Bleach - Fade to Black
Chiariamo subito: non sarà minimamente obiettiva per questa recensione. Di tutti i film legati ad anime che abbia mai guardato, "Bleach: Fade to Black" è sicuramente quello che ho amato di più. Sarà per il mio animo Ichirukista, sarà perché Rukia è il mio personaggio preferito, sarà perché, in fondo, questo film è veramente ben fatto. Insomma, si capisce che mi è piaciuto, no?
La trama parte con un grave incidente nella Soul Society: degli intrusi invadono il Seireitei, causando gravi danni; Rukia Kuchiki, Shinigami della 13a Brigata, viene attaccata da due sconosciuti avversari, che la colpiscono con una falce e ne "cancellano" l'esistenza. Da quel momento nessuno si ricorda più di lei, nemmeno suo fratello o il suo migliore amico: toccherà allora a Ichigo Kurosaki, il Sostituto Shinigami che aveva ricevuto i poteri da lei, andare nella Soul Society per risolvere il mistero della scomparsa di Rukia.
La trama è godibile, per quanto difettosa nella sua collocazione: Ichigo mostra il Bankai e i poteri da Vizard, ma i lettori del manga sanno bene che temporalmente ciò è impossibile. Un altro piccolo difetto è la mancata spiegazione del perché solo Ichigo (e KON, ma di lui non importa quasi a nessuno) si ricordi dell'esistenza di Rukia: forse perché lei gli aveva dato i poteri? Boh.
A ogni modo, la trama si snoda facilmente, tra combattimenti, dialoghi e flashback. Il passato di Rukia viene esplorato maggiormente rispetto al manga, mostrando la profondità della sua amicizia con Ichigo, ma anche con Renji, e l'affetto che la lega a Byakuya. Una trama quasi agrodolce, che ben si sposa con il discorso finale del Sostituto Shinigami a Rukia.
I personaggi sono perlopiù i membri del Gotei 13: nessun umano stavolta, eccetto ovviamente Ichigo, e ciò permette combattimenti decisamente più godibili. D'altronde tutti i fan di "Bleach" volevano vedere in azione i Capitani delle Brigate, e con questo film sono stati accontentati: vedere in azione contemporaneamente Byakuya Kuchiki, Zaraki Kenpachi, Soi Fon, Yoruichi, Urahara e tutti gli altri è uno spettacolo imperdibile. Gli antagonisti sono eccellenti, li detesterete e adorerete, fino ad arrivare alla triste (per loro) conclusione finale.
Le musiche sono ottime, coinvolgenti, esaltanti quando serve, e anche l'ending dei Porno Graffiti è piuttosto bella. Eccezionale l'animazione, di qualità decisamente superiore a quella di qualsiasi episodio dell'anime, e il doppiaggio è come sempre di ottima qualità.
Insomma, lo consiglio vivamente a tutti i fan: nonostante abbia alcuni difetti, è sicuramente il film migliore dei quattro. E anche solo rivedere Urahara con la divisa da Capitano vale la visione.
La trama parte con un grave incidente nella Soul Society: degli intrusi invadono il Seireitei, causando gravi danni; Rukia Kuchiki, Shinigami della 13a Brigata, viene attaccata da due sconosciuti avversari, che la colpiscono con una falce e ne "cancellano" l'esistenza. Da quel momento nessuno si ricorda più di lei, nemmeno suo fratello o il suo migliore amico: toccherà allora a Ichigo Kurosaki, il Sostituto Shinigami che aveva ricevuto i poteri da lei, andare nella Soul Society per risolvere il mistero della scomparsa di Rukia.
La trama è godibile, per quanto difettosa nella sua collocazione: Ichigo mostra il Bankai e i poteri da Vizard, ma i lettori del manga sanno bene che temporalmente ciò è impossibile. Un altro piccolo difetto è la mancata spiegazione del perché solo Ichigo (e KON, ma di lui non importa quasi a nessuno) si ricordi dell'esistenza di Rukia: forse perché lei gli aveva dato i poteri? Boh.
