Il Re Leone 3 - Hakuna Matata
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione
Hakuna Matata, ovvero "senza pensieri". Chi non vorrebbe una vita del genere, nessuna (pre-)occupazione, nessuna responsabilità, nessuna convenzione e nessuna costrizione, obbligo, dovere, l'Utopia perfetta, come descritto nell'omonimo saggio di Thomas More (dai noi anche noto come Tommaso Moro). Eppure sappiamo che la vita non funziona esattamente in questo modo.
Sinossi
Stanco di essere visto come la "suricata nera" del branco, Timon cerca la sua vita nel "cerchio della vita" e quindi, incoraggiato da Rafiki con l'espressione "Hakuna Matata", comincia il suo viaggio personale alla ricerca della propria felicità. L'impresa si rivela abbastanza ardua. Fortunatamente fa la conoscenza di Pumbaa e i due, a discapito delle apparenze, si aiutano l'un l'altro nel viaggio. I nostri due amici visitano posti incredibili e provano ad adattarsi, non senza attirare l'attenzione su sé. Pertanto, sono costretti a cambiare domicilio molto spesso per trovare infine la sistemazione dei loro sogni. Qui, il nostro duo scopre la propria felicità. Successivamente, il duo diventa un terzetto grazie all'incontro/salvataggio di Simba. I tre se la spassano alla grande, finché il destino e quindi le responsabilità non bussano alla palma dei nostri amici. Kala, l'amica d'infanzia di Simba, gli spiega la situazione alla rocca del leone, dove Scar ha usurpato il titolo di re a Mufasa, il padre di Simba, e ha stretto un'alleanza con le iene per il controllo dei territori adiacenti. Quindi Simba è chiamato ad assolvere ai suoi doveri e ad adempiere al suo destino in qualità di prossimo re e ripristinare l'onore perduto. Qui, il nostro duo Timon e Pumbaa, deve a questo punto prendere una decisione, se aiutare il loro amico o lasciarlo al suo destino. Alla fine un'amico si riconosce nel momento del bisogno e i nostri fanno la cosa giusta aiutando il loro amico nel momento del bisogno e scacciando le iene, grazie al piano ideato da Timon. Infine l'intero branco si trasferisce nell'oasi senza predatori. Di conseguenza questo terzo film altro non è che il primo capitolo, ma approfondito della parentesi su come sono avvenuti gli incontri e su come i nostri tre amici hanno vissuto la vita.
Grafica
La grafica è rimasta la stessa dei due capitoli precedenti: i disegni e i colori sono sempre realistici ed autentici, segno di persistenza e perseveranza ben impostate. Le scene, le inquadrature sono semplici, ma efficaci e rendono l'immediatezza delle scene.
Colonna sonora
La colonna sonora è leggendaria, proverbiale con il tormentone principale e con altri motivi famosi, per conferire alla vicenda il suo carattere vivace, scherzoso, comico e festoso.
Personaggi
I personaggi sono semplicemente divertenti e buffi, primo fra tutti Timon, con la sua personalità oscillante tra le frecciatine, il sarcasmo e il pessimismo. Poi abbiamo Pumbaa, sempre pieno di dubbi e quindi dall'intelligenza che va ben oltre ciò che sembra e che sa ascoltare, quindi molto affine e in sintonia con il pensiero di Rafiki. Successivamente abbiamo Simba che sarebbe il vero protagonista della vicenda e il quale subisce una trasformazione radicale.
Insegnamenti
Il famoso detto Hakuna Matata, cioè senza problemi, può essere considerato come un vero ed autentico modo di pensare, essere, parlare, agire e vivere. I nostri amici evitano di pensare ai problemi e fanno in modo di sapersi adattare a ciò che la vita ha in serbo per loro. Ciononostante, comprendono a poco a poco che la vita dà tutto, ma dà anche delle responsabilità, obblighi e doveri nello spirito di amicizia, solidarietà e che quindi bisogna imparare (soprattutto Timon) ad ascoltare l'opinione, il punto di vista del prossimo.
Giudizio finale
Questo ultimo capitolo non è la fine di tutto, anzi è il preludio per la serie di avventure che il nostro duo si trova a dover affrontare. Quindi raccomando anche di vedere la serie "Le avventure di Timon & Pumbaa". Per il momento posso dire che questo film ha una certa originalità nella trama, soprattutto visto che i personaggi vogliono uscire dai loro schemi convenzionali.
