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Focasaggia

Episodi visti: 95/95 --- Voto 8
«Rurouni Kenshin» è un anime a cura dello studio di animazione Gallop sino all'episodio 66, per poi passare allo Studio Deen per gli ultimi, trasposizione di un manga scritto e disegnato da Nobuhiro Watsuki, dove ben si raccontano vicende di onore, spada e amore.

La storia si incentra sulle vicissitudini del samurai Kenshin Himura (personaggio che ricalca uno realmente esistito, Gensai Kawakami), caratteristico per possedere una sakabato, una katana con la lama sul dorso, che, deciso ad abbandonare il suo passato di assassino, promettendosi di non uccidere più nessuno, viaggia come vagabondo. Nei suoi viaggi incontra Kaoru Kamiya e decide per un breve periodo di tempo di stabilirsi nella sua città. Gli incontri e scontri di quei giorni saranno l'oggetto dell'anime.

La storia soprattutto ripercorre un'epoca, quella della fine dei nobili samurai durante la restaurazione Meiji, di grandi cambiamenti, a cui i vecchi samurai, gloriosi un tempo, faranno fatica ad adattarsi. In questo senso la storia verrà poi ripresa da diversi anime successivamente, ma in «Rurouni Kenshin» il tutto viene maggiormente approfondito.

Diversi gli elementi positivi, fra cui l'ambientazione dell'epoca e la psicologia dei personaggi: oltre a Kenshin, che con le sue doti di oratore convincerà molti nemici a smettere di battersi in duelli mortali, e alla dolce Kaoru, ben definiti e carismatici saranno Saitō Hajime (capitano della terza compagnia di Shinsengumi, altro personaggio realmente esistito) ma soprattutto Makoto Shishio.
Makoto, che sarà uno degli antagonisti principali della serie, è uno dei personaggi più affascinanti visti in un anime: non sarà il male, saprà amare, saprà insegnare a modo suo e riuscirà con la sua determinazione ad affascinare diversi uomini e donne più o meno forti, che diventeranno suoi seguaci, che dedicheranno a lui la propria vita. Ci saranno anche tanti altri personaggi, le loro storie verranno raccontate, ma al confronto con gli ultimi due citati risulteranno nettamente deboli.

Il punto debole della storia è il passaggio all'estremo opposto del protagonista, da assassino spietato a quasi l'innominabile redento di manzoniana memoria. Non uccidere in quel contesto, in quell'epoca, considerando la via della spada, rimane un concetto assoluto poco credibile; che riesca o meno nel suo intento lo vedrete seguendo l'anime, ma, anche se riuscisse, sarebbe solo grazie a un insieme di forzature per nulla reali. Oltre a ciò, debole risulta da parte del protagonista il suo rifiutare modi di ragionare diversi rispetto al suo (soprattutto in relazione ad alcune scelte di alcuni personaggi, tipo quella di Yumi Komagata), cercando sempre di imporre il suo pensiero agli altri.

Fra le varie opening, "2½", cantata da Makoto Kawamoto, è la più caratteristica anche come montaggio, mentre fra le tante ending "It's Gonna Rain", cantata da Bonnie Pink, con il suo "ciao" rimane impressa nello spettatore.

Per quanto riguarda le animazioni, si preferiscono quelle dello studio Gallop ("Kodomo no Omocha"/"Rossana" - "Yu☆Gi☆Oh!"), soprattutto quelle degli episodi dal 57 al 60, che rimangono di certo quelli curati maggiormente rispetto al resto. La storia verso il finale differisce di molto rispetto al manga, di cui consiglio la lettura.

In definitiva, a coloro a cui piace il periodo storico dei samurai, a coloro a cui piacciono scontri con la spada e storie d'amore ben strutturate consiglio la visione dell'anime e la lettura del manga, non vi deluderanno.

Saito

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Saito

Episodi visti: 62/95 --- Voto 10
Sono molti gli aspetti di quest'anime che mi hanno colpito particolarmente. In primis i personaggi, tutti ben caratterizzati e con i quali è difficile non empatizzare. In secundis la colonna sonora, adatta ad ogni situazione e che ben si confà al contesto dell'opera (alcune tracce sono da brividi). In background una storia davvero ben scritta, coinvolgente ed emozionante: coniuga infatti sapientemente momenti toccanti ("Kenshin, samurai vagabondo" è una delle pochissime serie animate che mi ha fatto scendere la cosiddetta "lacrimuccia"), drammatici ed esilaranti.
Ce ne fossero anime di questo calibro... specialmente negli ultimi anni, dove purtroppo, a mio avviso, tale profondità è andata ormai perduta.


