Sailor Moon S - L'amante della principessa Kaguya
E' il 1994, e la Toei decide di creare un secondo film cinematografico su "Sailor Moon", questa volta tratto da un capitolo auto-conclusivo della stessa Takeuchi. La perfida regina dei ghiacci Kaguya arriva sulla Terra per congelarla e farla sua; per evitare ciò, Usagi e le altre, aiutate dalle outer, combatteranno per salvare la Terra. Nel frattempo Luna si innamorerà di un bel ragazzo, e desidererà ardentemente diventare un'umana. Questo è il film più riuscito tra i tre, e a tratti è anche superiore all'omonima terza serie. Tecnicamente è superbo, con una colonna sonora eccezionale e delle animazioni incredibili. Tuttavia pecca per la sua esigua durata (sessanta minuti) e per avere una cattiva (Kaguya) priva di carisma. Ma per il resto è un film consigliato sia ai fan che non.
Che il manga di "Sailor Moon" sia nettamente inferiore a livello qualitativo alla meravigliosa serie animata è praticamente un dato di fatto. Sebbene le sue pagine siano impregnate di pathos, mistero, di simbolismi più o meno espliciti e numerosissimi riferimenti culturali, alla versione cartacea mancano quell'umorismo, quel dinamismo nei combattimenti, quella dolcezza, se non nella descrizione dell'amore tra Usagi e Mamoru, con cui vengono narrati i vari episodi, e per finire tutta la coralità e l'introspezione che da oltre vent'anni continuano a far amare le famosissime guerriere Sailor. Tuttavia a Naoko Takeuchi, autrice originale della storia, va riconosciuto il merito di avere avuto idee di base originali e intriganti, con cui ha dato vita a un vero e proprio mito mondiale e attraverso le quali è riuscita a divulgare efficacemente le sue idee anche riguardo argomenti ritenuti scottanti e scandalosi, attualissimi peraltro ancora oggi, come ad esempio nel caso dell'omosessualità in "Sailor Moon S", incarnazione più riuscita delle avventure delle ragazze.
Tra le ottime idee della Takeuchi rientra anche "L'amante della Principessa Kaguya", storia breve dedicata alla gatta Luna, mentore di Usagi e compagne oltre che simpaticissima quanto pignola mascotte della serie. Da questa one-shot, infatti, è stato tratto il lungometraggio omonimo, un film dolcissimo e delicato, anche commovente in più punti e in cui sono racchiusi tutti i pregi che continuano a far amare il brand ancora adesso.
"L'amante della Principessa Kaguya" apparentemente non si presenta troppo diversamente da un normale episodio standard di "Sailor Moon": abbondano gli usuali siparietti comici e le parentesi di vita quotidiana del gruppo, è presente il classico monster of the week, stavolta incarnato dall'algida e bella regina dei ghiacci Snow Kaguya e dalle sue adepte Snow Dancers, ci sono le ragazze che come sempre, come una vera squadra, lottano e fanno fronte comune riuscendo, grazie anche al classico lancio della rosa di Tuxedo Kamen, a sconfiggere il nemico. Parallelamente a tutto questo, però, si sviluppa la trama principale del film, quella dedicata al primo, non corrisposto amore della gatta Luna, con tutte le riflessioni che ne conseguono da parte degli altri personaggi, Usagi in primis.
L'oggetto del desiderio della micetta è un astronomo di nome Kakeru Oozora, giovane altruista e sognatore, fermamente convinto dell'esistenza di una sorta di dea lunare, la Principessa Kaguya, innamorato da sempre a sua volta della collega Himeko, la quale però non condivide tali tesi, da lei giudicate eccessivamente romantiche e sentimentalistiche.
Lo sbocciare del sentimento amoroso da parte di Luna nei confronti del ragazzo, il suo sperimentare le gioie e le sofferenze che da ciò conseguono, rappresentano la parte più convincente del film, quella che inoltre regala alla sua piccola protagonista un'ottima caratterizzazione, distaccandola finalmente dal riduttivo ruolo di spalla comica che le è appartenuto per le prime tre stagioni della serie TV. Lungi dall'annoiare, i problemi sentimentali del pragmatico animaletto trasmettono anzi una tenerezza notevole, scaldando il cuore dello spettatore e anche delle guerriere Sailor, che grazie ad esso trovano la forza di ribellarsi al gelo eterno che minaccia la Terra.
L'amore diviene quindi una risposta vincente al silenzio eterno e alla morte, la testimonianza della preziosità di qualunque forma di vita, nonostante il dolore e le ferite che talvolta può causare, che comunque non impediscono di trarre forza da questo sentimento e di opporsi al male e alla tristezza in qualunque forma si presentino.
I pregi di quest'opera non si esauriscono però alla toccante sottotrama di Luna: come già detto, trovano infatti grande spazio le varie gag comiche tipiche di "Sailor Moon", che stemperano la tensione e risultano ben bilanciate con le parti serie e romantiche del film. Ottimi come al solito anche tutti i personaggi a partire dalla dolce Usagi, che in questa occasione pronuncia uno dei suoi discorsi più belli e toccanti, fino a tutte le altre guerriere, in particolare Ami, Makoto, Rei e Minako, di cui ancora una volta possiamo conoscere speranze e sogni, pur se solo in ambito amoroso per il ridotto spazio di cui godono a causa della storia della gatta, e di cui possiamo ammirare la coordinazione e lo spirito di gruppo durante i vari combattimenti.
Combattimenti, peraltro, come al solito corali e ben realizzati nella loro semplicità, in cui intervengono, per la gioia dei numerosissimi fan, anche Uranus, Pluto e Neptune, le Sailor del Sistema Solare esterno che, così come nell'anime, rendono dinamiche, adrenaliniche e forse anche epiche tutte le scene in cui compaiono. Fortunatamente, l'amato trio stavolta agisce in tandem con il quintetto di Usagi, al contrario di quanto avvenuto nella serie S su cui questo lungometraggio si basa, in cui lo scontro tra queste due fazioni e i loro differenti scopi e ideali era anzi uno dei cardini dell'intera trama.