A ogni modo, la trama si snoda facilmente, tra combattimenti, dialoghi e flashback. Il passato di Rukia viene esplorato maggiormente rispetto al manga, mostrando la profondità della sua amicizia con Ichigo, ma anche con Renji, e l'affetto che la lega a Byakuya. Una trama quasi agrodolce, che ben si sposa con il discorso finale del Sostituto Shinigami a Rukia.
I personaggi sono perlopiù i membri del Gotei 13: nessun umano stavolta, eccetto ovviamente Ichigo, e ciò permette combattimenti decisamente più godibili. D'altronde tutti i fan di "Bleach" volevano vedere in azione i Capitani delle Brigate, e con questo film sono stati accontentati: vedere in azione contemporaneamente Byakuya Kuchiki, Zaraki Kenpachi, Soi Fon, Yoruichi, Urahara e tutti gli altri è uno spettacolo imperdibile. Gli antagonisti sono eccellenti, li detesterete e adorerete, fino ad arrivare alla triste (per loro) conclusione finale.
Le musiche sono ottime, coinvolgenti, esaltanti quando serve, e anche l'ending dei Porno Graffiti è piuttosto bella. Eccezionale l'animazione, di qualità decisamente superiore a quella di qualsiasi episodio dell'anime, e il doppiaggio è come sempre di ottima qualità.
Insomma, lo consiglio vivamente a tutti i fan: nonostante abbia alcuni difetti, è sicuramente il film migliore dei quattro. E anche solo rivedere Urahara con la divisa da Capitano vale la visione.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
'Fade to Black' è il terzo film di 'Bleach' e, personalmente, è quello che più ho apprezzato finora.
Innanzitutto, la trama: in poche parole, Rukia viene attaccata nella Soul Society da due individui; uno di questi "falcia" letteralmente tutti i ricordi che Rukia ha del suo "essere una Shinigami", conseguentemente tutti gli Shinigami si dimenticano della sua esistenza. Tutti escluso Ichigo che, preoccupato, si recherà nella Soul Society per capire cos'è successo.
Nonostante a una prima occhiata possa sembrare una trama non originalissima il modo in cui verrà sviluppata vi lascerà piacevolmente sorpresi: soprattutto, saremo curiosi di cercare di capire che cosa unisce i nuovi personaggi a Rukia.
I nuovi personaggi che troveremo in questo film sono Homura e Shizuku, due fratelli che cercheranno in tutti i modi di "recuperare" il passato che li lega a Rukia. Il character design di entrambi è curato ottimamente anche perché sono stati creati da Kubo stesso. Inoltre anche la caratterizzazione psicologica e caratteriale è ben fatta, tanto che finiremo per affezionarci a questi personaggi come se fossero sempre stati presenti anche nella serie regolare.
Una piccola nota di demerito: in quanto questo film si concentra soprattutto sul personaggio di Rukia, mi sarei aspettata una presenza più importante di Byakuya, che invece viene relegato al margine della trama. Peccato.
Passiamo al comparto tecnico: per quanto riguarda le animazioni, si nota la differenza con le attuali animazioni che ci vengono proposte nella serie. Troveremo quindi animazioni nettamente superiori, sotto tutti i punti di vista. Stesso discorso per i disegni, anch'essi di una spanna superiori a quelli dell'anime. Stesso discorso sulle musiche: nulla da dire, le ritengoo davvero ottime e perfette in ogni occasione.
Nei colori troveremo una netta prevalenza di colori scuri e cupi (il cielo diverrà addirittura marrone durante lo scontro fra Ichigo e Rukia), che comunque ben si intonano con la trama del film, certamente non allegra. Nonostante questo, nel finale ci penserà Ichigo a risollevare l'atmosfera dandoci la speranza che "quando si forma un legame, non scompare più. Così, anche se dimentichiamo tutto, saremo di nuovo insieme un giorno."
Una piccola nota per il lavoro svolto dai doppiatori giapponesi: davvero sublime; sono riusciti in maniera perfetta a esprimere i sentimenti che attraversano i vari personaggi, soprattutto per quanto riguarda Ichigo, Rukia e i due fratelli Homura e Shizuku.
