Sailor Moon SuperS Plus - Ami's First Love
Anche fuori dal campo di battaglia la vita quotidiana dei paladini della giustizia può riservare sfide non meno difficili. Ne sa qualcosa la dolce Ami Mizuno, sul campo Sailor Mercury, che avrà il suo bel da fare proprio nell'intenso periodo di preparazione agli esami per le scuole superiori quando dovrà affrontare un'allergia per le lettere d'amore di segreti ammiratori, un acerrimo rivale nello studio ove lei fino a quel momento primeggiava indiscussa e anche uno spiritello maligno che vuole approfittare del suo stato per sottrarle l'energia vitale.
Ce la farà Ami a superare questa crisi?
Uscito in abbinamento al film cinematografico relativo alla serie SuperS, <i>"Il primo amore di Ami"</i> è un corto animato tratto dall'omonima storia breve inserita assieme ad altre nel manga principale. Questa volta però il risultato è sicuramente migliore e più fedele alla versione cartacea rispetto a quanto fatto per l'avventura di Chibiusa, contenuta nel triplice special televisivo della serie SuperS.
Nel complesso è un corto piuttosto divertente e ben realizzato (i colori però sono anche troppo accesi), in cui si rivelano nuovi lati della personalità di Ami che sembrano idealistici e testardi, ma al contempo involontariamente comici.
Per l'occasione ci sarà per Ami una nuova sequenza di trasformazione in Sailor Mercury e anche un nuovo potente attacco da sfoggiare. Entrambi sono belli a vedersi e ben animati, e danno un bel tocco di novità e di freschezza.
Qui però si potrebbe aprire una piccola questione: perché a Ami sì, e a tutte le altre guerriere no? Di sicuro anche Rei, Makoto e Minako (ma anche il gruppo delle outer senshi se è per questo...) avrebbero meritato una nuova sequenza di trasformazione, invece restano al palo a quella della serie TV. Visto che si era in un periodo di largo budget si poteva anche fare qualcosa di più.
<i>"Il primo amore di Ami"</i> insomma è un graditissimo extra che ben si inserisce nella lunga saga di Sailor Moon. Una manna dal cielo per i molti fan di Sailor Mercury.
Ce la farà Ami a superare questa crisi?
Uscito in abbinamento al film cinematografico relativo alla serie SuperS, <i>"Il primo amore di Ami"</i> è un corto animato tratto dall'omonima storia breve inserita assieme ad altre nel manga principale. Questa volta però il risultato è sicuramente migliore e più fedele alla versione cartacea rispetto a quanto fatto per l'avventura di Chibiusa, contenuta nel triplice special televisivo della serie SuperS.
Nel complesso è un corto piuttosto divertente e ben realizzato (i colori però sono anche troppo accesi), in cui si rivelano nuovi lati della personalità di Ami che sembrano idealistici e testardi, ma al contempo involontariamente comici.
Per l'occasione ci sarà per Ami una nuova sequenza di trasformazione in Sailor Mercury e anche un nuovo potente attacco da sfoggiare. Entrambi sono belli a vedersi e ben animati, e danno un bel tocco di novità e di freschezza.
Qui però si potrebbe aprire una piccola questione: perché a Ami sì, e a tutte le altre guerriere no? Di sicuro anche Rei, Makoto e Minako (ma anche il gruppo delle outer senshi se è per questo...) avrebbero meritato una nuova sequenza di trasformazione, invece restano al palo a quella della serie TV. Visto che si era in un periodo di largo budget si poteva anche fare qualcosa di più.
<i>"Il primo amore di Ami"</i> insomma è un graditissimo extra che ben si inserisce nella lunga saga di Sailor Moon. Una manna dal cielo per i molti fan di Sailor Mercury.
Uno special che ha avuto molta fortuna alla sua trasmissione a causa del gran numero di fan che ha saputo conquistare la sua protagonista: Ami Mizuno, alias Sailor Mercury.
