logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
MegaRoby

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
"Azur Lane" è un opera un po' particolare, con veramente poco senso, derivante da un Smartphone Game.

La trama è molto semplice e lineare, quella che sembra essere la protagonista è Enterprise, una giovane donna cupa, triste e stanca della guerra e della vita alla quale non riesce a dare un senso, se non quello di combattere guerre navali visto che ella come tutte le ragazze viste nell'anime sono tutte delle navi da guerra non molto moderne, penso all'incirca dell'età della seconda guerra mondiale, dopo un infarinatura generale del mondo che si prospetta un minimo interessante, di una guerra combattuta nei mari contro invasori navali tecnologicamente più avanzati degli umani, veniamo catapultati nello scontro senza alcun senso e motivazione tra due principali fazioni della Azur Lane l'alleanza navale mondiale contro le Sirene ed una marea di episodi inutili e riempitivi ai fini della trama fin troppo striminzita. Nel finale si dà adito ad una possibile seconda stagione, inoltre resta piuttosto lacunoso su molte spiegazioni non date.

I personaggi sono esclusivamente femminili, pieno zeppo di loli e ragazze piacenti, insomma fan-service a gogò per i maschietti, se sperate di vedere un uomo scordatevelo, non sono nemmeno accennati. Ci sono fin troppi personaggi, il 90% sono inutili ma comunque tutti con un buono se non ottimo character design è questo non aiuta a capire chi è importante ai fini della trama anzi disorienta lo spettatore. Per la caratterizzazione e profondità forse sono solo 3 i personaggi che ne hanno un pochina ma comunque molto scialba.

Il comparto tecnico complessivo è discreto, avvolte buono nelle animazioni dei combattimenti, un po' di spettacolarità e degli effetti carini, audio discreto.

In conclusione anime blando e noioso tranne per i fanatici maschili di loli e fan-service.

Utente970

 0
Utente970

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Trasposizione dell'omonimo Sparatutto-Rpg di matrice cinese, nato come una sfacciatissima rivisitazione del più manageriale e nipponico "Kankolle", che nel 2015 ebbe, a sua volta, una sua versione animata. Esatto, stiamo parlando della scopiazzatura di un prodotto già molto particolare di suo. In entrambi i prodotti vi è un nemico alieno da sconfiggere, in entrambi ci sono ragazze-navi ispirate alla seconda guerra mondiale, e in entrambi le tizie scivolano sulla superficie marina, evocano alla bisogna degli aereoplanini da scudi-portaerei, e "se gli gira", sparano pure con bracciali-cannoncini. E sapete la cosa più divertente di tutto questo? Pare che 'l'allievo' nel tempo stia avendo pure più successo del 'maestro'.

Quello che fa differire questa serie da quella di "Kankolle" è principalmente lo stile intrapreso. Nel prodotto ispirato al videogioco giapponese infatti, si cercava un approccio, per quanto possibile, sobrio, trattando l'accademia, l'addestramento, lo sfuggente comandante che rappresentava il giocatore, e ci si focalizzava su un ristretto numero di personaggi popolari, per non sprecare minuti preziosi, eccetto che in un paio di puntate, aventi il chiaro scopo di rilassare. Vedevamo praticamente la scalata gerarchica di una giovane recluta, che pian piano diventava una valorosa capitana. "Azur Lane" invece segue la via opposta, offrendoci sul piatto una protagonista già sviluppata, di nome Enterprise, che rispetto alle colleghe ha un lato 'sayan' che le permetterà di fungere sempre da deus-ex-machina, anche da ferita. Il perché di questa sua specialità.... sarà per un calo di attenzione da parte mia, ma non l'ho afferrato onestamente. Altra differenza importante consiste nel fatto che, pur dando a qualcuno maggior spazio, "Azur" mostra costantemente cascate su cascate di 'patata', con nome e funzione lavorativa, che ovviamente dimenticheremo un secondo dopo.

Infine, questa serie mette nel piatto ancora più fan-service. A che io ricordi, in "Kankolle" c'erano procaci maschiacci, fiere sacerdotesse, silenti lesbiche, dolci lolite e tanto altro ancora, ma qui la varietà stessa delle tipologie menzionate è maggiore, specie delle loli, di varia: corporatura, capigliatura, scollatura, moda e pure acustica. Ce ne è per tutti i gusti: immaginate una combinazione e qui la troverete; dall'innocentina col pupazzo all'energica combattiva, dalla piagnona gattesca alla narcolettica con le orecchie da coniglio. Per chi è interessato, non tema, pascolano numerose anche le super-modelle con la settima di seno, le palpate saffiche e le epistassi non mancheranno all'appello, e cosa che non scontenterà nessuno; le parigine, le minigonne e i reggicalze saranno abbigliamento d'ordinanza. Insomma, il servizio abbonda in tutte le sue più squallide forme, e in caso di intemperie, si eviterà pure di far coprire maggiormente le poche ragazze, che di base, possiedono una utile giacchetta. Solo in un episodio saranno tuttavia necessarie grosse nuvole di vapore a far da censura alle vergogne delle pulzelle. Avete indovinato, stiamo parlando dell'immancabile episodio nel bagno termale.