In conclusione, 'Fade to Black' è un film che mi sento di consigliare a tutti i fan di 'Bleach', in particolar modo ai fan di Rukia. Un'ora e mezza sicuramente ben trascorsa.
'Fade to Black' è il terzo film di 'Bleach' e, personalmente, è quello che più ho apprezzato finora.
Innanzitutto, la trama: in poche parole, Rukia viene attaccata nella Soul Society da due individui; uno di questi "falcia" letteralmente tutti i ricordi che Rukia ha del suo "essere una Shinigami", conseguentemente tutti gli Shinigami si dimenticano della sua esistenza. Tutti escluso Ichigo che, preoccupato, si recherà nella Soul Society per capire cos'è successo.
Nonostante a una prima occhiata possa sembrare una trama non originalissima il modo in cui verrà sviluppata vi lascerà piacevolmente sorpresi: soprattutto, saremo curiosi di cercare di capire che cosa unisce i nuovi personaggi a Rukia.
I nuovi personaggi che troveremo in questo film sono Homura e Shizuku, due fratelli che cercheranno in tutti i modi di "recuperare" il passato che li lega a Rukia. Il character design di entrambi è curato ottimamente anche perché sono stati creati da Kubo stesso. Inoltre anche la caratterizzazione psicologica e caratteriale è ben fatta, tanto che finiremo per affezionarci a questi personaggi come se fossero sempre stati presenti anche nella serie regolare.
Una piccola nota di demerito: in quanto questo film si concentra soprattutto sul personaggio di Rukia, mi sarei aspettata una presenza più importante di Byakuya, che invece viene relegato al margine della trama. Peccato.
Passiamo al comparto tecnico: per quanto riguarda le animazioni, si nota la differenza con le attuali animazioni che ci vengono proposte nella serie. Troveremo quindi animazioni nettamente superiori, sotto tutti i punti di vista. Stesso discorso per i disegni, anch'essi di una spanna superiori a quelli dell'anime. Stesso discorso sulle musiche: nulla da dire, le ritengoo davvero ottime e perfette in ogni occasione.
Nei colori troveremo una netta prevalenza di colori scuri e cupi (il cielo diverrà addirittura marrone durante lo scontro fra Ichigo e Rukia), che comunque ben si intonano con la trama del film, certamente non allegra. Nonostante questo, nel finale ci penserà Ichigo a risollevare l'atmosfera dandoci la speranza che "quando si forma un legame, non scompare più. Così, anche se dimentichiamo tutto, saremo di nuovo insieme un giorno."
Una piccola nota per il lavoro svolto dai doppiatori giapponesi: davvero sublime; sono riusciti in maniera perfetta a esprimere i sentimenti che attraversano i vari personaggi, soprattutto per quanto riguarda Ichigo, Rukia e i due fratelli Homura e Shizuku.
In conclusione, 'Fade to Black' è un film che mi sento di consigliare a tutti i fan di 'Bleach', in particolar modo ai fan di Rukia. Un'ora e mezza sicuramente ben trascorsa.
Questo è il terzo film dedicato alla famosissima serie di Bleach e, come da pronostico, esso cerca di non ricadere negli errori e nelle sbavature commesse nei due precedenti lungometraggi, "Memories of nobody" e "The diamond dust rebellion".
La trama è ben sviluppata per i 94 minuti di durata: essa ha lo scopo di approfondire il legame che si è formato durante la serie TV fra il protagonista Ichigo e la shinigami Rukia. La storia tratta essenzialmente di un attacco diretto alla Soul Society, che ha come conseguenza il rapimento di Rukia e la completa scomparsa tra tutti gli Shinigami dei ricordi riguardanti quest’ultima e Ichigo che, come c’era da aspettarsi, si precipita immediatamente in suo soccorso.
Dal punto di vista narrativo non ci sono particolari punti negativi anche se vi è la presenza di alcune trovate che lasciano perplesso lo spettatore riguardo a incongruenze con la storia presentata nella serie (ex.: la presenza di Urahara Kisuke nella Soul Society).
