Yattaman - Il film
La versione cinematografica "live action" dell'anime di "Yattaman" non mi ha deluso per niente: i due ragazzi "buoni" (ma fin troppo "fighetti") e i cattivi del trio Drombo (così simpatici per la loro goffaggine) sono talmente somiglianti agli originali che sembrano essere usciti dai disegni animati, grazie a costumi e parrucche (e, nel caso dei due tirapiedi Tonzura e Boyacky, anche a nasi finti). Anche il "mecha design" è ottimo: avevamo sempre desiderato vedere "dal vivo" Yatta-can e qui finalmente possiamo farlo; con una notevole autoironia si mostra anche come dev'essere scomodo viaggiare attaccati a una maniglia laterale di questo mezzo di trasporto!
Nella prima parte del film sembra di assistere a un episodio, con attori in carne ed ossa, dell'anime della Tatsunoko; successivamente la struttura narrativa cambia (diventa più "da lungometraggio") e i toni s'incupiscono, mostrando situazioni che sarebbero state difficilmente proponibili in un anime per bambini/ragazzi. Tutto comunque verte attorno alla ricerca dei frammenti di una fantastica pietra ricercata da Dokrobei (creduto "il re dei ladri" dal Trio Drombo) tramite il suddetto trio, con possibili conseguenze nefaste se la loro ricerca avesse buon esito; Yatta-1 e Yatta-2 li contrastano con l'aiuto di Shoko Kaieda, la ragazza figlia dello scopritore della pietra, scomparso per opera dello stesso Dokrobei (e qui ci sarà poi un colpo di scena).
Particolarmente gradevoli sono gli intermezzi ballati e cantati dagli stessi interpreti, alcuni dei quali in effetti affiancano l'attività di cantanti a quella di attori.
Nella prima parte del film sembra di assistere a un episodio, con attori in carne ed ossa, dell'anime della Tatsunoko; successivamente la struttura narrativa cambia (diventa più "da lungometraggio") e i toni s'incupiscono, mostrando situazioni che sarebbero state difficilmente proponibili in un anime per bambini/ragazzi. Tutto comunque verte attorno alla ricerca dei frammenti di una fantastica pietra ricercata da Dokrobei (creduto "il re dei ladri" dal Trio Drombo) tramite il suddetto trio, con possibili conseguenze nefaste se la loro ricerca avesse buon esito; Yatta-1 e Yatta-2 li contrastano con l'aiuto di Shoko Kaieda, la ragazza figlia dello scopritore della pietra, scomparso per opera dello stesso Dokrobei (e qui ci sarà poi un colpo di scena).
Particolarmente gradevoli sono gli intermezzi ballati e cantati dagli stessi interpreti, alcuni dei quali in effetti affiancano l'attività di cantanti a quella di attori.
Per gli amanti dell'anime un film da non perdere!
Il film riesce a replicare con attori veri le atmosfere tipiche dell'anime; le caratterizzazioni dei personaggi sono ottime e gli effetti speciali sono buoni. L'unico neo è la trama che è un po' debole, nella quale si intravede la possibilità di scoprire la vera identità del Dr. Dokrobey, ma sembra più che altro un espediente per fare un episodio più lungo; però, volendo tralasciare questo particolare, il film è godibilissimo - sicuramente la scena più bella è il ballo del trio mentre costruiscono il loro robot (almeno secondo me). Il finale... beh questo non ve lo dico, guardatevi il film!
Il film riesce a replicare con attori veri le atmosfere tipiche dell'anime; le caratterizzazioni dei personaggi sono ottime e gli effetti speciali sono buoni. L'unico neo è la trama che è un po' debole, nella quale si intravede la possibilità di scoprire la vera identità del Dr. Dokrobey, ma sembra più che altro un espediente per fare un episodio più lungo; però, volendo tralasciare questo particolare, il film è godibilissimo - sicuramente la scena più bella è il ballo del trio mentre costruiscono il loro robot (almeno secondo me). Il finale... beh questo non ve lo dico, guardatevi il film!
