Kokoro Connect - Michi Random
E' l'ultimo arco narrativo della serie "Kokoro Connect", composto da quattro episodi.
Trama: riprendiamo da dove ci siamo lasciati. Finita la prova di cambiamento del corpo dei nostri ragazzi, che potevano tornare bambini, passiamo all'ultima prova: una specie di telepatia incontrollata che fa ricevere i pensieri altrui in modo casuale, senza sapere cosa sarà trasmesso dei tuoi pensieri. Diciamo che il gruppo non se la passa tanto bene, credo sia la prova più difficile che abbiano affrontato, tanto che sembrava la fine per il club. La colpa si può dare a Iori, che è quella che ha raggiunto il proprio limite, non riuscendo più a sopportare il grande stress accumulato sino a quel momento e portandola a diventare un'altra persona. Sinceramente sono rimasto sorpreso, e infastidito, dal cambio radicale nel comportamento di Iori che, da ragazza solare e gentile, si trasforma in una persona fredda e cupa che non si fa problemi ad offendere, con parole acide, le persone che fino a quel momento sono state insieme a lei. In questo arco narrativo viene messo molto in risalto il fatto che nella vita è possibile trovare persone che indossano una maschera, nel caso di Iori più di una, per adattarsi a qualsiasi situazione e accaparrarsi la simpatia di tutti, ma, alla fine, tutti i nodi vengono al pettine, e in un modo o nell'altro il vero io di una persona viene fuori. Questo è quello che succede a Iori, spinta dalla voglia di ricerca della perfezione, dovuta a traumi infantili, che cerca in tutti i modi di reprimere la sua vera personalità per rivestirne un'altra completamente diversa; si tradurrà in un collasso psicologico che la porterà ad allontanarsi da tutto e da tutti, nonostante i continui tentativi di salvataggio da parte dei suoi amici.
Degli altri c'è da dire che parte del crollo di Iori era dovuto alle loro alte aspettative, e prima di capirlo c'è voluto che lo dicesse lei il motivo di tanto distacco e freddezza. Altra colpa grave del gruppo è che inizialmente rigettavano questo cambiamento radicale, pensando che fosse un comportamento passeggero, non il suo vero carattere. Alla fine si arriva a un conclusione della faccenda, davvero fuori dal comune, dove Inaba mette da parte il pudore che avrebbe qualsiasi persona, mettendosi in una posizione imbarazzante (quante risate mi sono fatto). Alla fine di questa esperienza, tutti ne sono usciti più maturi e consapevoli di due cose: la perfezione non esiste, quindi bisogna comportarci in maniera civile, ed è inutile cercarla; non bisogna avere pretese troppo alte in una persona, altrimenti questa potrebbe crollare, se le pretese vanno oltre le sue capacità.
Per quanto riguarda la questione chi è Fuuzen Kazura, la questione non si è approfondita più di tanto, ma non è da considerare un difetto della serie, il cui punto saldo è l'analisi psicologica. Di conseguenza, non è un grosso problema se non capiamo quali sono i suoi reali obiettivi, resta il fatto che "Kokoro Connect" rimane un buon prodotto e i suoi difetti sono insignificanti, se comparati con i suoi pregi. Passando al finale, devo dire che sono rimasto contentissimo del risultato, ed è successo quello che speravo, quindi per me il finale basta e avanza per farmi valutare molto positiva la storia raccontata.
Anche in questi OAV il punto forte rimane l'analisi psicologica dei personaggi, stavolta incentrata su Iori e i suoi ideali di perfezione, e sul fatto che per certi aspetti, in particolar modo in campo amoroso, la serie è molto reale, per il fatto che prende in considerazione possibili cambiamenti nei sentimenti di una persona.
Per tali motivi io riconfermo il mio 8,5 dato alla serie principale, anche se vorrei darle 9 per il finale, che mi ha soddisfatto molto. Con questo, buona visione!
Trama: riprendiamo da dove ci siamo lasciati. Finita la prova di cambiamento del corpo dei nostri ragazzi, che potevano tornare bambini, passiamo all'ultima prova: una specie di telepatia incontrollata che fa ricevere i pensieri altrui in modo casuale, senza sapere cosa sarà trasmesso dei tuoi pensieri. Diciamo che il gruppo non se la passa tanto bene, credo sia la prova più difficile che abbiano affrontato, tanto che sembrava la fine per il club. La colpa si può dare a Iori, che è quella che ha raggiunto il proprio limite, non riuscendo più a sopportare il grande stress accumulato sino a quel momento e portandola a diventare un'altra persona. Sinceramente sono rimasto sorpreso, e infastidito, dal cambio radicale nel comportamento di Iori che, da ragazza solare e gentile, si trasforma in una persona fredda e cupa che non si fa problemi ad offendere, con parole acide, le persone che fino a quel momento sono state insieme a lei. In questo arco narrativo viene messo molto in risalto il fatto che nella vita è possibile trovare persone che indossano una maschera, nel caso di Iori più di una, per adattarsi a qualsiasi situazione e accaparrarsi la simpatia di tutti, ma, alla fine, tutti i nodi vengono al pettine, e in un modo o nell'altro il vero io di una persona viene fuori. Questo è quello che succede a Iori, spinta dalla voglia di ricerca della perfezione, dovuta a traumi infantili, che cerca in tutti i modi di reprimere la sua vera personalità per rivestirne un'altra completamente diversa; si tradurrà in un collasso psicologico che la porterà ad allontanarsi da tutto e da tutti, nonostante i continui tentativi di salvataggio da parte dei suoi amici.
Degli altri c'è da dire che parte del crollo di Iori era dovuto alle loro alte aspettative, e prima di capirlo c'è voluto che lo dicesse lei il motivo di tanto distacco e freddezza. Altra colpa grave del gruppo è che inizialmente rigettavano questo cambiamento radicale, pensando che fosse un comportamento passeggero, non il suo vero carattere. Alla fine si arriva a un conclusione della faccenda, davvero fuori dal comune, dove Inaba mette da parte il pudore che avrebbe qualsiasi persona, mettendosi in una posizione imbarazzante (quante risate mi sono fatto). Alla fine di questa esperienza, tutti ne sono usciti più maturi e consapevoli di due cose: la perfezione non esiste, quindi bisogna comportarci in maniera civile, ed è inutile cercarla; non bisogna avere pretese troppo alte in una persona, altrimenti questa potrebbe crollare, se le pretese vanno oltre le sue capacità.
