I signori dei mostri
Il punto di forza di “Nurarihyon no mago” di Hiroshi Shiibashi sono i disegni: appena vista qualche tavola ho deciso che questo manga meritasse una lettura, ed è proprio così.
La storia è semplice e lineare: nei suoi venticinque volumi il lettore ha modo di assistere alla crescita emotiva di Rikuo Nura e ai suoi progressi nell’imparare a gestire la propria componente umana e quella yokai, seguire il suo addestramento e conoscere una parte di quelli che saranno i componenti della “marcia infernale” del protagonista, una carrellata nel folklore giapponese ben resa da tavole molto belle e suggestive, ricche di dettagli e dall’atmosfera spesso cupa.
I vari archi narrativi hanno un buon ritmo e la lettura è sempre scorrevole; i combattimenti sono interessanti, ben giocati fra il gusto della sorpresa e quello di confermare le aspettative del lettore, anche se mancano colpi di scena veramente spiazzanti. Ma probabilmente era intenzione dell’autore creare una storia in qualche modo “rassicurante”.
La caratterizzazione dei personaggi è discretamente buona: di diversi viene narrato un pezzo di storia personale e, alcune, sono storie toccanti. Man mano che la “marcia infernale” del protagonista si ingrandisce si ritroveranno con piacere personaggi conosciuti a partire dai primi volumi; è facile “affezionarsi” a figure come quelle di Zen, Gyuuki, Kurotabo e Shoei. La linearità della cronologia è talora spezzata dall’uso di “flash-back”, uso che è ampio ma sempre funzionale. I fatti del passato raccontati sono indispensabili a comprendere meglio gli avvenimenti del presente e a far conoscere meglio al lettore le storie della famiglia di Rikuo. Anche gli avversari sono abbastanza ben caratterizzati, soprattutto Hagoromo Kitsune, forse la figura più interessante fra tutte.
Il voto finale non è altissimo perché mantiene ciò che promette, ma non stupisce. I disegni sono probabilmente la parte migliore: anche se non perfetti, si riguardano volentieri anche una volta terminata la lettura della storia. E' piacevole averli per poterli riguardare di tanto in tanto.
La storia è semplice e lineare: nei suoi venticinque volumi il lettore ha modo di assistere alla crescita emotiva di Rikuo Nura e ai suoi progressi nell’imparare a gestire la propria componente umana e quella yokai, seguire il suo addestramento e conoscere una parte di quelli che saranno i componenti della “marcia infernale” del protagonista, una carrellata nel folklore giapponese ben resa da tavole molto belle e suggestive, ricche di dettagli e dall’atmosfera spesso cupa.
I vari archi narrativi hanno un buon ritmo e la lettura è sempre scorrevole; i combattimenti sono interessanti, ben giocati fra il gusto della sorpresa e quello di confermare le aspettative del lettore, anche se mancano colpi di scena veramente spiazzanti. Ma probabilmente era intenzione dell’autore creare una storia in qualche modo “rassicurante”.
La caratterizzazione dei personaggi è discretamente buona: di diversi viene narrato un pezzo di storia personale e, alcune, sono storie toccanti. Man mano che la “marcia infernale” del protagonista si ingrandisce si ritroveranno con piacere personaggi conosciuti a partire dai primi volumi; è facile “affezionarsi” a figure come quelle di Zen, Gyuuki, Kurotabo e Shoei. La linearità della cronologia è talora spezzata dall’uso di “flash-back”, uso che è ampio ma sempre funzionale. I fatti del passato raccontati sono indispensabili a comprendere meglio gli avvenimenti del presente e a far conoscere meglio al lettore le storie della famiglia di Rikuo. Anche gli avversari sono abbastanza ben caratterizzati, soprattutto Hagoromo Kitsune, forse la figura più interessante fra tutte.
Il voto finale non è altissimo perché mantiene ciò che promette, ma non stupisce. I disegni sono probabilmente la parte migliore: anche se non perfetti, si riguardano volentieri anche una volta terminata la lettura della storia. E' piacevole averli per poterli riguardare di tanto in tanto.
Trovo che questo manga sia stato pensato veramente bene. La trama è molto articolata e piena di colpi di scena che tengono il lettore sempre con il fiato sospeso, la storia da una cultura generale sui racconti di mostri che venivano narrati in Giappone, e i disegni sono molto belli e accurati in ogni minimo particolare. Purtroppo a mio parere pecca in tre cose: la prima è che per i primi dieci volumi gli scontri durano davvero poco, tanto da essere raccontati in sole due pagine; la seconda è che ogni tanto l'intreccio della trama risulta poco chiaro; la terza è che il finale risulta tronco, lasciando l'amaro in bocca a chi legge questo manga. Nel complesso però lo ritengo un ottimo manga e lo consiglio.
Se c'è uno shounen sottovalutato nonostante i numerosi punti di forza è certamente "I signori dei Mostri ", non che sia un manga innovativo o un capolavoro, ci sono decine di altri fumetti giapponesi con caratteristiche simili, ma qui sono gestite particolarmente bene nel complesso (tranne i power up che ho trovato troppo semplicistici ).
Il tema principale è quello della mitologia giapponese, racconti popolari o leggende locali, il tutto misto ad un ambiente quasi da gangster, ossia con i vari capi mandamento che controllano le diverse zone e devono rendere conto al Boss della famiglia. La trama è piuttosto semplice. L'anziano capo ormai vecchio e stanco cede il posto al nipote, nelle cui vene tuttavia scorre solo 1/4 di sangue yokai, per tale motivo può assumere sembianze di mostro solo 6 ore al giorno, così non tutti i capi sono disposti a riconoscerlo come comandante supremo, questi seguono solo chi possiede la forza, il giovane Rikuo dovrà quindi affermare il proprio potere all'interno del Clan solo dopo varie peripezie e aver affrontato nemici sempre più forti, fino a dover risolvere situazioni che metteranno a repentaglio l'esistenza stessa della famiglia .
Il disegno è la parte migliore del manga, sopra agli standard degli shounen, specialmente quelli creati con spennellate sporche e rapide.
Consigliato agli amanti dello shounen in generale, non una pietra miliare ma di sicuro un buon pezzo da mettere nella libreria . 7+
Il tema principale è quello della mitologia giapponese, racconti popolari o leggende locali, il tutto misto ad un ambiente quasi da gangster, ossia con i vari capi mandamento che controllano le diverse zone e devono rendere conto al Boss della famiglia. La trama è piuttosto semplice. L'anziano capo ormai vecchio e stanco cede il posto al nipote, nelle cui vene tuttavia scorre solo 1/4 di sangue yokai, per tale motivo può assumere sembianze di mostro solo 6 ore al giorno, così non tutti i capi sono disposti a riconoscerlo come comandante supremo, questi seguono solo chi possiede la forza, il giovane Rikuo dovrà quindi affermare il proprio potere all'interno del Clan solo dopo varie peripezie e aver affrontato nemici sempre più forti, fino a dover risolvere situazioni che metteranno a repentaglio l'esistenza stessa della famiglia .
Il disegno è la parte migliore del manga, sopra agli standard degli shounen, specialmente quelli creati con spennellate sporche e rapide.
Consigliato agli amanti dello shounen in generale, non una pietra miliare ma di sicuro un buon pezzo da mettere nella libreria . 7+
Nurarihyon no Mago, manga giapponese disegnato da Hiroshi Shiibashi pubblicato su Weekly Shonen Jump nel 2008
Un manga che parla di demoni e umani.
Rikuo Nura è per un quarto demone e per tre quarti un umano ed è nipote di Nurarihyon, il comandante supremo.
Varie avventure capiteranno al nostro giovane protagonista che metteranno a rischio il suo amato mondo degli umani, ma anche il suo amato mondo dei demoni
Insomma, niente di particolare a prima vista, eppure...
La prima volta vidi l'anime: l'ho iniziato così tanto per fare, ma una volta iniziato l'ho guardato tutto di fila, per poi iniziare a comprarmi i manga. La cosa che mi ha colpito particolarmente è stato il fatto che i demoni presenti non erano personificati in ragazze volubili o i classici ragazzi degli anime come in molti generi di demoni degli ultimi tempi, ma erano nel loro vero aspetto di Youkai, modificato giusto per caratterizzare i personaggi. Tempo fa (per curiosità) cercai alcuni demoni in un libro di demoni giapponesi ed erano molto simili (se non uguali) a quelli disegnati nel manga. Direi quindi che la base dell'opera è praticamente perfetta (10/10).
.
Passiamo ai disegni: atmosfere tenebrose, cariche di mistero, perfette per questo tipo di manga, sebbene confusionarie a volte; disegni a volte realistici, a volte irrealistici, piuttosto dinamici e pieni di dettagli.
Personaggi ben definiti, anche se a volte la loro grandezza è sballata (mostri alti come palazzi vengono disegnati poi alti come persone normali), quindi può portare un po' di confusione; in ogni caso perfetto per il personaggio (tranne per la già citata misura)
In generale, sebbene la confusione che crea, i disegni sono piuttosto buoni (8/10).
Personaggi: oltre a come sono disegnati (come spiegato prima), sono caratterizzati come si deve: una bella caratterizzazione approfondita a quei personaggi che si stanno sviluppando con la storia, mentre per quei personaggi anziani viene ben descritta la loro caratterizzazione passata; coerente con l'avanzare con la trama e con la storia passata, a volte è strana, ma tutto sommato piuttosto chiara (9/10).
