Oceania 2
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione
Siete pronti a solcare di nuovo i mari per una nuova avventura? Siete pronti ad andare incontro al vostro destino e a diventare un tutt'uno con esso? Signore e signori, preparatevi a "salpare" per un viaggio che vi condurrà in posti sconosciuti e misteriosi, dove meraviglie oltre ogni immaginazione sono in attesa di essere scoperte. Questo è "Oceania 2", il seguito del già fortunato campione d'incassi "Oceania".
Trama e sviluppo
Vayana è ormai una ragazza adulta e si appresta a ricoprire il ruolo di capo della sua tribù. Sembrerebbe tutto sistemato, ma, come sappiamo, il destino ha la tendenza a complicare tutto. Infatti, Vayana ha una sorta di sogno/visione durante il rituale di passaggio e racconta ciò che vede; è tempo, quindi, per la nostra amica di salpare nuovamente alla ricerca di una misteriosa isola che secondo una leggenda sarebbe stata maledetta. Questa volta, però, non sarà sola. Tuttavia, per farcela, dovrà osare e rischiare di più, per trovare qualcosa che non sa dov'è.
Comparto grafico e sonoro
In ossequio al primo capitolo, la grafica di questa seconda avventura è rimasta in formato CGI, come a dimostrare la sua continuità e/o collegamento con esso, e quindi far capire che l'avventura non è finita e che anzi essa continua. I disegni e i colori sono semplicemente sgargianti e c'è un ottimo contrasto di luce e ombra, per sottolineare l'alternarsi delle diverse sfumature della trama e anche rimarcare meglio gli effetti speciali. Anche la colonna sonora è in parte rimasta invariata, per rimarcare l'atmosfera e sottolineare il profondo legame dei protagonisti con le proprie tradizioni, usanze e la propria cultura. Tuttavia, rimane fondamentale la presenza dell'orchestra, che rimarca ed esalta la parte di colonna sonora in stile polinesiano e crea un buon equilibrio.
Personaggi e stile narrativo
Ritroviamo i nostri principali protagonisti, Vayana, la sua famiglia e Maui, i quali rimangono ovviamente il perno centrale attorno a cui ruota tutta la vicenda. Anche qui abbiamo una narrazione lenta ma graduale e costante che permette allo spettatore di assaporare ogni singolo istante della vicenda, opportunatamente condita da battute ad effetto del semi-dio Maui, già colonna portante della storia precedente, che non smette di sorprenderci con il suo stile impareggiabile, dinamico ed effervescente, e si dimostra (insieme ovviamente a Vayana) il grande "trainatore" di questa storia. I personaggi nuovi sono simpatici, esprimono gioia, contentezza, ma presentano un po' di staticità rispetto ai nostri protagonisti, ad esempio gli accompagnatori di Vayana, mentre ad altri, come ad esempio Matangi, forse è stato concesso un tempo di apparizione di qualità eccezionale, per quanto concerne l'assolo in stile musical, ma non sufficiente dal punto di vista narrativo, poiché dopo la fine della storia di lei non si sa più niente (si spera che possa fare ritorno); altri personaggi del primo capitolo sono invece assenti, ed è un peccato, perché sarebbe stato bello rivederli, ma forse si può comprendere questa scelta di tralasciarli, poiché ciò avrebbe significato un dilungamento eccessivo della trama e avrebbe comportato anche una dispersione della trama decisamente inopportuna. Si spera che anche essi possano fare ritorno. Invece gli antagonisti, il grande mollusco e Nalo, sono abbastanza convincenti.
Messaggio
Il messaggio è molto "profondo" (perdonate la battuta): nella vita non bisogna mai fermarsi e/o arrendersi, e bisogna sempre cercare nuove vie e/o soluzioni per raggiungere i propri obiettivi; inoltre, bisogna provare e riprovare, perché a volte tutto quello che serve è un po' di perseveranza e persistenza. Allora e solo allora si scopre qualcosa che prima non si conosceva e si diventa una persona nuova, pronta per le nuove sfide della vita.
Giudizio finale
Un seguito avvincente che ci conduce alla scoperta di noi stessi nel lungo e difficile cammino della vita e del destino, ma che sa stupire e meravigliare con la sua verve versatile tra il comico, il drammatico e il grottesco, e sa intrattenere il pubblico.