Per quanto riguarda la questione chi è Fuuzen Kazura, la questione non si è approfondita più di tanto, ma non è da considerare un difetto della serie, il cui punto saldo è l'analisi psicologica. Di conseguenza, non è un grosso problema se non capiamo quali sono i suoi reali obiettivi, resta il fatto che "Kokoro Connect" rimane un buon prodotto e i suoi difetti sono insignificanti, se comparati con i suoi pregi. Passando al finale, devo dire che sono rimasto contentissimo del risultato, ed è successo quello che speravo, quindi per me il finale basta e avanza per farmi valutare molto positiva la storia raccontata.
Anche in questi OAV il punto forte rimane l'analisi psicologica dei personaggi, stavolta incentrata su Iori e i suoi ideali di perfezione, e sul fatto che per certi aspetti, in particolar modo in campo amoroso, la serie è molto reale, per il fatto che prende in considerazione possibili cambiamenti nei sentimenti di una persona.
Per tali motivi io riconfermo il mio 8,5 dato alla serie principale, anche se vorrei darle 9 per il finale, che mi ha soddisfatto molto. Con questo, buona visione!
Quando non ci sono clamorosi stravolgimenti, in positivo o in negativo, è mia abitudine assegnare a quegli episodi extra che continuano la storia raccontata nella serie principale lo stesso voto attribuito alla serie stessa. Anche per "Kokoro Connect" farò la stessa cosa, tanto più che non riesco a trovare una spiegazione logica al fatto che i quattro episodi finali siano stati presentati separatamente rispetto agli altri; in più questi presentano gli stessi pregi e gli stessi difetti già evidenziati in precedenza, per cui la conferma del voto è diventato un atto automatico.
Come tutti ci aspettavamo, anche in quest'arco finale Fuusen Kazura torna alla carica, e questa volta sottopone i cinque membri del circolo culturale dell'istituto Yamahoshi alla prova della "telepatia emozionale": i pensieri e le emozioni più intime provate dai ragazzi, cioè, verranno di tanto in tanto trasmessi a uno o a più membri del gruppo. E chi più di Iori potrebbe soffrire di questa condizione, dato che per tutto il tempo non ha fatto altro che rammaricarsi del fatto di vivere portando una maschera?
E' forse questo l'arco più "pirandelliano" fra quelli visti finora. Ogni persona, secondo lo scrittore siciliano, indossa una maschera diversa a seconda della persona che ci osserva, e sulla base di queste ognuno di noi proietta all'esterno infinite immagini di sé stesso; ciò vuol dire che, a seconda di come ci poniamo nei confronti delle persone che ci circondano, queste impareranno a conoscerci in un certo modo e cominceranno a nutrire aspettative sul nostro modo di comportarci. Ma, se un bel giorno decidessimo di liberarci di queste maschere e cominciassimo ad agire in modo completamente diverso, la società avrebbe difficoltà a riconoscerci e finirebbe per considerarci "pazzi".
La parabola di Iori in questo arco finale è assolutamente coerente con la teoria pirandelliana: non potendola più nascondere a causa dell'intervento di Fuusen Kazura, la ragazza comincerà presto a mostrare la sua vera natura, non così solare e allegra come sembrava all'inizio, ma invece triste, scostante e a tratti cattiva. I suoi amici, pur avendo tutti gli strumenti per intuire la verità, non riescono ad accettare il cambiamento e preferiscono credere che questo sia dovuto a qualche altro problema che la ragazza non vuole ammettere. Pirandello, probabilmente, avrebbe però immaginato un finale diverso rispetto a quello proposto, con Iori che viene allontanata dal gruppo a causa della sua stranezza; ma questo è solo un anime, per cui da un lato i suoi amici accetteranno la sua nuova personalità e dall'altro Iori si ravvederà, assumendo una posizione intermedia tra il suo "io" illusorio e quello reale.
La componente psicologica, dunque, è ed è sempre stata l'elemento cardine di questa serie; per questo motivo proprio non riesco a capire l'estrema severità di chi pone al centro della sua critica la mancanza di una spiegazione sull'identità di Fuusen Kazura. Anch'io sono dell'idea che qualche maggiore dettaglio sul punto sarebbe stato opportuno; ma, in fondo, a pensarci bene, se anche avessimo saputo che si trattava di un elfo dei boschi o di un Gandalf redivivo, che cosa sarebbe cambiato? Assolutamente nulla. "Kokoro Connect" non è un giallo o un'opera di fantascienza, ma è semplicemente un anime che usa elementi fantastici solo come un pretesto per sviluppare quella componente ritenuta davvero importante, ossia quella psicologica. Se ci si aspettava altro, anche se è poco educato dirlo, non si è riusciti a cogliere la vera essenza dell'opera; magari poi non sarebbe piaciuta lo stesso, ma questo è un altro discorso.
Anche la parte sentimentale mi è piaciuta molto, e non nego che la scelta finale del protagonista, che premia il personaggio meglio caratterizzato, almeno secondo il mio modesto punto di vista, ha aumentato enormemente il mio livello di soddisfazione complessiva.
Ovviamente questa mini-serie ha anche diversi difetti, ma, come dicevo sopra, sono gli stessi già segnalati in relazione alla serie principale, per cui ritengo opportuno non ripetermi.
Nel complesso, però, devo dire che "Kokoro Connect" si è rivelato un titolo davvero ottimo; le aspettative che avevo riposto sugli ultimi quattro episodi, poi, sono state ampiamente rispettate, per cui mi sembra giusto riconfermare l'ottima valutazione che gli avevo già assegnato in precedenza.
Come tutti ci aspettavamo, anche in quest'arco finale Fuusen Kazura torna alla carica, e questa volta sottopone i cinque membri del circolo culturale dell'istituto Yamahoshi alla prova della "telepatia emozionale": i pensieri e le emozioni più intime provate dai ragazzi, cioè, verranno di tanto in tanto trasmessi a uno o a più membri del gruppo. E chi più di Iori potrebbe soffrire di questa condizione, dato che per tutto il tempo non ha fatto altro che rammaricarsi del fatto di vivere portando una maschera?
E' forse questo l'arco più "pirandelliano" fra quelli visti finora. Ogni persona, secondo lo scrittore siciliano, indossa una maschera diversa a seconda della persona che ci osserva, e sulla base di queste ognuno di noi proietta all'esterno infinite immagini di sé stesso; ciò vuol dire che, a seconda di come ci poniamo nei confronti delle persone che ci circondano, queste impareranno a conoscerci in un certo modo e cominceranno a nutrire aspettative sul nostro modo di comportarci. Ma, se un bel giorno decidessimo di liberarci di queste maschere e cominciassimo ad agire in modo completamente diverso, la società avrebbe difficoltà a riconoscerci e finirebbe per considerarci "pazzi".