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Arles86

Episodi visti: 95/95 --- Voto 8,5
Kenshin, un nome una garanzia. Appena finito l'anime, mi sono commosso. Non volevo che finisse.
Anche se l'ultima parte non era parte del manga, non era male. Però "Shishio's arc" è stato stupendo, uno dei migliori archi narrativi degli anime. "Rurou ni Kenshin" è un anime maturo, con tratti demenziali che non guastano, anzi lo fanno più scorrevole e piacevole. I personaggi sono ben caratterizzati, non c'è fanservice, e le scene di amore vero dei personaggi sono da prendere come esempio. La lista dei miei anime preferiti è arricchita da questo capolavoro.
Lo consiglio a coloro a cui piacciono gli anime con samurai e con molta azione, però non è il classico shounen, qui si combatte per gli ideali, per la felicità, per l'amore e le persone care. Le musiche sono super. Da vedere assolutamente, ragazzi!


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dawnraptor

Episodi visti: 14/95 --- Voto 5
Premetto che, avendo appena visto i 4 OAV di Memorie del passato, dopo aver visto una dozzina di questi episodi, probabilmente sono molto prevenuta.
Mi spiace immensamente, vista la media delle recensioni, mi aspettavo molto, ma molto di più.
Non so se dopo "Rurouni Kenshin" migliora, in fondo ne ho visto solo 14 episodi - tecnicamente 13 e mezzo, l'ultimo non sono riuscita a finirlo, quando il "chi me lo fa fare?" è diventato più forte del "magari migliora, se piace tanto un motivo ci sarà". Quello che so è che l'idea di guardarne 95 - 95! - puntate mi riempie di sgomento terrore. Ore e ore di tedio e ripetitività mi si allungano davanti agli occhi come lo spettro del pesto alla genovese, che sempre torna... Inconcepibile.
Capirei se "Rurouni Kenshin TV" fosse un anime degli anni '70/'80, ma è del '98.
I disegni sono molto carini e ben fatti, sì. Kenshin è simpatico quanto basta, ma niente di eccezionale, perché l'abuso del deformed è semplicemente troppo molesto per essere tollerato.

Trovo irritante la schizofrenia di Kenshin che passa dal tormento allo scherzo nel giro di un fotogramma. E capisco che ci sono i momenti tragici e i momenti leggeri, ma le situazioni sono sempre le stesse: per 14 puntate vedo arrivare il tizio grande grosso e prepotente di turno che fa un tanto chiasso e alla fine viene rimesso al suo posto. Ma va avanti così per 95 puntate? Se un percorso c'è, bisogna dire che per fare il primo passo se la prendono molto comoda. Sì, per la verità ci sono state alcune lezioncine moraliste, stiamo imparando che bisogna difendere i deboli, che uccidere è male, e che il protagonista in passato è stato un tantino cattivello. Però l'impressione che mi sono fatta è che si pensi che lo spettatore sia un po' debole di intelletto, perché queste lezioncine ce le hanno già ammonite in molte lingue, e siamo ancora alla casella di partenza.
Se poi penso che, come già detto da altri, più avanti ci sono decine di episodi di filler, potrei commettere gesti insani.
A questo punto, penso sia inutile commentare le musiche, o le ambientazioni, o la psicologia dei personaggi: tutto è rovinato da una caratterizzazione "piccola" e, al contempo, gonfiata in modo elefantiaco. "Rurouni Kenshin TV" avrebbe potuto essere qualcosa di indimenticabile, come i 4 OAV di Memorie del passato. Peccato.
Una menzione, però, la voglio fare: il doppiatore giapponese di Kenshin, chiunque sia, ha una voce da brivido. Quando è arrabbiato, te ne accorgi. Onore al merito.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 95/95 --- Voto 8
A partire dal gennaio del 1996 il capolavoro di Nobuhiro Watsuki, "Rurouni Kenshin", si mostra anche in TV e accompagna il Giappone in un lungo viaggio che durerà circa due anni e bisserà il successo di una saga che può a tutti gli effetti considerarsi un classico, che ancora oggi funge da modello e che, sempre oggi, andrebbe ripresa e rivalutata dalle nuove generazioni di un Paese come il nostro, quasi ancora 'ignaro' (ahimè) della rilevanza di un colosso di tale portata. Colpa forse di un concetto d'animazione talmente legato alla tradizione da rientrare, per molti, in un genere 'di nicchia': un genere che non fa né del fan service, tantomeno di sotto-trame straripanti di personaggi e avvenimenti via via riciclati, il suo punto di forza, che è invece qui impiantato nell'essenza genuina e incontaminata dei suoi elementi, e allo stesso tempo nella profondità dei personaggi e delle situazioni. Se la semplicità e l'eleganza sono spesso considerate due delle fondamentali qualità estetiche della cultura giapponese fin dai tempi antichi, "Rurouni Kenshin" ha la capacità di reintegrare tali canoni in una sceneggiatura perfetta, che ammalia senza strafare, che rende la visione fruibile quanto l'immersiva lettura di un romanzo. E in effetti "Kenshin", incentrato sul racconto di rivolte sanguinarie, di macchinazioni politiche, di gesta eroiche e di faide, ma ammorbidito da aneddoti timidamente romantici, venato di umorismo candido, e infine edificato su una valida riproduzione storica, risalente al periodo Meiji (diciannovesimo secolo), che ne riprende non solo episodi di cronaca, ma anche aspetti sociali della quotidianità, potrebbe benissimo accostarsi a un lungo e accurato monogatari.

