Lupin III - L'unione fa la forza
Siamo alla fine del ventesimo secolo, gli special di Lupin escono ancora, uno all'anno, mentre i film cinematografici sono fermi dal 1996, con l'ultimo film "Dead or Alive" diretto dallo stesso Monkey Punch. A questo punto i fan sono comunque felici di poter vedere nuove avventure del loro ladro preferito, anche se solo una volta l'anno. Ciò vale per i fan giapponesi, ma in particolar modo per quelli italiani, che poterono vedere molti film di Lupin solo diversi anni dopo la prima trasmissione giapponese, a volte anche pesantemente censurati, quando furono trasmessi in TV per la prima volta. Quindi anche "Lupin III: Tokyo Crisis" (anche noto come "L'unione fa la forza", nel suo passaggio televisivo) è uno di quei film che tutto sommato si guardano sempre volentieri, nonostante alcune pecche, di cui parlerò in seguito.
Archiviato definitivamente il periodo di Osamu Dezaki alla regia (l'ultimo suo film di Lupin risale a due anni prima), il character design torna però a ricalcare proprio quello dei film di Dezaki, seppure con diversi cambiamenti. Non è forse un caso, visto che Satoshi Hirayama aveva già lavorato a due special con alla regia proprio Dezaki. E Satoshi Hirayama rimarrà character designer di tutti gli special di Lupin prodotti in seguito (eccetto i film legati alla serie di Fujiko Mine, ovviamente), dando una continuità dal punto di vista visuale per oltre vent'anni (cosa che non era mai successa prima). Il risultato è sicuramente valido, anche se negli anni si sentirà la mancanza di una maggiore varietà e sperimentazione dal punto di vista artistico. Ma Lupin non si deve solo valutare dal punto di vista dei disegni e delle animazioni, ovviamente, che comunque in questo special risultano molto validi, con animazioni anche più fluide del solito, ma bisogna valutare anche la storia, seppure non sia l'elemento fondamentale.
Perché sappiamo bene che nel 99% dei casi Lupin è sempre alla ricerca di qualche tesoro favoloso, e si trova ad avere a che fare con individui molto pericolosi. E questo special non è certo un'eccezione.
In questa avventura infatti Lupin si troverà ad avere a che fare con un miliardario che intende utilizzare l'ingegneria genetica per creare super-soldati. Per quanto assurdo o ridicolo possa sembrare, stiamo parlando comunque di Lupin, che in un film ha che fare addirittura con alieni! Dunque, quasi nulla può sembrare fuori luogo in un film di Lupin (per quanto nelle ultime produzioni si sia cercato di stare il più possibile con i piedi per terra). Questo film ha molti pregi, incluso il fatto che Zenigata è molto più attivo del solito, tanto da salvare la situazione diverse volte, la coprotagonista femminile è abbastanza ben caratterizzata e fondamentale alla trama (forse pure troppo), il villain principale è carismatico e malvagio a sufficienza. Ma non sono tutte rose e fiori, ovviamente: Jigen e Goemon vengono incapacitati per la maggior parte del film con motivazioni ridicole. Il primo a causa di un mal di denti, il secondo perché gli hanno sottratto la sua amata spada, e così ora sono quasi inefficaci contro i nemici. Certo, è stata una scelta voluta per dare più spazio a Zenigata e alla coprotagonista femminile, probabilmente, ma il tutto rimane fin troppo ridicolo, e poteva essere gestito in maniera differente. Piccoli e grandi difetti qua e là, insomma.
Fortunatamente, rimane comunque, nel complesso, un film più godibile di quelli più recenti, e dunque la visione è comunque consigliata a tutti i fan di Lupin. Per gli altri, dipende, se uno conosce vagamente la storia di Lupin e compagnia, forse apprezzerà questo special, in caso contrario troverà forse personaggi e situazioni fin troppo esasperate e senza senso, in certi casi.
Archiviato definitivamente il periodo di Osamu Dezaki alla regia (l'ultimo suo film di Lupin risale a due anni prima), il character design torna però a ricalcare proprio quello dei film di Dezaki, seppure con diversi cambiamenti. Non è forse un caso, visto che Satoshi Hirayama aveva già lavorato a due special con alla regia proprio Dezaki. E Satoshi Hirayama rimarrà character designer di tutti gli special di Lupin prodotti in seguito (eccetto i film legati alla serie di Fujiko Mine, ovviamente), dando una continuità dal punto di vista visuale per oltre vent'anni (cosa che non era mai successa prima). Il risultato è sicuramente valido, anche se negli anni si sentirà la mancanza di una maggiore varietà e sperimentazione dal punto di vista artistico. Ma Lupin non si deve solo valutare dal punto di vista dei disegni e delle animazioni, ovviamente, che comunque in questo special risultano molto validi, con animazioni anche più fluide del solito, ma bisogna valutare anche la storia, seppure non sia l'elemento fondamentale.