La parabola di Iori in questo arco finale è assolutamente coerente con la teoria pirandelliana: non potendola più nascondere a causa dell'intervento di Fuusen Kazura, la ragazza comincerà presto a mostrare la sua vera natura, non così solare e allegra come sembrava all'inizio, ma invece triste, scostante e a tratti cattiva. I suoi amici, pur avendo tutti gli strumenti per intuire la verità, non riescono ad accettare il cambiamento e preferiscono credere che questo sia dovuto a qualche altro problema che la ragazza non vuole ammettere. Pirandello, probabilmente, avrebbe però immaginato un finale diverso rispetto a quello proposto, con Iori che viene allontanata dal gruppo a causa della sua stranezza; ma questo è solo un anime, per cui da un lato i suoi amici accetteranno la sua nuova personalità e dall'altro Iori si ravvederà, assumendo una posizione intermedia tra il suo "io" illusorio e quello reale.
La componente psicologica, dunque, è ed è sempre stata l'elemento cardine di questa serie; per questo motivo proprio non riesco a capire l'estrema severità di chi pone al centro della sua critica la mancanza di una spiegazione sull'identità di Fuusen Kazura. Anch'io sono dell'idea che qualche maggiore dettaglio sul punto sarebbe stato opportuno; ma, in fondo, a pensarci bene, se anche avessimo saputo che si trattava di un elfo dei boschi o di un Gandalf redivivo, che cosa sarebbe cambiato? Assolutamente nulla. "Kokoro Connect" non è un giallo o un'opera di fantascienza, ma è semplicemente un anime che usa elementi fantastici solo come un pretesto per sviluppare quella componente ritenuta davvero importante, ossia quella psicologica. Se ci si aspettava altro, anche se è poco educato dirlo, non si è riusciti a cogliere la vera essenza dell'opera; magari poi non sarebbe piaciuta lo stesso, ma questo è un altro discorso.
Anche la parte sentimentale mi è piaciuta molto, e non nego che la scelta finale del protagonista, che premia il personaggio meglio caratterizzato, almeno secondo il mio modesto punto di vista, ha aumentato enormemente il mio livello di soddisfazione complessiva.
Ovviamente questa mini-serie ha anche diversi difetti, ma, come dicevo sopra, sono gli stessi già segnalati in relazione alla serie principale, per cui ritengo opportuno non ripetermi.
Nel complesso, però, devo dire che "Kokoro Connect" si è rivelato un titolo davvero ottimo; le aspettative che avevo riposto sugli ultimi quattro episodi, poi, sono state ampiamente rispettate, per cui mi sembra giusto riconfermare l'ottima valutazione che gli avevo già assegnato in precedenza.
"Kokoro Connect - Michi Random" è una mini-serie composta da quattro episodi che prosegue e conclude l'anime "Kokoro Connect".
Un nuovo fenomeno si presenta a disturbare la tranquilla e pacifica esistenza dei membri del club culturale, e in questo caso si tratta della possibilità di mettere involontariamente a conoscenza gli altri dei propri pensieri, in maniera completamente casuale. Ci sono dei segreti che devono essere mantenuti tali, pensieri che sorgono spontanei ma che probabilmente non incarnano la vera volontà di chi li pensa, e sono solamente dettati dalla rabbia o dalla specifica situazione. Come si comporteranno Taichi & Co. dinanzi a questo nuovo ostacolo?
La protagonista principale di quest'ultimo arco narrativo è Iori Nagase, personaggio rimasto un po' in ombra nella parte conclusiva della prima stagione. La trama si fa molto più seria e meno spensierata rispetto alla serie principale, i momenti spensierati e felici lasciano inesorabilmente spazio ad altri carichi di tensioni e fraintendimenti. La narrazione è scorrevole, veloce e non perde tempo in inutili convenevoli. Questi quattro episodi sono quasi completamente incentrati sulle emozioni e i pensieri di Iori, e soprattutto sulle sue strane reazioni nei confronti del nuovo fenomeno che sembra colpirla in maniera particolare, al punto da provocarle una specie di crisi d'identità.
Per quanto concerne gli altri personaggi, Aoki e Yui vengono lasciati un po' in disparte, e l'attenzione si focalizza maggiormente sul triangolo amoroso formato da Iori, Inaba e Taichi. Quest'ultimo a quanto pare non ha le idee molto chiare sul da farsi, e lo conferma la sua assurda "scelta" finale, che contraddice tutto ciò da lui detto in precedenza. Queste quattro puntate traspongono sino al quarto volume su otto (tre sono storie secondarie) della light novel, quindi ci troviamo di fronte a un finale buttato lì un po' così.
Tecnicamente non ho notato alcuna miglioria rispetto alla prima stagione.
In definitiva, se avete apprezzato "Kokoro Connect", consiglio vivamente la visione di questi quattro episodi "conclusivi". Ciò che lascia veramente l'amaro in bocca è il fatto che non si potrà mai conoscere il finale originale, almeno che non si abbia voglia di recuperare la novel in inglese.
Un nuovo fenomeno si presenta a disturbare la tranquilla e pacifica esistenza dei membri del club culturale, e in questo caso si tratta della possibilità di mettere involontariamente a conoscenza gli altri dei propri pensieri, in maniera completamente casuale. Ci sono dei segreti che devono essere mantenuti tali, pensieri che sorgono spontanei ma che probabilmente non incarnano la vera volontà di chi li pensa, e sono solamente dettati dalla rabbia o dalla specifica situazione. Come si comporteranno Taichi & Co. dinanzi a questo nuovo ostacolo?
La protagonista principale di quest'ultimo arco narrativo è Iori Nagase, personaggio rimasto un po' in ombra nella parte conclusiva della prima stagione. La trama si fa molto più seria e meno spensierata rispetto alla serie principale, i momenti spensierati e felici lasciano inesorabilmente spazio ad altri carichi di tensioni e fraintendimenti. La narrazione è scorrevole, veloce e non perde tempo in inutili convenevoli. Questi quattro episodi sono quasi completamente incentrati sulle emozioni e i pensieri di Iori, e soprattutto sulle sue strane reazioni nei confronti del nuovo fenomeno che sembra colpirla in maniera particolare, al punto da provocarle una specie di crisi d'identità.
Per quanto concerne gli altri personaggi, Aoki e Yui vengono lasciati un po' in disparte, e l'attenzione si focalizza maggiormente sul triangolo amoroso formato da Iori, Inaba e Taichi. Quest'ultimo a quanto pare non ha le idee molto chiare sul da farsi, e lo conferma la sua assurda "scelta" finale, che contraddice tutto ciò da lui detto in precedenza. Queste quattro puntate traspongono sino al quarto volume su otto (tre sono storie secondarie) della light novel, quindi ci troviamo di fronte a un finale buttato lì un po' così.
