Video Girl Len
Video Girl Len è uno spin-off, scritto e disegnato da Masakazu Katsura, della serie originale Video Girl Ai. Composto da due volumi (volume singolo nella riedizione) viene pubblicato in italia da Star Comics nel 1994, subito dopo la fine della serie principale.
La storia si svolge 9 anni dopo le vicende di Video Girl Ai. Hiromu Taguchi è un ragazzo liceale introverso e spaventato dal mondo, paura che cerca di esorcizzare grazie alla sua passione per il disegno. Ed è proprio frequentando il corso di pittura gestito da Yota Moteuchi che si innamora di una ragazza, sulla quale però non girano delle voci molto piacevoli. Ed ecco che nel momento del bisogno al giovane protagonista, che disprezza l'amore, e al suo miglior amico, che invece non si è mai davvero innamorato, compare il "Neo - Gokuraku" negozio di video-noleggio gestito dal simpatico vecchio della serie originale e una nuova Video Girl, Len.
La caratterizzazione dei personaggi, pur restando molto simile a Video Girl Ai, funziona piuttosto bene per via dalla lunghezza del racconto. Il protagonista Hiromu Taguchi con l'aiuto di Len e Yota Moteuchi riuscirà ad affrontare i suoi problemi adolescenziali che corrispondono a quelli di tanti altri ragazzi giapponesi, in particolare quello di idealizzare l'amore e le ragazze. L'opera tratta infatti un problema che oggi giorno è ancora più attuale in un epoca dove esso viene amplificato dalla produzione di manga e anime dove le ragazze si comportano in maniera troppo femminile, così tanto da far sembrare esse delle creature quasi aliene.
Dal punto di vista tecnico l'opera è tale e quale a Video Girl Ai. I disegni sono sempre molto curati ed eleganti, la sceneggiatura è molto scorrevole oltre ad essere divertente mentre la narrazione ovviamente è veloce ma non mancano i colpi di scena.
Video Girl Len è un opera che consiglio a chiunque sia piaciuta la serie originale, scorre veloce ed è molto carina. Ne sono rimasta felicemente colpita, anche se sinceramente mi sarebbe piaciuto vedere anche altri personaggi di Video Girl Ai.
La storia si svolge 9 anni dopo le vicende di Video Girl Ai. Hiromu Taguchi è un ragazzo liceale introverso e spaventato dal mondo, paura che cerca di esorcizzare grazie alla sua passione per il disegno. Ed è proprio frequentando il corso di pittura gestito da Yota Moteuchi che si innamora di una ragazza, sulla quale però non girano delle voci molto piacevoli. Ed ecco che nel momento del bisogno al giovane protagonista, che disprezza l'amore, e al suo miglior amico, che invece non si è mai davvero innamorato, compare il "Neo - Gokuraku" negozio di video-noleggio gestito dal simpatico vecchio della serie originale e una nuova Video Girl, Len.
La caratterizzazione dei personaggi, pur restando molto simile a Video Girl Ai, funziona piuttosto bene per via dalla lunghezza del racconto. Il protagonista Hiromu Taguchi con l'aiuto di Len e Yota Moteuchi riuscirà ad affrontare i suoi problemi adolescenziali che corrispondono a quelli di tanti altri ragazzi giapponesi, in particolare quello di idealizzare l'amore e le ragazze. L'opera tratta infatti un problema che oggi giorno è ancora più attuale in un epoca dove esso viene amplificato dalla produzione di manga e anime dove le ragazze si comportano in maniera troppo femminile, così tanto da far sembrare esse delle creature quasi aliene.
Dal punto di vista tecnico l'opera è tale e quale a Video Girl Ai. I disegni sono sempre molto curati ed eleganti, la sceneggiatura è molto scorrevole oltre ad essere divertente mentre la narrazione ovviamente è veloce ma non mancano i colpi di scena.
Video Girl Len è un opera che consiglio a chiunque sia piaciuta la serie originale, scorre veloce ed è molto carina. Ne sono rimasta felicemente colpita, anche se sinceramente mi sarebbe piaciuto vedere anche altri personaggi di Video Girl Ai.
Video Girl Len è il seguito di Video Girl Ai. Nella New Edition della Star Comics è interamente contenuto nell'ultimo numero della collezione, il 9.
Video Girl Len è una storia a parte con nuovi protagonisti e che mostra il futuro delle Video Girl nove anni dopo la storia originale. Probabilmente non c'era bisogno di allungare la serie ma ho trovato questo spin-off interessante quanto Video Girl Ai. In un solo volume il maestro Katsura è riuscito a raccontare una nuova storia amorosa da un altro punto di vista trattando argomenti assenti nell'opera originaria. Carina poi l'idea di vedere un paio di personaggi nove anni dopo.
Sicuramente da leggere per avere un'idea completa del mondo di questa strepitosa serie!
Video Girl Len è una storia a parte con nuovi protagonisti e che mostra il futuro delle Video Girl nove anni dopo la storia originale. Probabilmente non c'era bisogno di allungare la serie ma ho trovato questo spin-off interessante quanto Video Girl Ai. In un solo volume il maestro Katsura è riuscito a raccontare una nuova storia amorosa da un altro punto di vista trattando argomenti assenti nell'opera originaria. Carina poi l'idea di vedere un paio di personaggi nove anni dopo.
Sicuramente da leggere per avere un'idea completa del mondo di questa strepitosa serie!
"Video Girl Len" è un manga composto da due volumi, ideato e disegnato da Masakazu Katsura dopo il successo di "Video Girl Ai". Questo non è un seguito della precedente opera dell'autore, bensì una storia a sè. In Italia è stata portata per la prima volta nel 1994 da Star comics.
Ambientata alcuni anni dopo la fine di "Video Girl Ai", la storia vede come protagonista Hiromu Taguchi, un ragazzo timido e impaurito dal mondo che lo circonda. Frequentando il corso di pittura gestito da Yota Moteuchi, Hiromu si innamora di una ragazza, sulla quale però girano delle voci non proprio piacevoli. Ed ecco che nel momento del bisogno, al giovane protagonista e al suo migliore amico, apparirà il Gokuraku, dal quale noleggeranno un video che, come fu per Yota, cambierà la loro vita.
