Kite
Nel 1998 usciva in Giappone "A Kite", un anime hentai in 2 episodi che impressionò non solo il Giappone, ma il mondo intero. Non era la prima volta che un anime hentai presentava una storia seria, drammatica, intensa, ma era forse la prima volta in cui le scene di sesso sembravano un optional di quella storia, tanto più che uscirono diverse versioni censurate di "A Kite" nel mondo, che in pratica eliminavano le scene di sesso (stessa cosa fu poi fatta per Mezzo Forse, il sequel spirituale). L'appeal di "A Kite" insomma non stava nel fatto che ci fossero o non ci fossero quelle scene, ma stava nella storia drammatica e violenta che faceva da sfondo a quelle scene.
Nessuna meraviglia dunque che parecchi anni dopo qualcuno pensasse a realizzare una versione live action di questo anime, chiaramente senza scene di sesso esplicito, ma con una buona dose di violenza. Sono riusciti a rendere giustizia all'anime originale? Diciamo che qualcosa di buono c'è, ma forse un budget non troppo elevato ed una protagonista non all'altezza del gravoso compito rende questo film un prodotto mediocre. I cambiamenti apportati alla trama originale sono comprensibili, in fondo il film dal vivo è almeno una mezz'oretta più lungo degli OAV, tuttavia non sempre questi cambiamenti sono efficaci, anzi spesso sono deleteri. Sottotrame e personaggi nuovi creati per il film dovrebbero fare il loro lavoro di enfatizzare il mondo violento in cui si muove la protagonista, ma in genere sono per lo più macchiette di cui ci si dimentica in fretta, o ci si chiede qual è il loro ruolo nella storia. Già, perché in questo film appaiono molti più personaggi che negli OAV, purtroppo però sono personaggi poco interessanti, o scritti con i piedi. In tutto questo marasma di mediocrità ho apprezzato Samuel L. Jackson, che troneggia di fronte a tutti gli altri attori, ed alcune scene girate pari pari (o quasi) all'anime, a mo' di omaggio. Ma queste 2 cose non sono sufficienti a salvare un film con molti problemi. Non voglio biasimare troppo gli attori, la maggior parte cerca di fare del loro meglio, ed il regista è in grado di girare scene d'azione piuttosto buone se vuole, ma in generale rimane un prodotto mediocre purtroppo. Mi domando se altri registi come Luc Besson o Tarantino o qualche altro regista esordiente avrebbero potuto trarne qualcosa di migliore, a parità di budget. Forse no, ma immaginare non costa nulla, vero?
Nessuna meraviglia dunque che parecchi anni dopo qualcuno pensasse a realizzare una versione live action di questo anime, chiaramente senza scene di sesso esplicito, ma con una buona dose di violenza. Sono riusciti a rendere giustizia all'anime originale? Diciamo che qualcosa di buono c'è, ma forse un budget non troppo elevato ed una protagonista non all'altezza del gravoso compito rende questo film un prodotto mediocre. I cambiamenti apportati alla trama originale sono comprensibili, in fondo il film dal vivo è almeno una mezz'oretta più lungo degli OAV, tuttavia non sempre questi cambiamenti sono efficaci, anzi spesso sono deleteri. Sottotrame e personaggi nuovi creati per il film dovrebbero fare il loro lavoro di enfatizzare il mondo violento in cui si muove la protagonista, ma in genere sono per lo più macchiette di cui ci si dimentica in fretta, o ci si chiede qual è il loro ruolo nella storia. Già, perché in questo film appaiono molti più personaggi che negli OAV, purtroppo però sono personaggi poco interessanti, o scritti con i piedi. In tutto questo marasma di mediocrità ho apprezzato Samuel L. Jackson, che troneggia di fronte a tutti gli altri attori, ed alcune scene girate pari pari (o quasi) all'anime, a mo' di omaggio. Ma queste 2 cose non sono sufficienti a salvare un film con molti problemi. Non voglio biasimare troppo gli attori, la maggior parte cerca di fare del loro meglio, ed il regista è in grado di girare scene d'azione piuttosto buone se vuole, ma in generale rimane un prodotto mediocre purtroppo. Mi domando se altri registi come Luc Besson o Tarantino o qualche altro regista esordiente avrebbero potuto trarne qualcosa di migliore, a parità di budget. Forse no, ma immaginare non costa nulla, vero?