Tecnicamente non ho notato alcuna miglioria rispetto alla prima stagione.
In definitiva, se avete apprezzato "Kokoro Connect", consiglio vivamente la visione di questi quattro episodi "conclusivi". Ciò che lascia veramente l'amaro in bocca è il fatto che non si potrà mai conoscere il finale originale, almeno che non si abbia voglia di recuperare la novel in inglese.
"Kokoro Connect - Michi Random" è il prosieguo, nonché la conclusione, di "Koroko Connect", serie che mi è piaciuta molto per la sua introspezione, per i suoi personaggi e, infine, per la sua intensità narrativa e la sua credibilità. Purtroppo non posso dire lo stesso per questa continuazione.
Non fraintendetemi, non è da buttare, è comunque carina e mi ha fatto piacere avere a che fare con i nostri cinque amici per altre quattro puntate, ma ci sono tanti, tanti punti deboli che rovinano la narrazione. Ma andiamo con ordine.
La trama prosegue come quella della prima serie, proponendo un quarto arco narrativo, nel quale i nostri sfortunati (o fortunati?) protagonisti da un momento all'altro vedranno i propri pensieri proiettati nella mente di qualcuno dei propri amici, senza sapere chi e senza nessun preavviso. Questo esaspererà il gruppo, ma un membro in particolare non reggerà la situazione, cambiando completamente il suo atteggiamento verso lo stesso club, ma anche con chiunque lo circondi. Senza cadere in spoiler, dirò che, purtroppo, la gestione delle emozioni di questo personaggio è ciò che mi ha convinto meno in assoluto della serie. Un cambiamento troppo netto e improvviso, alla fine, senza una spiegazione plausibile, una redenzione finale troppo repentina e netta per essere credibile. Debole, molto debole la sua storia. Invece sono contento che si dia una certa dignità a Yui in questa serie: nella prima era un personaggio troppo debole e insicuro, qui, anche se un po' improvvisamente, acquisisce spessore.
Ciò che salva un po' la storia è ancora una volta Inaba, che è sempre credibile e "bellina" nei suoi atteggiamenti. Infine, ho trovato davvero intelligente la conclusione e alcuni ragionamenti sul triangolo amoroso "Iori-Taichi-Inaba", con una conclusione (non per la scelta, ma per il motivo per il quale una delle due "lascia andare" Taichi) davvero intelligente e reale, cosa rara in un anime, nei quali, generalmente, i triangoli sono stereotipati in maniera quasi ridicola.
Ah, una piccola parentesi va aperta sui tre teppisti che si incontrano alla fine della terza puntata e durante la quarta. Sono totalmente e irrimediabilmente ridicoli. Le loro azioni non hanno un senso logico né uno scopo reale. Forzatissimi.
Il comparto tecnico è ancora una volta eccellente, le animazioni sono magnifiche e i disegni molto carini, così come i colori e le musiche. Anche una saggia regia aiuta a godersi pienamente l'anime.
Che dire? Va visto per concludere la serie, ma davvero senza aspettative. Ha qualche piccola perla, ma in generale rasenta la mediocrità più totale.
Non fraintendetemi, non è da buttare, è comunque carina e mi ha fatto piacere avere a che fare con i nostri cinque amici per altre quattro puntate, ma ci sono tanti, tanti punti deboli che rovinano la narrazione. Ma andiamo con ordine.
La trama prosegue come quella della prima serie, proponendo un quarto arco narrativo, nel quale i nostri sfortunati (o fortunati?) protagonisti da un momento all'altro vedranno i propri pensieri proiettati nella mente di qualcuno dei propri amici, senza sapere chi e senza nessun preavviso. Questo esaspererà il gruppo, ma un membro in particolare non reggerà la situazione, cambiando completamente il suo atteggiamento verso lo stesso club, ma anche con chiunque lo circondi. Senza cadere in spoiler, dirò che, purtroppo, la gestione delle emozioni di questo personaggio è ciò che mi ha convinto meno in assoluto della serie. Un cambiamento troppo netto e improvviso, alla fine, senza una spiegazione plausibile, una redenzione finale troppo repentina e netta per essere credibile. Debole, molto debole la sua storia. Invece sono contento che si dia una certa dignità a Yui in questa serie: nella prima era un personaggio troppo debole e insicuro, qui, anche se un po' improvvisamente, acquisisce spessore.
Ciò che salva un po' la storia è ancora una volta Inaba, che è sempre credibile e "bellina" nei suoi atteggiamenti. Infine, ho trovato davvero intelligente la conclusione e alcuni ragionamenti sul triangolo amoroso "Iori-Taichi-Inaba", con una conclusione (non per la scelta, ma per il motivo per il quale una delle due "lascia andare" Taichi) davvero intelligente e reale, cosa rara in un anime, nei quali, generalmente, i triangoli sono stereotipati in maniera quasi ridicola.
Ah, una piccola parentesi va aperta sui tre teppisti che si incontrano alla fine della terza puntata e durante la quarta. Sono totalmente e irrimediabilmente ridicoli. Le loro azioni non hanno un senso logico né uno scopo reale. Forzatissimi.
Il comparto tecnico è ancora una volta eccellente, le animazioni sono magnifiche e i disegni molto carini, così come i colori e le musiche. Anche una saggia regia aiuta a godersi pienamente l'anime.
Che dire? Va visto per concludere la serie, ma davvero senza aspettative. Ha qualche piccola perla, ma in generale rasenta la mediocrità più totale.
Tratto dalla light novel di Sadanatsu Anda, Kokoro Connect è un anime prodotto dalla Silver Link che presenta 13 episodi + 4 episodi "extra". In questa recensione parlerò proprio di questi ultimi trasmessi il 30 dicembre 2012.
Dopo i 13 episodi l'anime era stato alquanto inconcludente poiché non chiariva dubbi come chi, o cosa, fosse esattamente Fuzen Kazura. In questi 4 episodi "extra" non verrà svelato tale segreto ma si cercherà di giungere ad un discreto finale dando ai protagonisti (Taichi, Inaba, Iori, Aoki e Yui) la capacità di ascoltare o meglio, sentire nella propria mente, i sentimenti e le emozioni degli altri membri del club "culturale". Controllare questo fenomeno è, tuttavia, impossibile e quindi verranno a crearsi situazioni in cui saranno svelate le loro vere personalità; in particolare sarà Iori il fulcro di questi quattro episodi poiché, come costato nei precedenti tredici, è abituata ad indossare varie maschere a seconda della situazione in cui viene a trovarsi. A causa di ciò, si allontanerà sempre di più dai membri del club in quanto, questi ultimi, grazie a Fuzen Kazura, conosceranno il suo lato cupo e freddo; i legami verranno così recisi e, dopo una serie di vicissitudini, si giungerà ad un finale inaspettato...