Simile in tutto e per tutto a "Video Girl Ai", solamente più breve e con personaggi differenti. La trama si sviluppa in soli quattordici capitoli, ma l'abilità narrativa dell'autore permette all'opera di coinvolgere e di emozionare anche in un così breve lasso di tempo. Il ritmo è ovviamente elevato, i dialoghi ridotti all'essenziale, ma la caratterizzazione dei personaggi è comunque efficace. Il protagonista, a differenza di Yota, non reciterà la parte di eterno indeciso incapace di scegliere la ragazza che gli piace, tuttavia il suo carattere eccessivamente timido avrebbe rischiato di annoiare se la storia si fosse prolungata oltre, ragion per cui i quattordici capitoli rappresentano la durata perfetta.
Per una serie di ovvie ragioni, "Video Girl Len" non raggiunge i livelli di "Video Girl Ai", ma rimane comunque un manga molto interessante, assolutamente da leggere se si è apprezzata l'opera originale, se non altro per conoscere qualche dettaglio sul futuro di Yota e Ai.
Ambientata alcuni anni dopo la fine di "Video Girl Ai", la storia vede come protagonista Hiromu Taguchi, un ragazzo timido e impaurito dal mondo che lo circonda. Frequentando il corso di pittura gestito da Yota Moteuchi, Hiromu si innamora di una ragazza, sulla quale però girano delle voci non proprio piacevoli. Ed ecco che nel momento del bisogno, al giovane protagonista e al suo migliore amico, apparirà il Gokuraku, dal quale noleggeranno un video che, come fu per Yota, cambierà la loro vita.
Simile in tutto e per tutto a "Video Girl Ai", solamente più breve e con personaggi differenti. La trama si sviluppa in soli quattordici capitoli, ma l'abilità narrativa dell'autore permette all'opera di coinvolgere e di emozionare anche in un così breve lasso di tempo. Il ritmo è ovviamente elevato, i dialoghi ridotti all'essenziale, ma la caratterizzazione dei personaggi è comunque efficace. Il protagonista, a differenza di Yota, non reciterà la parte di eterno indeciso incapace di scegliere la ragazza che gli piace, tuttavia il suo carattere eccessivamente timido avrebbe rischiato di annoiare se la storia si fosse prolungata oltre, ragion per cui i quattordici capitoli rappresentano la durata perfetta.
Per una serie di ovvie ragioni, "Video Girl Len" non raggiunge i livelli di "Video Girl Ai", ma rimane comunque un manga molto interessante, assolutamente da leggere se si è apprezzata l'opera originale, se non altro per conoscere qualche dettaglio sul futuro di Yota e Ai.
Il difetto dei seguiti e degli spin-off è sempre lo stesso: spesso e volentieri non sono all'altezza dell'opera madre. "Video Girl Len" fa forse eccezione? Ebbene, no, ovviamente. Questo manga di due volumi si pone come spin-off della ben nota serie manga "Video Girl Ai", che a cavallo tra anni Ottanta e Novanta - ma anche nei decenni a venire - ha appassionato e consolato tanti adolescenti in piena crisi amorosa.
La trama non poteva che essere simile, sotto molti aspetti, alla serie principale, per cui seguiamo le vicende sentimentali di un altro ragazzo timido e dal cuore infranto, in questo caso Hiromu Taguchi, ragazzo delle superiori incapace di relazionarsi con gli individui del sesso opposto. I problemi del protagonista sono iniziati diversi anni prima, quando, spinto dall'amico Toshiki Kurakawa a dichiararsi alla ragazza per cui aveva una cotta, è stato rifiutato in malo modo e umiliato di fronte all'intera classe. Da quel momento Hiromu si è imposto di non innamorarsi più... o almeno era questo il suo proposito prima di incontrare Shirakawa, ragazza avvenente e sua coetanea che frequenta assieme a lui il club di pittura; l'insegnante del corso è nient'altro che il ben noto Yota Moteuchi, protagonista di "VGA".
Per sfatare un pettegolezzo, Hiromu chiede alla ragazza di uscire, ma l'appuntamento non si svolge esattamente come il ragazzo aveva programmato. Di ritorno a casa, assieme all'amico Toshiki, incontra il "Nuovo Gokuraku", - neanche troppo - misterioso video noleggio gestito da un noto vecchietto. Morale della storia: tornato a casa, una ragazza esce dalla videocassetta che i ragazzi avevano noleggiato; il suo nome è Len Momono.
Gli sviluppi della trama, purtroppo, risultano essere assai meno coinvolgenti e complessi rispetto a "VGA"; la psicologia dei personaggi si dimostra più piatta e le reazioni alle batoste amorose fin troppo stereotipate. Unica soddisfazione che il lettore può cogliere è sapere che, a quanto pare, Yota è vivo, sta bene e conduce una vita tranquilla. Inferiore è persino l'apparato tecnico, caratterizzato da disegni meno precisi e più abbozzati, accompagnati da una regia poco coinvolgente, il che a pensarci bene è strano, visto che l'opera è successiva e quindi l'esperienza del mangaka maggiore.
Prima di concludere c'è un particolare simpatico che è doveroso menzionare: allegato al secondo volume dell'opera, si trova una storia one-shot dal titolo "Video Girl", evidente genitore delle due serie sopra citate. Ebbene, quelle quaranta pagine di cui consta l'opera sono riuscite a farmi sorridere - e un po' emozionare - ben più della serie che le ospita; una lettura simpatica che gli amanti di "VGA" apprezzeranno. Nonostante questo, non posso esimermi dall'essere obiettivo e negare che, almeno questa volta, Katsura ha un po' sbandato. Opera sufficiente, ma purtroppo non molto di più.
