Working'!!
Se vi era piaciuta la prima stagione, "Working'!!" vi entusiasmerà ancora di più. Non solo è stato aggiunto l'apostrofo, ma la storia dimostra di essere ancora più coinvolgente, non perdendo nulla rispetto alla prima serie, anzi, portando a un livello successivo le relazioni all'interno del nostro amato ristorante.
"Working'!!" è composto da tredici episodi e mantiene ancora il genere di commedia/slice of lice, che tanto era piaciuto agli appassionati dell'opera.
La trama è alquanto difficile da individuare, in quanto la storia si dilunga in una serie di gag esilaranti o scenette divertenti, che raccontano le giornate lavorative dei nostri eroi. Ovviamente non può essere limitata a questa semplice descrizione, anche perché si può comunque individuare un sottile filo che, pian piano, collega i vari personaggi e le loro relazioni.
Niente triangoli amorosi o storie sdolcinate, ma non per questo bisogna dire che in "Working'!!" non vi è amore. La bella Yachiyo, che prima aveva occhi solamente per la responsabile del ristorante, sembra ora scoprire un nuovo sentimento per il povero cuoco, Satou, costretto a sorbirsi giorno dopo giorno i racconti di Yachiyo sulla sua amata, nonostante Satou stesso provi qualcosa per la cameriera. Insomma, se nella prima stagione era una relazione a senso unico, ora sembrano aprirsi timidamente le porte verso la nascita di un nuovo amore.
Stessa cosa tra Takanashi, il protagonista, e Inami: oltre alle solite botte da orbi, compare un misterioso ragazzo, Kirio Yamada, alla ricerca della sorella perduta (sarà la nostra Aoi Yamada, chissà!). Yamada brother non riesce a trovare il parente disperso, ma in cambio incontra Inami e, addestrato in chissà quale arte marziale, riesce pure a parlarci tranquillamente senza subire le dolorose crisi della ragazza. Come si comporterà Takanashi? Lui sembra paragonare quella situazione a un cane che abbandona il padrone dopo essere stato accudito da quest'ultimo, ma non sarà forse gelosia?
Ecco dunque in linea generale i punti salienti della seconda stagione, che vedrà bene o male gli stessi protagonisti della precedente. Tuttavia non si cadrà mai nella monotonia, in quanto ogni volta offriranno qualcosa di nuovo e sorprendente. Forse è questo il bello di "Working'!!", il fatto di non annoiare mai, vuoi per le scene di puro divertimento, vuoi per i momenti un pochino più profondi.
È una commedia e non cerca per nulla di distaccarsi da questo genere, mantenendo sempre toni allegri, vivaci. L'amore c'è, ma non sembra opprimere più di tanto l'anime nel complesso, cercando di contenersi ancora una volta per non sfociare in qualcosa di più sentimentale.
La grafica è grossomodo la stessa della prima serie, anche se, forse, si possono riscontrare alcune migliorie nell'ambientazione e nella realizzazione dei personaggi. I colori sono chiari e vivaci, ma non troppo accesi.
Bene il doppiaggio e simpatiche le musiche, in particolare l'opening e l'ending.
Per quanto riguarda la regia, è doveroso registrare un cambio importante rispetto alla passata stagione: innanzi tutto cambiano i membri dello staff e, con essi, anche la gestione delle scene all'interno dell'anime.
Personalmente mi era piaciuta molto in "Working!!", ma non è da buttare nemmeno quella in "Working'!!", capace di fondere armoniosamente (più o meno) le molteplici gag, che a volte durano solamente qualche minuto.
Concludo qui, ribadendo solamente il piacere di rigustarmi questo titolo, così come la possibilità di godere ancora delle mirabolanti avventure lavorative di questo strambo gruppo di colleghi e, soprattutto, l'occasione di vedere con i miei occhi l'evoluzione delle relazioni tra i vari protagonisti. Quest'ultime non hanno ancora raggiunto un vero e proprio esito, ma spero che con la prossima serie, di fatto già annunciata, sia possibile arrivare finalmente a qualcosa di più concreto in questo settore.
Mantengo la stessa valutazione che ho dato alle prime tredici puntate, in primo luogo come premio fedeltà (forse mezzo punto in meno sarebbe stato anche giusto) e poi per l'affetto che provo verso i vari camerieri e cuochi dell'anime. Continuate così!! E magari fate anche tornare la moglie di Hyougo Otoo a casa, che il latte va a male.
Voto finale: 9 (meno)
"Working'!!" è composto da tredici episodi e mantiene ancora il genere di commedia/slice of lice, che tanto era piaciuto agli appassionati dell'opera.