Sempre appropriati e mai superflui, inoltre, Mamoru, Chibiusa e Artemis, buffo e tenero più che mai.
Dal punto di vista tecnico "L'amante della Principessa Kaguya" è una gioia per gli occhi, complice il budget più elevato a disposizione dei produttori, che non mancano di deliziare gli spettatori con animazioni fluide, colori accesi, sfondi più definiti del solito e un chara design accuratissimo. A ciò si aggiunge anche la colonna sonora, sempre efficace proprio come nelle varie stagioni animate.
Per tutte queste ragioni, tale lungometraggio, così come tutte le cinque serie delle combattenti vestite alla marinara, è caldamente consigliato a chiunque abbia voglia di godersi un prodotto ben fatto che, nonostante la semplice trama di fondo, riesce ogni volta a colpire ed emozionare.
Tra le ottime idee della Takeuchi rientra anche "L'amante della Principessa Kaguya", storia breve dedicata alla gatta Luna, mentore di Usagi e compagne oltre che simpaticissima quanto pignola mascotte della serie. Da questa one-shot, infatti, è stato tratto il lungometraggio omonimo, un film dolcissimo e delicato, anche commovente in più punti e in cui sono racchiusi tutti i pregi che continuano a far amare il brand ancora adesso.
"L'amante della Principessa Kaguya" apparentemente non si presenta troppo diversamente da un normale episodio standard di "Sailor Moon": abbondano gli usuali siparietti comici e le parentesi di vita quotidiana del gruppo, è presente il classico monster of the week, stavolta incarnato dall'algida e bella regina dei ghiacci Snow Kaguya e dalle sue adepte Snow Dancers, ci sono le ragazze che come sempre, come una vera squadra, lottano e fanno fronte comune riuscendo, grazie anche al classico lancio della rosa di Tuxedo Kamen, a sconfiggere il nemico. Parallelamente a tutto questo, però, si sviluppa la trama principale del film, quella dedicata al primo, non corrisposto amore della gatta Luna, con tutte le riflessioni che ne conseguono da parte degli altri personaggi, Usagi in primis.
L'oggetto del desiderio della micetta è un astronomo di nome Kakeru Oozora, giovane altruista e sognatore, fermamente convinto dell'esistenza di una sorta di dea lunare, la Principessa Kaguya, innamorato da sempre a sua volta della collega Himeko, la quale però non condivide tali tesi, da lei giudicate eccessivamente romantiche e sentimentalistiche.
Lo sbocciare del sentimento amoroso da parte di Luna nei confronti del ragazzo, il suo sperimentare le gioie e le sofferenze che da ciò conseguono, rappresentano la parte più convincente del film, quella che inoltre regala alla sua piccola protagonista un'ottima caratterizzazione, distaccandola finalmente dal riduttivo ruolo di spalla comica che le è appartenuto per le prime tre stagioni della serie TV. Lungi dall'annoiare, i problemi sentimentali del pragmatico animaletto trasmettono anzi una tenerezza notevole, scaldando il cuore dello spettatore e anche delle guerriere Sailor, che grazie ad esso trovano la forza di ribellarsi al gelo eterno che minaccia la Terra.
L'amore diviene quindi una risposta vincente al silenzio eterno e alla morte, la testimonianza della preziosità di qualunque forma di vita, nonostante il dolore e le ferite che talvolta può causare, che comunque non impediscono di trarre forza da questo sentimento e di opporsi al male e alla tristezza in qualunque forma si presentino.
I pregi di quest'opera non si esauriscono però alla toccante sottotrama di Luna: come già detto, trovano infatti grande spazio le varie gag comiche tipiche di "Sailor Moon", che stemperano la tensione e risultano ben bilanciate con le parti serie e romantiche del film. Ottimi come al solito anche tutti i personaggi a partire dalla dolce Usagi, che in questa occasione pronuncia uno dei suoi discorsi più belli e toccanti, fino a tutte le altre guerriere, in particolare Ami, Makoto, Rei e Minako, di cui ancora una volta possiamo conoscere speranze e sogni, pur se solo in ambito amoroso per il ridotto spazio di cui godono a causa della storia della gatta, e di cui possiamo ammirare la coordinazione e lo spirito di gruppo durante i vari combattimenti.
Combattimenti, peraltro, come al solito corali e ben realizzati nella loro semplicità, in cui intervengono, per la gioia dei numerosissimi fan, anche Uranus, Pluto e Neptune, le Sailor del Sistema Solare esterno che, così come nell'anime, rendono dinamiche, adrenaliniche e forse anche epiche tutte le scene in cui compaiono. Fortunatamente, l'amato trio stavolta agisce in tandem con il quintetto di Usagi, al contrario di quanto avvenuto nella serie S su cui questo lungometraggio si basa, in cui lo scontro tra queste due fazioni e i loro differenti scopi e ideali era anzi uno dei cardini dell'intera trama.
Sempre appropriati e mai superflui, inoltre, Mamoru, Chibiusa e Artemis, buffo e tenero più che mai.
Dal punto di vista tecnico "L'amante della Principessa Kaguya" è una gioia per gli occhi, complice il budget più elevato a disposizione dei produttori, che non mancano di deliziare gli spettatori con animazioni fluide, colori accesi, sfondi più definiti del solito e un chara design accuratissimo. A ciò si aggiunge anche la colonna sonora, sempre efficace proprio come nelle varie stagioni animate.
Per tutte queste ragioni, tale lungometraggio, così come tutte le cinque serie delle combattenti vestite alla marinara, è caldamente consigliato a chiunque abbia voglia di godersi un prodotto ben fatto che, nonostante la semplice trama di fondo, riesce ogni volta a colpire ed emozionare.