E a proposito di longevità, i novantacinque episodi che compongono la serie, pur mantenendosi su un'ottima media complessiva, si possono dividere in vari tronconi più o meno considerevoli. Il picco si raggiunge probabilmente verso i tre quarti dell'anime (epilogo della saga di Shishio Makoto), mentre è forse proprio nell'ultima parte che si avverte la difficoltà degli autori di chiudere l'opera senza poter più attenersi al fumetto, allora incompleto.
A non sentire affatto il peso di cotanti episodi, è piuttosto il comparto tecnico, che mai subisce l'ombra di un minimo calo o alterazione, neanche quando, dall'episodio 66 in poi, lo studio Gallop passerà la staffetta a quelli della Deen.
"Rurouni Kenshin" presenta una cura grafica imperitura che non ha niente a che vedere con le animazioni scarne, con la piattezza di un design scadente e con le scenografie inesistenti dei suoi odierni 'simili', cui siamo ormai abituati a 'giustificare' se composti da un elevato numero di puntate. La ciliegina sulla torta è offerta da Noriyuki Asakura, artefice di una colonna sonora memorabile, che incorpora motivi di vario genere, dando ovviamente maggiore attenzione alla tradizione.

Ad armonizzare il tutto con una regia accorta che appare ancora oggi moderna e addirittura irraggiungibile nella rappresentazione di certi combattimenti, è il lavoro di Kazuhiro Furuhashi, che si occuperà, ancora, della direzione degli splendidi OAV dedicati ai primi e agli ultimi anni di vita del samurai dai capelli scarlatti.
Ciò che mi resta da fare è consigliare caldamente la visione di questo capitolo fondamentale della storia dell'animazione giapponese, un'avventura che saprà allietarvi e avvincervi con l'atmosfera impareggiabile del Sol Levante ottocentesco e con il carisma dei suoi protagonisti.


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ianusdeum

Episodi visti: 95/95 --- Voto 10
Ormai tutto quello che c'era da dire riguardo la direzione tecnica dell'anime (trama, charcter design, musiche, animazioni, etc) è stato detto e non penso di poter aggiungere altro a quello che hanno detto gli utenti prima di me. Darò solo il mio giudizio.

Sarà perché mi piacciono gli anime anni '90, sarà perché mi piacciono le storie con i samurai a sfondo storico, ma io ho letteralmente adorato quest'anime. Secondo me l'aspetto migliore dell'anime è senza dubbio rappresentato dalle musiche: potrei rivedere 95 puntate solo per le musiche.
La trama ti coinvolge e, pur essendo complicata, rimane comunque semplice da seguire. I personaggi sono caratterizzati così bene da sembrare reali, specialmente le figure del protagonista e di Sano.

Quest'anime mi ha "proiettato" all'interno della storia, mi ha appassionato come non pochi; all'inizio lo schivavo a causa dei 95 episodi, ma poi mi sono pentito amaramente di averlo ignorato: l'anime ci mette poco a decollare, infatti dopo appena 7-8 puntate diventa stupendo. C'è da dire che la trama perde un po' verso la 85 (dalla 65 in poi sono tutti filler, se non mi sbaglio), ma verso la fine si rialza.