Il comparto tecnico che supporta il film è di alto livello pur rimanendo fedele, senza stravolgimenti, a quello dell’anime, mentre sono da sottolineare le bellissime scene di combattimento presenti lungo tutta la sua durata, anche se il combattimento finale dei capitani della Soul Society ricorda molto una scena analoga del film precedente.
Degne di nota sono le musiche: ancora una volta esse vengono affidate a Shirou Sagisu, autore di veri e propri capolavori sia nei precedenti lungometraggi sia nella serie, il quale secondo me aggiunge un tocco di stile a tutto il film - carina anche la sigla finale dei Porno Graffiti, Koyoi Tsuki ga Miezu tomo.
In definitiva reputo questo film il migliore fra quelli fino adesso realizzati su Bleach, ma nonostante ciò esso manca della “personalità” e della “carica” che, invece, l’anime riesce a trasmettere - penso che gli estimatori della serie capiscano quello che intendo.
La trama è ben sviluppata per i 94 minuti di durata: essa ha lo scopo di approfondire il legame che si è formato durante la serie TV fra il protagonista Ichigo e la shinigami Rukia. La storia tratta essenzialmente di un attacco diretto alla Soul Society, che ha come conseguenza il rapimento di Rukia e la completa scomparsa tra tutti gli Shinigami dei ricordi riguardanti quest’ultima e Ichigo che, come c’era da aspettarsi, si precipita immediatamente in suo soccorso.
Dal punto di vista narrativo non ci sono particolari punti negativi anche se vi è la presenza di alcune trovate che lasciano perplesso lo spettatore riguardo a incongruenze con la storia presentata nella serie (ex.: la presenza di Urahara Kisuke nella Soul Society).
Il comparto tecnico che supporta il film è di alto livello pur rimanendo fedele, senza stravolgimenti, a quello dell’anime, mentre sono da sottolineare le bellissime scene di combattimento presenti lungo tutta la sua durata, anche se il combattimento finale dei capitani della Soul Society ricorda molto una scena analoga del film precedente.
Degne di nota sono le musiche: ancora una volta esse vengono affidate a Shirou Sagisu, autore di veri e propri capolavori sia nei precedenti lungometraggi sia nella serie, il quale secondo me aggiunge un tocco di stile a tutto il film - carina anche la sigla finale dei Porno Graffiti, Koyoi Tsuki ga Miezu tomo.
In definitiva reputo questo film il migliore fra quelli fino adesso realizzati su Bleach, ma nonostante ciò esso manca della “personalità” e della “carica” che, invece, l’anime riesce a trasmettere - penso che gli estimatori della serie capiscano quello che intendo.
Quando ho cominciato la visione di questo lungometraggio mi aspettavo, come è successo per i due precedenti, delle discrete animazioni ma dei disegni davvero scadenti, e devo dire che da questo terzo film ispirato all'opera di Tite Kubo sono rimasto piacevolmente colpito. La storia è decisamente migliore di quelle dei due film precedenti, ma il vero punto di forza sono appunto le animazioni e i disegni, che erano stati la pecca dei due film precedenti. Le animazioni sono fluide e coinvolgenti e per tutto il film non sono riuscito a trovare nessun personaggio "deformato", che in questi film d'animazione di solito abbondano. Pienamente consigliato.
Continua la tradizione dei film di Bleach di avere titoli poetici, e in questo caso la simbologia è più facile da interpretare. Tradotto in italiano, “Fade to Black” suonerebbe come “sfuma in nero”, come per indicare qualcosa che va perduto verso il nulla, ed è proprio quello che accadrà.
Tutto inizia con Mayuri Kurotsuchi, il sadico capitano del gotei 13 a capo della sezione scientifica, il quale sta completando un progetto quando viene attaccato da una strana presenza con una falce rossa. Sembra che il colpo non abbia lasciato ferite, ma la verità è che in qualche modo ha falciato i ricordi del capitano, lasciandolo spaventato e disorientato, così egli comincerà a distruggere tutto cercando di scappare. Nel frattempo una sostanza bianca comincia a uscire dalla sede del reparto scientifico, sommergendo shinigami e abitazioni e pietrificando tutto ciò che rimane al suo interno.