Il carattere di questa guerriera alla marinaretta è molto diverso dalle altre: una studentessa modello, dotata di un altissimo quoziente intellettivo non vive di certo come le altre ragazze spensierate della sua età. Tutto ciò però non le impedisce di avere un cuore romantico che spesso si infiamma di passione.
Ami nasconde dietro un'apparenza timida, riflessiva e tenera anche il alto più bello: una profonda caparbietà accompagnata da un sano spirito di competizione che spesso ne fanno il cervello delle Senshi.
La prima nelle graduatorie di merito a scuola è sempre lei, col massimo dei punti... E Ami farà di tutto per mantenere questa posizione.
Sailor Mercury è sempre stata abbastanza approfondita nel corso delle serie televisive, e spesso ci è stato presentato un personaggio cauto e prudente, come in effetti è. Ma spesso hanno approfondito la forza che è capace di mostrare colei che in apparenza potrebbe sembrare anche la più debole... Colei che sconfigge il nemico non con la forza fisica, ma con l'intelligenza che scaturisce da un'attenta riflessione, spesso un'arma in grado di determinare l'esito di una battaglia. Questo special invece ci mostra una combattente insolita, presa soprattutto da un desiderio di rivalsa con se stessa, che è in grado di far scaturire in lei la stessa forza, anche se in maniera più passionale.
Ami Mizuno è anche una ragazzina, ha dei sogni nel cassetto, tra cui l'amore, il sentimento che da senso alle ambizioni di una vita, che ti permette di andare avanti ogni giorno. Così, oltre ad essere una guerriera Sailor con un'importante missione da svolgere, e una studentessa modello dalla carriera invidiabile, ha anche l'allegria e la voglia di vivere delle ragazze della sua età... Questa tematica, appena sfiorata nelle serie televisive, viene ancora di più approfondita in questo special, facendoci innamorare ancora di più di un personaggio già gettonatissimo per la sua immensa dolcezza e bontà d'animo.
La bellezza dell'approfondimento psicologico viene accentuata da una perfetta realizzazione tecnica: il character design è bellissimo, la grafica dell'inedita trasformazione di Ami in Sailor Mercury stupenda, così come anche quella del suo colpo, completamente ridisegnate in questa occasione. La colonna sonora non manca mai, e ci regala un bellissimo ending che si sposa perfettamente con la dolcezza di Ami.
E' uno special ben realizzato a differenza dell'altro e, proprio perchè incentrato su un solo personaggio, lo consiglio per capire maggiormente le sfumature del suo carattere.
Il carattere di questa guerriera alla marinaretta è molto diverso dalle altre: una studentessa modello, dotata di un altissimo quoziente intellettivo non vive di certo come le altre ragazze spensierate della sua età. Tutto ciò però non le impedisce di avere un cuore romantico che spesso si infiamma di passione.
Ami nasconde dietro un'apparenza timida, riflessiva e tenera anche il alto più bello: una profonda caparbietà accompagnata da un sano spirito di competizione che spesso ne fanno il cervello delle Senshi.
La prima nelle graduatorie di merito a scuola è sempre lei, col massimo dei punti... E Ami farà di tutto per mantenere questa posizione.
Sailor Mercury è sempre stata abbastanza approfondita nel corso delle serie televisive, e spesso ci è stato presentato un personaggio cauto e prudente, come in effetti è. Ma spesso hanno approfondito la forza che è capace di mostrare colei che in apparenza potrebbe sembrare anche la più debole... Colei che sconfigge il nemico non con la forza fisica, ma con l'intelligenza che scaturisce da un'attenta riflessione, spesso un'arma in grado di determinare l'esito di una battaglia. Questo special invece ci mostra una combattente insolita, presa soprattutto da un desiderio di rivalsa con se stessa, che è in grado di far scaturire in lei la stessa forza, anche se in maniera più passionale.