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
Questo secondo film di Sailor Moon lo ho trovato davvero molto ben fatto nella parte tecnica, con disegni e animazioni non eccezionali ma soddisfacenti. Anche le musiche sono molto azzeccate; la trama poi è semplice e fluida e molto ben godibile.
La storia inizia con un entità aliena di nome Kaguya che controlla la neve e il ghiaccio, intenzionata a conquistare la Terra, così invia sul pianeta un pezzo del suo Cristallo di Ghiaccio e le sue servitrici col compito di distruggerlo. Il frammento del cristallo cade nelle vicinanze dell'osservatorio astronomico, dove uno scienziato lo raccoglie per studiarlo. Sulla Terra le guerriere Sailor si stanno godendo un giorno di relax rovinato da una accesa discussione tra Bunny e Luna, che non essendo completamente in forma decide di ritornare a casa, rischiando per giunta di essere investita da un auto e salvata in extremis dallo stesso scienziato che aveva raccolto il Cristallo di Ghiaccio. L'uomo decide di portare a casa sua la gattina appena salvata. Intanto le guerriere di ghiaccio attaccano la città, ma vengono sconfitte tutte dalle guerriere Sailor, anche se a fatica. Intanto la gattina Luna viene curata dal suo nuovo salvatore e lì fa la conoscenza di una collega di lavoro del suo salvatore che era passata a salutarlo prima di partire per una missione nello spazio, interrotto bruscamente da un brutto litigio. Intanto Bunny e le altre ragazze si riuniscono nel tempio del nonno di Rea per studiare in vista agli esami, chiedendosi cosa fosse successo alla loro amica. Intanto, per colpa dell'influenza del Cristallo del Ghiaccio, su tutta la città si scatena una terribile tempesta di neve e le guerriere si riuniscono di nuovo a casa di Sailor Mars per sentire la storia della Principessa delle Nevi e del Cristallo del Cuore (l'unica cosa in grado di fermare la malvagia principessa) raccontata da Artemis, mentre Sailor Moon, che aveva seguito Luna, rassicura l'amica che salverà il pianeta dalla nuova minaccia.
Così le guerriere Sailor del sistema solare interno, usando il teletrasporto Sailor raggiungono il meteorite ghiacciato: si tratta del quartiere generale della Principessa delle Nevi, così come delle guerriere Sailor del sistema solare esterno. Ma, nonostante la buona volontà nel voler sconfiggere i nemici, le paladine della giustizia si trovano subito in netta difficoltà e solo l'intervento di Sailor Chibiusa e Milord risolverà la situazione, permettendo alle guerriere di unire i loro poteri e invocare il potere del Cristallo del Cuore e sconfiggere la Principessa del Ghiaccio.
In sostanza la trama di questo film è basata sulla relazione tra la gattina Luna e lo scienziato che voleva conoscere la Principessa Kaguya, un ruolo un po' diverso da quello solito dell'anime, che mostra una certa maturazione del personaggio che fa da spalla a Sailor Moon e che mi ha fatto apprezzare moltissimo questo film. Se consideriamo anche le musiche, sono azzeccatissime e rendono bene la trama tragica/drammatica.
Considerando tutto questo, direi che il voto giusto sarebbe un 7.
Questo secondo film di Sailor Moon lo ho trovato davvero molto ben fatto nella parte tecnica, con disegni e animazioni non eccezionali ma soddisfacenti. Anche le musiche sono molto azzeccate; la trama poi è semplice e fluida e molto ben godibile.
La storia inizia con un entità aliena di nome Kaguya che controlla la neve e il ghiaccio, intenzionata a conquistare la Terra, così invia sul pianeta un pezzo del suo Cristallo di Ghiaccio e le sue servitrici col compito di distruggerlo. Il frammento del cristallo cade nelle vicinanze dell'osservatorio astronomico, dove uno scienziato lo raccoglie per studiarlo. Sulla Terra le guerriere Sailor si stanno godendo un giorno di relax rovinato da una accesa discussione tra Bunny e Luna, che non essendo completamente in forma decide di ritornare a casa, rischiando per giunta di essere investita da un auto e salvata in extremis dallo stesso scienziato che aveva raccolto il Cristallo di Ghiaccio. L'uomo decide di portare a casa sua la gattina appena salvata. Intanto le guerriere di ghiaccio attaccano la città, ma vengono sconfitte tutte dalle guerriere Sailor, anche se a fatica. Intanto la gattina Luna viene curata dal suo nuovo salvatore e lì fa la conoscenza di una collega di lavoro del suo salvatore che era passata a salutarlo prima di partire per una missione nello spazio, interrotto bruscamente da un brutto litigio. Intanto Bunny e le altre ragazze si riuniscono nel tempio del nonno di Rea per studiare in vista agli esami, chiedendosi cosa fosse successo alla loro amica. Intanto, per colpa dell'influenza del Cristallo del Ghiaccio, su tutta la città si scatena una terribile tempesta di neve e le guerriere si riuniscono di nuovo a casa di Sailor Mars per sentire la storia della Principessa delle Nevi e del Cristallo del Cuore (l'unica cosa in grado di fermare la malvagia principessa) raccontata da Artemis, mentre Sailor Moon, che aveva seguito Luna, rassicura l'amica che salverà il pianeta dalla nuova minaccia.
Così le guerriere Sailor del sistema solare interno, usando il teletrasporto Sailor raggiungono il meteorite ghiacciato: si tratta del quartiere generale della Principessa delle Nevi, così come delle guerriere Sailor del sistema solare esterno. Ma, nonostante la buona volontà nel voler sconfiggere i nemici, le paladine della giustizia si trovano subito in netta difficoltà e solo l'intervento di Sailor Chibiusa e Milord risolverà la situazione, permettendo alle guerriere di unire i loro poteri e invocare il potere del Cristallo del Cuore e sconfiggere la Principessa del Ghiaccio.