Voto: 8,5
Introduzione
Hakuna Matata, ovvero "senza pensieri". Chi non vorrebbe una vita del genere, nessuna (pre-)occupazione, nessuna responsabilità, nessuna convenzione e nessuna costrizione, obbligo, dovere, l'Utopia perfetta, come descritto nell'omonimo saggio di Thomas More (dai noi anche noto come Tommaso Moro). Eppure sappiamo che la vita non funziona esattamente in questo modo.
Sinossi
Stanco di essere visto come la "suricata nera" del branco, Timon cerca la sua vita nel "cerchio della vita" e quindi, incoraggiato da Rafiki con l'espressione "Hakuna Matata", comincia il suo viaggio personale alla ricerca della propria felicità. L'impresa si rivela abbastanza ardua. Fortunatamente fa la conoscenza di Pumbaa e i due, a discapito delle apparenze, si aiutano l'un l'altro nel viaggio. I nostri due amici visitano posti incredibili e provano ad adattarsi, non senza attirare l'attenzione su sé. Pertanto, sono costretti a cambiare domicilio molto spesso per trovare infine la sistemazione dei loro sogni. Qui, il nostro duo scopre la propria felicità. Successivamente, il duo diventa un terzetto grazie all'incontro/salvataggio di Simba. I tre se la spassano alla grande, finché il destino e quindi le responsabilità non bussano alla palma dei nostri amici. Kala, l'amica d'infanzia di Simba, gli spiega la situazione alla rocca del leone, dove Scar ha usurpato il titolo di re a Mufasa, il padre di Simba, e ha stretto un'alleanza con le iene per il controllo dei territori adiacenti. Quindi Simba è chiamato ad assolvere ai suoi doveri e ad adempiere al suo destino in qualità di prossimo re e ripristinare l'onore perduto. Qui, il nostro duo Timon e Pumbaa, deve a questo punto prendere una decisione, se aiutare il loro amico o lasciarlo al suo destino. Alla fine un'amico si riconosce nel momento del bisogno e i nostri fanno la cosa giusta aiutando il loro amico nel momento del bisogno e scacciando le iene, grazie al piano ideato da Timon. Infine l'intero branco si trasferisce nell'oasi senza predatori. Di conseguenza questo terzo film altro non è che il primo capitolo, ma approfondito della parentesi su come sono avvenuti gli incontri e su come i nostri tre amici hanno vissuto la vita.
Grafica
La grafica è rimasta la stessa dei due capitoli precedenti: i disegni e i colori sono sempre realistici ed autentici, segno di persistenza e perseveranza ben impostate. Le scene, le inquadrature sono semplici, ma efficaci e rendono l'immediatezza delle scene.
Colonna sonora
La colonna sonora è leggendaria, proverbiale con il tormentone principale e con altri motivi famosi, per conferire alla vicenda il suo carattere vivace, scherzoso, comico e festoso.
Personaggi
I personaggi sono semplicemente divertenti e buffi, primo fra tutti Timon, con la sua personalità oscillante tra le frecciatine, il sarcasmo e il pessimismo. Poi abbiamo Pumbaa, sempre pieno di dubbi e quindi dall'intelligenza che va ben oltre ciò che sembra e che sa ascoltare, quindi molto affine e in sintonia con il pensiero di Rafiki. Successivamente abbiamo Simba che sarebbe il vero protagonista della vicenda e il quale subisce una trasformazione radicale.
Insegnamenti
Il famoso detto Hakuna Matata, cioè senza problemi, può essere considerato come un vero ed autentico modo di pensare, essere, parlare, agire e vivere. I nostri amici evitano di pensare ai problemi e fanno in modo di sapersi adattare a ciò che la vita ha in serbo per loro. Ciononostante, comprendono a poco a poco che la vita dà tutto, ma dà anche delle responsabilità, obblighi e doveri nello spirito di amicizia, solidarietà e che quindi bisogna imparare (soprattutto Timon) ad ascoltare l'opinione, il punto di vista del prossimo.
Giudizio finale
Questo ultimo capitolo non è la fine di tutto, anzi è il preludio per la serie di avventure che il nostro duo si trova a dover affrontare. Quindi raccomando anche di vedere la serie "Le avventure di Timon & Pumbaa". Per il momento posso dire che questo film ha una certa originalità nella trama, soprattutto visto che i personaggi vogliono uscire dai loro schemi convenzionali.