Ami Mizuno è anche una ragazzina, ha dei sogni nel cassetto, tra cui l'amore, il sentimento che da senso alle ambizioni di una vita, che ti permette di andare avanti ogni giorno. Così, oltre ad essere una guerriera Sailor con un'importante missione da svolgere, e una studentessa modello dalla carriera invidiabile, ha anche l'allegria e la voglia di vivere delle ragazze della sua età... Questa tematica, appena sfiorata nelle serie televisive, viene ancora di più approfondita in questo special, facendoci innamorare ancora di più di un personaggio già gettonatissimo per la sua immensa dolcezza e bontà d'animo.
La bellezza dell'approfondimento psicologico viene accentuata da una perfetta realizzazione tecnica: il character design è bellissimo, la grafica dell'inedita trasformazione di Ami in Sailor Mercury stupenda, così come anche quella del suo colpo, completamente ridisegnate in questa occasione. La colonna sonora non manca mai, e ci regala un bellissimo ending che si sposa perfettamente con la dolcezza di Ami.
E' uno special ben realizzato a differenza dell'altro e, proprio perchè incentrato su un solo personaggio, lo consiglio per capire maggiormente le sfumature del suo carattere.
Nel 1995, abbinato al lungometraggio animato tratto dalla quarta serie Sailor Moon SuperS, gli spettatori giapponesi poterono godere anche della visione cinematografica di questo corto, appositamente realizzato, "Ami-chan no hatsukoi".
"Ami-chan no hatsukoi" è tratto da una side story della Takeuchi stessa, presente nel manga e appartenente a un ciclo di storie brevi fuoriserie chiamate "Cronache della guerra degli esami", che mostrano episodi di vita quotidiana e brevi combattimenti "filler" delle protagoniste, che in questi episodi sono alle prese con la preparazione per i test d'ammissione alle scuole superiori, cosa che già costituiva un pò il leitmotiv comico-quotidiano della terza e quarta serie animata (ricordate tutti gli innumerevoli gruppi di studio delle protagoniste a casa di Rei, giusto?).
Ognuna delle quattro guerriere Sailor comprimarie ha il suo bel capitoletto extra dedicato, con Usagi a fare da coprotagonista o personaggio secondario, nel manga, ma soltanto Ami/Sailor Mercury ha avuto l'onore di vedere il suo capitolo trasposto in animazione, e per di più non in un episodio qualsiasi della serie TV ma in un cortometraggio per il cinema.
Il perchè di questa scelta è facilmente spiegabile. Pare che, in quel lontano 1995, Ami fosse il personaggio più popolare tra i lettori giapponesi, e in virtù di questo si sia scelto di trasporre in animazione unicamente la sua storia. Beh, io, personalmente, in quanto innamorato follemente di questa ragazza sin dai tempi della scuola elementare non posso assolutamente lamentarmi della scelta!
Mentre le sue amiche si disperano perchè assolutamente incapaci nello studio, la strada della ragazza geniale Ami Mizuno verso la scuola superiore sembra essere liscia come l'olio.
Eppure, qualcosa, nella sua vita, sembra mancarle.
Impegnata com'è unicamente nello studio e nella realizzazione dei suoi sogni futuri, Ami ha tralasciato una parte fondamentale della vita di ogni ragazza sua coetanea: l'amore.
Non solo non ha mai provato attrazione verso un ragazzo, ma ha anche sviluppato un'inconsapevole forma di reazione alle lettere d'amore e a frivolezze simili, che la portano ad ammalarsi fisicamente quando ci è in contatto.
Quando ormai ogni speranza di trovare l'amore sembra perduta, ecco entrare nella sua vita un misterioso rivale, che riesce sempre ad arrivare al suo stesso livello nelle graduatorie delle prove d'esame e che usa un nickname, Mercurius, fin troppo stranamente affine al nome del pianeta da cui la ragazza è protetta. Il desiderio di primeggiare su di lui si trasformerà ben presto nel desiderio di volerlo incontrare personalmente, nell'ossessione di volerlo sconfiggere... o di volerlo amare?