Discrete sia l'opening sia l'ending, anche se personalmente ho preferito quest'ultima. Nulla da dire riguardo il character design di Toshifumi Akai, che rimane identico (ovviamente) a quello dei precedenti 13 episodi.
Quest'anime è poco conosciuto ma merita davvero tanto e, nonostante piccole "sfumature" negative della trama, consiglio vivamente a tutti di vederlo.
Dopo i 13 episodi l'anime era stato alquanto inconcludente poiché non chiariva dubbi come chi, o cosa, fosse esattamente Fuzen Kazura. In questi 4 episodi "extra" non verrà svelato tale segreto ma si cercherà di giungere ad un discreto finale dando ai protagonisti (Taichi, Inaba, Iori, Aoki e Yui) la capacità di ascoltare o meglio, sentire nella propria mente, i sentimenti e le emozioni degli altri membri del club "culturale". Controllare questo fenomeno è, tuttavia, impossibile e quindi verranno a crearsi situazioni in cui saranno svelate le loro vere personalità; in particolare sarà Iori il fulcro di questi quattro episodi poiché, come costato nei precedenti tredici, è abituata ad indossare varie maschere a seconda della situazione in cui viene a trovarsi. A causa di ciò, si allontanerà sempre di più dai membri del club in quanto, questi ultimi, grazie a Fuzen Kazura, conosceranno il suo lato cupo e freddo; i legami verranno così recisi e, dopo una serie di vicissitudini, si giungerà ad un finale inaspettato...
Discrete sia l'opening sia l'ending, anche se personalmente ho preferito quest'ultima. Nulla da dire riguardo il character design di Toshifumi Akai, che rimane identico (ovviamente) a quello dei precedenti 13 episodi.
Quest'anime è poco conosciuto ma merita davvero tanto e, nonostante piccole "sfumature" negative della trama, consiglio vivamente a tutti di vederlo.
<b>Contiene spoiler!</b>
Se qualcuno avesse letto la mia recensione della prima serie saprà che nonostante il voto (7) sono stato abbastanza crudele mettendo in mostra solo i lati negativi, qui in realtà le cose non cambiano moltissimo, però viene eliminata quella parte comica inutile e deleteria a favore di una maggiore drammaticità ed analisi dei personaggi, o forse dovrei correggermi, del "personaggio", infatti ciò che non avevo specificato nell'altra recensione era la totale assenza di personalità dei personaggi, o comunque della curiosità da parte dello spettatore nei loro confronti se non per un unico personaggio, cioè Nagase Iori. A sostegno di tutto ciò lo stesso Fuusenkazura (secondo personaggio migliore della serie, la terza è la rappresentante di classe, la quarta la sorellina del protagonista e così via) dirà ad Aoki e Yui di essere personaggi inutili e noiosi.
Facendo un passo indietro, dopo i primi 3 fenomeni della prima serie troveremo un quarto fenomeno in questi oav, che permetterà di condividere in modo random i propri pensieri con altri, ovviamente il pensiero più profondo di 4 dei 5 protagonisti sarà del tipo "come faccio a dargli i cioccolatini per san valentino? Mi vergogno troppo", quindi l'unica a tenere in piedi baracca e burattini sarà nuovamente Nagase, con un ritorno al problema visto nel primo arco della prima serie, che ovviamente non poteva essere risolto con le quattro stupidaggini messe in piedi dal protagonista.
Quest'ultima parte quindi ha che fare con i problemi di identità di Nagase, tralasciando in realtà ciò che molti avrebbero voluto vedere, cioè il reale motivo dietro a questi strani avvenimenti, rendendo quindi il sovrannaturale fine a se stesso e non indirizzato alla rivelazione di un mistero.
Per completare se avete visto la serie principale dovete essere appassionati del genere (come avevo consigliato, ma non molti avranno fatto caso ai miei avvertimenti), quindi per completezza vedrete anche questi oav finali, che comunque sono di un livello leggermente superiori dato che si concentrano sull'unico personaggio decente, prendendo anche in giro quelli inutili.
Spoiler con considerazioni personali: una seconda serie potrebbe essere carina, soprattutto per il finale, dove viene detto che non saranno più fatti esperimenti sul gruppo, quindi la immagino su un gruppo nuovo con maggiore personalità e storie più complesse alle spalle, con la possibilità di rivelazioni finali.
Di contro anche così il finale ha un suo perché, già dal secondo arco si capisce che Fuusenkazura non è cattivo (anche se nessuno lo capirà mai, forse neanche alcuni spettatori), anzi aiuta anche se in modo contorto i protagonisti, appare come una sorta di psicologo estremo che attraverso l'interazione di tutti permette l'accettazione di se stessi e la risoluzione di problemi negati, anche se la frustrazione di non capire chi ha fatto tutto (il perché dovrebbe essere quello detto prima, ma ovviamente è un parere personale) lascia un senso di frustrazione.
Se qualcuno avesse letto la mia recensione della prima serie saprà che nonostante il voto (7) sono stato abbastanza crudele mettendo in mostra solo i lati negativi, qui in realtà le cose non cambiano moltissimo, però viene eliminata quella parte comica inutile e deleteria a favore di una maggiore drammaticità ed analisi dei personaggi, o forse dovrei correggermi, del "personaggio", infatti ciò che non avevo specificato nell'altra recensione era la totale assenza di personalità dei personaggi, o comunque della curiosità da parte dello spettatore nei loro confronti se non per un unico personaggio, cioè Nagase Iori. A sostegno di tutto ciò lo stesso Fuusenkazura (secondo personaggio migliore della serie, la terza è la rappresentante di classe, la quarta la sorellina del protagonista e così via) dirà ad Aoki e Yui di essere personaggi inutili e noiosi.
Facendo un passo indietro, dopo i primi 3 fenomeni della prima serie troveremo un quarto fenomeno in questi oav, che permetterà di condividere in modo random i propri pensieri con altri, ovviamente il pensiero più profondo di 4 dei 5 protagonisti sarà del tipo "come faccio a dargli i cioccolatini per san valentino? Mi vergogno troppo", quindi l'unica a tenere in piedi baracca e burattini sarà nuovamente Nagase, con un ritorno al problema visto nel primo arco della prima serie, che ovviamente non poteva essere risolto con le quattro stupidaggini messe in piedi dal protagonista.