In sostanza la trama di questo film è basata sulla relazione tra la gattina Luna e lo scienziato che voleva conoscere la Principessa Kaguya, un ruolo un po' diverso da quello solito dell'anime, che mostra una certa maturazione del personaggio che fa da spalla a Sailor Moon e che mi ha fatto apprezzare moltissimo questo film. Se consideriamo anche le musiche, sono azzeccatissime e rendono bene la trama tragica/drammatica.
Considerando tutto questo, direi che il voto giusto sarebbe un 7.
Sailor Moon S - L'amante della principessa Kaguya, è un film ispirato alla terza serie dell'anime, infatti appaiono anche Sailor Plutone, Sailor Uranus e Sailor Neptune. Se nel primo film si era approfondito il personaggio di Maromu, in questo si approfondisce Luna, la gatta amica di Usagi (Bunny qui da noi in Italia) alias Sailor Moon.
Il film narra dell'amore di Luna per uno studioso di astronomia, che l'ha soccorsa dopo averla investita per sbaglio con la macchina. Questo ragazzo, di nome Kakeru, è convinto dell'esistenza del popolo della Luna e proprio per questo la gattina ne rimane affascinata, infatti Sailor Moon è la futura regina della Luna.
Luna finisce per innamorarsi di questo ragazzo, ma si accorge del suo amore impossibile e inizia a rimpiangere di essere una gatta: se fosse un essere umano non ci sarebbero problemi. Quando Kakeru si ammala, la gatta inizia a soffrire veramente il suo essere solo una gatta e di non poterlo aiutare ma riuscirà lo stesso ad aiutarlo e il ragazzo riuscirà a vedere perfino la principessa della Luna e capire che i suoi sogni, le sue credenze sono reali.
È un film molto romantico anche se strano, visto che mostra l'amore tra una gatta e un essere umano, ma è interessante perché mostra un lato più romantico della gatta Luna, che in genere si limita a fare un mucchio di prediche a Sailor Moon perché si alleni a diventare una buona guerriera e una futura principessa.
Il disegno di questo film, come di tutti i film e le serie TV di Sailor Moon, rimane, per me, scarsino e privo di dettagli, anche per un'anime degli anni '90.
Il film narra dell'amore di Luna per uno studioso di astronomia, che l'ha soccorsa dopo averla investita per sbaglio con la macchina. Questo ragazzo, di nome Kakeru, è convinto dell'esistenza del popolo della Luna e proprio per questo la gattina ne rimane affascinata, infatti Sailor Moon è la futura regina della Luna.
Luna finisce per innamorarsi di questo ragazzo, ma si accorge del suo amore impossibile e inizia a rimpiangere di essere una gatta: se fosse un essere umano non ci sarebbero problemi. Quando Kakeru si ammala, la gatta inizia a soffrire veramente il suo essere solo una gatta e di non poterlo aiutare ma riuscirà lo stesso ad aiutarlo e il ragazzo riuscirà a vedere perfino la principessa della Luna e capire che i suoi sogni, le sue credenze sono reali.
È un film molto romantico anche se strano, visto che mostra l'amore tra una gatta e un essere umano, ma è interessante perché mostra un lato più romantico della gatta Luna, che in genere si limita a fare un mucchio di prediche a Sailor Moon perché si alleni a diventare una buona guerriera e una futura principessa.
Il disegno di questo film, come di tutti i film e le serie TV di Sailor Moon, rimane, per me, scarsino e privo di dettagli, anche per un'anime degli anni '90.
Una giornata come molte altre che quasi improvvisamente ma al contempo naturalmente diviene il crocevia per due storie che proseguono a volte parallelamente a volte intrecciandosi fra di loro. Così accade in quello che per le nostre Usagi, Ami, Rei, Makoto, Minako e anche Chibiusa è un tranquillo e divertente giorno di relax e shopping ma che per la gattina Luna sarà l'inizio di una nuova e personale avventura.
Sullo sfondo però si staglia la figura di Snow Kaguya, una crudele strega aliena che torna sulla Terra, da cui già molto tempo prima era stata scacciata, decisa a farne il proprio glaciale regno...
E' proprio con queste due storie che a volte scorrono parallele e a volte si incrociano che questo film, il secondo dei tre realizzati, delle guerriere che vestono alla marinaretta, riesce a distinguersi.
Merito principale è dovuto senz'altro alla storia dedicata a Luna nella quale viene alla luce il lato più romantico e sentimentale di quella che fino a ora era stata la guida e il supporto di Sailor Moon senza quasi mai staccarsi dal suo ruolo. Uno spunto di novità che tra l'altro rende il film nel suo complesso più vicino al manga realizzato dalla Takeuchi più di quanto sia la serie principale proprio per la maggiore attenzione al lato sentimentale della vicenda con il lato “eroico”, o da shonen forse, che stavolta va a fare da completamento all'insieme diversamente da quanto avviene per la serie TV.
Siamo a cavallo tra la terza e la quarta serie dell'anime quando viene lanciato questo lungometraggio quindi nel pieno del successo per la serie televisiva e con l'ampio budget a disposizione Sailor Moon: non può che essere tecnicamente ai livelli più alti. La grafica è bellissima sia sul charachter design che nella scelta dei colori sui personaggi e negli sfondi; a tutt'oggi terrebbe botta contro molte produzioni in HD.
Un po' più in basso collocherei il sonoro: si apre all'inizio (non potendo essere altrimenti aggiungerei...) con la classica <i>Moonlight Densetsu</i>, in chiusura abbiamo <i>Moonlight Destiny</i> brano pomposo e quasi solenne nella versione estesa ma che paradossalmente viene un po' fiacco in sottofondo ai titoli di coda. Per fortuna il resto della colonna sonora si compone dei brani già sentiti nella serie S tra cui l'ottimo tema di trasformazione delle Outer Senshi Uranus, Neptune e Pluto.
