Starry☆Sky
L'anime Starry Sky si potrebbe riassumere con una semplice frase: "Come buttare nel cesso un'idea carina e tirare la catena".
La "trama" (virgolettato di proposito) ruota tutta attorno agli alunni di un'accademia un po' particolare, interamente dedicata alle discipline riguardanti il cielo e lo spazio come l'Astronomia, l'Astrologia, la Cosmologia. In particolare, le vite di tutti i personaggi che si incontreranno in questo anime sono legate a una figura femminile di nome Yahisa Tsukiko, l'unica ragazza dell'accademia (che un tempo era stata prettamente maschile).
La serie si articola in ventisei episodi: due per ogni segno zodiacale, cui si aggiunge l'Ofiuco, considerato il tredicesimo segno dello zodiaco.
Ecco, se fin qui può sembrare tutto 'normale', andando avanti con la visione ci si renderà conto che non esiste una vera 'trama'. I ventisei episodi non sono altro che di presentazione. Ci viene mostrata, più o meno, la storia passata e il presente all'accademia di ciascun personaggio e, soprattutto, come finiscano per legarsi (perlopiù a livello sentimentale) con Yahisa (che posso capire essere il modello di purezza e ingenuità, ma a volte appare davvero scema).
Tra tutti, Yahisa è il personaggio che ne esce peggio. Viene vista solo esclusivamente attraverso i racconti altrui, non ha un suo spazio proprio, non vediamo il mondo attraverso un suo punto di vista, ma viene come filtrato da chi le sta attorno. Tutti tendono a esaltare le sue qualità, il fatto che si impegni, che cerchi sempre di sostenere gli altri e la sua forza di sopportare, da sola, le avversità. Se questo avrebbe dovuto nobilitarla agli occhi degli spettatori, l'effetto finale è totalmente opposto. Va bene una, due, pure tre volte, via! Ma che quasi tutti finiscano per innamorarsi di lei scade nello shojo più ridicolo.
L'intento dell'anime avrebbe voluto essere molto più profondo di quello che appare, quasi filosofico, incentrato sul senso della crescita e dell'evoluzione dei personaggi, ma permettere a tutti di evolversi esclusivamente grazie a una sola persona - più un altro paio di contorno - è pretenzioso e trasforma, involontariamente o meno, l'intero prodotto in qualcosa di noioso fino all'inverosimile.
E' come vedere sempre la stessa dinamica ripetuta 13 volte.
Sono depresso/infelice/con problemi -> due amici mi fanno capire di non essere solo -> vedo lei -> amore e felicità.
Questo è il copione, di cui i primi due passaggi possono subire delle leggere variazioni, ma gli altri due no. Puntuali come la Morte e le Tasse.
C'erano tantissimi elementi in questo anime, tantissimi personaggi - con una caratterizzazione molto chiara - che non sono stati affatto sfruttati, così come le storie rimaste tronche.
L'accordo tra Iku e Yahisa alla fine dell'episodio dei Gemelli, ad esempio, o il motivo per cui Yahisa si sia ferita a causa di Kazuki in passato. Cosa ha risposto Yahisa quando Suzuya le ha chiesto se poteva prendere il posto di Yoh?
Punti interrogativi, storie troncate. Un colabrodo.
Avrei voluto dare almeno un sei a questa serie solo per la grafica, ma non potevo soprassedere su quanto, di fatto, sia inconsistente.
Il disegno è molto piacevole, così come la colorazione e le animazioni. I colori, in particolare, sono molto intensi e vivi e per questo mi sono piaciuti. Il disegno non è eccessivo come in determinati shojo e per quanto ci siano degli occhi molto più grandi del normale, essi non appartengono alla totalità dei personaggi. Non essendo un anime d'azione, le animazioni non mettono in risalto chissà cosa, però per quello che servono sono molto buone e fluide.
