I guardiani della Galassia uscito in quel periodo e con il quale ha molto in comune.
Watanabe, a questo punto, accenna ai suoi lavori in corso, affermando che al momento sta lavorando a un nuovo titolo, ma che quasi tutte le richieste che riceve arrivano dagli USAm con budget circa doppi rispetto a quelli giapponesi.
Conclude ricordando la sua esperienza per The Animatrix. Il suo produttore, Spencer Lamm, non gli ha lasciato dei bei ricordi: "Mi faceva un sacco di richieste stupide solo per potersi firmare come presente nell'opera, e le ho rifiutate. Ma non potevo rifiutarle tutte, bisognava scendere a compromessi. Da lì ho imparato a gestire chi voleva mettersi in mezzo. Avrei capito se le richieste fossero state delle Wachowski, le creatrici originali di Matrix, ma lui non c'entrava niente. Mi disse che se non l'avessi convinto non avrebbe portato a loro il mio lavoro".
E così si conclude l'intervista ad un maestro dell'animazione giapponese che ha voluto condividere i momenti salienti della sua vita che qui vi abbiamo riportato.
Ne approfittiamo per ricordare che Macross Plus, Cowboy Bebop e Space Dandy sono stati portati in Italia da Dynit, Samurai Champloo da Panini Video e The Animatrix, come la saga di Matrix, è un titolo Warner Bros.
Fonte consultata:
Forbes
Noooo ma chi lo avrebbe mai detto, scherzi a parte porcheria rara il live action di Bebop e se penso che Netflix ne ha altri 4/5 in cantiere tratti da anime mi vengono i brividi, specie considerando che fra i titoli che si sono presi Bebop poteva essere ancora uno dei più semplici da adattare come serie....
Le dinamiche tematico-narrative che porta avanti Netflix semplicemente sono troppo diverse da quelle dell'animazione nipponica (soprattutto del passato).
Anche l'intervento diretto dell'autore nel progetto avrebbe potuto essere stravolto nel prodotto finito, o rivelarsi comunque inutile.
adesso quelli che hanno adorato la serie (coff coff Victorlaszlo88 coff coff) che andavano contro i "Fan Tossici" della serie originale come gli chiamano loro a cosa si attaccheranno dopo aver saputo che l'autore originale odia l'adattamento Netflix?
Lo sapevamo tutti che Cowboy Bebop di Netflix non avrebbe mai potuto essere non dico all'altezza dell'originale, ma almeno essere un valido omaggio. Le persone coinvolte nel progetto volevano semplicemente riscrivere Cowboy Bebop quasi da zero per adattarlo alla famigerata "sensibilità moderna", senza nemmeno un po' di rispetto per l'opera originale. E questi sono i risultati. E la stessa cosa è successa con Knight of the Zodiac, almeno la prima parte, poi si sono rinsaviti un po', anche se troppo tardi.
P.S. Macross plus a me è piaciuto molto…
Te hai paura di quello, io non oso immaginare cosa mi combineranno con Hellsing e Made in Abyss fuori da netflix, i brividi
Mah...immagino che non combineranno grandi disastri con One Piece, anche perché la storia di base è alquanto semplice.
Ma non si può mai dire.
Ah guarda Made in Abyss è probabilmente uno degli ultimi anime dai quali cercherei di farci un live action, principalmente per l'aspetto dei personaggi poco realistico e "proporzionato" (se così si può dire), quindi immagino già che sarà un disastro
Ma nessuno che pensi invece a qualcosa di più semplice e meno rischioso come fare un'adattamento pari pari di Monster, magari giusto facendo 30 episodi invece che 70 ma raddoppiandone la durata, proprio come le più note serie crime/giallo/poliziesco che mi pare abbiano episodi abbastanza lunghi
Non credo che sarebbe cambiato molto. Anche con lui alla guida, al massimo avrebbero fatto una versione live dell'anime, e avremmo avuto due versioni della stessa storia. A che servirebbe?
Semplicemente il live non andava fatto, perché l'anime è perfetto così com'è.
Chi vuole, può guardarsi l'anime.