La trama non poteva che essere simile, sotto molti aspetti, alla serie principale, per cui seguiamo le vicende sentimentali di un altro ragazzo timido e dal cuore infranto, in questo caso Hiromu Taguchi, ragazzo delle superiori incapace di relazionarsi con gli individui del sesso opposto. I problemi del protagonista sono iniziati diversi anni prima, quando, spinto dall'amico Toshiki Kurakawa a dichiararsi alla ragazza per cui aveva una cotta, è stato rifiutato in malo modo e umiliato di fronte all'intera classe. Da quel momento Hiromu si è imposto di non innamorarsi più... o almeno era questo il suo proposito prima di incontrare Shirakawa, ragazza avvenente e sua coetanea che frequenta assieme a lui il club di pittura; l'insegnante del corso è nient'altro che il ben noto Yota Moteuchi, protagonista di "VGA".
Per sfatare un pettegolezzo, Hiromu chiede alla ragazza di uscire, ma l'appuntamento non si svolge esattamente come il ragazzo aveva programmato. Di ritorno a casa, assieme all'amico Toshiki, incontra il "Nuovo Gokuraku", - neanche troppo - misterioso video noleggio gestito da un noto vecchietto. Morale della storia: tornato a casa, una ragazza esce dalla videocassetta che i ragazzi avevano noleggiato; il suo nome è Len Momono.
Gli sviluppi della trama, purtroppo, risultano essere assai meno coinvolgenti e complessi rispetto a "VGA"; la psicologia dei personaggi si dimostra più piatta e le reazioni alle batoste amorose fin troppo stereotipate. Unica soddisfazione che il lettore può cogliere è sapere che, a quanto pare, Yota è vivo, sta bene e conduce una vita tranquilla. Inferiore è persino l'apparato tecnico, caratterizzato da disegni meno precisi e più abbozzati, accompagnati da una regia poco coinvolgente, il che a pensarci bene è strano, visto che l'opera è successiva e quindi l'esperienza del mangaka maggiore.
Prima di concludere c'è un particolare simpatico che è doveroso menzionare: allegato al secondo volume dell'opera, si trova una storia one-shot dal titolo "Video Girl", evidente genitore delle due serie sopra citate. Ebbene, quelle quaranta pagine di cui consta l'opera sono riuscite a farmi sorridere - e un po' emozionare - ben più della serie che le ospita; una lettura simpatica che gli amanti di "VGA" apprezzeranno. Nonostante questo, non posso esimermi dall'essere obiettivo e negare che, almeno questa volta, Katsura ha un po' sbandato. Opera sufficiente, ma purtroppo non molto di più.
<b>Attenzione, possibili spoiler</b>
Video Girl Len (VGL) è un manga che dev'essere considerato come lo spin-off di Video Girl Ai (VGA). Gli eventi narrati non rappresentano il seguito di VGA. ma sono completamente indipendenti, anche se è sempre presente la figura delle "videogirl" e si ritrovano alcuni personaggi della serie precedente.
L'intreccio degli eventi è meno complesso rispetto a quelli narrati in VGA, e la storia si snoda lungo tre mesi: tutto occupa due volumetti per quattordici capitoli, lunghezza che appare adeguata. Le situazioni comiche sono ben amalgamate, con i momenti più seri e sentimentali. Rispetto a VGA ora la videogirl assiste due persone contemporaneamente (Hiromu e Toshiki), e si scopre che il nuovo Gokuraku vuole valorizzare l'amore mentre il Gokuraku ha l'intenzione di sopprimere questo sentimento.
Il personaggio di Len è molto particolare: prova sentimenti - qui non ci sono difetti nella riproduzione, le nuove videogirl sono praticamente umane - e non esita ad utilizzare metodi molto bruschi per far capire il suo messaggio. Questo la spinge anche a gesti estremi, come proporre a Toshiki di fare sesso con lei per dare una scossa a Hiromu e per sperimentare in prima persona cosa prova una ragazza che ha deciso di concedersi all'uomo che ama.
Hiromu sembra il personaggio meno caratterizzato, e rispecchia pienamente il cliché del timido che non riesce a dichiararsi alla ragazza che ama. Quando scopre che nel passato di Ayumi c'è una macchia si tira indietro, ma grazie all'impegno di Len a e gli incitamenti di Yota riuscirà a capire che in questi casi bisogna sempre andare avanti e far uscire i propri sentimenti.
Ayumi, invece, è più interessante: oppressa dal suo passato e da una storia che è agli sgoccioli, riuscirà a capire grazie a Len che le cose possono cambiare.
Toshiki sembra tutto meno che una persona degna di vedere il Gokuraku (solo i puri di cuore possono farlo); il suo personaggio evolverà fino al punto in cui, grazie a Len, che lo ascolta e consiglia, capirà che le sue storie sono effimere e riuscirà ad innamorarsi veramente di una ragazza.
Shoko, l'amica di infanzia di Hiromu e Toshiki, avrebbe meritato più spazio: il cambiamento del suo carattere perché si è innamorata è troppo repentino e fino alle ultime pagine non si riesce a capire chi sia l'oggetto del suo desiderio.
La presenza di Yota - qui personaggio di secondo piano ma molto importante - è uno dei trait d'union tra VGL e VGA. Oltre a lui ci sono il gestore del Gokuraku (meglio conosciuto come il nonno di Ai) ed alcuni camei. Quello di Nobuko, che appare solo come "la signora Nizaki" è simpatico, ma quello di Ai è, probabilmente, quello più desiderato da chi ha amato VGA. La sua apparizione è limitata ad un "balloon", ma il contesto della sua frase ci fa capire che le speranze riposte nell'ultima vignetta di VGA si sono avverate. Personalmente non mi sarebbe dispiaciuto vedere un'immagine che raffigura Ai "da grande", come ci è capitato con Yota e con Nobuko; mi manca anche l'assenza di un qualsiasi cenno alla situazione attuale di Moemi, personaggio con una storia molto travagliata in VGA.
La grafica è, al pari di VGA, entusiasmante: osservando alcune tavole si ha quasi l'impressione di guardare un film per il livello di dettaglio raggiunto (caratteristica molto evidente sui volti dei personaggi). Anche i particolari anatomici delle ragazze sono spesso oggetto di attenzione particolare da parte di Katsura: non siamo bacchettoni e spesso, oggettivamente, "è un bel vedere" (almeno per noi maschietti), ma il manga non è un ecchi, al massimo si può parlare di fan service inserito all'interno di un'opera che rimane essenzialmente una commedia sentimentale.