L'unica cosa che mi dispiace è che si sa poco del passato del protagonista, però almeno ci sono gli OAV (il capitolo del tempo è un capolavoro), però l'anime rimane comunque sia godibile.
Per me è un Capolavoro con la C maiuscola.

Marasto76

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Marasto76

Episodi visti: 95/95 --- Voto 9
Dare un voto a questo anime è difficile. Direi però che 9 è il voto giusto per dare degna memoria ad uno degli anime fine anni '90 più belli, complessi e avvincenti.
Delle tre saghe proposte dell'anime, le prime 2 seguono il manga fedelmente. La terza parte, completamente filler, è gradevole, anche se per molti aspetti non dà e non rende giustizia ai personaggi. Ma i primi 62 episodi sono veramente ottimi nel complesso.
La storia inizialmente non decolla come trama, ed introduce i personaggi mano a mano, presentando avventure sparse senza un vero filo logico conduttore, e questo potrebbe allontanare inizialmente qualcuno dalla visione. Consiglio di rimanere ben saldi alla poltrona, poiché dall'inizio del capitolo di Kyoto è letteralmente impossibile staccarsi dallo schermo! Un anime che unisce sapientemente momenti di memorabile dolcezza e allegria a spettacolari combattimenti, senza mai tralasciare (per quanto possibile) l'aspetto psicologico dei personaggi. Alcuni scontri vanno oltre. Le musiche si intonano perfettamente, creando suspense ed emozione.
La realizzazione tecnica è di prim'ordine, considerando anche il periodo e i personaggi sono ottimamente animati e caratterizzati.
Assolutamente da vedere e gustare appieno.


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Franzelion

Episodi visti: 30/95 --- Voto 8
<i>"Sono un samurai vagabondo, e ancora una volta...vagabonderò"</i>

Rurouni Kenshin TV è la storia di un'epoca, è la storia di un uomo, è la storia di un samurai. E' una storia di vita, sentimento, orgoglio, ideali e molto altro. E' un anime quindi ricco di molti valori e contenuti, che vengono affrontati in maniera profonda e articolata e, soprattutto, mai banale.
La trama ci mette un po' per ingranare (una ventina di episodi) quindi non demordete subito perché ne vale veramente la pena di vedere quello che è forse, tecnicamente, il miglior shounen di combattimento mai esistito (parlo proprio a livello di scontri, ma anche di personaggi: una caratterizzazione originale e completa sotto ogni punto di vista).
Quindi la vera storia inizierà (e si concluderà) con la saga di Shishio, cioè fin dove ho visto io, perché poi ci sono solo una trentina di episodi fillers, per i problemi che ci furono quando l'adattamento animato raggiunse i capitoli pubblicati del manga e quindi non si riuscì a stare al passo con l'omonima versione cartacea. Insomma, ne ho visti solo un paio di essi e anche quelli sono stati ottimi, ma per il momento non voglio proseguire la visione, per non rovinarmi lo splendido ricordo che ho di quest'anime e per non inficiare il relativo giudizio. Penso comunque che anche i fillers siano all'altezza di mantenere la media del 10.

Viene spontaneo fare il confronto col manga e, a sorpresa di tutti, la versione animata per una volta non risulta affatto inferiore, anzi, certe situazioni nell'anime rendono di più, riescono ad essere più toccanti grazie alle bellissime musiche (che non sono cosa da poco), e anche i combattimenti sono tutti più gradevoli e facili da seguire. Ciò avviene poichè nelle scene d'azione del manga l'autore, per creare effetti particolari, crea una gran confusione e le azioni più che guardarle, a volte, bisogna decifrarle.
Tecnicamente è superlativo, sia per quanto riguarda la regia, le animazioni e i disegni. In questo caso mi viene spontaneo fare un paragone con altro anime dello stesso anno ("Trigun") e i disegni di Kenshin risultano decisamente superiori, senza presentare mai sbavature di alcun genere.

Se volete mettere la ciliegina sulla torta poi guardatevi anche gli OAV che narrano il prologo e l'epilogo della serie e che sono superiori all'anime, sia al livello di contenuti che di disegni.
Se avete tempo e pazienza di guardarvi almeno questi primi sessanta episodi sappiate che ne vale assolutamente la pena.
Difetti? Mah, forse solo un paio di scontri secondari fra gli amici di Kenshin e le dieci spade, che presentano conclusioni non molto credibili (ma sto comunque cercando il pelo nell'uovo, eh).