Insomma, vedetelo solo se avete del tempo da perdere (tanto ogni episodio dura dieci minuti scarsi), ma non aspettatevi di trovarvi davanti qualcosa di avvincente.
La "trama" (virgolettato di proposito) ruota tutta attorno agli alunni di un'accademia un po' particolare, interamente dedicata alle discipline riguardanti il cielo e lo spazio come l'Astronomia, l'Astrologia, la Cosmologia. In particolare, le vite di tutti i personaggi che si incontreranno in questo anime sono legate a una figura femminile di nome Yahisa Tsukiko, l'unica ragazza dell'accademia (che un tempo era stata prettamente maschile).
La serie si articola in ventisei episodi: due per ogni segno zodiacale, cui si aggiunge l'Ofiuco, considerato il tredicesimo segno dello zodiaco.
Ecco, se fin qui può sembrare tutto 'normale', andando avanti con la visione ci si renderà conto che non esiste una vera 'trama'. I ventisei episodi non sono altro che di presentazione. Ci viene mostrata, più o meno, la storia passata e il presente all'accademia di ciascun personaggio e, soprattutto, come finiscano per legarsi (perlopiù a livello sentimentale) con Yahisa (che posso capire essere il modello di purezza e ingenuità, ma a volte appare davvero scema).
Tra tutti, Yahisa è il personaggio che ne esce peggio. Viene vista solo esclusivamente attraverso i racconti altrui, non ha un suo spazio proprio, non vediamo il mondo attraverso un suo punto di vista, ma viene come filtrato da chi le sta attorno. Tutti tendono a esaltare le sue qualità, il fatto che si impegni, che cerchi sempre di sostenere gli altri e la sua forza di sopportare, da sola, le avversità. Se questo avrebbe dovuto nobilitarla agli occhi degli spettatori, l'effetto finale è totalmente opposto. Va bene una, due, pure tre volte, via! Ma che quasi tutti finiscano per innamorarsi di lei scade nello shojo più ridicolo.
L'intento dell'anime avrebbe voluto essere molto più profondo di quello che appare, quasi filosofico, incentrato sul senso della crescita e dell'evoluzione dei personaggi, ma permettere a tutti di evolversi esclusivamente grazie a una sola persona - più un altro paio di contorno - è pretenzioso e trasforma, involontariamente o meno, l'intero prodotto in qualcosa di noioso fino all'inverosimile.
E' come vedere sempre la stessa dinamica ripetuta 13 volte.
Sono depresso/infelice/con problemi -> due amici mi fanno capire di non essere solo -> vedo lei -> amore e felicità.
Questo è il copione, di cui i primi due passaggi possono subire delle leggere variazioni, ma gli altri due no. Puntuali come la Morte e le Tasse.
C'erano tantissimi elementi in questo anime, tantissimi personaggi - con una caratterizzazione molto chiara - che non sono stati affatto sfruttati, così come le storie rimaste tronche.
L'accordo tra Iku e Yahisa alla fine dell'episodio dei Gemelli, ad esempio, o il motivo per cui Yahisa si sia ferita a causa di Kazuki in passato. Cosa ha risposto Yahisa quando Suzuya le ha chiesto se poteva prendere il posto di Yoh?
Punti interrogativi, storie troncate. Un colabrodo.
Avrei voluto dare almeno un sei a questa serie solo per la grafica, ma non potevo soprassedere su quanto, di fatto, sia inconsistente.
Il disegno è molto piacevole, così come la colorazione e le animazioni. I colori, in particolare, sono molto intensi e vivi e per questo mi sono piaciuti. Il disegno non è eccessivo come in determinati shojo e per quanto ci siano degli occhi molto più grandi del normale, essi non appartengono alla totalità dei personaggi. Non essendo un anime d'azione, le animazioni non mettono in risalto chissà cosa, però per quello che servono sono molto buone e fluide.