La trama si può dividere in varie saghe, dove in ognuna di esse il protagonista ha la sua crescita, impara a conoscere nuove mosse, nuove cose, nuovi demoni, nuovi nemici. Il ritmo della storia è piuttosto dinamico, con colpi di scena che ti fanno venir voglia di continuarlo, pieno di flashback sul passato dei personaggi dove a volte alcuni dettagli possono influire su quello che succederà dopo. Momenti pieni di tensione, di divertimento, da pelle d'oca... Una buona trama, con qualche difetto (certe volte non spiega appieno quello che succede) ma tutto sommato adatta (9/10).
Il finale era prevedibile, ma nonostante sapessi come sarebbe andata a finire, avevo la pelle d'oca: l'epicità dell'ultimo scontro (è un manga pieno di combattimenti, non è uno spoiler se dico che c'è uno scontro nel finale vero?). Può esserci benissimo un continuo della storia (il protagonista alla fine avrà 13-14 anni, tutta una vita davanti), ma finisce bene (nel senso che è un finale fatto bene) e chiarisce praticamente tutti gli eventuali dubbi (9.5/10).
Il tema principale dell'opera è incentrato sulla paura, la fonte di vita dei demoni, ma anche la principale protagonista delle battaglie: infatti, il demone con la paura più grande sconfiggerà il demone con quella più debole, sovrastandolo. Il concetto è complicato da spiegare: essa si può considerare come un'aura che permette di comandare sugli altri demoni, come un'arma per combattere i rivali, come modo per raccoglierne di più successivamente... Insomma, una linfa vitale, ma il manga (al contrario mio) lo spiega decisamente meglio.
Voto complessivo: 9.1
Beh, che dire: è la mia prima recensione di un manga, spero di aver soddisfatto i vostri dubbi e... Leggetelo, soprattutto se amate i demoni e le leggende come me
(Su "Episodi Visti" ho scritto 210 in quanto sarebbero i capitoli totali)
Un manga che parla di demoni e umani.
Rikuo Nura è per un quarto demone e per tre quarti un umano ed è nipote di Nurarihyon, il comandante supremo.
Varie avventure capiteranno al nostro giovane protagonista che metteranno a rischio il suo amato mondo degli umani, ma anche il suo amato mondo dei demoni
Insomma, niente di particolare a prima vista, eppure...
La prima volta vidi l'anime: l'ho iniziato così tanto per fare, ma una volta iniziato l'ho guardato tutto di fila, per poi iniziare a comprarmi i manga. La cosa che mi ha colpito particolarmente è stato il fatto che i demoni presenti non erano personificati in ragazze volubili o i classici ragazzi degli anime come in molti generi di demoni degli ultimi tempi, ma erano nel loro vero aspetto di Youkai, modificato giusto per caratterizzare i personaggi. Tempo fa (per curiosità) cercai alcuni demoni in un libro di demoni giapponesi ed erano molto simili (se non uguali) a quelli disegnati nel manga. Direi quindi che la base dell'opera è praticamente perfetta (10/10).
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Passiamo ai disegni: atmosfere tenebrose, cariche di mistero, perfette per questo tipo di manga, sebbene confusionarie a volte; disegni a volte realistici, a volte irrealistici, piuttosto dinamici e pieni di dettagli.
Personaggi ben definiti, anche se a volte la loro grandezza è sballata (mostri alti come palazzi vengono disegnati poi alti come persone normali), quindi può portare un po' di confusione; in ogni caso perfetto per il personaggio (tranne per la già citata misura)
In generale, sebbene la confusione che crea, i disegni sono piuttosto buoni (8/10).
Personaggi: oltre a come sono disegnati (come spiegato prima), sono caratterizzati come si deve: una bella caratterizzazione approfondita a quei personaggi che si stanno sviluppando con la storia, mentre per quei personaggi anziani viene ben descritta la loro caratterizzazione passata; coerente con l'avanzare con la trama e con la storia passata, a volte è strana, ma tutto sommato piuttosto chiara (9/10).
La trama si può dividere in varie saghe, dove in ognuna di esse il protagonista ha la sua crescita, impara a conoscere nuove mosse, nuove cose, nuovi demoni, nuovi nemici. Il ritmo della storia è piuttosto dinamico, con colpi di scena che ti fanno venir voglia di continuarlo, pieno di flashback sul passato dei personaggi dove a volte alcuni dettagli possono influire su quello che succederà dopo. Momenti pieni di tensione, di divertimento, da pelle d'oca... Una buona trama, con qualche difetto (certe volte non spiega appieno quello che succede) ma tutto sommato adatta (9/10).
Il finale era prevedibile, ma nonostante sapessi come sarebbe andata a finire, avevo la pelle d'oca: l'epicità dell'ultimo scontro (è un manga pieno di combattimenti, non è uno spoiler se dico che c'è uno scontro nel finale vero?). Può esserci benissimo un continuo della storia (il protagonista alla fine avrà 13-14 anni, tutta una vita davanti), ma finisce bene (nel senso che è un finale fatto bene) e chiarisce praticamente tutti gli eventuali dubbi (9.5/10).
Il tema principale dell'opera è incentrato sulla paura, la fonte di vita dei demoni, ma anche la principale protagonista delle battaglie: infatti, il demone con la paura più grande sconfiggerà il demone con quella più debole, sovrastandolo. Il concetto è complicato da spiegare: essa si può considerare come un'aura che permette di comandare sugli altri demoni, come un'arma per combattere i rivali, come modo per raccoglierne di più successivamente... Insomma, una linfa vitale, ma il manga (al contrario mio) lo spiega decisamente meglio.
Voto complessivo: 9.1
Beh, che dire: è la mia prima recensione di un manga, spero di aver soddisfatto i vostri dubbi e... Leggetelo, soprattutto se amate i demoni e le leggende come me
(Su "Episodi Visti" ho scritto 210 in quanto sarebbero i capitoli totali)
Ho acquistato da poco questo manga poiché mi aveva ispirato dalle puntate che avevo visto qui e là su youtube; che dire, a me personalmente piace parecchio. Devo dire la verità, credevo che fosse un manga noioso e senza una base di fondo, invece ora mi ritrovo a pensarla al contrario! La storia ruota attorno a Rikuo, futuro erede del clan Nura, nonché nipote e figlio de Il Comandante Supremo. Ragazzo sensibile, ma che allo stesso tempo si rivela pian piano anche capace di essere forte e temerario. Trovo questo manga avvincente e con tanti colpi di scena. Purtroppo ho letto parecchie recensioni negative, e deduco che ovviamente ognuno ha i propri gusti, ma reputarla un'opera squallida e indecente mi pare davvero eccessivo. Io posso consigliarlo a chiunque perché come storia è davvero semplice, capibile e molto fluida... insomma, non annoia! Ho già tutti e 25 i volumi e li sto leggendo in una manciata di ore. Secondo il mio giudizio dovreste leggere almeno sino al decimo volume per apprezzarlo davvero. L'unica e solita pecca è l'edizione italiana che ci ritroviamo come al solito a criticare: copertine troppo flessibili e il solito maledetto inchiostro che a volte ti rimane sulle dita...
Nonostante questo la trama è senz'altro bella e la storia coinvolge parecchio. Non scrivo nulla per quanto riguarda personaggi e scene che avvengono per il semplice motivo che qui voglio solo esporre un mio giudizio e non desidero fare alcuno spoiler. Che aggiungere? Provare per credere! Lo consiglio? Assolutamente si!
Nonostante questo la trama è senz'altro bella e la storia coinvolge parecchio. Non scrivo nulla per quanto riguarda personaggi e scene che avvengono per il semplice motivo che qui voglio solo esporre un mio giudizio e non desidero fare alcuno spoiler. Che aggiungere? Provare per credere! Lo consiglio? Assolutamente si!
Nuraryhion è senza dubbio un buon manga, ma purtroppo non raggiunge mai vette altissime e poteva essere molto di più.
Il disegno è curatissimo e tutto, combattimenti compresi, viene reso molto bene.
Uno dei punti deboli di questo manga secondo me sono i personaggi che, esclusi il protagonista, i nemici principali, Kurotabo e Tsurara, sono veramente poco caratterizzati o comunque non riescono a farti affezionare loro più di tanto.
La storia è ben fatta anche se non è nulla di originalissimo e si basa sullo schema nuovo nemico - allenamento dopo sconfitta iniziale - vittoria finale, e anche se la "paura" si riconduce alla solita energia vitale, chakra o nen, e sebbene venga spiegata qualche tecnica in modo un po' approsimativo.
Ho comunque apprezzato il fatto che tutta la trama sia collegata dall'inizio alla fine come un'unica grande saga, anche con diversi flashback che mostrano retroscena interessanti e i personaggi di Nuraryhion e Rihan.
Da apprezzare anche la base di questo manga, cioè gli yokai della mitologia, interessanti e ben realizzati.
Ultimo appunto: Il titolo "I Signori dei mostri" è abbastanza infantile e brutto a mio parere. Forse sarebbe stato meglio tradurlo semplicemente con "Il Nipote di Nuraryhion" o, ad esempio, "L'ascesa del Clan Nura".
Il disegno è curatissimo e tutto, combattimenti compresi, viene reso molto bene.
Uno dei punti deboli di questo manga secondo me sono i personaggi che, esclusi il protagonista, i nemici principali, Kurotabo e Tsurara, sono veramente poco caratterizzati o comunque non riescono a farti affezionare loro più di tanto.