Tutti i capitani escono a vedere cosa succede e mentre Rukia sta per raggiungerli viene aggredita con la stessa falce da due persone; vedremo così i ricordi di Rukia svanire lentamente nel buio mentre viene rapita, ma non sarà l’unico problema. Tutti i ricordi collegati a lei nella mente degli altri svaniranno e nessuno ne avrà più il ricordo, tranne Ichigo che grazie a un messaggio lasciatogli da lei riesce a ricordarsela. Assisteremo così a una disperata lotta verso la speranza, sia quella di Ichigo e Kon sia quella dei rapitori.
All’inizio la trama pare originale, però dopo perde di mordente quando sembra che questa cosa dei ricordi sia fatta solo per fare combattere nuovamente Ichigo contro gli shinigami mentre cerca Rukia, come se gli autori volessero rievocare l’inizio della serie; ma più andremo avanti più verremo attratti dal mistero che avvolge il passato dei rapitori di Rukia, diventando ansiosi per capire come andrà a finire la storia, sperando che questa volta Tite Kubo decida di regalarci una storia felice, non solo agrodolce.
I personaggi nuovi non avranno nulla da invidiare ai classici, sia per personalità che per aspetto saranno curati ottimamente direttamente dall’autore come ogni volta, però i disegni per quanto fedeli all’opera originale ogni tanto stonano, soprattutto quando vedremo particolari espressioni sui volti con molte più linee d’espressione rispetto al solito.
Le animazioni sono fluide, la tavolozza di colori non è mai troppo accesa o troppo scura e, nel complesso, il film tecnicamente presenta un lavoro più che buono, soprattutto grazie alle ottime scene d’azione altamente dinamiche e spettacolari.
La Computer Grafica a mio avviso era già ottima nel film precedente, ma qui la ritroveremo ancor più bella: gli effetti del fumo saranno ottimi, soprattutto quando i rapitori si teletrasportano; i riflessi sulle armi ci ammalieranno per il loro splendore; mentre i giochi di luce saranno ancor più realistici e convincenti.
Sotto l’aspetto sonoro non c’è nulla da dire, avremo delle tracce essenziali estratte dalla serie e brani nuovi di zecca perfettamente godibili; non ci rimarranno impressi a lungo, ma sono sempre orecchiabili e calzano perfettamente al il ritmo.
L’unica pecca grossa di questo lavoro è come si colloca nella storia originale. Evidentemente è ambientato dopo la saga degli Espada, con la trasformazione in vizard di Ichigo e il bankai di alcuni personaggi secondari, però ciò è stato fatto mentre questa era ancora in corso e se per caso l’autore decidesse di fare alcuni stravolgimenti riguardo ai personaggi, potremmo trovare contraddizioni: forse è per questo che si saranno visti poco.
Anche questa volta un film consigliato ai fan di Bleach che vogliono sapere sempre di più sui loro personaggi preferiti; in questo caso si parla del passato di Rukia. Gekijouban Bleach - Fade to Black è un film che non raggiunge l’eccellenza, ma comunque è ben fatto e saprà non solo emozionarci come ogni opera tratta dal mondo di Tite Kubo, ma saprà anche divertici grazie alla quasi perenne presenza di Kon al fianco di Ichigo, senza contare che si potrà vedere in azione anche Urahara, un must raro da trovare.
Chiunque lo vedrà capirà che è impossibile non provare nessuna emozione di fronte al destino di Homora Shizuku, l’ultimo bagliore di un “Grande Splendore”.