Il problema maggiore del live di Netflix è che però hanno cercato di inserire nella serie tutti i loro "messaggi sociali", e tra personaggi gay, race swap, e strong women, si sono dimenticati di scrivere una storia decente.
Di buono c'è che effettivamente come dice anche lui, adesso l'anime vale effettivamente di più.
Lui rimane comunque un gigante, sempre attento a non ripetersi, ma a creare nuove miscele, e poi nessuno da cosi importanza alla musica come fa lui.
Madonna mia Monster avrebbero già tutto scritto, dovrebbero solo fare dei casting decenti: niente effetti speciali, coreografie strane... Però poi penso a come è uscito death note che anche quello si sarebbe dovuto scrivere da solo e invece...
Eh già, non sono proprio in grado di fare un live action decente. Perfino con la versione hollywoodiana di Oldboy sono stati in grado di produrre qualcosa di veramente deludente, nonostante ci fosse un regista che ho sempre apprezzato, ed attori di grande calibro.
Non ci sta una soluzione, non importa chi ci mettono, non importa come lo realizzano, troverete sempre qualcosa di deludente.
Caso analogo anche se non è un live action si sta trovando con il nuovo anime di Trigun, dove esce sempre la frase "non è Trigun"
Le critiche che si sentiranno su One Piece saranno minimo che il protagonista non sta a dire "pugno gum gum" o perchè il protagonista non mangia come un porco.
Indifferente, basta che sia qualcosa di decente e non indecente come il live action di Cowboy Bebop. Tutto qua. Non si pretende tanto in fondo.
rettifica decente?
Alita è decente.
Ghost in the shell è decente.
Detective Pikachu è decente.
Sonic è decente.
Conti fatti pretendete anche troppo, manco i cinecomics avrebbero vita lunga se per ogni film la fate pesare.
La serie Netflix non l'ho trovata orribile come tanti dicono, soltanto deludente, con una sceneggiatura debole e qualche rarissima buona trovata.
E dire che Cowboy Bebop, quello vero, è una delle serie più "occidentali" di sempre, non a caso è più amato qui e in America che non in Giappone. Non c'era neanche da sforzarsi per renderlo "inclusivo", lo è già di suo. Con la gente giusta e intenti giusti, non sarebbe stato troppo difficile creare qualcosa che ne rievocasse, almeno in parte, il mood in maniera decente. Non eguagliarlo nè tantomeno superarlo, certo, quello è impossibile.
E' vero, il fandom esagera su entrambi i fronti. Ma il problema è che, quando si tratta di live action occidentali, più che sperimentare si fanno pasticci, affidando il tutto a gente senza competenza in materia, che non sa niente di anime e si limita ad "americanizzare" il tutto. Che non puntano ad un pubblico specifico, bensì a rendere fruibili alle masse i live action in questione.
Su Anime News Network è riportata l'intervista completa, dove Watanabe racconta quello che gli successe quando lavorò ad Animatrix e gli avevano affibbiato un tizio senza arte nè parte che nessuno ha mai sentito nominare che si era messo subito a sindacare su questo e su quello. https://www.animenewsnetwork.com/interest/2023-01-27/shinichiro-watanabe-spills-the-tea-on-the-live-action-cowboy-bebop-the-animatrix/.194229
E comunque non è che i giapponesi siamo immuni a queste cavolate, basti pensare ai due live action di AoT (che Hollywood vuole pure remakare, peggio mi sento).
Adesso si vedrà con One Piece e YuYu Hakusho cosa avranno combinato.
Poco tempo fa c'è stato l'annuncio che i Duffer Brothers lavoreranno ad un nuovo live action su Death Note, quindi forse stanno cominciando a capirla che non devono affidare titoli importanti manganime a gente a caso. Stranger Things può piacere o non piacere, ma non si può certo dire che i suoi creatori non sappiano lavorare. Se la cosa andrà in porto, non ho idea quanto effettivamente conoscano Death Note e l'animazione giapponese in genere, fino a che punto saranno coinvolti in questo progetto e quanta libertà creativa gli daranno; almeno però stavolta non sarà un disastro.