La trama è alquanto difficile da individuare, in quanto la storia si dilunga in una serie di gag esilaranti o scenette divertenti, che raccontano le giornate lavorative dei nostri eroi. Ovviamente non può essere limitata a questa semplice descrizione, anche perché si può comunque individuare un sottile filo che, pian piano, collega i vari personaggi e le loro relazioni.
Niente triangoli amorosi o storie sdolcinate, ma non per questo bisogna dire che in "Working'!!" non vi è amore. La bella Yachiyo, che prima aveva occhi solamente per la responsabile del ristorante, sembra ora scoprire un nuovo sentimento per il povero cuoco, Satou, costretto a sorbirsi giorno dopo giorno i racconti di Yachiyo sulla sua amata, nonostante Satou stesso provi qualcosa per la cameriera. Insomma, se nella prima stagione era una relazione a senso unico, ora sembrano aprirsi timidamente le porte verso la nascita di un nuovo amore.
Stessa cosa tra Takanashi, il protagonista, e Inami: oltre alle solite botte da orbi, compare un misterioso ragazzo, Kirio Yamada, alla ricerca della sorella perduta (sarà la nostra Aoi Yamada, chissà!). Yamada brother non riesce a trovare il parente disperso, ma in cambio incontra Inami e, addestrato in chissà quale arte marziale, riesce pure a parlarci tranquillamente senza subire le dolorose crisi della ragazza. Come si comporterà Takanashi? Lui sembra paragonare quella situazione a un cane che abbandona il padrone dopo essere stato accudito da quest'ultimo, ma non sarà forse gelosia?
Ecco dunque in linea generale i punti salienti della seconda stagione, che vedrà bene o male gli stessi protagonisti della precedente. Tuttavia non si cadrà mai nella monotonia, in quanto ogni volta offriranno qualcosa di nuovo e sorprendente. Forse è questo il bello di "Working'!!", il fatto di non annoiare mai, vuoi per le scene di puro divertimento, vuoi per i momenti un pochino più profondi.
È una commedia e non cerca per nulla di distaccarsi da questo genere, mantenendo sempre toni allegri, vivaci. L'amore c'è, ma non sembra opprimere più di tanto l'anime nel complesso, cercando di contenersi ancora una volta per non sfociare in qualcosa di più sentimentale.
La grafica è grossomodo la stessa della prima serie, anche se, forse, si possono riscontrare alcune migliorie nell'ambientazione e nella realizzazione dei personaggi. I colori sono chiari e vivaci, ma non troppo accesi.
Bene il doppiaggio e simpatiche le musiche, in particolare l'opening e l'ending.
Per quanto riguarda la regia, è doveroso registrare un cambio importante rispetto alla passata stagione: innanzi tutto cambiano i membri dello staff e, con essi, anche la gestione delle scene all'interno dell'anime.
Personalmente mi era piaciuta molto in "Working!!", ma non è da buttare nemmeno quella in "Working'!!", capace di fondere armoniosamente (più o meno) le molteplici gag, che a volte durano solamente qualche minuto.
Concludo qui, ribadendo solamente il piacere di rigustarmi questo titolo, così come la possibilità di godere ancora delle mirabolanti avventure lavorative di questo strambo gruppo di colleghi e, soprattutto, l'occasione di vedere con i miei occhi l'evoluzione delle relazioni tra i vari protagonisti. Quest'ultime non hanno ancora raggiunto un vero e proprio esito, ma spero che con la prossima serie, di fatto già annunciata, sia possibile arrivare finalmente a qualcosa di più concreto in questo settore.
Mantengo la stessa valutazione che ho dato alle prime tredici puntate, in primo luogo come premio fedeltà (forse mezzo punto in meno sarebbe stato anche giusto) e poi per l'affetto che provo verso i vari camerieri e cuochi dell'anime. Continuate così!! E magari fate anche tornare la moglie di Hyougo Otoo a casa, che il latte va a male.
Voto finale: 9 (meno)
La seconda stagione di "Working!!" vede un cambio alla regia, pur restando del tutto in linea con l'originale e mantenendo l'elevato standard qualitativo. La piacevolezza e la scorrevolezza permangono, il divertimento cala leggermente. Tuttavia viene accantonata la già timida evoluzione della trama in favore di una situation comedy pura, incentrata su piccoli equivoci e relative gag. Tutte le questioni amorose aperte dalla prima stagione rimangono quindi in attesa: l'episodio finale chiosa frettolosamente lasciando intendere l'arrivo di una terza stagione, cosa che non è poi avvenuta. Per coloro che hanno apprezzato la prima, resta comunque un bel modo per passare ancora del tempo con un gruppo di personaggi davvero ben assortito.
