Its a Rumic World - Lamù: The shougaibutsu suieitaikai
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Questo è l'atto conclusivo di un percorso unico, meraviglioso, magnifico, magistrale, fenomenale, sensazionale, strabiliante ed eterno/etereo, esplosivo. E non poteva essere realizzato se non con lo stesso stile con cui è cominciato, cioè con una battaglia all'apparenza innocua, ma che di innocuo risulta aver ben poco.
Una corsa rocambolesca attraverso la città partendo dalla scuola e di ritorno alla piscina della scuola. Comincia con una sera d'estate dove tutti sono a letto compreso lo stesso Ataru. Improvvisamente Lamù e Ten (o Jariten) tornano sulla Terra da Nettuno e portano un simpatico regalino da parte di Oyuuki. Il giorno dopo sono tutti radunati nell'auditorium della scuole e il preside e il professor Onsen stanno facendo un annuncio importante della gara. Tutti sono pronti e quando il preside dà il via tutti corrono all'impazzata e si scatena il finimondo con anche i nostri protagonisti, Lamù, Ataru, Mendo, Shinobu, Ran con il suo bazooka, Sakura, Sakurambo, Ten, poi anche Oyuuki, Benten, Ginger, Sugar e Pepper, Ryuunosuke e tutto il resto della banda che cercano di distruggersi a vicenda nella serie di sfide della gara.
Alla fine il tutto si risolve con i botti e il festival d'estate con i fuochi d'artificio. La grafica è notevolmente migliorata e risulta brillante. I personaggi sono più o meno sempre gli stessi, ma proprio le loro caratteristiche vengono estremizzate come non mai. La musica torna ad essere intensa, elettrica e veloce in fusione con l'atmosfera della vicenda esplosiva. Le gag e gli sketch famosi forniscono sempre una garanzia e questa volta vengono estremizzati ancora di più. E' tutto un rimpallo, ma è bene in linea con lo spirito della serie originale. D'altronde non poteva che essere così. Perfetto, un capolavoro nel capolavoro, per il capolavoro e dal capolavoro.
Questo è l'atto conclusivo di un percorso unico, meraviglioso, magnifico, magistrale, fenomenale, sensazionale, strabiliante ed eterno/etereo, esplosivo. E non poteva essere realizzato se non con lo stesso stile con cui è cominciato, cioè con una battaglia all'apparenza innocua, ma che di innocuo risulta aver ben poco.
Una corsa rocambolesca attraverso la città partendo dalla scuola e di ritorno alla piscina della scuola. Comincia con una sera d'estate dove tutti sono a letto compreso lo stesso Ataru. Improvvisamente Lamù e Ten (o Jariten) tornano sulla Terra da Nettuno e portano un simpatico regalino da parte di Oyuuki. Il giorno dopo sono tutti radunati nell'auditorium della scuole e il preside e il professor Onsen stanno facendo un annuncio importante della gara. Tutti sono pronti e quando il preside dà il via tutti corrono all'impazzata e si scatena il finimondo con anche i nostri protagonisti, Lamù, Ataru, Mendo, Shinobu, Ran con il suo bazooka, Sakura, Sakurambo, Ten, poi anche Oyuuki, Benten, Ginger, Sugar e Pepper, Ryuunosuke e tutto il resto della banda che cercano di distruggersi a vicenda nella serie di sfide della gara.
Alla fine il tutto si risolve con i botti e il festival d'estate con i fuochi d'artificio. La grafica è notevolmente migliorata e risulta brillante. I personaggi sono più o meno sempre gli stessi, ma proprio le loro caratteristiche vengono estremizzate come non mai. La musica torna ad essere intensa, elettrica e veloce in fusione con l'atmosfera della vicenda esplosiva. Le gag e gli sketch famosi forniscono sempre una garanzia e questa volta vengono estremizzati ancora di più. E' tutto un rimpallo, ma è bene in linea con lo spirito della serie originale. D'altronde non poteva che essere così. Perfetto, un capolavoro nel capolavoro, per il capolavoro e dal capolavoro.
Quest'episodio speciale fa parte di un cofanetto che festeggia il cinquantesimo anniversario della rivista Weekly Shonen Sunday: è stato realizzato dallo Studio Sunrise nel 2008, ma in Italia è ancora oggi inedito.
La traduzione in italiano del titolo è "Corsa di Nuoto a Ostacoli".
Si tratta di un adattamento che mette insieme l'omonimo capitolo a fumetti e quello intitolato "L'albero dei Campanelli".
La regia è affidata a Yoshitomo Yonetani, conosciuto per aver lavorato ad alcuni anime di genere fantascientifico, mentre la sceneggiatura è affidata a Michiko Yokote, nota per la trasposizione animata di "Kobato".