Divisa tra l'onore di studentessa modello e il tormento di ragazza alle prese col primo amore, Ami finirà per risvegliare Bonnon, un'entità malvagia che le darà delle grosse gatte da pelare...
Il corto è poco più breve di un episodio classico della serie TV, ma riesce, nell'arco di quei quindici minuti scarsi, a puntare i riflettori su Ami, dipingendone alla perfezione lo stile di vita, i sentimenti, i problemi, le ansie, e la bella guerriera dai capelli blu ne esce sicuramente vincente, risultando empatica allo spettatore e suscitando la sua simpatia (e il suo amore, nel caso dei tanti fans del personaggio tra cui mi annovero).
La storia è volutamente, data la breve durata, molto semplice e punta molto sull'umorismo. Questo è dato dall'assoluta fedeltà al materiale cartaceo di riferimento, aspetto che si riflette quindi sulla narrazione mettendo in scena il modo, assai umoristico, di tratteggiare le vicende della stessa Naoko Takeuchi, piuttosto che quello degli sceneggiatori della serie TV.
Per questo suo riferirsi al manga e non all'anime, "Ami-chan no hatsukoi" non è da considerarsi nella continuity della serie animata, perchè troppe cose vi differiscono, prima fra tutte la caratterizzazione della stessa Ami, che qui indossa gli occhiali (mai messi nella serie TV) e ha un carattere molto caricaturale ed umoristico che non ci aspetteremmo dalla Ami posatissima dell'anime. Consideriamolo dunque un piacevole divertissement che ci aiuterà a guardare la guerriera di Mercurio da un altro punto di vista, sicuramente molto divertente ed interessante anche per chi il manga non lo ha letto, visti anche i vari, divertenti, cameo degli altri protagonisti e persino di Naru ed Umino, che assai poco ormai comparivano nella serie animata regolare.
La parte sovrannaturale segue anch'essa il trend umoristico dettato dall'opera cartacea. Bonnon è un personaggio caricaturale e dall'assai scarsa importanza, messo lì chiaramente solo per far ridere e non per rappresentare un'effettiva minaccia per i personaggi, e anche il combattimento in sè è trattato senza i toni epici caratteristici della serie animata, ma è volto a strappare due risate allo spettatore.
Essendo una produzione cinematografica, quindi con un budget più alto della serie regolare, il lato grafico di "Ami-chan no hatsukoi" è veramente su ottimi livelli. Il character design di Ikuko Itoh, già ottimo nella quarta serie animata, raggiunge qui il suo punto di massimo splendore, i colori sono vivaci, le animazioni fluidissime e possiamo godere, addirittura, di una nuova trasformazione creata ad hoc per Mercury e persino di un nuovo attacco, il Mercury Aqua Mirage, spettacolare ulteriore conferma che lo special non segue la continuity dell'anime, dove questo non è presente.
Sul lato musicale, possiamo godere della frizzante "Rashiku Ikimashou", seconda sigla di chiusura della quarta serie, qui ripresa in chiusura del corto accompagnata da un nuovo filmato dedicato unicamente alla guerriera di Mercurio.
Naturalmente, inutile dirlo, ottima la prova di Aya Hisakawa come Ami, già timidamente dolcissima nella serie animata, qua continua a far tenerezza e persino a far ridere (preparando il terreno per la quinta serie animata che sarebbe arrivata in Giappone di lì a poco, dove il personaggio di Ami darà vita a scene comiche non indifferenti).
Chiariamoci, "Ami-chan no hatsukoi" non aggiunge ovviamente nulla all'universo di Sailor Moon, e la sua visione si esaurisce nel giro di un istante, ma acquisisce svariate marce in più in virtù del personaggio scelto come protagonista, che è tra i più azzeccati, amati e profondamente umani della serie e probabilmente anche del genere.