Voto: 8,5
Introduzione
Siete pronti a solcare di nuovo i mari per una nuova avventura? Siete pronti ad andare incontro al vostro destino e a diventare un tutt'uno con esso? Signore e signori, preparatevi a "salpare" per un viaggio che vi condurrà in posti sconosciuti e misteriosi, dove meraviglie oltre ogni immaginazione sono in attesa di essere scoperte. Questo è "Oceania 2", il seguito del già fortunato campione d'incassi "Oceania".
Trama e sviluppo
Vayana è ormai una ragazza adulta e si appresta a ricoprire il ruolo di capo della sua tribù. Sembrerebbe tutto sistemato, ma, come sappiamo, il destino ha la tendenza a complicare tutto. Infatti, Vayana ha una sorta di sogno/visione durante il rituale di passaggio e racconta ciò che vede; è tempo, quindi, per la nostra amica di salpare nuovamente alla ricerca di una misteriosa isola che secondo una leggenda sarebbe stata maledetta. Questa volta, però, non sarà sola. Tuttavia, per farcela, dovrà osare e rischiare di più, per trovare qualcosa che non sa dov'è.
Comparto grafico e sonoro
In ossequio al primo capitolo, la grafica di questa seconda avventura è rimasta in formato CGI, come a dimostrare la sua continuità e/o collegamento con esso, e quindi far capire che l'avventura non è finita e che anzi essa continua. I disegni e i colori sono semplicemente sgargianti e c'è un ottimo contrasto di luce e ombra, per sottolineare l'alternarsi delle diverse sfumature della trama e anche rimarcare meglio gli effetti speciali. Anche la colonna sonora è in parte rimasta invariata, per rimarcare l'atmosfera e sottolineare il profondo legame dei protagonisti con le proprie tradizioni, usanze e la propria cultura. Tuttavia, rimane fondamentale la presenza dell'orchestra, che rimarca ed esalta la parte di colonna sonora in stile polinesiano e crea un buon equilibrio.
Personaggi e stile narrativo
Ritroviamo i nostri principali protagonisti, Vayana, la sua famiglia e Maui, i quali rimangono ovviamente il perno centrale attorno a cui ruota tutta la vicenda. Anche qui abbiamo una narrazione lenta ma graduale e costante che permette allo spettatore di assaporare ogni singolo istante della vicenda, opportunatamente condita da battute ad effetto del semi-dio Maui, già colonna portante della storia precedente, che non smette di sorprenderci con il suo stile impareggiabile, dinamico ed effervescente, e si dimostra (insieme ovviamente a Vayana) il grande "trainatore" di questa storia. I personaggi nuovi sono simpatici, esprimono gioia, contentezza, ma presentano un po' di staticità rispetto ai nostri protagonisti, ad esempio gli accompagnatori di Vayana, mentre ad altri, come ad esempio Matangi, forse è stato concesso un tempo di apparizione di qualità eccezionale, per quanto concerne l'assolo in stile musical, ma non sufficiente dal punto di vista narrativo, poiché dopo la fine della storia di lei non si sa più niente (si spera che possa fare ritorno); altri personaggi del primo capitolo sono invece assenti, ed è un peccato, perché sarebbe stato bello rivederli, ma forse si può comprendere questa scelta di tralasciarli, poiché ciò avrebbe significato un dilungamento eccessivo della trama e avrebbe comportato anche una dispersione della trama decisamente inopportuna. Si spera che anche essi possano fare ritorno. Invece gli antagonisti, il grande mollusco e Nalo, sono abbastanza convincenti.
Messaggio
Il messaggio è molto "profondo" (perdonate la battuta): nella vita non bisogna mai fermarsi e/o arrendersi, e bisogna sempre cercare nuove vie e/o soluzioni per raggiungere i propri obiettivi; inoltre, bisogna provare e riprovare, perché a volte tutto quello che serve è un po' di perseveranza e persistenza. Allora e solo allora si scopre qualcosa che prima non si conosceva e si diventa una persona nuova, pronta per le nuove sfide della vita.
Giudizio finale
Un seguito avvincente che ci conduce alla scoperta di noi stessi nel lungo e difficile cammino della vita e del destino, ma che sa stupire e meravigliare con la sua verve versatile tra il comico, il drammatico e il grottesco, e sa intrattenere il pubblico.