Voto: 8,5
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
"Il Re Leone 3: Hakuna Matata" è un bellissimo spin-off della storia completa di Simba e di tutti i suoi amici. In questo film Timon e Pumba, i già conosciuti e apprezzati "genitori adottivi" del leone più famoso di sempre, ci mostrano la loro storia e i retroscena delle loro vita prima dell'arrivo del loro nuovo amico Simba nel loro posto speciale. Timon è uno sradicato un po' speciale: non riesce proprio a vivere in armonia con il resto del suo branco perché a lui scavare non piace proprio e odia le iene più di chiunque altro. Alla fine, per un suo errore viene cacciato dal branco e stanco di sentirsi cantare da madre, amici e parenti "Una tana, scava una tana, e quando viene la iena scappa", canzoncina che vi rimarrà in testa per un giorno dopo la visione del film, decide di trovare la sua strada nel mondo cercando un posticino speciale e tranquillo tutto per lui, lontano dalle aride terre della savana e lontano da iene e parenti noiosi.
Si imbatte dopo molto vagare e svariati problemi nel famosissimo (e puzzolente) facocero Pumba, solo al mondo per via dei suoi problemi di flatulenze e mancanza di igiene. I due stringeranno subito un bellissimo rapporto d'amicizia basato sul fatto che entrambi sono soli e che insieme si divertono e si fanno compagnia. Il tempo per loro trascorre felice finché un giorno non avviene il famosissimo incontro con il piccolo Simba. I due decidono di accoglierlo con loro in quella piccola famiglia che avevano creato e lo crescono giorno dopo giorno a suon di "Akuna Matata", avventure, larve e insettoni colorati. Alla fine la leoncina Nala, ormai cresciuta e adulta, strappa Simba ai suoi amici per riportarlo ai suoi doveri di legittimo e futuro re, così i due lo seguono nella difficile impresa di cacciare Scar e riprendere il trono. Alla fine entrambi troveranno il loro degno posto nel nuovo regno di Simba e decideranno di rimanere con lui sotto la sua protezione.
La storia è molto bella, appassionante e divertente. Le canzoni e l'intera colonna sonora fanno compagnia allo spettatore per tutta la durata del film, sempre ben curate e mai al momento sbagliato. Trovo fantastiche le caratterizzazioni dei personaggi, come il branco di Timon e la sua mamma, e bellissime anche le ambientazioni del loro rigoglioso angolo di giungla. Il doppiaggio è perfetto e le battute non mancano mai di essere spiritose e divertenti. Questo spin-off è consigliato veramente a tutti, sia a chi ha già potuto apprezzare i film precedenti (bellissimi a mio avviso anche "Il re leone" e "Il regno di Simba") sia a chi si vuole avvicinare alla serie. Per essere un semplice spin-off, insomma, "Hakuna Matata" è riuscitissimo e ci fa apprezzare due personaggi davvero fantastici. Do al film un 9 e mezzo, e non un dieci solo perché della serie merita un dieci solamente "Il re leone", che secondo me è uno dei più belli, interessanti ed educativi film d'animazione di sempre. Ma "Il Re Leone 3: Hakuna Matata" è comunque un film meritevolissimo e interessante. Buona visione!
"Il Re Leone 3: Hakuna Matata" è un bellissimo spin-off della storia completa di Simba e di tutti i suoi amici. In questo film Timon e Pumba, i già conosciuti e apprezzati "genitori adottivi" del leone più famoso di sempre, ci mostrano la loro storia e i retroscena delle loro vita prima dell'arrivo del loro nuovo amico Simba nel loro posto speciale. Timon è uno sradicato un po' speciale: non riesce proprio a vivere in armonia con il resto del suo branco perché a lui scavare non piace proprio e odia le iene più di chiunque altro. Alla fine, per un suo errore viene cacciato dal branco e stanco di sentirsi cantare da madre, amici e parenti "Una tana, scava una tana, e quando viene la iena scappa", canzoncina che vi rimarrà in testa per un giorno dopo la visione del film, decide di trovare la sua strada nel mondo cercando un posticino speciale e tranquillo tutto per lui, lontano dalle aride terre della savana e lontano da iene e parenti noiosi.