I disegni cercano di emulare il più possibile lo stile della vecchia serie, con dei risultati non eccellenti, ma comunque decisamente buoni. Il tratto è un po' più semplice e spigoloso, però è enormemente più vicino alla Lamù che conosciamo rispetto, ad esempio, al film "Always My Darling", il quale aveva preso le distanze molto di più in tal senso. Qui diverse inquadrature ricordano tanto uno stile di disegno che era in voga negli anni '80, e che ormai nelle serie giapponesi d'oggi non si vede quasi più. Quindi sono dei disegni decisamente gradevoli.
D'altro canto, ho visto animazioni migliori. Questo è un OAV del 2008, realizzato con la computer grafica, eppure per la maggior parte del tempo ho visto animazioni abbastanza legnose e semplici, salvando al massimo un paio di singoli momenti. E' un paradosso se si pensa che, negli anni '80, quando la computer grafica ancora non si utilizzava, lo Studio Pierrot e lo Studio Deen realizzavano delle animazioni più minuziose. Ma sono dettagli, non è una carenza grave: l'episodio è comunque ampiamente godibile.
Sorprendentemente, dopo tanti anni i doppiatori giapponesi dei personaggi principali sono ancora gli stessi, e le loro voci sono ancora pienamente in forma. Un grande applauso soprattutto per come sono state rese le doppie personalità di Ran e Shinobu, con repentini passaggi da graziose vocine "kawaii" a violenti ruggiti cavernosi e viceversa, proprio com'era stato fatto anche nella vecchia serie.
La trama viene gestita in modo da far comparire quasi tutto il cast dei personaggi di "Urusei Yatsura", ed è un pregio di questo speciale. E' un peccato che Megane e compagni compaiano pochissimo, ma è comprensibile che lo staff non sia riuscito a trovare uno spazio maggiore per loro.
Sono ventisei minuti molto movimentati ed esilaranti, anche se, forse, lo staff ha concentrato un po' troppo l'episodio sull'azione, senza contare una piccola imprecisione: Ataru, per quanto tenda spesso a stuzzicarla, non afferma mai che Lamù non sia una bella ragazza, come invece la sceneggiatrice ha voluto inventarsi nei primi minuti dell'oav. Questo è stato l'unico momento che mi è sembrato una nota stonata, conoscendo il personaggio di Ataru.
Ma nell'insieme, questo è un glorioso ritorno della "gentaglia chiassosa", con quel suo tipico humor sfrenato, ironico e cattivo al punto giusto, che fa attraversare ai personaggi situazioni oltre i limiti di ciò che è razionale, sprofondandoli nella dimensione dell'assurdo.
In tutti i personaggi presenti vengono mostrati i rispettivi tratti caratteriali più spiccati, per ricordarli e rendere onore a ognuno di loro.
E' un episodio che di tanto in tanto guardo molto volentieri, e che consiglio a chi già ne conosce bene la serie principale.
L'OAV non eccelle come quest'ultima, ma è un buon episodio extra che non fallisce affatto nel regalare risate in abbondanza.
La traduzione in italiano del titolo è "Corsa di Nuoto a Ostacoli".
Si tratta di un adattamento che mette insieme l'omonimo capitolo a fumetti e quello intitolato "L'albero dei Campanelli".
La regia è affidata a Yoshitomo Yonetani, conosciuto per aver lavorato ad alcuni anime di genere fantascientifico, mentre la sceneggiatura è affidata a Michiko Yokote, nota per la trasposizione animata di "Kobato".
I disegni cercano di emulare il più possibile lo stile della vecchia serie, con dei risultati non eccellenti, ma comunque decisamente buoni. Il tratto è un po' più semplice e spigoloso, però è enormemente più vicino alla Lamù che conosciamo rispetto, ad esempio, al film "Always My Darling", il quale aveva preso le distanze molto di più in tal senso. Qui diverse inquadrature ricordano tanto uno stile di disegno che era in voga negli anni '80, e che ormai nelle serie giapponesi d'oggi non si vede quasi più. Quindi sono dei disegni decisamente gradevoli.
D'altro canto, ho visto animazioni migliori. Questo è un OAV del 2008, realizzato con la computer grafica, eppure per la maggior parte del tempo ho visto animazioni abbastanza legnose e semplici, salvando al massimo un paio di singoli momenti. E' un paradosso se si pensa che, negli anni '80, quando la computer grafica ancora non si utilizzava, lo Studio Pierrot e lo Studio Deen realizzavano delle animazioni più minuziose. Ma sono dettagli, non è una carenza grave: l'episodio è comunque ampiamente godibile.