Perché sappiamo bene che nel 99% dei casi Lupin è sempre alla ricerca di qualche tesoro favoloso, e si trova ad avere a che fare con individui molto pericolosi. E questo special non è certo un'eccezione.
In questa avventura infatti Lupin si troverà ad avere a che fare con un miliardario che intende utilizzare l'ingegneria genetica per creare super-soldati. Per quanto assurdo o ridicolo possa sembrare, stiamo parlando comunque di Lupin, che in un film ha che fare addirittura con alieni! Dunque, quasi nulla può sembrare fuori luogo in un film di Lupin (per quanto nelle ultime produzioni si sia cercato di stare il più possibile con i piedi per terra). Questo film ha molti pregi, incluso il fatto che Zenigata è molto più attivo del solito, tanto da salvare la situazione diverse volte, la coprotagonista femminile è abbastanza ben caratterizzata e fondamentale alla trama (forse pure troppo), il villain principale è carismatico e malvagio a sufficienza. Ma non sono tutte rose e fiori, ovviamente: Jigen e Goemon vengono incapacitati per la maggior parte del film con motivazioni ridicole. Il primo a causa di un mal di denti, il secondo perché gli hanno sottratto la sua amata spada, e così ora sono quasi inefficaci contro i nemici. Certo, è stata una scelta voluta per dare più spazio a Zenigata e alla coprotagonista femminile, probabilmente, ma il tutto rimane fin troppo ridicolo, e poteva essere gestito in maniera differente. Piccoli e grandi difetti qua e là, insomma.
Fortunatamente, rimane comunque, nel complesso, un film più godibile di quelli più recenti, e dunque la visione è comunque consigliata a tutti i fan di Lupin. Per gli altri, dipende, se uno conosce vagamente la storia di Lupin e compagnia, forse apprezzerà questo special, in caso contrario troverà forse personaggi e situazioni fin troppo esasperate e senza senso, in certi casi.
“Lupin III - Tokyo Crisis: Memories of Blaze” è il decimo Special TV dedicato a Lupin, andato in onda originariamente nel 1998 e diretto da Toshiya Shinohara. A mio avviso, si tratta di uno dei migliori film televisivi sul personaggio prodotti fino a quel momento, che abbandona per buona parte le atmosfere cupe e la violenza del precedente “Walther P38”, per offrire un intrattenimento più votato all’azione e al divertimento.
Il comparto tecnico è di buona fattura, con dei disegni e delle animazioni pienamente rispettabili, considerando gli standard del formato d’appartenenza. La trama è abbastanza interessante e per certi aspetti anche originale, considerando che il personaggio chiave delle vicende è Zenigata, che in quasi tutti gli special precedenti aveva rimediato figure barbine o di secondo piano. Ho apprezzato l’ambientazione e l’atmosfera estiva del film, ben più solare e meno drammatica del precedente, ma comunque godibile.
Lo special offre quindi una visione più dinamica e totalmente votata all’azione, rinunciando a delle ambizioni narrativamente più profonde, ma riuscendo a intrattenere per tutta la durata del film. Se come già detto il fiore all’occhiello del lungometraggio è la caratterizzazione di Zenigata, anche sul fronte dei nuovi personaggi è stato fatto un buon lavoro, in particolare con Maria Isshiki, figura che verrà approfondita nel corso del film proprio attraverso il suo rapporto con il sopracitato ispettore. Valida anche la caratterizzazione di Lupin e Fujiko, meno entusiasmante quella di Jigen e Goemon, che qui finiscono più che altro a fare da spalle comiche.
Nel complesso, “Lupin III - Tokyo Crisis: Memories of Blaze” è un buon film televisivo che ripropone una visione più ironica e meno tesa, ma che non rinuncia ad una trama interessante e più elaborata di buona parte degli special precedenti. Sicuramente è fin qui uno degli special TV più riusciti e che ha saputo unire efficacemente l’ironia del personaggio, un lato action ben realizzato e un’ambientazione molto piacevole.
Il comparto tecnico è di buona fattura, con dei disegni e delle animazioni pienamente rispettabili, considerando gli standard del formato d’appartenenza. La trama è abbastanza interessante e per certi aspetti anche originale, considerando che il personaggio chiave delle vicende è Zenigata, che in quasi tutti gli special precedenti aveva rimediato figure barbine o di secondo piano. Ho apprezzato l’ambientazione e l’atmosfera estiva del film, ben più solare e meno drammatica del precedente, ma comunque godibile.