La storia è ben fatta anche se non è nulla di originalissimo e si basa sullo schema nuovo nemico - allenamento dopo sconfitta iniziale - vittoria finale, e anche se la "paura" si riconduce alla solita energia vitale, chakra o nen, e sebbene venga spiegata qualche tecnica in modo un po' approsimativo.
Ho comunque apprezzato il fatto che tutta la trama sia collegata dall'inizio alla fine come un'unica grande saga, anche con diversi flashback che mostrano retroscena interessanti e i personaggi di Nuraryhion e Rihan.
Da apprezzare anche la base di questo manga, cioè gli yokai della mitologia, interessanti e ben realizzati.
Ultimo appunto: Il titolo "I Signori dei mostri" è abbastanza infantile e brutto a mio parere. Forse sarebbe stato meglio tradurlo semplicemente con "Il Nipote di Nuraryhion" o, ad esempio, "L'ascesa del Clan Nura".
La prima cosa che mi ha colpito di questo manga sono i disegni dei mostri che si vedono in copertina. Adoro gli ukyo-e, specialmente quelli riguardanti gli youkai, e vedere un richiamo a quel "vecchio stile" mi ha già fatto sorridere.
Ma il manga non è stato bello come me lo aspettavo.
Andiamo per ordine. La trama: Rikuo Nura è l'erede del clan Nura, ma ha solo un quarto del sangue di demone e non vuole assumerne il comando. Poi ci sarà costretto, e da allora in poi inizierà una lotta contro i clan avversari per riunire i minori sotto il suo controllo e diventare finalmente "il terzo".
Certe volte fa piacere leggere qualcosa di più leggero, per carità. Scarica la mente. Però NNM mi ha deluso: da tanto che mi aspettavo mi sono ritrovata molto poco di veramente consistente in mano; nonostante Shiibashi abbia ripreso una parte interessante della tradizione giapponese non è riuscito a rielaborarla bene e il risultato è un po' un pastone che rischia di diventare uno dei cosiddetti manga "mainstream", vedi alla voce Naruto/Bleach/One Piece, che a forza di andare avanti perdono tutto quello che all'inizio avevano di buono solamente per far proseguire la serie e tenerci attaccati i fan che, magari stanchi di seguirla ma che vogliono vedere "come va a finire", si comprano tutti i volumi dall'inizio alla-ormai improbabile-fine.
NNM è una buona idea, ma a lungo andare stanca: è tutto azione e niente sugo, ci si gasa ci si gasa sempre di più, si diventa sempre più forti sempre più forti, si salta da un cattivo all'altro e poi?... Basta, è finita lì. Della serie, mi ricorda qualcosa... vero Bleach? Vero Naruto? Ver--
Okay, basta. Spero almeno che Shiibashi abbia il buonsenso di non stiracchiarlo all'infinito e che finisca il prima possibile, magari con un bel finale, potrebbe farmi alzare a 6 e mezzo il voto.
Il 6 lo do perchè la trama mi ha molto deluso, i disegni non sono poi molto speciali, ma quei begli schizzi a pennello alla vecchia maniera degli ukyo-e lo salvano.
Ma il manga non è stato bello come me lo aspettavo.
Andiamo per ordine. La trama: Rikuo Nura è l'erede del clan Nura, ma ha solo un quarto del sangue di demone e non vuole assumerne il comando. Poi ci sarà costretto, e da allora in poi inizierà una lotta contro i clan avversari per riunire i minori sotto il suo controllo e diventare finalmente "il terzo".
Certe volte fa piacere leggere qualcosa di più leggero, per carità. Scarica la mente. Però NNM mi ha deluso: da tanto che mi aspettavo mi sono ritrovata molto poco di veramente consistente in mano; nonostante Shiibashi abbia ripreso una parte interessante della tradizione giapponese non è riuscito a rielaborarla bene e il risultato è un po' un pastone che rischia di diventare uno dei cosiddetti manga "mainstream", vedi alla voce Naruto/Bleach/One Piece, che a forza di andare avanti perdono tutto quello che all'inizio avevano di buono solamente per far proseguire la serie e tenerci attaccati i fan che, magari stanchi di seguirla ma che vogliono vedere "come va a finire", si comprano tutti i volumi dall'inizio alla-ormai improbabile-fine.
NNM è una buona idea, ma a lungo andare stanca: è tutto azione e niente sugo, ci si gasa ci si gasa sempre di più, si diventa sempre più forti sempre più forti, si salta da un cattivo all'altro e poi?... Basta, è finita lì. Della serie, mi ricorda qualcosa... vero Bleach? Vero Naruto? Ver--
Okay, basta. Spero almeno che Shiibashi abbia il buonsenso di non stiracchiarlo all'infinito e che finisca il prima possibile, magari con un bel finale, potrebbe farmi alzare a 6 e mezzo il voto.
Il 6 lo do perchè la trama mi ha molto deluso, i disegni non sono poi molto speciali, ma quei begli schizzi a pennello alla vecchia maniera degli ukyo-e lo salvano.
Questo manga è davvero molto bello e soprattutto originale, con originale intendo che non è il solito mainstream come molti altri manga.
La trama è parecchio interessante soprattutto perché è molto legata alle tradizioni giapponesi.
Il tratto è assolutamente fantastico perché è molto particolare pieno di particolari in ogni personaggio.
Per quanto riguarda quest'ultimi sono tutti curati e ognuno si differenzia bene dagli altri.
Una cosa molto carina che ho scoperto è che le copertine si uniscono tra loro e quindi formeranno un grande disegno con tutti i personaggi.
il motivo per cui do 9 e non 10 che secondo me il titolo è stato tradotto male perché Nurarihyon no mago significa " il re dei demoni " e non "i signore dei mostri".
Comunque questo manga è molto ben fatto e lo consiglio a tutti quelli a cui piace il genere soprannaturale, azione e demoni.
La trama è parecchio interessante soprattutto perché è molto legata alle tradizioni giapponesi.
Il tratto è assolutamente fantastico perché è molto particolare pieno di particolari in ogni personaggio.
Per quanto riguarda quest'ultimi sono tutti curati e ognuno si differenzia bene dagli altri.
Una cosa molto carina che ho scoperto è che le copertine si uniscono tra loro e quindi formeranno un grande disegno con tutti i personaggi.
il motivo per cui do 9 e non 10 che secondo me il titolo è stato tradotto male perché Nurarihyon no mago significa " il re dei demoni " e non "i signore dei mostri".
Comunque questo manga è molto ben fatto e lo consiglio a tutti quelli a cui piace il genere soprannaturale, azione e demoni.
Questo manga per me è stata una bellissima sorpresa, perché un giorno quando avevo preso un numero di "Naruto il mito" (non ricordo quale precisamente), c'era allegato un volantino con le nuove uscite della Planet e sono subito rimasto affascinato dalla trama; adoro tutte le follie giapponesi e anche le loro tradizioni, questo mi ha spinto ulteriormente a prendere questa ottima serie. L'ho iniziato a leggere solo di recente, ma ne sono rimasto colpito positivamente. Adoro le copertine - inoltre davvero molto belle e ben colorate - si possono anche unire fra loro ottenendo così la marcia infernale di Rikuo.
Parliamo ora brevemente della trama, senza fare chissà quale spoiler. Il manga inizia molto tranquillamente, ai tempi nostri, con un discendente del Clan Nura; il nonno del protagonista non aspetta altro che qualcuno prenda il suo posto, ma si renderà presto conto che la "caccia" al suo successore sarà ben più lunga di quanto lui si aspetti. Il protagonista è un normale bambino (o quasi) che frequenta la scuola elementare e poco tempo dopo le medie, è sempre stato affascinato dalla vita del nonno insieme ai mostri del suo clan, ma un giorno non sarà più così e da qui si inizierà molto lentamente ad entrare in questo fantastico mondo creato da Shiibashi sensei, davvero molto buffo (a tratti) e fatto di spettacolari combattimenti e avventure in stile Yu Yu Hakusho. La cosa che sicuramente mi ha colpito di più, oltre alle affascinati tradizioni e mostri immaginari del mondo nipponico, sono i disegni e lo strambo stile di Shiibashi, nonostante esistano sicuramente manga migliori come disegno o trama adoro comunque il suo stile. Una volta entrati nel vivo della trama, questo manga inizia a diventare qualcosa di veramente appassionante e coinvolgente, perché a differenza di altre opere ben note, Nurarihyon no Mago (originale titolo giapponese) fa di sé la parte clou nella trama anziché che nei combattimenti, sicuramente belli e interessanti, ma il vero punto di forza secondo me è la trama molto ben spiegata e strutturata.
Parliamo ora dello stile di questo manga e del suo mondo, che come ho detto in precedenza ne sono rimasto affascinato positivamente. Tutti gli youkai presenti in questo universo sono diversi l'uno dall'altro sia caratterialmente che nel design dei vari personaggi. I vari membri del Clan Nura sono uno più carismatico dell'altro, ognuno con un proprio stile e modo di fare diversi dall'altro. Personaggi come Kurotabo, Aotabo, Gyuki, Kappa, Donna delle Nevi (mannaggia che nome, Planet!), Senza Collo sono tutti da scoprire e fanno immergere benissimo il lettore in questo mondo fatto di mostri. I disegni sono molto piacevoli da vedere nel loro stile strambo mentre i fondali e l'ambientazione non mancheranno di affascinare coloro amanti della tradizione e mitologia giapponese. I fondali sono molto ben fatti a mio avviso, difficilmente si potrà vedere una pagina bianca o vuota, anche solo di una vignetta. Lo stile di Shiibashi, in parte mi ricorda quello strambo di OP.