Sì, in effetti Ghost in the Shell è un film decente. Viene criticato più che altro per via del whitewashing spudorato. Incredibile, nel 2017, l'ingenuità e la faccia tosta di produttori, registi e sceneggiatori: sarebbe bastato qualche piccolo escamotage di sceneggiatura per nullificare il problema, e senza neanche cambiare il cast.
Anche Alita è un film discreto, e infatti gran parte del fandom l'ha accolto abbastanza bene.
No, Alita e sufficente, non decente, Ghost in the Shell è pessimo, Detective Pikachu non lo considero neanche, il primo Sonic era abbastanza divertente.
MA non serve a nulla se vengono ancora prodotte robe come Death Note, Cowboy Bebop, Resident Evil (tutta roba di Netflix ovviamente)
Bah, è già stato detto e ridetto perché. E sinceramente non ho tempo di ripetermi.
In ogni caso anche la critica l'ha bocciato sonoramente, non solo il pubblico (strano, ma vero!).
Invece di essere curioso, dovresti semplicemente augurarti che facciano di meglio la prossima volta. Ma dubito che lo faranno. Vediamo il prossimo disastro quale sarà. Akira è ancora in ballo.
Solo i dialoghi?? MAGARI FOSSERO SOLO QUELLI. E già quelli però facevano abbastanza pietà. Ma anche i cambiamenti dei personaggi immotivati. Totalmente immotivati. Una produzione PESSIMA dall'inizio alla fine. E di più non ho voglia nemmeno di ricordare. Voglio assolutamente dimenticare questa serie.
Tra qualche anno scommetto che ci riproveranno...sarà divertente vedere se riusciranno a fare di peggio.
Si vabbè, "piacevole". Piacevole come un calcio negli stinchi.
Tanto piacevole che anche il regista della serie originale non poteva esimersi dal criticare questa "serie".
Se poi a qualcuno piace ok. Ma come ha detto Watanabe quella non era Cowboy Bebop. Era un'altra roba, che per sbaglio ha usato alcuni elementi di Cowboy Bebop.
Ripeto, definire pessima la serie tv di Cowboy Bebop è da ignoranti in materia.
Jet nero, Faye lesbica, Julia cattiva, Glen gay, Ein robot, Vicious piagnucolone...
Se non sono cambiamenti immotivati questi.
Mmm. No.
Macché, non hai capito che il problema è la qualità della produzione, non il fatto che sia fedele al 100%. Il film coreano di Oldboy si prende alcune licenze, soprattutto riguardo ad un personaggio, ma per il resto dimostra di aver capito ed apprezzato l'opera originale.
Non posso dire lo stesso per Cowboy Bebop.
Definiamo qualità produttiva perchè mi pare ci sia confusione, in questo particolare caso se si parla di regia, fotografia e effetti speciali non c'è alcun dubbio che sia tutto sufficiente se non addirittura qualcosina sopra. Fatta questa dovuta premessa il prodotto scade nel solito stupro di una ip già esistente per essere usata come veicolo di messaggi che non c'entrano una sega con cosa l'autore originale voleva. E qui mi verrò risposto al solito "eh ma non vi va mai bene niente", "eh ma siete incontentabili", "eh ma se non vi piace non guardatela"... al quale io potrei benissimo rispondere "tu regista/sceneggiatore hai una visione? Un'idea che pensi possa funzionare? Un sotto testo a cui tieni particolarmente che vorresti diffondere con la tua arte? Perfetto son contentissimo, creiamo una nuova proprietà intellettuale e infarciamola di tutto quello che ci viene in mente" Ora perchè questo non viene fatto? Perchè questa gente sa perfettamente che nessuno guarderebbe qualcosa del genere se non avesse un nome altisonante sotto il culo e qui sta il problema, e qui i fan (a mio parere giustamente poi a ognuno il suo) si innervosiscono. Esiste il tocco autoriale e Bebop in questo caso poteva tranquillamente essere riportato senza essere 1:1 ma comunicando comunque in chiave diversa i messaggi dell'autore originale e invece l'han buttata in caciara, basti solo vedere a come han trattato un pg come Gren che è diventato la parodia di se stesso. E tutto questo pippone che sto facendo è rafforzato da esempi virtuosi di gente che invece ha CAPITO il materiale da cui prendeva riferimento e ne sono nate ottime opere, le avete citate: Alita è un ottimo prodotto, GITS ha dei problemi ma resta a suo modo godibile imho, Sonic sono ottimi film per famiglie ma io vi aggiungo anche il primo Silent hill che reputo un grande esponente in questo ambito.
