Pinocchio
"Le Avventure di Pinocchio" è una delle Fiabe italiane più famose nel mondo.
Scritta a Firenze nel 1881 da Carlo Collodi (Pseudonimo di Carlo Lorenzini), l'opera inizialmente pubblicata periodicamente su una rivista viene criticate perché ritenuta diseducativa.
Nel 1940 Walt Disney fa di Pinocchio un lungometraggio, il secondo per loro. Il lungometraggio fa il giro del mondo e diviene subito famosissimo e apprezzatissimo.
Proprio grazie a questo lungometraggio targato Disney nel 1952 la famosa fiaba italiana passa tra le mani di Osamu Tezuka, che l'apprezza e decide di fare una trasposizione manga.
La versione manga intitolata semplicemente "Pinocchio" arriva in Italia nel 2010 grazie al patrocinio della "Fondazione nazionale Carlo Collodi", il volumetto è stato pubblicato dal Ronin Manga al prezzo di euro 7,90.
Per quanto riguarda la trama è inutile che mi metta a spiegarla, essenzialmente la conosciamo tutti, sopratutto noi italiani. L'unica cosa che non mi convince del manga è il fatto che sembra una vera e propria trasposizione del lungometraggio Disney e non del romanzo toscano. E' sbagliato dire che magari Tezuka si è basato solo sul lungometraggio e che non abbia mai letto il libro perché non è vero. Nel manga possiamo notare un paio di elementi che si trovano nel romanzo originale: il "pescecane" (anche se viene disegnato sotto forma di balena, o sbaglio?) e "il paese delle api laboriose". Quindi non capisco il perché abbia aggiunto questi due elementi mancanti nella versione Disney e non abbia aggiunto tutti gli altri elementi che troviamo difficilmente nelle varie versioni di "Pinocchio", come per esempio il lungo serpente o la fine vera e propria che fa il grillo quasi a inizio storia.
A mio parere poteva benissimo aggiungere questi elementi nella sua versione.
Per quanto riguarda i disegni i non apprezzo quelli di Osamu Tezuka, ovviamente non posso criticarlo su questo dato che lavorava in un periodo storico totalmente differente dal nostro. Ma quelli di questo manga mi sono abbastanza piaciuti dato che sono molto simili a quelli della Disney.
Ma anche su questo ho da ridire, dato che la storia ovviamente è quella di Collodi (anche se mancano alcune parti) e i disegni sono molto simili a quelli della Disney, mi chiedo cosa abbia messo di suo Tezuka!
Per quanto riguarda l'edizione devo dire che è abbastanza costosa, un paio di euro in meno e magari sarebbe stato più giusto. Ma va comunque riconosciuto che hanno lavorato attraverso delle fotoriproduzioni abbastanza vecchie e deteriorate, ciò ha contribuito a tramandare alle generazioni future, come la nostra, questa opera di Tezuka, ovviamente grazie anche alla "Fondazione nazionale Carlo Collodi".
Acquistatelo solo se siete appassionati di Pinocchio o di Tezuka, altrimenti vedetevi il cartone animato della Disney che è decisamente meglio!
Scritta a Firenze nel 1881 da Carlo Collodi (Pseudonimo di Carlo Lorenzini), l'opera inizialmente pubblicata periodicamente su una rivista viene criticate perché ritenuta diseducativa.
Nel 1940 Walt Disney fa di Pinocchio un lungometraggio, il secondo per loro. Il lungometraggio fa il giro del mondo e diviene subito famosissimo e apprezzatissimo.
Proprio grazie a questo lungometraggio targato Disney nel 1952 la famosa fiaba italiana passa tra le mani di Osamu Tezuka, che l'apprezza e decide di fare una trasposizione manga.
La versione manga intitolata semplicemente "Pinocchio" arriva in Italia nel 2010 grazie al patrocinio della "Fondazione nazionale Carlo Collodi", il volumetto è stato pubblicato dal Ronin Manga al prezzo di euro 7,90.