In coda al manga si trova un capitolo aggiuntivo "Video Girl": è il racconto con cui Katsura ha gettato le basi di VGA e VGL. La storia narrata è brevissima ma molto intensa, e merita di essere vista con molta attenzione.
In conclusione VGL è un ottimo manga. Per capirlo al massimo va letto dopo VGA sapendo che non è il suo seguito (anche perché c'era ancora ben poco da dire). In questo caso per gli amanti delle storie sentimentali è una vera fonte di emozioni di altissimo livello, da avere nella propria raccolta di opere.
Video Girl Len (VGL) è un manga che dev'essere considerato come lo spin-off di Video Girl Ai (VGA). Gli eventi narrati non rappresentano il seguito di VGA. ma sono completamente indipendenti, anche se è sempre presente la figura delle "videogirl" e si ritrovano alcuni personaggi della serie precedente.
L'intreccio degli eventi è meno complesso rispetto a quelli narrati in VGA, e la storia si snoda lungo tre mesi: tutto occupa due volumetti per quattordici capitoli, lunghezza che appare adeguata. Le situazioni comiche sono ben amalgamate, con i momenti più seri e sentimentali. Rispetto a VGA ora la videogirl assiste due persone contemporaneamente (Hiromu e Toshiki), e si scopre che il nuovo Gokuraku vuole valorizzare l'amore mentre il Gokuraku ha l'intenzione di sopprimere questo sentimento.
Il personaggio di Len è molto particolare: prova sentimenti - qui non ci sono difetti nella riproduzione, le nuove videogirl sono praticamente umane - e non esita ad utilizzare metodi molto bruschi per far capire il suo messaggio. Questo la spinge anche a gesti estremi, come proporre a Toshiki di fare sesso con lei per dare una scossa a Hiromu e per sperimentare in prima persona cosa prova una ragazza che ha deciso di concedersi all'uomo che ama.
Hiromu sembra il personaggio meno caratterizzato, e rispecchia pienamente il cliché del timido che non riesce a dichiararsi alla ragazza che ama. Quando scopre che nel passato di Ayumi c'è una macchia si tira indietro, ma grazie all'impegno di Len a e gli incitamenti di Yota riuscirà a capire che in questi casi bisogna sempre andare avanti e far uscire i propri sentimenti.
Ayumi, invece, è più interessante: oppressa dal suo passato e da una storia che è agli sgoccioli, riuscirà a capire grazie a Len che le cose possono cambiare.
Toshiki sembra tutto meno che una persona degna di vedere il Gokuraku (solo i puri di cuore possono farlo); il suo personaggio evolverà fino al punto in cui, grazie a Len, che lo ascolta e consiglia, capirà che le sue storie sono effimere e riuscirà ad innamorarsi veramente di una ragazza.
Shoko, l'amica di infanzia di Hiromu e Toshiki, avrebbe meritato più spazio: il cambiamento del suo carattere perché si è innamorata è troppo repentino e fino alle ultime pagine non si riesce a capire chi sia l'oggetto del suo desiderio.
La presenza di Yota - qui personaggio di secondo piano ma molto importante - è uno dei trait d'union tra VGL e VGA. Oltre a lui ci sono il gestore del Gokuraku (meglio conosciuto come il nonno di Ai) ed alcuni camei. Quello di Nobuko, che appare solo come "la signora Nizaki" è simpatico, ma quello di Ai è, probabilmente, quello più desiderato da chi ha amato VGA. La sua apparizione è limitata ad un "balloon", ma il contesto della sua frase ci fa capire che le speranze riposte nell'ultima vignetta di VGA si sono avverate. Personalmente non mi sarebbe dispiaciuto vedere un'immagine che raffigura Ai "da grande", come ci è capitato con Yota e con Nobuko; mi manca anche l'assenza di un qualsiasi cenno alla situazione attuale di Moemi, personaggio con una storia molto travagliata in VGA.
La grafica è, al pari di VGA, entusiasmante: osservando alcune tavole si ha quasi l'impressione di guardare un film per il livello di dettaglio raggiunto (caratteristica molto evidente sui volti dei personaggi). Anche i particolari anatomici delle ragazze sono spesso oggetto di attenzione particolare da parte di Katsura: non siamo bacchettoni e spesso, oggettivamente, "è un bel vedere" (almeno per noi maschietti), ma il manga non è un ecchi, al massimo si può parlare di fan service inserito all'interno di un'opera che rimane essenzialmente una commedia sentimentale.
In coda al manga si trova un capitolo aggiuntivo "Video Girl": è il racconto con cui Katsura ha gettato le basi di VGA e VGL. La storia narrata è brevissima ma molto intensa, e merita di essere vista con molta attenzione.
In conclusione VGL è un ottimo manga. Per capirlo al massimo va letto dopo VGA sapendo che non è il suo seguito (anche perché c'era ancora ben poco da dire). In questo caso per gli amanti delle storie sentimentali è una vera fonte di emozioni di altissimo livello, da avere nella propria raccolta di opere.
Dopo il grande successo di Video Girl Ai, Katsura ha voluto allargare un po' il discorso proponendo questo titolo, composto da soli due volumi, in cui l'obiettivo è quello di spiegare meglio le funzioni di una "Video girl". Len, infatti, non ha i difetti di Ai e svolge il suo compito esattamente come programmato dal suo creatore. Per non rendere il personaggio troppo "vuoto", però, Katsura immagina che il vecchio gestore del Gokuraku abbia deciso di "mettersi in proprio" e dotare le nuove consolatrici di un cuore e di tutte le emozioni di una ragazza normale.
L'occasione viene sfruttata, inoltre, per fornire qualche piccola informazione sull'evolversi delle vicende della prima serie.
Questa volta i "puri di cuore" sono addirittura due: Hiromu, ragazzo con una concezione troppo "pura" delle ragazze che, a seguito di una delusione d'amore avvenuta alle elementari (!) ha deciso di non innamorarsi mai più; Toshiki, classico playboy che non riesce a provare alcun sentimento nei confronti delle donne se non il classico desiderio sessuale. Il lavoro di Len si concentrerà su entrambi e rivelerà una personalità molto diversa rispetto a quella di Ai, in quanto più concreta e ingegnosa.
