J.K. Rowling, celebre autrice della saga di Harry Potter, è tornata ancora una volta a far parlare di sé. Già nelle ultime settimane il suo coinvolgimento nella produzione del videogioco Hogwarts Legacy ha scatenato l'ira dei fan, che adesso vogliono boicottare il gioco ormai prossimo all'uscita. Tuttavia, la scrittrice britannica ha rincarato la dose, pubblicando lo scorso weekend su Twitter un post in cui sottolinea nuovamente la sua posizione controversa nei confronti della comunità Transgender.
Nel tweet in questione, un meme contro le TERF (femministe radicali trans-escludenti) viene paragonato a una locandina anti-suffragista, ovvero a chi si opponeva alle attiviste del movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto alle donne:
Nel tweet in questione, un meme contro le TERF (femministe radicali trans-escludenti) viene paragonato a una locandina anti-suffragista, ovvero a chi si opponeva alle attiviste del movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto alle donne:
Same shit, different century. pic.twitter.com/Bn73NseF1n
— J.K. Rowling (@jk_rowling) January 29, 2023
Il meme sulla sinistra raffigura Lily Hoshikawa, personaggio transgender della serie anime Zombie Land Saga, con una pistola in mano mentre commenta "Chiudi quella ca**o di bocca, TERF". L'immagine risale al 2019, periodo in cui era stata utilizzata da un deputato inglese come esempio di abuso su Twitter durante i colloqui al parlamento nel Regno Unito.
Fonte Consultata:
J.K. Rowling (Twitter)
Già qui non partiamo benissimo, non è una cosa che si decide come si decide di che colore mettere una maglia.
Peccato che ad oggi la maggior parte delle persone continua a discriminare sulla base di queste cose.
Detto da chi si è offeso perché è stato definito cis... Direi che non sono proprio secondarie dato che fanno parte dell'identità di sé.
"Il campione è piccolo, ma comunque..."
La frase poteva finire con "il campione è piccolo".
Il campione è piccolo.
Lo studio non è significativo.
Fine.
Oltretutto le percentuali vanno maneggiate con MOLTA cura e possono facilmente indurre a conclusioni errate se non maneggiate da un matematico o da uno statistico. Qual è il campione totale? Dove e quando sono state registrate? Lo studio è stato condotto rispettando quali parametri?
E comunque il campione è piccolo? Non c'è più molto da dire.
Ripeto:
Con i dati a disposizione NON è dimostrabile che il pattern di violenza delle donne trans non sia identico a quello degli uomini. Infatti, secondo quello studio citato condotto nel 2019, il 60% circa di tutte le donne trans in carcere è lì per reati a sfondo sessuale, identificabili in un pattern di violenza maschili. Questa è la conclusione.
Uno studio non determini tu se sia significativo o no, sono numeri riguardanti persone reali ed eventi che sono successi, stai parlando implicitamente di 76 vittime di stupro/tentato stupro, vuoi farmi credere che non contano niente? Chiudere gli occhi e basta a che serve?
I pattern di criminalità sono correlati al sesso e non all'identità di genere. Su quale base è corretto aprire gli spazi delle donne a tutti coloro che vogliono reclamare un’identità femminile? Il punto è che con il self id chiunque, dal punto di vista legale, potrebbe accedervi. Ancora, come fai a fare distinzioni senza una legislazione chiara che tuteli i diritti di tutti? Fortunatamente nel Regno Unito stanno facendo dei passi indietro e nelle carceri femminili non ammetteranno più donne trans che hanno commesso reati a sfondo sessuale.
Comunque è evidente che continuare questa discussione è inutile perché non ci sono le basi per farlo ed è anche scocciante.
La frase non è stata riportata tutta appositamente. Se uno studio non è significativo, non lo è, anche nell'ipotesi che quello che si voleva dimostrare fosse giusto. "Non è dimostrabile che non lo è" non significa "è dimostrabile che lo è", ragion per cui il ragionamento è errato. I numeri vanno maneggiati con cautela.
