splendide sorelle
con qualcosa in più
Terry e Maggie magic girls"
Che faccia parte dei nostri ricordi d'infanzia o sia legata a più recenti memorie di concerti dal vivo dell'intramontabile Cristina d'Avena, è comunque difficile non sentir risuonare nella testa il vivace eco della canzone dedicata alle magiche gemelle, protagoniste della serie animata giapponese del 1993 tratta dal manga Miracle☆Girls; trasmesso nel nostro Paese nel 1996 sulla rete Canale 5 del gruppo Mediaset all'interno del contenitore Bim bum bam con il titolo E' un po' magia per Terry e Maggie, dell'anime ricorre curiosamente quest'anno il trentennale di produzione in patria.
E' da ritenersi che, con ogni probabilità, proprio il ricordo fresco e brioso delle avventure televisive delle esper Tomomi e Mikage Matsunaga, divenute per l'appunto Terry e Maggie nell'adattamento nostrano, abbia permesso all'opera cartacea di Nami Akimoto di venire selezionata come uno dei quattro manga con cui fa il suo debutto la testata contenitore Amici di Edizioni Star Comics nel novembre 1997, deputata alla pubblicazione specifica di shōjo manga: ad affiancarlo vi sono opere del calibro di Haikarasan ga tooru - Una Ragazza Alla Moda della veterana Waki Yamato, Codename: Sailor V di Naoko "Sailor Moon" Takeuchi e Saint Tail di Megumi Tachikawa.
Si trattava per l'epoca di un esperimento quanto mai pionieristico, dal momento che ci si trovava sì di fronte a una improvvisa e crescente fame di manga, ma che essa non coincideva necessariamente con lo svincolo immediato di ogni genere e target nelle storie da poter proporre con successo ai lettori.
Come già rievocato nell'articolo dedicato alcuni mesi fa a Saint Tail New Edition, ricordiamo come l'editore perugino avesse all'epoca iniziato a sondare proprio tra gli appassionati la possibilità di allargare temi e target, per pubblicare in maniera regolare gli shōjo manga; si ideava così lo "shōjometro" per incoraggiare lettori e lettrici ad inviare in redazione a Bosco (Perugia) una cartolina "pro-shōjo" o raccolte firme atte a raggiungere una quota minima di 5.000 persone disposte a spendere in concreto parte della propria paghetta per leggere storie a sfondo sentimentale, scritte da giovani autrici per altre giovani lettrici e non solo.
A distanza di oltre un anno dall'avvio della raccolta, il conteggio si attestava ancora al di sotto delle 4.000 cartoline, tuttavia si decise ugualmente di varare la nuova testata, la quale assunse la forma di un normale tankōbon da 200 pagine circa, ma con al suo interno quattro singoli capitoli in versione ribaltata di altrettanti diversi manga: diversi per autrici, generi, anni di creazione e rivista nipponica di pubblicazione, eppur accomunati da una frizzante popolarità.
Dopo il debutto, Amici prosegue in tale forma mensile per circa tre anni, arrivando infine nell'anno 2000 a volumetti monografici, ovvero tankōbon singolarmente dedicati a una specifica serie: nello stesso periodo trova la sua conclusione Miracle Girls, dopo 21 volumetti condivisi e tre singoli tankōbon, e per lungo tempo tale versione ibrida è l'unica italiana che esista per quest'opera.
A differenza di Haikarasaan ga tōru, Sailor V e Mahō no Tenshi Creamy Mami, infatti, né Miracle Girls né Saint Tail vedono ristampe in monografico per diversi anni, rendendo oltremodo difficoltoso al lettore medio il recupero di due storie così affettuosamente ricordate in Italia.