Penso che nessuno si aspettasse da un opera di dimensioni così ridotte un prodotto capace di rivaleggiare col suo predecessore. Tale aspettativa, ovviamente, è stata rispettata: "Video Girl Len" è un semplice ritorno intriso di nostalgia al mondo delle Video girl senza grosse ambizioni. Semplice ma graditissimo, aggiungerei io: la storia non è per nulla complessa ma piacevolissima da leggere e riesce a trasmettere anche se in minima parte le stesse emozioni della prima serie (ma non sarebbe un lavoro di katsura, in caso contrario). I personaggi non hanno la stessa intensità emotiva di Yota e compagni (a proposito Yota compare anche qui, nelle vesti di un professore d'arte, ma il suo è un ruolo marginale), ma risultano comunque "amabili" e divertenti.
Quindi assegno a questo Video Girl Len una buona valutazione, senza eccessi ovviamente. Per chi non l'avesse ancora letto ed ha nostalgia delle ragazze del Gokuraku, leggere questo manga rappresenterebbe un graditissimo tuffo per passato; per chi invece non ha mai letto "Video Girl Ai", la lettura di questo titolo fornirebbe un piacevolissimo svago, anche se potrebbe risultare un po' troppo semplicistico.
L'occasione viene sfruttata, inoltre, per fornire qualche piccola informazione sull'evolversi delle vicende della prima serie.
Questa volta i "puri di cuore" sono addirittura due: Hiromu, ragazzo con una concezione troppo "pura" delle ragazze che, a seguito di una delusione d'amore avvenuta alle elementari (!) ha deciso di non innamorarsi mai più; Toshiki, classico playboy che non riesce a provare alcun sentimento nei confronti delle donne se non il classico desiderio sessuale. Il lavoro di Len si concentrerà su entrambi e rivelerà una personalità molto diversa rispetto a quella di Ai, in quanto più concreta e ingegnosa.
Penso che nessuno si aspettasse da un opera di dimensioni così ridotte un prodotto capace di rivaleggiare col suo predecessore. Tale aspettativa, ovviamente, è stata rispettata: "Video Girl Len" è un semplice ritorno intriso di nostalgia al mondo delle Video girl senza grosse ambizioni. Semplice ma graditissimo, aggiungerei io: la storia non è per nulla complessa ma piacevolissima da leggere e riesce a trasmettere anche se in minima parte le stesse emozioni della prima serie (ma non sarebbe un lavoro di katsura, in caso contrario). I personaggi non hanno la stessa intensità emotiva di Yota e compagni (a proposito Yota compare anche qui, nelle vesti di un professore d'arte, ma il suo è un ruolo marginale), ma risultano comunque "amabili" e divertenti.
Quindi assegno a questo Video Girl Len una buona valutazione, senza eccessi ovviamente. Per chi non l'avesse ancora letto ed ha nostalgia delle ragazze del Gokuraku, leggere questo manga rappresenterebbe un graditissimo tuffo per passato; per chi invece non ha mai letto "Video Girl Ai", la lettura di questo titolo fornirebbe un piacevolissimo svago, anche se potrebbe risultare un po' troppo semplicistico.
Ho sempre compreso poco questo spin-off. Penso che tutto fosse stato già detto con Video Girl Ai e quindi non so cosa pensare, non se dietro ci sono soldi, o solo la tentazione ribadire che Ai è ancora viva e sta bene e l'amore procede. Ho tanto amato Video Girl Ai e continuo ancora ad amarlo che comincio anche io a credere alla storia del Ghost writer di Katsura.
Il disegno, per carità, non si discute, ci mancherebbe, ma insomma io tutte le volte che confronto VGA a I's o a DNA2 qualche dubbio me lo faccio. Scusate, forse sto andando off-topic, ma trovo riduttivo parlare di VGL, che è giusto uno spin-off non indispensabile, senza prendere in esame la realtà Katsura.
Il disegno, per carità, non si discute, ci mancherebbe, ma insomma io tutte le volte che confronto VGA a I's o a DNA2 qualche dubbio me lo faccio. Scusate, forse sto andando off-topic, ma trovo riduttivo parlare di VGL, che è giusto uno spin-off non indispensabile, senza prendere in esame la realtà Katsura.
Commedia adolescenziale in cui si ritrovano più o meno le stesse tematiche di Video Girl Ai. Questo manga si svolge qualche anno dopo le vicende narrate nel lavoro precedente, e ha le stesse tematiche. Se vi è piaciuta Ai, andate a colpo sicuro, con in più il fatto che la storia è più corta e, a mio parere, meglio strutturata.
Il tratto è sempre quello tipico di Masakazu Katsura: le ragazzine con cui interagisce il protagonista sono sempre dolci, ingenue... Insomma, è un classico che non rovina la serie precedente. Onestamente? Leggete tutto Katsura, e lasciate perdere gli altri fumetti ecchi-scolastici-sentimentali, perché difficilmente lo si può superare in questo genere.
Il tratto è sempre quello tipico di Masakazu Katsura: le ragazzine con cui interagisce il protagonista sono sempre dolci, ingenue... Insomma, è un classico che non rovina la serie precedente. Onestamente? Leggete tutto Katsura, e lasciate perdere gli altri fumetti ecchi-scolastici-sentimentali, perché difficilmente lo si può superare in questo genere.
Se avete letto VGA allora potete benissimo leggere anche questo spin-off, che oltre a rappresentare un'ulteriore storia del Gokuraku, delle sue migliorie (ci sono alcune caratteristiche differenti rispetto al Gokuraku di VGA) e di un suo cliente rappresenta anche una conferma del finale della prima serie.
Il Maestro ha infatti posto questa storia più di un lustro dopo la precedente ed ha fatto in modo che Youta ricomparisse anche qui. Ovviamente non è solo per compensare alla nostalgia del protagonista di VGA, ma anche per confermare il finale della serie stessa. In effetti, in una sola vignetta, il Maestro riesce a dare al lettore di VGL una grande tranquillità, facendogli capire che VGA è finito più che bene.
A voi questo spin-off, 8.
