Nel numero 24/23 di Weekly Shonen Jump ha debuttato Nue's Exorcist, manga scritto e disegnato da Kota Kawae.

Vi ricordiamo che potete leggere questo nuovo manga tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, ovviamente SPOILER.
 
Yajima è da sempre capace di vedere gli spiriti e ora che è entrato al liceo trova una stanza che nessuno è capace di percepire. Dentro questa stanza c'è uno spirito di una ragazza che ama giocare ai videogames... e che lo aiuterà a diventare sempre più forte
 
nue's exorcist jump


 
Diciamo che posso confermare con particolare leggerezza che il mio manga preferito di questo nuovo lotto è Do Retry, l'unico che sento davvero di promuovere a pieni voti. Nue non dice nulla di nuovo, classico manga di azione con uno sfigato che incontra una persona molto più figa di lui e diventerà sempre più forte... questo non è un problema di per sé perché volendo anche altre serie possono avere questo tema ed essere molto belle, il problema è che questo primo capitolo non è che si capisca granché nonostante la sua estrema semplicità.

Nue sembra semplicemente una waifu per il quale il mangaka è ossessionato, bellezza generica per uno spirito tanto forte e che "wow gioca pure ai videogames!!", mi fa un po' di tenerezza sta cosa un poco buttata lì con delle intenzioni dietro molto chiare. Yajima e Zenno sono due personaggi con una costruzione anche eccessivamente definita, perché loro sono in questo modo? Perché c'è questa alchimia tra due normali compagni di classe? Detto più volte che su Jump c'è e ci sarà per sempre il terrore per un mangaka che presenta una propria opera di non essere compreso nel breve tempo che ha a sua disposizione, ma se bruci le tappe in questo modo, se sacrifichi la costruzione di due dei tre personaggi che mi presenti stai solo facendo un grave danno a te stesso.

C'è obiettivamente anche poco da dire, è una serie generica in modo esagerato, con disegni nella media e con una storia che sembra abbia poco da offrire... può migliorare sicuramente, può certamente dare qualche sorpresa già nel prossimo capitolo ma per ora mi pare difficile dire qualcosa di particolarmente positivo.
 
Un ragazzo può vedere gli spiriti… non il più originale degli inizi si direbbe. Infatti, queste prime pagine non spruzzano originalità da nessuna parte. Il padre del protagonista muore davanti ai suoi occhi, il giovane vive pieno di rabbia per essersi sentito impotente all’epoca, senza sapere come comportarsi con gli altri, trova una specie di mentore capace di offrirgli una rivalsa… ma spero ci sia tanto altro, le opere fotocopie sbiadiscono in fretta perdendo velocemente ogni fascino.

L’unica cosa, almeno in parte, riuscita è l’empatia che si crea tra il lettore e i personaggi (soprattutto rispetto al ragazzo bullizzato, per quanto secondario della storia), ma anche questo non regge neanche fino alla fine del capitolo. Il protagonista, novello Ichigo, diventa da subito fin troppo potente, perdendo ipotetici brividi dovuti a battaglie incerte, per quanto, mi rendo conto, sia anche questione di gusti.

Il tratto è nella media. Gli spiriti, fulcro della storia, son ben realizzati, riescono a incutere timore ma anche tra i manga degli ultimi anni si è visto di meglio o di peggio (da Mieruko-chan in poi). C’è violenza, sangue, e forse puntare su questi aspetti più macabri potrebbe essere una strada da percorrere, cercando una propria identità. La donna spirito, elemento su cui aleggia un alone di mistero, potrebbe rivelarsi più interessante di quanto si possa pensare.

In definitiva non voglio essere troppo negativo nel giudizio, offrendo una minima dose di fiducia per il suo proseguo, qualche spunto su cui lavorare c’è.
 

 
Sono rimasto perplesso, e non poco, dalla lettura di questo primo capitolo. Innanzitutto, questo Nue's Exorcist non è sicuramente riuscito ad attrarmi per l'inventiva. Nemmeno scrutando a fondo riesco a trovare un elemento distintivo rispetto ad altri titoli del suo genere. Per non parlare degli immancabili cliché a non finire mai. Oltretutto, il protagonista, per quanto piatto, per la quasi totalità delle pagine, persino in disegno assume la medesima espressione con gli stessi occhi spalancati e bocca aperta. Purtroppo, persino il Character Design di buona parte di quei pochi personaggi che si vedono mi è sembrato assai anonimo. 

Insomma, faccio davvero fatica a trovare anche solo un elemento che abbia destato il mio interesse da voler proseguire oltre.
Onestamente, non mi sembra che possa brillare di idee innovative, e sarei felice di essere presto smentito, ma con un inizio del genere non mi ritrovo con grandi cose da dire. Trovo difficile credere che questo primo capitolo sia abbastanza sufficiente da soddisfare anche chi è solito macinare questo tipo di storie un po' sovrannaturali.