Voto: 8,5
"Oceania 2", sequel del primo "Oceania", è un film che ho visto al cinema insieme a mia figlia, ed è piaciuto a entrambi, inoltre il film è un successo al box office, sintomo che sta piacendo ovunque nel mondo, quindi l'idea della Disney di far uscire il film al cinema, e non solo sulla piattaforma streaming, è stata un'ottima idea.
"Oceania 2" è quello che io definisco un buon sequel, ed ora spiegherò il perché.
Questo nuovo capitolo ci riporta nel meraviglioso mondo di Vaiana, più matura e determinata che mai.
La Disney Animation ha confezionato un prodotto pregevole, creando un mondo visivo ricco e dettagliato. I colori vibranti, le animazioni fluide e i paesaggi mozzafiato fanno immergere completamente in questa nuova avventura.
La trama di "Oceania 2" è molto piacevole, e la si segue con attenzione dall'inizio alla fine. Vaiana è chiamata ad affrontare nuove sfide e a scoprire segreti nascosti del suo popolo. La sua crescita personale è palpabile e i suoi legami con gli altri personaggi si rafforzano. Tutti i personaggi, vecchi e nuovi, sono sviluppati in modo giusto, Vaiana per esempio è un'eroina forte e ispirante, e la sua lore dà molta profondità alla storia.
La colonna sonora è un altro punto piacevole del film. Le canzoni sono ben orecchiabili e si integrano perfettamente nella narrazione.
"Oceania 2" è inoltre un film che ha vari spunti narrativi, parla per esempio di coraggio, amicizia, scoperta di sé e rispetto per la natura. L'azione non manca mai e tiene incollati allo schermo fino all'ultima scena, e la storia ha anche momenti commoventi e toccanti.
Concludendo, come ho scritto all'inizio, "Oceania 2" è un buon sequel, un ottimo film per tutta la famiglia.
"Oceania 2" è quello che io definisco un buon sequel, ed ora spiegherò il perché.
Questo nuovo capitolo ci riporta nel meraviglioso mondo di Vaiana, più matura e determinata che mai.
La Disney Animation ha confezionato un prodotto pregevole, creando un mondo visivo ricco e dettagliato. I colori vibranti, le animazioni fluide e i paesaggi mozzafiato fanno immergere completamente in questa nuova avventura.
La trama di "Oceania 2" è molto piacevole, e la si segue con attenzione dall'inizio alla fine. Vaiana è chiamata ad affrontare nuove sfide e a scoprire segreti nascosti del suo popolo. La sua crescita personale è palpabile e i suoi legami con gli altri personaggi si rafforzano. Tutti i personaggi, vecchi e nuovi, sono sviluppati in modo giusto, Vaiana per esempio è un'eroina forte e ispirante, e la sua lore dà molta profondità alla storia.
La colonna sonora è un altro punto piacevole del film. Le canzoni sono ben orecchiabili e si integrano perfettamente nella narrazione.
"Oceania 2" è inoltre un film che ha vari spunti narrativi, parla per esempio di coraggio, amicizia, scoperta di sé e rispetto per la natura. L'azione non manca mai e tiene incollati allo schermo fino all'ultima scena, e la storia ha anche momenti commoventi e toccanti.
Concludendo, come ho scritto all'inizio, "Oceania 2" è un buon sequel, un ottimo film per tutta la famiglia.
Se parliamo di Disney e parliamo allo stesso tempo di sequel dei classici Disney, la prima cosa che viene in mente a molti nostalgici, me incluso, sono i "famosi" sequel direct to video realizzati con un budget minore rispetto ai classici, e destinati al mercato home video e al di fuori della collana "classici Disney", i cui i risultati erano assai altalenanti, con prodotti buoni o altri da dimenticare. Oggi le cose sembrano cambiate. La Disney ultimamente è finita in una situazione assai critica: tra licenziamenti, animatori sottopagati, decisioni discutibili e con gli ultimi classici che si son rivelati non solo deludenti in lato di qualità ma anche dei clamorosi flop, come i recenti "Strange World" e "Wish", la Disney, pur di assicurarsi guadagni facili, sembra puntare tutto sui sequel e ufficializzarli come prossimi classici Disney. Ma già in passato i risultati con questa strategia non furono proprio emozionanti: "Ralph Spaccainternet" (sequel di "Ralph Spaccatutto") e "Frozen 2: il segreto di Arendelle" si son rivelati grandi delusioni, ma ora è la volta di "Oceania 2" ("Moana 2"). Partito inizialmente per essere una serie TV, solo all'ultimo momento venne deciso di cambiarlo in un lungometraggio da mandare al cinema, con la sola motivazione dei produttori che dissero che era "troppo spettacolare". E questa motivazione basterà?