Il Maestro ha infatti posto questa storia più di un lustro dopo la precedente ed ha fatto in modo che Youta ricomparisse anche qui. Ovviamente non è solo per compensare alla nostalgia del protagonista di VGA, ma anche per confermare il finale della serie stessa. In effetti, in una sola vignetta, il Maestro riesce a dare al lettore di VGL una grande tranquillità, facendogli capire che VGA è finito più che bene.
A voi questo spin-off, 8.
Lessi Video Girl Len in parte entusiasta e in parte timoroso: la parte entusiasta gioiva all'idea di poter di nuovo entrare in quel mondo che qualche tempo prima mi aveva emozionato così tanto, la parte timorosa aveva invece molta paura che questo sequel potesse inequivocabilmente cancellare e rovinare il bellissimo ricordo che Video Girl Ai mi aveva lasciato... fortunatamente però, ciò non è avvenuto.
La storia di Video Girl Len è presto detta: sono passati 9 anni dal termine di Video Girl Ai, e Yota è ormai un adulto professore d'arte. Per quanto ci faccia piacere vedere il nostro eroe cresciuto e felice, non ci troviamo di fronte ad una storia che lo vede protagonista, bensì uno studente della sua classe, Hiromu, che finisce col cuore spezzato nel Neo Gokuraku, una nuova versione del videonoleggio che lo stesso Yota aveva visto e visitato anni prima, per poi trovarsi una cassetta fra le mani e una Video Girl in casa: Len.
Cos'altro c'era da raccontare sulle Video Girl senza cadere nell'autocelebrazione, nella monotonia e nella ripetitività? Tanto. Katsura ci rassicura fondamentalmente su questo cambiando molte carte in tavola:
- stavolta ad entrar in un videonoleggio sono due persone anziché una, Hiromu e il suo miglior amico, Toshiki;
- Hiromu non è stato scaricato o messo in secondo piano ad un altro ragazzo, ma rimane ferito nel suo amore, sapendo di alcune voci messe in giro sulla ragazza di cui è segretamente innamorato, Ayumi;
- Toshiki a differenza di Takashi, reciterà un ruolo chiave nell'opera sin da subito, scoprendo a sua volta la presenza delle Video Girl;
- Len non ha lo scopo di consolare Hiromu, ed anzi: visto che non ha preso alcun rifiuto, dovrà far il possibile per aiutarlo a conquistarla.
Insomma, Katsura recita morali ed insegnamenti che ancora mancavano nella prima serie, concentrando in una dose minore di capitoli (quattordici se non erro) profondità e tematiche dapprima mai trattate dedite a rilanciare l'immagine di una donna moderna che sia tutto fuorché un oggetto e a far sì che nell'immaginario collettivo maschile, essa possa essere una persona indipendente dal concetto plurimo -e utopico- di creatura casta, illibata, priva di desiderio e di passate esperienze, quando in fondo non sono poi così diverse da un uomo e di conseguenza possono provare a loro volta desideri carnali: ma saranno vere quelle voci? Quanto peso possono avere o influire nella vita di tutti i giorni? Il passato è e rimane così perché non trova attinenza e continuità nel presente e nel conseguente futuro?
Queste ed altre tematiche, quelle offerte da Katsura in questo degno sequel (o se preferite spin-off) che consiglio di leggere solo se avete dapprima passato e vissuto l'esperienza Video Girl Ai, letto da solo è comunque gradevole ma non apprezzabile in tutte le sue sfumature.
Ovviamente, per quanto nettamente al di sopra della sufficienza, non può ambire al medesimo voto del suo precedessore e capostipite.
La storia di Video Girl Len è presto detta: sono passati 9 anni dal termine di Video Girl Ai, e Yota è ormai un adulto professore d'arte. Per quanto ci faccia piacere vedere il nostro eroe cresciuto e felice, non ci troviamo di fronte ad una storia che lo vede protagonista, bensì uno studente della sua classe, Hiromu, che finisce col cuore spezzato nel Neo Gokuraku, una nuova versione del videonoleggio che lo stesso Yota aveva visto e visitato anni prima, per poi trovarsi una cassetta fra le mani e una Video Girl in casa: Len.
Cos'altro c'era da raccontare sulle Video Girl senza cadere nell'autocelebrazione, nella monotonia e nella ripetitività? Tanto. Katsura ci rassicura fondamentalmente su questo cambiando molte carte in tavola:
- stavolta ad entrar in un videonoleggio sono due persone anziché una, Hiromu e il suo miglior amico, Toshiki;
- Hiromu non è stato scaricato o messo in secondo piano ad un altro ragazzo, ma rimane ferito nel suo amore, sapendo di alcune voci messe in giro sulla ragazza di cui è segretamente innamorato, Ayumi;
- Toshiki a differenza di Takashi, reciterà un ruolo chiave nell'opera sin da subito, scoprendo a sua volta la presenza delle Video Girl;
- Len non ha lo scopo di consolare Hiromu, ed anzi: visto che non ha preso alcun rifiuto, dovrà far il possibile per aiutarlo a conquistarla.
Insomma, Katsura recita morali ed insegnamenti che ancora mancavano nella prima serie, concentrando in una dose minore di capitoli (quattordici se non erro) profondità e tematiche dapprima mai trattate dedite a rilanciare l'immagine di una donna moderna che sia tutto fuorché un oggetto e a far sì che nell'immaginario collettivo maschile, essa possa essere una persona indipendente dal concetto plurimo -e utopico- di creatura casta, illibata, priva di desiderio e di passate esperienze, quando in fondo non sono poi così diverse da un uomo e di conseguenza possono provare a loro volta desideri carnali: ma saranno vere quelle voci? Quanto peso possono avere o influire nella vita di tutti i giorni? Il passato è e rimane così perché non trova attinenza e continuità nel presente e nel conseguente futuro?
Queste ed altre tematiche, quelle offerte da Katsura in questo degno sequel (o se preferite spin-off) che consiglio di leggere solo se avete dapprima passato e vissuto l'esperienza Video Girl Ai, letto da solo è comunque gradevole ma non apprezzabile in tutte le sue sfumature.
Ovviamente, per quanto nettamente al di sopra della sufficienza, non può ambire al medesimo voto del suo precedessore e capostipite.