Insomma, vedetelo solo se avete del tempo da perdere (tanto ogni episodio dura dieci minuti scarsi), ma non aspettatevi di trovarvi davanti qualcosa di avvincente.
Ok, avendo avuto modo di provare il videogioco da cui è tratta, ammetto che ho guardato questa serie più per curiosità che per reale interesse. A mio parere, questo "anime" non può nemmeno essere chiamato tale. Sembra piuttosto un'infinita successione di schermate di computer graphic collegate, di tanto in tanto, da un'animazione e dai pensieri della protagonista.
Ma vediamo un po' più in dettaglio la "trama" dietro tutto ciò: Hanata Tsukiko si trasferisce all'accademia seigatsu, una scuola fino all'anno prima esclusivamente maschile, dove ritrova Yoh Tomoe, un ragazzo che aveva incontrato da bambina. I due già allora possedevano la passione per l'astronomia, e sognavano da tempo di ritrovarsi. Si ritrovano, e già nel secondo episodio si conclude con un bacetto la loro storia(?) d'amore e nostalgia, il tutto condito da una marea di frasi stucchevoli e scontatissime.
Gli episodi proseguono presentandoci altri studenti e le loro rispettive storielle d'amore con Tsukiko. Vi chiederete: ma la ragazza non stava sviluppando qualcosa con Tomoe? Ebbene, del povero ragazzo non si sa più quasi nulla, perché gli episodi dovranno pur far sfilare tutti gli altri personaggi, no? Ovviamente tutto ciò non può che risultare in storie banalissime, poco coerenti, con scenette che si guardano prevedendo già tutto ciò che tutti diranno. Alcune di queste sono state persino riciclate in improbabili "flashback" presenti negli episodi successivi, che comunque non ne necessitavano proprio, dato che durano una decina di minuti l'uno. Una volta capito come quest'anime era strutturato, non sono proprio riuscita ad andare avanti. Il videogioco è carino, ma sarebbe stato meglio non affiancargli questo prodotto.
Il character design appartiene al primo e con ciò ho esaurito tutti i punti a favore che avrei potuto assegnare a tale creazione. Non fa nemmeno ridere per la ridicolaggine, annoia e basta. Se cercate anime, non rivolgetevi a Starry Sky.
Ma vediamo un po' più in dettaglio la "trama" dietro tutto ciò: Hanata Tsukiko si trasferisce all'accademia seigatsu, una scuola fino all'anno prima esclusivamente maschile, dove ritrova Yoh Tomoe, un ragazzo che aveva incontrato da bambina. I due già allora possedevano la passione per l'astronomia, e sognavano da tempo di ritrovarsi. Si ritrovano, e già nel secondo episodio si conclude con un bacetto la loro storia(?) d'amore e nostalgia, il tutto condito da una marea di frasi stucchevoli e scontatissime.
Gli episodi proseguono presentandoci altri studenti e le loro rispettive storielle d'amore con Tsukiko. Vi chiederete: ma la ragazza non stava sviluppando qualcosa con Tomoe? Ebbene, del povero ragazzo non si sa più quasi nulla, perché gli episodi dovranno pur far sfilare tutti gli altri personaggi, no? Ovviamente tutto ciò non può che risultare in storie banalissime, poco coerenti, con scenette che si guardano prevedendo già tutto ciò che tutti diranno. Alcune di queste sono state persino riciclate in improbabili "flashback" presenti negli episodi successivi, che comunque non ne necessitavano proprio, dato che durano una decina di minuti l'uno. Una volta capito come quest'anime era strutturato, non sono proprio riuscita ad andare avanti. Il videogioco è carino, ma sarebbe stato meglio non affiancargli questo prodotto.
Il character design appartiene al primo e con ciò ho esaurito tutti i punti a favore che avrei potuto assegnare a tale creazione. Non fa nemmeno ridere per la ridicolaggine, annoia e basta. Se cercate anime, non rivolgetevi a Starry Sky.
