Kimagure Orange Road - Pilot
L'episodio pilota di "Orange Road", e dunque creato prima della serie stessa, adatta la parte del manga che vede Kyosuke, Madoka e Hikaru in vacanza a Okinawa.
La scelta di adattare una parte abbastanza avanzata della storia permette la buona riuscita di quello che è lo scopo di quest'anime, ovvero tastare i gusti del pubblico e vedere se la serie avrebbe avuto successo. Perciò non c'è introduzione dei personaggi e delle vicende, né dei rapporti che li legano gli uni agli altri. Anche perché il prodotto è indirizzato principalmente ai fan del manga, che conoscono già tutto, e dovrebbero essere il target primario che andrà a costituire il pubblico della serie.
L'episodio non è nulla di speciale, ma è in pieno stile "Orange Road". C'è davvero tutto quello che un fan che ha adorato l'opera desidererebbe. La storia è carina e piacevole da guardare, e i 24 minuti di durata passano velocemente.
I disegni sono un po' diversi dalla serie, con i personaggi disegnati in modo più infantile, ma erano già delineati, nella serie non differiscono comunque di molto.
Questa parte della storia poi non è stata più inclusa nell'anime vero e proprio, dunque volendo l'episodio andrebbe visto a un punto specifico, nella giusta collocazione, ma non è così importante. Prima della serie o dopo cambia poco, rimane un gradevole episodio, e la sua natura di pilota permette la visione anche a chi di "Orange Road non conosce nulla".
Non saprei giudicare il doppiaggio, dato che finora avevo visto "Orange Road" sempre in italiano, nelle due versioni esistenti, ma mi è apparso abbastanza buono, tranne la voce di Yusaku, che aveva un'impronta troppo femminile.
La colonna sonora è apprezzabile per quello che è, un leggero sottofondo in alcune scene; mi è piaciuta molto la canzone finale, di cui però non sono riuscito a leggere il titolo dato che era scritto in kanji.
Consigliato ai fan di "Orange Road" che vogliono vedere tutto.
La scelta di adattare una parte abbastanza avanzata della storia permette la buona riuscita di quello che è lo scopo di quest'anime, ovvero tastare i gusti del pubblico e vedere se la serie avrebbe avuto successo. Perciò non c'è introduzione dei personaggi e delle vicende, né dei rapporti che li legano gli uni agli altri. Anche perché il prodotto è indirizzato principalmente ai fan del manga, che conoscono già tutto, e dovrebbero essere il target primario che andrà a costituire il pubblico della serie.
L'episodio non è nulla di speciale, ma è in pieno stile "Orange Road". C'è davvero tutto quello che un fan che ha adorato l'opera desidererebbe. La storia è carina e piacevole da guardare, e i 24 minuti di durata passano velocemente.
I disegni sono un po' diversi dalla serie, con i personaggi disegnati in modo più infantile, ma erano già delineati, nella serie non differiscono comunque di molto.
Questa parte della storia poi non è stata più inclusa nell'anime vero e proprio, dunque volendo l'episodio andrebbe visto a un punto specifico, nella giusta collocazione, ma non è così importante. Prima della serie o dopo cambia poco, rimane un gradevole episodio, e la sua natura di pilota permette la visione anche a chi di "Orange Road non conosce nulla".
Non saprei giudicare il doppiaggio, dato che finora avevo visto "Orange Road" sempre in italiano, nelle due versioni esistenti, ma mi è apparso abbastanza buono, tranne la voce di Yusaku, che aveva un'impronta troppo femminile.
La colonna sonora è apprezzabile per quello che è, un leggero sottofondo in alcune scene; mi è piaciuta molto la canzone finale, di cui però non sono riuscito a leggere il titolo dato che era scritto in kanji.
Consigliato ai fan di "Orange Road" che vogliono vedere tutto.
"Panico ad Okinawa" è il titolo dell'episodio pilota di una delle serie che più ho amato in assoluto: "Orange road".