Ripeto, perché non è significativo? Nel 2019, da numeri ufficiali del ministero della giustizia, di tutte le 129 donne trans in carcere il 58.9% era lì per reati a sfondo sessuale. Su quale base quindi dovrebbe essere corretto aprire gli spazi delle donne a tutti coloro che vogliono reclamare un’identità femminile?
Se vuoi chiudere gli occhi e ignorare la realtà fai pure.
Qualcuno, tra cui la Rowling, dovrebbe ascoltarsi e leggersi per bene il testo di questo pezzo (molto bello a prescindere da cosa dice). Chi non capisce l'inglese può benissimo trovare in rete la traduzione.
Poi però se dovesse venire fuori che pure Nik Kershaw è transfobico/omofobo/razzista/anti-qualcuno non prendetevela con me, lol.
Anche le donne omosessuali (o bisessuali) cis possono stuprare o molestare sessualmente. Sono una minoranza molto esigua ma non vuol dire che non esistono, e una qualunque di loro potrebbe benissimo entrare nel tuo stesso bagno o spogliatoio... Nessuna legge può proibirglielo, in Italia come in Arabia Saudita. Quindi che facciamo, vietiamo bagni pubblici e spogliatoi anche alle lesbiche e alle bisex nate donne e che tali vogliono rimanere?
No, è più come un gusto sul cibo, in generale non è una scelta. Il mio "sceglie" era inteso come "prende coscienza". Ciò detto i gusti nella vita possono rimanere sempre gli stessi o cambiare. Io voglio avere questa libertà, non mi piace l'idea che si vuole diffondere che uno debba avere sempre gli stessi gusti tutta la vita. Se io mi innamorassi di un uomo un giorno, per quanto io ad oggi preferisca le donne non vedo perché dovrei identificarmi come omosessuale, se poi più avanti mi innamorassi di una donna cosa sarei? Se un giorno mi svegliassi e prendessi coscienza di sentirmi da quel momento in avanti donna?
La rigidezza delle varie identificazioni è puro no-sense autoimposto.
Io mi sono offeso perché mi si vuole limitare la mia libertà. Questo è il primo dei miei principi.
La mia identità la conosco benissimo, e so benissimo che preferire uomini o donne e sentirsi uomini o donne è un aspetto del tutto secondario della mia stessa personalità a cui si tende a dare un'importanza primaria che non ha.
Che io sia maschio o femmina, preferisca maschi o femmine, stasera mi farò un bel piatto di spaghetti al pesto mentre guardo il tg e dopo mi andrò a fare una passeggiata chiacchierando con i miei amici.
In tutto questo il fatto che io preferisca donne o uomini o che mi senta donna o uomo non c'è alcuno spazio. L'argomento diventa importante solo quando ci si innamora di qualcuno o si decide di fare una transizione... ma è una delle tante fasi della vita, come cambiare lavoro. Ne parli solo quando lo fai, dopo chi se ne importa.
Prima cosa: il campione è troppo basso, dunque statisticamente poco significativo.
Seconda cosa: lo studio, o perlomeno quanto riportato, non prende in considerazione i totali della popolazione. Posso avere esattamente 2 donne trans su 2 entrambe in carcere per reati sessuali, questo renderebbe il 100% delle donne trans in carcere per reati sessuali. Ma questo dato non tiene conto della popolazione iniziale. Qual è l'incidenza di reati tra i trans in generale? Non è riportato. Magari è significativo, ma non è riportato, e questo rende i dati inutili. Un errore simile fu fatto nel processo a OJ Simpson, una storia che consiglio sempre di vedere per capire questo tema.
Aggiungo:
1. Correlazione non significa causalità. I motivi di quelle percentuali potrebbero essere i più disparati. Quasi il 32% dei detenuti in Italia è straniero , significa che la nazionalità determina la propensione a commettere un crimine?.
2. Non sono riportati i dati degli uomini transgender. Mi sembra che si voglia sottintendere le donne transgender abbiano più reati di tipo sessuale perché portatori di cromosomi XY. Se saltasse fuori che gli uomini transgender compiono più reati di natura sessuale delle donne transgender come la metteremmo?