Kenshin Himura Battosai: un nome una garanzia, andate sul sicuro dunque. Ho messo "episodi visti 30", ma il numero preciso non lo ricordo; so solo che ho visto la prima quindicina, ossia gli episodi che vanno dal 57 al 67, e qualche spezzone qua e là per vedere come i momenti migliori del manga (sia di combattimento che non) fossero stati trasposti nella versione animata. Con egregi risultati, come ho già detto.
p.s. Per approfondimenti potete leggere anche la mia recensione sull'omonimo manga.

Oksek

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Oksek

Episodi visti: 62/95 --- Voto 10
Rouruni Kenshin! Se ci fosse un voto superiore a 10 quest'anime lo meriterebbe a pieno.
Non mi sono mai imbattuto infatti in opera migliore di questa, una delle poche in grado di farmi appassionare come neanch’io avrei mai immaginato. Merito anche della fedeltà al manga di Nobiro Watsuki!

I punti forti di quest'anime sono molti e di svariato tipo.

Iniziamo dalla musica che è veramente incantevole, scandita spesso dalle note di violini e di altri numerosi strumenti che, grazie ad un montaggio e una costruzione scenica davvero stupefacente, riescono a valorizzare le immagini e le situazioni all'interno dell'anime. Vi capiterà di ascoltare musiche logoranti nei momenti più drammatici, vitali ed energiche durante i combattimenti, entrambe saranno in grado di tenervi col fiato sospeso fino alla fine. Tra i brani, che è possibile reperire da you tube, molto belli sono "Departure", il brano principale e "Last Wolf Suite", l'ultimo ululato del lupo.

Per quanto riguarda la regia, come si può evincere da quanto scritto sopra, essa riesce a trarre il massimo possibile dalla storia di Keshin, riuscendo a creare uno straordinario equilibrio tra scene d'azione, scene drammatiche e scenette comiche distensive, che ,qualora sono presenti, non fanno altro se non evidenziare le caratteristiche dei personaggi e non influiscono quindi negativamente sull'opera.

La trama è articolata, ma allo stesso tempo semplice da seguire.
Non ci sarà mai un momento in cui vi troverete smarriti.
Nonostante il numero dei personaggi e degli avvenimenti sia elevato infatti, la forza narrativa dell'anime non lascerà in voi il minino dubbio.
La solidità della storia inoltre è supportata dalla fantastica concezione degli scontri che rispetto a molti cartoni può essere considerata rivoluzionaria!
Ogni personaggio che combatte infatti è prima di tutto umano.
Lo stesso protagonista, pur avendo una forza e una maestria eccezionale nel manovrare la spada si ritrova spesso in difficoltà ed è messo alle corde dagli avversari , non solo dalla forza di questi ultimi, ma spesso dalla mancata conoscenza delle loro abilità.
Ecco dunque che il combattimento assume caratteristiche verosimili, perché l’avversario, di qualunque avversario si tratti, forte o debole, è in grado di uccidere chi ha di fronte, senza la superiorità schiacciante presente in certi anime (Dragon ball ad esempio ) in cui più che a un combattimento si assiste ad una “gara” per stabilire chi ha il livello più alto di energia.
Ho detto verosimile, questo non significa che i personaggi non mostrino tecniche al di fuori del comune, ma che, pur facendolo, queste vengano sempre spiegate in qualche modo. La vittoria inoltre spetta a colui che riesce a svelare i segreti dell’avversario, in un scontro fisico, ma anche mentale e psicologico che quindi eleva di gran lunga il combattimento.
Spesso si ha una vera e propria partita a scacchi tra i due avversari che simboleggiano a volte anche due ideologie avverse l’una con l’altra su cui alla fine prevale quella più forte. Esempi di ciò sono gli ultimi quattro combattimenti della serie di Shishio che a mio parere sono dei veri capolavori.

Dalla trama agli scontri passiamo poi ai personaggi, sui quali veramente non vi può essere nulla da ridire.
Caratterizzazione ottima e mancanza assoluta di banalità.
Ognuno mantiene le sue prerogative senza mai negare se stesso. Tuttavia vi sono anche delle evoluzioni all’interno dei personaggi, in alcuni casi vere e proprie conversioni dell’animo che affascinano per la loro bellezza e la loro profondità.
I rapporti affettivi tra i protagonisti sono sempre verosimili e non presentano alcuna pateticità o forzatura. Sono descritti in modo altamente poetico ed elegante sfruttando uno stile puramente giapponese.

