Tenchi Muyo in Love 2 - Memorie lontane
È il terzo e ultimo (per ora) film della saga di "Tenchi Muyo", anche se i film si collegano tutti alla serie TV più che alla serie OAV che è ancora in corso.
Questo film, uscito nel 1999, un paio d'anni dopo la fine della serie televisiva, è molto più "contemplativo" e malinconico dei precedenti. Le scene di azione infatti sono ridotte al minimo, quasi assenti, mentre i sentimenti la fanno da padrone, in particolare l'amore che Ayeka e Ryoko provano per Tenchi, dopo che lui scompare misteriosamente. Ma vi è anche l'amore (o meglio un'illusione di quel sentimento) da parte dell'antagonista di questa storia, e quello che Tenchi prova, o pensa di provare per la ragazza che l'ha letteralmente rapito. Ma Ayeka, Ryoko e le altre non si danno per vinte: ciascuna delle ragazze di Tenchi fa tutto ciò che è possibile per trovarlo. Ayeka e Ryoko sono però in prima linea: viaggiano di città in città per tutto il Giappone per cercarlo, finché un giorno non trovano una flebile traccia della sua presenza. Nei giorni successivi lo vedono pure insieme alla ragazza che lo ha rapito, e tutta la loro baldanza vacilla improvvisamente. Non sono più sicure che Tenchi sia lo stesso di una volta, vorrebbero quasi lasciar perdere, visto che Tenchi sembra felice in questa sua nuova vita, ma non tutto è come sembra. Un oscuro segreto si cela infatti dietro all'esistenza della nuova ragazza di Tenchi, tanto bisognosa di affetto, quanto sventurata.
Com'è prevedibile, alla fine tutto tornerà alla normalità, con Tenchi che dimenticherà tutta questa esperienza (un'ora e mezza circa di film), ma fortunatamente gli spettatori non dimenticheranno facilmente questo film, piuttosto differente dal solito, che ci fa vedere lati dei personaggi che non avevamo potuto vedere in precedenza. Qualcuno potrebbe dire che questo film è un po' troppo lento, forse perfino noioso, ma è comunque un film che vale la pena di guardare, anche se non si fosse fan accaniti di "Tenchi Muyo".
Questo film, uscito nel 1999, un paio d'anni dopo la fine della serie televisiva, è molto più "contemplativo" e malinconico dei precedenti. Le scene di azione infatti sono ridotte al minimo, quasi assenti, mentre i sentimenti la fanno da padrone, in particolare l'amore che Ayeka e Ryoko provano per Tenchi, dopo che lui scompare misteriosamente. Ma vi è anche l'amore (o meglio un'illusione di quel sentimento) da parte dell'antagonista di questa storia, e quello che Tenchi prova, o pensa di provare per la ragazza che l'ha letteralmente rapito. Ma Ayeka, Ryoko e le altre non si danno per vinte: ciascuna delle ragazze di Tenchi fa tutto ciò che è possibile per trovarlo. Ayeka e Ryoko sono però in prima linea: viaggiano di città in città per tutto il Giappone per cercarlo, finché un giorno non trovano una flebile traccia della sua presenza. Nei giorni successivi lo vedono pure insieme alla ragazza che lo ha rapito, e tutta la loro baldanza vacilla improvvisamente. Non sono più sicure che Tenchi sia lo stesso di una volta, vorrebbero quasi lasciar perdere, visto che Tenchi sembra felice in questa sua nuova vita, ma non tutto è come sembra. Un oscuro segreto si cela infatti dietro all'esistenza della nuova ragazza di Tenchi, tanto bisognosa di affetto, quanto sventurata.
Com'è prevedibile, alla fine tutto tornerà alla normalità, con Tenchi che dimenticherà tutta questa esperienza (un'ora e mezza circa di film), ma fortunatamente gli spettatori non dimenticheranno facilmente questo film, piuttosto differente dal solito, che ci fa vedere lati dei personaggi che non avevamo potuto vedere in precedenza. Qualcuno potrebbe dire che questo film è un po' troppo lento, forse perfino noioso, ma è comunque un film che vale la pena di guardare, anche se non si fosse fan accaniti di "Tenchi Muyo".
Non sono un grande fan di Tenchi, eppure questo film mi è piaciuto davvero molto.