Quest'ultima parte quindi ha che fare con i problemi di identità di Nagase, tralasciando in realtà ciò che molti avrebbero voluto vedere, cioè il reale motivo dietro a questi strani avvenimenti, rendendo quindi il sovrannaturale fine a se stesso e non indirizzato alla rivelazione di un mistero.
Per completare se avete visto la serie principale dovete essere appassionati del genere (come avevo consigliato, ma non molti avranno fatto caso ai miei avvertimenti), quindi per completezza vedrete anche questi oav finali, che comunque sono di un livello leggermente superiori dato che si concentrano sull'unico personaggio decente, prendendo anche in giro quelli inutili.
Spoiler con considerazioni personali: una seconda serie potrebbe essere carina, soprattutto per il finale, dove viene detto che non saranno più fatti esperimenti sul gruppo, quindi la immagino su un gruppo nuovo con maggiore personalità e storie più complesse alle spalle, con la possibilità di rivelazioni finali.
Di contro anche così il finale ha un suo perché, già dal secondo arco si capisce che Fuusenkazura non è cattivo (anche se nessuno lo capirà mai, forse neanche alcuni spettatori), anzi aiuta anche se in modo contorto i protagonisti, appare come una sorta di psicologo estremo che attraverso l'interazione di tutti permette l'accettazione di se stessi e la risoluzione di problemi negati, anche se la frustrazione di non capire chi ha fatto tutto (il perché dovrebbe essere quello detto prima, ma ovviamente è un parere personale) lascia un senso di frustrazione.
"Kokoro connect - Michi random" rappresenta il quarto fenomeno della seria "Kokoro connect", e quindi la sua conclusione negli ultimi quattro episodi.
Se consideriamo la mia recensione per la prima parte della serie, avevo detto che "Kokoro connect" non convinceva del tutto e che il finale della tredicesima puntata era assolutamente deludente come finale della serie.
A rimediare ci pensano questi ultimi quattro episodi che portano finalmente su dei binari più sensati il tutto.
Negli episodi precedenti abbiamo visto i personaggi conoscersi meglio e accettarsi per i loro difetti, oltre che per le loro qualità, e abbiamo visto inoltre nascere il triangolo amoroso Taichi-Iori-Inaba che qua giungerà alla sua conclusione.
Non voglio fare spoiler, quindi dirò solo che la serie non poteva finire meglio, i personaggi finalmente si comportano secondo la loro psicologia, le gag fanno sempre ridere, le scene bilanciano bene drammaticità e ottimismo e, devo ammetterlo, anche la conclusione sentimentale mi ha soddisfatto parecchio.
Si comprende anche meglio il personaggio di Heartseed e riguardando bene la serie si capisce anche la sua natura e le sue motivazioni, in vero un personaggio dalla natura molto profonda. Tuttavia molti potrebbero non apprezzare che "non sia spiegato chiaramente", insomma per molti ci sarebbe stato bisogno dello "spiegone" alla "Inception" per capirci qualcosa, ma dubito che anche così sarebbe cambiato qualcosa su chi è Heartseed: o ci si arriva o si lascia perdere. Renderlo palese avrebbe solo rovinato le cose.
Tutto considerato quindi, ripeto ciò che ho già detto nella recensione precedente, consiglio questa serie, non è tra le migliori, ma è godibile, magari ottima come visione di mezzo tra altri anime più seri.
Se consideriamo la mia recensione per la prima parte della serie, avevo detto che "Kokoro connect" non convinceva del tutto e che il finale della tredicesima puntata era assolutamente deludente come finale della serie.
A rimediare ci pensano questi ultimi quattro episodi che portano finalmente su dei binari più sensati il tutto.
Negli episodi precedenti abbiamo visto i personaggi conoscersi meglio e accettarsi per i loro difetti, oltre che per le loro qualità, e abbiamo visto inoltre nascere il triangolo amoroso Taichi-Iori-Inaba che qua giungerà alla sua conclusione.
Non voglio fare spoiler, quindi dirò solo che la serie non poteva finire meglio, i personaggi finalmente si comportano secondo la loro psicologia, le gag fanno sempre ridere, le scene bilanciano bene drammaticità e ottimismo e, devo ammetterlo, anche la conclusione sentimentale mi ha soddisfatto parecchio.
Si comprende anche meglio il personaggio di Heartseed e riguardando bene la serie si capisce anche la sua natura e le sue motivazioni, in vero un personaggio dalla natura molto profonda. Tuttavia molti potrebbero non apprezzare che "non sia spiegato chiaramente", insomma per molti ci sarebbe stato bisogno dello "spiegone" alla "Inception" per capirci qualcosa, ma dubito che anche così sarebbe cambiato qualcosa su chi è Heartseed: o ci si arriva o si lascia perdere. Renderlo palese avrebbe solo rovinato le cose.
Tutto considerato quindi, ripeto ciò che ho già detto nella recensione precedente, consiglio questa serie, non è tra le migliori, ma è godibile, magari ottima come visione di mezzo tra altri anime più seri.
"Kokoro Connect - Michi Random" non è altro che il finale della serie "Kokoro Connect", da me più che promossa, composto da quattro episodi. Una persona normale vedendosi "Kokoro Connect" penserebbe: oh bello, gli ultimi quattro episodi, ci toglieranno i dubbi su chi sia veramente (o almeno, quali siano i suoi motivi oltre al divertimento) HeartSeed, su Numero 2 e tutto il resto che Kokoro Connect non ha spiegato. Invece no, si viene a formare il così detto "triangolo amoroso" della famosa canzone di Renato Zero "Il triangolo no" (il triangolo no, non l'avevo considerato) che rispecchia fedelmente il triangolo creatosi tra Inaba-Taichi-Nagase, che sicuramente era già stato accennato nella "prima" serie ma che veniva affiancato da altri valori quali fiducia e amicizia, già da me accennati nella scorsa recensione. Ma devo ammettere, a malincuore, che questi valori la serie li perderà del tutto.
La trama gira su Nagase che cambierà completamente il suo carattere, buttando la maschera che copre la sua vera personalità, da sorridente e brava ragazza della "prima serie" a fredda e acida nella "seconda", ma con atteggiamenti molto rompi-scatole. Questi sono sì spiegati, ma non abbastanza per andare in contro a un simile cambiamento, infatti Nagase se ne fregherà di tutti e di tutto e non guarderà in faccia a nessuna, comportamento che la farà odiare persino dagli spettatori. Ma non è solo il comportamento di Nagase che può dar fastidio agli spettatori, bensì anche quello degli altri personaggi (tranne Aoki, poverino non ha fatto niente) che rincorreranno Nagase nonostante lei ha espresso chiaramente di voler essere lasciata in pace. Questa è una cosa che succede spesso negli anime, ma in questa serie viene molto forzata. Ricordo che la prima serie mi ha fatto morir dal ridere, questi personaggi in situazioni imbarazzanti e tragiche che se la prendevano a ridere facendo varie battute e gag, pezzo "forte" della serie. Invece questa "seconda" serie perderà anche questo aspetto positivo, cadendo nella monotonia per il comportamento di Nagase.