Personalmente vedo in Video Girl Len una grande dimostrazione di abilità da parte di Katsura, che pur avendo realizzato una storia di soli 14 capitoli, ha saputo dare molta intensità, espressività, profondità e soprattutto dolcezza ai personaggi. Se vogliamo è la ciliegina sulla torta, dove la torta ovviamente è la serie precedente, Video Girl Ai.
Penso che la storia di Len meriti una valutazione ottima, prima di tutto perché è stata realizzata con intenzioni differenti rispetto a quella di Ai. E' ovvio che, in questo caso, non ci si debba aspettare che la storia raggiunga gli stessi livelli della precedente. A causa dello scarso numero di capitoli, ad esempio, i personaggi non hanno la stessa profondità psicologica, nel complesso è una storia più leggera. C'è indubbiamente qualche particolare che forse si poteva approfondire, e in sé la storia non presenta alcuna novità. Ma, a parte questo, per me la migliore produzione di Katsura consiste proprio nelle storie a carattere sentimentale come Video Girl, perché le formule che usa sono sempre e comunque vincenti, immancabilmente sciolgono il lettore (me) come gelatina al sole, andando a toccare il cuore nel profondo. I personaggi sono in ogni caso ottimamente caratterizzati e curati, affatto scontati, e penso che la storia, che come spesso accade nei manga di Katsura trasmette emozioni molto intense, sia portata avanti in modo estremamente interessante e coinvolgente; nelle scelte Katsura non sgarra.
Il collegamento al passato tramite la riapparizione di Yota adulto, il dialogo con il gestore del Neo Gokuraku sono completamente azzeccati, e condivido in pieno la scelta di lasciar immaginare al lettore l'aspetto di Ai adulta. Non credo che mi sarebbe piaciuto vederla: molto facilmente avrebbe significato privare il personaggio della sua stessa natura, basti pensare al simbolismo in VGA. Qui, in Len, tutti gli elementi che riconducono al passato mostrano un alone di evanescenza e di lontananza, e la cosa mi è molto piaciuta. Davvero piacevolissimo e commovente il capitolo che chiude la storia.
Nel complesso, Video Girl Len è proprio quello che ci voleva dopo lo struggente finale dal retrogusto amaro, ambientato 9 anni prima: anziché lasciarci definitivamente mentre siamo in lacrime, l'universo di "Video Girl" ci abbandona inebriati da un'immensa dolcezza.
Sconsiglio di leggerlo se non si conosce prima l'opera principale in 116 capitoli, in quanto Video Girl Len ne è un seguito e presenta palesi collegamenti con esso. A chi ha già avuto la possibilità di leggere e amare Video Girl Ai invece, consiglio vivamente di concludere in bellezza con questo breve manga, che nelle sue pretese è molto gradevole e non delude affatto. Il voto, che è un 9 meritatissimo, è riferito anche all'ottima edizione in due volumi sulla collana Greatest. C'è anche da dire che alla fine del secondo volume è presente una preziosissima chicca: l'episodio pilota di Video Girl! Una breve storia di 65 tavole, dove gli aspetti interessanti da osservare sono non lo sviluppo della trama o le caratterizzazioni, quanto l'evoluzione del tratto di Katsura, prima che raggiungesse completa maturazione in VGA, e le idee di partenza, che hanno dato origine a uno dei migliori manga di tutti i tempi.
Penso che la storia di Len meriti una valutazione ottima, prima di tutto perché è stata realizzata con intenzioni differenti rispetto a quella di Ai. E' ovvio che, in questo caso, non ci si debba aspettare che la storia raggiunga gli stessi livelli della precedente. A causa dello scarso numero di capitoli, ad esempio, i personaggi non hanno la stessa profondità psicologica, nel complesso è una storia più leggera. C'è indubbiamente qualche particolare che forse si poteva approfondire, e in sé la storia non presenta alcuna novità. Ma, a parte questo, per me la migliore produzione di Katsura consiste proprio nelle storie a carattere sentimentale come Video Girl, perché le formule che usa sono sempre e comunque vincenti, immancabilmente sciolgono il lettore (me) come gelatina al sole, andando a toccare il cuore nel profondo. I personaggi sono in ogni caso ottimamente caratterizzati e curati, affatto scontati, e penso che la storia, che come spesso accade nei manga di Katsura trasmette emozioni molto intense, sia portata avanti in modo estremamente interessante e coinvolgente; nelle scelte Katsura non sgarra.
Il collegamento al passato tramite la riapparizione di Yota adulto, il dialogo con il gestore del Neo Gokuraku sono completamente azzeccati, e condivido in pieno la scelta di lasciar immaginare al lettore l'aspetto di Ai adulta. Non credo che mi sarebbe piaciuto vederla: molto facilmente avrebbe significato privare il personaggio della sua stessa natura, basti pensare al simbolismo in VGA. Qui, in Len, tutti gli elementi che riconducono al passato mostrano un alone di evanescenza e di lontananza, e la cosa mi è molto piaciuta. Davvero piacevolissimo e commovente il capitolo che chiude la storia.
Nel complesso, Video Girl Len è proprio quello che ci voleva dopo lo struggente finale dal retrogusto amaro, ambientato 9 anni prima: anziché lasciarci definitivamente mentre siamo in lacrime, l'universo di "Video Girl" ci abbandona inebriati da un'immensa dolcezza.
Sconsiglio di leggerlo se non si conosce prima l'opera principale in 116 capitoli, in quanto Video Girl Len ne è un seguito e presenta palesi collegamenti con esso. A chi ha già avuto la possibilità di leggere e amare Video Girl Ai invece, consiglio vivamente di concludere in bellezza con questo breve manga, che nelle sue pretese è molto gradevole e non delude affatto. Il voto, che è un 9 meritatissimo, è riferito anche all'ottima edizione in due volumi sulla collana Greatest. C'è anche da dire che alla fine del secondo volume è presente una preziosissima chicca: l'episodio pilota di Video Girl! Una breve storia di 65 tavole, dove gli aspetti interessanti da osservare sono non lo sviluppo della trama o le caratterizzazioni, quanto l'evoluzione del tratto di Katsura, prima che raggiungesse completa maturazione in VGA, e le idee di partenza, che hanno dato origine a uno dei migliori manga di tutti i tempi.