La riedizione odierna del manga, che Star Comics ha infine annunciato a Lucca Comics & Games 2022, sembra per certi versi calcare le medesime orme di quella prima volta, discostandosene su altre al contempo: anche oggi ci troviamo di nuovo nel bel mezzo di un rinnovato e forse insperato boom del manga, e anche oggi come allora Miracle Girls e Saint Tail paiono vivere storie parallele, 'reduci' com'erano dal contemporaneo ed apprezzato passaggio televisivo animato sulle reti Mediaset, orfane entrambe a lungo di una degna ristampa del manga, e infine accomunate oggi da due belle ri-edizioni quasi gemelle.
A mutare semmai -e in positivo- è il contesto attuale, all'interno del quale lo shōjo manga sta conoscendo un momento florido e variegato, ove lo stupore che non stupisce è la conferma di quanto Miracle Girls sia un'opera di cui non solo tra le pagine non si avverte il peso di ben trentatré anni di vita, ma che in più sa affiancarsi con straordinaria attualità accanto agli shōjo più moderni.
Nel presentarsi al lettore, la studentessa di scuola media Tomomi Matsunaga svela rapidamente le capacità paranormali che condivide con la sorella gemella Mikage e che le contraddistinguono: di carattere, abitudini, gusti e personalità pressoché opposte, le due ragazze diventano 'magiche' solo se unite l'una all'altra nei pensieri ed intrecciando insieme le mani quando desiderano teletrasportarsi in qualche luogo. L'utilizzo del loro potere misterioso, che si estende alla telepatia, è perlopiù residuale, relegato ad esempio al dover risolvere il problema di una sveglia per la scuola che un giorno non suona puntuale come dovrebbe.
A dare poi il via a un'accattivante serie di (dis)avventure, i cui confini si allargheranno sempre più, è lo scambio di ruoli che le due sorelle praticheranno per futili motivi e che determineranno come duplice effetto collaterale l'accendersi di un risvolto sentimentale per ambo le ragazze, oltre che la ripetuta messa in pericolo del prezioso segreto che coinvolge la loro specialità.
Rappresentate con maestria in una quotidianità ravvivata da svariate note di mistero, cospirazioni e un pulsante cuore sentimentale, le due gemelline sono perfettamente capaci di tenere la scena già da sole, grazie anche alla messa in scena di un rapporto di sorellanza così brioso, stretto, affettuoso e genuino che non si rinviene di frequente in opere di questo tenore.
Leggere Miracle Girls è dunque un piacere già solo per la possibilità di fare la conoscenza con due protagoniste che vantano un'invidiabile spontaneità e solidità, e qualora non fosse ancora sufficiente, a fungere da altrettanto validi co-protagonisti ritroviamo oggi come allora l'irruento compagno di scuola Yuya Noda e il pacato senpai Hideaki Kurashige. Insieme, i quattro ragazzi si ritroveranno ad affrontare figure come quella dell'imprevedibile professor Kageura e dell'indecifrabile Takamura, prima di un articolato arco narrativo dedicato al lontano regno di Diamas che si rivelerà ricco di colpi di scena.
Difficile dunque non provare noi stessi durante la lettura una peculiare empatia nei confronti delle esuberanti personalità di Tomomi e Mikage, che con il loro continuo orbitare l'una attorno all'altra non mancano di scontrarsi, svelarsi punti deboli che ancora l'altra non conosceva, scoprirsi innamorate e avviarsi comunque insieme verso gli obiettivi di ciascuna, accorgendosi nel frattempo di essere divenute persino più complici e più forti di prima.
L'immediatezza dell'opera della Akimoto colpisce fin da subito attraverso la freschezza di uno stile che, se allo sguardo restituisce con lampante certezza l'identità dei primi anni '90 nei suoi ariosi disegni, esso si accompagna a una storia che scorre in scioltezza, divertente e piuttosto equilibrata su diversi livelli narrativi e tematici; ciò si manifesta in pieno accordo con quella sperimentazione dei manga al femminile che mai è rimasta ferma su sé stessa nel corso dei decenni, ma che palesemente stava cercando in quegli anni di trovare un proprio inedito modo di essere e di raccontare storie, temi e personaggi, anche stilisticamente parlando.