Per quanto riguarda la trama è inutile che mi metta a spiegarla, essenzialmente la conosciamo tutti, sopratutto noi italiani. L'unica cosa che non mi convince del manga è il fatto che sembra una vera e propria trasposizione del lungometraggio Disney e non del romanzo toscano. E' sbagliato dire che magari Tezuka si è basato solo sul lungometraggio e che non abbia mai letto il libro perché non è vero. Nel manga possiamo notare un paio di elementi che si trovano nel romanzo originale: il "pescecane" (anche se viene disegnato sotto forma di balena, o sbaglio?) e "il paese delle api laboriose". Quindi non capisco il perché abbia aggiunto questi due elementi mancanti nella versione Disney e non abbia aggiunto tutti gli altri elementi che troviamo difficilmente nelle varie versioni di "Pinocchio", come per esempio il lungo serpente o la fine vera e propria che fa il grillo quasi a inizio storia.
A mio parere poteva benissimo aggiungere questi elementi nella sua versione.
Per quanto riguarda i disegni i non apprezzo quelli di Osamu Tezuka, ovviamente non posso criticarlo su questo dato che lavorava in un periodo storico totalmente differente dal nostro. Ma quelli di questo manga mi sono abbastanza piaciuti dato che sono molto simili a quelli della Disney.
Ma anche su questo ho da ridire, dato che la storia ovviamente è quella di Collodi (anche se mancano alcune parti) e i disegni sono molto simili a quelli della Disney, mi chiedo cosa abbia messo di suo Tezuka!
Per quanto riguarda l'edizione devo dire che è abbastanza costosa, un paio di euro in meno e magari sarebbe stato più giusto. Ma va comunque riconosciuto che hanno lavorato attraverso delle fotoriproduzioni abbastanza vecchie e deteriorate, ciò ha contribuito a tramandare alle generazioni future, come la nostra, questa opera di Tezuka, ovviamente grazie anche alla "Fondazione nazionale Carlo Collodi".
Acquistatelo solo se siete appassionati di Pinocchio o di Tezuka, altrimenti vedetevi il cartone animato della Disney che è decisamente meglio!
Pinocchio
Volume autoconclusivo Kodomo di Osamu Tezuka.
Grafica:
Osamu Tezuka nel lontano 1952 riedita in salsa manga la storia di Pinocchio lasciando però inalterati i character design ideati da Walt Disney nel suo omonimo lungometraggio animato del 1940. Per quanto mi riguarda, in copertina al posto di "Osamu Tezuka" ci potrebbe essere tranquillamente il nome di "Walt Disney"!! La copia non è arte e non mi vergogno di dire che sotto questo aspetto questa resta la sua opera peggiore! Voto: 2/5.
Trama
Come detto in precedenza si tratta di un kodomo, ovvero un'opera adatta ad un pubblico molto giovane fino ai 10 anni circa. La storia è quella che conosciamo tutti ed è anche un vanto Made in Italy dato che il Collodi, all'anagrafe Carlo Lorenzini, è stato uno scrittore fiorentino quando Firenze in quel periodo era capitale d'Italia. Il merito di Tezuka, e forse anche il più grande difetto di quest'opera, è stato rispettare il lavoro originale di Collodi aggiungendo e a volte correggendo alcuni episodi della storia animata Disney. Mi sarebbe piaciuto un prequel o un sequel e non una copia perfetta del romanzo ma, contestualizzando l'opera al suo periodo storico, forse all'epoca sarebbe stata interpretata male una trovata del genere. Pochissima fantasia, sembra che questo manga gli sia stato commissionato e non fosse frutto del suo colpo di fulmine verso questa storia. Voto: 3/5.
Rapporto Qualità/Prezzo:
Autoconclusivo con sovracoperta da 7,90 euro della Ronin Manga. Più di 130 pagine in lettura occidentale. La particolarità di quest'edizione sta nel fatto che essendo i materiali originali completamente introvabili il tutto si è basato su vecchie fotoriproduzioni parzialmente deteriorate dal tempo che hanno contribuito a mantenere in vita un opera di Tezuka che altrimenti poteva essere perduta. Un'iniziativa questa che è stata patrocinata dalla famosissima Fondazione Collodi. Per chi ama questo autore e per chi ama un Pinocchio senza fronzoli questo è un volume da avere assolutamente. Voto: 5/5.