Ma scherziamo? Cosa è questa roba? Perché altrimenti non si può definire. Mini puntate autoconclusive senza alcun senso, per non parlare delle musichette irritanti. Addirittura niente opening o ending. Personaggi privi di contenuti, trama inesistente, battute e scene stucchevoli. Si salvano solo il disegno, piuttosto piacevole, e le voci dei protagonisti, infatti hanno partecipato tutti doppiatori molto conosciuti e, secondo me, bravissimi. Ma ciò non salva questo "anime" da un bel 2. Bocciato senza tanti rimorsi di coscienza.
Tsukiko Yahisa è la prima ed unica studentessa femminile a frequentare la Seigatsu Academy, ovvero un istituto prettamente maschile specializzato nello studio dell'astrologia.
Il vero protagonista però è un ragazzo chiamato Yoh Tomoe, innamorato di Tsukiko fin da quando erano piccoli per un evento passato, e pertanto cercherà in tutti i modi di ritrovarla e l'unico modo è quello di entrare anche lui a far parte della Seigatsu Academy, dove diventerà un suo compagno di classe. Nel frattempo altri amici di Tsukiko, da sempre innamorati di lei, cercheranno di conquistarla. I loro nomi sono Kanata Nanami e Suzuya Tohzuki, che da sempre la difendono da qualunque ammiratore, ed anche loro come Yoh sono suoi amici d'infanzia.
In realtà solo ora leggendo le varie recensioni ho scoperto che questo anime è stato tratto da un videogioco, e così ho capito del perché di molte cose. Le scene sono spesso incomprensibili, ed il motivo l'ho compreso solo ora, ma purtroppo per una persona che non ha mai giocato al gioco non potrà mai capirci nulla.
Il disegno è similare a quello di Code Geass da quanto ho potuto notare, e comunque non è affatto brutto, anzi.
Ero partita speranzosa con questo shoujo di cui sentivo tanto parlare, e invece, mi sono ritrovata a non capirci un'acca. Le sequenze sono molto veloci, discontinue, e a volte anche futili rendendo così l'anime praticamente inguardabile. Il fatto è che non sono io a non voler guardare l'anime, è l'anime che non si lascia guardare per il semplice motivo che è incomprensibile.
È stato ideato quasi con una modalità di gioco, peccato che essendo un anime e non un gioco, non vi sarà mai nessuno che possa interagire con i personaggi, quindi secondo me avrebbe dovuto rimanere un semplice otome game.
La trama, che a mio parere era anche abbastanza interessante, tipicamente shoujo, avrebbe potuto anche dare un motivato successo all'anime ma purtroppo per troppi motivi è da bocciare.
Lo sconsiglio a chiunque voglia vedersi un buon shoujo, però di sicuro bisogna giudicare di persona, pertanto vi auguro buona visione a chiunque voglia guardarselo.
Il vero protagonista però è un ragazzo chiamato Yoh Tomoe, innamorato di Tsukiko fin da quando erano piccoli per un evento passato, e pertanto cercherà in tutti i modi di ritrovarla e l'unico modo è quello di entrare anche lui a far parte della Seigatsu Academy, dove diventerà un suo compagno di classe. Nel frattempo altri amici di Tsukiko, da sempre innamorati di lei, cercheranno di conquistarla. I loro nomi sono Kanata Nanami e Suzuya Tohzuki, che da sempre la difendono da qualunque ammiratore, ed anche loro come Yoh sono suoi amici d'infanzia.
In realtà solo ora leggendo le varie recensioni ho scoperto che questo anime è stato tratto da un videogioco, e così ho capito del perché di molte cose. Le scene sono spesso incomprensibili, ed il motivo l'ho compreso solo ora, ma purtroppo per una persona che non ha mai giocato al gioco non potrà mai capirci nulla.
Il disegno è similare a quello di Code Geass da quanto ho potuto notare, e comunque non è affatto brutto, anzi.