Se non siete avvezzi all'universo delle guerriere in marinaretta e vorreste in futuro recuperare la visione delle loro avventure animate, "Ami-chan no hatsukoi" potete anche trascurarlo o trattarlo per quello che è, ossia un cortometraggio carino ma trascurabile. Se, invece, siete fans della serie e il vostro personaggio preferito è Sailor Mercury, allora lo amerete come non mai.
E siccome io appartengo alla seconda categoria e nutro per Ami Mizuno un profondo affetto sin dall'infanzia, promuovo a pieni voti questa produzione, così come fecero i fans giapponesi all'epoca della sua uscita.
"Ami-chan no hatsukoi" è tratto da una side story della Takeuchi stessa, presente nel manga e appartenente a un ciclo di storie brevi fuoriserie chiamate "Cronache della guerra degli esami", che mostrano episodi di vita quotidiana e brevi combattimenti "filler" delle protagoniste, che in questi episodi sono alle prese con la preparazione per i test d'ammissione alle scuole superiori, cosa che già costituiva un pò il leitmotiv comico-quotidiano della terza e quarta serie animata (ricordate tutti gli innumerevoli gruppi di studio delle protagoniste a casa di Rei, giusto?).
Ognuna delle quattro guerriere Sailor comprimarie ha il suo bel capitoletto extra dedicato, con Usagi a fare da coprotagonista o personaggio secondario, nel manga, ma soltanto Ami/Sailor Mercury ha avuto l'onore di vedere il suo capitolo trasposto in animazione, e per di più non in un episodio qualsiasi della serie TV ma in un cortometraggio per il cinema.
Il perchè di questa scelta è facilmente spiegabile. Pare che, in quel lontano 1995, Ami fosse il personaggio più popolare tra i lettori giapponesi, e in virtù di questo si sia scelto di trasporre in animazione unicamente la sua storia. Beh, io, personalmente, in quanto innamorato follemente di questa ragazza sin dai tempi della scuola elementare non posso assolutamente lamentarmi della scelta!
Mentre le sue amiche si disperano perchè assolutamente incapaci nello studio, la strada della ragazza geniale Ami Mizuno verso la scuola superiore sembra essere liscia come l'olio.
Eppure, qualcosa, nella sua vita, sembra mancarle.
Impegnata com'è unicamente nello studio e nella realizzazione dei suoi sogni futuri, Ami ha tralasciato una parte fondamentale della vita di ogni ragazza sua coetanea: l'amore.
Non solo non ha mai provato attrazione verso un ragazzo, ma ha anche sviluppato un'inconsapevole forma di reazione alle lettere d'amore e a frivolezze simili, che la portano ad ammalarsi fisicamente quando ci è in contatto.
Quando ormai ogni speranza di trovare l'amore sembra perduta, ecco entrare nella sua vita un misterioso rivale, che riesce sempre ad arrivare al suo stesso livello nelle graduatorie delle prove d'esame e che usa un nickname, Mercurius, fin troppo stranamente affine al nome del pianeta da cui la ragazza è protetta. Il desiderio di primeggiare su di lui si trasformerà ben presto nel desiderio di volerlo incontrare personalmente, nell'ossessione di volerlo sconfiggere... o di volerlo amare?
Divisa tra l'onore di studentessa modello e il tormento di ragazza alle prese col primo amore, Ami finirà per risvegliare Bonnon, un'entità malvagia che le darà delle grosse gatte da pelare...
Il corto è poco più breve di un episodio classico della serie TV, ma riesce, nell'arco di quei quindici minuti scarsi, a puntare i riflettori su Ami, dipingendone alla perfezione lo stile di vita, i sentimenti, i problemi, le ansie, e la bella guerriera dai capelli blu ne esce sicuramente vincente, risultando empatica allo spettatore e suscitando la sua simpatia (e il suo amore, nel caso dei tanti fans del personaggio tra cui mi annovero).