Se c'è un genere che ha una cattiva reputazione, è il remake. Quando mai avete sentito parlare bene di un remake? Sono casi rarissimi. E diciamoci la verità, il genere live action non ha una reputazione molto migliore del remake. Sia remake sia live action sono quasi sempre mosse commerciali per spennare in fan di una serie che ha avuto successo nel passato. Se combinate le due cose e calcolate le probabilità di ottenere un'opera di valore da un live action di un remake di un anime di oltre trent'anni fa, vedrete che sono ridottissime. Eppure, contro ogni previsione, il film di "Yattaman" funziona. Non solo funziona, ma funziona alla grande e lo classifico senza nessuna titubanza come il miglior live action che abbia mai visto.
È un film in cui ci si spancia dalle risate dalla prima all'ultima scena, addirittura superiore all'originale in quanto a livello di demenzialità e di umorismo politicamente scorretto. Come si realizza un simile successo? Seguendo tre semplici linee guida che purtroppo non vengono quasi mai seguite:
1. profonda aderenza all'originale, i personaggi e le situazioni tipiche dell'anime vengono riproposti con fedeltà direi quasi filologica fin nei minimi dettagli;
2. un regista e un cast capaci e appassionati, e questo è senz'altro il caso di Takashi Miike, fan di "Yattaman" fin dall'infanzia e regista di grande valore e successo sia in Giappone sia in occidente;
3. Un buon budget. Sicuramente la produzione ha speso una cifra non indifferente per gli effetti speciali: Robbie Robbie, Yattacan, i robot della banda Dronio, i costumi, tutto è visivamente perfetto.
Del resto anche la serie anime precedente, "Yattaman 2008", è stata realizzata all'insegna del rispetto per il passato (la serie originale del 1977, arrivata da noi nel 1983) e la cosa si vede. Il film segue il canovaccio tradizionale di tutti gli episodi di "Yattaman". Tonzula e Boyakki sono perfetti perfino nella pancia lasciata scoperta dalle loro ridicolissime tutine. Miss Dronio fa sempre la sua figura: segnalo in particolare la scena in cui fa il bagno in una stanza decorata con teschi rosa. Gli assurdi robot di Boyakki sono ridicoli proprio come ce li ricordiamo e le coloratissime armi dei nostri eroi sono riprodotte con cura certosina. 'Spettacolarissimi' i combattimenti, robotici e non. Non mancano Robbie Robbie, Yattacan, il dottor Dokrobei e soprattutto il mitico maialino porta(s)fortuna!
Io ho visto il film due volte, la prima in originale con sottotitoli e la seconda al cinema con doppiaggio italiano: sono pochissimi i cinema italiani in cui è passato, ma io sono riuscito a scovarne uno con grande sforzo. L'adattamento e il doppiaggio italiani meritano un plauso. Opera di professionisti del settore: Monica Pariante direttrice del doppiaggio, Debora Magnaghi nella parte di Miss Dronio, Luca Bottale nella parte di Boyakki, Pietro Ubaldi nella parte di Tonzula. Il doppiaggio è stato realizzato sotto la supervisione del fanclub italiano di Yattaman, che ha assicurato l'aderenza al doppiaggio italiano storico. Si sono seguite così le indicazioni degli stessi giapponesi, che hanno voluto che anche le edizioni internazionali seguissero la filosofia del rispetto del passato, nelle peculiarità di ogni nazione. Tutto del doppiaggio mi è piaciuto, ma in particolar modo ho apprezzato la scelta di tradurre la canzoncina del Trio Drombo, Suttamonda, Kottamonda, Yattamonda... hei he-hei!, di cui finalmente abbiamo potuto conoscere il significato.
P.S. La mia raccomandazione finale è quella di non perdersi i titoli di coda e quanto appare dopo.
P.P.S. Per saperne di più vi consiglio di passare per il sito del fanclub italiano, newbokan.net, in cui è possibile anche firmare una petizione per portare in Italia la serie del 2008.
È un film in cui ci si spancia dalle risate dalla prima all'ultima scena, addirittura superiore all'originale in quanto a livello di demenzialità e di umorismo politicamente scorretto. Come si realizza un simile successo? Seguendo tre semplici linee guida che purtroppo non vengono quasi mai seguite:
1. profonda aderenza all'originale, i personaggi e le situazioni tipiche dell'anime vengono riproposti con fedeltà direi quasi filologica fin nei minimi dettagli;
2. un regista e un cast capaci e appassionati, e questo è senz'altro il caso di Takashi Miike, fan di "Yattaman" fin dall'infanzia e regista di grande valore e successo sia in Giappone sia in occidente;
3. Un buon budget. Sicuramente la produzione ha speso una cifra non indifferente per gli effetti speciali: Robbie Robbie, Yattacan, i robot della banda Dronio, i costumi, tutto è visivamente perfetto.