In conclusione: le cose che dovevano essere spiegate non sono state spiegate, la serie perde i suoi punti di forza e si ha un cambiamento dei personaggi. Concludo, personalmente, che era meglio non farli questi ultimi quattro episodi. Ovviamente sconsigliato! Voto 4
La trama gira su Nagase che cambierà completamente il suo carattere, buttando la maschera che copre la sua vera personalità, da sorridente e brava ragazza della "prima serie" a fredda e acida nella "seconda", ma con atteggiamenti molto rompi-scatole. Questi sono sì spiegati, ma non abbastanza per andare in contro a un simile cambiamento, infatti Nagase se ne fregherà di tutti e di tutto e non guarderà in faccia a nessuna, comportamento che la farà odiare persino dagli spettatori. Ma non è solo il comportamento di Nagase che può dar fastidio agli spettatori, bensì anche quello degli altri personaggi (tranne Aoki, poverino non ha fatto niente) che rincorreranno Nagase nonostante lei ha espresso chiaramente di voler essere lasciata in pace. Questa è una cosa che succede spesso negli anime, ma in questa serie viene molto forzata. Ricordo che la prima serie mi ha fatto morir dal ridere, questi personaggi in situazioni imbarazzanti e tragiche che se la prendevano a ridere facendo varie battute e gag, pezzo "forte" della serie. Invece questa "seconda" serie perderà anche questo aspetto positivo, cadendo nella monotonia per il comportamento di Nagase.
In conclusione: le cose che dovevano essere spiegate non sono state spiegate, la serie perde i suoi punti di forza e si ha un cambiamento dei personaggi. Concludo, personalmente, che era meglio non farli questi ultimi quattro episodi. Ovviamente sconsigliato! Voto 4
<b>CONTIENE SPOILER!</b>
"Kokoro Connect - Michi Random" rappresenta la parte conclusiva dell'anime "Kokoro Connect". Poiché la prima serie si è rivelata discreta ho pensato che avrei visto un finale degno di nota che riuscisse a spiegare tutte le questioni lasciate aperte e tutti i problemi irrisolti. Mi sono sbagliato. Anzi l'anime fa un grandissimo salto indietro perdendo quell'alone di comicità che lo permeava. Questa caduta nella scenografia è resa più accentuata dal comportamento sempre più inspiegabile dei vari personaggi che faranno una cosa più assurda dell'altra. Basta pensare ai primi sei episodi per vedere come il capitolo Iori era chiuso o, per lo meno, superato ma in questo arco finale si riprende proprio da questa co-protagonista e si ripropongono le sue crisi adolescenziali. Non ci si scambiano più i corpi o si ritorna bambini o si manifestano i propri desideri, bensì si comunicano le proprie emozioni ed i propri pensieri agli altri, questo mette in crisi la "già curata" Iori che rifiuta l'amore di Taichi e comincia a ferire chi le sta a cuore. Ma la cosa peggiore sono tutti gli altri personaggi che faranno cose senza senso. Mi ha lasciato perplesso una situazione in cui Taichi e gli altri concordavano di aspettare che Nagase andasse da loro e Yui dopo cinque secondi dice che le vuole andare a parlare. Non ha completamente senso: perché aggiungere quella battuta sull'aspettarla se si voleva che Yui le andasse a parlare? Oppure, altra cosa che mi ha fatto arrabbiare: dei criminali rapiscono Inaba e tutti pensano che dovrebbero chiamare la polizia, ma non lo fanno perché vogliono tenere il mondo all'oscuro di Heartseed. Un ragionamento logico e di una persona lucida che ha un'amica rapita!
La serie è noiosa, scialba e forzata. Inaba rimane il personaggio migliore, senza dubbio, ma non riesce a migliorare il nonsense generale della serie. Il chara non subisce cambiamenti. Inoltre mi aspettavo che dessero spiegazioni su Heartseed e su tutti gli avvenimenti. In realtà per come è venuta, questa entità, se ne andrà. Rimarremo per sempre nel dubbio su chi sia o cosa sia. Nessuna spiegazione, come sibillino rimane il cambiamento fatto da Taichi che sceglie Inaba a Iori.
A livello tecnico i problemi sono identici a quelli della prima serie. Una regia discreta ma delle animazioni altamente insufficienti. Disegno Moe ma non particolarmente fastidioso ed OST assenti del tutto.
Insomma. Non guardatelo
"Kokoro Connect - Michi Random" rappresenta la parte conclusiva dell'anime "Kokoro Connect". Poiché la prima serie si è rivelata discreta ho pensato che avrei visto un finale degno di nota che riuscisse a spiegare tutte le questioni lasciate aperte e tutti i problemi irrisolti. Mi sono sbagliato. Anzi l'anime fa un grandissimo salto indietro perdendo quell'alone di comicità che lo permeava. Questa caduta nella scenografia è resa più accentuata dal comportamento sempre più inspiegabile dei vari personaggi che faranno una cosa più assurda dell'altra. Basta pensare ai primi sei episodi per vedere come il capitolo Iori era chiuso o, per lo meno, superato ma in questo arco finale si riprende proprio da questa co-protagonista e si ripropongono le sue crisi adolescenziali. Non ci si scambiano più i corpi o si ritorna bambini o si manifestano i propri desideri, bensì si comunicano le proprie emozioni ed i propri pensieri agli altri, questo mette in crisi la "già curata" Iori che rifiuta l'amore di Taichi e comincia a ferire chi le sta a cuore. Ma la cosa peggiore sono tutti gli altri personaggi che faranno cose senza senso. Mi ha lasciato perplesso una situazione in cui Taichi e gli altri concordavano di aspettare che Nagase andasse da loro e Yui dopo cinque secondi dice che le vuole andare a parlare. Non ha completamente senso: perché aggiungere quella battuta sull'aspettarla se si voleva che Yui le andasse a parlare? Oppure, altra cosa che mi ha fatto arrabbiare: dei criminali rapiscono Inaba e tutti pensano che dovrebbero chiamare la polizia, ma non lo fanno perché vogliono tenere il mondo all'oscuro di Heartseed. Un ragionamento logico e di una persona lucida che ha un'amica rapita!