Si tratta, ormai, di un vero e proprio reperto archeologico, ma allo stesso modo dei fossili dei dinosauri, esso possiede per gli appassionati della prima ora un valore immenso: alla fine degli anni Ottanta si sperava di riuscire, prima o poi, ad accedere alla serie originale senza le assurde censure volute dalla Mediaset per nascondere del sangue che esce dal naso o sciocchezze simili, ma credo, data la distanza che ci separa dal paese del Sol Levante, che mai nessuno coltivasse la speranza di metter le mani addirittura sull'episodio pilota. Sapere che oggi questo è possibile è fonte di grande soddisfazione.
In realtà, se lo consideriamo al di là del valore che questo cimelio può avere per un collezionista, questo episodio pilota non presenta assolutamente nulla di rilevante: caratterizzato da disegni ancora molto approssimativi (il cui livello esploderà poi grazie alla mano di Akemi Takada che, a mio avviso, non sarà più in grado nemmeno per i manga/anime di sua creazione a riprodurre un personaggio dello stesso livello di Madoka), la trama narra di una vacanza a Okinawa a cui partecipano oltre al trio Kyosuke-Madoka-Hikaru anche Yusaku e il piccolo Kazuya. Pur essendo la primissima versione animata del manga di Izumi Matsumoto la sua collocazione temporale nell'arco della storia è molto avanzata in quanto i vari personaggi si conoscono già e il triangolo che renderà celebre questa storia esiste già da un pezzo.
A seguito di un piano del terribile Kazuya, Madoka e Kyosuke si ritroveranno da soli; armatisi di pinne, fucile e occhiali si dedicheranno alle immersioni fino a restare imprigionati in una strana grotta.
Come già detto in precedenza, dato che l'effetto che l'episodio suscita è radicalmente diverso rispetto a quello suscitato dalla serie, si tratta di un qualcosa dedicato esclusivamente a un pubblico composto dai soli fans della serie, che sapranno apprezzarlo per quello che è: solo un nostalgico ricordo dei tempi che furono.
Chiudo con una curiosità: il sito italiano di "Orange road" aggiorna costantemente l'età dei vari personaggi della serie. Oggi avrebbero quasi quarant'anni e i giorni della scuola sarebbero per loro solo un lontano ricordo; se si mettessero a frugare negli armadi probabilmente troverebbero un VHS sbiadito su cui trent'anni prima avevano ripreso immagini delle vacanze. Non baderebbero alla qualità delle immagini ma alla qualità dei propri ricordi, ed è solo in questo modo che va visto e valutato quest'episodio pilota.
Si tratta, ormai, di un vero e proprio reperto archeologico, ma allo stesso modo dei fossili dei dinosauri, esso possiede per gli appassionati della prima ora un valore immenso: alla fine degli anni Ottanta si sperava di riuscire, prima o poi, ad accedere alla serie originale senza le assurde censure volute dalla Mediaset per nascondere del sangue che esce dal naso o sciocchezze simili, ma credo, data la distanza che ci separa dal paese del Sol Levante, che mai nessuno coltivasse la speranza di metter le mani addirittura sull'episodio pilota. Sapere che oggi questo è possibile è fonte di grande soddisfazione.
In realtà, se lo consideriamo al di là del valore che questo cimelio può avere per un collezionista, questo episodio pilota non presenta assolutamente nulla di rilevante: caratterizzato da disegni ancora molto approssimativi (il cui livello esploderà poi grazie alla mano di Akemi Takada che, a mio avviso, non sarà più in grado nemmeno per i manga/anime di sua creazione a riprodurre un personaggio dello stesso livello di Madoka), la trama narra di una vacanza a Okinawa a cui partecipano oltre al trio Kyosuke-Madoka-Hikaru anche Yusaku e il piccolo Kazuya. Pur essendo la primissima versione animata del manga di Izumi Matsumoto la sua collocazione temporale nell'arco della storia è molto avanzata in quanto i vari personaggi si conoscono già e il triangolo che renderà celebre questa storia esiste già da un pezzo.