Ero partita speranzosa con questo shoujo di cui sentivo tanto parlare, e invece, mi sono ritrovata a non capirci un'acca. Le sequenze sono molto veloci, discontinue, e a volte anche futili rendendo così l'anime praticamente inguardabile. Il fatto è che non sono io a non voler guardare l'anime, è l'anime che non si lascia guardare per il semplice motivo che è incomprensibile.
È stato ideato quasi con una modalità di gioco, peccato che essendo un anime e non un gioco, non vi sarà mai nessuno che possa interagire con i personaggi, quindi secondo me avrebbe dovuto rimanere un semplice otome game.
La trama, che a mio parere era anche abbastanza interessante, tipicamente shoujo, avrebbe potuto anche dare un motivato successo all'anime ma purtroppo per troppi motivi è da bocciare.
Lo sconsiglio a chiunque voglia vedersi un buon shoujo, però di sicuro bisogna giudicare di persona, pertanto vi auguro buona visione a chiunque voglia guardarselo.
Io parto ostile e prevenuta sugli anime che arrivano da un videogioco di appuntamenti, ho un brutto ricordo da Hakuoki. Starry Sky è peggio purtroppo. Io mi sono ritrovato a vederlo su suggerimento di un'amica e anche se odio interrompere le visioni prima della fine non intendo andare oltre.
Questo anime ha fatto una scelta narrativa interessante, motivo per cui, a monte di disegni gradevoli, gli si dà una possibilità oltre le prime due puntate, assolutamente ridicole rispetto le altre oltretutto. La scelta in questione tratta di valutare una situazione di insieme connessa, dal punto di vista di ogni personaggio interessato, quindi vedremo sempre le due o tre situazioni in corso, ma ogni volta, ogni 2 puntate circa, cambia il punto di vista, l'osservatore cambia, e variando il flashback del personaggio in analisi si scopre di volta in volta sia un tassello del puzzle generale sia i segreti del personaggio analizzato.
Il perno centrale della storia è un soggetto che ha avuto a che fare con tutti quanti i personaggi analizzati e questo personaggio è Tsukiko, unica ragazza di una ex All boys School (al suo primo anno da scuola mista) sperduta su una collina con un tasso di iscrizioni rasente il ridicolo, soprattutto dal lato femminile.
Se la scelta narrativa ha dell'intrigante, perché su carta è un metodo di analisi davvero interessante, all'atto pratico ci troviamo davanti ad un'opera scialba, piatta ed abbastanza scontata. I 12 cavalieri dello zodiaco (ogni personaggio maschile rappresenta una costellazione con le sue caratteristiche caratteriali) sono semplicemente bellissimi, ognuno con un passato che nei propri due episodi viene un pochino indagato e tutti sono ovviamente legatissimi alla donzella della storia, chi per motivi di infanzia, chi per un incontro mistico del passato, chi perché doveva fare numero. In pratica è una sfilata di bellocci che hanno tutti un legame con l'unica ragazza presente, e con amici/nemici intorno che frequentano ovviamente la misteriosa scuola sulla collina.
Tedioso oltre ogni limite, è davvero banale nella trattazione di problemi anche gravi, ci sono studenti che hanno situazioni particolari, anche di disagio, che secondo me vengono trattate in modo talmente ridicolo che bruciano le poche speranze che questa pseudo serie aveva.
Le puntate durano 10-12 minuti al massimo, quindi sono un'accozzaglia di scenette buttate davanti a chi guarda nella speranza che abbiano un senso, dove il presente e l'analisi della "motivazione di quando erano bambini", che qualifica il loro carattere viene tirata addosso allo spettatore più o meno alla rinfusa.