Del resto anche la serie anime precedente, "Yattaman 2008", è stata realizzata all'insegna del rispetto per il passato (la serie originale del 1977, arrivata da noi nel 1983) e la cosa si vede. Il film segue il canovaccio tradizionale di tutti gli episodi di "Yattaman". Tonzula e Boyakki sono perfetti perfino nella pancia lasciata scoperta dalle loro ridicolissime tutine. Miss Dronio fa sempre la sua figura: segnalo in particolare la scena in cui fa il bagno in una stanza decorata con teschi rosa. Gli assurdi robot di Boyakki sono ridicoli proprio come ce li ricordiamo e le coloratissime armi dei nostri eroi sono riprodotte con cura certosina. 'Spettacolarissimi' i combattimenti, robotici e non. Non mancano Robbie Robbie, Yattacan, il dottor Dokrobei e soprattutto il mitico maialino porta(s)fortuna!
Io ho visto il film due volte, la prima in originale con sottotitoli e la seconda al cinema con doppiaggio italiano: sono pochissimi i cinema italiani in cui è passato, ma io sono riuscito a scovarne uno con grande sforzo. L'adattamento e il doppiaggio italiani meritano un plauso. Opera di professionisti del settore: Monica Pariante direttrice del doppiaggio, Debora Magnaghi nella parte di Miss Dronio, Luca Bottale nella parte di Boyakki, Pietro Ubaldi nella parte di Tonzula. Il doppiaggio è stato realizzato sotto la supervisione del fanclub italiano di Yattaman, che ha assicurato l'aderenza al doppiaggio italiano storico. Si sono seguite così le indicazioni degli stessi giapponesi, che hanno voluto che anche le edizioni internazionali seguissero la filosofia del rispetto del passato, nelle peculiarità di ogni nazione. Tutto del doppiaggio mi è piaciuto, ma in particolar modo ho apprezzato la scelta di tradurre la canzoncina del Trio Drombo, Suttamonda, Kottamonda, Yattamonda... hei he-hei!, di cui finalmente abbiamo potuto conoscere il significato.
P.S. La mia raccomandazione finale è quella di non perdersi i titoli di coda e quanto appare dopo.
P.P.S. Per saperne di più vi consiglio di passare per il sito del fanclub italiano, newbokan.net, in cui è possibile anche firmare una petizione per portare in Italia la serie del 2008.
Ammetto che non credo mai molto nei Live Action, soprattutto di capolavori come Yatterman, dove il disegno sembra davvero troppo esagerato per essere ricreato e interpretato da attori in carne ed ossa.
Ho iniziato questo film, quindi, con poche speranze e già un bel po' di rassegnazione a vedere qualcosa di "incompleto" e senza troppa enfasi. Ovviamente non ho mai preso una cantonata così grossa!
Questo film è davvero degno degli amati Yattaman della mia infanzia. La trama è un po' scontata - ma nella serie animata non lo era? -, ma la scelta dei personaggi, e i costumi, abbinati a una computer grafica niente male, e alla realizzazione di stupendi robot più o meno reali, è davvero qualcosa che lascia senza fiato.
Molti sono i dettagli che in questo film superano l'anime (ebbene sì, in alcuni dettagli pregevolissimi il film supera l'anime), e molti i ricordi che riaffiorano guardando questa bella regia e questi grandi interpreti. Sì, grandi interpreti, perché, benché si debba per forza scadere nell'idiozia semplicistica e banale, interpretare Boyacky o Tonzuraa non è davvero una cosa semplice, senza invece dimenticare la bellissima Kyōko Fukada (di cui ovviamente mi sono innamorato subito), che interpreta molto bene Miss Doronjo. Forse i personaggi più deludenti sono proprio i due supereroi mascherati, che nel loro ruolo sono un po' limitati, ma anche questo ci sta tutto: i paladini del bene e della giustizia non devono fare ridere. E poi, chi un po' non tifava per il trio Drombo?