Il manga si compone di 14 capitoli soltanto: è ambientato alcuni anni dopo la conclusione di Video Girl Ai, e vede per protagonista il timido e tranquillo Hiromu. Accanto a lui, il suo il migliore amico e impenitente playboy, nonché l'immancabile ragazza di cui Hiromu si innamora perdutamente, con la quale ha problemi in un primo momento nel farsi avanti, e in seguito nel superare i pettegolezzi che pregiudicano la reputazione di lei.
Una trama scontata in cui si inserisce, di nuovo, una Video Girl: a differenza di Ai, Len è una Video Girl che funziona correttamente. Un po' meno brusca e più dolce di Ai, ma bellissima, solare e sensibile quanto lei, e che vuole assolvere a tutti i costi il suo compito di "far decollare l'amore" in Hiromu.
La breve storia viene così portata avanti "alla Katsura", tra i soliti fraintendimenti, turbamenti sentimentali e disegni magistrali che chi ha letto anche una sola opera di questo mangaka (ri)conosce bene.
Però tutto questo senso di deja vu non basta per scartare automaticamente la lettura di Video Girl Len: dopotutto tra una pagina e l'altra abbiamo l'occasione di rivedere Yota, il protagonista maschile di Video Girl Ai, cresciuto e maturato ancora rispetto a quando l'avevamo lasciato al termine di quel manga. E' una sensazione piacevole ripensare a quanto Yota somigliava ad Hiromu, e a quanto invece i due, che in Video Girl Len interagiscono, sembrino appartenere ad universi tanto distanti. Ma se vi state chiedendo se invece lei, Ai, è rimasta la stessa di sempre, Katsura ci fa un voluto dispetto... non ci è dato di vederla. E così possiamo solo immaginarla al fianco di Yota, potendo comunque constatare con certezza che lei è lì, accanto a lui. E il cerchio si chiude, tutto è bene quel che finisce bene, perché Len non demorde affatto, riesce nella missione ed è soddisfatta di aver adempiuto al suo compito.
Il manga è troppo breve per rifulgere di una luce sua: l'ho sempre considerato uno spin-off di video Girl Ai, che va letto necessariamente una volta letto quest'ultimo, perché non esisterebbe a prescindere da questo manga, e non lo si apprezzerebbe neppure abbastanza.
Il problema è che se lo leggerete prima di Video Girl Ai, vi perderete di vedere come e quanto si collega a quest'opera.
Ma se lo leggerete dopo di Video Girl Ai, della storia di Len non vi rimarrà nulla, rapiti come in genere si è dal mare magnum delle emozioni che Katsura evoca in Video Girl Ai.
Per apprezzarlo al massimo consiglio quindi di leggerlo DOPO Video Girl Ai, e a buona distanza di tempo da quest'ultimo; diversamente Len passerebbe totalmente, inesorabilmente inosservata.
Seppur breve, il manga in sé si fa leggere, anche se non presenta alcuna concreta novità nel modus operandi di Katsura.
Voto 6, perché non c'è lo sviluppo di trama e di personaggi che potrebbe renderlo una lettura più interessante; ma d'altra parte la storia la si è già vista in Video Girl Ai, così che Len ne è un completamento carino, con dei discreti sviluppi dei personaggi.
Una trama scontata in cui si inserisce, di nuovo, una Video Girl: a differenza di Ai, Len è una Video Girl che funziona correttamente. Un po' meno brusca e più dolce di Ai, ma bellissima, solare e sensibile quanto lei, e che vuole assolvere a tutti i costi il suo compito di "far decollare l'amore" in Hiromu.
La breve storia viene così portata avanti "alla Katsura", tra i soliti fraintendimenti, turbamenti sentimentali e disegni magistrali che chi ha letto anche una sola opera di questo mangaka (ri)conosce bene.
Però tutto questo senso di deja vu non basta per scartare automaticamente la lettura di Video Girl Len: dopotutto tra una pagina e l'altra abbiamo l'occasione di rivedere Yota, il protagonista maschile di Video Girl Ai, cresciuto e maturato ancora rispetto a quando l'avevamo lasciato al termine di quel manga. E' una sensazione piacevole ripensare a quanto Yota somigliava ad Hiromu, e a quanto invece i due, che in Video Girl Len interagiscono, sembrino appartenere ad universi tanto distanti. Ma se vi state chiedendo se invece lei, Ai, è rimasta la stessa di sempre, Katsura ci fa un voluto dispetto... non ci è dato di vederla. E così possiamo solo immaginarla al fianco di Yota, potendo comunque constatare con certezza che lei è lì, accanto a lui. E il cerchio si chiude, tutto è bene quel che finisce bene, perché Len non demorde affatto, riesce nella missione ed è soddisfatta di aver adempiuto al suo compito.
Il manga è troppo breve per rifulgere di una luce sua: l'ho sempre considerato uno spin-off di video Girl Ai, che va letto necessariamente una volta letto quest'ultimo, perché non esisterebbe a prescindere da questo manga, e non lo si apprezzerebbe neppure abbastanza.
Il problema è che se lo leggerete prima di Video Girl Ai, vi perderete di vedere come e quanto si collega a quest'opera.
Ma se lo leggerete dopo di Video Girl Ai, della storia di Len non vi rimarrà nulla, rapiti come in genere si è dal mare magnum delle emozioni che Katsura evoca in Video Girl Ai.
Per apprezzarlo al massimo consiglio quindi di leggerlo DOPO Video Girl Ai, e a buona distanza di tempo da quest'ultimo; diversamente Len passerebbe totalmente, inesorabilmente inosservata.
Seppur breve, il manga in sé si fa leggere, anche se non presenta alcuna concreta novità nel modus operandi di Katsura.
Voto 6, perché non c'è lo sviluppo di trama e di personaggi che potrebbe renderlo una lettura più interessante; ma d'altra parte la storia la si è già vista in Video Girl Ai, così che Len ne è un completamento carino, con dei discreti sviluppi dei personaggi.