3. Uno studio non dimostra nulla. In qualsiasi campo prima di dare una cosa per buona devono esserci molti studi e più prove. Si possono trovare studi che dimostrano qualunque cosa.
4. Se anche fosse vero che le donne transgender hanno intrinsecamente tassi di aggressione sessuale nei confronti delle donne alti, non significa che vadano tutte separate. Le persone che commettono atti di natura sessuale andrebbero isolate dalle proprie papabili vittime a prescindere da cosa siano. Se una donna transgender è in galera per furto non vedo perché non possa stare con le altre detenute. (Oltre al fatto che per come la vedo io non occorrerebbe mettere la detenuta transgender in un carcere maschile nemmeno se fosse accusata di violenza, basterebbe isolarla/controllarla. In fin dei conti se un detenuto uomo ha commesso violenza sessuale verso un altro uomo mica lo mettiamo nel carcere femminile per salvaguardare le sue vittime).
Bisessuale.
Bisessuale (o una situazione simile, ci sono diverse sfumature)
Una persona con una disforia di genere
Le etichette (ce ne sono una infinità) servono soltanto per comunicare come ti senti in quel momento ad un altra persona senza dover incominciare a spiegare tutta la tua vita.
Son perfette? Boh no non credo, ma diventano utili quando vuoi tagliare la discussione. Nessuno credo ti venga a chiedere che gusti sessuali ti abbia, ma prova ad immaginare la conversazione, preferiresti fare un discorso di 10 minuti oppure usare una etichetta che possa passare far passare il concetto.
E se poi mi innamorassi di un trans, di un gorilla... se perdessi del tutto l'interesse per il sesso.
Cosa sarei?
Vi piace classificare le persone, non vi rendete conto di essere tanto razzisti quanto i razzisti più radicali.
Io non voglio essere classificato.
Io sono io.
Io sono libero.
La libertà come primo e più importante principio.
zoofilia credo
Asessuale.
Sono le persone che si auto classificano, non è che qualcuno un giorno viene li e ti dice "guarda sei un omosessuale e resterai a vita così"
Queste definizioni non sono razzismo, ma sono nate per dare un'identità e un ruolo a chi si sente emarginato e diverso, per fargli capire che non sono mostri e che esistono altre persone come loro.
E sono parole nate all'interno della stessa comunità LGBTQ+A; non è che "l'uomo bianco ricco etero e cis" un mattino si è svegliato è ha deciso che Tizio è trans, Caio è gay, Sempronio è non-binario eccetera.
Poi che esistano persone che usano queste etichette (a ragione o a torto) per sentirsi migliori, diversi e fighi è un dato di fatto, ma non rappresentano tutta la comunità LGBTQ.
Da come scrivi mi sembri uno di quelli che hanno votato contro il DDL Zan perchè convinti che fosse una legge per tutelare solo omosessuali e transgender a svantaggio di tutti gli altri, mentre invece era studiato per tutelare TUTTE le minoranze svantaggiate.
no, a me del ddl zan non frega nulla. però ero favorevole.
non mi interessa chi ha definito le categorie, io non voglio essere categorizzato, non sono un cane.
Era stata fatta una domanda e quella era la risposta, però non è univoca. Io per prima non amo le classificazioni, ma quando una ragazza si riduce a farsi del male (diciamolo così...) perché le è stato detto che è schifosa e sporca solo perché si sente in un certo modo, capisci che magari a te l'etichetta non serviva per sentirti a tuo agio con te stesso, ma a lei sì e l'ha aiutata, soprattutto se ha potuto scoprire che c'è un mondo di persone che si riconoscono nella stessa etichetta. E sì, quella ragazza dovrà capire un giorno che esistono persone che si sentono in diritto di dirle come dovrebbe vivere la sua vita, se può andare o meno in certi posti o se può chiamarsi o meno in un certo modo senza per questo dare a quelle persone il valore che loro vorrebbero lei desse alle loro parole. Dovrà capire che la sua autostima, la sua identità, la sua autoaffermazione non dipendono dalla JKR di turno, per quanto il parere di quella JKR di turno sia riconosciuto da chicchessia. Ma ciò non significa che sia giusto che quella ragazza sia stata costretta ad affrontare tutta questa sofferenza per poterci arrivare. E soprattutto, non tutte "quelle ragazze" riescono sempre a farcela.