Il personaggio più affascinante e complesso e senza ombra di dubbio Kenshin:
un uomo che diventa un guerriero al fine di proteggere i deboli, ma che troppo tardi si rende conto di non saper rendere felici gli altri, ne quanto mai se stesso. Un assassino macchiato del sangue di innumerevoli vittime che sceglie di redimersi e fare ammenda delle proprie colpe imboccando la via del samurai vagabondo che con la sua lama invertita, non in grado di uccidere, aiuta chi ha bisogno del suo aiuto, senza mietere altre vittime.
Kenshin ha delle qualità uniche per un eroe: è umile, ma è forte perché combatte per i propri ideali. E’ gentile e sa essere spensierato, anche se nel suo cuore alberga ancora l’ombra della violenza. E’ saggio e riconosce i propri errori.
E’ semplice nonostante niente di se stesso lo sia.
Un eroe atipico dunque, che colpisce per la sua completezza e la capacità di sembrare reale.

Tuttavia non è solo, ma è accompagnato da numerosi altri personaggi disposti tutti intorno alla sua figura, chi come alleato, chi come avversario.
Ciascuno di loro riesce a conquistare lo spettatore, soprattutto alcuni avversari come Anji, Soujiro e il grande Shishio. Descriverli tutti sarebbe davvero faticoso e poi il piacere di scoprirli sta nel guardare l’anime in prima persona, quindi non vado oltre nella descrizione dei personaggi.

Un ultima cosa che volevo mettere in risalto è la mancanza di una rigida distinzione tra bene e male in quest’anime.
I protagonisti di questa storia infatti combattono sempre seguendo una loro verità e nessuno di loro viene definito alla fine “cattivo”, nemmeno da quelli che noi sappiamo essere i buoni. “Ognuno deve trovare da solo la sua verità”, questa frase di Kenshin racchiude il messaggio dell’anime. Tutti coloro che si battono per i propri ideali vengono riconosciuti per questo, sia nella loro malvagità, sia nel loro essere buoni, perché alla fine l’importante è combattere. Nel caso di Kenshin combattere per vivere, questa la verità del samurai vagabondo nonché insegnamento del suo maestro.

Per concludere volevo ringraziare Animeclick e coloro che hanno già recensito Kenshin, perché senza quelle recensioni non avrei mai visionato questo magnifico anime.


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Tenshi

Episodi visti: 95/95 --- Voto 10
Prima di dare il mio commento all'anime descrivo brevemente la storia.
Il protagonista è Himura Kenshin, un samurai che ha partecipato attivamente alla fase di passaggio dalla caduta dello Shogunato alla restaurazione dell'Imperatore, aprendo le porte alla modernizzazione del Giappone (seconda metà del 1800). Ed in quel periodo partecipare attivamente, per un samurai, significava eliminare gli avversari. Con un passato da Assassino Leggendario, Kenshin si ritrova, anni dopo, ad affrontare varie vicende, con l'ideale di salvare il maggior numero di persone possibile con la sua sakabatou (katana con lama rovesciata) ma senza uccidere più nessuno.
È qui che tutto inizia e durante il suo cammino conoscerà tante persone che integrano la storia in modo fantastico, lo aiutano ad affrontare i fantasmi del passato e arricchiscono l'evoluzione del personaggio.
Il tutto contornato da una colonna sonora a dir poco meravigliosa.
Se non si fosse ancora capito, Kenshin è il mio anime preferito in assoluto. Una storia avvincente ed emozionante realizzata all'interno di un contesto storico reale e che ha segnato fortemente la storia del Giappone.
Un Samurai che vive in tutto e per tutto con la sua katana per il bene degli altri.
Se piace il genere non puoi fare a meno di appassionarti a Kenshin, alla sua storia, ai suoi amici, al suo modo di vivere ed ai suoi ideali.
E anche se con l'episodio 62 si conclude l'arco narrativo che segue la storia scritta nel fumetto, quindi diciamo quella "ufficiale" dell'autore, ho apprezzato moltissimo anche gli episodi successivi considerati filler.
A mio parere s'integrano molto bene nella storia originale e un vero appassionato di Kenshin non può non vederli.
Certo non coinvolgono tutti allo stesso modo, alcuni sono sono stati creati solo per divertire altri sono molto seri, ma è stato così anche negli episodi tratti dal manga.
Perché Kenshin secondo me è così: serio nei momenti che lo richiedono e divertente nel resto, e quello che ho davvero apprezzato in questo anime è la capacità che ha di allentare la tensione con momenti divertenti che nulla tolgono alla suspense delle storie serie. Inoltre, penso che chi ha amato Kenshin nella sua interezza e non solo per la forza e l'azione delle storie più esplosive, non può perdersi ben 33 episodi che sono sempre e comunque storie del Kenshin che abbiamo conosciuto e amato.