Complessivamente direi che <i>L'amante della principessa Kaguya</i> è un buon film d'animazione, forse un po' corto, ma comunque ben bilanciato nei tempi e che risulterà decisamente interessante per i fan della serie e non solo.
Sullo sfondo però si staglia la figura di Snow Kaguya, una crudele strega aliena che torna sulla Terra, da cui già molto tempo prima era stata scacciata, decisa a farne il proprio glaciale regno...
E' proprio con queste due storie che a volte scorrono parallele e a volte si incrociano che questo film, il secondo dei tre realizzati, delle guerriere che vestono alla marinaretta, riesce a distinguersi.
Merito principale è dovuto senz'altro alla storia dedicata a Luna nella quale viene alla luce il lato più romantico e sentimentale di quella che fino a ora era stata la guida e il supporto di Sailor Moon senza quasi mai staccarsi dal suo ruolo. Uno spunto di novità che tra l'altro rende il film nel suo complesso più vicino al manga realizzato dalla Takeuchi più di quanto sia la serie principale proprio per la maggiore attenzione al lato sentimentale della vicenda con il lato “eroico”, o da shonen forse, che stavolta va a fare da completamento all'insieme diversamente da quanto avviene per la serie TV.
Siamo a cavallo tra la terza e la quarta serie dell'anime quando viene lanciato questo lungometraggio quindi nel pieno del successo per la serie televisiva e con l'ampio budget a disposizione Sailor Moon: non può che essere tecnicamente ai livelli più alti. La grafica è bellissima sia sul charachter design che nella scelta dei colori sui personaggi e negli sfondi; a tutt'oggi terrebbe botta contro molte produzioni in HD.
Un po' più in basso collocherei il sonoro: si apre all'inizio (non potendo essere altrimenti aggiungerei...) con la classica <i>Moonlight Densetsu</i>, in chiusura abbiamo <i>Moonlight Destiny</i> brano pomposo e quasi solenne nella versione estesa ma che paradossalmente viene un po' fiacco in sottofondo ai titoli di coda. Per fortuna il resto della colonna sonora si compone dei brani già sentiti nella serie S tra cui l'ottimo tema di trasformazione delle Outer Senshi Uranus, Neptune e Pluto.
Complessivamente direi che <i>L'amante della principessa Kaguya</i> è un buon film d'animazione, forse un po' corto, ma comunque ben bilanciato nei tempi e che risulterà decisamente interessante per i fan della serie e non solo.
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER SUL FINALE</b>]
Questo movie si colloca tra la terza e la quarta serie. Devo dire che mi è piaciuto parecchio. Il film è incentrato soprattutto su Luna, la gattina di Usagi, la quale si innamora di un ragazzo, Kakeru, che la salva da un'automobile che stava per investirla. Il ragazzo un giorno trova un cristallo caduto alla malvagia Snow Kaguya, la quale vuole impossessarsi della Terra per congelarla. Ovviamente il cristallo è necessario per raggiungere lo scopo di conquista quindi il suo ritrovamento da parte di Kakeru costituisce l'innesco di una storia che vedrà Luna avverare il proprio "sogno" di salvare il ragazzo grazie a
Sailor Moon e al Cristallo del Cuore. L'amante della principessa Kaguya è una storia incentrata sull'amore che, diversamente da altre opere legate alla serie, non lascia spazio allo humor e che vede impegnate tutte le guerriere Sailor, tranne Hotaru (alias Sailor Saturn) ritornata nel frattempo neonata. La sceneggiatura è ottima, gli sfondi sono graficamente meravigliosi e i malvagi sono caratterizzati benissimo. Mi raccomando, godetevi questo film, ne vale la pena.
Vi lascio con una frase molto significativa tratto da esso:
<i>"meglio vivere e soffrire che chiudere gli occhi per l'eternità e non poter godere della bellezza di ogni singola cosa che c'è sulla terra e dell'affetto che ognuna delle persone che amiamo ci offre".</i>
Questo movie si colloca tra la terza e la quarta serie. Devo dire che mi è piaciuto parecchio. Il film è incentrato soprattutto su Luna, la gattina di Usagi, la quale si innamora di un ragazzo, Kakeru, che la salva da un'automobile che stava per investirla. Il ragazzo un giorno trova un cristallo caduto alla malvagia Snow Kaguya, la quale vuole impossessarsi della Terra per congelarla. Ovviamente il cristallo è necessario per raggiungere lo scopo di conquista quindi il suo ritrovamento da parte di Kakeru costituisce l'innesco di una storia che vedrà Luna avverare il proprio "sogno" di salvare il ragazzo grazie a
Sailor Moon e al Cristallo del Cuore. L'amante della principessa Kaguya è una storia incentrata sull'amore che, diversamente da altre opere legate alla serie, non lascia spazio allo humor e che vede impegnate tutte le guerriere Sailor, tranne Hotaru (alias Sailor Saturn) ritornata nel frattempo neonata. La sceneggiatura è ottima, gli sfondi sono graficamente meravigliosi e i malvagi sono caratterizzati benissimo. Mi raccomando, godetevi questo film, ne vale la pena.
Vi lascio con una frase molto significativa tratto da esso:
<i>"meglio vivere e soffrire che chiudere gli occhi per l'eternità e non poter godere della bellezza di ogni singola cosa che c'è sulla terra e dell'affetto che ognuna delle persone che amiamo ci offre".</i>
Il secondo film di Sailor Moon, ispirato alla terza serie, Sailor Moon S, è uno dei più emozionanti tra i film realizzati sulla nostra eroina che combatte i malvagi in nome della Luna.
L'amore è sempre presente nelle avventure delle guerriere Sailor e spesso ci viene dipinto nei suoi aspetti più teneri, ma qui questo tema viene approfondito con una vera e propria introspezione psicologica, e la bellezza del film sta nel fatto che questa volta l'amore non colpisce una qualsiasi ragazza, ma la gattina parlante Luna, la saggia consigliera di Sailor Moon, sempre posata e razionale.