Spesso le ragioni delle scelte di questi bambolotti umani non stanno né in cielo né in terra, la stessa Tsukiko ha delle pecche di caratterizzazione, l'unica cosa che è stata ben trattata a mio avviso è il disagio di una ragazza praticamente costretta dall'amicizia dei due amici di infanzia (due costellazioni pure loro) ad iscriversi allo loro scuola superiore solo maschile e ritrovarsi ad essere l'unica alunna donna e sentirsi a disagio.
Il lato tecnico è grazioso, i disegni sono più o meno piacevoli, le musiche insignificanti e praticamente inutili, l'opening e l'ending durano un sacco e a fronte di episodi da 10 minuti l'uno ciò sa di ridicolo.
Sconsigliatissimo, io non amo nemmeno molto questo genere di anime trasposti da videogiochi di incontri, tuttavia anche per chi li apprezza ci vuole del fegato a guardarsi questa serie.
Questo anime ha fatto una scelta narrativa interessante, motivo per cui, a monte di disegni gradevoli, gli si dà una possibilità oltre le prime due puntate, assolutamente ridicole rispetto le altre oltretutto. La scelta in questione tratta di valutare una situazione di insieme connessa, dal punto di vista di ogni personaggio interessato, quindi vedremo sempre le due o tre situazioni in corso, ma ogni volta, ogni 2 puntate circa, cambia il punto di vista, l'osservatore cambia, e variando il flashback del personaggio in analisi si scopre di volta in volta sia un tassello del puzzle generale sia i segreti del personaggio analizzato.
Il perno centrale della storia è un soggetto che ha avuto a che fare con tutti quanti i personaggi analizzati e questo personaggio è Tsukiko, unica ragazza di una ex All boys School (al suo primo anno da scuola mista) sperduta su una collina con un tasso di iscrizioni rasente il ridicolo, soprattutto dal lato femminile.
Se la scelta narrativa ha dell'intrigante, perché su carta è un metodo di analisi davvero interessante, all'atto pratico ci troviamo davanti ad un'opera scialba, piatta ed abbastanza scontata. I 12 cavalieri dello zodiaco (ogni personaggio maschile rappresenta una costellazione con le sue caratteristiche caratteriali) sono semplicemente bellissimi, ognuno con un passato che nei propri due episodi viene un pochino indagato e tutti sono ovviamente legatissimi alla donzella della storia, chi per motivi di infanzia, chi per un incontro mistico del passato, chi perché doveva fare numero. In pratica è una sfilata di bellocci che hanno tutti un legame con l'unica ragazza presente, e con amici/nemici intorno che frequentano ovviamente la misteriosa scuola sulla collina.
Tedioso oltre ogni limite, è davvero banale nella trattazione di problemi anche gravi, ci sono studenti che hanno situazioni particolari, anche di disagio, che secondo me vengono trattate in modo talmente ridicolo che bruciano le poche speranze che questa pseudo serie aveva.
Le puntate durano 10-12 minuti al massimo, quindi sono un'accozzaglia di scenette buttate davanti a chi guarda nella speranza che abbiano un senso, dove il presente e l'analisi della "motivazione di quando erano bambini", che qualifica il loro carattere viene tirata addosso allo spettatore più o meno alla rinfusa.
Spesso le ragioni delle scelte di questi bambolotti umani non stanno né in cielo né in terra, la stessa Tsukiko ha delle pecche di caratterizzazione, l'unica cosa che è stata ben trattata a mio avviso è il disagio di una ragazza praticamente costretta dall'amicizia dei due amici di infanzia (due costellazioni pure loro) ad iscriversi allo loro scuola superiore solo maschile e ritrovarsi ad essere l'unica alunna donna e sentirsi a disagio.
Il lato tecnico è grazioso, i disegni sono più o meno piacevoli, le musiche insignificanti e praticamente inutili, l'opening e l'ending durano un sacco e a fronte di episodi da 10 minuti l'uno ciò sa di ridicolo.
Sconsigliatissimo, io non amo nemmeno molto questo genere di anime trasposti da videogiochi di incontri, tuttavia anche per chi li apprezza ci vuole del fegato a guardarsi questa serie.