A seguito di un piano del terribile Kazuya, Madoka e Kyosuke si ritroveranno da soli; armatisi di pinne, fucile e occhiali si dedicheranno alle immersioni fino a restare imprigionati in una strana grotta.
Come già detto in precedenza, dato che l'effetto che l'episodio suscita è radicalmente diverso rispetto a quello suscitato dalla serie, si tratta di un qualcosa dedicato esclusivamente a un pubblico composto dai soli fans della serie, che sapranno apprezzarlo per quello che è: solo un nostalgico ricordo dei tempi che furono.
Chiudo con una curiosità: il sito italiano di "Orange road" aggiorna costantemente l'età dei vari personaggi della serie. Oggi avrebbero quasi quarant'anni e i giorni della scuola sarebbero per loro solo un lontano ricordo; se si mettessero a frugare negli armadi probabilmente troverebbero un VHS sbiadito su cui trent'anni prima avevano ripreso immagini delle vacanze. Non baderebbero alla qualità delle immagini ma alla qualità dei propri ricordi, ed è solo in questo modo che va visto e valutato quest'episodio pilota.
Episodio pilota inedito da noi e singolare per via della sottile differenza grafica rispetto agli altri OAV e all'intera serie. La divertente storia ricalca quella di uno degli ultimi numeri dell'anime (il 46), ma è ambientata, anziché fra le nevi, in una lussureggiante meta balneare.
L'edizione integrale sottotitolata in italiano si può trovare facilmente su youtube, ma con una risoluzione audiovisiva un po' carente.
Appassionati, da non perdere!
L'edizione integrale sottotitolata in italiano si può trovare facilmente su youtube, ma con una risoluzione audiovisiva un po' carente.
Appassionati, da non perdere!
Moooolto tempo dopo aver visto la serie TV riuscii a trovare in qualche modo questo episodio (seppur di qualità audio/video piuttosto bassa). Essendo un pilot, cioè un episodio pilota, l'ho trovato abbastanza ben fatto, il chara dei protagonisti è abbastanza somigliante e non si discosta molto da quello poi reso definitivo nella serie animata e le animazioni sono discrete. Un piccolo must per i fan a oltranza della serie, ma abbastanza "inutile" per tutti gli altri, se non per ritrovare sul video i vecchi personaggi della serie. In attesa di nuovo materiale su KOR ogni video che riporti sullo schermo la dolce (quando non si arrabbia) e capricciosa (abbastanza spesso) Madoka è apprezzabile...:D
Se vi chiedevate se Mediaset avesse censurato questa parte dopo aver letto il manga, la risposta è NO, questo episodio non fa parte della serie animata.
Credo che sia inutile parlare della trama, chi ha letto il manga avrà capito immediatamente di quale parte si tratta, chi invece è all'oscuro la troverà una puntata piacevole e di buona qualità, con tutto ciò che comprende l'universo di E' Quasi Magia Johnny.
Insomma, se siete fans della serie dovete vederla assolutamente, se invece non lo siete e non conoscete nemmeno il manga, è appunto un episodio pilota, utile a farvi capire se poi il prodotto potrà piacervi, forse molte gag appariranno datate, ma ricordo che è proprio in quest'opera che vengono introdotte per la prima volta.
Credo che sia inutile parlare della trama, chi ha letto il manga avrà capito immediatamente di quale parte si tratta, chi invece è all'oscuro la troverà una puntata piacevole e di buona qualità, con tutto ciò che comprende l'universo di E' Quasi Magia Johnny.
Insomma, se siete fans della serie dovete vederla assolutamente, se invece non lo siete e non conoscete nemmeno il manga, è appunto un episodio pilota, utile a farvi capire se poi il prodotto potrà piacervi, forse molte gag appariranno datate, ma ricordo che è proprio in quest'opera che vengono introdotte per la prima volta.