Anche chi non si reputasse particolarmente avvezzo allo stile degli anni '90 con cui lo shōjo manga capitanato dalla Sailor Moon di Naoko Takeuchi stava per rompere schemi grafici e stilemi narrativi, dunque, non potrà non ammirare la pulizia, l'efficacia e la straordinaria modernità delle tavole della maestra Akimoto.
Vi notiamo vignette regolari che si alternano di continuo ad altre ben più dirompenti nella struttura, e ci accorgiamo di un'invidiabile -e solo apparentemente banale- semplicità tanto nella composizione della storia quanto nel ritmo della stessa, tale da non affaticare la lettura nemmeno dopo le quasi 400 pagine della ri-edizione odierna di Star Comics.
La nuova versione si rifà alla ristampa del manga pubblicata nel 2015 in Giappone per il 60° anniversario della casa editrice Kodansha, ma gode di elementi propri dal momento che sceglie di accorpare i nove tankōbon standard originari in appena cinque doppi volumi: il formato è di 11 x 18 cm al costo di 8 euro cadauno con cadenza mensile, e dunque un ottimo rapporto di qualità/prezzo unito a peso e ingombro non eccessivi, a favore di praticità, maneggevolezza e flessibilità.
Parallelamente a quanto già visto in Saint Tail, ciascun volume reca una sovraccoperta di ottima fattura, realizzata con pregiate finiture dorate presenti sia sul fronte che sul retro, oltre che sulla costina stessa. La carta utilizzata per la stampa risulta assai meno ricercata, di esile grammatura e con forte trasparenza, potendo contare tuttavia sulla già citata morbida sfogliabilità e su una resa di stampa priva di sbavature e ben fatta anche sui chiaroscuri; ciò è rafforzato anche dal raffronto con la precedente edizione su Amici, che sotto questo punto di vista, marcando eccessivamente il contrasto, non sempre sapeva rendere giustizia al tratto lieve della Akimoto.
Proprio come in Sailor Moon, Sailor V e Saint Tail, il disegno ci riporta a personaggi dai grandi occhi ricolmi di luce e capigliature soffici e dettagliate, con un tratto morbido e rotondo che predilige conferire la massima espressività a volti e iridi anziché soffermarsi sulla rappresentazione completa o puntuale del corpo umano o degli sfondi. Nami Akimoto non disdegna tuttavia uno sguardo attento alla moda, con personaggi che cambiano abiti e accessori con frequenza, donando così un'accorta differenziazione di stile per ciascuno, oltre alle protagoniste stesse. A differenza delle tavole della Takeuchi, inoltre, la Akimoto ama fornire spesso una collocazione spaziale precisa dei suoi personaggi, tramite ambienti interni ed esterni ritratti con dovizia.
La felice eccezione in tal senso, che caratterizza appieno la mangaka, è la dissolvenza che ama operare sui volti, portando in un certo senso all'estremo la de-strutturazione della vignetta e dei visi stessi: accade là dove notiamo che per rappresentare un'emozione non è nemmeno necessario disegnare l'intero viso, bensì sarà sufficiente mostrare un paio d'occhi -o addirittura uno soltanto- privo di qualsivoglia contorno, per riuscire comunque a veicolarne perfettamente l'espressione completa, quasi in una sorta di sineddoche grafica, della parte per il tutto.
Anche sul piano dell'adattamento l'edizione risulta completamente rinnovata, attraverso una traduzione dei testi ex novo ad opera di Mattia Amione, il lettering di Federica Bellinato e l'adattamento di Claudia Sermarini e Chiara Scaglione.