Anche se colpisce una gatta vediamo parlare una donna, l'affetto si trasforma pian piano in batticuore ed il crescere della passione della gattina per un astrofisico cagionevole di salute, ma tanto affettuoso con lei, ci viene presentato in tutte le sfumature che ha la prima cotta: la sensazione di essere felici e tristi allo stesso tempo, l'inedito batticuore della gattina che si chiede cosa sia questo strano sentimento che le cresce dentro pian piano, fino alla triste presa di coscienza che un amore tra una gatta ed un umano è impossibile da realizzare, la conseguente decisione di continuare a rendere felice il suo amato cercando in ogni modo di alimentare i suoi sogni e infondendogli la forza di continuare a credere alle passioni piuttosto che solo alle ferree leggi della scienza...e tutto questo nella bellezza di un'ora. Il film per questo è molto denso, emozionante e coinvolgente.
Il coraggio delle paladine della giustizia non mancherà neanche in questa occasione, pronte a difendere la Terra dall'insidia del freddo gelido e dalla possibile quanto catastrofica possibilità di ibernare il pianeta sotto una spessa coltre di ghiacci che spegnerebbe per sempre le rigogliose forme di vita che lo abitano. Il volere di un'aliena principessa di ghiaccio viene combattuto da Sailor Moon con l'ausilio del bellissimo e potente Graal, l'emblema della terza serie televisiva.
La vera protagonista è la gatta Luna, ma questo non ci impedisce di vedere combattere assieme le guerriere a cui ci siamo affezionati guardando le serie TV, le cui trasformazioni e i cui poteri affascinano sempre per l'alone che unisce il magico al fiabesco. Le gag spiritose e originali delle ragazze che difendono la Terra non possono certo mancare qui, dopo aver caratterizzato sempre Sailor Moon ed il suo aspetto per così dire buffo e gioioso.
Le animazioni anche qui toccano alte vette, le ambientazioni fiabesche di certe scene continuano a far sognare i fans, la bellezza dei volti dei personaggi è stupenda.
Ritroviamo sempre il solito schema del nemico alieno che attacca la Terra minacciandone la scomparsa e la sua sconfitta con la forza dell'amore e dell'amicizia da parte delle guerriere, ma la ripetitività della trama è arricchita da certi elementi inediti come l'amore di Luna e le bellissime atmosfere e la qualità grafica, che per essere datata 1994, raggiunge vette altissime.
Film consigliato per l'ottima qualità e per gli elementi inediti realizzati con profondità nonostante la brevità della durata.
L'amore è sempre presente nelle avventure delle guerriere Sailor e spesso ci viene dipinto nei suoi aspetti più teneri, ma qui questo tema viene approfondito con una vera e propria introspezione psicologica, e la bellezza del film sta nel fatto che questa volta l'amore non colpisce una qualsiasi ragazza, ma la gattina parlante Luna, la saggia consigliera di Sailor Moon, sempre posata e razionale.
Anche se colpisce una gatta vediamo parlare una donna, l'affetto si trasforma pian piano in batticuore ed il crescere della passione della gattina per un astrofisico cagionevole di salute, ma tanto affettuoso con lei, ci viene presentato in tutte le sfumature che ha la prima cotta: la sensazione di essere felici e tristi allo stesso tempo, l'inedito batticuore della gattina che si chiede cosa sia questo strano sentimento che le cresce dentro pian piano, fino alla triste presa di coscienza che un amore tra una gatta ed un umano è impossibile da realizzare, la conseguente decisione di continuare a rendere felice il suo amato cercando in ogni modo di alimentare i suoi sogni e infondendogli la forza di continuare a credere alle passioni piuttosto che solo alle ferree leggi della scienza...e tutto questo nella bellezza di un'ora. Il film per questo è molto denso, emozionante e coinvolgente.
Il coraggio delle paladine della giustizia non mancherà neanche in questa occasione, pronte a difendere la Terra dall'insidia del freddo gelido e dalla possibile quanto catastrofica possibilità di ibernare il pianeta sotto una spessa coltre di ghiacci che spegnerebbe per sempre le rigogliose forme di vita che lo abitano. Il volere di un'aliena principessa di ghiaccio viene combattuto da Sailor Moon con l'ausilio del bellissimo e potente Graal, l'emblema della terza serie televisiva.
La vera protagonista è la gatta Luna, ma questo non ci impedisce di vedere combattere assieme le guerriere a cui ci siamo affezionati guardando le serie TV, le cui trasformazioni e i cui poteri affascinano sempre per l'alone che unisce il magico al fiabesco. Le gag spiritose e originali delle ragazze che difendono la Terra non possono certo mancare qui, dopo aver caratterizzato sempre Sailor Moon ed il suo aspetto per così dire buffo e gioioso.
Le animazioni anche qui toccano alte vette, le ambientazioni fiabesche di certe scene continuano a far sognare i fans, la bellezza dei volti dei personaggi è stupenda.
Ritroviamo sempre il solito schema del nemico alieno che attacca la Terra minacciandone la scomparsa e la sua sconfitta con la forza dell'amore e dell'amicizia da parte delle guerriere, ma la ripetitività della trama è arricchita da certi elementi inediti come l'amore di Luna e le bellissime atmosfere e la qualità grafica, che per essere datata 1994, raggiunge vette altissime.
Film consigliato per l'ottima qualità e per gli elementi inediti realizzati con profondità nonostante la brevità della durata.
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>]
Il secondo film animato di Sailor Moon, tratto da una side story omonima della stessa Naoko Takeuchi pubblicata all'interno del manga, è basato sulla terza serie animata, Sailor Moon S, che è universalmente riconosciuta come la parte meglio realizzata e più avvincente della storia.