Lo special offre quindi una visione più dinamica e totalmente votata all’azione, rinunciando a delle ambizioni narrativamente più profonde, ma riuscendo a intrattenere per tutta la durata del film. Se come già detto il fiore all’occhiello del lungometraggio è la caratterizzazione di Zenigata, anche sul fronte dei nuovi personaggi è stato fatto un buon lavoro, in particolare con Maria Isshiki, figura che verrà approfondita nel corso del film proprio attraverso il suo rapporto con il sopracitato ispettore. Valida anche la caratterizzazione di Lupin e Fujiko, meno entusiasmante quella di Jigen e Goemon, che qui finiscono più che altro a fare da spalle comiche.
Nel complesso, “Lupin III - Tokyo Crisis: Memories of Blaze” è un buon film televisivo che ripropone una visione più ironica e meno tesa, ma che non rinuncia ad una trama interessante e più elaborata di buona parte degli special precedenti. Sicuramente è fin qui uno degli special TV più riusciti e che ha saputo unire efficacemente l’ironia del personaggio, un lato action ben realizzato e un’ambientazione molto piacevole.
Il ladro donnaiolo avrà all'attivo almeno venti special e quattro OAV al momento, una cifra considerevole anche tenendo a mente le sue età e fama. Il fatto poi che per un breve periodo Tokyo Crisis sia stato l'unico prodotto nei suoi lungometraggi a non aver mai temuto di andare in prima serata, la dice lunga su quanto le avventure e il suo mix di ironia e azione non siano ristretti a una cerchia piccola e ben definita di spettatori.
Di questi special ne avrò visti due terzi (tra i mancanti che mi ispirano c'è Dead or Alive), e ci sono troppi Cagliosto lover perché io mi azzardi a definire questo Tokyo Crisis come il migliore della cesta, ma posso affermare che personalmente è il mio preferito. Perché lo è? Per il semplice fatto che finalmente si concentra su Zenigata, un personaggio fantastico ma spesso maltrattato fino a diventare un pagliaccio da circo, facendo perdere anche il piacere del confronto.
In un mare di lungometraggi, dove persino i misogini Goemon e Jigen hanno avuto tre storie ciascuno, almeno una all'ispettore zitello era dovuta. A ciò si unisce ovviamente una storia sufficiente e ben diretta, che nel secondo tempo poteva fare qualcosa di più e tecnicamente non brilla, ma rimane oggettivamente migliore di molti altri lavori, sia precedenti sia successivi.
La formula dei film di Lupin per me è fin troppo ripetuta in certi aspetti, ad esempio: spari nella testa del cattivo finale, una bonazza a giro per la banda, tutti che crepano (buoni e cattivi, non comparse) tranne il gruppetto dei quattro più la "sfitinzia" di turno, un'imbattibilità fin troppo scontata... Insomma, pur essendo cresciuto come molti con le puntate televisive della giacca rossa e rosa all'ora di pranzo, e saltuariamente con quelle della giacca verde, non posso definirmi un fan del personaggio per eccellenza di Monkey Punch. Goemon e Fujiko li trovo addirittura fastidiosi, ma come molti sono legato a questa saga e la rispetto, e se devo consigliarvi un film, tra i pochi che ho apprezzato abbastanza (tra cui vi è "La cospirazione dei Fuma"), "Lupin III - L'unione fa la forza" è certamente al primo posto.
Di questi special ne avrò visti due terzi (tra i mancanti che mi ispirano c'è Dead or Alive), e ci sono troppi Cagliosto lover perché io mi azzardi a definire questo Tokyo Crisis come il migliore della cesta, ma posso affermare che personalmente è il mio preferito. Perché lo è? Per il semplice fatto che finalmente si concentra su Zenigata, un personaggio fantastico ma spesso maltrattato fino a diventare un pagliaccio da circo, facendo perdere anche il piacere del confronto.
In un mare di lungometraggi, dove persino i misogini Goemon e Jigen hanno avuto tre storie ciascuno, almeno una all'ispettore zitello era dovuta. A ciò si unisce ovviamente una storia sufficiente e ben diretta, che nel secondo tempo poteva fare qualcosa di più e tecnicamente non brilla, ma rimane oggettivamente migliore di molti altri lavori, sia precedenti sia successivi.