Nessuno verrà vicino a te e ti metterà un'etichetta. Semplicemente si utilizza un termine specifico per indicare determinate persone. È come dire quella persona è bionda, bruna o rossa. Nessuno va vicino ad un ragazzo biondo e gli applica l'etichetta con su scritto "biondo". Allo stesso modo si utilizzano determinati sostantivi e aggettivi per inidicare gli orientamenti sessuali, e non solo, delle persone.
Sono parole "nuove" per il semplice fatto che prima per tutta una serie di ragioni storiche, sociali, culturali ecc ecc non venivano utilizzate o comunque non avevano la diffusione che hanno oggi.
Tu verrai "categorizzato" sempre, non per forza sotto l'aspetto sessuale. Puoi essere classificato per la tua età(ragazzo, anziano, bambino...)oppure in base al lavoro che fai, oppure in base a qualche tua caratteristica fisica (alto, basso, magro), ai tuoi gusti musicali, insomma per le cose più svariate. Poi che tu non voglia far trapelare il tuo genere e/o orientamento sessuale perchè sei una persona riservata o per qualsiasi altra ragione, questo è un altro discorso.
Se vogliamo trattare uno studio limitiamoci a quello, le vittime sono vittime non devo provare compassione , come non devo provare pietà per gl'aggressori , gl'esercenti o altro.
ehm , sei già categorizzato per nazionalità, luogo di provenienza, altezza, disabilità, donatore organi, permessi ( patente , ecc ) , lavoro , e chissa quant'altro.
Rendiamoci conto nel mondo intorno.
Come a te non piace esserecategorizzato , al contrario credi possa piacere a tutti i trans ? eppure ....
Se vogliono i nati con attributi maschili ribellarsi all'idea che entri nel loro una persona nata e rimasta con attributi femminili, si accomodino. Sempre che esista una persona simile.
Alla fine, chissà come mai, sono sempre gli ex-uomini (perdonatemi la definizione, sono ignorante e ci sono talmente tante sfumature che mi perdo) a voler entrare, andare e fare cose negli spazi riservati alle donne. Mai sentito parlare del contrario. Negligenza mia, sicuramente.
Però, se la cosa non fa pensare...
Chissà se è perché se ne parla semplicemente di più. O, visto che si parlava di statistiche, abbiamo le statistiche sulla grandezza totale del campione?
Sai cosa? Mi sono stufata. Tolgo le notifiche a questa inutile discussione. Più sbisciolamenti di un'anguilla, quando la questione è semplice, secca e diretta:
sono -fobica e -ista perché non voglio penedotati nei miei spazi riservati.
Me ne vado a testa bassa, pentendomi della mia grettezza.
Nell'attesa che qualcuno mi dimostri, cifre alla mano, che ho torto.
Che qualcuno mi dimostri che ci sono altrettante ex donne che vogliono accomunarsi agli uomini e condividere i loro spazi, rispetto al contrario.
Che qualcuno mi dimostri che ci sono tante ex donne ansiose di gareggiare con gli uomini.
Aspetto, ma ho un po' di fretta, che ormai sono alle soglie della vecchiaia.
Al cimitero, non mi importerà chi mi metteranno vicino, tanto non potrà mai farmi del male.
Tutto fantastico.
Dai maschi che sono per natura porci e maiali (e quindi col cavolo che negherebbero l'ingresso a un uomo trans nei loro spogliatoi, dopotutto ha la figa!, arf arf auuuu) al fatto che lo rimangano anche e soprattutto se non si sentono minimamente tali: anzi, il loro voler diventare donne è una balla, una scusa per mettersi due tette finte, vestitini di pizzo ed entrare nei cessi delle donne a fare l'elicottero col cazzo e saltare addosso a tutte, naturalmente. 'Sti pervertiti.
Se non fosse un discorso che discrimina davvero gente nella vita reale, ci sarebbe da ridere.