Si imbatte dopo molto vagare e svariati problemi nel famosissimo (e puzzolente) facocero Pumba, solo al mondo per via dei suoi problemi di flatulenze e mancanza di igiene. I due stringeranno subito un bellissimo rapporto d'amicizia basato sul fatto che entrambi sono soli e che insieme si divertono e si fanno compagnia. Il tempo per loro trascorre felice finché un giorno non avviene il famosissimo incontro con il piccolo Simba. I due decidono di accoglierlo con loro in quella piccola famiglia che avevano creato e lo crescono giorno dopo giorno a suon di "Akuna Matata", avventure, larve e insettoni colorati. Alla fine la leoncina Nala, ormai cresciuta e adulta, strappa Simba ai suoi amici per riportarlo ai suoi doveri di legittimo e futuro re, così i due lo seguono nella difficile impresa di cacciare Scar e riprendere il trono. Alla fine entrambi troveranno il loro degno posto nel nuovo regno di Simba e decideranno di rimanere con lui sotto la sua protezione.
La storia è molto bella, appassionante e divertente. Le canzoni e l'intera colonna sonora fanno compagnia allo spettatore per tutta la durata del film, sempre ben curate e mai al momento sbagliato. Trovo fantastiche le caratterizzazioni dei personaggi, come il branco di Timon e la sua mamma, e bellissime anche le ambientazioni del loro rigoglioso angolo di giungla. Il doppiaggio è perfetto e le battute non mancano mai di essere spiritose e divertenti. Questo spin-off è consigliato veramente a tutti, sia a chi ha già potuto apprezzare i film precedenti (bellissimi a mio avviso anche "Il re leone" e "Il regno di Simba") sia a chi si vuole avvicinare alla serie. Per essere un semplice spin-off, insomma, "Hakuna Matata" è riuscitissimo e ci fa apprezzare due personaggi davvero fantastici. Do al film un 9 e mezzo, e non un dieci solo perché della serie merita un dieci solamente "Il re leone", che secondo me è uno dei più belli, interessanti ed educativi film d'animazione di sempre. Ma "Il Re Leone 3: Hakuna Matata" è comunque un film meritevolissimo e interessante. Buona visione!
Scordiamoci di considerarlo un classico, i seguiti Disney non reggono il confronto: "Il re leone" in particolare è finito nella top degli intoccabili di gran parte degli spettatori e ufficialmente per la Disney l'unico riconosciuto è "Bianca e Bernie 2", fatto ben prima di questa moda commerciale post-Walt.
Detto questo, i due protagonisti strappano sempre un sorriso. L'origine della loro conoscenza è ottima come punto di partenza e le musiche sono spensierate come ci si aspetterebbe. Il difetto di questo seguito è sconfinare oltre il ritrovamento di Simba, cosa che poteva, anzi, "doveva" essere il finale. Questo perché viene a mancare inevitabilmente la sorpresa pur vedendo i retroscena del primo film in chiave buffa. Momenti che oltretutto stonano nel delicato contesto, grazie ai parenti di Timon che finiscono per alleggerire, nel bene e nel male, anche la figura del mistico Rafiki. Era meglio dedicare loro un'avventura del tutto nuova, molto antecedente. Comunque nella sua atmosfera burlesca il seguito si può vedere senza rovinarsi il classico intramontabile che fu il primo e unico re leone; del resto questo seguito non raggiunge la vena demenziale della serie tv o dello special home video, in cui Pumba perdeva la memoria e cantava con l'amico "Stand by Me".
E tutto si può dire, tranne che "Il Re Leone III" non sia a stretto contatto con la sua origine. Visto con il giusto spirito esso può risultare tra i seguiti meno peggiori.
Detto questo, i due protagonisti strappano sempre un sorriso. L'origine della loro conoscenza è ottima come punto di partenza e le musiche sono spensierate come ci si aspetterebbe. Il difetto di questo seguito è sconfinare oltre il ritrovamento di Simba, cosa che poteva, anzi, "doveva" essere il finale. Questo perché viene a mancare inevitabilmente la sorpresa pur vedendo i retroscena del primo film in chiave buffa. Momenti che oltretutto stonano nel delicato contesto, grazie ai parenti di Timon che finiscono per alleggerire, nel bene e nel male, anche la figura del mistico Rafiki. Era meglio dedicare loro un'avventura del tutto nuova, molto antecedente. Comunque nella sua atmosfera burlesca il seguito si può vedere senza rovinarsi il classico intramontabile che fu il primo e unico re leone; del resto questo seguito non raggiunge la vena demenziale della serie tv o dello special home video, in cui Pumba perdeva la memoria e cantava con l'amico "Stand by Me".
E tutto si può dire, tranne che "Il Re Leone III" non sia a stretto contatto con la sua origine. Visto con il giusto spirito esso può risultare tra i seguiti meno peggiori.