In conclusione promuovo questo titolo piacevolmente a chi (e aggiungo soprattutto) è un amante del Giappone e vuole scoprirne di tutto anche sulle loro mitologie e mostri della loro tradizione. Ma anche per chi ama le storie particolari e con colpi di scena e intrecci vari posso consigliarlo, perché sicuramente non ne mancano. L'edizione della Planet è la classica 3,90€, con rilegatura buona in parte ma non certo impeccabile. Le copertine sono sicuramente affascinati e molto belle da vedere. Un titolo da avere per ogni amante del Giappone e delle sue tradizioni!
Parliamo ora brevemente della trama, senza fare chissà quale spoiler. Il manga inizia molto tranquillamente, ai tempi nostri, con un discendente del Clan Nura; il nonno del protagonista non aspetta altro che qualcuno prenda il suo posto, ma si renderà presto conto che la "caccia" al suo successore sarà ben più lunga di quanto lui si aspetti. Il protagonista è un normale bambino (o quasi) che frequenta la scuola elementare e poco tempo dopo le medie, è sempre stato affascinato dalla vita del nonno insieme ai mostri del suo clan, ma un giorno non sarà più così e da qui si inizierà molto lentamente ad entrare in questo fantastico mondo creato da Shiibashi sensei, davvero molto buffo (a tratti) e fatto di spettacolari combattimenti e avventure in stile Yu Yu Hakusho. La cosa che sicuramente mi ha colpito di più, oltre alle affascinati tradizioni e mostri immaginari del mondo nipponico, sono i disegni e lo strambo stile di Shiibashi, nonostante esistano sicuramente manga migliori come disegno o trama adoro comunque il suo stile. Una volta entrati nel vivo della trama, questo manga inizia a diventare qualcosa di veramente appassionante e coinvolgente, perché a differenza di altre opere ben note, Nurarihyon no Mago (originale titolo giapponese) fa di sé la parte clou nella trama anziché che nei combattimenti, sicuramente belli e interessanti, ma il vero punto di forza secondo me è la trama molto ben spiegata e strutturata.
Parliamo ora dello stile di questo manga e del suo mondo, che come ho detto in precedenza ne sono rimasto affascinato positivamente. Tutti gli youkai presenti in questo universo sono diversi l'uno dall'altro sia caratterialmente che nel design dei vari personaggi. I vari membri del Clan Nura sono uno più carismatico dell'altro, ognuno con un proprio stile e modo di fare diversi dall'altro. Personaggi come Kurotabo, Aotabo, Gyuki, Kappa, Donna delle Nevi (mannaggia che nome, Planet!), Senza Collo sono tutti da scoprire e fanno immergere benissimo il lettore in questo mondo fatto di mostri. I disegni sono molto piacevoli da vedere nel loro stile strambo mentre i fondali e l'ambientazione non mancheranno di affascinare coloro amanti della tradizione e mitologia giapponese. I fondali sono molto ben fatti a mio avviso, difficilmente si potrà vedere una pagina bianca o vuota, anche solo di una vignetta. Lo stile di Shiibashi, in parte mi ricorda quello strambo di OP.
In conclusione promuovo questo titolo piacevolmente a chi (e aggiungo soprattutto) è un amante del Giappone e vuole scoprirne di tutto anche sulle loro mitologie e mostri della loro tradizione. Ma anche per chi ama le storie particolari e con colpi di scena e intrecci vari posso consigliarlo, perché sicuramente non ne mancano. L'edizione della Planet è la classica 3,90€, con rilegatura buona in parte ma non certo impeccabile. Le copertine sono sicuramente affascinati e molto belle da vedere. Un titolo da avere per ogni amante del Giappone e delle sue tradizioni!
Mi sa che tra qualche volume smetto di prenderlo.
La storia è molto intricata, a mio avviso, e sembra di essere sempre allo stesso punto: Rikuo non sa se diventare il terzo signore dei mostri, a volte è debole, a volte è forte. Non si sa mai cosa ha intenzione di fare; un giorno dice "voglio prendere il posto di mio nonno!", l'altro si tira indietro. La trama è un po' noiosa, dal mio punto di vista.
Dal punto di vista dei disegni, sono spettacolari, ho letto pochi manga con disegni così ricchi di dettagli; inoltre in ogni volume si viene a conoscenza di un'altra sfaccettatura delle leggende del Giappone, con tutta quell'infinità di mostri di cui sono corredate.
In conclusione, è bello dal punto di vista grafico, ma perde molto a livello di trama.
La storia è molto intricata, a mio avviso, e sembra di essere sempre allo stesso punto: Rikuo non sa se diventare il terzo signore dei mostri, a volte è debole, a volte è forte. Non si sa mai cosa ha intenzione di fare; un giorno dice "voglio prendere il posto di mio nonno!", l'altro si tira indietro. La trama è un po' noiosa, dal mio punto di vista.
Dal punto di vista dei disegni, sono spettacolari, ho letto pochi manga con disegni così ricchi di dettagli; inoltre in ogni volume si viene a conoscenza di un'altra sfaccettatura delle leggende del Giappone, con tutta quell'infinità di mostri di cui sono corredate.
In conclusione, è bello dal punto di vista grafico, ma perde molto a livello di trama.
Nurarihyon no mago, conosciuto in Italia come "I signori dei Mostri", è un manga di genere shounen, creato da Hiroshi Shiibashi nel 2008, avente attualmente 17 volumi ancora in corso ed è edito in Italia dalla Panini Comics.
La storia ruota attorno a Rikuo Nura, un ragazzo avente un quarto di sangue demoniaco, ed erede al trono di comandante supremo dei mostri. Suo nonno, infatti, altri non è che lo spietato Nurarihyon: un demone conosciuto per i suoi scherzi e per i suoi furti nelle case altrui. Di giorno umano ma di notte demone, e non uno youkai qualunque, ma il più potente di tutti, avente il desiderio di succedere alla carica dopo la morte del nonno, ma d'altronde la parte umana di Rikuo rifiuta una tale possibilità. Come farà a ribellarsi al suo lato demoniaco?
Un manga davvero interessante, avente un ottimo disegno ed una buona trama. Uno shounen riuscito, questo sicuramente, e ben strutturato, dai personaggi molto particolari e gradevoli. Non solo risulta intrigante per gli avvenimenti in sé, ma anche per le informazioni che l'autore dà della mitologia giapponese, dei miti riguardanti i demoni che popolano le tradizioni del popolo nipponico alla comparsa di ogni nuovo personaggio, nemico o altro.
I personaggi sono ben caratterizzati e presentano un notevole carisma, cosa non da poco nei manga, e seppur il protagonista possa risultare all'inizio un po' stupido, irritante, inutile, parzialmente indispensabile per il continuo della storia, coll'andare avanti dei volumi non solo diviene un personaggio interessante, ma anche affascinante e carismatico.
Ritengo che non molti manga con dei protagonisti antipatici riescano in breve tempo a cambiare il parere dei lettori grazie al loro crescere interiore.
Gli avvenimenti sono ricchi d'azione, di colpi di scena, e riescono a tenere viva l'attenzione del lettore.
In conclusione, è un manga meritante fino ad ora un bell'8 come voto, sperando che possa solo che migliorare.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere in cerca di un buon shounen da iniziare.
La storia ruota attorno a Rikuo Nura, un ragazzo avente un quarto di sangue demoniaco, ed erede al trono di comandante supremo dei mostri. Suo nonno, infatti, altri non è che lo spietato Nurarihyon: un demone conosciuto per i suoi scherzi e per i suoi furti nelle case altrui. Di giorno umano ma di notte demone, e non uno youkai qualunque, ma il più potente di tutti, avente il desiderio di succedere alla carica dopo la morte del nonno, ma d'altronde la parte umana di Rikuo rifiuta una tale possibilità. Come farà a ribellarsi al suo lato demoniaco?
Un manga davvero interessante, avente un ottimo disegno ed una buona trama. Uno shounen riuscito, questo sicuramente, e ben strutturato, dai personaggi molto particolari e gradevoli. Non solo risulta intrigante per gli avvenimenti in sé, ma anche per le informazioni che l'autore dà della mitologia giapponese, dei miti riguardanti i demoni che popolano le tradizioni del popolo nipponico alla comparsa di ogni nuovo personaggio, nemico o altro.
I personaggi sono ben caratterizzati e presentano un notevole carisma, cosa non da poco nei manga, e seppur il protagonista possa risultare all'inizio un po' stupido, irritante, inutile, parzialmente indispensabile per il continuo della storia, coll'andare avanti dei volumi non solo diviene un personaggio interessante, ma anche affascinante e carismatico.
Ritengo che non molti manga con dei protagonisti antipatici riescano in breve tempo a cambiare il parere dei lettori grazie al loro crescere interiore.
Gli avvenimenti sono ricchi d'azione, di colpi di scena, e riescono a tenere viva l'attenzione del lettore.
In conclusione, è un manga meritante fino ad ora un bell'8 come voto, sperando che possa solo che migliorare.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere in cerca di un buon shounen da iniziare.
Nurarihyon no mago, in Italia "I signori dei mostri" è secondo me uno dei più bei manga shonen di adesso.