A me da davvero fastidio che chi critica venga visto sempre e solo come hater babbuino che non si fa andare bene la merda che gli propinano giù per la gola, questi franchise son diventati cosa sono oggi perchè un sacco di stronzi come me si sono appassionati, han comprato merchandise, blu ray, magliette... e li han tenuti in vita tutti questi anni e adesso dopo che vedi una delle tue opere preferite distorta al punto da essere irriconoscibile manco sei libero di criticare? Siamo seri? Io rispetto il libero pensiero di chiunque ma che mi si venga a dire che roba come questa è criticata a sproposito lo trovo veramente superficiale. Ci vorrebbe semplicemente rispetto, in primis da chi questi progetti li sviluppa.
I miei due cents sulla cosa.
La serie era godibile e fatta in maniera decente, ma di Cowboy Bebop aveva solo il nome.
Non è colpa degli hater se la serie è andata male, è andata male perché non ha convinto nessuno a causa di una scrittura sbagliata e di personaggi stravolti.
L'avessero fatta meglio, non ci sarebbero stati hater, o al massimo ce n'è sarebbero stati di meno e avrebbe preso voti più alti nelle recensioni.
La colpa è la loro.
Ad esempio, The Last of Us che è iniziato due settimane fa è fatta benissimo, e nonostante le differenze con il materiale originale, quasi nessuno si sta lamentando, perché la serie è bella, ed è già stata rinnovata per la seconda stagione.
Chi critica lo fa per un motivo, non per dare aria alla bocca.
Non proviamo a rigirarla, ho di proposito tralasciato sceneggiatura e dialoghi, ho parlato solo di lato tecnico perchè solo in quello è salvabile, e basta. Credi sia un caso che pure il creatore originale si sia detto contro al progetto una volta visto il risultato oppure siamo tutti stupidi lui compreso? Ciò che non vedete è come questi prodotti tanto derivativi risultino inconcludenti anche se presi a se nella loro bolla senza considerare il materiale d'origine. Operazioni del genere vengono fatte in primis per andare incontro ai fan che invece si ritrovano qualcosa che va in direzione opposta a cosa era lecito aspettarsi ma anche i casual dell'ultima ora se hanno due neuroni funzionanti lo vedono quando una sceneggiatura, dei dialoghi o gli stessi personaggi sono scritti male. Cosa succede quindi? Che operazioni del genere generano buchi di milioni di dollari che fanno scontenti tutti: loro ci han perso dei soldi, i fan non hanno avuto un prodotto all'altezza delle aspettative e i quattro gatti a cui la serie può anche essere piaciuta se la vedono cancellata e possono solo rifugiarsi a vedere l'originale che, come ha detto Watanabe, quanto meno ha preso più valore ora. Discuterne sta perdendo di senso ormai, mi pare sempre di parlare con dei muri, ma non sono tutti idioti accecati dall'odio, ho già fatto esempi di opere che senza snaturare e facendo il loro hanno saputo farsi apprezzare e l'ennesimo nome lo han fatto pure qui sopra: cos'è? in quei casi si sono ravveduti tutti e stranamente chi critica si è smaterializzato per la durata di quei film/serie tv? No. Semplicemente era roba scritta bene tenendo conto del materiale originale che ne portava il giusto rispetto.
Ma poi veramente siamo arrivati a dare del coniglio a Watanabe? Quello dietro Samurai champloo, Macross plus e lo stesso Bebop? Se permetti credo abbia più voce in capitolo lui che Alex Garcia Lopez, giusto un pochino.
P.s. per lino degli allori
Criticare la sceneggiatura è criticare in grossa parte quella dell'anime visto che c'è n'è tanta del prodotto originale.
