Psychic Detective Yakumo (Novel)
Forse non eclatante ma, comunque, godibilissima la serie di gialli sovrannaturali 'Shinrei Tantei Yakumo', nota ai più per i suoi vari adattamenti in anime, manga e live action. I puristi del giallo troveranno poca sostanza per saziare la propria fame, ma gli appassionati di Kaidan ed altri sottogeneri horror e meno non potranno che apprezzare le semplici ma appassionanti trame tessute da Manabu Kaminaga.
Prima di tutto, le trame. Bisogna dire che, nonostante il titolo menzioni il genere detective, c'è poco giallo e poco mystery in questa serie: certo, gli omicidi misteriosi abbondano, ma i moventi ed i trucchi usati sono così semplici che, salvo casi particolari, già a metà storia non è difficile intuire chi sia il colpevole di turno e perché abbia ucciso. Il vero 'mistero' della serie, ovvero Yakumo e il suo passato, è centellinato col contagocce e comunque estremamente prevedibile.
Al di là della semplicità di contenuti, l'accento di Kaminaga è fermamente su i personaggi e le loro interazioni, la cui efficacia è... altalenante. I protagonisti principali sono stereotipi al limite della macchietta: Yakumo è geniale, introverso e sarcastico; Haruka è gentile, sensibile e assolutamente incapace di risolvere alunchè da sola; e ci sono pure il classico poliziotto burbero e coroner strambo. Insomma, l'innovazione latita, certo è forse difficile innovare nel genere giallo ma qualcosa si poteva tentare: spunti interessanti, come ad esempio alcuni personaggi secondari degni di nota, vengono relegati nel background per lasciare spazio all'ennesimo abuso verbale fuori luogo di Yakumo contro Haruka.
Lo stile di scrittura è classico da Light Novel: semplice, succinto, basato soprattutto sui dialoghi e appestato da un uso anche troppo liberale dei puntini di sospensione, corsivo e frasi troncate. Questo è, in effetti, più un problema di traduzione che di scrittura: come spesso accade, chi ha tradotto non si è reso conto che certi stilemi che in giapponese funzionano, risultano invece forzati e disarmonici in italiano.
Un'ultima nota per la veste grafica e le copertine, queste sì un punto a favore: semplici e pulite, comunicano già elementi della trama ma senza cadere nello spoiler. Molto superiori a quelle che l'edizione giapponese ha adottato nelle ristampe più recenti.
In nota finale, 'Shinrei Tantei Yakumo' è una godibile serie pseudo-gialla che intrattiene ma che, in definitiva, poco aggiunge sia al genere che allo standard delle traduzioni giapponese-italiano. Consigliata se avete i fondi e la voglia extra da spendere.
Prima di tutto, le trame. Bisogna dire che, nonostante il titolo menzioni il genere detective, c'è poco giallo e poco mystery in questa serie: certo, gli omicidi misteriosi abbondano, ma i moventi ed i trucchi usati sono così semplici che, salvo casi particolari, già a metà storia non è difficile intuire chi sia il colpevole di turno e perché abbia ucciso. Il vero 'mistero' della serie, ovvero Yakumo e il suo passato, è centellinato col contagocce e comunque estremamente prevedibile.
Al di là della semplicità di contenuti, l'accento di Kaminaga è fermamente su i personaggi e le loro interazioni, la cui efficacia è... altalenante. I protagonisti principali sono stereotipi al limite della macchietta: Yakumo è geniale, introverso e sarcastico; Haruka è gentile, sensibile e assolutamente incapace di risolvere alunchè da sola; e ci sono pure il classico poliziotto burbero e coroner strambo. Insomma, l'innovazione latita, certo è forse difficile innovare nel genere giallo ma qualcosa si poteva tentare: spunti interessanti, come ad esempio alcuni personaggi secondari degni di nota, vengono relegati nel background per lasciare spazio all'ennesimo abuso verbale fuori luogo di Yakumo contro Haruka.
Lo stile di scrittura è classico da Light Novel: semplice, succinto, basato soprattutto sui dialoghi e appestato da un uso anche troppo liberale dei puntini di sospensione, corsivo e frasi troncate. Questo è, in effetti, più un problema di traduzione che di scrittura: come spesso accade, chi ha tradotto non si è reso conto che certi stilemi che in giapponese funzionano, risultano invece forzati e disarmonici in italiano.
Un'ultima nota per la veste grafica e le copertine, queste sì un punto a favore: semplici e pulite, comunicano già elementi della trama ma senza cadere nello spoiler. Molto superiori a quelle che l'edizione giapponese ha adottato nelle ristampe più recenti.
In nota finale, 'Shinrei Tantei Yakumo' è una godibile serie pseudo-gialla che intrattiene ma che, in definitiva, poco aggiunge sia al genere che allo standard delle traduzioni giapponese-italiano. Consigliata se avete i fondi e la voglia extra da spendere.