La storia parla di un ragazzino, Rikuo Nura, che aspira a diventare il signore dei mostri, proprio come suo nonno.
Dico che è lo shonen migliore di adesso, ma per come è iniziato non si sarebbe mai detto: era pieno di episodi autoconclusivi, peraltro noiosi, che non facevano che rallentare la storia, ma il vero manga è cominciato dal settimo volume: è da quello che mi sono appassionato sul serio alla storia, che è veramente migliorata.
I disegni secondo me sono stupendi: unisce un bellissimo stile di disegno manga con illustrazioni medioevali, assolutamente fantastiche!
In conclusione darei un 9, ma non mi sento ancora sicuro di dare questo voto così presto, perché potrebbe migliorare come potrebbe anche avere uno scivolone che renderebbe illeggibile e noiosa la storia.
La storia parla di un ragazzino, Rikuo Nura, che aspira a diventare il signore dei mostri, proprio come suo nonno.
Dico che è lo shonen migliore di adesso, ma per come è iniziato non si sarebbe mai detto: era pieno di episodi autoconclusivi, peraltro noiosi, che non facevano che rallentare la storia, ma il vero manga è cominciato dal settimo volume: è da quello che mi sono appassionato sul serio alla storia, che è veramente migliorata.
I disegni secondo me sono stupendi: unisce un bellissimo stile di disegno manga con illustrazioni medioevali, assolutamente fantastiche!
In conclusione darei un 9, ma non mi sento ancora sicuro di dare questo voto così presto, perché potrebbe migliorare come potrebbe anche avere uno scivolone che renderebbe illeggibile e noiosa la storia.
Dopo un'attenta riflessione posso affermare che I signori dei mostri è una cagata pazzesca. Ho dato fiducia a questo manga fino al volume 6, che non ho neanche finito visto che mi sono veramente stufato di una storia bambinesca con disegni orrendi e confusi, e con un personaggio principale banale e privo di una personalità che possa esaltare il lettore. Veramente una grandissima delusione, se avete letto shounen del calibro di One Piece, Naruto, Bleach, Code: Breaker, Psyren ecc. vi consiglio vivamente di non leggere I signori dei mostri perché potete rimanere molto delusi.
Trama a grandi linee: Rikuo Nura è il nipote del comandante supremo Nurarihyon, da cui ha ereditato parte di sangue demoniaco. Nurarihyon desidera che suo nipote diventi il futuro capo del clan Nura, anche se all'inizio Rikuo non ne è molto convinto col susseguirsi degli eventi deciderà di prendere le redini del clan, e pian piano riuscirà a guadagnarsi la stima degli altri mostri soprattutto quando si presenta nella sua vera forma demoniaca, cambiando totalmente modo di pensare e di agire.
Impressioni personali: Il manga è uno shounen come molti altri, molte cose sono viste e riviste, ma il mangaka è riuscito a rendere questo fumetto un qualcosa di leggibile, nemmeno troppo scontato. Le copertine sono bellissime e i disegni all'interno non sono da meno, tanti combattimenti tipici degli shounen ma non incasinati, il lettore riesce a comprendere bene cosa sta succedendo anche in una scena di massa, e questo è uno dei lati positivi di questo manga. Parlando dei personaggi non ho nulla da criticare, insomma personaggi sempre nuovi ed interessanti, e soprattutto il protagonista, Nura, all'apparenza un ragazzino mansueto, non amante della violenza e poi quando si trasforma diventa tutt'altro, caparbio e capace di comandare il famoso clan Nura. Insomma il manga poteva essere sottovalutato per queste caratteristiche già viste ma cosa mi ha colpito di più di questo manga? Mi ha colpito molto il fatto che in ogni volume ci siano nuovi mostri, che comunque fanno parte della cultura giapponese, e questo è un grande punto a favore. Quindi secondo me è un manga che vale la pena provare, anche per il fatto che c'è un buon rapporto qualità prezzo.
Impressioni personali: Il manga è uno shounen come molti altri, molte cose sono viste e riviste, ma il mangaka è riuscito a rendere questo fumetto un qualcosa di leggibile, nemmeno troppo scontato. Le copertine sono bellissime e i disegni all'interno non sono da meno, tanti combattimenti tipici degli shounen ma non incasinati, il lettore riesce a comprendere bene cosa sta succedendo anche in una scena di massa, e questo è uno dei lati positivi di questo manga. Parlando dei personaggi non ho nulla da criticare, insomma personaggi sempre nuovi ed interessanti, e soprattutto il protagonista, Nura, all'apparenza un ragazzino mansueto, non amante della violenza e poi quando si trasforma diventa tutt'altro, caparbio e capace di comandare il famoso clan Nura. Insomma il manga poteva essere sottovalutato per queste caratteristiche già viste ma cosa mi ha colpito di più di questo manga? Mi ha colpito molto il fatto che in ogni volume ci siano nuovi mostri, che comunque fanno parte della cultura giapponese, e questo è un grande punto a favore. Quindi secondo me è un manga che vale la pena provare, anche per il fatto che c'è un buon rapporto qualità prezzo.
Sempre meglio, di volume in volume. Una storia che parte in sordina ma che ti coinvolge man man col passare dei capitoli. Il disegno è caratterizzato da un tratto originale, a mio avviso molto molto bello. Non voglio esagerare ma se continua così secondo me siamo di fronte al prossimo successo Jump. L'edizione Panini è quella standard da 3.90 l'ideale secondo me per questo tipo di manga. Non lasciatevi condizionare dai primi 2-3 volumi nei quali la trama può sembrare ad episodi autoconclusivi, proseguite con i volumi successi e lasciatevi travolgere dall'universo di mostri, combattimenti e alleanze creato da Hiroshi Shibashi.
Straconsigliato!
Straconsigliato!
Stupendo, sono arrivato al volume 7 uscito proprio questo mese e finalmente mi ha catturato completamente (anche se già da due o tre volumi mi stava convincendo sempre di più!). I disegni sono eccezionali, la trama si evolve e si prospetta grandiosa in futuro, combattimenti studiati e intelligenti (nell'ultimo volume hanno cominciato ad essere tali, veramente belli), personaggi che se all'inizio dicono poco pian piano si mostrano nel loro carattere e osserviamo la loro crescita affezionandoci ad uno o l'altro.
Caldamente consigliato, anche perché è settimanale, e noi sappiamo che i manga settimanali su rivista partono lenti ma poi esplodono (vedi One Piece ecc., ce ne anno messo di tempo, ma alla fine son diventati i "mostri" sacri di questa generazione) quindi, leggetelo, dategli fiducia (come ho fatto io, anche se all'inizio proprio non mi ispirava) e ne sarete ampiamente ripagati.
Caldamente consigliato, anche perché è settimanale, e noi sappiamo che i manga settimanali su rivista partono lenti ma poi esplodono (vedi One Piece ecc., ce ne anno messo di tempo, ma alla fine son diventati i "mostri" sacri di questa generazione) quindi, leggetelo, dategli fiducia (come ho fatto io, anche se all'inizio proprio non mi ispirava) e ne sarete ampiamente ripagati.
Nurarihyon No Mago (in Italia "I signori dei mostri") è un manga che ha avuto un ottimo impatto su di me, sin dai primi numeri ho apprezzato i disegni eccellenti, una storia godibile, e anche qualche risata ogni tanto. Andando avanti con i numeri però, per i miei gusti il manga si è fatto molto noioso dando spazio a saghe banali e combattimenti lunghissimi e piuttosto confusionari.
I disegni sono sempre ottimi, però la storia non riesce quasi mai ad arrivare sullo stesso piano. Contrariamente al parere di tante persone, ho apprezzato di più la prima parte del manga, più leggera, tranquilla e semplice.
Se siete appassionati di sfide mistiche, poteri sovrannaturali e cose del genere questo manga ve lo consiglio, altrimenti potete trovare sicuramente di meglio.
I disegni sono sempre ottimi, però la storia non riesce quasi mai ad arrivare sullo stesso piano. Contrariamente al parere di tante persone, ho apprezzato di più la prima parte del manga, più leggera, tranquilla e semplice.
Se siete appassionati di sfide mistiche, poteri sovrannaturali e cose del genere questo manga ve lo consiglio, altrimenti potete trovare sicuramente di meglio.
Nurarihyon no mago (tradotto in italiano: ”Il nipote di Nurarhyon” e venduto nel nostro paese con il titolo di “Signore dei mostri”) è un manga la cui serializzazione su Shonen Jump incomincia nel 2009. Scritto e illustrato da Hiroshi Shiibashi, è a mio parere uno dei migliori shonen attualmente in circolazione.
La storia ruota intorno alle vicende di Nura Rikuo, ragazzo erede del potentissimo clan di youkai (demoni) dei Nura, il quale possiede nelle proprie vene un quarto di sangue demoniaco. A causa della sua avversione alla violenza e al terrore che dovrebbe portare agli umani, in quanto futuro “signore dei mostri”, esso rifiuta di succedere al nonno (l’attuale comandante supremo). Con lo svolgersi degli avvenimenti Rikuo successivamente accetterà questo ruolo, ma cercherà sempre di trovare vie pacifiche e di integrare sempre più il suo clan nel tessuto sociale umano.
La narrazione è da dividersi in più archi: l’affermarsi di Rikuo come futuro capo del clan Nura, la battaglia con i demoni di Shikoku comandati da Tamazuki, l’allenamento (in classico stile shonen) presso Toono per potenziare il proprio potere della “paura” e lo scontro con Hagoromo Kitsune e i potentissimi mostri di Kyoto.
