Suisei no Gargantia: Meguru Kouro, Haruka
Proseguono le avventure di Ledo e Amy a bordo della Gargantia, con questi due OAV, che riprendono la narrazione esattamente da dove si era conclusa. I personaggi rimangono fedeli alla serie e i protagonisti sono per lo più i soliti, eccezion fatta per Leema, che nel secondo episodio, quello forse più interessante, si troverà a capo di un complotto che mira a Ledo.
Anche l'ambientazione resta la solita, con lo sconfinato mare e i suoi abissi profondi e scuri, dove prosegue la ricerca dei manufatti creati dall'uomo prima dell'era glaciale che cambiò il pianeta Terra.
Bisogna anzitutto ammettere che i due OAV non introducono praticamente nulla di significativamente nuovo a quanto visto nella serie; questo, se vogliamo, non fa certo bene all'interesse dello spettatore, ma d'altra parte va detto che non mescola troppo le carte dell'opera principale, evitando di stravolgerla.
Resta certamente una buona occasione per immergersi nuovamente nella splendida atmosfera creata da un comparto grafico sempre notevole, con colori molto belli, un'animazione come di rado si vede, e la solita minuziosità con la quale sono rappresentati i personaggi e i fondali, quest'ultimi composti dalle grandissime imbarcazioni sulle quali si ergono gli edifici degli abitanti, arroccati l'uno sull'altro come a comporre una sorta di torri dall'aspetto instabile, ma certamente originale e affascinante.
Insomma, non aspettatevi nulla di troppo nuovo, né tantomeno di conclusivo da questi due OAV, altrimenti rimarrete delusi, ma certamente bisogna dire che la visione resta di fatto obbligatoria per coloro che hanno apprezzato la serie.
Anche l'ambientazione resta la solita, con lo sconfinato mare e i suoi abissi profondi e scuri, dove prosegue la ricerca dei manufatti creati dall'uomo prima dell'era glaciale che cambiò il pianeta Terra.
Bisogna anzitutto ammettere che i due OAV non introducono praticamente nulla di significativamente nuovo a quanto visto nella serie; questo, se vogliamo, non fa certo bene all'interesse dello spettatore, ma d'altra parte va detto che non mescola troppo le carte dell'opera principale, evitando di stravolgerla.
Resta certamente una buona occasione per immergersi nuovamente nella splendida atmosfera creata da un comparto grafico sempre notevole, con colori molto belli, un'animazione come di rado si vede, e la solita minuziosità con la quale sono rappresentati i personaggi e i fondali, quest'ultimi composti dalle grandissime imbarcazioni sulle quali si ergono gli edifici degli abitanti, arroccati l'uno sull'altro come a comporre una sorta di torri dall'aspetto instabile, ma certamente originale e affascinante.
Insomma, non aspettatevi nulla di troppo nuovo, né tantomeno di conclusivo da questi due OAV, altrimenti rimarrete delusi, ma certamente bisogna dire che la visione resta di fatto obbligatoria per coloro che hanno apprezzato la serie.
La serie "Suisei no Gargantia" aveva ottenuto un successo più che discreto, ma il finale aveva lasciato alquanto perplessi, visto che, di fatto, molte questioni rimanevano ancora aperte. Per ovviare a questa mancanza si è pensato di fare ben due OAV, della durata di circa cinquanta minuti, che raccontassero le vicende successive alla serie. Il tono è lo stesso: sereno e abbastanza spensierato, proprio come il mare che circonda la gigantesca Gargantia.
Certo, non c'è più il buon vecchio Chamber, il robot pensante di Ledo, ma tutti gli altri personaggi rispondono all'appello. Soprattutto Ledo e la bella Amy. I due protagonisti, infatti, stanno lentamente imparando a conoscersi meglio. La loro convivenza sulla Gargantia e la possibilità di vivere assieme più giornate di prima permette un'interessante evoluzione nel loro rapporto. Più caldo e affettuoso, più ricco di coccole e occhiate sfuggenti. Nemmeno la comparsa della biondina Reamer sembra veramente mettere in pericolo il loro rapporto.
Di fatto non ci sono più questioni o problemi da risolvere, e la vita continua in maniera pacifica, forse fin troppo. I due OAV mostrano chiaramente un'impostazione totalmente diversa. Se nel primo viene introdotto il nuovo personaggio e si cerca più che altro di fare una riassunto complessivo delle avventure passate, nella seconda parte, invece, la situazione si fa un pochino più movimentata.
Reamer non appare più come la piccola ragazzina sprovveduta e leggermente invaghita del protagonista, ma rivela un lato nascosto di sé. E soprattutto una strana missione, che sembra architettare alle spalle degli amici. Come personaggio non è male, ma, personalmente, credo che le manchi la scintilla finale, la qualità che rende un protagonista veramente eccellente. Nella prima parte è un pochino troppo di secondo piano, surclassata da questa tiepida relazione tra Ledo e Amy. Nella seconda, invece, in cui esplode letteralmente, non ha il tempo materiale per poter esprimersi nel migliore dei modi. Avviene tutto troppo in fretta.
Per quanto riguarda gli altri, invece, non cambia poi molto rispetto la serie. Alcuni personaggi rimangono totalmente anonimi, come ad esempio le due amichette di Amy, declassate a semplici spettatrici. Anche l'affascinante Bellows non trova lo spazio che merita, così come il nuovo capitano della Gargantia, Ridgett.
Gli unici che, forse, si evolvono in maniera particolare rispetto al passato sono la "piratessa" Rackage e il suo nuovo amore, il meccanico Pinion. Tra i due non è propriamente scoppiata la scintilla, visto che quest'ultimo non sembra gradire appieno l'attaccamento della donna, ma, una cosa è certa, le cose sono destinate a cambiare... o forse no.