Riassumendo: La media dei miei voti è 6,66. Arrotondando per difetto ecco giustificato il mio 6.
Volume autoconclusivo Kodomo di Osamu Tezuka.
Grafica:
Osamu Tezuka nel lontano 1952 riedita in salsa manga la storia di Pinocchio lasciando però inalterati i character design ideati da Walt Disney nel suo omonimo lungometraggio animato del 1940. Per quanto mi riguarda, in copertina al posto di "Osamu Tezuka" ci potrebbe essere tranquillamente il nome di "Walt Disney"!! La copia non è arte e non mi vergogno di dire che sotto questo aspetto questa resta la sua opera peggiore! Voto: 2/5.
Trama
Come detto in precedenza si tratta di un kodomo, ovvero un'opera adatta ad un pubblico molto giovane fino ai 10 anni circa. La storia è quella che conosciamo tutti ed è anche un vanto Made in Italy dato che il Collodi, all'anagrafe Carlo Lorenzini, è stato uno scrittore fiorentino quando Firenze in quel periodo era capitale d'Italia. Il merito di Tezuka, e forse anche il più grande difetto di quest'opera, è stato rispettare il lavoro originale di Collodi aggiungendo e a volte correggendo alcuni episodi della storia animata Disney. Mi sarebbe piaciuto un prequel o un sequel e non una copia perfetta del romanzo ma, contestualizzando l'opera al suo periodo storico, forse all'epoca sarebbe stata interpretata male una trovata del genere. Pochissima fantasia, sembra che questo manga gli sia stato commissionato e non fosse frutto del suo colpo di fulmine verso questa storia. Voto: 3/5.
Rapporto Qualità/Prezzo:
Autoconclusivo con sovracoperta da 7,90 euro della Ronin Manga. Più di 130 pagine in lettura occidentale. La particolarità di quest'edizione sta nel fatto che essendo i materiali originali completamente introvabili il tutto si è basato su vecchie fotoriproduzioni parzialmente deteriorate dal tempo che hanno contribuito a mantenere in vita un opera di Tezuka che altrimenti poteva essere perduta. Un'iniziativa questa che è stata patrocinata dalla famosissima Fondazione Collodi. Per chi ama questo autore e per chi ama un Pinocchio senza fronzoli questo è un volume da avere assolutamente. Voto: 5/5.
Riassumendo: La media dei miei voti è 6,66. Arrotondando per difetto ecco giustificato il mio 6.
Chi non conosce Pinocchio? Una delle nostre fiabe più classiche, trasposta in una miriade di versioni: illustrate, teatrali, televisive, cinematografiche e chi più ne ha più ne metta. In un modo o in un altro tutti gli interpreti della storia del burattino hanno fornito la loro versione dei fatti e tutti hanno dato vita a un personaggio che rimane sempre lo stesso, eppure è ogni volta diverso. Tra questo innumerevole coro di voci c'è anche quella di Osamu Tezuka.
Sicuramente la prima cosa che salta agli occhi sfogliando questo manga sono i disegni che riprendono in ogni particolare quelli dell'omonimo lungometraggio Disney, il che non è in mistero visto che fu proprio la sua visione che spinse Tezuka a realizzare una versione a fumetti della storia del burattino. Personalmente non mi dispiace affatto la scelta di lasciare inalterato il design dei personaggi Disney, l'ho sempre trovato molto carino, ma questa è una pura questione di gusti.
E la storia, mi chiederete ora, è anche questa fedele al film animato? Non proprio. Certo, la maggior parte della vicenda è molto simile, tuttavia sono stati aggiunti altri elementi ripresi dal romanzo di Collodi che non erano presenti nel film. Tra questi i primi che mi vengono in mente sono il viaggio nel paese della api industriose e la presenza del pescecane al posto della balena (cosa non da poco vista l'esigua quantità di persone che ha osato farlo).