Devo ammettere che ero inizialmente scettico sulla qualità di questo manga, ma mi sono dovuto ricredere in fretta.
La qualità dei disegni è forse ciò che spicca di più rispetto alla quantità di lavori presenti in questo momento. Shiibashi vuole rendere, e ci riesce egregiamente, il susseguirsi degli avvenimenti come se fossero i fatti di un vecchia leggenda giapponese: tratti spesso realizzati con i pennelli tipici delle rappresentazioni su carta di riso (linee più spesse che si attenuano con l’esaurirsi dell’inchiostro sulla setola del pennello). L’uso di questa tecnica ha veramente dell’incredibile (è forse per questa cura maniacale per i dettagli il manga procede a rilento): riesce a rendere i personaggi evanescenti e “fantastici” pur trovandoci in un’ambientazione urbana e alcune tavole toccano vette stilistiche che raramente ho visto negli shonen.
Dei punti deboli si possono trovare in alcune parti della trama che possono dare al lettore l’idea di “già visto” – come per esempio l’evoluzione in due stadi del potere della “paura” - ma essi sono veramente secondari.
Promozione quasi a pieni voti per Nurarihyon no mago! Non mi tocca che augurarvi una buona e piacevole lettura.
La storia ruota intorno alle vicende di Nura Rikuo, ragazzo erede del potentissimo clan di youkai (demoni) dei Nura, il quale possiede nelle proprie vene un quarto di sangue demoniaco. A causa della sua avversione alla violenza e al terrore che dovrebbe portare agli umani, in quanto futuro “signore dei mostri”, esso rifiuta di succedere al nonno (l’attuale comandante supremo). Con lo svolgersi degli avvenimenti Rikuo successivamente accetterà questo ruolo, ma cercherà sempre di trovare vie pacifiche e di integrare sempre più il suo clan nel tessuto sociale umano.
La narrazione è da dividersi in più archi: l’affermarsi di Rikuo come futuro capo del clan Nura, la battaglia con i demoni di Shikoku comandati da Tamazuki, l’allenamento (in classico stile shonen) presso Toono per potenziare il proprio potere della “paura” e lo scontro con Hagoromo Kitsune e i potentissimi mostri di Kyoto.
Devo ammettere che ero inizialmente scettico sulla qualità di questo manga, ma mi sono dovuto ricredere in fretta.
La qualità dei disegni è forse ciò che spicca di più rispetto alla quantità di lavori presenti in questo momento. Shiibashi vuole rendere, e ci riesce egregiamente, il susseguirsi degli avvenimenti come se fossero i fatti di un vecchia leggenda giapponese: tratti spesso realizzati con i pennelli tipici delle rappresentazioni su carta di riso (linee più spesse che si attenuano con l’esaurirsi dell’inchiostro sulla setola del pennello). L’uso di questa tecnica ha veramente dell’incredibile (è forse per questa cura maniacale per i dettagli il manga procede a rilento): riesce a rendere i personaggi evanescenti e “fantastici” pur trovandoci in un’ambientazione urbana e alcune tavole toccano vette stilistiche che raramente ho visto negli shonen.
Dei punti deboli si possono trovare in alcune parti della trama che possono dare al lettore l’idea di “già visto” – come per esempio l’evoluzione in due stadi del potere della “paura” - ma essi sono veramente secondari.
Promozione quasi a pieni voti per Nurarihyon no mago! Non mi tocca che augurarvi una buona e piacevole lettura.
Vedo la copertina. Bellissima. Grafica eccezionale. Lo compro, e dopo le prime 80 pagine lo stavo per buttare dalla finestra. Poi, come un vecchio motore diesel, comincia a diventare sempre più competitivo e, arrivato all'ultima pagina, mi sono detto: "Devo leggere subito il numero 2!" Un manga eccezionale amio parere, che migliora sempre di più andando avanti con la storia.
Il manga, edito dalla Planet Manga, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo Naruto o One Piece. Da tenere in considerazione specialmente se si è amanti del genere Weekly Shōnen Jump.
Il manga, edito dalla Planet Manga, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo Naruto o One Piece. Da tenere in considerazione specialmente se si è amanti del genere Weekly Shōnen Jump.
Di questo manga mi sono piaciuti soprattutto i disegni: dettagliati, con bellissimi contrasti di nero e bianco e con quel tocco che li fa sembrare appena usciti dal medioevo giapponese. Per il resto... mah! La storia sinceramente mi ha deluso. Nel primo volume, dopo una presentazione dei personaggi, incomincia una serie di episodi autoconclusivi, spesso a sfondo scolastico, che non mi hanno preso per niente, anzi, li ho trovati molto noiosi. Inoltre le vignette sono troppo piccole e un disegno così bello sembra quasi sprecato per questo genere di suddivisione della pagina, infatti le rare scene in cui ci sono disegni a pagina intera sono proprio le tavole più belle, quelle che ti fanno venire voglia di continuare a comprare il manga. Però quando dopo 4 volumetti la storia pare ancora essere inesistente, sinceramente non so neanche più se andare avanti a comprarlo.
Un'altra cosa che non è proprio il massimo è il fatto che ci siano decine e decine di nomi di origine giapponese che per noi italiani non sono affatto facili da memorizzare, figuriamoci capirli! Infatti gran parte dei personaggi hanno nomi formati da kanji con significati affini al ruolo del personaggio stesso nella storia. Quindi sarebbe stata necessaria forse qualche traduzione in più, anche se questo potrebbe ovviamente togliere fascino al manga, come è successo secondo me con il titolo, che da "Nurarihyon no Mago" è diventato "I signori dei mostri", neanche "Il nipote di Nurarihyon".
In conclusione, non è un brutto manga, ma la storia per il momento è davvero di basso livello e la partenza è stata lentissima. I disegni sono da 10, ma purtroppo la qualità della storia non consente una simile valutazione.
Un'altra cosa che non è proprio il massimo è il fatto che ci siano decine e decine di nomi di origine giapponese che per noi italiani non sono affatto facili da memorizzare, figuriamoci capirli! Infatti gran parte dei personaggi hanno nomi formati da kanji con significati affini al ruolo del personaggio stesso nella storia. Quindi sarebbe stata necessaria forse qualche traduzione in più, anche se questo potrebbe ovviamente togliere fascino al manga, come è successo secondo me con il titolo, che da "Nurarihyon no Mago" è diventato "I signori dei mostri", neanche "Il nipote di Nurarihyon".
In conclusione, non è un brutto manga, ma la storia per il momento è davvero di basso livello e la partenza è stata lentissima. I disegni sono da 10, ma purtroppo la qualità della storia non consente una simile valutazione.
A dir la verità non ero molto convinto a comprare questo manga. Diciamo che seguivo già moltissime serie e non ero molto sicuro di iniziarne un'altra. Poi vedo la copertina. Bellissima. Grafica eccezionale. Allora lo compro e scopro un manga eccezionale che migliora sempre di più andando avanti con la storia.
Il manga, edito dalla Planet Manga, conta ad oggi 3 volumi mentre in Giappone, edito sulla rivista Weekly Shōnen Jump, è in corso di produzione vantando 12 volumi.
La trama racconta di un ragazzo di nome Rikuo Nura, nelle cui vene scorre 1/4 di sangue demoniaco, infatti suo nonno, Nurarihyon, è il signore di tutti i mostri. Come erede, Rikuo deve diventare il terzo Signore dei mostri, ma in lui l'influenza del sangue demoniaco è contrastata dalla sua indole umana. Infatti è molto restio ad ottenere il ruolo datogli dal nonno, non ama la violenza ecc, però quando la situazione si mette male la sua parte demoniaca prende il sopravvento e così rivela la sua vera natura da Signore dei mostri. Al servizio di Rikuo ci sono vari demoni, come ad esempio Yuki, la donna che è l'incarnazione del ghiaccio, oppure Aotabo, un gigantesco demone.
La storia all'inizio può sembrare abbastanza scontata e banale poiché già vista in altri manga, invece proseguendo si trovano colpi di scena ma anche nuove avventure, che rendono molto avvincente quest'opera
Per quanto riguarda il disegno si può certamente notare un miglioramento di volume in volume. I personaggi sono creati molto bene e l'ambientazione altrettanto poiché il manga riesce a dare proprio l'atmosfera giusta a quella che è una storia che tratta di mostri. Quello che mi piace tanto è anche la copertina, molto bello il design e soprattutto i personaggi. L'edizione italiana rispecchia quella giapponese.
Molto interessante è il riferimento alla mitologia giapponese dalla quale l'autore, Hiroshi Shiibashi, prende spunto per creare la schiera di mostri.
Di sicuro questo manga è ottimo, e anche in Giappone riscuote successo. Consigliato a chi ama gli shounen avventurosi, a chi ama la mitologia giapponese e a chi vuole un manga con un pizzico di stile tenebroso ma che allo stesso tempo regala simpatia e combattimenti. Assolutamente da tenere d'occhio e da non perdere!
Il manga, edito dalla Planet Manga, conta ad oggi 3 volumi mentre in Giappone, edito sulla rivista Weekly Shōnen Jump, è in corso di produzione vantando 12 volumi.