In effetti sí. Molta negligenza.
Letteralmente tre secondi su google, eh:
https://www.insidehook.com/article/sports/trans-athletes-win-boys-sports
Ma capisco che la foga di voler dimostrare che gli uomini cattivi vogliano infilarsi a tutti i costi nelle proprie mutande, a costo di travestirsi da donne, possa un po' offuscare la vista.
mentalità pazzesca
È normale provare scarsa fiducia e sentirsi a disagio. Dei punti d'incontro servono , le persone in via di transizione hanno bisogno di un luogo sicuro per cambiarsi, d'altro canto devono rendersi conto che non è ancora conclusa e sul loro corpo c'è ancora qualche cosa fuori luogo anche per le altre persone intorno. Oltre a questo serve l'aiuto della struttura perché possa fornire ambienti che possano recare meno disagi, nel limite del possibile.
Senti di più la campana degli "ex uomini" ( anche se dovessimo guardare la definizione, questi non avrebbero più l'apparato sotto e non dovrebbero darti problemi, almeno per quanto hai scritto in questo stesso post ) perché a causa del loro aspetto trovano ostacoli e divieti anche dopo l'intervento . Chi ha intrapreso il percorso per diventare uomo ha meno problemi ad entrare nello spogliatoio maschile, e forse stanno meglio senza avere riflettori puntati.
Donna=femmina umana.
Perchè una definizione sociologica di donna è impossobile "donna è chi si sente donna" e "donna è chi si adegua agli sterotipi sulla donna" sono definizioni circolari.
"Donna è chi si sente femmina umana" forse potrebbe funzionare ma mi sembra un po'barare
Supponendo che le donne trans abbiano il 3,3% di probabilità come le donne non trans ottenere 76 casi su 129 ha una probabilità di circa il nulla.
Cioè 1 su 10 alla 76.
Quindi il campione deve essere molto poco significativo perchè non vi sia una correlazione
76 casi su 129 usa un campione di 129 donne GIÀ in carcere. Non dice nulla sull'influenza dei crimini nella popolazione totale trans IN GENERALE. Idem per quel 3,3% sulle donne cis. Inoltre, correlazione non è causalità. Inoltre, non si specifica dove, quando e verso chi tali crimini siano stati compiuti.
Inoltre, dove è stato preso quell'elevato alla 76 mi resta un mistero.
https://www.vogue.it/news/article/fumettibrutti-nuovo-libro
È il risultato di (129!)/(76!53!)*(0.033)^76*(0.967)^53 che fa 2,6*10^-77
Vogliamo moltiplicarlo per 50?otteniamo comunque 10^-75
E.ovviamente correlazione non è casualità ma la concausa alternativa quale sarebbe? Credere arratino solo trans accusate di reati sesuaali e lascino libere le altre?
E si, si parla di donne in carcere ma come ogni ipotesi nel. Dubbio si prende quella 0.
E quella 0 è che la popolazione carceraria sia a suo modo rappresentativa della popolazione generale.
Anche qui per andare contro questa idea bisogna portare un ipotesi contraria e supportata che dica per quiale motivo le donne trans e criminali si concentrino su un solo tipo di crimine
Perché non hai seguito tutti i casini riguardo a chi supervisionava lo sviluppo di quel videogame...
Sfugge il punto. Il punto è che io posso avere anche il 90% di donne trans in carcere che lo sono per reati sessuali, ma se l'incidenza criminale nella popolazione TOTALE trans fosse più bassa, quel 90% non significherebbe nulla. E se anche non fosse così, un campione piccolo (e 100 è piccolo) non rappresenta comunque nulla. Allora io ho due figli, uno è un criminale, adesso deduco che il 50% dei figli di donne cis diventa un criminale. Semplicemente NON POSSO dedurlo.
La probabilità che sia casuale che il 50% dei tuoi figli sia in galera negli USA (e non colpa tua) è del 10% .
Che non è esattamente lo 10^-73% di avere casualmente 76 donne trans dentor per reati sessuali su 129 detenute
Potrei farti la stessa domanda.