Uno dei primi romanzi giapponesi, risalente all'epoca Heian (784 - 1185), il "Taketori Monogatari" ("Storia di un tagliatore di bambù"), narra di una bellissima abitante di un regno situato sulla luna, la principessa Kaguya (Kaguyahime), che discende sulla Terra per scontare una colpa, rubando il cuore di diversi pretendenti senza tuttavia mai concedersi a loro, e poi, una volta perdonata, ritorna da dov'è venuta.
Kakeru Oozora, protagonista di questo lungometraggio, è un astronomo con la testa piena di sogni, che crede fermamente nell'esistenza della principessa Kaguya, da qualche parte, sulla luna, e questo lo porta in contrasto con la pragmatica astronauta Himeko Nayotake, di cui è da sempre segretamente innamorato.
Sfortunatamente per Kakeru, la principesa Kaguya, o meglio Snow Kaguya, esiste davvero, ma non è la bellissima abitante della luna che lui sogna, quanto piuttosto una perfida strega dei ghiacci che brama di imprigionare la Terra in un'eterna morsa glaciale.
Ma non ha fatto i conti con le bellissime guerriere vestite alla marinara che difendono la pace sulla Terra...
Il combattimento con questo nuovo nemico, a dire il vero piuttosto piatto psicologicamente, fa da pretesto per inserire una storia più complessa che ha come protagonista un personaggio di contorno della serie "principale", la gattina Luna.
E' Luna, infatti, la vera star del lungometraggio, grazie ad una riuscitissima sottotrama che la separa da Usagi e gli altri per farla legare con Kakeru, di cui si innamorerà, ovviamente senza esserne corrisposta. Il travaglio di Luna, che, nonostante sia una gattina, si trova a provare sentimenti come l'amore e la gelosia, tipici degli umani, è reso benissimo e si riesce così a dare un ottimo spazio a un personaggio che nella serie regolare rimaneva più di contorno e ad un livello un po'
macchiettistico.
Di fronte allo struggente amore non corrisposto di Luna per Kakeru, e alla tormentata e piena di simbolismi storia d'amore tra Kakeru e Himeko, quasi ci si dimentica delle Sailor e della battaglia.
In effetti, la parte del combattimento non è nulla più di quello che si vede in un classico episodio della serie, malgrado le piacevoli e spettacolari (ma un pò buttate là giusto per compiacere i fans) di Uranus, Neptune e Pluto.
Il combattimento finale, poi, è spettacolare (è una gioia per gli occhi vedere l'unione dei poteri delle guerriere con una splendente luce bianca che irradia i loro abiti), nonché introdotto da un bellissimo e toccante discorso di Usagi alla nemica, ma, purtroppo, stavolta non sarà accompagnato da nessuna canzone di sottofondo e questo gli farà perdere parecchi punti.
Le uniche canzoni presenti, infatti, sono la classica "Moonlight Densetsu" in apertura e "Moonlight Destiny" durante i titoli di coda, che però rimane un pò anonima, ma, fortunatamente, rimangono tutte le colonne sonore delle trasformazioni (soprattutto quella di Uranus, Neptune e Pluto che a me piace sempre da morire), ma stavolta non sono state rifatte ma solo mutuate dalla serie regolare così com'erano, a differenza del primo film.
Graficamente, il film è davvero curatissimo. Le trasformazioni e gli attacchi sono stati rifatti, e, nel caso del "Crisis Make Up" (la trasformazione che Usagi fa con il potere del Graal, una delle più belle della serie), questo ha avuto esiti spettacolari. Addirittura, questo film è l'unica occasione per noi spettatori di vedere una sequenza di trasformazione "in solitario" di Chibiusa, dato che nella serie regolare la sua trasformazione ci era solo accennata.
E, in effetti, Chibiusa ne esce benissimo, da questo film, dove è finalmente più attiva (nel film precedente non faceva praticamente nulla) e ci degna di una serie di simpatici siparietti in tandem con Usagi.
Ottima ovviamente anche la prova di Usagi, che ha ripetutamente delle bellissime scene di dialogo e di confronto con Luna, con Himeko e persino con Snow Kaguya.
Appaiono più sacrificate rispetto al film precedente Ami, Rei, Makoto e Minako, che si limitano a fare da supporto e a fare presenza, ma potevano essere sfruttate molto meglio, e persino Mamoru è abbastanza insignificante, se escludiamo la comicissima scena in cui si presenta a salvare Usagi e Chibiusa vestito da Babbo Natale con tanto di slitta e renne fluttuanti.
Ma in fondo è normale, dato che il grosso del film è il confronto tra Usagi e Snow Kaguya e il bizzarro triangolo amoroso tra Luna, Kakeru e Himeko.
E' emblematico, infatti, il bellissimo finale, dove la gattina Luna diventa, grazie al potere del Cristallo Argentato di Usagi, un'umana, e può così interpretare la principessa Kaguya per l'amato Kakeru e fargli capire che però, purtroppo, la vera principessa di cui è alla ricerca non è lei, ma colei si porta dietro quel destino persino nel nome, ossia Himeko, che ha nel suo nome l'ideogramma di "hime" (= principessa)...
L'amante della principessa Kaguya pecca un bel pò nelle scene d'azione e nella parte "fantastica" della serie, ma graficamente è ottimo, si fa seguire con attenzione dai suoi spettatori e risulta essere anche un film più psicologico che propriamente d'azione, riuscendo anche a giocare parecchio con i simbolismi, i nomi dei personaggi e la mitologia e la letteratura giapponese. E in questo si vede il tocco magico della Takeuchi che ha scritto la sceneggiatura di base.
Si poteva fare qualcosa di meglio a livello di scene d'azione, ma anche così non ci si può lamentare e i fans della serie lo apprezzeranno comunque.
Non è il primo film, che era di tutt'altra classe, ma ha un suo perchè.
Il secondo film animato di Sailor Moon, tratto da una side story omonima della stessa Naoko Takeuchi pubblicata all'interno del manga, è basato sulla terza serie animata, Sailor Moon S, che è universalmente riconosciuta come la parte meglio realizzata e più avvincente della storia.