Vaiana (Moana) sta esplorando nuove isole, nella speranza di trovare altri popoli che siano connessi all'oceano. Durante la cerimonia dove verrà riconosciuta come la nuova "Tautai" riceve improvvisamente la visione del suo antenato Tautai Vasa, che le racconta di come Motufetu, l'isola che riuniva tutti i popoli delle rispettive isole, è stata fatta sprofondare dal malvagio Nalo, dio delle tempeste, e da allora nessuno è più connesso all'oceano e nessuno ha più trovato nuovi popoli, ed è solo una questione di tempo prima che l'intera popolazione polinesiana si estingua. Così Vaiana, assieme a un piccolo gruppetto, parte per una nuova avventura per ritrovare Maui e far riemergere l'isola di Motufetu.
Se avete visto il primo film e ora state vedendo questo, probabilmente si avrà una sensazione di deja vù, ed è veramente così: un viaggio tra gli oceani, un semidio da ritrovare, una maledizione da spezzare e qualche ostacolo da superare. Si nota fin da subito come tutto sia un riciclaggio del primo ottimo film, e quelle piccole aggiunte che offre purtroppo non danno molto sostegno nel rendere il film più fresco. Dimenticatevi di Vaiana e Maui e dei loro rispettivi cammini di crescita ed evoluzioni che li rendevano interessanti nel precedente film. Qui son solo due personaggi che non hanno più nulla da offrire né raccontare, se non quello di essere ridotti a due insulse parodie di sé stessi nel vano tentativo di farci ridere. I nuovi personaggi aggiunti non migliorano molto la situazione: Loto, eccentrica inventrice; Moni, esperto di miti e leggende e super-fan di Maui; Kele, burbero contadino, son tre personaggi troppo poco approfonditi che, sebbene riescano qualche volta ad essere d'aiuto per Vaiana e Maui, si limitano fin troppo a creare scenette comiche, ma molte di esse son fin troppo irritanti, e già non bastava aver reso irritanti Vaiana e Maui in questo film? Simea, sorellina di Vaiana e personaggio su cui nutrivo molti sospetti su quale ruolo avesse avuto, è alla fine un personaggio marginale con l'unico scopo di offrire soltanto pochi minuti di tenerezza, se ne poteva fare anche a meno. Infine Matangi. Diciamo solo che è proprio lei che ci fa capire come questo film avrebbe dovuto funzionare meglio come serie TV, poiché in questo film sembra avere un ruolo importante ed essere una sorta di minaccia per Vaiana e Maui, ma alla fine sembra non fare praticamente nulla di simile, mostrandosi troppo poco durante il film e senza nessuna informazione su di lei, un personaggio troppo vuoto e sprecato, ma se fosse stata una serie TV, sicuramente si avrebbe avuto l'occasione di scoprire qualcosa di più. Parlerei anche del ritorno dei Kakamora, ma anche loro hanno subito uno stravolgimento improvvisato.
Alla fine è fin troppo evidente come la trama del film, che non solo imita malamente il primo film, sembra aver il vizio di inserire a forza troppi eventi e troppe improvvisazioni, e tutto porta persino a un finale non solo fin troppo scontato ma anche senza alcun senso logico. C'è solo da dire che nel lato animazione gli scenari e i personaggi sono anche animati bene, ed è vero che ci son scene davvero spettacolari e mozzafiato, come il mollusco gigante e alcune scene finali, ma qui aggiungo comunque una frase che ripeterei in varie occasioni: delle buone animazioni e scene spettacolari a volte non bastano a rendere un prodotto di buona qualità.
"Oceania 2" alla fine è stata l'ennesima delusione da parte di Disney, rivelandosi una fiacca imitazione del primo ottimo film del 2016 con troppe scene forzate e personaggi mal gestiti. Dopo già i deludenti "Ralph Spaccainternet" e "Frozen 2", "Oceania 2" non ha fatto eccezioni, e se devo essere onesto, era fin troppo prevedibile che andasse così. Se fosse rimasta una serie TV, probabilmente avrebbe funzionato davvero.