Se già il primo "Tenchi Muyo In Love" aveva imboccato una strada fatta di maggior maturità (poi tradita dal secondo film "La vigilia dell'estate"), è in questo "Memorie lontane" che tale volontà di svolta trova compimento. Siamo infatti al cospetto di un film d'animazione adulto, ben scritto, dai ritmi riflessivi eppure mai noioso, in cui l'elemento umoristico, colonna portante degli OAV e del secondo film, è ridotto all'osso per lasciare spazio ad atmosfere malinconiche e introspettive, ma comunque mai pesanti. Tutto questo, sorprendentemente, senza neanche snaturare i personaggi, che conservano comunque i loro tratti distintivi, pur in un evidente momento di maturazione.
Il comparto tecnico di questo film è delizioso. I fondali sono tra i più belli che abbia visto in tutta l'animazione degli anni '90, i colori meno sgargianti rispetto agli standard del franchise contribuiscono a un'atmosfera meno adolescenziale e più adatta ai toni della storia, le animazioni e la colonna sonora sono assolutamente all'altezza di un prodotto cinematografico.
La storia è interessante, delicata e, per una volta, l'elemento sentimentale riesce a risultare emozionante senza essere melenso.
Unica nota di demerito al character design, che si discosta in negativo da quello degli OAV e dei precedenti film. Cosa di non poco conto, visto che trovavo già tra il banale e il bruttino il chara canonico, e fare peggio era davvero difficile. Rendere Ryoko ancora più brutta di quanto già fosse non era facile, eppure ci sono riusciti. Ayeka era carina, e l'hanno rovinata. Sasami non sembra più lei. Gli unici ad essere stati migliorati sono i personaggi maschili, soprattutto Tenchi, certamente più apprezzabile coi capelli lunghi di quanto non fosse col suo stupido codino.
Ma a parte questi dettagli puramente soggettivi, il film è davvero ottimo e probabilmente sarà l'unico prodotto di questo franchise che un giorno avrò voglia di rivedere (ironia della sorte, è l'unico non presente nel cofanetto Dynit della serie "completa").
8 meritatissimo.
Se già il primo "Tenchi Muyo In Love" aveva imboccato una strada fatta di maggior maturità (poi tradita dal secondo film "La vigilia dell'estate"), è in questo "Memorie lontane" che tale volontà di svolta trova compimento. Siamo infatti al cospetto di un film d'animazione adulto, ben scritto, dai ritmi riflessivi eppure mai noioso, in cui l'elemento umoristico, colonna portante degli OAV e del secondo film, è ridotto all'osso per lasciare spazio ad atmosfere malinconiche e introspettive, ma comunque mai pesanti. Tutto questo, sorprendentemente, senza neanche snaturare i personaggi, che conservano comunque i loro tratti distintivi, pur in un evidente momento di maturazione.
Il comparto tecnico di questo film è delizioso. I fondali sono tra i più belli che abbia visto in tutta l'animazione degli anni '90, i colori meno sgargianti rispetto agli standard del franchise contribuiscono a un'atmosfera meno adolescenziale e più adatta ai toni della storia, le animazioni e la colonna sonora sono assolutamente all'altezza di un prodotto cinematografico.
La storia è interessante, delicata e, per una volta, l'elemento sentimentale riesce a risultare emozionante senza essere melenso.
Unica nota di demerito al character design, che si discosta in negativo da quello degli OAV e dei precedenti film. Cosa di non poco conto, visto che trovavo già tra il banale e il bruttino il chara canonico, e fare peggio era davvero difficile. Rendere Ryoko ancora più brutta di quanto già fosse non era facile, eppure ci sono riusciti. Ayeka era carina, e l'hanno rovinata. Sasami non sembra più lei. Gli unici ad essere stati migliorati sono i personaggi maschili, soprattutto Tenchi, certamente più apprezzabile coi capelli lunghi di quanto non fosse col suo stupido codino.
Ma a parte questi dettagli puramente soggettivi, il film è davvero ottimo e probabilmente sarà l'unico prodotto di questo franchise che un giorno avrò voglia di rivedere (ironia della sorte, è l'unico non presente nel cofanetto Dynit della serie "completa").
8 meritatissimo.
Uno dei film di animazione più belli che abbia mai visto. La prima cosa che si percepisce da questo film è lo scostamento dalla serie sia nell'atmosfera, più romantica e malinconica, che nel design dei personaggi, più adulto. Le gag comiche sono ridotte all'osso (un paio di litigate tra Ryoko e Ayeka), per far posto a un analisi più approfondita dei sentimenti dei personaggi. Le animazioni e i disegni sono ben fatti e non discostano l'attenzione dalla trama, che a mio avviso è bellissima. Unica pecca: difficile da seguire se non si è visto prima la serie, altrimenti è difficile capire che il legame tra i vari personaggi. Quindi consiglio di vedere prima la serie (altrettanto bella ma di tutt'altro genere), per poi vedere questo stupendo film.