Nota positiva, tecnicamente "Azur Lane" si difende bene, solo qualche scena mi è parsa sotto la media, ma lato intrattenimento deficita un po'. Il tempo degli episodi viene perso più vedendo le ragazze fare le carine tra loro, che combattendo o preparando strategie chiare. Le battaglie stesse non sono particolarmente elaborate e nemmeno lunghe, assisteremo più che altro a frecce di luce, tonnellate di aereoplanini bombardieri, acqua marina sollevata e fumo di esplosivi. Tanta confusione e poca sostanza, e come in "Kankolle", le ferite saranno poche e invisibili a occhio nudo, sottolineate più che altro da andatura barcollante e sporadici svenimenti.

Rispetto alla sua nipponica fonte d'ispirazione, anche la storia ha preso una piega differente, infatti in "Azur" si è cercato di attingere maggiormente al contesto del periodo storico, complicando il conflitto. Il nemico non è più costituito solo dagli alieni, tali Sirens, ma pure da divisioni interne. Le fazioni del videogioco in origine erano otto, ma a presenziare qui saranno principalmente le quattro nazioni storicamente più influenti, divise in due alleanze tra loro avversarie. Quella dei buoni darà anche il nome all'anime, e sarà costituita dalla Eagle Union e dalla Royal Navy, ovvero Stati Uniti e Inghilterra, mentre i loro rivali comporranno il Red Axis, costituito dagli Ironblood e dal Sakura Empire. Superfluo sottolineare che sono ispirati a Germania e soprattutto Giappone, una volta tanto nei panni del cattivo, ma con buone possibilità di redenzione, sempre grazie al cuore puro delle loli, provviste del superpotere, dell'empatica amicizia 'puccipucci', sviluppabile in due miseri minuti di conversazione.

Parlare comunque di buoni e cattivi è fuorviante, in quanto la carineria femminile è presente a 360 gradi, e le uniche forse meritevoli di tale appellativo restano le Sirens, che nei pochi momenti di comparsa, vengono rappresentate come delle pazze manipolatrici, che fanno tutto più per divertimento che altro. Trama quindi abbastanza semplice e scontata, nonostante il tentativo di dare un ammonimento sulla follia di farsi la guerra tra terrestri e sull'affidarsi troppo ad armi ultra-potenti. Certo, escludere totalmente gli alleati della "Azur Lane", dalla ricerca del potere, è un tantino furbo, ma per come sono tenerelli i personaggi di base, trovare un'secondo scopo strambo da contrastare, sarebbe stato chiedere troppo.

Suppongo vi chiediate se l'Italia giochi un ruolo, seppur minimo, in questa passerella. Beh, per esseri chiari, al pari di Francia e Russia, nell'anime non compariamo minimamente, si è fatta una piccola eccezione per il Dragon Empire rappresentante la Cina e poi basta, ma ovviamente nel gioco di riferimento esistiamo, sotto il nome di Sardegna Empire. A vedere poi i nomi delle pupe che ci rappresentano, uno squadrone non certo dei più numerosi e nemmeno dei più rari da sbloccare, mi è venuto sia da ridere che da piangere. Vi dico solo che i nomi sono ispirati ad un insieme di personaggi maschili noti e di luoghi storici, che chiaramente su delle ragazze suonano talmente male da fare il giro e fare nuovamente schifo.

Francamente, a metà serie ho cominciato a far fatica a visionare gli episodi. I personaggi sono carini e non si odiano, ma il modo in cui tutto viene sviluppato è poco interessante. Quando cinque anni fa vidi "Kancolle", pur riconoscendogli grossi limiti, ricordo che rimasi favorevolmente colpito dalla buona volontà di sviluppare il suo contesto. Purtroppo, questo non è stato possibile con "Azur", che ha scelto invece la via più banale e commerciale possibile. Se proprio volete sperimentare un cartone con delle ragazze-navi che picchiano qualcuno, a questo punto non posso che consigliarvi l'opera originale al posto di questa.


 1
Kirad

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Nel giudicare serie come questa, bisogna tenere conto del genere a cui appartiene: inutile cercare trame complesse, personaggi approfonditi, e si possono solo alzare le spalle davanti ad alcune ingenuità narrative. "Azur Lane" esiste soltanto per mostrare una schiera di ragazze sexy e/o kawai (e che non disdegneranno di mostrarci, ogni tanto, le loro grazie) che combattono con armi fantascientifiche, quindi non bisogna giudicarlo per elementi che sono estranei agli interessi della serie.

Si può invece giudicarlo sul piano dell'intrattenimento puro, e il mio giudizio è: insomma. "Azur Lane" si mostra in questo un titolo medio in tutto, con la narrazione che si svolge in maniera alquanto prevedibile, un ritmo che alterna momenti buoni ad altri decisamente piatti (e qualche volta pure noiosi) e una spettacolarità davvero presente, ma senza guizzi.
Ho comunque apprezzato le animazioni (che per tutta la serie restano di buon livello) e che tutto sommato si siano mantenuti col fan service (i dettagli sexy sono presenti in tutte le puntate, ma almeno di inutili episodi fan service 1000% ce n'è uno solo). Praticamente è un prodotto pensato per chi ha gusti semplici, però anche in questo genere non si può certo definire un grande prodotto (ma neppure il peggiore).
Voto: 6-