Tutto inizia con Mayuri Kurotsuchi, il sadico capitano del gotei 13 a capo della sezione scientifica, il quale sta completando un progetto quando viene attaccato da una strana presenza con una falce rossa. Sembra che il colpo non abbia lasciato ferite, ma la verità è che in qualche modo ha falciato i ricordi del capitano, lasciandolo spaventato e disorientato, così egli comincerà a distruggere tutto cercando di scappare. Nel frattempo una sostanza bianca comincia a uscire dalla sede del reparto scientifico, sommergendo shinigami e abitazioni e pietrificando tutto ciò che rimane al suo interno.
Tutti i capitani escono a vedere cosa succede e mentre Rukia sta per raggiungerli viene aggredita con la stessa falce da due persone; vedremo così i ricordi di Rukia svanire lentamente nel buio mentre viene rapita, ma non sarà l’unico problema. Tutti i ricordi collegati a lei nella mente degli altri svaniranno e nessuno ne avrà più il ricordo, tranne Ichigo che grazie a un messaggio lasciatogli da lei riesce a ricordarsela. Assisteremo così a una disperata lotta verso la speranza, sia quella di Ichigo e Kon sia quella dei rapitori.
All’inizio la trama pare originale, però dopo perde di mordente quando sembra che questa cosa dei ricordi sia fatta solo per fare combattere nuovamente Ichigo contro gli shinigami mentre cerca Rukia, come se gli autori volessero rievocare l’inizio della serie; ma più andremo avanti più verremo attratti dal mistero che avvolge il passato dei rapitori di Rukia, diventando ansiosi per capire come andrà a finire la storia, sperando che questa volta Tite Kubo decida di regalarci una storia felice, non solo agrodolce.
I personaggi nuovi non avranno nulla da invidiare ai classici, sia per personalità che per aspetto saranno curati ottimamente direttamente dall’autore come ogni volta, però i disegni per quanto fedeli all’opera originale ogni tanto stonano, soprattutto quando vedremo particolari espressioni sui volti con molte più linee d’espressione rispetto al solito.
Le animazioni sono fluide, la tavolozza di colori non è mai troppo accesa o troppo scura e, nel complesso, il film tecnicamente presenta un lavoro più che buono, soprattutto grazie alle ottime scene d’azione altamente dinamiche e spettacolari.
La Computer Grafica a mio avviso era già ottima nel film precedente, ma qui la ritroveremo ancor più bella: gli effetti del fumo saranno ottimi, soprattutto quando i rapitori si teletrasportano; i riflessi sulle armi ci ammalieranno per il loro splendore; mentre i giochi di luce saranno ancor più realistici e convincenti.
Sotto l’aspetto sonoro non c’è nulla da dire, avremo delle tracce essenziali estratte dalla serie e brani nuovi di zecca perfettamente godibili; non ci rimarranno impressi a lungo, ma sono sempre orecchiabili e calzano perfettamente al il ritmo.
L’unica pecca grossa di questo lavoro è come si colloca nella storia originale. Evidentemente è ambientato dopo la saga degli Espada, con la trasformazione in vizard di Ichigo e il bankai di alcuni personaggi secondari, però ciò è stato fatto mentre questa era ancora in corso e se per caso l’autore decidesse di fare alcuni stravolgimenti riguardo ai personaggi, potremmo trovare contraddizioni: forse è per questo che si saranno visti poco.
Anche questa volta un film consigliato ai fan di Bleach che vogliono sapere sempre di più sui loro personaggi preferiti; in questo caso si parla del passato di Rukia. Gekijouban Bleach - Fade to Black è un film che non raggiunge l’eccellenza, ma comunque è ben fatto e saprà non solo emozionarci come ogni opera tratta dal mondo di Tite Kubo, ma saprà anche divertici grazie alla quasi perenne presenza di Kon al fianco di Ichigo, senza contare che si potrà vedere in azione anche Urahara, un must raro da trovare.
Chiunque lo vedrà capirà che è impossibile non provare nessuna emozione di fronte al destino di Homora Shizuku, l’ultimo bagliore di un “Grande Splendore”.