Se davvero è così, per favore sarebbe il caso di smettere di fingere di non sapere che 100 persone non sono un campione affidabile (e magari non trattare puntualmente una distribuzione).
E già che ci siamo, anche che la popolazione carceraria sia un campione che approssima fedelmente le caratteristiche della popolazione globale (che è la falla di tutto il ragionamento, come il sopracitato caso di OJ Simpson ricorda).
Adesso ti farò un esempio e una domanda.
Nel paese di Burlandia è stata fatta una rilevazione su tutti gli studenti di prima liceo bocciati a fine anno. È emerso che vi sono stati 2675 bocciati, e di questi, 2043 avevano Matematica insufficiente. Il 76% circa.
Se ne deduce dunque che per gli studenti di Burlandia la matematica è particolarmente difficile.
Corretto?
Dal momento che non so se qualcuno sia interessato a proseguire questa discussione matematica, lascio qui il video che spiega come mai no, non è corretto.
Ci sono tanti altri elementi che rendono il ragionamento errato, ma uno è particolarmente grave ed è spiegato qui al minuto 4.53. (Poi il video continua, con altre cose non legate a questo tema, guardatelo solo se vi va.)
[img]https://pbs.twimg.com/media/FoK8hfqXoAEI2gj?format=jpg&name=large[/img]
Uomini 1/2530
Uomini che si identificano come donne 1/521
Incarcerati con un tasso 5 volte superiore agli altri uomini per crimini sessuali.
Comunque si, direi che è meglio chiudere qui la discussione.
Concordo.
https://www.tylervigen.com/spurious-correlations
Qualcuno aveva scritto più su che non ha senso sentirsi male perché un nostro autore di riferimento demolisce tutto quello che siamo.
Mi è capitato oggi tra le mani questo articolo che, al di là della recensione che si può condividere o non condividere, riporta nei primi paragrafi proprio questo sentimento da parte di qualcuno appartenente alla comunità.
Non voglio riaprire il discorso che è chiaramente morto qui, ma mi fa piacere condividere ciò nella speranza che qualcuno possa capire.
Praticamente danno uno come voto ad un gioco enorme, a cui hanno lavorato centinaia di persone, tra le quali probabilmente ci sono persone facenti parti della comunità LGBTQ, e lo giudicano in base a delle frasi dette da una sola persona che invece a tale gioco non ha lavorato.
Loro sì che fanno giornalismo, wow.
Ma capire cosa? Hanno dato 1 ad un gioco insultando il lavoro di anni e anni di centinaia di persone solo perchè l'autrice del libro ha scritto e detto un'ovvietà. Tutto ciò qualifica il loro lavoro come spazzatura in quanto chi legge una recensione di un videogiioco si aspetta una recensione e non una presa di posizione politica.
La prossima polemica probabilmente sarà quando la Rowling dirà che il cielo di solito di giorno è azzurro.
Comunque dopo circa 3 ore di gioco posso dire che è molto bello perdersi tra le mura di Hogwarts, ambienti ricreati benissimo e c'è un grande rispetto per il materiale originale. È una bella esperienza videoludica soprattutto poterlo giocare con le impostazioni al massimo su pc. Gioco imprescindibile per qualsiasi amante di HP.
Infatti casualmente nel condividere il link mi sono riferita alla prima parte dell'articolo. Non voglio discutere qui di HL, oggettivamente è un baratro di polemiche ancora peggiore delle semplici posizioni dell'autrice.
Quella non è una recensione, è spazzatura vera e propria, una roba imbarazzante.
Un articolo fatto apposta per "indignare" le persone e con il solo scopo di far parlare di sé. Beh, ci sono riusciti, clap clap, però io non leggerò mai più Wired US se queste sono le loro scelte editoriali.
E se quella "recensione" è il biglietto da visita per sensibilizzare la lotta alla discriminazione di genere, beh, allora hanno fallito miseramente e stanno facendo più danno che altro.
Wired Italia secondo me non doveva neanche fare "pubblicità" alla loro controparte Statunitense, capisco che sono visualizzazioni in più e a nessuno fanno schifo i soldi, ma dio santo se è cattiva pubblicità.
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