Proprio no, lo hanno detto gli autori originali che la serie avrà delle differenze, e i due episodi usciti ne sono la prova.
Ci si lamenta di poco, e a parte dell'attrice scelta per interpretare Ellie, non ricordo altre critiche.
Se dici una cosa del genere l'originale o non lo ricordi o non lo hai mai visto
E che ho detto? La critica grossa è per l'attrice e per la storia del virus, il resto è tutto uguale come sceneggiatura ovviamente tralasciando cose inventate perché il gioco con gameplay dura sulle 8 ore e quindi hanno dovuto inventare per forza di cose. Come col tuo collega vale lo stesso discorso, buon proseguimento anche a te
Pikachu e Sonic hanno avuto voti e recensioni per la gran parte positive, l'unica nota è che molti hanno fatto notare che forse sarebbe stato meglio fare un film sui Pokemon che uno su Detective Pikachu, dato che è un semplice spin off della serie tra l'altro quasi privo di combattimenti, e prevedibilmente ha incassato molto meno del previsto
penso abbiano scelto Pikachu come test di prova, più semplicistico da adattare e si presta per un film autoconclusivo
Bah, rosicata perché non è stato coinvolto? Forse, ma se fosse stato coinvolto forse a quest'ora avremmo avuto il Cowboy Bebop love action dei nostri sogni (o quasi, perché quello sarebbe stato con Keanu Reeves da giovane)
La serie di Cowboy Bebop è stata cancellata perché ha avuto poche visual, lo ha detto Netflix.
Netflix è solita cancellare serie non appena non raggiungono le loro aspettative di visualizzazioni, questa cosa la fa spesso.
Il problema quindi è della serie live action di Cowboy Bebop in sé, che probabilmente non aveva tutte queste flotte di fans che gli hanno garantito un minimo di visualizzazioni.
Poche visualizzazioni = serie cancellata.
appunto questo, ancora molti a credere che le serie vengono cancellate per la qualità, quello che conta sono solo e soltanto le visualizzazioni.
Cancellano serie ogni settimana con molte serie buone, molte delle serie cancellate avevano in comune di avere budget più alti.
Dark Crystal è stata una delle serie meglio recensite su Netflix, ma in visualizzazioni è stato uno dei loro peggiori flop tanto da cancellarla.
Come ci sono serie peggiori, che hanno ottenuto più stagioni.
Con Cowboy Bebop avevano anche detto che la seconda stagione sarebbe costata di più, l'hanno tagliata anche per i costi.
Ehehehe, c'entrano anche le recensioni. Infatti il film di Death Note era stato molto visto all'epoca, eppure non hanno fatto un seguito, semplicemente hanno deciso di realizzare una serie ex novo.
non stanno a leggere ogni reazione o recensione che esce, conta le visualizzazioni...ebbene si la nuova serie di death note nasce dopo il ricavo che ha fatto il film, altrimenti lasciavano perdere l'IP e basta.
Della nuova serie ancora non si sa nulla, un tempo si diceva un sequel alla lontana ma più attinente all'opera originale..come per il sequel di Suicide Squad.
Infatti non ti parlo di reazioni, ti parlo di recensioni della critica! Quelle contano parecchio. Perché influenzano inevitabilmente le persone che magari non hanno ancora visto una serie o un film.
Che la critica e le recensioni influenzino non saprei, almemo non ci riescono un granché.
Due esempi :
1)Venom la critica e le recensioni non erano positive eppure è stato un successo al cinema.
2)Suicide Squad di Gunn la critica e le recensioni sono state abbastanza favorevoli eppure il film è stato un fiasco al cinema.
Ma di esempi se ne possono fare tantissimi, tipo i film di Fast and Furious quasi sempre demoliti dalla critica e dalle recensioni, eppure vanno bene al cinema. Ecc
Ovviamente ci sono le eccezioni che confermano la regola. Robe che fanno casino come Fast & Furious attireranno sempre un sacco di spettatori.
Mentre Cowboy Babop, vedi il trailer e dici "che roba è questa?" E poi leggi le recensioni e capisci che è meglio lasciar perdere.
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