La storia è volutamente, data la breve durata, molto semplice e punta molto sull'umorismo. Questo è dato dall'assoluta fedeltà al materiale cartaceo di riferimento, aspetto che si riflette quindi sulla narrazione mettendo in scena il modo, assai umoristico, di tratteggiare le vicende della stessa Naoko Takeuchi, piuttosto che quello degli sceneggiatori della serie TV.
Per questo suo riferirsi al manga e non all'anime, "Ami-chan no hatsukoi" non è da considerarsi nella continuity della serie animata, perchè troppe cose vi differiscono, prima fra tutte la caratterizzazione della stessa Ami, che qui indossa gli occhiali (mai messi nella serie TV) e ha un carattere molto caricaturale ed umoristico che non ci aspetteremmo dalla Ami posatissima dell'anime. Consideriamolo dunque un piacevole divertissement che ci aiuterà a guardare la guerriera di Mercurio da un altro punto di vista, sicuramente molto divertente ed interessante anche per chi il manga non lo ha letto, visti anche i vari, divertenti, cameo degli altri protagonisti e persino di Naru ed Umino, che assai poco ormai comparivano nella serie animata regolare.
La parte sovrannaturale segue anch'essa il trend umoristico dettato dall'opera cartacea. Bonnon è un personaggio caricaturale e dall'assai scarsa importanza, messo lì chiaramente solo per far ridere e non per rappresentare un'effettiva minaccia per i personaggi, e anche il combattimento in sè è trattato senza i toni epici caratteristici della serie animata, ma è volto a strappare due risate allo spettatore.
Essendo una produzione cinematografica, quindi con un budget più alto della serie regolare, il lato grafico di "Ami-chan no hatsukoi" è veramente su ottimi livelli. Il character design di Ikuko Itoh, già ottimo nella quarta serie animata, raggiunge qui il suo punto di massimo splendore, i colori sono vivaci, le animazioni fluidissime e possiamo godere, addirittura, di una nuova trasformazione creata ad hoc per Mercury e persino di un nuovo attacco, il Mercury Aqua Mirage, spettacolare ulteriore conferma che lo special non segue la continuity dell'anime, dove questo non è presente.
Sul lato musicale, possiamo godere della frizzante "Rashiku Ikimashou", seconda sigla di chiusura della quarta serie, qui ripresa in chiusura del corto accompagnata da un nuovo filmato dedicato unicamente alla guerriera di Mercurio.
Naturalmente, inutile dirlo, ottima la prova di Aya Hisakawa come Ami, già timidamente dolcissima nella serie animata, qua continua a far tenerezza e persino a far ridere (preparando il terreno per la quinta serie animata che sarebbe arrivata in Giappone di lì a poco, dove il personaggio di Ami darà vita a scene comiche non indifferenti).
Chiariamoci, "Ami-chan no hatsukoi" non aggiunge ovviamente nulla all'universo di Sailor Moon, e la sua visione si esaurisce nel giro di un istante, ma acquisisce svariate marce in più in virtù del personaggio scelto come protagonista, che è tra i più azzeccati, amati e profondamente umani della serie e probabilmente anche del genere.
Se non siete avvezzi all'universo delle guerriere in marinaretta e vorreste in futuro recuperare la visione delle loro avventure animate, "Ami-chan no hatsukoi" potete anche trascurarlo o trattarlo per quello che è, ossia un cortometraggio carino ma trascurabile. Se, invece, siete fans della serie e il vostro personaggio preferito è Sailor Mercury, allora lo amerete come non mai.
E siccome io appartengo alla seconda categoria e nutro per Ami Mizuno un profondo affetto sin dall'infanzia, promuovo a pieni voti questa produzione, così come fecero i fans giapponesi all'epoca della sua uscita.