Eiga PreCure All Stars: Minna de Utau - Kiseki no Mahou!
Con la serie di Mahou Tsukai Precure, oltre a un ritorno alle origini della saga, ho potuto notare che gli elementi di contrasto legate alle protagoniste Mirai e Riko, ovvero miracoli (Cure Miracle) e magia (Cure Magic), sono sempre agli antipodi in ambito di svariati contesti, dal momento che i miracoli sono prodotti dalla realtà e fede mentre la magia mediante artifici e superstizioni, rendendoli in totale contrasto in ambito di credenze.
Ma come si è visto nella saga delle leggendarie guerriere, in particolare nelle prime 3 serie, l’unione dei legami delle persone possono portare tali elementi di contrasto a entrare in contatto, e nel caso delle Mahou Tsukai, ovvero Mirai e Riko, ha permesso a tali elementi di credenza di formare non solo un contatto indolore ma anche un forte legame, complice il fatto che entrambe le ragazze vengono da mondi diversi (Mirai è umana, Riko viene dal mondo magico).
Ma ora, con questo nuovo capitolo All Stars, ovvero Minna de Utau - Kiseki no Mahou!, il legame che le unisce, uniti ai concetti di credenza, fiducia, verità e molto altro, verrà messo a dura prova.
Occhio agli spoiler
Durante la ricerca delle Linkle Stone sulla terra (con una Riko ancora inesperta del posto), Mirai e Riko, per via del loro compagno fatato Mofurun, finiranno per imbattersi nientemeno con Haruka e Amiche (le Princess Pretty Cure), per poi ritrovarsi a combattere insieme trasformate contro una apparentemente rinata Dyspear (l’antagonista principale di Go Princess), riuscendo a sconfiggerla. Ma neanche il tempo di presentarsi e unirsi a loro per poter ammirare, insieme alle altre guerriere, la fioritura dei ciliegi, che una misteriosa forza nera, le cattura e le porta in un'altra dimensione, e quel che peggio, Mirai e Riko sono separate a forza. A causare tale confusione sono la strega Solcière e il suo assistente Trauuma (e il suo nome già dice tutto), i quali hanno in mente di creare una terrificante magia nera, e per farlo hanno bisogno di un elemento fondamentale: Le lacrime delle Pretty cure, infatti molte guerriere sono già catturate e imprigionate, e le povere Miracle e Magical, essendo le più recenti, sono un bersaglio facile, ma per fortuna avranno dalla loro parte le restanti guerriere sfuggite alla prigionia, le quali faranno di tutto per permettere a Mirai e Riko di ritrovarsi, fermare il piano dei due magni neri, e salvare le guerriere catturate in modo che non versino lacrime necessarie ai nemici, ma per farlo dovranno fronteggiare i cloni di svariati antagonisti principali delle varie saghe, oltre a alla terrificante magia di Solcière.
Oltre a una durata maggiore, narrativamente il film riesce a colpire emotivamente lo spettatore proponendo scene di qualunque tipo, dal comico (come i bizzarri quanto comici “metodi di persuasione” di Trauuma nel tentativo di far uscire le lacrime alle Pretty Cure prigioniere) alla tranquillità, passando alla tensione (con le guerriere sempre pronte a incitarsi l’un l’altra) all’azione (con gli stupefacenti quanto intensi scontri contro i cloni degli antagonisti principali), alla tristezza (per via della sofferenza di Mirai e Riko di essere separate) alla felicità (quando entrambe le Maho Tsukai si riuniranno dolcemente, mostrando il forte attaccamento che entrambe provano l’un l’altra), proponendo anche dei colpi di scena (si scoprirà il drammatico passato di Solcière che Trauuma sfrutterà a suo vantaggio) al vero piano di Trauuma, il tutto intervallato da canzoni, come all’inizio, al momento di sconforto di Miracle e Magical, alla loro dolce riunione, e quando tenteranno di incitare Solcière a riprendersi dopo aver saputo il suo passato, in particolare la ninnananna che simboleggia il passato di Solcière, e che verrà intonata in molti momenti, inclusa nella battaglia finale contro la vera forma di Trauuma, che risulterà fondamentale ( riprendendo quanto visto in Haru no Carnival), unito al potere di una nuova Miracle Light, portando quindi a una nuova unione dei concetti di magia e miracoli.
Che dire del resto, se non che graficamente il titolo funziona, complice la CGI usata nelle coreografie di danza e lotta usata alla fine e nella bellissima coreografia dei titoli di coda, e musiche eccezionali?