Vaiana (Moana) sta esplorando nuove isole, nella speranza di trovare altri popoli che siano connessi all'oceano. Durante la cerimonia dove verrà riconosciuta come la nuova "Tautai" riceve improvvisamente la visione del suo antenato Tautai Vasa, che le racconta di come Motufetu, l'isola che riuniva tutti i popoli delle rispettive isole, è stata fatta sprofondare dal malvagio Nalo, dio delle tempeste, e da allora nessuno è più connesso all'oceano e nessuno ha più trovato nuovi popoli, ed è solo una questione di tempo prima che l'intera popolazione polinesiana si estingua. Così Vaiana, assieme a un piccolo gruppetto, parte per una nuova avventura per ritrovare Maui e far riemergere l'isola di Motufetu.
Se avete visto il primo film e ora state vedendo questo, probabilmente si avrà una sensazione di deja vù, ed è veramente così: un viaggio tra gli oceani, un semidio da ritrovare, una maledizione da spezzare e qualche ostacolo da superare. Si nota fin da subito come tutto sia un riciclaggio del primo ottimo film, e quelle piccole aggiunte che offre purtroppo non danno molto sostegno nel rendere il film più fresco. Dimenticatevi di Vaiana e Maui e dei loro rispettivi cammini di crescita ed evoluzioni che li rendevano interessanti nel precedente film. Qui son solo due personaggi che non hanno più nulla da offrire né raccontare, se non quello di essere ridotti a due insulse parodie di sé stessi nel vano tentativo di farci ridere. I nuovi personaggi aggiunti non migliorano molto la situazione: Loto, eccentrica inventrice; Moni, esperto di miti e leggende e super-fan di Maui; Kele, burbero contadino, son tre personaggi troppo poco approfonditi che, sebbene riescano qualche volta ad essere d'aiuto per Vaiana e Maui, si limitano fin troppo a creare scenette comiche, ma molte di esse son fin troppo irritanti, e già non bastava aver reso irritanti Vaiana e Maui in questo film? Simea, sorellina di Vaiana e personaggio su cui nutrivo molti sospetti su quale ruolo avesse avuto, è alla fine un personaggio marginale con l'unico scopo di offrire soltanto pochi minuti di tenerezza, se ne poteva fare anche a meno. Infine Matangi. Diciamo solo che è proprio lei che ci fa capire come questo film avrebbe dovuto funzionare meglio come serie TV, poiché in questo film sembra avere un ruolo importante ed essere una sorta di minaccia per Vaiana e Maui, ma alla fine sembra non fare praticamente nulla di simile, mostrandosi troppo poco durante il film e senza nessuna informazione su di lei, un personaggio troppo vuoto e sprecato, ma se fosse stata una serie TV, sicuramente si avrebbe avuto l'occasione di scoprire qualcosa di più. Parlerei anche del ritorno dei Kakamora, ma anche loro hanno subito uno stravolgimento improvvisato.
Alla fine è fin troppo evidente come la trama del film, che non solo imita malamente il primo film, sembra aver il vizio di inserire a forza troppi eventi e troppe improvvisazioni, e tutto porta persino a un finale non solo fin troppo scontato ma anche senza alcun senso logico. C'è solo da dire che nel lato animazione gli scenari e i personaggi sono anche animati bene, ed è vero che ci son scene davvero spettacolari e mozzafiato, come il mollusco gigante e alcune scene finali, ma qui aggiungo comunque una frase che ripeterei in varie occasioni: delle buone animazioni e scene spettacolari a volte non bastano a rendere un prodotto di buona qualità.
"Oceania 2" alla fine è stata l'ennesima delusione da parte di Disney, rivelandosi una fiacca imitazione del primo ottimo film del 2016 con troppe scene forzate e personaggi mal gestiti. Dopo già i deludenti "Ralph Spaccainternet" e "Frozen 2", "Oceania 2" non ha fatto eccezioni, e se devo essere onesto, era fin troppo prevedibile che andasse così. Se fosse rimasta una serie TV, probabilmente avrebbe funzionato davvero.