Insomma, questo film è una vera e propria apoteosi con richiami (piccole perle) al lavoro di Tatsunoko e tuffi nel passato di una serie che, a quanto pare, nel 2009 riesce ancora ad appassionare e stupire.
Di particolare pregio, va detto, il lavoro di CG con un Robbie Robbie che spesso e volentieri mi sarei immaginato in 3D e uno YattaCan sempre degno del migliore anime.
Assolutamente da vedere, di certo non resterete delusi!
Ho iniziato questo film, quindi, con poche speranze e già un bel po' di rassegnazione a vedere qualcosa di "incompleto" e senza troppa enfasi. Ovviamente non ho mai preso una cantonata così grossa!
Questo film è davvero degno degli amati Yattaman della mia infanzia. La trama è un po' scontata - ma nella serie animata non lo era? -, ma la scelta dei personaggi, e i costumi, abbinati a una computer grafica niente male, e alla realizzazione di stupendi robot più o meno reali, è davvero qualcosa che lascia senza fiato.
Molti sono i dettagli che in questo film superano l'anime (ebbene sì, in alcuni dettagli pregevolissimi il film supera l'anime), e molti i ricordi che riaffiorano guardando questa bella regia e questi grandi interpreti. Sì, grandi interpreti, perché, benché si debba per forza scadere nell'idiozia semplicistica e banale, interpretare Boyacky o Tonzuraa non è davvero una cosa semplice, senza invece dimenticare la bellissima Kyōko Fukada (di cui ovviamente mi sono innamorato subito), che interpreta molto bene Miss Doronjo. Forse i personaggi più deludenti sono proprio i due supereroi mascherati, che nel loro ruolo sono un po' limitati, ma anche questo ci sta tutto: i paladini del bene e della giustizia non devono fare ridere. E poi, chi un po' non tifava per il trio Drombo?
Insomma, questo film è una vera e propria apoteosi con richiami (piccole perle) al lavoro di Tatsunoko e tuffi nel passato di una serie che, a quanto pare, nel 2009 riesce ancora ad appassionare e stupire.
Di particolare pregio, va detto, il lavoro di CG con un Robbie Robbie che spesso e volentieri mi sarei immaginato in 3D e uno YattaCan sempre degno del migliore anime.
Assolutamente da vedere, di certo non resterete delusi!
Il live action tratto da una serie famosa anime/manga risulta essere il più delle volte una delusione totale per tutti,scontentando sia i fan accaniti a causa di un adattamento il più delle volte incapace di ricreare atmosfere e ambientazioni dell'originale, sia coloro che sono digiuni dell'argomento, visto che viene dato troppo per scontato che questo sia conosciuto. Se ciò avviene con i film ad alto budget americani, figuriamoci con i più modesti prodotti nipponici, a cui va aggiunta la fama non certo positiva delle qualità recitative degli attori con gli occhi a mandorla. Che c'era da aspettarsi quindi dalla trasposizione cinematografica di un titolo tanto famoso in patria come da noi,quanto amato come Yattaman? Alzi la mano chi,bambino negli anni ottanta, alla notizia dell'uscita del film anche in Italia non ha pensato tra se e se con un sorrisetto: "Ecco che mi distruggono un altro mito della mia infanzia!";questo senza sapere che il regista a cui era stato affidato il progetto era Takashi Miike, famoso nel mondo del cinema (a torto o a ragione sinceramente non so) per essere un misogino con la fissazione del sesso e della violenza. Il buon Miike invece tira fuori dal cilindro, tra la sorpresa generale, un prodotto eccellente sbancando i botteghini e regalando agli spettatori più di quello che osavano sperare trascinandoli quasi con prepotenza nelle atmosfere strapalate e demenziali che tanta fortuna avevano apportato a tutte le serie"Time Bokan". Ritroviamo così da subito, già alle prime battute,il duo Yattaman, formato dal giovane Ganchan e dalla sua ragazza Janet, in lotta con gli eterni nemici del trio Drombo, la splendida Miss Dronjo (una conturbante Kyoko Fukada) e due lestofanti Boyakki (il genio dei robot) e Tonzula (il grosso ma scemo). Il robbottino Robbie robbie, le esilaranti truffe del trio per rimediare soldi fino alle divertentissime punizioni del "Dottor" Dokrobei: il più accanito dei fan non avrà di che lamentarsi dato che nulla viene mancare dell'universo narrativo creato dalla Tatsunoko alla fine degli anni settanta; tutto questo senza che lo spettatore di nuova generazione, che magari non ha mai sentito parlare di Yattacane e della pietra Dokrostone, sia penalizzato, dato che la trama riprende fedelmente tutta la storia pur tra mille citazioni e omaggi anche ad altre serie famose dell'epoca. La regia sembra far trasparire un grande affetto verso questi personaggi rimarcando la giocosità della narrazione a dispetto delle usuali pellicole grondanti di violenza di Miike, il quale rimarcherà solo l'aspetto della morbosità sessuale(d'altronde era insito anche nella serie originale), aspetto che comunque troviamo edulcorato nella versione italiana.