All Stars: Minna de Utau - Kiseki no Mahou! È, probabilmente, il più bel film All stars che abbia mai visto con la sua solida narrativa e la sua sarabanda sonora ed emotiva. Consigliatissimo (complice il voto)
Ma come si è visto nella saga delle leggendarie guerriere, in particolare nelle prime 3 serie, l’unione dei legami delle persone possono portare tali elementi di contrasto a entrare in contatto, e nel caso delle Mahou Tsukai, ovvero Mirai e Riko, ha permesso a tali elementi di credenza di formare non solo un contatto indolore ma anche un forte legame, complice il fatto che entrambe le ragazze vengono da mondi diversi (Mirai è umana, Riko viene dal mondo magico).
Ma ora, con questo nuovo capitolo All Stars, ovvero Minna de Utau - Kiseki no Mahou!, il legame che le unisce, uniti ai concetti di credenza, fiducia, verità e molto altro, verrà messo a dura prova.
Occhio agli spoiler
Durante la ricerca delle Linkle Stone sulla terra (con una Riko ancora inesperta del posto), Mirai e Riko, per via del loro compagno fatato Mofurun, finiranno per imbattersi nientemeno con Haruka e Amiche (le Princess Pretty Cure), per poi ritrovarsi a combattere insieme trasformate contro una apparentemente rinata Dyspear (l’antagonista principale di Go Princess), riuscendo a sconfiggerla. Ma neanche il tempo di presentarsi e unirsi a loro per poter ammirare, insieme alle altre guerriere, la fioritura dei ciliegi, che una misteriosa forza nera, le cattura e le porta in un'altra dimensione, e quel che peggio, Mirai e Riko sono separate a forza. A causare tale confusione sono la strega Solcière e il suo assistente Trauuma (e il suo nome già dice tutto), i quali hanno in mente di creare una terrificante magia nera, e per farlo hanno bisogno di un elemento fondamentale: Le lacrime delle Pretty cure, infatti molte guerriere sono già catturate e imprigionate, e le povere Miracle e Magical, essendo le più recenti, sono un bersaglio facile, ma per fortuna avranno dalla loro parte le restanti guerriere sfuggite alla prigionia, le quali faranno di tutto per permettere a Mirai e Riko di ritrovarsi, fermare il piano dei due magni neri, e salvare le guerriere catturate in modo che non versino lacrime necessarie ai nemici, ma per farlo dovranno fronteggiare i cloni di svariati antagonisti principali delle varie saghe, oltre a alla terrificante magia di Solcière.
Oltre a una durata maggiore, narrativamente il film riesce a colpire emotivamente lo spettatore proponendo scene di qualunque tipo, dal comico (come i bizzarri quanto comici “metodi di persuasione” di Trauuma nel tentativo di far uscire le lacrime alle Pretty Cure prigioniere) alla tranquillità, passando alla tensione (con le guerriere sempre pronte a incitarsi l’un l’altra) all’azione (con gli stupefacenti quanto intensi scontri contro i cloni degli antagonisti principali), alla tristezza (per via della sofferenza di Mirai e Riko di essere separate) alla felicità (quando entrambe le Maho Tsukai si riuniranno dolcemente, mostrando il forte attaccamento che entrambe provano l’un l’altra), proponendo anche dei colpi di scena (si scoprirà il drammatico passato di Solcière che Trauuma sfrutterà a suo vantaggio) al vero piano di Trauuma, il tutto intervallato da canzoni, come all’inizio, al momento di sconforto di Miracle e Magical, alla loro dolce riunione, e quando tenteranno di incitare Solcière a riprendersi dopo aver saputo il suo passato, in particolare la ninnananna che simboleggia il passato di Solcière, e che verrà intonata in molti momenti, inclusa nella battaglia finale contro la vera forma di Trauuma, che risulterà fondamentale ( riprendendo quanto visto in Haru no Carnival), unito al potere di una nuova Miracle Light, portando quindi a una nuova unione dei concetti di magia e miracoli.
Che dire del resto, se non che graficamente il titolo funziona, complice la CGI usata nelle coreografie di danza e lotta usata alla fine e nella bellissima coreografia dei titoli di coda, e musiche eccezionali?
All Stars: Minna de Utau - Kiseki no Mahou! È, probabilmente, il più bel film All stars che abbia mai visto con la sua solida narrativa e la sua sarabanda sonora ed emotiva. Consigliatissimo (complice il voto)