Sorprendentemente, dopo tanti anni i doppiatori giapponesi dei personaggi principali sono ancora gli stessi, e le loro voci sono ancora pienamente in forma. Un grande applauso soprattutto per come sono state rese le doppie personalità di Ran e Shinobu, con repentini passaggi da graziose vocine "kawaii" a violenti ruggiti cavernosi e viceversa, proprio com'era stato fatto anche nella vecchia serie.
La trama viene gestita in modo da far comparire quasi tutto il cast dei personaggi di "Urusei Yatsura", ed è un pregio di questo speciale. E' un peccato che Megane e compagni compaiano pochissimo, ma è comprensibile che lo staff non sia riuscito a trovare uno spazio maggiore per loro.
Sono ventisei minuti molto movimentati ed esilaranti, anche se, forse, lo staff ha concentrato un po' troppo l'episodio sull'azione, senza contare una piccola imprecisione: Ataru, per quanto tenda spesso a stuzzicarla, non afferma mai che Lamù non sia una bella ragazza, come invece la sceneggiatrice ha voluto inventarsi nei primi minuti dell'oav. Questo è stato l'unico momento che mi è sembrato una nota stonata, conoscendo il personaggio di Ataru.
Ma nell'insieme, questo è un glorioso ritorno della "gentaglia chiassosa", con quel suo tipico humor sfrenato, ironico e cattivo al punto giusto, che fa attraversare ai personaggi situazioni oltre i limiti di ciò che è razionale, sprofondandoli nella dimensione dell'assurdo.
In tutti i personaggi presenti vengono mostrati i rispettivi tratti caratteriali più spiccati, per ricordarli e rendere onore a ognuno di loro.
E' un episodio che di tanto in tanto guardo molto volentieri, e che consiglio a chi già ne conosce bene la serie principale.
L'OAV non eccelle come quest'ultima, ma è un buon episodio extra che non fallisce affatto nel regalare risate in abbondanza.
L'ultimo degli OAV dedicato a Lamù, ancora inedito in Italia (a dicembre 2012), è tratto da tre capitoli del manga che parlano di due storie distinte. Nell'OAV, purtroppo, le due vicende non sono state amalgamate correttamente: si vede l'inizio di quella più breve, poi tutta quella principale - che dà il titolo italiano all'episodio - seguita dal finale della prima. Mi sono chiesto il perché di questa scelta: forse l'OAV sarebbe stato troppo breve con la sola storia principale? Se questo è il motivo, sarebbe stato sufficiente creare degli spezzoni "ad hoc" come è successo per quasi tutti gli episodi della serie principale: forse il nuovo cast aveva meno voglia di cimentarsi nella creazione di elementi inediti rispetto a quanto succedeva quando alla regia c'erano Oshii o Yamazaki.
L'episodio, ambientato in una calda giornata estiva, inizia con Lamù che torna da Nettuno portando con se una nuova invenzione di Oyuki. L'algida donna del gelo ha creato un fuurin - il campanellino di vetro che viene appeso alle finestre e suona ad ogni minimo alito di vento - che può rinfrescare l'ambiente in cui è collocato. Questa caratteristica è molto apprezzata da Ataru e, soprattutto, dai suoi genitori che lo appendono subito alla finestra della zona giorno della casa.
Nel frattempo gli studenti del Liceo Tomobiki scoprono che dovranno partecipare ad una gara: chi vince si guadagna l'esonero dai compiti estivi, ma i perdenti saranno costretti a sorbirsi tutti quelli assegnati negli ultimi cinque anni. La gara prevede una corsa ad ostacoli molto dura per raggiungere la piscina dove i pochi superstiti si batteranno in una gara di nuoto. Le cose sono complicate dal fatto che gli studenti, per affrontare la prova in piscina, sono costretti a correre scalzi e in costume da bagno.
Gli ostacoli predisposti dai professori sono molto crudeli - banchi che precipitano dal soffitto, pavimenti collosi, ostacoli che una volta saltati portano a schiantarsi al termine di una ripida scala - ma i ragazzi sono disposti a tutto pur di non fare gli odiati compiti estivi. Nel corso della gara, però, il preside scombina tutto cambiando il premio in palio: ora il vincitore guadagnerà un suo bacio. Gli studenti superstiti, a questo punto, cercano di non impegnarsi ma il loro gioco viene scoperto dai professori; la gara si conclude con un vincitore inaspettato e il premio si dimostrerà meno sconveniente di quanto previsto.
Nel frattempo i genitori di Ataru sono letteralmente congelati: il campanellino donato da Oyuki si è moltiplicato e ha trasformato la casa in un frigorifero. Solo l'intervento di Oyuki e Benten riuscirà a riportare la situazione alla normalità.