La trama racconta di un ragazzo di nome Rikuo Nura, nelle cui vene scorre 1/4 di sangue demoniaco, infatti suo nonno, Nurarihyon, è il signore di tutti i mostri. Come erede, Rikuo deve diventare il terzo Signore dei mostri, ma in lui l'influenza del sangue demoniaco è contrastata dalla sua indole umana. Infatti è molto restio ad ottenere il ruolo datogli dal nonno, non ama la violenza ecc, però quando la situazione si mette male la sua parte demoniaca prende il sopravvento e così rivela la sua vera natura da Signore dei mostri. Al servizio di Rikuo ci sono vari demoni, come ad esempio Yuki, la donna che è l'incarnazione del ghiaccio, oppure Aotabo, un gigantesco demone.
La storia all'inizio può sembrare abbastanza scontata e banale poiché già vista in altri manga, invece proseguendo si trovano colpi di scena ma anche nuove avventure, che rendono molto avvincente quest'opera
Per quanto riguarda il disegno si può certamente notare un miglioramento di volume in volume. I personaggi sono creati molto bene e l'ambientazione altrettanto poiché il manga riesce a dare proprio l'atmosfera giusta a quella che è una storia che tratta di mostri. Quello che mi piace tanto è anche la copertina, molto bello il design e soprattutto i personaggi. L'edizione italiana rispecchia quella giapponese.
Molto interessante è il riferimento alla mitologia giapponese dalla quale l'autore, Hiroshi Shiibashi, prende spunto per creare la schiera di mostri.
Di sicuro questo manga è ottimo, e anche in Giappone riscuote successo. Consigliato a chi ama gli shounen avventurosi, a chi ama la mitologia giapponese e a chi vuole un manga con un pizzico di stile tenebroso ma che allo stesso tempo regala simpatia e combattimenti. Assolutamente da tenere d'occhio e da non perdere!
Trama: Rikuo Nura è il futuro terzo erede di Nurarihyon, il signore dei youkai, una stirpe di demoni destinati a incutere terrore agli esseri umani. In realtà Rikuo non ama il modo di fare dei youkai ed inoltre preferirebbe vivere come essere umano, per questi motivi rifiuta più volte la proposta di diventare terzo erede. Nurarihyon, che in realtà è il nonno del protagonista, è convinto che l'unico degno sostituto sia proprio suo nipote, per questo non tollera il suo rifiuto. Essendo solo per ¼ youkai, Rikuo assume la sua vera forma solamente di notte e quando ritorna l'alba dimentica tutto quel che gli è successo. Nella sua forma youkai il protagonista cambia completamente personalità ed aspetto, e contrariamente a quando è nella sua forma umana, afferma di voler diventare a tutti i costi il terzo erede di Nurarihyon.
Qual è la vera identità di Rikuo? Cos'è che lui vuole veramente?
Disegni: considerato che Hiroshi Shiibashi è un mangaka debuttante non ci si può assolutamente lamentare del disegno, che nel tempo non può che migliorare. Lo stile di questo mangaka si addice perfettamente all'atmosfera misteriosa di questo manga. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e curati nei dettagli. Anche nel disegnare i paesaggi e soprattutto la vegetazione Shiibashi mi è sembrato abbastanza convincente. Insomma, è riuscito a creare la giusta atmosfera.
Edizione: l'adattamento del titolo e la traduzione in generale di questo manga non sono state di mio gradimento. Questo perché sono poco fedeli all'originale. Il titolo, che in origine era "Nurarihyon No Mago" (Tradotto in italiano "Il nipote di Nurarihyon"), è stato adattato dalla Planet Manga in "I Signori dei Mostri".
Molto importanti in questa opera sono i riferimenti alla mitologia giapponese, ma alcuni termini affini a questa sono stati cambiati (ad esempio youkai è stato tradotto in "mostri").
Anche alcuni nomi dei personaggi sono stati modificati (Yuki Onna - Donna delle nevi; Kubinashi - Senza Collo).
L'albo è realizzato abbastanza bene. La carta è bianca e non trasparente, ma un po' delicata. La copertina è liscia e rigida il giusto. È una classica edizione da edicola della Planet Manga.
Conclusioni: consiglio questo manga agli appassionati di shounen e soprattutto a chi intriga la mitologia giapponese, anche se purtroppo l'adattamento non è dei più fedeli. Pubblicato sulla rivista mensile Weekly Shonen Jump, Nurarihyon no Mago sta riscuotendo un notevole successo in Giappone, ottenendo sempre buoni piazzamenti nella classifica. Forte di questo successo è stata prodotta una serie anime di 24 episodi (in futuro potrebbe anche esserci un seguito). Sicuramente è un manga dal grande potenziale, uno dei migliori shounen moderni in circolazione.
Qual è la vera identità di Rikuo? Cos'è che lui vuole veramente?
Disegni: considerato che Hiroshi Shiibashi è un mangaka debuttante non ci si può assolutamente lamentare del disegno, che nel tempo non può che migliorare. Lo stile di questo mangaka si addice perfettamente all'atmosfera misteriosa di questo manga. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e curati nei dettagli. Anche nel disegnare i paesaggi e soprattutto la vegetazione Shiibashi mi è sembrato abbastanza convincente. Insomma, è riuscito a creare la giusta atmosfera.
Edizione: l'adattamento del titolo e la traduzione in generale di questo manga non sono state di mio gradimento. Questo perché sono poco fedeli all'originale. Il titolo, che in origine era "Nurarihyon No Mago" (Tradotto in italiano "Il nipote di Nurarihyon"), è stato adattato dalla Planet Manga in "I Signori dei Mostri".
Molto importanti in questa opera sono i riferimenti alla mitologia giapponese, ma alcuni termini affini a questa sono stati cambiati (ad esempio youkai è stato tradotto in "mostri").
Anche alcuni nomi dei personaggi sono stati modificati (Yuki Onna - Donna delle nevi; Kubinashi - Senza Collo).
L'albo è realizzato abbastanza bene. La carta è bianca e non trasparente, ma un po' delicata. La copertina è liscia e rigida il giusto. È una classica edizione da edicola della Planet Manga.
Conclusioni: consiglio questo manga agli appassionati di shounen e soprattutto a chi intriga la mitologia giapponese, anche se purtroppo l'adattamento non è dei più fedeli. Pubblicato sulla rivista mensile Weekly Shonen Jump, Nurarihyon no Mago sta riscuotendo un notevole successo in Giappone, ottenendo sempre buoni piazzamenti nella classifica. Forte di questo successo è stata prodotta una serie anime di 24 episodi (in futuro potrebbe anche esserci un seguito). Sicuramente è un manga dal grande potenziale, uno dei migliori shounen moderni in circolazione.
I Signori dei mostri, conosciuto in patria col nome di "Nurarihyon no Mago", è uno di quei manga che, da lettore ed appassionato, non esito ad inserire tra i miei "fallimenti" personali: ne parli per mesi con tutti, lo consigli e lo idolatri prima ancora che il manga arrivi in Italia, e poi quando arriva e col tempo ti trovi a rileggerlo, scopri un'opera debole, banale, inconsistente e piena di stereotipi, azzoppata poi da un'edizione italiana da codice penale che probabilmente risulta peggiore delle traduzioni amatoriali in scanlations, in grado di trasmettere meglio alcuni dei contenuti alla base di questa lettura, che scompaiono completamente grazie a Panini.
A livello di trama, personaggi, battute e combattimenti questo manga raggiunge a malapena la sufficienza, e si fa carico di tutta una serie di stereotipi da manga Jump di serie B, quelli che nascono in un modo, proseguono in un altro calcando sui combattimenti per cercare il successo che puntualmente non arriva, e quindi cambiano ancora, risultando in fin dei conti dei fallimenti senza ne capo ne coda, in grado si di regalare qualche buon momento qua e là ma nulla più.
A questo si aggiunge tutta una serie di situazioni troppo somiglianti e chiaramente ispirate a manga più famosi, perché se vi parlo di un mezzo demone coi capelli lunghi e bianchi o lo conoscete o non siete veramente appassionati di manga.
Peccato perché il soggetto di base era veramente molto interessante, soprattutto per come era utilizzato: facendosi carico dell'affascinante mitologia giapponese, il manga ipotizza una società parallela che vive nell'ombra, popolata dai famosissimi Youkai.
All'interno di questa società c'è una sorta di suddivisione del territorio giapponese in clan, c'è un governo e ci sono tutte le figure "realmente esistenti" nella mitologia giapponese, reinterpretando ognuna delle caratteristiche di questi Youkai in chiave shonen e trasformando il tutto in semplici peculiarità del personaggio prima e in power up poi, quando il manga inizierà a fare il Bleach.
Rimasi affascinato da tutto questo inizialmente, anche perché quando si inizia a combattere, la cosa inizialmente sembra funzionare: il classico allenamento del protagonista viene proposto con discreta originalità, così come i poteri dei comprimari, il problema è che la gestione di questi combattimenti alla lunga risulta mediocre, banale e scontata.
Se a questo aggiungiamo una prima parte del manga di tutt'altro calibro, con storielle autoconclusive senza infamia ne lode, capiamo bene che dei primi 15 volumi se ne salveranno si e no tre o quattro, troppo poco, considerando che da un certo punto in poi per l'autore iniziano i problemi di rivista, della serie "stai per essere cancellato, inventati qualcosa", e quindi hanno inizio tutta una serie di deja vu alla Shaman King meno drammatici nei modi, ma identici nei contenuti, sfociando in un finale "in pillole" e non all'altezza.
Sui personaggi sarò veloce, a parte il protagonista, i suoi parenti stretti, il cattivo principale e forse le due compagne che formano il classico "triangolo", tutti gli altri sono comparse, chi più chi meno, dello spessore di un foglio di carta.