Intrigante, ma assolutamente insoddisfacente.
Starry Sky è l'adattamento animato di un otome game suddiviso in quattro parti, in ognuna delle quali la protagonista femminile ha la possibilità di conquistare tre differenti ragazzi.
Il tratto è piacevole e la presenza di ben dodici ragazzi (ognuno rappresentate - in maniera totalmente inutile e superflua - uno dei dodici segni zodiacali) che attorniano la ragazza credo siano ottimi presupposti per attirare le amanti del genere harem. Credo che gli aspetti positivi finiscano qui.
Starry Sky mi sembra solo un'operazione pubblicitaria subordinata al gioco. Gli episodi durano 11 minuti e si dividono in coppie, ognuna delle quali ci presenta uno dei dodici pretendenti. Queste puntate tentano di descriverci i protagonisti come belli e sensibili in una maniera palesemente forzata, proponendoci infanzie infelici (per motivi che non stanno né in cielo né in terra) da cui dovrebbero essere salvati da questa ipotetica protagonista (che poi si può chiamare davvero "protagonista" una ragazza che non è mai presente e che non ha una specifica caratterizzazione?) di cui poi finiscono per innamorarsi (come, non ci viene spiegato).
La trama non esiste. Si fatica a capire anche come temporalmente questa ragazza sia riuscita ad incontrarli tutti.
Naturalmente tutto questo è riferito agli episodi usciti finora: chissà, magari con la fine delle presentazioni comincerà qualcosa che si possa veramente definire anime.
Sconsigliato a chi è in cerca di un buono shojo (ci sono miliardi di opere migliori tratte dagli otome game). Se invece hai voglia di rifarti gli occhi con piacenti ragazzi digitali in un'opera leggera, allora è quello che stai cercando. A me ha lasciato solo la voglia di reperire il videogame, nella speranza che i bei protagonisti rivelino la loro personalità per costruire con loro una trama romantica e magari anche interessante.
Starry Sky è l'adattamento animato di un otome game suddiviso in quattro parti, in ognuna delle quali la protagonista femminile ha la possibilità di conquistare tre differenti ragazzi.
Il tratto è piacevole e la presenza di ben dodici ragazzi (ognuno rappresentate - in maniera totalmente inutile e superflua - uno dei dodici segni zodiacali) che attorniano la ragazza credo siano ottimi presupposti per attirare le amanti del genere harem. Credo che gli aspetti positivi finiscano qui.
Starry Sky mi sembra solo un'operazione pubblicitaria subordinata al gioco. Gli episodi durano 11 minuti e si dividono in coppie, ognuna delle quali ci presenta uno dei dodici pretendenti. Queste puntate tentano di descriverci i protagonisti come belli e sensibili in una maniera palesemente forzata, proponendoci infanzie infelici (per motivi che non stanno né in cielo né in terra) da cui dovrebbero essere salvati da questa ipotetica protagonista (che poi si può chiamare davvero "protagonista" una ragazza che non è mai presente e che non ha una specifica caratterizzazione?) di cui poi finiscono per innamorarsi (come, non ci viene spiegato).
La trama non esiste. Si fatica a capire anche come temporalmente questa ragazza sia riuscita ad incontrarli tutti.
Naturalmente tutto questo è riferito agli episodi usciti finora: chissà, magari con la fine delle presentazioni comincerà qualcosa che si possa veramente definire anime.
Sconsigliato a chi è in cerca di un buono shojo (ci sono miliardi di opere migliori tratte dagli otome game). Se invece hai voglia di rifarti gli occhi con piacenti ragazzi digitali in un'opera leggera, allora è quello che stai cercando. A me ha lasciato solo la voglia di reperire il videogame, nella speranza che i bei protagonisti rivelino la loro personalità per costruire con loro una trama romantica e magari anche interessante.