Va ricordato che il manga pubblicato su Amici era giunto a noi fin dall'inizio nella sua versione originale dalla rivista Nakayoshi con nomi e riferimenti culturali nipponici invariati, senza rifarsi dunque all'adattamento italiano della serie animata che ne faceva un improbabile mix di lingua inglese e giapponese come accadeva su pressoché ogni anime ai tempi. Oltre a riconfermare la correttezza nei personaggi e di ogni testo e dialogo così come previsti nell'originale giapponese, si ravvisa nella riedizione una maggior cura nella preservazione di vignette con note a corredo e onomatopee con traduzione a fianco, insieme alla completa restaurazione di molte tavole nella loro interezza, nelle quali il lettering era intervenuto in passato in maniera massiccia attraverso le cosiddette 'pecette' e in certi casi invertendo porzioni di tavola.
Il nuovo volume presenta inoltre una prima pagina a colori su carta lucida e alcuni free talk dell'autrice corredati da illustrazioni inedite rispetto alla pubblicazione su Amici, oppure che vi comparivano solo parzialmente, probabilmente all'epoca sacrificati per motivi di spazio e foliazione.
In chiusura abbiamo inoltre la possibilità di leggere la storia breve inedita Un mistero non troppo misterioso che la Akimoto scrive tempo addietro e che per sua stessa voce getta i prodromi di Miracle Girls: l'evoluzione stilistica dell'autrice appare evidente, così come già s'intuiscono la sua passione per le storie che miscelino lo slice-of-life a un pizzico di mistero e talora d'azione. La Akimoto avrà modo di sviluppare tale preferenza anche in alcune sue opere degli anni '90 successive a Miracle Girls, tutte ancora inedite nel nostro Paese, prima di virare con decisione verso il sentimentale di genere smut, cui si dedica da vent'anni a questa parte.
Chi ricordasse invece con affetto l'anime di Miracle Girls, nell'approcciarsi al manga potrà scoprire come l'opera cartacea racconti ben più di quanto non abbia fatto la serie nei suoi 51 episodi, dato che dei primi due tankōbon, comunque essenziali nell'instaurazione dei rapporti tra i protagonisti, non è mai esistita alcuna trasposizione in animazione. L'anime reca numerose altre piccole differenze rispetto al manga, il quale nel suo complesso risulta affrontare in maniera senz'altro ordinata un percorso chiaro, strutturato ed evolutivo.
Tra le pagine della testata classica Starlight, ove trova ora spazio Miracle Girls, si sono alternati alcuni dei titoli manga shōnen più celebri che la casa editrice perugina abbia dato alle stampe nel corso di lunghi anni, quali Orange Road, City Hunter e Cat's Eye; è novità solo recente, e nondimeno piacevole, che lo shōjo sia riuscito ad irrompervi dapprima con la ri-edizione di Saint Tail nel 2022, quindi con la riproposizione di Miracle Girls nella primavera di quest'anno, a riconferma - quand'anche fosse necessario ribadirlo- che la potenza di un titolo prescinde totalmente dal suo ipotetico target di appartenenza.
In un tripudio di leggerezza, verve e freschezza, Tomomi e Mikage sapranno mostrarci come l'affetto e l'amore possano manifestarsi ed esprimersi in maniera completamente diversa per due ragazze che condividono così tanto nella vita; ci confermeranno quanto i segreti generino inevitabilmente piccoli e grandi pasticci nella quotidianità, ma sapranno anche svelarci, un passo dopo l'altro, che in fondo ciò che più conta al mondo non è la grandezza del potere, bensì la fiducia.
Credere in sé non è una banalità, e affidarsi alle persone amate non è uno sbaglio: è il vero segreto, che custodisce la vera forza.