E quelli che ho nominato comunque variano dallo stereotipato al mediamente originale, con qualche picco di personalità interessante qua e là ma certamente nulla che faccia gridare al miracolo, ma diciamo che almeno sono caratterizzati.
Si, se non si fosse capito, questo è l'aspetto peggiore del manga dal mio punto di vista.
Qualcosa di buono se non ottimo comunque c'è, ed è il disegno: l'autore di proposito si ispira alle figure della mitologia giapponese, quindi i disegni stessi si ispirano alle raffigurazioni che la mitologia ci offre, con disegni di mostri dai tratti forti e tavole volutamente caotiche e "sporche". L'effetto risulta a mio avviso ottimo, d'impatto ma soprattutto originale, siccome aumenta l'effetto "mitologico" e l'atmosfera. A me è piaciuto subito, ma mi rendo conto che anche il disegno può non piacere ad un lettore dai gusti più canonici in tal senso.
Certamente questo Shibashi merita una seconda possibilità anche solo per questa sua abilità, magari affiancato da qualcuno che curi per lui la sceneggiatura.
Finito di analizzare il manga, è d'obbligo spendere qualche parola sull'adattamento Italiano.
Se il titolo originale tradotto è "Il nipote del Nurarihyon" e me lo fanno diventare "I signori dei mostri", non solo non si ha fedeltà col titolo originale, non solo si rischia di creare malintesi, ma si mette in copertina anche un titolo oggettivamente brutto, ridicolo e pesantemente infantile.
Se poi mi traduci youkai come mostro, non fai capire al lettore che si sta parlando di mitologia giapponese, che gli youkai esistono "veramente" e che l'opera è chiaramente ispirata ad altro, il che potrebbe far sorgere un vago interesse nel lettore come successe inizialmente a me che mi andai addirittura a comprare "L'enciclopedia dei mostri giapponesi" per capire meglio il fenomeno.
D'altronde questa ventata di mitologia è forse l'unico punto forte del manga, se me lo ammazzi con "mostro", che in occidente lo si riconduce ad un randomico Frankenstein, Dracula, Licantropo o chicchessia, allora fai un torto pesante sia al lettore che a te stesso, perché vendi un prodotto privandolo della sua essenza.
Se arrivi poi addirittura a tradurmi i nomi dei personaggi, che come nomi propri sono sacri, e uno di questi me lo chiami in modo ridicolo "Senzacollo"…beh, direi che il massacro è stato compiuto con successo.
In definitiva, comunque, credo che questo manga raggiunga la sufficienza anche solo per il soggetto di base e il disegno, ma che non possa andare oltre perché oggettivamente non offre nient'altro.
Se vi interessa la mitologia giapponese e quindi sapete già di cosa si tratta, almeno a grandi linee, allora riuscirete a passare sopra ai difetti dell'adattamento italiano, e in quel caso lo consiglio a chi ha fame di shonen, a tutti gli altri invece consiglio di starne alla larga.
A livello di trama, personaggi, battute e combattimenti questo manga raggiunge a malapena la sufficienza, e si fa carico di tutta una serie di stereotipi da manga Jump di serie B, quelli che nascono in un modo, proseguono in un altro calcando sui combattimenti per cercare il successo che puntualmente non arriva, e quindi cambiano ancora, risultando in fin dei conti dei fallimenti senza ne capo ne coda, in grado si di regalare qualche buon momento qua e là ma nulla più.
A questo si aggiunge tutta una serie di situazioni troppo somiglianti e chiaramente ispirate a manga più famosi, perché se vi parlo di un mezzo demone coi capelli lunghi e bianchi o lo conoscete o non siete veramente appassionati di manga.
Peccato perché il soggetto di base era veramente molto interessante, soprattutto per come era utilizzato: facendosi carico dell'affascinante mitologia giapponese, il manga ipotizza una società parallela che vive nell'ombra, popolata dai famosissimi Youkai.
All'interno di questa società c'è una sorta di suddivisione del territorio giapponese in clan, c'è un governo e ci sono tutte le figure "realmente esistenti" nella mitologia giapponese, reinterpretando ognuna delle caratteristiche di questi Youkai in chiave shonen e trasformando il tutto in semplici peculiarità del personaggio prima e in power up poi, quando il manga inizierà a fare il Bleach.
Rimasi affascinato da tutto questo inizialmente, anche perché quando si inizia a combattere, la cosa inizialmente sembra funzionare: il classico allenamento del protagonista viene proposto con discreta originalità, così come i poteri dei comprimari, il problema è che la gestione di questi combattimenti alla lunga risulta mediocre, banale e scontata.
Se a questo aggiungiamo una prima parte del manga di tutt'altro calibro, con storielle autoconclusive senza infamia ne lode, capiamo bene che dei primi 15 volumi se ne salveranno si e no tre o quattro, troppo poco, considerando che da un certo punto in poi per l'autore iniziano i problemi di rivista, della serie "stai per essere cancellato, inventati qualcosa", e quindi hanno inizio tutta una serie di deja vu alla Shaman King meno drammatici nei modi, ma identici nei contenuti, sfociando in un finale "in pillole" e non all'altezza.
Sui personaggi sarò veloce, a parte il protagonista, i suoi parenti stretti, il cattivo principale e forse le due compagne che formano il classico "triangolo", tutti gli altri sono comparse, chi più chi meno, dello spessore di un foglio di carta.
E quelli che ho nominato comunque variano dallo stereotipato al mediamente originale, con qualche picco di personalità interessante qua e là ma certamente nulla che faccia gridare al miracolo, ma diciamo che almeno sono caratterizzati.
Si, se non si fosse capito, questo è l'aspetto peggiore del manga dal mio punto di vista.
Qualcosa di buono se non ottimo comunque c'è, ed è il disegno: l'autore di proposito si ispira alle figure della mitologia giapponese, quindi i disegni stessi si ispirano alle raffigurazioni che la mitologia ci offre, con disegni di mostri dai tratti forti e tavole volutamente caotiche e "sporche". L'effetto risulta a mio avviso ottimo, d'impatto ma soprattutto originale, siccome aumenta l'effetto "mitologico" e l'atmosfera. A me è piaciuto subito, ma mi rendo conto che anche il disegno può non piacere ad un lettore dai gusti più canonici in tal senso.
Certamente questo Shibashi merita una seconda possibilità anche solo per questa sua abilità, magari affiancato da qualcuno che curi per lui la sceneggiatura.
Finito di analizzare il manga, è d'obbligo spendere qualche parola sull'adattamento Italiano.
Se il titolo originale tradotto è "Il nipote del Nurarihyon" e me lo fanno diventare "I signori dei mostri", non solo non si ha fedeltà col titolo originale, non solo si rischia di creare malintesi, ma si mette in copertina anche un titolo oggettivamente brutto, ridicolo e pesantemente infantile.
Se poi mi traduci youkai come mostro, non fai capire al lettore che si sta parlando di mitologia giapponese, che gli youkai esistono "veramente" e che l'opera è chiaramente ispirata ad altro, il che potrebbe far sorgere un vago interesse nel lettore come successe inizialmente a me che mi andai addirittura a comprare "L'enciclopedia dei mostri giapponesi" per capire meglio il fenomeno.
D'altronde questa ventata di mitologia è forse l'unico punto forte del manga, se me lo ammazzi con "mostro", che in occidente lo si riconduce ad un randomico Frankenstein, Dracula, Licantropo o chicchessia, allora fai un torto pesante sia al lettore che a te stesso, perché vendi un prodotto privandolo della sua essenza.
Se arrivi poi addirittura a tradurmi i nomi dei personaggi, che come nomi propri sono sacri, e uno di questi me lo chiami in modo ridicolo "Senzacollo"…beh, direi che il massacro è stato compiuto con successo.
In definitiva, comunque, credo che questo manga raggiunga la sufficienza anche solo per il soggetto di base e il disegno, ma che non possa andare oltre perché oggettivamente non offre nient'altro.
Se vi interessa la mitologia giapponese e quindi sapete già di cosa si tratta, almeno a grandi linee, allora riuscirete a passare sopra ai difetti dell'adattamento italiano, e in quel caso lo consiglio a chi ha fame di shonen, a tutti gli altri invece consiglio di starne alla larga.
Appena incominciai a leggere Nurarihyon no Mago, non pensavo mi sarebbe piaciuto così.
Di manga del genere la Jump ne ha a pacchi e non mi aspettavo nulla da questo manga, invece ha saputo piano piano convincermi che ho fatto la scelta giusta: un buon tratto che a volte ricorda i dipinti rappresentanti gli "oni" dell' antico Giappone, una trama che forse all'inizio non ispira, ma dopo riesce davvero a catturare il lettore; questi sono i punti forti di questo shounen.
Avrei dato volentieri un 8, ma non è ancora finito e credo di essere solo agli inizi della vera storia.
Di manga del genere la Jump ne ha a pacchi e non mi aspettavo nulla da questo manga, invece ha saputo piano piano convincermi che ho fatto la scelta giusta: un buon tratto che a volte ricorda i dipinti rappresentanti gli "oni" dell' antico Giappone, una trama che forse all'inizio non ispira, ma dopo riesce davvero a catturare il lettore; questi sono i punti forti di questo shounen.
Avrei dato volentieri un 8, ma non è ancora finito e credo di essere solo agli inizi della vera storia.