Un film quindi che va oltre l'impianto scenografico di prim'ordine e gli effetti speciali, ma che colpisce dritto al cuore di coloro che come me sono orgogliosamente nostalgici di un tipo di animazione che non c'è più, prova ne è la percezione di apoteosi tutta personale al risentire dopo tanto tempo il mitico inno del trio "SUTTAMONDA KOTTAMONDA YATTAMONDA"! Da non perdere.
Un film quindi che va oltre l'impianto scenografico di prim'ordine e gli effetti speciali, ma che colpisce dritto al cuore di coloro che come me sono orgogliosamente nostalgici di un tipo di animazione che non c'è più, prova ne è la percezione di apoteosi tutta personale al risentire dopo tanto tempo il mitico inno del trio "SUTTAMONDA KOTTAMONDA YATTAMONDA"! Da non perdere.
Yattaman the movie, la vera sorpresa in ambito di adattamenti dal mondo dell'animazione!
Il maestro Miike, noto tra gli appassionati per essere uno dei registi più prolifici e poliedrici al mondo, si cimenta con il live action della serie Yattaman, una delle più famose appartenenti al filone Time Bokan, made in Tatsunoko. Il risultato è decisamente ottimo, sopra le aspettative, tutto funziona a dovere.
Gli attori sanno decisamente quello che stanno facendo, scenografie curatissime, l'atmosfera surreale e comica dell'anime perfettamente ricreata ad hoc, personaggi, movenze, musiche identiche all'originale. Il film scorre molto bene, vi ritroverete come un tempo a tifare per il trio drombo, che canta anche la mitica canzoncina quando assemblano il robot!
La trama non ha bisogno di grandi anticipazioni, si rifa anche quella all'anime.
In conclusione si può dire che il lavoro svolto dal regista è superlativo; il film si rivela perfetto per i nostalgici, gli appassionati e anche qualche neofita, a patto di sapere un minimo di cosa stiamo parlando!
Il voto finale non può essere che 10, siamo d'altronde davanti ad uno dei pochi o forse IL migliore tra gli adattamenti di un anime(ma la stessa cosa si potrebbe dire per manga e gran parte delle opere di fantasia occidentali).
Il maestro Miike, noto tra gli appassionati per essere uno dei registi più prolifici e poliedrici al mondo, si cimenta con il live action della serie Yattaman, una delle più famose appartenenti al filone Time Bokan, made in Tatsunoko. Il risultato è decisamente ottimo, sopra le aspettative, tutto funziona a dovere.
Gli attori sanno decisamente quello che stanno facendo, scenografie curatissime, l'atmosfera surreale e comica dell'anime perfettamente ricreata ad hoc, personaggi, movenze, musiche identiche all'originale. Il film scorre molto bene, vi ritroverete come un tempo a tifare per il trio drombo, che canta anche la mitica canzoncina quando assemblano il robot!
La trama non ha bisogno di grandi anticipazioni, si rifa anche quella all'anime.
In conclusione si può dire che il lavoro svolto dal regista è superlativo; il film si rivela perfetto per i nostalgici, gli appassionati e anche qualche neofita, a patto di sapere un minimo di cosa stiamo parlando!
Il voto finale non può essere che 10, siamo d'altronde davanti ad uno dei pochi o forse IL migliore tra gli adattamenti di un anime(ma la stessa cosa si potrebbe dire per manga e gran parte delle opere di fantasia occidentali).