Miracle Girls 1
Le gemelle Mikage e Tomomi si assomigliano, ma le loro personalità non potrebbero essere più diverse: Mikage infatti è tanto tranquilla e studiosa quanto Tomomi è estroversa e atletica, ma quando sono insieme… manifestano degli incredibili poteri paranormali! Per loro, queste capacità sono parte integrante della loro quotidianità, pacifica e tranquilla, benché fuori dal comune. Ma qualcuno, a scuola, scopre il loro segreto… Quali avventure aspettano le due “miracle girls”? La nuova e attesissima ripubblicazione di uno shojo fantasy che ha fatto la storia. Riscoprite tutte le emozioni di questo capolavoro raccolto in una nuova edizione integrale, completa in 5 preziosi volumi!
Prezzo: 8,00 €
Totale voti: 25 0 0
nuriko86
Non ricordando niente né dell'anime né del manga, ho deciso di recuperarli insieme. L'anime mi ha lasciato con un po' di amaro in bocca mentre il manga è tenero e delinea lo svolgimento della storia. Il mio personaggio preferito è Yuuya/Nelson 💕
06/12/2023
Arwen1990
Questo volume è stato diventere e anche traumatico. Nostalgia portami via, anche se dell'anime dell'epoca ho ricordi sfocati, è stato un bel tuffo nell'infanzia! Le due gemelle sono proprio delle tipe, ma Mikage è una bomba ad orologeria XD
20/09/2023
LaMelina
Ricordo poco e niente dell'anime, è come un battesimo per me. Mi rivedo più in Mikage che in Tomomi, sarà che a furia di nominare Noda me lo sono visto comparire di fianco! Comunque gli shoujo vecchio stampo hanno una dose potente di trash che amo ♡
17/05/2023
CloveRed
Wow quanti ricordi. È impressionante come mi ricordassi molti passaggi della storia (letta ormai anni e anni fa). Edizione molto gradevole per un (possiamo dirlo) classico d’altri tempi ma estremamente piacevole, fresco e moderno. Ps amo quegli occhi😍
29/04/2023
Arashi84
Che botta potente di nostalgia! È stato bellissimo ritrovare Tomomo e Mikage e ricordare a poco a poco tutte le loro (dis)avventure. Si sente che è un manga di altri tempi ma nonostante questo rimane fresco e divertente. Adorabili i disegni, gli occhioni!
30/03/2023
Rory-84
Fra gli shojo della ex collana Amici quello invecchiato meglio e che ancora si fa leggere molto bene. Spero in sviluppi sempre più interessanti. L’anime da bambino lo seguivo a pezzi quindi vorrei chiudere il cerchio. Disegni molto carini.
23/03/2023
Mitsuki_92
cosa posso dire se non MERAVIGLIOSO? Davvero un bellissimo inizio, avvincente e interessante... e romantico a modo suo. Due sorelle, due gemelle, uguali nell'aspetto, totalmente diverse nel carattere e caratteristiche. Un inizio col botto!
22/03/2023
zettaiLara
Passa il tempo, ma certi ottimi manga non passano: immutati il brio e la freschezza della lettura, che può ben competere con gli shojo moderni. Calibrata la "big edition" in volume corposo ma flessibile, deliziosa la sovraccoperta con finiture dorate!
19/03/2023
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Miracle Girls 1 | € 8.00 | Star Comics |
Miracle Girls 2 | € 8.00 | Star Comics |
Miracle Girls 3 | € 8.00 | Star Comics |
Miracle Girls 4 | € 8.00 | Star Comics |
Miracle Girls 5 | € 8.00 | Star Comics |
Miracle Girls - È un pò magia per Terry e Maggie (Amici) 24 | € 3.90 | Star Comics |
Miracle Girls - È un pò magia per Terry e Maggie (Amici) 27 | € 3.90 | Star Comics |
Miracle Girls - È un pò magia per Terry e Maggie (Amici) 30 | € 3.90 | Star Comics |
FelyC
Avevo dimenticato quanto fossero disegnati grandi gli occhi nei manga o negli anime. La storia è interessante ma alcuni episodi sono trattati in maniera frettolosa. Lettura scorrevole e rilassante che mette tuttavia curiosità per il seguito
19/11/2024