Che dire, mi aspettavo di più. Starry☆Sky è un anime tratto da un otome game, ovvero in poche parole un gioco per ragazze dove ci sono solo bei ragazzi e li si deve conquistare. Più o meno già dal fatto che sia tratto da un gioco simile non deve far sperare che l'anime sia una meraviglia, e si capisce che ovviamente sarà tutto concentrato sui sentimenti amorosi eccetera. Però con Starry☆Sky proprio si esagera! Ogni episodio dura sì e no 11 minuti, e ognuno è pieno zeppo di frasi da Baci Perugina, sdolcinate in una maniera insopportabile (il protagonista dei primi due episodi, capricorno, non si può sentire).
I disegni non sono 'sto granché, personalmente li trovo abbastanza penosi, tranne per il fatto che hanno bei colori, e i personaggi maschili hanno tutti tratti decisamente troppo femminili e sono senza dubbio troppo leziosi. La trama? Inesistente, ma si sapeva già. Veramente una delusione totale, non si salvano nemmeno la opening e la ending. Sconsigliato!
I disegni non sono 'sto granché, personalmente li trovo abbastanza penosi, tranne per il fatto che hanno bei colori, e i personaggi maschili hanno tutti tratti decisamente troppo femminili e sono senza dubbio troppo leziosi. La trama? Inesistente, ma si sapeva già. Veramente una delusione totale, non si salvano nemmeno la opening e la ending. Sconsigliato!
Starry Sky è un anime ispirato ad una serie di otome games per PC, abbastanza in voga nello scorso anno in Giappone. Si tratta di una serie di 4 dating sim, in cui compaiono 12 diversi bei ragazzi, ognuno "ispirato" ad un segno zodiacale. Lo scopo del gioco è conquistarne uno (o meglio, conquistarli tutti) tramite l'interazione con il suddetto. Sull'onda del successo, ecco che è stato realizzato un anime, trasmesso sul circuito dei cellulari Giapponesi. Ogni episodio dura circa 10 minuti e ogni ragazzo ha dedicati 2 episodi. La storia è molto frammentata e di fatto quasi inesistente. Più che una trama definita, le scene si concentrano sulle emozioni e i pensieri del ragazzo ne che è via via il protagonista.
Finora i 4 episodi usciti si sono dimostrati ben realizzati, il doppiaggio è buono, il character design accattivante e le animazioni tutto sommato fluenti.
Starry Sky non è un anime fenomenale, pesa molto la mancanza di una trama precisa, tutto si basa su brevi camei che illustrano parte dell'animo dei vari ragazzi. Non sarà un capolavoro, ma il pubblico femminile assetato di un po' di dolcezza lo troverà gradevole e rilassante, 10 minuti di carineria e divertimento, arricchiti dalla presenza di bei ragazzi.
Lo consiglio quindi a chi ama il genere sentimentale e vuole qualcosa di leggero e poco impegnativo. Tutti gli altri, è bene che ne stiano alla larga, lo troverebbero noioso e incompleto. Voto 8, perché nel suo genere è ben fatto.
Finora i 4 episodi usciti si sono dimostrati ben realizzati, il doppiaggio è buono, il character design accattivante e le animazioni tutto sommato fluenti.
Starry Sky non è un anime fenomenale, pesa molto la mancanza di una trama precisa, tutto si basa su brevi camei che illustrano parte dell'animo dei vari ragazzi. Non sarà un capolavoro, ma il pubblico femminile assetato di un po' di dolcezza lo troverà gradevole e rilassante, 10 minuti di carineria e divertimento, arricchiti dalla presenza di bei ragazzi.
Lo consiglio quindi a chi ama il genere sentimentale e vuole qualcosa di leggero e poco impegnativo. Tutti gli altri, è bene che ne stiano alla larga, lo troverebbero noioso e incompleto. Voto 8, perché nel suo genere è ben fatto.