La serie è noiosa, scialba e forzata. Inaba rimane il personaggio migliore, senza dubbio, ma non riesce a migliorare il nonsense generale della serie. Il chara non subisce cambiamenti. Inoltre mi aspettavo che dessero spiegazioni su Heartseed e su tutti gli avvenimenti. In realtà per come è venuta, questa entità, se ne andrà. Rimarremo per sempre nel dubbio su chi sia o cosa sia. Nessuna spiegazione, come sibillino rimane il cambiamento fatto da Taichi che sceglie Inaba a Iori.
A livello tecnico i problemi sono identici a quelli della prima serie. Una regia discreta ma delle animazioni altamente insufficienti. Disegno Moe ma non particolarmente fastidioso ed OST assenti del tutto.
Insomma. Non guardatelo
Se dovessi fornire tre aggettivi per questi episodi finali sarebbero: scialbi, incoerenti, forzati. Ma andiamo ad analizzarne le varie componenti. Premetto che questa è una recensione su questi quattro episodi, quindi è una prospettiva di come a parer mio la serie (che mi è piaciuta molto fino a qui) si conclude, ho evitato spoiler ma si capisce benissimo come sia rimasto deluso dal finale di un opera che mi ha piacevolmente sorpreso per poi perdersi sulla linea del traguardo, annullando tutto ciò che di buono mi avevano trasmesso gli altri episodi.
Trama: è il continuo dei precedenti tredici episodi, in questo filone narrativo i nostri "eroi" dovranno fare i conti con un nuovo fenomeno, la trasmissione dei sentimenti, ovviamente ci saranno delle situazioni che permetteranno ai cinque ragazzi di mettere in mostra le loro debolezze e di superarle come in tutti gli altri archi narrativi ma concentrandosi prevalentemente sulla figura di un personaggio, che non voglio specificare. La storia e la sua evoluzione è raccontata veramente male e in molti momenti i personaggi agiscono in maniere incoerenti e inspiegabili, fino ad arrivare a un finale forzato, stucchevole, banale e prevedibilissimo; se non bastasse rimangono dei buchi (o forse dovrei dire solchi) nella trama, molte situazioni rimangono in sospeso, senza dare una spiegazione al perché si siano verificati gli eventi di cui sono protagonisti i cinque ragazzi. Non entro più nei dettagli per evitare spoiler.
Personaggi: Taichi Yaegashi è il ragazzo inspiegabilmente fanatico altruista, ma proprio nel momento in cui dovrebbe essere davvero altruista e fare di tutto per un personaggio in particolare, si trasforma in un ameba. Questo cambiamento nel suo modo di fare mi ha particolarmente infastidito, è il personaggio che ho odiato di più in questi episodi conclusivi: falso. Yoshifumi Aoki e Yui Kiriyama li metto in coppia perché hanno una cosa in comune, non servono assolutamente a niente, soprattutto il personaggio di Aoki, a parer mio, è stato approfondito troppo poco, mentre Yui esaurisce il suo compito una volta risolta la sua androfobia, il resto è nulla: evanescenti. Iori Nagase è il personaggio meglio riuscito dei cinque, profondo e caratterizzato in modo particolare con l'unica pecca che è talmente "profondo" da non essere compreso appieno: interessante. Himeko Inaba, chiudo con il secondo personaggio che ho odiato di più. Il suo cambiamento è coerente con la storia ma è troppo accentuato, prima non riusciva a dichiararsi, fredda come il ghiaccio, ora invece è una assatanata, estroversa e che non si mette alcun problema a sbandierare continuamente il suo amore, un personaggio che mi ha fatto davvero irritare: incoerente.
Passiamo all'unica cosa che si salva ed è anche il motivo del mio 4 e non 2: il lato tecnico è (come nel resto della serie) di altissimo livello, un piacere per gli occhi; colori e animazioni sono veramente belli, l'unica cosa che si può contestare è che a tratti i visi risultano troppo inespressivi ma questo fatto non va a incidere particolarmente sull'esperienza visiva.
Trama: è il continuo dei precedenti tredici episodi, in questo filone narrativo i nostri "eroi" dovranno fare i conti con un nuovo fenomeno, la trasmissione dei sentimenti, ovviamente ci saranno delle situazioni che permetteranno ai cinque ragazzi di mettere in mostra le loro debolezze e di superarle come in tutti gli altri archi narrativi ma concentrandosi prevalentemente sulla figura di un personaggio, che non voglio specificare. La storia e la sua evoluzione è raccontata veramente male e in molti momenti i personaggi agiscono in maniere incoerenti e inspiegabili, fino ad arrivare a un finale forzato, stucchevole, banale e prevedibilissimo; se non bastasse rimangono dei buchi (o forse dovrei dire solchi) nella trama, molte situazioni rimangono in sospeso, senza dare una spiegazione al perché si siano verificati gli eventi di cui sono protagonisti i cinque ragazzi. Non entro più nei dettagli per evitare spoiler.
Personaggi: Taichi Yaegashi è il ragazzo inspiegabilmente fanatico altruista, ma proprio nel momento in cui dovrebbe essere davvero altruista e fare di tutto per un personaggio in particolare, si trasforma in un ameba. Questo cambiamento nel suo modo di fare mi ha particolarmente infastidito, è il personaggio che ho odiato di più in questi episodi conclusivi: falso. Yoshifumi Aoki e Yui Kiriyama li metto in coppia perché hanno una cosa in comune, non servono assolutamente a niente, soprattutto il personaggio di Aoki, a parer mio, è stato approfondito troppo poco, mentre Yui esaurisce il suo compito una volta risolta la sua androfobia, il resto è nulla: evanescenti. Iori Nagase è il personaggio meglio riuscito dei cinque, profondo e caratterizzato in modo particolare con l'unica pecca che è talmente "profondo" da non essere compreso appieno: interessante. Himeko Inaba, chiudo con il secondo personaggio che ho odiato di più. Il suo cambiamento è coerente con la storia ma è troppo accentuato, prima non riusciva a dichiararsi, fredda come il ghiaccio, ora invece è una assatanata, estroversa e che non si mette alcun problema a sbandierare continuamente il suo amore, un personaggio che mi ha fatto davvero irritare: incoerente.
Passiamo all'unica cosa che si salva ed è anche il motivo del mio 4 e non 2: il lato tecnico è (come nel resto della serie) di altissimo livello, un piacere per gli occhi; colori e animazioni sono veramente belli, l'unica cosa che si può contestare è che a tratti i visi risultano troppo inespressivi ma questo fatto non va a incidere particolarmente sull'esperienza visiva.