La seconda serie di Working si è rivelata essere una mezza delusione. Le vicende dei camerieri di questo strampalato ristorante non hanno più la stessa carica comico/demenziale da cui era scaturito il grande successo della prima versione e l'effetto è evidente. I motivi di questo parziale insuccesso vanno individuati in alcuni fattori che si proverà ad elencare in questa breve recensione.
Innanzitutto, la struttura di ogni episodio è piuttosto anomalo: i primi due episodi, in particolare, hanno il solo scopo di ricordare allo spettatore tutti i personaggi e le loro particolari manie e quindi risultano piuttosto confusi; dopo questi ogni singolo episodio sembra quasi spaccarsi in due: in una metà viene raccontata una storia in cui vengono coinvolti alcuni personaggi e nell'altra una seconda che coinvolge diversi personaggi. Sembra quasi che l'intento sia quello di raddoppiare il numero di episodi da tredici a ventisei; ma il risultato è abbastanza scadente in quanto, in questo modo, si produce un'estrema frammentazione degli eventi che alla lunga diventa piuttosto irritante.
In secondo luogo, è cambiata la scelta dei personaggi su cui centrare l'attenzione. Uno dei grandi meriti della prima serie era stato proprio quello di individuare i personaggi più gradevoli per il pubblico ed impostare attorno ad essi lo svolgersi della trama. Questa scelta viene inspiegabilmente rinnegata in questo secondo capitolo dove da un lato si vede l'introduzione di una serie di nuovi personaggi di cui, francamente, non frega niente a nessuno (anche perché si dimostrano praticamente inutili), dall'altro si vuole centrare troppo l'attenzione su Yamada che, rispetto al resto del gruppo, è il personaggio più anonimo e sicuramente il meno divertente. Non credo sia un mistero, invece, il fatto che un po' tutti desiderassero più spazio per la coppia Souta-Inami: ed in effetti questo anime sembra decollare proprio nelle parti loro dedicate.
Infine il fattore longevità. Se il livello di divertimento cala vistosamente come in questo caso, in un anime con una trama non lineare l'interesse tende naturalmente a scendere con effetti molto spiacevoli sul livello di veglia dello spettatore.
Se questi sono i difetti principali che io imputo a questo anime va però anche detto che complessivamente resta un prodotto che riesce in certi frangenti a strappare ancora qualche risata a scena aperta. E nonostante questo ciclo di episodi un po' sottotono, Working!! conserva, a mio avviso, un discreto potenziale che, però, andrà gestito meglio in una eventuale terza serie. Nell'attesa non posso che assegnare a questo secondo capitolo una semplice sufficienza.
Innanzitutto, la struttura di ogni episodio è piuttosto anomalo: i primi due episodi, in particolare, hanno il solo scopo di ricordare allo spettatore tutti i personaggi e le loro particolari manie e quindi risultano piuttosto confusi; dopo questi ogni singolo episodio sembra quasi spaccarsi in due: in una metà viene raccontata una storia in cui vengono coinvolti alcuni personaggi e nell'altra una seconda che coinvolge diversi personaggi. Sembra quasi che l'intento sia quello di raddoppiare il numero di episodi da tredici a ventisei; ma il risultato è abbastanza scadente in quanto, in questo modo, si produce un'estrema frammentazione degli eventi che alla lunga diventa piuttosto irritante.
In secondo luogo, è cambiata la scelta dei personaggi su cui centrare l'attenzione. Uno dei grandi meriti della prima serie era stato proprio quello di individuare i personaggi più gradevoli per il pubblico ed impostare attorno ad essi lo svolgersi della trama. Questa scelta viene inspiegabilmente rinnegata in questo secondo capitolo dove da un lato si vede l'introduzione di una serie di nuovi personaggi di cui, francamente, non frega niente a nessuno (anche perché si dimostrano praticamente inutili), dall'altro si vuole centrare troppo l'attenzione su Yamada che, rispetto al resto del gruppo, è il personaggio più anonimo e sicuramente il meno divertente. Non credo sia un mistero, invece, il fatto che un po' tutti desiderassero più spazio per la coppia Souta-Inami: ed in effetti questo anime sembra decollare proprio nelle parti loro dedicate.
Infine il fattore longevità. Se il livello di divertimento cala vistosamente come in questo caso, in un anime con una trama non lineare l'interesse tende naturalmente a scendere con effetti molto spiacevoli sul livello di veglia dello spettatore.
Se questi sono i difetti principali che io imputo a questo anime va però anche detto che complessivamente resta un prodotto che riesce in certi frangenti a strappare ancora qualche risata a scena aperta. E nonostante questo ciclo di episodi un po' sottotono, Working!! conserva, a mio avviso, un discreto potenziale che, però, andrà gestito meglio in una eventuale terza serie. Nell'attesa non posso che assegnare a questo secondo capitolo una semplice sufficienza.