La formula dei film di Lupin per me è fin troppo ripetuta in certi aspetti, ad esempio: spari nella testa del cattivo finale, una bonazza a giro per la banda, tutti che crepano (buoni e cattivi, non comparse) tranne il gruppetto dei quattro più la "sfitinzia" di turno, un'imbattibilità fin troppo scontata... Insomma, pur essendo cresciuto come molti con le puntate televisive della giacca rossa e rosa all'ora di pranzo, e saltuariamente con quelle della giacca verde, non posso definirmi un fan del personaggio per eccellenza di Monkey Punch. Goemon e Fujiko li trovo addirittura fastidiosi, ma come molti sono legato a questa saga e la rispetto, e se devo consigliarvi un film, tra i pochi che ho apprezzato abbastanza (tra cui vi è "La cospirazione dei Fuma"), "Lupin III - L'unione fa la forza" è certamente al primo posto.
Tokyo Crisis / L'unione fa la forza è un film TV sul ladro in giacca e cravatta molto particolare. "Tokyo Crisis" infatti è uno dei pochi che ha come protagonista non il solito Lupin, bensì l'ispettore Zenigata, anche se a me la sua voce in questo film non piace molto.
La storia s'incentra sulla ricerca da parte di Lupin di alcune lastre fotografiche che unite formerebbero una mappa che lo porterebbe a un antico tesoro appartenuto allo shogun. Il nostro ispettore invece è alle prese con una giornalista di nome Maria, che può prevedere, attraverso delle visioni, gli eventi futuri di chi le sta attorno.
Ben presto Maria si rivelerà essere un personaggio fondamentale per trovare il tesoro, oltre a essere piena di misteri (legati, tra l'altro, alla sua capacità di vedere il futuro) e con un passato misterioso, per non parlare poi del duo comico e romantico che farà con Zenigata.
Zenigata qui è veramente ben presentato: un uomo coraggioso, determinato e intelligente, molto lontano dallo Zenigata a cui ci hanno abituato altri film TV e la 2a serie TV. Si parlerà un po' anche dei suoi antenati, evidentemente Lupin e Goemon non sono i soli ad avere degli antenati di cui andare fieri.
Film molto divertente e godibile, "Tokyo Crisis" soffre solo del ruolo marginale, anche se comunque divertente, di Goemon e di Jigen, Fujiko è già un po' più presente, ma non molto.
La grafica è ormai moderna e ben fatta, Lupin ha detto definitivamente addio ai vecchi disegni di un tempo, ormai siamo di fronte a una grafica già più da anni 2000. Anche se preferisco come i capelli erano disegnati in passato, adesso sembrano tutti così lucenti e illuminati - per non parlare degli occhi - non è proprio il mio genere di grafica, preferisco la grafica più datata.
La storia s'incentra sulla ricerca da parte di Lupin di alcune lastre fotografiche che unite formerebbero una mappa che lo porterebbe a un antico tesoro appartenuto allo shogun. Il nostro ispettore invece è alle prese con una giornalista di nome Maria, che può prevedere, attraverso delle visioni, gli eventi futuri di chi le sta attorno.
Ben presto Maria si rivelerà essere un personaggio fondamentale per trovare il tesoro, oltre a essere piena di misteri (legati, tra l'altro, alla sua capacità di vedere il futuro) e con un passato misterioso, per non parlare poi del duo comico e romantico che farà con Zenigata.
Zenigata qui è veramente ben presentato: un uomo coraggioso, determinato e intelligente, molto lontano dallo Zenigata a cui ci hanno abituato altri film TV e la 2a serie TV. Si parlerà un po' anche dei suoi antenati, evidentemente Lupin e Goemon non sono i soli ad avere degli antenati di cui andare fieri.
Film molto divertente e godibile, "Tokyo Crisis" soffre solo del ruolo marginale, anche se comunque divertente, di Goemon e di Jigen, Fujiko è già un po' più presente, ma non molto.
La grafica è ormai moderna e ben fatta, Lupin ha detto definitivamente addio ai vecchi disegni di un tempo, ormai siamo di fronte a una grafica già più da anni 2000. Anche se preferisco come i capelli erano disegnati in passato, adesso sembrano tutti così lucenti e illuminati - per non parlare degli occhi - non è proprio il mio genere di grafica, preferisco la grafica più datata.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Tokyo Crisis - Memories of Blaze è il decimo special basato sulla saga di Lupin III, il ladro gentiluomo di Monkey Punch. Uscito in Giappone nel 1998, è arrivato in Italia nel 2002 con il sottotitolo "L'unione fa la forza".