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER SUL FINALE</b>]
Il terzo film di Bleach bisogna dire che, sia come storia che come contenuti, è decisamente migliore del secondo (anche se non migliore del primo). I fan "Ichirukisti" possono definirsi contenti da un lato, ma per certi punti scontenti. I fan aspettano da tempo infatti l'attesissimo abbraccio finale tra Ichigo e Rukia, lasciando anche perdere la trama del film. D'altro canto, il film mette in evidenza i momenti "Ichirukisti" nei flashback, e il resto della storia rimane comunque d'azione. La trama sembra abbastanza scontata, ma in realtà non lo è perché i nemici di questo film (parliamo di Rukia), all'inizio erano amici e tornano ancora ad esserlo nel drammatico finale (come è successo peraltro nel primo film). Per quanto riguarda i disegni, lo stile di Kubo lo conosciamo tutti e personalmente io lo adoro. Per gli effetti speciali (che vediamo già dall'inizio) sono fatti bene e ciò grazie sia al disegno che all'utilizzo del computer. Ovviamente, vi consiglio di guardarlo, "Ichirukisti" o meno, fan di Bleach o meno.
Il terzo film di Bleach bisogna dire che, sia come storia che come contenuti, è decisamente migliore del secondo (anche se non migliore del primo). I fan "Ichirukisti" possono definirsi contenti da un lato, ma per certi punti scontenti. I fan aspettano da tempo infatti l'attesissimo abbraccio finale tra Ichigo e Rukia, lasciando anche perdere la trama del film. D'altro canto, il film mette in evidenza i momenti "Ichirukisti" nei flashback, e il resto della storia rimane comunque d'azione. La trama sembra abbastanza scontata, ma in realtà non lo è perché i nemici di questo film (parliamo di Rukia), all'inizio erano amici e tornano ancora ad esserlo nel drammatico finale (come è successo peraltro nel primo film). Per quanto riguarda i disegni, lo stile di Kubo lo conosciamo tutti e personalmente io lo adoro. Per gli effetti speciali (che vediamo già dall'inizio) sono fatti bene e ciò grazie sia al disegno che all'utilizzo del computer. Ovviamente, vi consiglio di guardarlo, "Ichirukisti" o meno, fan di Bleach o meno.
Fade to Black è il terzo film ispirato all'opera di Tite Kubo, Bleach. Devo dire che è un film che si lascia guardare, ma allo stesso tempo lascia l'amaro in bocca visto che, questi lungometraggi, non riescono mai ad avere quel qualcosa in più che li renderebbe memorabili. Ma nel complesso parliamo di un buon film d'animazione con buone musiche e discrete animazioni.
La storia parla di un attacco, ai danni di Rukia, da parte di uno strano essere con una falce che ha il potere di far scomparire tutti i ricordi legati a quella persona. In pratica la vittima viene praticamente dimenticata da tutti. Ichigo, che nel frattempo è nel mondo reale, ha una strana sensazione e, ritornando nella Soul Sosety, scopre che tutti si sono dimenticati di lui e di Rukia... cosi incomincia la sua ricerca dello strano essere con la falce e della sua "amica" Rukia.
Consiglio questo film solo ai fan poichè anche questo film, come i suoi predecessori, non riesce nell'intento di appassionare e coinvolgere chi non conosce già Bleach, e questo è un vero peccato perchè è un'opera, a mio avviso, che può dare tanto, ma che purtroppo è mal gestita dal proprio autore.
La storia parla di un attacco, ai danni di Rukia, da parte di uno strano essere con una falce che ha il potere di far scomparire tutti i ricordi legati a quella persona. In pratica la vittima viene praticamente dimenticata da tutti. Ichigo, che nel frattempo è nel mondo reale, ha una strana sensazione e, ritornando nella Soul Sosety, scopre che tutti si sono dimenticati di lui e di Rukia... cosi incomincia la sua ricerca dello strano essere con la falce e della sua "amica" Rukia.
Consiglio questo film solo ai fan poichè anche questo film, come i suoi predecessori, non riesce nell'intento di appassionare e coinvolgere chi non conosce già Bleach, e questo è un vero peccato perchè è un'opera, a mio avviso, che può dare tanto, ma che purtroppo è mal gestita dal proprio autore.