MauroFiore

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MauroFiore

Episodi visti: 64/95 --- Voto 10
<b>[recensioni accorpate - Moderatore]</b>

Voto 10: fondamentalmente perché mi ha provocato molte emozioni.
I personaggi sono caratterizzati alla grande, la regia è stupenda (anche se non c' è molto di originale, le scene vengono proposte con uno stile eccezionale), la colonna sonora è all'altezza (alcuni motivi sono bellissimi oltre che perfetti per sottolineare l' atmosfera), i disegni e l' animazione ottimi. E poi la storia è coinvolgente al massimo. Non so che darei pur di vedere come continua. Ah... quasi dimenticavo... Kenshin è uno dei personaggi che più mi piace tra tutti quelli degli anime che ho visto.

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Come in tutte le valutazioni di un anime, conta molto il gusto soggettivo. E Rurouni Kenshin è stata una serie che ha soddisfatto a pieno il mio palato.
Premetto che il mio giudizio si riferisce alle prime 62 puntate, che sono quelle che portano avanti la storia del manga (delle successive 33 ne ho guardato solo 2, neanche tanto belle tra l' altro, ma essendo filler che non sviluppano ulteriormente la storia, si può scegliere se guardarle o meno).
Per le prime 62, se escludiamo qualche episodio iniziale, e soprattutto da quando la trama entra nel vivo, Kenshin ha saputo attaccarmi allo schermo e regalarmi forti emozioni. Il motivo per cui mi è piaciuto è fondamentalmente la qualità con cui viene raccontata la storia. Questa non è molto articolata o incredibilmente originale, ma i tempi con cui intervengono i personaggi e nei quali si verificano gli eventi sono perfetti. Kenshin, per esempio, fa sempre la cosa giusta al momento giusto.
Altra qualità della narrazione è che viene esaltata dalla regia. Non essendoci grandi colpi di scena o una profondità eccessiva e tediante, l' attenzione è posta nel mostrare le scene d' azione in modo esaltante. Kenshin non fa niente di nuovo forse, ma lo fa spesso meglio di altri.
E alcuni momenti (soprattutto nella seconda parte dell' anime) raggiungono l' apoteosi grazie ad un altro elemento di spicco della serie: la splendida colonna sonora. In alcuni combattimenti (ma non solo in questi) la perfezione con cui combaciano le immagini e la musica, crea situazioni con un incredibile impatto scenico.
Poi a me piacciono i personaggi e la loro caratterizzazione. Non dico tutti, ma molti sono davvero interessanti... e Kenshin è un protagonista che mi soddisfa.
Di pecche se ne potrebbero anche trovare: alcuni comportamenti di Himura non sono proprio coerenti, l' ostinazione di certi suoi atteggiamenti può dare fastidio (anche se non è stato il mio caso), l' esito di un paio di battaglie è stato meno emozionante ed esplosivo delle restanti e non mi hanno coinvolto più di tanto i combattimenti di Yahiko, Kaoru e compagnia bella (ma si parla di un paio di puntate in tutto).
Rimane il fatto che, secondo il mio giudizio, queste piccole pecche non scalfiscono minimamente il valore complessivo di quest'opera. Certo bisogna valutare se si è tipi da storie simili, ma siccome io lo sono, Kenshin mi ha fatto vivere dei momenti esaltanti.

mark

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mark

Episodi visti: 51/95 --- Voto 10
Personalmente l'anime di Kenshin è di sicuro tra i migliori degli anni '90. La trama, i personaggi e l'animazione, con qualche caduta in alcuni episodi, sono tutti ben realizzati. Basti vedere la parte finale dell'episodio 31, l'addio tra Kenshin e Kaoru è secondo me tra le migliori scene romantiche mai realizzate in un anime, la musica e l'atmosfera che sono riusciti a creare è straordinaria, un capolavoro. Anche gli episodi con sceneggiatura originale sono stati ben strutturati, di sicuro molto meglio di quelli di Naruto, tanto per fare un paragone, che sono davvero orrendi.
Cosa aspetta la Dynit a portare l'anime in Italia dopo aver distribuito gli OAV e il film? Consiglio vivamente la visione di questa serie specialmente a coloro che hanno amato il manga, non vi deluderà!