La grafica è pressoché uguale al passato. Tuttavia non saprei dire se questa scelta è in sé positiva, oppure sarebbe stato meglio optare per qualche miglioramento. I colori sono ancora brillanti e luminosi, e i riflessi azzurri del mare baluginano sullo schermo, rendendo il tutto ancor più interessante.
Nonostante sia, almeno in principio, un anime mecha, non si riscontra alcun tono tipico del genere. Il classico grigiore, che accompagna le battaglie tra robot, viene qui abbandonato per lasciar spazio ad atmosfere calde e accoglienti, in una Terra post-apocalittica.
Belle le musiche, capaci di sfruttare al meglio i momenti più tranquilli e rilassanti, aumentando invece di tono quando la situazione si fa un po' più critica. Il doppiaggio è ben fatto, e non posso che apprezzare Kaito Ishikawa, lo stesso doppiatore di Tigrevurmud Vorn in "Madan no Ou to Vanadis" o Harutora Tsuchimikado in "Tokyo Ravens".
Concludo con una nota negativa. Il finale, seppur bello e interessante, non ci porta da nessuna parte. Succede qualcosa, che cambierà in parte la situazione e promette sviluppi futuri interessanti; ma, senza un continuo, il tutto appare troncato a metà. La storia potrebbe, e dovrebbe, continuare, anche perché i vari dubbi e misteri non sono ancora stati risolti. Ledo ha una patria abbandonata da ritrovare (o forse lei ritroverà il soldato disperso), il Continente minaccia strani piani d'attacco, la guerra spaziale non è affatto conclusa... Insomma, belli i due OAV, ma c'è bisogno di un vero finale, di un'altra serie, che chiarisca veramente le cose.
Voto finale: 7 e mezzo
Certo, non c'è più il buon vecchio Chamber, il robot pensante di Ledo, ma tutti gli altri personaggi rispondono all'appello. Soprattutto Ledo e la bella Amy. I due protagonisti, infatti, stanno lentamente imparando a conoscersi meglio. La loro convivenza sulla Gargantia e la possibilità di vivere assieme più giornate di prima permette un'interessante evoluzione nel loro rapporto. Più caldo e affettuoso, più ricco di coccole e occhiate sfuggenti. Nemmeno la comparsa della biondina Reamer sembra veramente mettere in pericolo il loro rapporto.
Di fatto non ci sono più questioni o problemi da risolvere, e la vita continua in maniera pacifica, forse fin troppo. I due OAV mostrano chiaramente un'impostazione totalmente diversa. Se nel primo viene introdotto il nuovo personaggio e si cerca più che altro di fare una riassunto complessivo delle avventure passate, nella seconda parte, invece, la situazione si fa un pochino più movimentata.
Reamer non appare più come la piccola ragazzina sprovveduta e leggermente invaghita del protagonista, ma rivela un lato nascosto di sé. E soprattutto una strana missione, che sembra architettare alle spalle degli amici. Come personaggio non è male, ma, personalmente, credo che le manchi la scintilla finale, la qualità che rende un protagonista veramente eccellente. Nella prima parte è un pochino troppo di secondo piano, surclassata da questa tiepida relazione tra Ledo e Amy. Nella seconda, invece, in cui esplode letteralmente, non ha il tempo materiale per poter esprimersi nel migliore dei modi. Avviene tutto troppo in fretta.
Per quanto riguarda gli altri, invece, non cambia poi molto rispetto la serie. Alcuni personaggi rimangono totalmente anonimi, come ad esempio le due amichette di Amy, declassate a semplici spettatrici. Anche l'affascinante Bellows non trova lo spazio che merita, così come il nuovo capitano della Gargantia, Ridgett.
Gli unici che, forse, si evolvono in maniera particolare rispetto al passato sono la "piratessa" Rackage e il suo nuovo amore, il meccanico Pinion. Tra i due non è propriamente scoppiata la scintilla, visto che quest'ultimo non sembra gradire appieno l'attaccamento della donna, ma, una cosa è certa, le cose sono destinate a cambiare... o forse no.
La grafica è pressoché uguale al passato. Tuttavia non saprei dire se questa scelta è in sé positiva, oppure sarebbe stato meglio optare per qualche miglioramento. I colori sono ancora brillanti e luminosi, e i riflessi azzurri del mare baluginano sullo schermo, rendendo il tutto ancor più interessante.
Nonostante sia, almeno in principio, un anime mecha, non si riscontra alcun tono tipico del genere. Il classico grigiore, che accompagna le battaglie tra robot, viene qui abbandonato per lasciar spazio ad atmosfere calde e accoglienti, in una Terra post-apocalittica.
Belle le musiche, capaci di sfruttare al meglio i momenti più tranquilli e rilassanti, aumentando invece di tono quando la situazione si fa un po' più critica. Il doppiaggio è ben fatto, e non posso che apprezzare Kaito Ishikawa, lo stesso doppiatore di Tigrevurmud Vorn in "Madan no Ou to Vanadis" o Harutora Tsuchimikado in "Tokyo Ravens".
Concludo con una nota negativa. Il finale, seppur bello e interessante, non ci porta da nessuna parte. Succede qualcosa, che cambierà in parte la situazione e promette sviluppi futuri interessanti; ma, senza un continuo, il tutto appare troncato a metà. La storia potrebbe, e dovrebbe, continuare, anche perché i vari dubbi e misteri non sono ancora stati risolti. Ledo ha una patria abbandonata da ritrovare (o forse lei ritroverà il soldato disperso), il Continente minaccia strani piani d'attacco, la guerra spaziale non è affatto conclusa... Insomma, belli i due OAV, ma c'è bisogno di un vero finale, di un'altra serie, che chiarisca veramente le cose.
Voto finale: 7 e mezzo