Conosciuto anche come Tenchi Forever, il terzo - ed attualmente ultimo - lungometraggio che prende ispirazione da una delle serie animate più popolari degli anni Novanta, si affaccia sui grandi schermi nipponici il 24 aprile 1999. Cronologicamente, la storia viene posta come seguito della serie Tenchi Universe, ma ciò non fa molta differenza. Infatti, la trama del film si relaziona pochissimo all'intreccio principale della saga, divergendo perfino nella globalità degli elementi: il connubio tra situazioni umoristiche e trovate fantascientifiche, che tanto faceva perno su uno stravagante cast di personaggi, alcuni dei quali coinvolti in veri e propri triangoli amorosi da commedia sentimentale, ma dal tono mediamente scherzoso, viene qui completamente alterato, a interesse di qualcosa di ben più profondo e riflessivo.
Le vicende prendono una piega inaspettata dopo pochissimi minuti: il giovane Tenchi scompare improvvisamente, e le sue amiche, nonché aspiranti fidanzate, Ayeka e Ryoko, si prodigano nel cercarlo, collaborando, forse per la prima volta, come vere compagne. Il legame tra le due ragazze non è più turbato da quella voglia irrefrenabile di litigare per ogni sciocchezza, ma dal desiderio di ritornare a vivere quegli stessi momenti, colmi di spensieratezza. Decisamente impattante sull'umore delle due è l'inaspettata scoperta che Tenchi ha perso la memoria, e sta vivendo con una donna. Ovviamente, alla radice di tali circostanze vi sono delle spiegazioni, che illumineranno, nel corso della trama, e le due aliene, e gli spettatori.
È da sottolineare ancora, comunque, che questo lungometraggio permette alla storia di compiere un cambiamento di direzione, brusco sì, ma certamente gradito, e assolutamente ben riuscito. La storia riesce perfino a commuovere, raggiungendo vette emotive senza precedenti nelle serie TV come nelle altre pellicole (che comunque sapevano emozionare); i tre personaggi principali, che per la prima volta prendono fortemente coscienza delle proprie ansie, vengono analizzati interiormente, come nei migliori seinen psicologici; il tema dell'amore viene esaminato con gran maturità, nel suo lato drammatico, altresì in quello erotico.
Dal lato tecnico, il prodotto garantisce una veste grafica pregevole, animazioni di prima categoria e una colonna sonora adeguata, come sempre.
Tenchi Forever è in definitiva un gran bel lungometraggio, alla pari, se non migliore, di Tenchi Muyo in Love, la prima, popolarissima opera per il cinematografo dedicata alle avventure degli splendidi personaggi di Masaki Kajishima.
Le vicende prendono una piega inaspettata dopo pochissimi minuti: il giovane Tenchi scompare improvvisamente, e le sue amiche, nonché aspiranti fidanzate, Ayeka e Ryoko, si prodigano nel cercarlo, collaborando, forse per la prima volta, come vere compagne. Il legame tra le due ragazze non è più turbato da quella voglia irrefrenabile di litigare per ogni sciocchezza, ma dal desiderio di ritornare a vivere quegli stessi momenti, colmi di spensieratezza. Decisamente impattante sull'umore delle due è l'inaspettata scoperta che Tenchi ha perso la memoria, e sta vivendo con una donna. Ovviamente, alla radice di tali circostanze vi sono delle spiegazioni, che illumineranno, nel corso della trama, e le due aliene, e gli spettatori.
È da sottolineare ancora, comunque, che questo lungometraggio permette alla storia di compiere un cambiamento di direzione, brusco sì, ma certamente gradito, e assolutamente ben riuscito. La storia riesce perfino a commuovere, raggiungendo vette emotive senza precedenti nelle serie TV come nelle altre pellicole (che comunque sapevano emozionare); i tre personaggi principali, che per la prima volta prendono fortemente coscienza delle proprie ansie, vengono analizzati interiormente, come nei migliori seinen psicologici; il tema dell'amore viene esaminato con gran maturità, nel suo lato drammatico, altresì in quello erotico.
Dal lato tecnico, il prodotto garantisce una veste grafica pregevole, animazioni di prima categoria e una colonna sonora adeguata, come sempre.
Tenchi Forever è in definitiva un gran bel lungometraggio, alla pari, se non migliore, di Tenchi Muyo in Love, la prima, popolarissima opera per il cinematografo dedicata alle avventure degli splendidi personaggi di Masaki Kajishima.