Uno dei primi romanzi giapponesi, risalente all'epoca Heian (784 - 1185), il "Taketori Monogatari" ("Storia di un tagliatore di bambù"), narra di una bellissima abitante di un regno situato sulla luna, la principessa Kaguya (Kaguyahime), che discende sulla Terra per scontare una colpa, rubando il cuore di diversi pretendenti senza tuttavia mai concedersi a loro, e poi, una volta perdonata, ritorna da dov'è venuta.
Kakeru Oozora, protagonista di questo lungometraggio, è un astronomo con la testa piena di sogni, che crede fermamente nell'esistenza della principessa Kaguya, da qualche parte, sulla luna, e questo lo porta in contrasto con la pragmatica astronauta Himeko Nayotake, di cui è da sempre segretamente innamorato.
Sfortunatamente per Kakeru, la principesa Kaguya, o meglio Snow Kaguya, esiste davvero, ma non è la bellissima abitante della luna che lui sogna, quanto piuttosto una perfida strega dei ghiacci che brama di imprigionare la Terra in un'eterna morsa glaciale.
Ma non ha fatto i conti con le bellissime guerriere vestite alla marinara che difendono la pace sulla Terra...
Il combattimento con questo nuovo nemico, a dire il vero piuttosto piatto psicologicamente, fa da pretesto per inserire una storia più complessa che ha come protagonista un personaggio di contorno della serie "principale", la gattina Luna.
E' Luna, infatti, la vera star del lungometraggio, grazie ad una riuscitissima sottotrama che la separa da Usagi e gli altri per farla legare con Kakeru, di cui si innamorerà, ovviamente senza esserne corrisposta. Il travaglio di Luna, che, nonostante sia una gattina, si trova a provare sentimenti come l'amore e la gelosia, tipici degli umani, è reso benissimo e si riesce così a dare un ottimo spazio a un personaggio che nella serie regolare rimaneva più di contorno e ad un livello un po'
macchiettistico.
Di fronte allo struggente amore non corrisposto di Luna per Kakeru, e alla tormentata e piena di simbolismi storia d'amore tra Kakeru e Himeko, quasi ci si dimentica delle Sailor e della battaglia.
In effetti, la parte del combattimento non è nulla più di quello che si vede in un classico episodio della serie, malgrado le piacevoli e spettacolari (ma un pò buttate là giusto per compiacere i fans) di Uranus, Neptune e Pluto.
Il combattimento finale, poi, è spettacolare (è una gioia per gli occhi vedere l'unione dei poteri delle guerriere con una splendente luce bianca che irradia i loro abiti), nonché introdotto da un bellissimo e toccante discorso di Usagi alla nemica, ma, purtroppo, stavolta non sarà accompagnato da nessuna canzone di sottofondo e questo gli farà perdere parecchi punti.
Le uniche canzoni presenti, infatti, sono la classica "Moonlight Densetsu" in apertura e "Moonlight Destiny" durante i titoli di coda, che però rimane un pò anonima, ma, fortunatamente, rimangono tutte le colonne sonore delle trasformazioni (soprattutto quella di Uranus, Neptune e Pluto che a me piace sempre da morire), ma stavolta non sono state rifatte ma solo mutuate dalla serie regolare così com'erano, a differenza del primo film.
Graficamente, il film è davvero curatissimo. Le trasformazioni e gli attacchi sono stati rifatti, e, nel caso del "Crisis Make Up" (la trasformazione che Usagi fa con il potere del Graal, una delle più belle della serie), questo ha avuto esiti spettacolari. Addirittura, questo film è l'unica occasione per noi spettatori di vedere una sequenza di trasformazione "in solitario" di Chibiusa, dato che nella serie regolare la sua trasformazione ci era solo accennata.
E, in effetti, Chibiusa ne esce benissimo, da questo film, dove è finalmente più attiva (nel film precedente non faceva praticamente nulla) e ci degna di una serie di simpatici siparietti in tandem con Usagi.
Ottima ovviamente anche la prova di Usagi, che ha ripetutamente delle bellissime scene di dialogo e di confronto con Luna, con Himeko e persino con Snow Kaguya.
Appaiono più sacrificate rispetto al film precedente Ami, Rei, Makoto e Minako, che si limitano a fare da supporto e a fare presenza, ma potevano essere sfruttate molto meglio, e persino Mamoru è abbastanza insignificante, se escludiamo la comicissima scena in cui si presenta a salvare Usagi e Chibiusa vestito da Babbo Natale con tanto di slitta e renne fluttuanti.
Ma in fondo è normale, dato che il grosso del film è il confronto tra Usagi e Snow Kaguya e il bizzarro triangolo amoroso tra Luna, Kakeru e Himeko.
E' emblematico, infatti, il bellissimo finale, dove la gattina Luna diventa, grazie al potere del Cristallo Argentato di Usagi, un'umana, e può così interpretare la principessa Kaguya per l'amato Kakeru e fargli capire che però, purtroppo, la vera principessa di cui è alla ricerca non è lei, ma colei si porta dietro quel destino persino nel nome, ossia Himeko, che ha nel suo nome l'ideogramma di "hime" (= principessa)...
L'amante della principessa Kaguya pecca un bel pò nelle scene d'azione e nella parte "fantastica" della serie, ma graficamente è ottimo, si fa seguire con attenzione dai suoi spettatori e risulta essere anche un film più psicologico che propriamente d'azione, riuscendo anche a giocare parecchio con i simbolismi, i nomi dei personaggi e la mitologia e la letteratura giapponese. E in questo si vede il tocco magico della Takeuchi che ha scritto la sceneggiatura di base.
Si poteva fare qualcosa di meglio a livello di scene d'azione, ma anche così non ci si può lamentare e i fans della serie lo apprezzeranno comunque.
Non è il primo film, che era di tutt'altra classe, ma ha un suo perchè.