My Home Hero

Un padre di famiglia che si deve sporcare le mani per proteggere sua figlia, scontrandosi anche con altri genitori, è un'idea di partenza che mi aveva intrigato, peccato che il tutto diventi un giallo con trovate degne del detective Conan e che tecnicamente sia tirato al risparmio. Tetsuo e sua moglie ispirano anche simpatia nella loro semplicità, invece la figlia Erika, vero motore della vicenda, è così antipatica che spesso mi sono chiesto perché il papà faccia di tutto per salvarla. Forse volevano creare un personaggio realistico, ma in realtà, nonostante l'atmosfera noir, tutto appare improbabile, dal comportamento delle altre persone coinvolte ai vari piani che Tesuo elaborerà per salvare la pellaccia. Mica è "Dangaronpa"!
Non aiuta neanche il comparto tecnico: i bei disegni del manga vengono eccessivamente semplificati e le animazioni potrebbero rubare il premio ciofeca alle prime puntate di "Dragon Ball Super". Invece l'opening "Ai no Uta" e la closing "Decided" mi sono piaciute, credo che le metterò in playlist.
Nonostante le buone premesse è l'anime che ho fatto più fatica a seguire in questa stagione primaverile.