Che dire poi dell'edizione? A mio avviso è più che buona. Certo la qualità delle tavole, soprattutto le campiture di grigio, non è eccelsa, ma questo è dovuto alla perdita dei materiali originali e conseguentemente all'utilizzo per l'edizione di fotoriproduzioni (deteriorate anch'esse dal tempo). Cosa più che comprensibile direi. Come comprensibile ritengo la decisione di ribaltare le tavole nel senso di lettura occidentale: è una storia che appartiene alla nostra tradizione e mi pare sensato non voler precludere la lettura anche a chi di solito non mastica manga (e credetemi, ci sono parecchie persone che rinuncerebbero solo a causa di questo).
Un fumetto per tutti quindi? Decisamente no.
Chi infatti detesta o non ha particolare interesse per la storia di Pinocchio non ha motivo di acquistare questo manga e similmente chi non è un grande estimatore di Tezuka. Se poi non avete mai letto altre sue opere e vorreste cominciare ad approcciarvi a questo autore vi sconsigliato vivamente di iniziare proprio con Pinocchio.
Certamente è una lettura piacevole (personalmente mi ha aiutato a riprendermi da quell'orribile musical della compagnia della Rancia) e per i nostalgici sarà sicuramente una gioia rivivere ancora una volta le avventure del caro burattino, ma è ben lontana dai fasti dei grandi manga di Tezuka, in particolare dal quel capolavoro letterario che è La Fenice.
Sicuramente la prima cosa che salta agli occhi sfogliando questo manga sono i disegni che riprendono in ogni particolare quelli dell'omonimo lungometraggio Disney, il che non è in mistero visto che fu proprio la sua visione che spinse Tezuka a realizzare una versione a fumetti della storia del burattino. Personalmente non mi dispiace affatto la scelta di lasciare inalterato il design dei personaggi Disney, l'ho sempre trovato molto carino, ma questa è una pura questione di gusti.
E la storia, mi chiederete ora, è anche questa fedele al film animato? Non proprio. Certo, la maggior parte della vicenda è molto simile, tuttavia sono stati aggiunti altri elementi ripresi dal romanzo di Collodi che non erano presenti nel film. Tra questi i primi che mi vengono in mente sono il viaggio nel paese della api industriose e la presenza del pescecane al posto della balena (cosa non da poco vista l'esigua quantità di persone che ha osato farlo).
Che dire poi dell'edizione? A mio avviso è più che buona. Certo la qualità delle tavole, soprattutto le campiture di grigio, non è eccelsa, ma questo è dovuto alla perdita dei materiali originali e conseguentemente all'utilizzo per l'edizione di fotoriproduzioni (deteriorate anch'esse dal tempo). Cosa più che comprensibile direi. Come comprensibile ritengo la decisione di ribaltare le tavole nel senso di lettura occidentale: è una storia che appartiene alla nostra tradizione e mi pare sensato non voler precludere la lettura anche a chi di solito non mastica manga (e credetemi, ci sono parecchie persone che rinuncerebbero solo a causa di questo).
Un fumetto per tutti quindi? Decisamente no.
Chi infatti detesta o non ha particolare interesse per la storia di Pinocchio non ha motivo di acquistare questo manga e similmente chi non è un grande estimatore di Tezuka. Se poi non avete mai letto altre sue opere e vorreste cominciare ad approcciarvi a questo autore vi sconsigliato vivamente di iniziare proprio con Pinocchio.
Certamente è una lettura piacevole (personalmente mi ha aiutato a riprendermi da quell'orribile musical della compagnia della Rancia) e per i nostalgici sarà sicuramente una gioia rivivere ancora una volta le avventure del caro burattino, ma è ben lontana dai fasti dei grandi manga di Tezuka, in particolare dal quel capolavoro letterario che è La Fenice.