Questa volta Lupin intende mettere le mani su due lastre fotografiche rappresentanti l'ultimo shogun giapponese, le quali insieme possono fare ritrovare il tesoro perduto dello shogun. Parallelamente si svolge l'inaugurazione del parco di divertimenti Acquapolis e dietro c'è un giro di criminali che vuole impossessarsi del DNA di Maria, giornalista che è in grado di vedere il futuro, con il quale vuole creare dei supersoldati. Lupin, Jigen, Fujiko e Goemon (e ovviamente l'ispettore Zenigata) riescono a fermare Suzuki, che era a capo del piano.
"Lupin III - Tokyo Crisis / L'unione fa la forza" è un film secondo me molto bello, che riesce sempre a sorprendere. Molto particolare il fatto che le vicende di Lupin/Zenigata facciano sempre sorridere anche dopo tutti questi anni. Il disegno è molto buono per essere un film così vecchio e soprattutto è eccezionale la caratterizzazione dei personaggi. In particolar modo il personaggio di Zazà viene messo in primo piano, e le sue sfaccettature sorprendono, rivelando particolari sul suo passato e sul suo carattere. Viene mostrata per la prima volta la sua casa, non molto ordinata perché passa tutto il suo tempo a dare la caccia a Lupin. In essa trova un jutte, arma giapponese, con la quale salvare Maria, trovando un coraggio e una forza inaspettata con le quali tenere testa ai malviventi. Altri personaggi invece sono messi leggermente da parte, come Goemon che si allea con Fujiko poiché ha perso la sua katana, che ritroverà verso la fine, e Jigen messo alle strette per un problema ai denti.
Personaggio chiave e caratteristico di questo film è Maria. In lei è racchiuso il potere di vedere il futuro e a causa di questo sarà in pericolo. È una brava persona dal bell'aspetto e dai modi molto gentili, ma si rivela anche molto coraggiosa e abbastanza spericolata. Il suo modo di fare arriva subito al cuore dell'ispettore Zenigata.
In conclusione, "Lupin III - Tokyo Crisis / L'unione fa la forza" è un film che ritengo veramente eccezionale, che a mio avviso riesce a essere emozionante, originale e molto piacevole. La trama è molto coinvolgente. Consigliatissimo!
Tokyo Crisis - Memories of Blaze è il decimo special basato sulla saga di Lupin III, il ladro gentiluomo di Monkey Punch. Uscito in Giappone nel 1998, è arrivato in Italia nel 2002 con il sottotitolo "L'unione fa la forza".
Questa volta Lupin intende mettere le mani su due lastre fotografiche rappresentanti l'ultimo shogun giapponese, le quali insieme possono fare ritrovare il tesoro perduto dello shogun. Parallelamente si svolge l'inaugurazione del parco di divertimenti Acquapolis e dietro c'è un giro di criminali che vuole impossessarsi del DNA di Maria, giornalista che è in grado di vedere il futuro, con il quale vuole creare dei supersoldati. Lupin, Jigen, Fujiko e Goemon (e ovviamente l'ispettore Zenigata) riescono a fermare Suzuki, che era a capo del piano.
"Lupin III - Tokyo Crisis / L'unione fa la forza" è un film secondo me molto bello, che riesce sempre a sorprendere. Molto particolare il fatto che le vicende di Lupin/Zenigata facciano sempre sorridere anche dopo tutti questi anni. Il disegno è molto buono per essere un film così vecchio e soprattutto è eccezionale la caratterizzazione dei personaggi. In particolar modo il personaggio di Zazà viene messo in primo piano, e le sue sfaccettature sorprendono, rivelando particolari sul suo passato e sul suo carattere. Viene mostrata per la prima volta la sua casa, non molto ordinata perché passa tutto il suo tempo a dare la caccia a Lupin. In essa trova un jutte, arma giapponese, con la quale salvare Maria, trovando un coraggio e una forza inaspettata con le quali tenere testa ai malviventi. Altri personaggi invece sono messi leggermente da parte, come Goemon che si allea con Fujiko poiché ha perso la sua katana, che ritroverà verso la fine, e Jigen messo alle strette per un problema ai denti.
Personaggio chiave e caratteristico di questo film è Maria. In lei è racchiuso il potere di vedere il futuro e a causa di questo sarà in pericolo. È una brava persona dal bell'aspetto e dai modi molto gentili, ma si rivela anche molto coraggiosa e abbastanza spericolata. Il suo modo di fare arriva subito al cuore dell'ispettore Zenigata.
In conclusione, "Lupin III - Tokyo Crisis / L'unione fa la forza" è un film che ritengo veramente eccezionale, che a mio avviso riesce a essere emozionante, originale e molto piacevole. La trama è molto coinvolgente. Consigliatissimo!