dlldat

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dlldat

Episodi visti: 50/95 --- Voto 10
Com'è possibile che nessuno l'ha ancora portata in Italia questa serie? E' bellissima: coinvolgente... appassionante... fatta benissimo. Le musiche sono bellissime e perfette, i personaggi sono belli e ognuno è diverso dall'altro, la storia è avvincente. Dovete guardarlo. Le prime 38 sono in italiano... dopo fortunatamente per me (che sono di origini) le ho viste coi sottotitoli in francese. Consiglio di vedere La serie, il film, Memorie del passato e poi 'Capitolo del Tempo'. Non vedo l'ora di vedere i restanti 45 episodi.

the last wizard of the century

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the last wizard of the century

Episodi visti: 48/95 --- Voto 10
Per che ama la spada, chi non ha mai visto un anime che tratta di samurai, per chi piace la storia giapponese e per altri che non mi vengono in mente, io consiglio assolutamente di vedere kenshin. L'ambientazione è stupenda (è ambientato nel giappone dell'era meiji)e il protagonista è praticamente perfetto (di animo estremamente gentile, ma all'evenienza si può trasformare in un assassino ^_^). Le puntate non sono necessariamente collegate tra loro, anche se si distinguono delle storie "principali" che durano diverse puntate. Il numero delle puntate è giusto (nè infinito, ma nemmeno corto). Una cosa importante però va detta: per apprezzare questo anime, bisogna vedere assolutamente prima la serie tv, e non le memorie del passato, nè il film (che secondo me sono solo per i fan di kenshin assetati della voglia di conoscere tutta la sua vita, dalla nascita alla morte ^_^). In conclusione, per me kenshin è imperdibile (ma penso che non si potrà mai adattare adeguatamente in italiano -_-)

 a4p|Kal-El

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a4p|Kal-El

Episodi visti: 15/95 --- Voto 10
Akit0 è un grande!
Finalmente è arrivata anche in lingua italiana una tra le piu belle storie di samurai uscite negli ultimi anni. Personaggi carismatici, musiche perfette e "subbaggio" al limite della perfezione rendono questa serie tra le piu complete attualmente in circolazione. Chi ha letto il fumetto non puo non seguire questa serie fino alla fine dato che arriverà sicuramente ad essere completata e visto che in Italia non si sa se e quando arriverà è arrivata proprio nel momento del bisogno (almeno per me e penso per tutti i lettori star comics dato che la cercavo da una vita). Il ritmo con cui Mr. Akit0 sta facendo uscire gli episodi è un qualcosa di strabiliante, potremo davvero gustarcela tutta senza la paura di un suo ritiro (magari altri gruppi fossero veloci come lui).
Grazie Akit0 per lo splendido lavoro che TU DA SOLO stai facendo e continua cosi.
Fedele fino alla fine! LoL ^_^

hibiki

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hibiki

Episodi visti: 95/95 --- Voto 10
Kenshin Himura, l'assassino Battousai, ha commesso numerosi omicidi alla fine dell'era Tokugawa per conto degli Ishin Shishi (imperialisti) di Kyoto, allo scopo di creare un nuovo ordine sociale, più giusto e che tutelasse maggiormente i deboli..
A dieci anni dall'inizio dell'era Meiji Kenshin, deciso a non uccidere più e desideroso di redimere i suoi peccati, vagabonda per il Giappone e servendosi di una spada a lama invertita (che non può ferire mortalmente i suoi avversari) e delle sue strabilianti capacità come spadaccino della scuola Hiten Mitsurugi cerca di proteggere i deboli con cui viene a contatto nel suo vagabondaggio. Nel primo episodio della serie Kenshin incontra Kaoru e decide di fermarsi temporaneamente ad aiutarla a risollevare le sorti della sua scuola di kendo.. Parte così l'avventura di Kenshin narrata nell'anime la cui visione mi sento di consigliare a tutti... purtroppo in Italia non esiste una versione ufficiale, io ho dovuto vederlo interamente in inglese.. splendido!!!