La storia è piuttosto semplice, per buona parte dell'episodio sembra vedere una delle tante pazze battaglie che non portano a niente ma tengono alto il livello di adrenalina. Interessante l'idea di coinvolgere quasi tutti i personaggi della serie, anche le teppiste in erba Sugar, Ginger e Pepper hanno il loro momento di gloria.
Degna di nota una sequenza - simile a quella già vista nell'episodio "Arriva il tifone" - in cui Ataru salva la vita a Lamù bloccata sott'acqua che sta per soffocare: nell'episodio originale usava una bacinella rovesciata per darle un po' d'aria, qui le fa una sorta di respirazione bocca a bocca (perché non ammetterà mai di averla baciata) per farla respirare.
Simpatica anche una scena in cui Shinobu, in un momento critico, smette i panni della brava bambina e si lascia scappare una imprecazione degna di uno scaricatore di porto!
Realizzazione grafica paragonabile a quella della serie originale, con l'unica eccezione dei genitori di Ataru: qui sono quasi irriconoscibili! Come già detto l'episodio è penalizzato dalla struttura a compartimenti stagni con la quale è stato realizzato, si poteva fare di meglio.
Un episodio simpatico e divertente, ma non eccezionale: si fa vedere ma non è di quelli che rimangono impressi nella mente degli appassionati.
L'episodio, ambientato in una calda giornata estiva, inizia con Lamù che torna da Nettuno portando con se una nuova invenzione di Oyuki. L'algida donna del gelo ha creato un fuurin - il campanellino di vetro che viene appeso alle finestre e suona ad ogni minimo alito di vento - che può rinfrescare l'ambiente in cui è collocato. Questa caratteristica è molto apprezzata da Ataru e, soprattutto, dai suoi genitori che lo appendono subito alla finestra della zona giorno della casa.
Nel frattempo gli studenti del Liceo Tomobiki scoprono che dovranno partecipare ad una gara: chi vince si guadagna l'esonero dai compiti estivi, ma i perdenti saranno costretti a sorbirsi tutti quelli assegnati negli ultimi cinque anni. La gara prevede una corsa ad ostacoli molto dura per raggiungere la piscina dove i pochi superstiti si batteranno in una gara di nuoto. Le cose sono complicate dal fatto che gli studenti, per affrontare la prova in piscina, sono costretti a correre scalzi e in costume da bagno.
Gli ostacoli predisposti dai professori sono molto crudeli - banchi che precipitano dal soffitto, pavimenti collosi, ostacoli che una volta saltati portano a schiantarsi al termine di una ripida scala - ma i ragazzi sono disposti a tutto pur di non fare gli odiati compiti estivi. Nel corso della gara, però, il preside scombina tutto cambiando il premio in palio: ora il vincitore guadagnerà un suo bacio. Gli studenti superstiti, a questo punto, cercano di non impegnarsi ma il loro gioco viene scoperto dai professori; la gara si conclude con un vincitore inaspettato e il premio si dimostrerà meno sconveniente di quanto previsto.
Nel frattempo i genitori di Ataru sono letteralmente congelati: il campanellino donato da Oyuki si è moltiplicato e ha trasformato la casa in un frigorifero. Solo l'intervento di Oyuki e Benten riuscirà a riportare la situazione alla normalità.
La storia è piuttosto semplice, per buona parte dell'episodio sembra vedere una delle tante pazze battaglie che non portano a niente ma tengono alto il livello di adrenalina. Interessante l'idea di coinvolgere quasi tutti i personaggi della serie, anche le teppiste in erba Sugar, Ginger e Pepper hanno il loro momento di gloria.
Degna di nota una sequenza - simile a quella già vista nell'episodio "Arriva il tifone" - in cui Ataru salva la vita a Lamù bloccata sott'acqua che sta per soffocare: nell'episodio originale usava una bacinella rovesciata per darle un po' d'aria, qui le fa una sorta di respirazione bocca a bocca (perché non ammetterà mai di averla baciata) per farla respirare.
Simpatica anche una scena in cui Shinobu, in un momento critico, smette i panni della brava bambina e si lascia scappare una imprecazione degna di uno scaricatore di porto!
Realizzazione grafica paragonabile a quella della serie originale, con l'unica eccezione dei genitori di Ataru: qui sono quasi irriconoscibili! Come già detto l'episodio è penalizzato dalla struttura a compartimenti stagni con la quale è stato realizzato, si poteva fare di meglio.
Un episodio simpatico e divertente, ma non eccezionale: si fa vedere ma non è di quelli che rimangono impressi nella mente degli appassionati.