Japan Expo 2019: impressioni su una fiera più giapponese che francese

La fiera parigina arriva alla 20° edizione, vale la pena andarci?

di Alex Ziro

A Parigi Nord si è tenuto dal 4 al 7 luglio la 20° edizione del Japan Expo, una fiera di grandissima importanza che testimonia prima di tutto l'amore dei francesi per il Giappone.
 
Japan Expo

Un po' in veste ufficiale e un po' come semplice visitatore per la prima volta AnimeClick ha presenziato alla fiera parigina, sicuramente con tanta curiosità per un paese come quello francese che in questi anni si è dimostrato sempre più aperto al mondo del manga, superando le ormai antiche titubanze dovute al protezionismo della classica bande dessinée, che possiamo ben comprendere anche noi italiani essendoci filosofie non troppo differenti.

Quel che ho avuto modo di trovare è principalmente una fiera dove si sente fortemente l'impronta giapponese già nell'organizzazione, essendo non un evento a tema fumettistico ma una vera e propria esposizione per promuovere la cultura pop giapponese all'estero. Preponderante, ed assolutamente ben accetta, la presenza di numerosissimi giapponesi, che fosse in stand a scopo culturale (studi, viaggi, shinkansen... hanno fatto i salti di gioia quando gli ho detto che non solo già sapessi cosa fossero gli shinkansen ma che conoscessi pure Shinkalion) o stand più commerciali: dall'onnipresente Sanrio, a Monchichi ma anche Tenga, un brand richiesto a gran voce in Italia ma per ora ancora non arrivato da noi, ma ho fatto ben presente al loro responsabile quanto gioverebbe pure nel nostro paese.
 
Japan Expo - Tenga

Comunque.

Impressionanti i vari stand e anche giochi a tema manga o anime, non associati a nessun editore in francese particolare. Potete vedere difatti immagini sugli stand a tema ma in generale erano Naruto/Samurai 8, Dragon Ball, Soukyuu no Ariadne, Hi Score Girl (con tanto di cabinati con Street Fighter); vi erano anche "stanze" dedicate a My Hero Academia o City Hunter, come anche una riproduzione da Radiant.
 
Japan Expo - Hi Score Girl
 
Japan Expo - Hi Score Girl

Parliamo di una fiera molto divertente, prima di ogni cosa, sarebbe bello veder questo modello preso in considerazione anche in Italia (cosa difficile se non saranno i giapponesi a fare la prima mossa). Merita una menzione d'onore la zona Wabisabi, la quale verrà approfondita con un articolo successivo, piena di artisti giapponesi: tra suonatori di koto (veri e propri idol musicisti), calligrafi e molto altro.

In definitiva non posso che ri-ri-confermare l'impressione che sia una fiera studiata in modo eccellente per offrire allo spettatore un intrattenimento giapponese a 360°, il tutto condito anche da esibizioni di danzatori (tradizionali e balli di "lotta"), esibizioni di idol oltre che gli vari eventi come la prima di Promare, Vinland Saga, My Hero Academia 4 e ovviamente ben sapete dei 10 minuti di Evangelion 3.0+1.0, con tanto di ospitata di Yoko Takahashi e, a sorpresa, della seiyuu di Shinji, Megumi Ogata.

Ma gli ospiti sono stati davvero tantissimi, tra i quali spiccano assolutamente Go Nagai, Yoshiyuki Tomino e Leiji Matsumoto, dei quali in galleria potete trovare elementi delle loro mostre. Anche se personalmente, ed è il motivo che mi ha spinto di andare fino a Parigi, nulla poteva mai reggere il confronto con la presenza di Aya Hirano, la voce di Haruhi Suzumiya e tanti altri personaggi. Son riuscito ad avere un veloce scambio con lei (estremamente proibito farle foto e video, così per la maggior parte degli ospiti o eventi... almeno per noi con il pass stampa ma questa è un'altra storia).
 
 
La presenza di autori italiani non è mancata, tra autori presenti nella self come Giulia Fragola, Ilaria Gelli, Ofride o Sara Fabrizi; ma anche i nostri autori "italo-francesi", ovvero i bravissimi: Giovanni Zaccaria, Kira Yukishiro, Rossella Sergi e Salvatore Pascarella (tutti in ordine alfabetico), autori editi in Francia per la Éditions H2T.

Giovanni "Redjet" Zaccaria ci ha parlato in modo eccellente di questa esperienza, lui che in Francia ha in vendita il volume unico Space Duck e da poco ha iniziato la serie in 6 volumi Innermost di come gli autori italiani sono stati trattati con grandissimo rispetto e positiva curiosità anche dai lettori francesi. L'H2T del resto è una realtà che perfettamente fa comprendere questa "fame" della Francia per il mondo del manga, ormai arrivata anche in Italia (con collaborazioni con Kasaobake) e mostrando di ben comprendere le potenzialità del mercato italiano/europeo dimostrandosi una realtà in crescita (acquisita dal gruppo Achette). Ricordiamo che qui abbiamo parlato di Flare-zero di Pascarella e mentre ultimamente nello Yaruki abbiamo avuto Deep Scar di Rossella, il quale è già disponibile in Italia per Kasaobake/Shockdom
 
Japan Expo - Editions H2T autori
 
Uno sketch fatto dagli autori italiani, dei loro protagonisti
 
Japan Expo - Editions H2T
 
Generalmente si è sempre respirata un'ottima aria di festa, per una fiera lontana 1 ora dal centro di Parigi (cambiando 2 mezzi) e situata al Parc des Exposition in mezzo praticamente al nulla, ma è qui che gioca un ottimo ruolo la possibilità di godere di mezzi pubblici costosi ma molto frequenti. A seguire vi sarà anche un articolo a tema cosplay.

In conclusione si può asserire che l'esperienza del Japan Expo è quella di una fiera ben diversa da quelle alle quali siamo abituati in Italia, sicuramente più a misura dell'appassionato di cultura giapponese (anche se non sono mancate le strizzatine d'occhio al mondo francese ma sicuramente sono in secondo piano) e gli ospiti sono stati importanti nonché variegati. Beh, forse per un visitatore una pecca può consistere nel fatto che in Francia si parli in francese ma diciamo che questo potevate aspettarvelo.


Versione originale della notizia